ATTIVITA DELLA REGIONE LIGURIA NELL AMBITO DEGLI STUDI E INDAGINI SULLA MICROZONAZIONE SISMICA
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- Lucia Grandi
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1 STUDI DI MICROZONAZIONE SISMICA: TEORIA ED APPLICAZIONI AOSTA, Loc. Amérique Quart (AO), Ottobre 2011 Assessorato OO.PP., Difesa Suolo e Edilizia Residenziale Pubblica - Servizio Geologico ATTIVITA DELLA REGIONE LIGURIA NELL AMBITO DEGLI STUDI E INDAGINI SULLA MICROZONAZIONE SISMICA Geol. Daniele BOTTERO - Regione Liguria, Dipartimento Ambiente Sett. Assetto Territorio daniele.bottero@regione.liguria.it
2 1. Approccio di Regione Liguria nella gestione del rischio sismico RIPARTIZIONE DELLE COMPETENZE ALL INTERNO DELLE STRUTTURE REGIONALI ARGOMENTO DI GIUNTA n. 60/2008 DIPARTIMENTO AMBIENTE DIPARTIMENTO AGRICOLTURA, PROT. CIVILE DIPARTIMENTO INFRASTRUTTURE, TRASPORTI, PORTI, LL.PP. ED EDILIZIA
3 Ripartizione delle competenze regionali ai fini della gestione del rischio sismico DIPARTIMENTO AMBIENTE: formulazione di nuove regole, norme e criteri tecnici relativi alle a indagini geologiche, geotecniche e geognostiche da produrre per gli studi a corredo dei piani urbanistici; criteri per studi di microzonazione relativi al territorio regionale nale; criteri per studi di caratterizzazione dei siti ai fini della definizione del modello geologico e la modellazione geotecnica del terreno finalizzati izzati alla realizzazione di progetti ed opere. DIPARTIMENTO AGRICOLTURA, PROT. CIVILE: pianificazione e gestione emergenza (scenari rischio, ), attività informative, definizione ed attuazione del piano delle verifiche tecniche e degli interventi finalizzati i alla riduzione della vulnerabilità sismica delgi edifici e/o strutture strategiche così come meglio definito dalla O.P.C.M. 3362/04. DIPARTIMENTO INFRASTRUTTURE, TRASPORTI, PORTI, LL.PP. ED EDILIZIA: finanziamento dei programmi e degli interventi di adeguamento sismico smico in ambito di edilizia residenziale pubblica ed edilizia scolastica, nonché del coordinamento del monitoraggio del rischio sismico delle opere d arte d della viabilità provinciale.
4 2. Attività del Dipartimento Ambiente 2.1 Lavori della Commissione Rischio Sismico Regionale: Prime applicazioni del O.P.C.M. n.3274/2003 e sue successive modifiche ed integrazioni DGR n.530/2003 (Approvazione( nuova classificazione sismica regionale) Revisione classificazione sismica regionale Studi ed analisi della pericolosità sismica del territorio regionale DGR 1308/2008 Nuova classificazione sismica del.... sostituita da DGR 1362 del 19/11/2010 (in vigore dal 01/01 01/2011)
5 Attività del Dipartimento Ambiente 2.2 Elaborazione normativa di riferimento L.R. 29/2006 Art.1 Modificazioni alla legge regionale 21 luglio 1983, n Per i Comuni dichiarati sismici con i provvedimenti assunti in applicazione a dell Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 marzo n (primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio regionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica) e successive modifiche e integrazioni la Giunta regionale, conformemente al parere espresso dalla competente Commissione consiliare, definisce criteri e linee guida in merito agli approfondimenti delle indagini e degli i studi geologico - tecnici a corredo degli strumenti urbanistici generali ed attuativi tivi in ragione delle differenti classi di pericolosità sismica attribuite al territorio regionale. 2. Nel provvedimento regionale di cui al comma 1 sono altresì definite le modalità con cui i Comuni procedono all eventuale adeguamento dei propri strumenti urbanistici alle indicazioni ivi contenute.
