Prof. C. Mazzoni. Corso di Laurea Triennale in Biotecnologie Agro- Industriali Università di Roma La Sapienza. Appunti della lezione 16 Capitolo 8
|
|
- Evelina Rachele Galli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 MICROBIOLOGIA GENERALE Prof. C. Mazzoni Corso di Laurea Triennale in Biotecnologie Agro- Industriali Università di Roma La Sapienza Appunti della lezione 16 Capitolo 8
2 REGOLAZIONE TRASCRIZIONE DELLA Negli eucarioti la regolazione trascrizionale di geni che codificano per proteine richiede l azione combinata di molte proteine che si collocano sulla regione del promotore del gene. Queste proteine si sommano alla RNA polimerasi II, e cadono in diverse classi quali proteine repressori ed attivatori, complessi coattivatori o corepressori, o, in modo più generalizzato, fattori di trascrizione. Molte di queste proteine sono conservate dal lievito ai mammiferi e quindi gli studi effettuati sul lievito Saccharomyces cerevisiae sono stati di grande utilità per la comprensione della trascrizione genica da parte della RNA polimerasi II. Organizzazione di un promotore di lievito Nel lievito sono presenti sia geni costitutivi che inducibili o reprimibili che, come negli altri eucarioti, vengono trascritti dalla RNA polimerasi II. Si può considerare, di maniera generale, che gli elementi di DNA che controllano la trascrizione dei geni negli eucarioti sono organizzati in moduli. Le regioni promotrici infatti sono composte di una serie di elementi funzionali distinti, ciascuno dei quali comprende uno o più siti di riconoscimento per dei fattori proteici specifici che agiscono in "trans". La diversità delle risposte regolatrici è assicurata dall' utilizzazione combinatoria di questi elementi e dalla loro interazione con i fattori di regolazione. I promotori di lievito contengono generalmente tre elementi di base: iniziatore, TATA e le regioni UAS organizzati come nello schema riportato nella Diap. 21. Gli elementi UAS (Upstream Activating Sequence) sono delle sequenze attivatrici della trascrizione. La natura, il numero e la posizione di tali sequenze e il loro effetto sul livello della trascrizione è variabile da un promotore ad un altro. Analogamente egli enhancer degli eucarioti superiori, le UAS possono agire a grandi distanze e sono funzionalmente attive nei due orientamenti. Contrariamente agli enhancer comunque, le UAS sono incapaci di attivare la trascrizione se poste a valle del gene. Le sequenze URS (Upstream Repressine Sequence) rappresentano possibili siti di legame di repressori e hanno un ruolo nella repressione dell attività trascrizionale. L' elemento TATA (TATA box) ed il sito di inizio della trascrizione rappresentano il sito di interazione con la RNA polimerasi con i suoi fattori che costituiscono il complesso generale di trascrizione dei geni eucariotici. I promotori di lievito possono contenere anche più di una sequenza TATA box e qualche volta né sono privi. Mentre negli eucarioti superiori il sito di inizio della trascrizione è determinato dalla posizione della TATA box e si trova circa nucleotidi a valle di questa, nel lievito la posizione di questi elementi, l' uno rispetto all' altro, è variabile (da 40 a 120 bp). Uno dei primi modelli per lo studio della regolazione genica è stato quello dell induzione in lievito dell espressione genica mediata da galattosio, che è sotto il controllo dell attivatore trascrizionale Gal4. Il regulone GAL
3 L espressione dei geni GAL è necessaria per la crescita su galattosio e comprendono I geni strutturali (GAL1, GAL7, GAL2 e GAL10) e geni regolatori (GAL4, GAL80 e GAL3). I prodotti dei geni GAL sono richiesti per il trasporto del galattosio nella cellula e la sua utilizzazione attraverso il pathway glicolitico. Il galattosio è traslocato dalla permeasi Gal2 e fosforilato dalla galattochinasi Gal1. Successivamente la galattotransferasi Gal7 trasferisce il gruppo UDP e l epimerasi Gal10 lo converte in UDP-glucosio, che verrà utilizzato nella via glicolitica. L induzione dei geni strutturali GAL dipende dall attivatore trascrizionale Gal4, che si lega in regioni UAS (UAS GAL ) presenti nei loro promotori. Il legame di Gal4 a più elementi UAS GAL è coopertivo e porta ad una attivazione sinergica della trascrizione. La sequenza UAS GAL è sufficiente per mediare l induzione da galattosio attraverso Gal4 anche quando viene inserita in un promotore eterologo. Questa proprietà è stata ampiamente utilizzata per la generazione di sistemi d espressione eterologhi inducibili. In assenza di galattosio Gal4 si trova sulla UAS GAL, ma non è in grado di attivare la trascrizione a causa della presenza della proteina Gal80 che maschera il dominio che attivatore della trascrizione di Gal4. In presenza di galattosio, Gal80 si dissocia da Gal4 che può esercitare la sua funzione di attivatore della trascrizione (Diap ). Gal4 è una proteina da 881 aminoacidi contenente un dominio in grado di legare il DNA, due domini di attivazione della trascrizione, un dominio per la dimerizzazione, un dominio linker e un sito di legame per Gal80 (diap. 28). Gli studi sul sistema di regolazione da galattosio in lievito hanno apportato un contributo fondamentale allo stato di conoscenza della regolazione della trascrizione. Questi studi hanno fornito un modello per la comprensione dei meccanismi di controllo della trascrizione anche in altri organismi. Inoltre, questi studi sono stati applicati per sviluppare regolatori della trascrizione artificiali e potranno essere eventualmente usati per la progettazione di droghe in grado di modulare gli apparati trascrizionali o per veicolare vie specifiche di espressione genica in vivo.
