Capitolo 16. Commercio interno

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1 Capitolo 16 Commercio interno

2 16. Commercio interno Per saperne di più... ISTAT. Banche dati e sistemi informativi. Roma. ISTAT. I consumi delle famiglie: anno 8. Roma, 1. (Annuari n. 15). ISTAT. Indice del valore delle vendite del commercio fisso e al dettaglio. In Comunicati stampa. Roma, 1. Il settore del commercio interno comprende i due comparti del commercio all ingrosso e del commercio al dettaglio. L Istat, coerentemente con i dettami del regolamento dell Unione europea sulle statistiche congiunturali, conduce correntemente una rilevazione per ciascuna delle due componenti. Si tratta, in particolare, della rilevazione mensile sulle vendite al dettaglio e della rilevazione trimestrale del fatturato del commercio all ingrosso e degli intermediari del commercio. La prima produce numeri indice mensili del valore delle vendite al dettaglio distinti per settore merceologico e forma distributiva, mentre la seconda fornisce numeri indice trimestrali di fatturato per gruppo di attività economica. La base di riferimento degli indici è l anno 5. L attività economica è definita sulla base della classificazione Ateco 7, versione italiana della classificazione europea Nace Rev.. Oltre ai due comparti sopra menzionati, i risultati presentati in questo capitolo si riferiscono anche al settore della manutenzione e riparazione di autoveicoli che, dal punto di vista della classificazione delle attività economiche, appartiene al medesimo raggruppamento del commercio all ingrosso e del commercio al dettaglio. Il comparto del commercio al dettaglio continua a essere caratterizzato da una prevalenza di imprese di dimensioni assai ridotte con un numero medio di addetti molto basso. Dalle informazioni provenienti dall archivio statistico delle imprese attive dell Istat (Asia) relative alla situazione a fine 8 (Tavola 16.) si desume che il settore del commercio al dettaglio in sede fissa, definito secondo l Ateco 7, è composto da imprese, che occupano oltre un milione e 7 mila addetti, con una media di 3,19 addetti per impresa. Di queste, sono imprese non specializzate, operanti prevalentemente nella vendita di prodotti alimentari, che impiegano in media 8,3 occupati ciascuna;.89 sono imprese non specializzate 1 a prevalenza non alimentare, caratterizzate da una media di 1, addetti. Le rimanenti imprese sono costituite da esercizi specializzati che impiegano in media,5 occupati ciascuno. In termini di numerosità le imprese specializzate continuano a rappresentare il segmento prevalente. Dal punto di vista della densità degli esercizi sul territorio, nel 8 risultano presenti circa 9 imprese commerciali al dettaglio ogni mille abitanti. L insieme degli esercizi commerciali al dettaglio in sede fissa (Tavola 16.1) ha mantenuto una struttura sostanzialmente stabile. Sulla base dei dati elaborati dall Osservatorio nazionale del commercio, al 31 dicembre 9 erano attivi, sull intero territorio nazionale, esercizi, il 37,8 per cento dei quali localizzato nel Nord, il, nel Centro e il, nel Mezzogiorno. Nel confronto con l anno precedente la distribuzione territoriale è rimasta pressoché invariata, mentre, per quanto riguarda la consistenza del comparto, si osserva una diminuzione di.79 unità (-,3 per cento rispetto a un anno prima). In particolare, la diminuzione registrata a livello nazionale, è la sintesi di riduzioni del numero di esercizi nelle ripartizioni del Nord e del Mezzogiorno (rispettivamente, dello,3 e,8 per cento), e di un aumento dello,5 per cento nel Centro. 1 Il concetto di impresa o esercizio despecializzato (o non specializzato) è definito dalla classificazione delle attività economiche (Ateco) e si basa sulle modalità con cui viene esercitata l attività di vendita. In particolare sono despecializzati tutti quegli esercizi che vendono articoli appartenenti a più settori merceologici. 5

