Le criticità nella gestione dei dati sensibili
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- Daniele Bruni
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1 Le criticità nella gestione dei dati sensibili Ing.Giovanni Gentili Resp. Agenda digitale dell Umbria Regione Umbria Questo lavoro è pubblicato sotto licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia (CC BY). Per visualizzare una copia della licenza visitare il sito: commons.org/licenses/by/3.0/it/ 4 ottobre 2013 Perugia
2 Sommario La rilevanza del tema Il quadro normativo di riferimento Requisiti nella gestione dei dati Linee guida AgID per la razionalizzazione dei data center Il quadro nazionale ed europeo dell Agenda digitale L Agenda digitale dell Umbria 2
3 Rilevanza del tema Il digitale è un fattore rilevante dell economia L'utilizzo delle ICT è ormai diffuso in ogni aspetto della PA e quindi il tema della gestione dei rischi connessi e della corretta gestione dei dati sensibili (e non) è cruciale per le PA ed anche per i privati. Come in ogni aspetto relativo ai temi dell agenda digitale, scontiamo in Italia un forte divario digitale culturale e quindi non sempre c è l adeugata sensibilità rispetto a questi temi nel management sia pubblico che privato. 3
4 Art.4 d.lgs n.196/2003 b) "dato personale", qualunque informazione relativa a persona fisica, identificata o identificabile, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale; c) "dati identificativi", i dati personali che permettono l'identificazione diretta dell'interessato; d) "dati sensibili", i dati personali idonei a rivelare l'origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonche' i dati personali idonei a rivelare stato di salute e vita sessuale; e) "dati giudiziari (..) 4
5 Art.1 d.lgs n.81/2005 CAD m) dato delle pubbliche amministrazioni: il dato formato, o comunque trattato da una pubblica amministrazione; n) dato pubblico: il dato conoscibile da chiunque; l) dato a conoscibilità limitata: il dato la cui conoscibilità è riservata per legge o regolamento a specifici soggetti o categorie di soggetti; o) disponibilità: la possibilità di accedere ai dati senza restrizioni non riconducibili a esplicite norme di legge; p) documento informatico: la rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti; 5
6 Art.68 d.lgs n.81/2005 CAD a) formato dei dati di tipo aperto, un formato di dati reso pubblico, documentato esaustivamente e neutro rispetto agli strumenti tecnologici necessari per la fruizione dei dati b) dati di tipo aperto, i dati che presentano le seguenti caratteristiche: 1) sono disponibili secondo i termini di una licenza che ne permetta l utilizzo da parte di chiunque, anche per finalità commerciali, in formato disaggregato; 2) sono accessibili (..) in formati aperti ai sensi della lettera a), sono adatti all utilizzo automatico (..) sono provvisti dei relativi metadati; 3) sono resi disponibili gratuitamente 6
7 open data by default e digital by default Oggi il dato pubblico è sempre un dato aperto tranne i casi esclusi per via della privacy o della sicurezza nazionale I requisiti sono: disponibilità; sicurezza; accessibilità e riutilizzabilità, fruibilità. Nell amministrazione digitale i dati pubblici sono formati, gestiti, diffusi, conservati solo in modalità digitale e nel rispetto dei requisiti definiti dall art. 50 e ss. del CAD. 7
8 Requisiti nella gestione dei dati a) Il dato deve essere formato per essere disponibile cioè per essere accessibile e fruibile da parte delle altre amministrazioni e da parte dei cittadini nel rispetto del vigente ordinamento (legge 241/90 e dlgs 196/2003). Il dato quindi non puo essere formato al di fuori di questa logica per cui il dato non puo quindi essere ridondante, non accessibile, non fruibile; il dato deve essere quindi un dato aperto. Per garantire la totale disponibilità del dato (e quindi la accessibilità e la fruibilità dello stesso) è necessario dotarsi di continuità operativa e disaster recovery (art. 50-bis del CAD). CC-BY tratto dalle Linee di funzionamento per l Amm.ne digitale DGR n.648/2013 8
9 Requisiti nella gestione dei dati b) Il dato deve essere tenuto in sicurezza: il requisito della sicurezza riguarda i dati, i sistemi e le infrastrutture delle P.A. (art. 51 del CAD). Tramite le regole tecniche della sicurezza si garantiscono l esattezza, la disponibilità, l accessibilità, la integrità e la riservatezza dei dati, dei sistemi e delle infrastrutture (art. 51, comma 1). I documenti informatici delle pubbliche amministrazioni devono essere custoditi e controllati con modalità tali da ridurre al minimo i rischi di distruzione, perdita, accesso non autorizzato o non consentito o non conforme alle finalità (art. 51, comma 2 del CAD). Le amministrazioni hanno l obbligo di aggiornare tempestivamente i dati nei propri archivi, non appena vengano a conoscenza dell inesattezza degli stessi. (art. 51, comma 2 bis CAD). CC-BY tratto dalle Linee di funzionamento per l Amm.ne digitale DGR n.648/2013 9
