L esperienza operativa di telemedicina e integrazione tra gli attori della filiera sociosanitaria

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1 L esperienza operativa di telemedicina e integrazione tra gli attori della filiera sociosanitaria MARA AZZI DIRETTORE GENERALE ASL DI BERGAMO Roma, 03 luglio 2014

2 Commissione Europea: Società dell in-formazione e mezzi di comunicazione Definizione di e-health: applicazione delle tecnologie di informazione e comunicazione (ICT) a tutto l ambito delle funzioni che riguardano il settore della salute, dal medico al manager ospedaliero, attraverso gli infermieri, gli specialisti di gestione dei dati, gli amministratori della previdenza sociale e naturalmente i pazienti. La sanità elettronica include un vasto spettro di applicazioni necessarie al governo del sistema sanitario, all esercizio dell attività assistenziale e alle risorse per il cittadino/paziente. Rientrano nella definizione: a) sistemi informativi sanitari; b) cartella clinica elettronica; c) servizi di telemedicina; d) portali sanitari; e) sistemi ICT per il supporto alla prevenzione, diagnosi, trattamento, monitoraggio dello stato di salute e promozione di stili di vita salutari.

3 Piano d Azione della Commissione EU La Commissione ha adottato un Piano d Azione dal titolo Invecchiare bene nella società dell informazione (giugno 2007) Il Piano è accompagnato da un nuovo programma comune europeo di ricerca e da nuovi investimenti nella ricerca sulle tecnologie dell informazione e delle comunicazioni (ICT) destinate a migliorare la vita degli anziani in casa, sul lavoro e nella società in generale. La promessa è triplice: migliorare la qualità della vita degli anziani europei e la loro partecipazione alla società, offrire nuove opportunità per le imprese europee, creare servizi sociali e sanitari più personalizzati e più efficienti.

4 REGIONE LOMBARDIA Piano Socio Sanitario Regionale : promuove l'introduzione nelle strutture del SSR di strumenti innovativi, ad alto contenuto tecnologico, sia nel contesto clinico che nel contesto gestionale Legge n.11/2004: promuove il Progetto TELEMACO (Telemedicina per i piccoli Comuni Lombardi e le Nuove Reti Sanitarie), sperimentazione gestionale della D.G. Sanità di Regione Lombardia Un Distretto Sociosanitario montano dell ASL è coinvolto nel Progetto per fornire alla popolazione residente la possibilità di accedere al Servizio Sanitario con modalità innovative proponendosi in particolare di: garantire assistenza sanitaria in loco ai pazienti con malattie croniche rispettando e assicurando i necessari livelli di qualità e disponibilità del servizio; consentire ai Presidi Ospedalieri più decentrati ed ai Medici di Assistenza Primaria operanti in aree montane di disporre rapporti di consulenza costanti con gli Specialisti operanti nei Centri di Eccellenza Sanitaria regionali.

5 ASL di Bergamo 2009: Fondazione della Comunità Bergamasca onlus pubblica, d intesa con l ASL, il Bando Progetti di telemedicina e innovazione sanitaria DESTINATARI: n.60 RSA accreditate della Provincia OBIETTIVI: promozione in via sperimentale dei servizi di telemedicina-telecardiologia all interno delle strutture per anziani, in particolare per quelle distanti dai presidi ospedalieri e/o collocate in territori montani. Miglioramento dell appropriatezza delle modalità di cura, Riduzione dei costi sul singolo caso, Accrescimento della qualità di vita dei pazienti. FINANZIAMENTO: ,00

6 Pazienti in RSA Anno 2009: n anziani (in gran parte over 75 anni) caratterizzati da una crescente fragilità, connotata dalla presenza di pluripatologie fra le quali spiccavano quelle riferibili all apparato cardiocircolatorio; al : l 81,9% della popolazione ricoverata nelle RSA soffriva di qualche tipo di patologia cardiovascolare: 20,7% patologie cardiache di varia gravità, 61,2% con ipertensione). Considerazioni: il monitoraggio dei principali parametri vitali (effettuazione dell elettrocardiogramma e misurazione della pressione arteriosa) di questa quota di popolazione ricoverata nelle RSA poteva avere un ruolo centrale in termini di vite salvate, di recupero funzionale precoce e di riduzione del ricorso inappropriato all ospedalizzazione, oltre che di razionalizzazione dei costi, soprattutto per le RSA distanti da un presidio ospedaliero e/o in territori disagiati.