3 Annuario statistico italiano 1 Il comparto del commercio all ingrosso e degli intermediari del commercio (Tavola 16.3) a fine 8 comprendeva.168 imprese, per un totale di oltre un milione e mila addetti. Il 56,1 per cento di tali imprese è rappresentato da intermediari del commercio. È l elevata presenza di società individuali a determinare un numero medio di addetti per impresa molto ridotto (,9 unità per l insieme del comparto). La dimensione media di impresa, misurata in termini di addetti, è molto diversa tra gruppi di attività economica: da un minimo di 1,6 addetti negli intermediari del commercio a un massimo di 5,61 addetti nel gruppo del commercio all ingrosso specializzato di altri prodotti. Nella figura 16.1 si confronta la struttura delle imprese del commercio al dettaglio con quella delle imprese del commercio all ingrosso di beni di consumo, tenendo conto del settore merceologico (alimentare o non alimentare) cui esse appartengono. Per quanto riguarda il comparto del commercio al dettaglio, tra il 7 e il 8, la quota di imprese che effettua in prevalenza la vendita di beni alimentari è passata dal 33, al 3,7 per cento. Nel comparto del commercio all ingrosso la quota di imprese che tratta beni alimentari di consumo è salita dal 38, per cento nel 7 al 38,3 per cento nel 8. Con riferimento al comparto del commercio al dettaglio, il numero dei punti di vendita della grande distribuzione (Tavola 16.) è aumentato, rispetto alla situazione registrata al 1 gennaio 8, per tutte le principali forme di vendita: i supermercati sono cresciuti di 319 unità, gli ipermercati di 3 unità e i grandi magazzini di 6 unità; al 1 gennaio 9 risultavano attivi supermercati, 1.35 grandi magazzini e 55 ipermercati. I supermercati rappresentano la forma di vendita della grande distribuzione più diffusa su tutto il territorio nazionale e quella che impiega, in assoluto, il maggior numero di addetti. Gli ipermercati, invece, si caratterizzano per il più alto numero di addetti per impresa: circa 15,, contro 18, dei supermercati e 19,3 dei grandi magazzini. L andamento delle vendite al dettaglio, misurato dai relativi indici (Tavola 16.5 e Figura 16.), nella media del 9 è stato negativo, con una diminuzione dell 1,7 per cento rispetto all anno precedente del valore degli acquisti. Nello stesso periodo si registra un modestissimo risultato positivo per la grande distribuzione (+,1 per cento) e una decisa flessione delle vendite (-,7 per cento) per le imprese tradizionali di piccola superficie. A livello merceologico, si osserva un calo dell 1,6 per cento per le vendite dei prodotti non alimentari e dell 1, per cento per quelli alimentari (Figura 16.). Figura 16.1 Struttura delle imprese del commercio al dettaglio e del commercio all ingrosso dei beni di consumo per settore merceologico - Anni 7-8 (valori percentuali) , 61,8 67,3 61,7 33, 38, 3,7 38,3 Dettaglio Ingrosso di beni di consumo Dettaglio Ingrosso di beni di consumo 7 8 Alimentari Non alimentari 6

4 16. Commercio interno Figura 16. Indici del valore delle vendite a prezzi correnti delle imprese del commercio al dettaglio in sede fissa per settore merceologico. Base 5=1 - Anni 7-9 (variazioni percentuali) 6,,,, -, -, - - Totale 7/6 8/7 9/8 7/6 Grande distribuzione 8/7 Altre imprese Totale 9/8 Grande distribuzione Altre imprese Totale,,, -, -, Alimentari Alimentari 7/6 8/7 9/8 7/6 8/7 Grande distribuzione Altre imprese Totale 9/8 Grande distribuzione Altre imprese Totale Non alimentari Non alimentari 7/6 8/7 9/8 7/6 8/7 9/8 Grande distribuzione Altre imprese Totale Grande distribuzione Altre imprese Totale Tra le tipologie della grande distribuzione (Figura 16.3), quelle che nel corso del 9 hanno segnato i risultati migliori sono state le non specializzate a prevalenza non alimentare (+1,7 per cento rispetto al 8) e le imprese specializzate (+, per cento rispetto al 8). I risultati che hanno caratterizzato le diverse tipologie di vendita della grande distribuzione sono messi a confronto con la dinamica dei settori merceologici nell ambito dei quali ciascuna tipologia assume un ruolo prevalente (Figura 16.). Nella media del 9 la diminuzione delle vendite dei supermercati (-,3 per cento), ha dimensione simile a quella registrata per gli hard discount (-,6 per cento) e risulta più contenuta del calo registrato per il totale delle vendite di prodotti alimentari (-1, per cento). Con riferimento al comparto delle vendite di beni non alimentari, le imprese non specializzate a prevalenza non alimentare (di cui i grandi magazzini costituiscono la forma distributiva non food più tradizionale e radicata) hanno registrato un aumento dell 1,7 per cento, con un evoluzione decisamente più favorevole rispetto a quella, in netta contrazione, del complesso del settore non alimentare (-1,6 per cento). Gli ipermercati, che rappresentano la forma di vendita non specializzata di dimensioni maggiori, in termini sia di addetti per impresa sia di superficie di vendita, hanno segnato una flessione delle vendite più contenuta che per il totale (-,6 per cento rispetto a -1,7 per cento). 7