4 Scambio di domini e sistema del doppio ibrido I domini delle proteine con funzioni diverse continuano a mantenere inalterate le loro attività anche se vengono estrapolati dal loro contesto originale. Esperimenti di domain swap dimostrano infatti che i domini sono intercambiabili. Es. le proteine Gal4 di lievito e LexA di E. coli possiedono un dominio che lega il DNA (DBD= DNA binding domain) e un altro dominio che attiva la trascrizione (AD= activation domain). Nell esperimento mostrato nella diap. 30, il dominio DBD di LexA è stato fuso con il dominio AD di Gal4 a formare una proteina ibrida di origine batteriolievito. Si può inserire nel promotore del gene HIS3, che codifica per una proteina importante per la sintesi di istidina, il sito legato dal DBD di LexA. Questo ceppo non potrà crescere in assenza di istidina (autotrofo per istidina) in quanto nessun fattore di lievito riconosce il sito di legame di LexA e quindi la trascrizione non è attivata. L inserimento in questo ceppo della proteina ibrida DBDLexA/ADGal4 consentirà la trascrizione del gene HIS3: il DBDLexA viene legato al sito operatore e il dominio ADGal4 attiva la trascrizione del gene. Appurato che i domini sono intercambiabili, si è potuto mettere a punto il sistema del doppio ibrido, che viene usato per mettere in evidenza l interazione tra due proteine in vivo. La porzione di proteina tra i due domini può essere infatti sostituita da altre sequenze proteiche non correlate alla proteina. Nella diap 31 viene utilizzato lo stesso ceppo descritto nella diap. 30 (gene HIS3 sotto il controllo dell operatore riconosciuto dal DBDLexA). Il DBDLexA è stato fuso ad un gene X che codifica per una proteina che normalmente non lega il DNA e non attiva la trascrizione. La proteina chimerica che contiene questa fusione sarà in grado di legare il DNA allo stesso sito operatore del DBD originario, ma non potrà attivare la trascrizione (manca l AD). L ADGal4 è stato fuso ad un gene Y che codifica per una proteina che normalmente non lega il DNA e non attiva la trascrizione, ma la proteina chimerica è potenzialmente in grado di attivare la trascrizione. Se le proteine X e Y interagiscono, si otterrà la trascrizione del gene HIS3 a valle del promotore contenente il sito operatore per il sito di legame al DNA e il ceppo sarà in grado di crescere in assenza di istidina.
5 SISTEMI DI REGOLAZIONE A DUE COMPONENTI In che modo un batterio sente e risponde a specifici segnali provenienti dall ambiente? Per esempio, nel caso dell operone lac la presenza del lattosio nel terreno determina l attivazione dell espressione genica dell operone. Un altro tipo di regolazione è quello operato dall utilizzazione di fattori sigma alternativi che, insieme con altre proteine, regolano l attività dell RNA polimerasi e quindi modulano la trascrizione. Ma in che modo i le cellule batteriche sentono stimoli esterni come per esempio il ph, che non coinvolgono sostanze specifiche e in che modo questi stimoli sono convertiti in segnali interni? In natura, i batteri devono poter recepire e rispondere rapidamente a cambiamenti ambientali quali variazioni nella disponibilità di nutrienti, osmolarità, temperatura etc.. Per questo motivo si è evoluto un sistema piuttosto complesso che è in grado di sentire l esterno e ridirigere l espressione genica in risposta ai segnali percepiti. Questo meccanismo è noto come SISTEMA DI REGOLAZIONE A DUE COMPONENTI. Sono noti almeno 24 esempi di questo tipo di regolazione. Quali tipi di segnali esterni vengono riconosciuti? * Osmolarità * Fosfato * Zuccheri * Nitrato * Essudati di piante * Livelli di ossigeno * Livelli d azoto L organizzazione del sistema di regolazione a due componenti è conservata. Tutti i sistemi di regolazione a due componenti consistono di due componenti costituiti da due proteine. Il primo componente è un SENSORE- TRASMETTITORE che attraversa la membrana citoplasmatica. Questa proteina che attraversa tutta la membrana presenta due domini: il dominio esterno costituisce il sensore. E localizzato nello spazio periplasmatico ed è il dominio che riconosce specifici segnali esterni e quindi percepisce il segnale. Il secondo dominio è il dominio trasmettitore che è localizzato nel citoplasma. I due domini sono ancorati alla membrana citoplasmatica da due regioni che attraversano la membrana. Il trasmettitore è capace di autofosforilarsi utilizzando ATP. Durante questa reazione, un gruppo fosfato (PO 4 ) è trasferito ad uno specifico residuo di istidina (His) presente nella proteina. Il dominio trasmettitore contiene anche un attività chinasica che lo rende capace di trasferire il gruppo PO 4 ad un secondo componente ricevente-regolatore nel momento in cui viene rilevato il segnale ambientale. Il secondo componente è il RICEVENTE-REGOLATORE che è localizzato nel citoplasma. Anche questo componente è costituito da due domini. Il primo è un dominio ricevente che presenta un residuo di acido aspartico (Asp) che può accettare il gruppo fosfato trasferito dal dominio trasmettitore del primo componente. Il secondo dominio è il regolatore che, in risposta alla