7 Coinvolgimento di Gestori e Medici di RSA I Legali Rappresentanti di Fondazioni, Società, Cooperative, Amministrazioni Comunali, Gestori delle 60 RSA, hanno mostrato grande interesse per l opportunità offerta dal Bando di innovare e supportare il personale dedicato alla cura dell anziano, con la possibilità di migliorare la qualità di assistenza e di vita degli anziani I medici responsabili di RSA presenti in struttura 24h/die hanno ritenuto non necessario il servizio, dichiarando la volontà di contenere i costi a beneficio del Gestore. Altri medici di RSA, vicine ad un presidio ospedaliero, dichiaravano di poter contare su un riferimento sicuro (senza però considerare i costi e i disagi per un eventuale trasferimento dell anziano nei casi non adeguatamente valutati, quindi con il rischio di un accesso improprio al presidio ospedaliero),.

8 Esito del Bando n. 24 Gestori di altrettante RSA hanno presentato la domanda di partecipazione al Bando per il finanziamento. Di questi : n. 15 sono stati finanziati con complessivi ,00 (il contributo dell ASL per la raccolta prevista dal Bando è stato di 8.400,00); n.9 hanno rinunciato di fatto al finanziamento, non completando la procedura richiesta nei tempi stabiliti.

9 Risultati La gran parte delle RSA coinvolte nella sperimentazione ha ottenuto, in diversa misura: la riduzione degli accessi impropri alle strutture di Pronto Soccorso, la riduzione di richieste improprie per visite ambulatoriali specialistiche, la riduzione delle instabilizzazioni o re-ospedalizzazioni per pazienti con patologia cronica cardiovascolare, un uso più mirato dei farmaci. Posti letto accreditati totali nelle 15 RSA: n.912 Strutture che non hanno attivato il servizio: n.1 Anziani monitorati dal servizio di telecardiologia (presidiata da un medico specialista cardiologo): n. 537, pari al 58,9% Consulenze richieste alla centrale operativa: n. 372 (69,2%) Casi critici, per i quali si è riscontrata l utilità del consulto, sia per il monitoraggio delle condizioni cliniche, che per la terapia: n. 140 (26%) Anziani ricoverati in ospedale a seguito del consulto: n. 24. Il monitoraggio cardiologico ha consentito di individuare precocemente quelle condizioni critiche che meritavano un attenzione specialistica in regime di ricovero.

10 Anno 2010 Considerata la precedente esperienza, l ASL ha pubblicato un Bando con risorse proprie per promuovere Progetti, della durata di almeno 12 mesi finalizzati all applicazione della telemedicina-telecardiologia alle persone fragili assistite al domicilio, gestiti da strutture accreditate per l ADI/voucher sociosanitario che, alla data del , risultassero accreditate anche come RSA nella provincia di Bergamo (e non avessero partecipato al Bando della Fondazione della Comunità Bergamasca nel 2009).

11 Utenti in ADI Nel 2009: n assistiti n. 698 persone affette da diabete, patologie a carico dell apparato cardiaco e dell apparato polmonare, n. 224 persone in ventilazione assistita n. 35 persone in ossigenoterapia, Tutti i pazienti avrebbero potuto trarre vantaggio dell applicazione di prestazioni di telesorveglianza a domicilio, di telemonitoraggio dei principali parametri vitali, di monitoraggioimplementazione- compliance terapia farmacologia, di educazione e counselling. La telecardiologia consente di rispondere con tempestività alle esigenze diagnostiche (telediagnosi) e terapeutiche (teleassistenza) sia degli anziani residenti in una struttura distante da un presidio ospedaliero, come sono mediamente le RSA del territorio bergamasco, sia degli anziani fragili assisti al domicilio in ADI.