6 Attività del Dipartimento Ambiente - Elaborazione normativa di riferimento L.R. 29/2006 DGR 1308/2008 DGR 471/2010 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II del approvati il 13 novembre 2008 dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
7 Attività del Dipartimento Ambiente - Elaborazione normativa di riferimento L.R. 29/2006 DGR 1308/2008 DGR 471/2010 DGR 714/11: Specifiche tecniche relative ai criteri e linee guida regionali per l approfondimento degli studi geologicotecnici e sismici a corredo della strumentazione urbanistica comunale, ad integrazione della DGR 471/2010 Tematiche trattate: Rapporti tra pianificazione urbanistica e livelli di studio della Microzonazione sismica, ovvero integrazione della carta di I livello nello S.U. rapporti tra carta di I Livello e carta di suscettività d uso dello S.U. indirizzi tecnico-normativi, di carattere prescrittivo, ai fini della prevenzione del rischio sismico nello S.U. Specificazioni relative all applicazione degli studi di MS nella S.U. Condizioni e fattispecie di applicazione / esclusione della DGR 471/2010 Migliori specificazioni concernenti l applicazione della DGR 471/2010 agli strumenti urbanistici attuativi...area di studio (no intero comune), criterio geomorfo/soglia areale per II livello nei SUA, NTC per progettazione Istruzioni pratiche per esecuzione studi di I livello e redazione Carta delle Zone Omogenee carte di base, riferimenti e redazione delle stesse; processi di analisi per realizzazione Carta delle Zone Omognee (Albero logico del processo di elaborazione) Istruzioni pratiche per esecuzione studi di II livello metodologie e tecniche di indagine consigliate nella realtà ligure (Abachi nazionali);
8 3. Esplicitazione dei criteri regionali per gli studi di MS NTC2008 Attribuzione Vs30, ovvero definizione spettro di risposta
9 La Microzonazione sismica.. Livello 1 e Livello 2 LIVELLO 2: 2 Per gli SUA in zone 3/3s applicazione criterio geomorfologico o soglia reale 5 ha Zona B1 FA = 2,16 Zona B FV = 1,74 Zona B3 l area di studio è stata definita sulla base della zonizzazione del vigente PTCP considerando il territorio ricompreso all interno delle aree classificate come ID-MA (Insediamento diffuso Mantenimento) accorpando, anche, gli eventuali buchi all interno delle aree ID-MA ovvero ristrette zone comprese tra due aree ID-MA. Zona B2 Zona A LIVELLO 1 : per tutti gli S.U. Zona C Zona B4 Zone A Zone B Zone C
10 La Microzonazione sismica.. Livello 1 e Livello 2 LIVELLO 1 : la legenda è suddivisa secondo le tre classi principali ed in sottozone, secondo modelli litologici e litostratigrafici utili ai fini della quantificazione di II livello Carta litotecnica: zone omogenee per tipo formazionale Zona B Zona A Zona C evidenziazione grafica per faglie e contatti tra litologie
11 La Microzonazione sismica.. Livello 1 e Livello 2
12 La Microzonazione sismica.. Livello 1 e Livello 2 Carta di Microzonazione Zona B2 Zona B1 FA = 2,16 FV = 1,74 per le zone 4 è possibile utilizzare gli abachi riferiti al livello energetico di 0,06g, per le zone 3s e 3 quelli riferiti al livello 0,18g Zona A Zona B3..viene richiamato obbligo che le indagini a supporto del progetto di SUA consentano la definizione del modello di sottosuolo, VSH e profilo velocità terreni
13 La Microzonazione sismica.. Livello 1 e Livello 2 occorre tenere conto di della combinazione di amplificazioni dovute a effetti litostratigrafici e morfologici, sia per le zone stabili, suscett. di amplificazione, che per le zone instabili!!!!!
14 4. Studi di Microzonazione sismica sui Comuni 3s Contratto di servizio a DIPTERIS - UNIGE per realizzazione della cartografia conoscitiva inerente la microzonazione sismica di livello 1 per specifiche aree relative ai comuni liguri classificati in zona sismica 3s
15 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s PROVINCIA IMPERIA LA SPEZIA SAVONA Totale Comuni 3S COMUNI LIGURI 3S Area Pilota
16 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s Vengono raccolti e utilizzati i dati esistenti nelle banche dati degli Enti territoriali Le mappe sono fornite agli Enti locali che nell ambito della predisposizione degli strumenti urbanistici provvederanno a realizzare la cartografia di microzonazione sismica definitiva, sulla base della cartografia di livello conoscitivo. la carta interessa le aree per le quali le condizioni contestuali o normative consentono o prevedono trasformazioni insediative o infrastrutturali e le aree insediate
17 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s La Carta delle Microzone Omogenee in prospettiva sismica di livello conoscitivo riporta le seguenti distinzioni: aree stabili (A), aree soggette a potenziali effetti di amplificazione (B), aree instabili (C), aree che richiedono approfondimenti ed integrazione di documentazione + aree in cui la documentazione è assente o talmente lacunosa da non poter dare possibili indicazioni (D) Dati utilizzati: Cartografia di base: : CRT , Carta Acclività Cartografia geologica: : Geolitologica PdB / CARG e Carta Geomorfologica PdB Cartografia dissesti: Carta franosità reale Pdb / IFFI Logs litostratigrafici: : Banca dati sondaggi regionale/comunale
18 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s FASI DI LAVORO - Predisposizione procedura informatica di elaborazione dati - Adeguamento dati base (carta geolitologica e geomorfologica PdB) agli standard informatici regionali - Realizzazione I bozza carta tematica di microzonazione di liv. 1 - Implementazione banca dati sondaggi - Verifica e taratura I bozza carta tematica - Realizzazione carta finale delle microzone omogenee di livello conoscitivo