5 Annuario statistico italiano 1 Figura 16.3 Indici del valore delle vendite a prezzi correnti delle imprese della grande distribuzione. Base 5=1 - Anni 7-9 (variazioni percentuali) Non spec. a prev. non alimentare Supermercati Hard discount Ipermercati Imprese specializzate Totale 7/6 8/7 9/8 Gli indici delle vendite al dettaglio misurano, tra l altro, i risultati delle imprese classificate in base alla loro dimensione (espressa in termini di numero di addetti). Per il periodo che va dal 7 al 9 (Figura 16.5) emerge in maniera chiara una relazione positiva tra la dimensione delle imprese e la Figura 16. Indici del valore delle vendite a prezzi correnti della grande distribuzione e dei settori merceologici. Alcuni confronti. Base 5=1 - Anni 7-9 (variazioni percentuali) 6 Supermercati e hard discount - 7/6 8/7 9/8 Supermercati Hard discount Imprese settore alimentare 6 Non specializzati a prevalenza non alimentare - 7/6 8/7 9/8 Non spec. a prev. non alimentare Imprese settore non alimentare Ipermercati - 7/6 8/7 9/8 Ipermercati Totale imprese al dettaglio 8

6 16. Commercio interno Figura 16.5 Indici del valore delle vendite a prezzi correnti delle imprese del commercio al dettaglio in sede fissa per classe di addetti. Base 5=1 - Anni 7-9 (variazioni percentuali) , 1,3-1, -1,7 -, -,7 -,5 Fino a 5 Da 6 a 9 5 e oltre Totale impres,8 1,8,1 1, -,3 7/6 8/7 9/8 dinamica delle vendite: al crescere del numero degli addetti la performance complessiva delle imprese migliora. Per quanto riguarda il commercio all ingrosso e degli intermediari del commercio (Tavola 16.6), l analisi dell andamento delle variazioni tra le medie annue mostra come nel 9 si è registrata una marcata diminuzione dell attività (-11,1 per cento), con contrazioni del fatturato eccezionalmente ampie in alcuni comparti. Le cadute più rilevanti hanno riguardato il comparto degli altri macchinari, attrezzature e forniture (-,6 per cento) e quello del commercio all ingrosso specializzato di altri prodotti (-, per cento). Significative riduzioni del fatturato hanno riguardato anche il commercio all ingrosso di apparecchiature ICT (Information and Communication Technologies) (-1,7 per cento), quello delle materie prime agricole e animali vivi (-1, per cento), quello degli intermediari del commercio (-8,8 per cento) e dei beni di consumo finale (-5,6 per cento). Solo per il commercio di prodotti alimentari, bevande e tabacco la variazione annua è risultata nulla. Considerando l andamento trimestrale nel corso del 9 (Figura 16.6), si osservano cali tendenziali molto marcati, con un intensità stabilmente vicina Figura 16.6 Fatturato delle imprese del commercio all ingrosso e degli intermediari del commercio - Anni 6-9 (variazioni percentuali trimestrali) I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV

7 Annuario statistico italiano 1 al 13 per cento, nei primi tre trimestri. Un attenuazione della caduta dell attività si è avuta nell ultimo trimestre dell anno, con un calo tendenziale che, nel complesso del settore, supera di poco il 5 per cento. Nel settore della manutenzione e riparazione di autoveicoli (Tavola 16.6) la variazione media annua del fatturato nel 9 è stata di -,1 per cento. L evoluzione infrannuale (Figura 16.7), ha seguito, con intensità molto attenuata, il profilo del commercio all ingrosso con una riduzione più accentuata nei primi tre trimestri (tra il e di 3 per cento) e una attenuazione nel quarto trimestre (-,5 per cento). Gli indici del valore delle vendite sono elaborati in tutti i paesi dell Unione europea sulla base di criteri comuni, che garantiscono una sufficiente uniformità delle classificazioni e delle definizioni utilizzate; tali informazioni sono diffuse da Eurostat. Nella tavola 16.8 sono riportate le variazioni degli indici in alcuni paesi, per gli anni 6-9 e per i singoli mesi del 9. Per le vendite al dettaglio, nella media del 9, il paese caratterizzato dalla crescita più marcata è stata la Polonia (+6,1 per cento) mentre la Lettonia (-5,7 per cento) ha segnato il calo maggiore. Figura 16.7 Fatturato delle imprese della manutenzione e riparazione di autoveicoli - Anni 6-9 (variazioni tendenziali trimestrali) I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV

8 16. Commercio interno Tavola Esercizi commerciali al dettaglio in sede fissa per regione (a) - Anni 7-9 (valori assoluti e composizioni percentuali, variazioni percentuali rispetto all anno precedente) REGIONI Valori assoluti e percentuali (b) Variazioni percentuali /7 9/8 Piemonte ,7 -,5 6,6 6,6 6,6 Valle d'aosta/vallée d'aoste ,7 -,7,,, Lombardia , -,5 11,6 11,6 11,6 Trentino-Alto Adige ,7,1 1,3 1, 1, Bolzano/Bozen ,5,5,6,6,6 Trento ,3,8,8,8 Veneto ,6, 6,7 6,6 6,7 Friuli-Venezia Giulia ,8-1, 1,8 1,8 1,8 Liguria ,7 -,3 3, 3, 3, Emilia-Romagna ,5 -, 6, 6, 6, Toscana ,, 6,5 6, 6,5 Umbria ,1,5 1,6 1,6 1,6 Marche ,5,,6,6,6 Lazio ,6,7 9, 9,3 9, Abruzzo ,1 -,,5,5,5 Molise ,3-1,5,7,7,7 Campania ,.. 1,9 1,9 1,9 Puglia ,8-1,3 7,8 7,8 7,7 Basilicata ,5 -, 1, 1, 1, Calabria ,7-1,3,3,3, Sicilia ,5-1, 9,5 9,5 9, Sardegna ,5 -,9 3,5 3,5 3,5 ITALIA , -,3 1, 1, 1, Nord ,5 -,3 37,8 37,8 37,8 Centro ,1,5 19,8 19,8, Mezzogiorno ,5 -,8,,, Fonte: Ministero dello sviluppo economico. Osservatorio nazionale del commercio (a) Gli esercizi sono rilevati sulla base dell attività economica prevalente al 31 dicembre. (b) L istituzione dell Osservatorio nazionale del commercio (d.lgs. n. 11 del 31 marzo 1998) ha introdotto delle novità nelle modalità di rilevazione dei dati. A seguito di ciò possono riscontrarsi delle differenze con i dati precedentemente pubblicati. 11