12 Bando ASL 2010 Obiettivo: attivare, in via sperimentale, la teleassistenza 24/24 ore, rivolta sia alla popolazione assistita in ADI, sia all utenza ricoverata in RSA, facendo ricorso a servizi di telecardiologia articolati su due livelli di intervento: effettuazione di prestazioni on line di teleconsulto e refertazione di tracce elettrocardiografiche (per tutte le esigenze diagnostiche cardiologiche quotidiane) effettuazione di prestazioni di second opinion personalizzate per i singoli pazienti (per il monitoraggio delle principali patologie croniche cardiovascolari).

13 Contenuti del Bando I partecipanti dovevano necessariamente attestare l esistenza di un Accordo preliminare con il Distretto Sociosanitario di riferimento per il coinvolgimento dei MAP nella sperimentazione della telecardiologia al domicilio degli utenti assistiti in ADI. L impiego della telecardiologia al domicilio degli utenti assistiti in ADI poteva essere attivato solamente su esplicita richiesta del MAP, quando ne ravvisasse la necessità, e poteva essere effettuato attraverso personale Infermieristico dell ADI adeguatamente preparato che per le prestazioni di telecardiologia doveva fare riferimento al MAP. L ASL ha messo a disposizione per l indizione del bando una somma complessiva di ,00 utilizzando quota parte del Fondo per la Non Autosufficienza anno 2009, con la quale concorreva a finanziare fino al 70% del costo globale del Progetto di telecardiologia presentato. La Commissione nominata dall ASL ha valutato i Progetti pervenuti finanziando ciascuno dei 6 Enti Gestori partecipanti al Bando con 6.300,00

14 Risultati Il monitoraggio a fine progetto ha raccolto riscontri positivi dai gestori che hanno ritenuto molto utile il servizio; tuttavia non sempre sono state facili e immediate la collaborazione e l intesa con il MAP, per questo sono stati registrati, in alcuni casi, ritardi nell avvio della sperimentazione. Gestori che non hanno attivato il servizio in RSA, ma solo nell ADI: n.2 (in queste RSA il medico è presente 24/24h) Anziani monitorati dal servizio di telecardiologia (presidiata da un medico specialista cardiologo): n. 221 Consulenze richieste alla centrale operativa: n. 43 Casi critici, per i quali si è riscontrata l utilità del consulto sia per il monitoraggio delle condizioni cliniche che per la terapia: n. 21 Anziani ricoverati in ospedale a seguito del consulto: n. 7

15 Considerazioni Nessuna tecnologia, per quanto moderna e avanzata, potrà mai sostituire la mano, lo sguardo, l attenzione partecipativa ed il calore umano di un infermiere o di un medico. Questo è un punto fondamentale che non deve mai essere perso di vista quando si affronta il tema di come le tecnologie possono essere utilizzate per offrire ai pazienti un assistenza migliore. Le ICT sono uno strumento, che non può e non deve sostituire il contatto umano. Le ICT non devono servire ai più giovani per assistere gli anziani a distanza, ma anzi lo sviluppo stesso delle tecnologie deve prevedere la compartecipazione dell anziano, per consentirgli un uso appropriato ed efficace, senza subire imposizioni dall esterno. L ICT può permettere un servizio migliore, contribuire a rassicurare il paziente e la sua famiglia, migliorare la qualità della vita in situazioni di patologia che richiedono un assistenza continua ed una presenza assidua e costante. L ICT può fornire un valido aiuto agli anziani anche in situazioni di vita normale, purché venga preservata la possibilità del contatto interpersonale. La telemedicina richiede quindi ai professionisti della salute il superamento di vecchie logiche individualistiche dell intervento clinico, necessita di stretta collaborazione e fiducia tra gli operatori, l accurata conoscenza di sistemi tecnologici affidabili, senza mai dimenticare la costante attenzione alla relazione personale con il paziente.

16 In tutte le case che visiterò entrerò per il bene dei malati (dal Giuramento di Ippocrate) Grazie per l attenzione

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