6 presenza di un gruppo PO 4 legato al dominio ricevente, può legare a specifiche sequenze di DNA in specifici promotori e attivare l espressione genica. Questi due domini sono legati da un linker flessibile. Tali domini sono altamente conservati tra i sistemi di regolazione a due componenti identificati fino ad ora. Ciò è molto interessante in quanto ogni sistema è altamente specifico per un dato segnale e non ci sono sovrapposizioni tra diversi sistemi. Questo è un chiaro esempio conservazione evoluzionistica e, nello stesso tempo, di indipendenza funzionale. Un altro nome per questo tipo di regolazione genica è trasduzione del segnale poiché un segnale esterno alla cellula viene decodificato all interno della cellula. Il sistema a due componenti OmpR/EnvZ di E. coli Per osmolarità si intende la quantità di soluti in soluzione. Più alta è òla quantità di soluti (fonti di carbonio, sali, ioni etc.), più è alta l osmolarità.. La parete cellulare di E. coli è composta dalla membrana esterna che insieme alla membrana citoplasmatica avvolge lo spazio periplasmatico contenente lo strato di peptidoglicano. La membrana citoplasmatica è la principale barriera di permeabilità, ma non può sostenere un gradiente di pressione. La membrana esterna invece esclude le macromolecole, ma contiene numerosi pori che permettono l ingresso per diffusione di piccole molecole idrofiliche anioniche nello spazio periplasmatico. In questo modo viene mantenuta la pressione osmotica tra il periplasma ed il citoplasma. Le due porine principali sono OmpF e OmpC, codificate rispettivamente dai geni strutturali OmpF e OmpC. Queste proteine formano dei canali, o pori, nella membrana esterna che consentono il passaggio di molecole con diversa taglia. Ogni canale è formato da tre subunità di porina e OmpF forma dei pori leggermente più grandi rispetto a quelli formati da OmpC. Sebbene il numero di pori rimanga costante nella membrana esterna, il rapporto tra i pori formati da OmpF e OmpC cambia in risposta al grado di osmolarità del terreno che circonda la cellula. * Alta osmolarità: predomina OmpC * Bassa osmolarità: predomina OmpF Es. nell intestino, dove l osmolarità e la temperatura sono elevate, predomina OmpC. In questo modo la cellula si protegge dall ngresso dei sali biliari che sono tossici. Al di fuori dell intestino, l osmolarità e la temperatura sono più basse. In questa situazione predomina OmpF che consente l ingresso nella cellula di un maggior numero di nutrienti. Regolazione dell espressione genica di ompf e ompc in risposta a cambiamenti osmotici In E. coli il pathway di trasduzione consiste di due proteine EnvZ (sensoretransmettitore) e OmpR (receventeregolatore). OmpC è localizzato a 48 minuti sulla mappa di E. coli mentre OmpF è localizzato a 21 minuti, indicando che i 2 geni non sono vicini. Comunque, le regioni del promotore di entrambe i geni
7 contengono siti di legame per OmpR nella sua forma fosforilata (OmpR in quanto ricevente-regolatore può agire come attivatore della trascrizione solo quando è fosforilato). Il segreto della regolazione risiede nel numero di siti e nell affinità che questi presentano per OmpR-fosforilato. Nel promotore di OmpC sono presenti tre siti a bassa affinità per OmpR (C1, C2 e C3). Al contrario, nel promotore di OmpF sono presenti due siti a bassa affinità (F3 e F4) e due siti ad alta affinità (F1 e F2) per OmpR. Bassa osmolarità In condizione di bassa affinità, nessun segnale è percepito da EnvZ e quindi OmpR non viene fosforilato (attivato). In ogni caso, nella cellula ci sono sempre alcune molecole di OmpR fosforilate, anche in condizioni di bassa osmolarità; queste poche molecole saranno catturate dai due siti ad alta affinità (F1 e F2) presenti nel promotore di OmpF, determinando l espressione del gene ompf. Il risultato sarà un incremento di pori più grandi, formati da OmpF, che permetteranno il passaggio nello spazio periplasmatico di più molecole. Alta osmolarità In condizioni di alta osmolarità, le alte concentrazioni di soluto sono percepite da EnvZ con conseguente fosforilazione di molte proteine OmpR nel citoplasma. A questo punto, l incremento di OmpR fosforilato determina due eventi: quindi la proteina OmpF. OmpR, infatti, è un regolatore della trascrizione che può agire sia da attivatore che da repressore. (Questa caratteristica è comune a molte proteine che legano il DNA). Infatti, si crea una struttura che rende il promotore inaccessibile all RNA polimerasi (diap. 39). 2. OmpR si lega ai tre siti a bassa affinità presenti sul promotore del gene ompc attivandone la trascrizione. In queste condizioni infatti compaiono i pori piccoli formati dalla porina OmpC. Riassunto: La quantità della proteina OmpR fosforilata nella cellula determina quale proteina tra OmpF e OmpC viene prevalentemente espressa. La quantità di OmpR fosforilata è determinata dalla percezione della pressione osmotica da parte di EnvZ. 1. OmpR di lega non soltanto ai siti ad alta affinità presenti nel promotore di OmpF, ma anche ai siti a bassa affinità (F3 e F4) presenti nello stesso promotore. Quando OmpR è legato a questi siti a bassa affinità nel promotore di OmpF funziona da repressore e