9 Annuario statistico italiano 1 Tavola Principali caratteristiche delle imprese commerciali al dettaglio in sede fissa per forma di vendita e gruppo di prodotti venduti al 31 dicembre 8 FORME DI VENDITA GRUPPI DI PRODOTTI Imprese Addetti Numero Imprese per Numero Addetti 1. abitanti per impresa Imprese non specializzate a prevalenza alimentare (a) , ,3 Imprese non specializzate a prevalenza non alimentare (a).89, , Imprese specializzate , ,5 Alimentari e bevande 11.8, ,19 Prodotti farmaceutici , ,58 Abbigliamento e pellicceria 8.9 1, ,8 Calzature, articoli di cuoio e da viaggio 17.95, ,18 Mobili, articoli tessili, arredamento per la casa 3.73, ,83 Elettrodomestici, radio, tv e registratori 7.71, ,19 Dotazioni per l'informatica, la telefonia e le telecomunicazioni 9.383,16.67,63 Foto-ottica e pellicole 1.3, ,7 Generi casalinghi durevoli e non durevoli , ,1 Utensileria per la casa e ferramenta 5.35, 75.85,99 Prodotti di profumeria e cura della persona 13.67, ,7 Cartoleria, libri, giornali e riviste 31.67, ,83 Supporti magnetici audio-video, strumenti musicali.7,.65 1,87 Giochi, giocattoli, articoli per sport e campeggio 1.518,.681 3,8 Altri prodotti , ,89 COMMERCIO AL DETTAGLIO IN SEDE FISSA , ,19 Fonte: Caratteristiche delle imprese commerciali al dettaglio (E) (a) Le imprese sono rilevate sulla base dell attività economica prevalente secondo la classificazione Ateco 7. Tavola Principali caratteristiche delle imprese commerciali all ingrosso e degli intermediari del commercio per gruppo di attività economica al 31 dicembre 8 GRUPPI DI ATTIVITÀ ECONOMICA Imprese (a) Addetti Numero Imprese per Numero Addetti 1. abitanti per impresa Intermediari del commercio , ,6 Materie prime agricole e animali vivi 9.5, ,1 Prodotti alimentari, bevande e tabacco 3.6, ,3 Beni di consumo finale 55.1,9 7.77,9 Apparecchiature ICT 1.76,1 59.,6 Altri macchinari, attrezzature e forniture 19.8, ,3 Commercio all'ingrosso specializzato di altri prodotti 1.87, ,61 Commercio all'ingrosso non specializzato 1.55,1 5.6,18 Commercio all'ingrosso.168 7, ,9 Fonte: Caratteristiche delle imprese del commercio all ingrosso e degli intermediari del commercio (E) (a) Le imprese sono rilevate sulla base dell attività economica prevalente. 1

10 16. Commercio interno Tavola Numero e addetti dei supermercati, grandi magazzini e ipermercati per regione e ripartizione geografica al 1 gennaio 9 REGIONI Supermercati Grandi magazzini Ipermercati Numero Addetti Numero Addetti Numero Addetti Piemonte Valle d'aosta/vallée d'aoste Lombardia Trentino-Alto Adige Bolzano/Bozen Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA Nord Centro Mezzogiorno Fonte: Ministero dello sviluppo economico. Osservatorio nazionale del commercio 13

11 Annuario statistico italiano 1 Tavola Indici del valore delle vendite delle imprese commerciali al dettaglio per forma di vendita e gruppo di prodotti. Base 5=1 - Anni 7-9 (a) (indici e variazioni percentuali rispetto all anno precedente) FORME DI VENDITA GRUPPI DI PRODOTTI Indici Variazioni percentuali /7 9/8 FORME DI VENDITA Grande distribuzione 15,1 16,7 16,8 1,5,1 Alimentare 15, 18, 17,7,7 -,3 Non alimentare 15, 15,6 16,,6, Imprese tradizionali di piccola superficie 11,3 99,8 97,1-1,5 -,7 Alimentare 1,7 1, 97, -,3-3, Non alimentare 11,5 99,6 97, -1,9 -,6 GRUPPI DI PRODOTTI Alimentari e bevande 13, 1,9 13, 1,5-1, Prodotti farmaceutici 11, 99,8 98,8-1, -1, Abbigliamento e pellicceria 13,3 11,5 99,1-1,7 -, Calzature, articoli di cuoio e da viaggio 13,8 1,1 99, -1,6 -,8 Mobili, articoli tessili, arredamento per la casa 11,3 99,5 97,5-1,8 -, Elettrodomestici, radio, tv e registratori 16,8 15, 16,8-1,3 1,3 Dotazioni per l'informatica, la telefonia e le telecomunicazioni 13,3 1,7 11, -,6-1,3 Foto-ottica e pellicole 98,6 95,8 95,7 -,8 -,1 Generi casalinghi durevoli e non durevoli 13, 11,8 1, -1,5-1, Utensileria per la casa e ferramenta 1,1 1,9 98,3-1, -,6 Prodotti di profumeria e cura della persona 1, 11,8 1,5 1,6-1,3 Cartoleria, libri, giornali e riviste 1, 11,7 98,9 -,3 -,8 Supporti magnetici audio-video, strumenti musicali 17,5 96, 96, -1,7 - Giochi, giocattoli, articoli per sport e campeggio 13,7 13,5 13, -, -,5 Altri prodotti 11, 1,1 99,,9 -,8 Totale 1,8 1,5 1,8 -,3-1,7 Fonte: Rilevazione mensile delle vendite al dettaglio (R) (a) Le imprese sono rilevate sulla base dell attività economica prevalente. 1

