TAVOLA ROTONDA I NUOVI LEGAMI FAMILIARI: VECCHIE BARRIERE E NUOVE FRONTIERE

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1 TAVOLA ROTONDA I NUOVI LEGAMI FAMILIARI: VECCHIE BARRIERE E NUOVE FRONTIERE I NUOVI LEGAMI AFFETTIVI E PARENTALI: IL PUNTO DI VISTA DEL MINORE Prof.ssa Patrizia Patrizi, Ordinaria di Psicologia sociale e giuridica, Università degli Studi di Sassari Presidente di PsicoIus.!

2 PRIMA QUESTIONE Famiglie, genitorialità, responsabilità

3 La pluralità come principio metodologico (Bastianoni, Taurino, 2007). Negli ultimi anni le famiglie hanno registrato dei cambiamenti e gli studi si sono rivolti oltre che alla complessità e alla multiprocessualità anche alla pluralità o molteplicità. La ricerca fino agli anni 80 ha subito un certo pregiudizio nell indagare TUTTE le forme familiari emergenti. la cultura della devianza che ha definito come devianti tutti i modelli familiari non comuni e che valuta le famiglie sulla base della loro struttura o forma. cultura della devianza ha lasciato il posto alla cultura della differenza che riconosce le potenziali molteplicità familiari e che Dagli anni 80 la valuta le famiglie sulla base dei processi e delle funzioni familiari scongiurando il rischio di riferirsi a un modello familiare riduttivo rispetto alla complessità della realtà.

4 Famiglie e genitorialità: discontinuità rispetto al passato non-coincidenza tra genitorialità e coniugalità (la funzione genitoriale può essere esercitata in assenza della relazione coniugale); non-sovrapponibilità tra nucleo familiare e famiglia (famiglie allargate e ricostituite); non-omogeneità tra cultura familiare e cultura della comunità sociale d appartenenza (coppie miste); non-consequenzialità tra genitorialità biologica e universo affettivo (case famiglia, comunità ecc.); non-coincidenza tra ruoli familiari e ruoli di genere (coppie omosessuali) (Bastianoni, Taurino, 2007).

5 Bambine e bambini che crescono in famiglie omogenitoriali in Italia non sanno di essere esposti a maggiori condizioni di rischio psicosociale: la loro famiglia è «la loro famiglia». Possono avere una mamma o due mamme, un papà o due papà, ma anche più figure genitoriali.! La comunità scientifica evidenzia rischi connessi a mancanza di tutele legali e a forme di discriminazione. Non si evidenziano specifici rischi connessi alle competenze genitoriali.! Risposte di inclusione o esclusione possono rappresentare fattori di protezione o fattori di rischio! La legislazione «riconosce» questi/e bambini/e solo nel caso in cui si ricorra ad essa per dipanare controversie intra-familiari o extra-familiari!

6 Stare in relazione affettiva! Saper riconoscere i bisogni emotivi/ affettivi! Garantire una funzione transgenerazionale! Cura e protezione! Calore ed empatia! Garantire l'autoregolazione! Dare limiti! FUNZIONI GENITORIALI! Saper! Fornire sicurezza e lasciar andare...! Provvedere a...! Fornire supporto! Costruire formati d'apprendimento! Tutelare nell'ambiente familiare, scolastico, sociale! Promuovere e sostenere i processi di sviluppo e socializzazione!

7 LA GENITORIALITA' La genitorialità è una funzione processuale complessa, relazionale, contestuale e storica che è il risultato dell interazione tra quel/quella particolare figlio/a e genitore che ha una sua stabilità di fondo ma che si modifica poi nel corso della vita.!!! Non ci sono presupposti teorici, evidenze di ricerca secondo cui una persona con orientamento omosessuale sia incapace di garantire protezione, affetto, cura e sicurezza, strutture relazionali in grado di supportare l'apprendimento sociale e lo sviluppo

8 La pluralità al confronto con i diritti delle persone minorenni il diritto a una famiglia (L. 184/1983) la parità della prole (L. 219/2012) dalla potestà alla responsabilità genitoriale (Dl. 154/2013) il diritto alla continuità affettiva (L. 173/2015) I DIRITTI COSTITUZIONALI IL SUPERIORE INTERESSE Il diritto a metà famiglia? (Bastianoni, 2015) Un diritto limitato?

9 SECONDA QUESTIONE Rischi, meta-rischi e fattori di protezione

10 RISCHI E META-RISCHI (DE LEO, 1992) a. Rischi a-specifici, in relazione a vari fattori come età, sesso, marginalità, condizioni psicologiche, familiari, economiche, sociali ecc. b. Rischi connessi a particolari situazioni/eventi della vita familiare, lutti, separazioni, cambiamenti non previsti/attesi ecc. c. Rischi da impatto con le risposte specialistiche, dei servizi, di giustizia Le vulnerabilità diffuse: incertezze, esclusioni, marginalità del quotidiano (dal linguaggio sessista alle immagini oggettificate di donna, al disconoscimento delle figure genitoriali ecc.)