8 REGOLAZIONE ANTISENSO Gli RNA antisenso sono piccole molecole di RNA non tradotte che si appaiano a regioni complementari di specifici mrna bersaglio (target). Questo appaiamento determina il cambiamento nell espressione o nella funzione del mrna bersaglio a livello post-trascrizionale. La presenza di RNA antisenso è ben documentata nei procarioti, principalmente nei plasmidi e nei batteriofagi. Inoltre, svolgono un ruolo importante nella regolazione genica sia nei procarioti che negli eucarioti. Gli RNA antisenso contengono molte strutture a forcina (stem-loop: stelo con ansa). I domini presenti nell ansa (loop) sono importanti per la specificità del target mentre le strutture dello stelo (stem) sono coinvolte nella stabilità dell RNA. Gli RNA antisenso sono sintetizzati in due modi differenti: 1) Tramite la trascrizione opposta all interno di un gene. Per definizione, la trascrizione di una della doppia elica di DNA sarà 100% complementare al prodotto della trascrizione dell elica opposta. 2) Tramite la trascrizione di una regione non correlata del genoma. In questo caso la sequenza dell RNA antisenso è normalmente complementare alla sequenza target con qualche errore (meno del 100% di complementarietà). Ciò è dovuto al fatto che le due regioni trascritte sono distinte e non c è una selezione per mantenere la complementarietà. Il controllo mediato dall RNA antisenso riguarda le più disparate funzioni biologiche e include la replicazione del DNA plasmidico, la trasposizione, lo sviluppo di batteriofagi e l espressione di specifici geni batterici. Controllo del livello di proteina OmpF Abbiamo precedentemente discusso la regolazione dell espressione genica delle porine ompf e ompc in E. coli attraverso il sistema di regolazione a due componenti EnvZ/OmpR. In questo sistema a due componenti EnvZ e OmpR determinano l espressione di ompf e ompc a seconda della osmolarità dell ambiente circostante. In ogni caso, la cellula ha la necessità di variare la quantità di OmpF nella membrana esterna in risposta ad altri stimoli ambientali quali la presenza di antibiotici specifici ed in risposta a variazioni di temperatura. Il sistema EnvZ/OmpR non risponde a questi segnali quindi, E. coli ha evoluto un altro meccanismo per regolare i livelli di porina OmpF. E. coli contiene un gene, chiamato micf, che codifica per un RNA non tradotto lungo 93 nt (MicF). micf (49.8 ) è fisicamente distante da ompf, ma è localizzato vicino a ompc (49.7 ). MicF è complementare al mrna di ompf al 70%, si può comunque appaiare all estremità 5 del mrna ompf e questo appaiamento impedisce il legame del ribosoma al codone d inizio AUG. In questo modo, MicF inibisce l inizio della traduzione del mrna di ompf mascherando i siti di riconoscimento da parte del ribosoma (diap. 43). MicF non ha un ruolo nell espressione di ompf in risposta a cambiamenti di osmolarità in quanto una delezione di micf non determina cambiamenti sulla quantità di OmpF prodotta in queste condizioni. Tuttavia, ha effetto su altri stimoli ambientali quali: 1. temperature elevate
9 2. esposizione al salicilato 3. stress ossidativo Tutte queste condizioni riducono i livelli di ompf tramite la regolazione da parte dell RNA antisenso prodotto da MicF. Inoltre, MicF è anche parzialmente responsabile per gli effetti osservati in: 1. mutanti tolc (resistenti al toluene) 2. mutanti marc (resistenza multipla agli antibiotici) 3. resistanza ai macrofagi E perciò evidente che MicF è coinvolto nella difesa cellulare contro molecole tossiche esterne tramite la riduzione delle porine OmpF sulla membrana esterna.
DI REGOLAZIONE A DUE COMPONENTI
LEZIONE 16 Sistemi di regolazione SISTEMI DI REGOLAZIONE A DUE COMPONENTI In che modo un batterio sente e risponde a specifici segnali provenienti dall ambiente? Per esempio, nel caso dell operone lac
DettagliPERCHE I BATTERI HANNO SUCCESSO
PERCHE I BATTERI HANNO SUCCESSO VERSATILITA METABOLICA VELOCITA DI ADATTAMENTO ALLE VARIAZIONI AMBIENTALI Livia Leoni Università Roma Tre Dipartimento Biologia Laboratorio di Biotecnologie Microbiche Stanza
DettagliSistemi di regolazione. MICROBIOLOGIA GENERALE C. Mazzoni 05/16
Sistemi di regolazione Importanza del controllo I componenti cellulari devono essere presenti nelle giuste concentrazioni. La composizione chimica dell ambiente che circonda la cellula è in contante cambiamento
DettagliAttori principali nei TCRS. Processi biologici in cui sono coinvolti sistemi a due componenti. Numero di TCRS nel genoma batterico
rocessi biologici in cui sono coinvolti sistemi a due componenti Utilizzazione di elementi necessari alla crescita (azoto); NtrC Virulenza (BvgAS di Bordetella pertussis) Resistenza a metalli pesanti (pco)
DettagliL adattamento dei batteri. Strategie di adattamento
L adattamento dei batteri Strategie di adattamento mutazione trasferimento genico orizzontale regolazione dell espressione genica regolazione della trascrizione regolazione della traduzione regolazione
DettagliVettori di espressione
Vettori di espressione Vengono usati per: 1.Generare sonde di RNA 2.Produrre la proteina codificata Per fare questo viene utilizzato un promotore che risiede sul vettore, modificato per ottimizzare l interazione
DettagliDal DNA all RNA. La trascrizione nei procarioti e negli eucarioti
Dal DNA all RNA La trascrizione nei procarioti e negli eucarioti DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA MOLECOLARE Gene Regione di DNA che porta l informazione (= che CODIFICA) per una catena polipeptidica o per
DettagliDNA - RNA. Nucleotide = Gruppo Fosforico + Zucchero Pentoso + Base Azotata. Le unità fondamentali costituenti il DNA e l RNA sono i Nucleotidi.
DNA - RNA Le unità fondamentali costituenti il DNA e l RNA sono i Nucleotidi. Nucleotide = Gruppo Fosforico + Zucchero Pentoso + Base Azotata. Esistono 4 basi azotate per il DNA e 4 per RNA Differenze
DettagliRNA polimerasi operone. L operatore è il tratto
La regolazione genica nei procarioti Alcune proteine vengono prodotte dalla cellula ad un ritmo relativamente costante e l attività dei geni che codificano queste proteine non è regolata in modo sofisticato.