12 16. Commercio interno Tavola Indici del fatturato delle imprese del commercio all ingrosso e degli intermediari del commercio, per gruppo di attività economica, e della manutenzione e riparazione di autoveicoli. Base 5=1 - Anno 9 (indici e variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell anno precedente) ANNI TRIMESTRI Intermediari del commercio Materie prime agricole e animali vivi Prodotti alimentari, bevande e tabacco Beni di consumo finale Apparecchiature ICT Altri macchinari, attrezzature e forniture Commercio all ingrosso specializzato di altri prodotti Commercio all ingrosso non specializzato Commercio all ingrosso Manutenzione e riparazione di autoveicoli INDICI 1 99,6 15,7 93,8 99,8 1,7 13,5 8,3 85,9 93,8 89,9 99,1 15,8 96,1 99,9 13,5 1,7 85,7 89,8 9,9 9,7 3 99,5 13,6 1,7 99,3 98,6 98, 88, 93,5 96, 95,3 99,7 13,7 99,6 1,7 1,5 1, 96,1 98, 98,9 98,3 5 1, 1, 1, 1, 1, 1, 1, 1, 1, 1, 6 13,5 13, 13, 13, 1,3 16,9 18,6 15,7 15, 1, 7 16,8 113,8 17, 15, 13,8 113, 113,3 111,7 19,3 17,9 8 15,7 118,9 11,1 1,9 97, 111,7 116,5 11,6 11,1 11, I 93,7 13,8 15,5 96,6 9, 89,8 93,6 97,8 96,9 15,3 II 1,5 11,5 113,7 98,5 87,5 9,1 95,1 16,9 1,6 18,7 III 89,7 96,6 19,8 9,5 7,6 78,5 85,7 97, 91,7 98,9 IV 11,5 113, 111, 1,8 9, 9,5 98, 19, 1,3 118,5 9 96, 16,5 11,1 97,1 86,6 88,7 93, 1,7 97,9 17,9 VARIAZIONI PERCENTUALI -,5,1,5,1,8 1, 1,7,5 1, 3,1 3, -,1,8 -,6 -,7-6, 3,,1 1,,8,,1-1,1 1, 1,9, 8,7,8 3, 3,1 5,3-3,6, -,7 -,5 -,,1, 1,1 1,7 6 3,5 3, 3, 3,,3 6,9 8,6 5,7 5,, 7 3, 1,1,1 1,9 1,5 6,1,3 5,7 3,9 3, 8-1,,5,5 -, -6,6-1,5,8,8,7,1 I -11,9-17,5 -, -6,5-11,6-1,8 -,8-1, -13,1 -, II -9,5-7,6,7-7,3-1, -3,6 -,5-1, -13,3 -,8 III -9,8-11, -,7-6, -1, -3,7 -, -8,1-1,5-3,3 IV -, -5,1, -,3-8,8-1,7-9,1 -, -5,3 -,5 9-8,8-1,, -5,6-1,7 -,6 -, -8,8-11,1 -,1 Fonte: Rilevazione trimestrale del fatturato delle imprese del commercio all ingrosso e dell intermediazione commerciale (R); Rilevazione trimestrale del fatturato nel settore manutenzione e riparazione di autoveicoli (R) 15

13 Annuario statistico italiano 1 Tavola Quantità e valore di tabacchi venduti al 31 dicembre 9 (a) ANNI MESI Quantità (quintali) Nazionali Esteri Totale Introiti (mgl di euro) (b) Quantità (quintali) Introiti (mgl di euro) (b) Quantità (quintali) Introiti (mgl di euro) (b) PER MESE Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Fonte: Vendite, quantità e valore di tabacchi lavorati (E) (a) I dati relativi ai tabacchi si riferiscono alle quantità e agli introiti dei prodotti trasferiti dai magazzini di deposito a quelli di distribuzione. (b) Al netto degli aggi spettanti ai rivenditori. 16