11 Un punto di svolta Nel 1957 la psicologa statunitense Evelyn Hooker evidenzia l'errore metodologico delle ricerche condotte fino ad allora: confrontare campioni di omosessuali appartenenti a popolazione clinica con eterosessuali provenienti da popolazioni non cliniche. Utilizzando soggetti appartenenti a una popolazione non clinica, sia omosessuale che eterosessuale, e analizzando i dati in cieco, non solo non si trovarono sostanziali differenze fra i due gruppi a livello psicopatologico, ma non fu nemmeno possibile individuarne l orientamento sessuale. A partire da questo studio e tutte le successive verifiche, nel 1973 la American Psychiatric Association, in seguito alla demolizione degli strumenti di ricerca utilizzati in psicologia e psichiatria fino ad allora, giunse a rimuovere l omosessualità dalla lista delle "malattie".

12 Visione promozionale: superamento delle vecchie logiche deterministiche e lineari I risultati della ricerca in campo psicologico hanno evidenziato (Caprara, Fonzi, 2000; De Piccoli, Quaglino, 2004):!! il riduzionismo del modello di casualità lineare;! la funzione svolta dai fattori protettivi quali modulatori dei fattori di rischio;! l inclusione delle strategie e delle modalità delle risposte (comprese quelle di giustizia) fra le variabili capaci di incidere sulle dinamiche e i processi che il diritto intende regolare;! la migliore efficacia di trattamenti orientati allo sviluppo delle risorse individuali, dei contesti della socializzazione, della comunità di appartenenza, ispirati alle finalità piuttosto che direzionati dalle condizioni rilevate.!

13 Coppie omosessuali che desiderano figl* e che pianificano la procreazione in coppia facendo ricorso ad autoinseminazione o all estero alle tecniche di riproduzione assistita, all aiuto della GPA e all'adozione. Uomini o donne che hanno avuto figl* in una relazione eterosessuale e che, in seguito, scoprono o decidono di vivere apertamente il loro orientamento omosessuale. Come sono composte le famiglie omogenitoriali? Coppie o singoli omosessuali di sesso differente che fondano una famiglia organizzata allargata. Singole persone a orientamento omosessuale che decidono, nei modi più vari (così come fanno anche i singoli eterosessuali) di diventare genitori.

14 Quali fattori di rischio, quali fattori di protezione?.! Fattori di protezione Fattori di rischio Forte motivazione alla genitorialità! Comunicazione chiara, attenzione al coming out! Preparazione, sensibilizzazione rete allargata! Presenza in una rete di genitori arcobaleno! Cultura della differenza come valore e ruoli interscambiabili! Forte assunzione di responsabilità nel non caricare i figli della propria condizione e tutela legale!! O m o f o b i a s o c i a l e e interiorizzata (discriminazione e minority stress)! Mancanza di riconoscimento giuridico e ricaduta sociale! Mancanza di una cultura della differenza come valore! Strumentalizzazione politica!

15 QUALI RISCHI PER LA TUTELA DELLA PERSONA MINORENNE? Continuità affettiva ed educativa in caso di separazione o morte Patrimonio economico, pensione ecc. Relazioni con parenti acquisiti Pratiche amministrative, firma di documenti (scuola, medico ecc.) Visite mediche Riconoscimento sociale del co-genitore Semplici azioni/decisioni del quo9diano...

16 UNA QUESTIONE DI RESPONSABILITÀ Non definire le responsabilità nelle relazioni di coppia o nel rapporto di filiazione di persone dello stesso sesso significa attuare processi di differenziazione sociale che possono sfociare in atti di discriminazione.!! Non chiedere responsabilità significa attribuire meno potere e rilevanza sociale: «nei processi sociali, infatti, la responsabilità è direttamente proporzionale al potere posseduto, allo status sociale, all autorità su di sé e sugli altri, ed è invece inversamente proporzionale all emarginazione e all esclusione sociale, alla perdita di status e di reputazione. In tal senso la responsabilità può essere considerata un requisito basilare della soggettività» (De Leo, 1996, p. 55).

17 Ma qualcosa sta cambiando La legge 4 maggio 1983, n. 184 e successive modifiche prevede che la dichiarazione di disponibilità all'adozione debba essere effeiuata da una coppia coniugata da almeno tre anni. Il periodo di convivenza more uxorio è considerato alla stessa stregua di quello del matrimonio, fermo restando il faio che la coppia deve comunque essere coniugata al momento della presentazione della disponibilità. L'art. 44 prevede, tuiavia, deroghe per alcuni casi specifici: - quando gli adoiandi sono uni9 al minore - orfano di padre e di madre - da vincolo di parentela fino al sesto grado o da rapporto stabile e duraturo preesistente alla perdita dei genitori, - quando un coniuge adoia il figlio, anche adopvo, dell'altro coniuge, - quando il minore è portatore di handicap e orfano di entrambi i genitori, - quando non sia possibile l'affidamento preadopvo. Quindi, salvo i rari casi anzi dep, non è possibile l'adozione da parte di una coppia non sposata e, dal momento che non è consen9to il matrimonio di persone dello stesso sesso, l'adozione da parte di coppie omosessuali non è possibile. TuIavia, nel 2014 il Tribunale per i Minorenni di Roma ha ritenuto che nessuna legge esprima il divieto per un genitore omosessuale di richiedere l'adozione del figlio del partner, considerando che l'obiepvo primario è «il bene superiore del minore, la domanda può essere posta anche da persona singola», acconsentendo così alla prima adozione legale LGBT in Italia, tra due donne. 17!

18 !!! Al presente lavoro hanno collaborato le dottoresse Vera Cuzzocrea, Francesca Vitale, Chiara Cavina psicologhe giuridiche psicoterapeute!!!

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