DettagliDal DNA alle proteine: La trascrizione e la traduzione
Dal DNA alle proteine: La trascrizione e la traduzione DNA RNA Trascrizione RNA PROTEINE Traduzione Dove avvengono? GLI EUCARIOTI I PROCARIOTI Cambell, Reece Biologia ZANICHELLI Trascrizione Sintesi di
DettagliLa regolazione genica nei eucarioti
La regolazione genica nei eucarioti Lic. Scientifico A. Meucci Aprilia Prof. Rolando Neri Differenziamento negli eucarioti pluricellulari Negli eucarioti le cellule specializzate dei vari tessuti contengono
DettagliSINTESI DELL RNA. Replicazione. Trascrizione. Traduzione
SINTESI DELL RNA Replicazione Trascrizione Traduzione L RNA ha origine da informazioni contenute nel DNA La TRASCRIZIONE permette la conversione di una porzione di DNA in una molecola di RNA con una sequenza
DettagliStruttura e funzione dei geni. Paolo Edomi - Genetica
Struttura e funzione dei geni 1 Il DNA è il materiale genetico La molecola di DNA conserva l informazione genetica: topi iniettati con solo DNA di batteri virulenti muoiono 2 Proprietà del DNA Il DNA presenta
DettagliRNA non codificanti ed RNA regolatori
RNA non codificanti ed RNA regolatori RNA non codificanti ed RNA regolatori Piccoli RNA non codificanti RNA regolatore microrna RNAi e sirna Piccoli RNA non codificanti Gli RNA non codificanti (ncrna)
DettagliApplicazioni biotecnologiche in systems biology
Applicazioni biotecnologiche in systems biology Lezione #6 Dr. Marco Galardini AA 2012/2013 Gene regulation analysis Lezione #6 Dr. Marco Galardini AA 2012/2013 Regolazione genica Elementi molecolari e
Dettagliwww.fisiokinesiterapia.biz TRASCRIZIONE
www.fisiokinesiterapia.biz TRASCRIZIONE TRASCRIZIONE Processo mediante il quale una sequenza di DNA (un gene) viene copiata in una sequenza di RNA Dalla trascrizione derivano gli mrna, che verranno tradotti
DettagliREGOLAZIONE DELL'ESPRESSIONE GENICA
REGOLAZIONE DELL'ESPRESSIONE GENICA Con ESPRESSIONE GENICA si intende quella serie di eventi che dall'attivazione della trascrizione di un gene, conducono alla produzione della proteina corrispondente.
DettagliIl genoma dinamico: gli elementi trasponibili
Il genoma dinamico: gli elementi trasponibili Anni trenta: studi sul mais ribaltano la visione classica secondo cui i geni si trovano solo in loci fissi sul cromosoma principale Esistono elementi genetici
DettagliIl metabolismo dell RNA. Prof. Savino; dispense di Biologia Molecolare, Corso di Laurea in Biotecnologie
Il metabolismo dell RNA I vari tipi di RNA Il filamento di DNA che dirige la sintesi dello mrna è chiamato filamento stampo o filamento antisenso. L altro filamento che ha sequenza identica a quella dello
DettagliRegolazione dell espressione genica imputabile esclusivamente a regolatori di natura proteica?
Regolazione dell espressione genica imputabile esclusivamente a regolatori di natura proteica? 18 1 Watson-Baker-Bell-Gann-Levine-Losick Biologia molecolare del gene Gli RNA regolatori Già gli studi di
DettagliLA GENETICA: DNA e RNA LA GENETICA. DNA e RNA. Prof. Daniele Verri
LA GENETICA DNA e RNA Prof. Daniele Verri L'acido desossiribonucleico o deossiribonucleico (DNA) è un acido nucleico che contiene le informazioni necessarie per la formazione di RNA e proteine. LA GENETICA:
DettagliRegolazione della trascrizione. Operoni catabolici nei procarioti (controllo negativo)
Regolazione della trascrizione Operoni catabolici nei procarioti (controllo negativo) I geni possono essere accesi e spenti In un organismo pluricellulare adulto, vi sono molti tipi di cellule differenti,
DettagliIl flusso dell informazione genetica. DNA -->RNA-->Proteine
Il flusso dell informazione genetica DNA -->RNA-->Proteine Abbiamo visto i principali esperimenti che hanno dimostrato che il DNA è la molecola depositaria dell informazione genetica nella maggior parte
DettagliSINTESI PROTEICA. Replicazione. Trascrizione. Traduzione
Replicazione SINTESI PROTEICA Trascrizione Traduzione 61 codoni codificanti 3 triplette non senso (STOP) AUG codone di inizio codone per Met Caratteristiche del codice genetico Specificità Il codice genetico
DettagliREPLICAZIONE DEL DNA
REPLICAZIONE DEL DNA La replicazione (o anche duplicazione) è il meccanismo molecolare attraverso cui il DNA produce una copia di sé stesso. Ogni volta che una cellula si divide, infatti, l'intero genoma
DettagliLe Biomolecole I parte. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti
Le Biomolecole I parte Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti LE BIOMOLECOLE Le biomolecole, presenti in tutti gli esseri viventi, sono molecole composte principalmente da carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno.
DettagliFigura 1. Rappresentazione della doppia elica di DNA e struttura delle differenti basi.
Sommario La molecola di DNA è deputata a conservare le informazioni genetiche necessarie per lo sviluppo ed il funzionamento degli organismi viventi. Poiché contiene le istruzioni per la costruzione delle
DettagliRegolazione dell espressione genica EUCARIOTI
Regolazione dell espressione genica EUCARIOTI Regolazione della espressione genica Molte proteine sono comuni a tutte le cellule RNA polimerasi, proteine ribosomali, enzimi che regolano il metabolismo,
DettagliLe cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata di eventi che costituiscono il Ciclo Cellulare
Le cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata di eventi che costituiscono il Ciclo Cellulare Interfase comprende le fasi G 1, S, and G 2 Sintesi di macromolecole durante la
Dettaglieucarioti Cellula umana contiene circa 30000 geni
Eucarioti eucarioti Cellula umana contiene circa 30000 geni Geni per RNA Geni per proteine Ogni cellula in un determinato momento esprim e solo una piccola parte di questo potenziale ( 5000 geni) Geni
DettagliMacromolecole Biologiche. I domini (III)
I domini (III) Domini α/β La cross over connection è l unità costitutiva su cui si basa la topologia di 3 tipi di domini α/β osservati nelle proteine: - α/β barrel - motivi ricchi di Leu (fold a ferro
DettagliLE MOLECOLE INFORMAZIONALI. Lezioni d'autore Treccani
LE MOLECOLE INFORMAZIONALI Lezioni d'autore Treccani Introduzione (I) I pionieri della biologia molecolare, scoperta la struttura degli acidi nucleici, pensarono di associare al DNA una sequenza di simboli,
DettagliCome funzionano gli oligo Antisenso? RNA WORLD. mrna. Regolare l espressione genica tramite molecole di RNA. Come funzionano gli oligo antisenso?