10 Linee guida AgID per la razionalizzazione dei data center (..) il 30% spesa totale IT delle PA (quasi 2 Miliardi ) è dedicato alla gestione dei CED distribuiti sul territorio, con oltre server installati e con un elevatissimo numero di software personalizzati da gestire e manutenere, stimato in un ordine di grandezza superiore a quello dei server Le esigenze di ammodernamento e riduzione dei costi nel campo dell ICT possono però coincidere, nel medio periodo, adottando un approccio di sistema capace di ridisegnare completamente il panorama IT nazionale, intervenendo sulle principali cause di inefficienza: la frammentazione delle risorse ICT; una spesa per l ICT non coordinata; la mancanza di interoperabilità, integrazione e cooperazione tra i sistemi informativi delle PA (..) 10
11 Quanti sono i data center pubblici? (..) La rilevazione condotta da AGID/FUB ha riguardato tutte la Pubblica Amministrazione Centrale, le Regioni, le Province e i Comuni con una popolazione superiore ai abitanti. Inoltre, sono state coinvolte nella rilevazione anche le Unioni dei Comuni, le Aziende Ospedaliere/Aziende Sanitare Locali (segnalate dalle Regioni) e altre Amministrazioni segnalate da Regioni e Comuni. In totale sono stati rilevati 986 CED (..) 11
12 Consolidamento dei data center Gestione dei dati sensibili e sicurezza informatica Cloud computing open data by default e digital by default Continuità operativa e disaster recovery Consolidamento dei data center Contenimento costi ed efficienza Interoperabilità sui dati tra PA e con privati 12
13 Il quadro europeo e nazionale dell Agenda Gli obiettivi dell agenda digitale sono fissati dal quadro di riferimento Agenda digitale europea iniziativa faro di Europa2020 Decreto Crescita 2.0 (DL n.179/2012) contenente l agenda digitale italiana Contributo delle regioni all agenda digitale approvato dalla Conferenza regioni nel 7/2013 Metodi ed obiettivi per un uso efficace dei fondi / Bozza accordo di partenariato 13
14 L Agenda digitale dell Umbria Gli atti fondamentali della Regione Umbria Linee guida per l Agenda digitale dell Umbria D.G.R. n.397 del 16/04/2012, che attualizzanoil contesto del Piano strategico per la Società dell'informazione D.G.R. n.292/2009 Scenario di avvio tavolo interdirezionale del 05/07/2012 Programma operativo - D.G.R. n.1546 del 03/12/2012 Task force - D.G.R. n.148 del 20/02/2013 Piano digitale regionale D.G.R. n.846 del 20/07/2013 Documentazione disponibile nel sito tematico: 14
15 Un percorso collaborativo: L Agenda digitale dell Umbria affronta la questione prioritaria della crescita con il digitale decisiva per il futuro della Regione Umbria come previsto dal Programma di legislatura tre questioni prioritarie per l Umbria: sanità, sviluppo/lavoro, agenda digitale - Presidente in Consiglio regionale il 6/6/2012 L Agenda si prefigge una mobilitazione di lungo periodo, sia del pubblico che del privato, per non solo costituire un volano di sviluppo per la filiera ICT e realizzare un ecosistema favorevole alla creatività ma sostenere la coesione sociale e l affermazione dei diritti del cittadino nella società dell informazione ed essere motore di sviluppo dei servizi in rete e fattore primario di crescita del tessuto economico e produttivo del territorio 15
16 Le missioni dell Agenda digitale dell Umbria Competenze ed e-inclusion Qualità vita e salute E C D Sviluppo per la competitività A B Infrastrutture Cittadinanza e diritti esigibili CC-BY tratto dal Piano digitale regionale DGR n.846/2013
17 Le missioni dell Agenda digitale dell Umbria Aree interne e paesaggio Sistemi territoriali intelligenti Sistema di interazione con sociale e SSR Servizi interattivi, accessibili, usabili Telemedicina Innovazione sociale Qualità vita e salute Scuola digitale Competenze ed e-inclusion E A C D B Comunità (di apprendimento, di pratiche, di interesse) Sviluppo per la competitività Commercio elettronico Start-up imprese della conoscenza, della cultura e della creatività Partnership di investimento e networking (filiere/distretti) Sviluppo del patrimonio culturale (cultural heritage) Banda larga ed ultra larga Data center e cloud computing Infrastrutture Ecosistemi sostenibili, interoperabili, sicuri Cittadinanza e diritti esigibili Servizi di amministrazione digitale Accesso multicanale ed intermediari Partecipazione Valorizzare il patrimonio informativo pubblico ed open data CC-BY tratto dal Piano digitale regionale DGR n.846/2013
18 La piattaforma dell Agenda digitale dell Umbria Project office (P3O) Governance dell Agenda digitale dell Umbria Task force Sistema pubblico Community Network (art.10 l.r. n.8/2011) Infrastrutture digitali PORTAFOGLIO PROGETTI Patrimonio informativo pubblico Servizi pubblici Progetti complementari Iniziative di filiera INIZIATIVE PROGETTUALI Servizi in sussidiarietà Portatori d interesse Portatori d interesse CC-BY tratto dal Piano digitale regionale DGR n.846/2013 Portatori d interesse
19 Missioni della Regione Umbria nella programmazione Missioni dell Agenda e missioni Specializzare e innovare il sistema produttivo umbro Agenda digitale servente 2. Tutelare attivamente le risorse territoriali Agenda digitale complementare 3. Promuovere politiche inclusive per chi vive in Umbria Agenda digitale complementare 4. Rafforzare il capitale umano regionale Agenda digitale servente A Infrastrutture B C D E Competenze Sviluppo per la ed e-inclusion competitività Cittadinanza e diritti esigibili Qualità vita e salute Missioni dell Agenda digitale dell Umbria CC-BY tratto dal Piano digitale regionale DGR n.846/2013
20 Riferimenti Giovanni Gentili ( ) giovannigentili (twitter)
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