14 16. Commercio interno Tavola Indici del valore delle vendite al dettaglio di alcuni paesi dell Unione europea. Base 5=1 - Anno 9 (a) (variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell anno precedente) ANNI MESI Italia Austria Belgio Cipro Croazia Danimarca Estonia Finlandia Francia Germania Grecia Lettonia 6/5,,1 3, 9,1 6,,, 5,,,9 9,9 5, 7/6 1,7 3,, 1,8 6, 1,9 17,9 6,7 3,7-1,6 6,3 5,9 8/7,6 3,3,7 9, 6, -,5 5,7 3,,,6, 9/8 -,5 1,7, -3,9-5,8-3, -16, -1,3-3, -,5-5,3-5,7 9/8 - PER MESE Gennaio 1,1 1,3, 6,,9-3,9-9, 1, -1, -, -,8-15, Febbraio -3,6 -,1 -,5-3, -6,1-9,8-17, -6, -7,8-6, -8, -1,8 Marzo -3,,5, -5,6-6, -,6-13, - -, -,7-1, -, Aprile,8 5,8,3-1,1,6-5,3-1,5 -,3 -,,5-8,6-5,1 Maggio -1,7 -,9 -,5-6, -5, -5,8-16,7-5,3-7,5 -, -1,7 -,3 Giugno,7, -3,8 -,5 -,6 -,1-13,5, -,9 -,1-3, -6,6 Luglio -1, 3,3 3, -, -5,1 -, -17,8 -,5 -,3-1, -5,8-8,1 Agosto -1,9 1,5 -,9-6, -6, -3,5-18, -3, -3, -,1 1,5-9, Settembre -1,,7-6, -9,1-6,8-3,7 -,5 -, -3,6 -, -,8-8,6 Ottobre,,5 3,6-5,6-9, -,8-18,7 -,3-1,1-1,7-3,6-7,7 Novembre -1,,1 3,7-5, -8,3 -,8-19,, -, -3, -,9-9, Dicembre 1,7 3,3,3-3, -13,,5-17,,7 -, -,8 -,1-8,8 ANNI MESI Lituania Lussemburgo Paesi Bassi Polonia Portogallo Regno Repubblica Slovacchia Slovenia Unito Ceca Spagna Svezia Ungheria 6/5 1, 1, 5,1 9,5 3,, 7,5 1,6,7 5, 7, 6, 7/6 18,1 1,8,1 13,8, 3,6 8, 7,5 1,1,7 6,6,8 8/7 1,8 5,6,5 7,,8 3,, 1,9 1,7 -,1 3,3,8 9/8-18, 5,3-3,8 6,1-3,1 1,8-3,5-9,8-3, -6,,3 -,9 9/8 - PER MESE Gennaio -7,8 6,, 9,7 -,,1 -,7-3,7 3, -5,7,7 -,8 Febbraio -13,7-3,8-7,3 6,3-6,6-1, -6,6-1,1-5, -11,6-5, -3, Marzo -16,3 1,1 -, 8,1-6,7,8 -,5-9, 1,7-7,8 -,1-3,9 Aprile -13,7,8 -,7 1,8,6 3, -,6-7,5-1, -8,7 3,8 1,9 Maggio -15,6 -,3-7, 6, -,9-1,7-5,7-11, -3,8-9,3-1, -1,8 Giugno -16,6, -,6 5,5 -,, -3,1-1,1-3,3-3,8 3,8 -, Luglio -18, 6,1-1,9 7,5 -,3, -3,8-1,9-5, -6,1 6,3 -, Agosto -18,3,5-6,7 6,8-5,6, -3,9-1,1 -,6-5,7,7 -,6 Settembre -,1, -3,6 3, -,6, -6, -9,5-8,3-5,1 1,9-3,8 Ottobre -,6 7,1-3,,1-3,6 3,3-5, -11, -5, -5,, -5,6 Novembre -,6 15,7-6,,5 -,9,9 -, -1,6-5,3 -,3, -,7 Dicembre -3,1 15, -,6 3,6,,9-1,3-1, -,5 -,8 5,5-3,7 Fonte: Eurostat; per l Italia Istat, Rilevazione mensile delle vendite al dettaglio (R) (a) Le variazioni sono state calcolate a partire da indici a prezzi correnti. 17

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