RNA WORLD RNA Come funzionano gli oligo Antisenso? mrna Non coding RNA AAAAAAA rrna trna snrna snorna RNA Antisenso sirna Arresto della traduzione Proteina incompleta o nessuna sintesi MECCANISMO PASSIVO
DettagliREGOLAZIONE DELL ESPRESSIONE GENICA
REGOLAZIONE DELL ESPRESSIONE GENICA Solo una piccola parte dei 4000 geni che costituiscono il genoma batterico o dei circa 30000 geni del genoma umano viene espressa in maniera costante (GENI COSTITUTIVI)
DettagliMediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula
Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi
DettagliGENOMA. c varia da pochi kb nei virus a milioni di kb in piante e animali
GENOMA Insieme del materiale genetico presente in una cellula (DNA nucleare, plastidiale e mitocondriale) Contiene tutte le informazioni necessarie per consentire la vita alla cellula e all individuo Nei
DettagliLa traduzione: dall mrna alle proteine
La traduzione: dall mrna alle proteine Le infezioni batteriche sono una grave causa di malattie e morte in Europa e negli USA. Le infezioni batteriche si curano con antibiotici che colpiscono l espressione
DettagliSUPERAVVOLGIMENTO DEL DNA (ORGANIZZAZIONE TERZIARIA DEL DNA)
SUPERAVVOLGIMENTO DEL DNA (ORGANIZZAZIONE TERZIARIA DEL DNA) ORGANIZZAZIONE TERZIARIA DEL DNA Il DNA cellulare contiene porzioni geniche e intergeniche, entrambe necessarie per le funzioni vitali della
Dettaglila struttura tridimensionale può essere ottenuta solo per Un intero dominio in genere da 50 a 300 residui
Durante la traduzione l informazione di ripiegamento codificata nella sequenza aminoacidica diventa disponibile in maniera vettoriale la struttura tridimensionale può essere ottenuta solo per Un intero
DettagliEnergia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti
Energia nelle reazioni chimiche Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) L energia chimica è dovuta al particolare arrangiamento degli atomi nei composti chimici e le varie forme di
DettagliLa trascrizione negli eucarioti. Prof. Savino; dispense di Biologia Molecolare, Corso di Laurea in Biotecnologie
La trascrizione negli eucarioti Il promotore eucariotico L inizio della trascrizione negli eucarioti necessita della RNA polimerasi e dei fattori di trascrizione. Qualsiasi proteina sia necessaria per
DettagliBiologia Molecolare. CDLM in CTF 2010-2011 La modificazione dell RNA e la traduzione
Biologia Molecolare CDLM in CTF 2010-2011 La modificazione dell RNA e la traduzione La maturazione del trascritto primario I microrna Le componenti del macchinario di traduzione Il meccanismo della traduzione
DettagliLa trascrizione nei procarioti. Prof. Savino; dispense di Biologia Molecolare, Corso di Laurea in Biotecnologie
La trascrizione nei procarioti Concetti base Nucleoside base purinica o pirimidinica legata alla posizione 1 dell anello pentoso Nucleotide base azotata-pentoso-fosfato Concetti base La trascrizione comporta
DettagliCarpire il segreto della vita con l informatica Giosuè Lo Bosco Dipartimento di Matematica e Informatica, Università di Palermo, ITALY.
Carpire il segreto della vita con l informatica Giosuè Lo Bosco Dipartimento di Matematica e Informatica, Università di Palermo, ITALY. Lezioni Lincee Palermo, 26 Febbraio 2015 Alla base della vita degli
DettagliLa possibilita di conoscere i geni deriva dalla capacita di manipolarli:
La possibilita di conoscere i geni deriva dalla capacita di manipolarli: -isolare un gene (enzimi di restrizione) -clonaggio (amplificazione) vettori -sequenziamento -funzione Il gene o la sequenza
DettagliR.J.Brooker, Principi di genetica Copyright 2010 The McGraw-Hill Companies S.r.l., Publishing Group Italia
Capitolo 6 Trasferimento genetico e mappatura genetica nei batteri e nei batteriofagi 6.1 Circa 10 8 cellule di Escherichia coli appartenenti a un ceppo mutante vengono inoculate su un terreno colturale
DettagliDNA non codificante ncdna
DNA non codificante ncdna Teorie sul ruolo genetico RNAi e mirna Liberamente tratto dalla tesina del Dr. Emiliano Mancini ncdna Per ncdna si intende il DNA intronico, intergenico e altre zone non codificanti
DettagliIl DNA e la duplicazione cellulare. Acidi nucleici: DNA, materiale ereditario
Il DN e la duplicazione cellulare Il DN, materiale ereditario Struttura del DN Replicazione del DN Dal DN alla proteina Il odice genetico iclo cellulare Mitosi Meiosi Da Figura 8-11 ampbell & Reece cidi
DettagliCELLULE EUCARIOTICHE
CELLULE EUCARIOTICHE Le cellule eucariotiche sono di maggiori dimensioni, rispetto a quelle procariotiche (almeno 10 volte più grandi) Oltre a: membrana plasmatica, citoplasma, DNA e ribosomi (comuni a
DettagliProf.ssa Gamba Sabrina. Lezione 7: IL DNA. Duplicazione e sintesi delle proteine
Prof.ssa Gamba Sabrina Lezione 7: IL DNA Duplicazione e sintesi delle proteine concetti chiave della lezione Costituzione fisico-chimica del DNA Basi azotate Duplicazione Concetto di geni Rna Trascrizione
DettagliLa mutazione è una modificazione della sequenza delle basi del DNA
La mutazione è una modificazione della sequenza delle basi del DNA Le mutazioni sono eventi rari e importanti in quanto sono alla base dell evoluzione biologica Le mutazioni possono essere spontanee (dovute
DettagliUna proteina qualsiasi assume costantemente un unica conformazione ben definita, cui è legata la sua azione biologica.