19 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s PRIMA FASE DI LAVORO: Creazione Struttura informatica del Progetto 1. Definizione e Suddivisione in layers cartografici.uno per classe come da legenda Tipo degli ICMS Definizione dei domini, uno per ciascuna possibile combinazione di elementi indicati nella legenda tipo degli ICMS 2. Definizione albero logico dei processi (combinazione di operatori GIS) per la generazione della carta delle zone omogenee sequenza processi DGR 714/2011
20 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s Seconda fase di lavoro: Digitalizzazione e strutturazione cartografia di base dei PdB attraverso il software GIS Geomedia Professional 6.1 Rii Minori Argentina
21 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s SECONDA FASE DI LAVORO: Applicazione della procedura ai dati informatizzati: 1) Individuazione delle AREE DI STUDIO
22 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s SECONDA FASE DI LAVORO: Applicazione della procedura ai dati informatizzati: 2) Individuazione delle ZONE INSTABILI
23 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s SECONDA FASE DI LAVORO: Applicazione della procedura ai dati informatizzati: 3) Individuazione delle ZONE STABILI SUSCETTIBILI DI AMPLIFICAZIONE
24 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s SECONDA FASE DI LAVORO: Applicazione della procedura ai dati informatizzati: 4) Individuazione delle ZONE STABILI
25 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s SECONDA FASE DI LAVORO: Applicazione della procedura ai dati informatizzati: 4) Individuazione delle aree con ROCCIA FRATTURATA
26 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s SECONDA FASE DI LAVORO: Applicazione della procedura ai dati informatizzati: 5) Individuazione di Aree ad Acclività >25% e Elementi Morfologici
27 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s RISULTATO DELLA SECONDA FASE DI LAVORO: Bozza Carta Tematica di Microzonazione sismica di 1 livello
28 TERZA FASE DI LAVORO: Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s Implementazione della Banca Dati Sondaggi regionale e mappatura delle indagini geologiche pregresse
29 RISULTATO DELLA TERZA FASE DI LAVORO Carta delle Indagini Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s
30 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s QUARTA FASE DI LAVORO: Sovrapposizione della Carta delle Indagini alla Bozza della Carta Tematica di MS Taratura dei dati cartografici attraverso quelli puntuali
31 4. 2 Esempi di taratura dei dati di base mediante logs stratigrafici SANREMO Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s NO NO Taratura PdB NO
32 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s SANREMO SI SI Taratura CARG SI Attività della Regione Liguria La microzonazione nell ambito degli studi sismica e indagini di livello sulla 1 microzonazione sismica
33 BOLANO Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s
34 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s BOLANO NO Attività della Regione Liguria La microzonazione nell ambito degli studi sismica e indagini di livello sulla 1 microzonazione sismica
35 m colpi m colpi m colpi
36 BOLANO
37 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s 4.1 Stato di avanzamento studi regionali
38 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s - Stato di avanzamento studi regionali
39 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s - Stato di avanzamento studi regionali
40 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s - Stato di avanzamento studi regionali
41 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s Carta Propedeutica alle Microzone Omogenee in prospettiva sismica zone D :: che necessitano di ulteriori indagini e approfondimenti da parte dell ente ente comunale; Enti comunali dovranno provvedere a un controllo e validazione della cartografia fornita dalla Regione, dove esistono punti critici segnalati, al fine della predisposizione della Carta delle microzone omogenee dello strumento urbanistico.
42 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s - Stato di avanzamento studi regionali Scheda sintetica indagine di MS di I Livello: Distribuzione logs su cella elementare (l = 250m) - Dati di base di riferimento; - Logs utilizzati; - Osservazioni di carattere generale (geologia, ) - Descrizione delle criticità/zone D; - Note e fattore di qualità
43 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s - Stato di avanzamento studi regionali
44 Studi di microzonazione sismica sui Comuni 3s - Stato di avanzamento studi regionali
45 5. Attuazione articolo 11, legge 77/ Interventi di prevenzione del rischio sismico Le azioni finanziate nel 2010: OPCM 3907 del Regione Lettera a) ( ) Lettera b) + c) Interventi di prevenzione del rischio sismico ( ) a) Abruzzo Indagini di Microzonazione sismica Cofinanziamento Regione Finanziamento DPC Basilicata Regione b) Interventi strutturali edifici strategici Calabria Abruzzo ,579 c) Interventi strutturali edifici privati Basilicata Campania , Calabria 602,924 d) Interventi urgenti e indifferibili Cofinanziamento Comune Comuni MS x 47 x 28 x 86 Emilia Romagna Campania ,059 x? Friuli Venezia Emilia Romagna 220,003 x Art. Giulia 2: I contributi x Comuni nei quali Friuli Venezia l accelerazione Giulia massima 170,480al suolo ag di cui all allegato 2. sub 2 sia Lazioinferiore a 0.125g (v Lazio allegato 7) (1) 134,722 x 16 Liguria 61,672 x 9 Liguria Lombardia 49,744 x 5 Lombardia Marche , Marche Molise ,383 x 32 Molise Piemonte 35,955 x Puglia 180, Piemonte Sicilia ,967 x x 58 Puglia Toscana ,861 x 20 Sicilia Umbria ,486 x 7 Veneto 154,177 x 13 Toscana TOTALE 3,976, Umbria Veneto (1) euro deliberati prima della OPCM
46 GRAZIE PER L ATTENZIONE! L
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