Concanavalina A Emoglobina subunità Trioso fosfato isomerasi Una proteina qualsiasi assume costantemente un unica conformazione ben definita, cui è legata la sua azione biologica. 1 La conformazione è
Dettagliin Terminazione Neurone Dendriti Soma Fessura sinaptica sinaptica Nucleo dendrite Segmento iniziale Sinapsi inibitoria Segmento mielinico Assone
Le funzioni del sistema nervoso si basano sull attività dei neuroni che consiste nel generare, trasmettere ed elaborare informazioni nervose, che dipendono da modificazioni del potenziale di membrana,
DettagliSEQUENZIAMENTO DEL DNA
SEQUENZIAMENTO DEL DNA Il metodo di Sanger per determinare la sequenza del DNA Il metodo manuale La reazione enzimatica Elettroforesi in gel denaturante di poliacrilammide Autoradiografia Il metodo automatico
DettagliDiversità tra i viventi
Diversità tra i viventi PROPRIETÀ della VITA La CELLULA CLASSIFICAZIONE dei VIVENTI Presentazione sintetica Alunni OIRM Torino Tutti i viventi possiedono delle caratteristiche comuni Ciascun vivente nasce,
DettagliBiosintesi non ribosomiale di metaboliti peptidici bioattivi
Biosintesi non ribosomiale di metaboliti peptidici bioattivi Principali bersagli degli antibiotici Gli antibiotici derivano per la maggior parte da composti naturali Strutture di alcuni peptidi bioattivi
DettagliI marcatori molecolari. Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Corso di Genetica Agraria Giovanna Attene
I marcatori molecolari Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Corso di Genetica Agraria Giovanna Attene Marcatori molecolari del DNA I marcatori molecolari sono sequenze di DNA
DettagliIndice dell'opera. Prefazione. Capitolo 1 Introduzione alla genetica Genetica classica e moderna Genetisti e ricerca genetica Sommario
Indice dell'opera Prefazione Capitolo 1 Introduzione alla genetica Genetica classica e moderna Genetisti e ricerca genetica Capitolo 2 DNA: il materiale genetico La ricerca del materiale genetico La composizione
DettagliIL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci
UNIVERSITA MILANO BICOCCA Corso di laurea di primo livello in servizio sociale anno accademico 2009-2010 Progettare il sociale Prof. Dario A. Colombo IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO Elementi essenziali di
DettagliSAGE: Serial Analysis of Gene Expression
SAGE: Serial Analysis of Gene Expression L insieme di tutti gli mrna presenti in una cellula si definisce trascrittoma. Ogni trascrittoma ha una composizione complessa, con migliaia di mrna diversi, ciascuno
Dettaglisirna Strategie di silenziamento genico post-trascrizionale
sirna Strategie di silenziamento genico post-trascrizionale RNAi Introduction RNAi = RNA interference Il termine è utilizzato per descrivere l interferenza dell RNA come meccanismo naturale e anche come
DettagliLa cellula è l unità fondamentale di tutti gli organismi viventi ed è la più piccola struttura ad essere classificabile come vivente.
CHE COS E LA CELLULA? La cellula è l unità fondamentale di tutti gli organismi viventi ed è la più piccola struttura ad essere classificabile come vivente. DA COSA SONO COSTITUITE LE CELLULE? Tutte le
DettagliProteine integrali di membrana legate sul versante esterno a gruppi di carboidrati. Formati da diverse subunità che circoscrivono un poro acquoso che
Canali ionici Proteine integrali di membrana legate sul versante esterno a gruppi di carboidrati. Formati da diverse subunità che circoscrivono un poro acquoso che permette il passaggio selettivo di ioni.
DettagliControllo post-trascrizionale dell espressione genica
Controllo post-trascrizionale dell espressione genica Livelli di controllo dell espressione genica Rivisitazione del concetto di gene Per gli organismi eucariotici più evoluti il dogma un gene = una proteina
DettagliMacromolecole Biologiche. I domini (II)
I domini (II) Domini β Nonostante l elevato numero di possibili disposizioni di filamenti β (a costituire foglietti β antiparalleli) connessi da tratti di loop, i domini β più frequentemente osservati
DettagliOrganizzazione del genoma umano III
Organizzazione del genoma umano III Lezione 9 Il DNA codificante Ricapitoliamo l'organizzazione e il funzionamento dei geni eucariotici Sito di inizio trascrizione +1 Codone di stop AATAAA segnale di poliadenilazione
DettagliLo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali
Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune
DettagliSoluzioni ai problemi del Capitolo 15. Domande concettuali
Soluzioni ai problemi del Capitolo 15 Domande concettuali C1. 1. La struttura DNA-cromatina. Questo livello comprende l amplificazione genica, un aumento del numero di copie; riarrangiamenti di geni, come
DettagliCorso di Biologia Molecolare
Corso di Biologia Molecolare Dott.ssa Renata Tisi Dip. Biotecnologie e Bioscienze Ed. U4 Tel. 02 6448 3522 renata.tisi@unimib.it Acidi nucleici Il ruolo degli acidi nucleici è quello di custodire e trasmettere
DettagliIl nobel per l interferenza dell RNA
Il nobel per l interferenza dell RNA Andrew Fire e Craig Mello, i due vincitori del Premio Nobel 2006 per la Medicina e la Fisiologia. I due biologi molecolari vengono premiati per aver scoperto uno dei
Dettagli2. Fisiologia Cellulare Diffusione, Trasporto, Osmosi
2. Fisiologia Cellulare Diffusione, Trasporto, Osmosi Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona Obiettivi Diffusione semplice e mediata da
DettagliSISTEMI ENERGETICI. L ATP privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici diventa ADP (adenosindifosfato).
SISTEMI ENERGETICI LE FONTI ENERGETICHE MUSCOLARI I movimenti sono resi possibili, dal punto di vista energetico, grazie alla trasformazione, da parte dei muscoli, dell energia chimica ( trasformazione
DettagliInformatica per la comunicazione" - lezione 7 -
Informatica per la comunicazione - lezione 7 - Campionamento La codifica dei suoni si basa sulla codifica delle onde che li producono, a sua volta basata su una procedura chiamata campionamento.! Il campionamento
DettagliATASSIA SPINOCEREBELLARE 17 (SCA17) (OMIM #607136)
ATASSIA SPINOCEREBELLARE 17 (SCA17) (OMIM #607136) Il gene implicato nella SCA17 è il gene TATA box-binding protein (TBP) che fa parte del complesso della RNA polimerasi II ed è essenziale per dare inizio
DettagliLaboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice
INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------
DettagliLe pr p in i c n ip i ali ali st s rategie ie i d regola zio i n o e n d e d ll esp s re p ss s ion ion g ni n c i a n e n i i pr p oc o ariot i i
Le principali strategie di regolazione dell espressione genica nei procarioti Regolazione metabolica Nel genoma di un microorganismo sono presenti migliaia di geni (3000-6000). Alcuni geni vengono espressi
DettagliElettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita.
Elettroforesi Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. A qualunque ph diverso dal pi le proteine hanno una carica netta quindi,
DettagliLa candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante
Esperimenti sulla crescita delle piante unità didattica 1 La candela accesa Durata 60 minuti Materiali per ciascun gruppo - 1 candela - 1 vaso di vetro - 1 cronometro - 1 cannuccia - fiammiferi - 1 pezzo
DettagliTratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas
1 Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas Capitolo 7 Enzimi, le macchine della vita Piccole macchine regolano la funzione del corpo umano in un orchestrazione perfetta e a velocità
DettagliFunzioni in C. Violetta Lonati
Università degli studi di Milano Dipartimento di Scienze dell Informazione Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica Funzioni - in breve: Funzioni Definizione di funzioni
DettagliScuola Media Piancavallo 2
LA CELLULA Una caratteristica di quasi tutti gli esseri viventi è quella di possedere una struttura più o meno complessa in cui parti diverse, gli organi, sono adatte a svolgere funzioni specifiche. Il
DettagliSi tratta di corpiccioli di natura ribonucleoproteica che nel citoplasma di tutte le cellule presiedono ai processi di sintesi proteica.
I R I BOSOM I I RIBOSOMI sono organuli citoplasmatici presenti in tutte le cellule, sia procariotiche che eucariotiche. Sono visibili al M.O. solo quando presenti in gran numero, (come capita nelle cellule
DettagliLA TRADUZIONE E IL CODICE GENETICO
LA TRADUZIONE E IL CODICE GENETICO La traduzione La traduzione è il processo di sintesi di una catena polipeptidica, un polimero costituito da amminoacidi legati insieme da legami peptidici Le molecole
DettagliRecettori di superficie
Recettori di superficie Esistono 3 classi principali di recettori di superficie 1. Recettori annessi a canali ionici 2. Recettori accoppiati alle proteine G 3. Recettori associati ad enzimi Recettori
DettagliOrganizzazione del genoma umano II
Organizzazione del genoma umano II Lezione 7 & Pseudogeni I Pseudogeni non processati : convenzionali ed espressi * Copie non funzionali del DNA genomico di un gene. Contengono esoni, introni e spesso
DettagliProf. Maria Nicola GADALETA
Prof. Maria Nicola GADALETA Email: m.n.gadaleta@biologia.uniba.it Facoltà di Scienze Biotecnologiche Corso di Laurea in Biotecnologie Sanitarie e Farmaceutiche Biochimica e Biotecnologie Biochimiche DISPENSA
DettagliProgrammazione individuale per competenze CLASSE 3^A CMB. Materia: Biologia, microbiologia e biotecnologie
Programmazione individuale per competenze CLASSE 3^A CMB Materia: Biologia, microbiologia e biotecnologie Situazione della classe Accordi con la classe Accordi con le altre discipline Correlazione con
Dettagliscaricato da www.sunhope.it
Recettori a tirosina chinasi I recettori a tirosina chinasi presentano vari domini Una regione di legame (extracellulare) Una regione transmembrana Una coda intracellulare con numerose tirosine scaricato
DettagliGli organismi viventi
Gli organismi viventi Gli organismi viventi Quali caratteristiche contraddistinguono i viventi? È facile distinguere un organismo vivente da un oggetto non vivente? Gli organismi viventi Tutti gli organismi
DettagliProf. Maria Nicola GADALETA
Prof. Maria Nicola GADALETA E-mail: m.n.gadaleta@biologia.uniba.it Facoltà di Scienze Biotecnologiche Corso di Laurea in Biotecnologie Sanitarie e Farmaceutiche Biochimica e Biotecnologie Biochimiche DISPENSA
DettagliStatistica. Lezione 6
Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante
DettagliUTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI
UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all
DettagliV= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.
LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro
DettagliLa pompa Na + /Glucosio: simporto
MFN0366-A1 (I. Perroteau) - trasportatori e canali La pompa Na + /Glucosio: simporto Il trasportatore oscilla fra due stati alternativi (A e B); nello stato A la proteina è aperta nello spazio extracellulare,
DettagliBiologia Cellulare e DNA «Bigino»
Biologia Cellulare e DNA «Bigino» Giulio Barigelletti www.baveno.net Premesse 2 Sempre più frequentemente si sente parlare di DNA, Proteine, Amminoacidi, etc., relazionati all esistenza dell essere umano.
DettagliL endocitosi dell EGFR
L endocitosi dell EGFR IFOM per la scuola Lo Studente Ricercatore 2011 Muzio Giulia Istituto d Istruzione Superiore Maserati Voghera Gruppo di lavoro: Determinanti della trasformazione neoplastica e della
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliIndice. pagina 2 di 10
LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA
DettagliIndice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi
Indice generale OOA Analisi Orientata agli Oggetti Introduzione Analisi Metodi d' analisi Analisi funzionale Analisi del flusso dei dati Analisi delle informazioni Analisi Orientata agli Oggetti (OOA)
DettagliEsercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico
Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico 1.1 Lo schema di misurazione Le principali grandezze elettriche che caratterizzano un bipolo in corrente continua, quali per esempio
Dettagli