IL MONITORAGGIO DELLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO IN VENETO NELL ANNO 2011

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL MONITORAGGIO DELLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO IN VENETO NELL ANNO 2011"

Transcript

1 IL MONITORAGGIO DELLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO IN VENETO NELL ANNO 2011 Servizio Osservatorio Acque Interne agosto 2012

2 ARPAV Direttore Generale: Carlo Emanuele Pepe Direttore Area Tecnico-Scientifica: Paolo Rocca PROGETTO E REALIZZAZIONE Servizio Osservatorio Acque Interne: Italo Saccardo Autori: Paola Vazzoler e Lucio D Alberto con la collaborazione di Cinzia Boscolo e Paolo Zambotto MONITORAGGIO Aziende Unità Locali Socio Sanitarie della Regione Veneto ARPAV - Dipartimento Regionale Laboratori

3 CAPITOLO 1 INTRODUZIONE Grazie al monitoraggio delle acque destinate al consumo umano gestito dalla Aziende ULSS con il supporto laboratoristico di ARPAV, è possibile produrre anche per l anno 2011 una fotografia della situazione per tutto il Veneto. In questo report si descrive il monitoraggio eseguito nel 2011, i risultati analitici ottenuti, nonchè l andamento temporale di alcuni elementi caratteristici di maggiore rilevanza. I dati elaborati in questo report sono quelli archiviati nel sistema SIRAV (Sistema Informativo Regionale per l Archiviazione delle Informazioni Ambientali) di ARPAV a cui accedono, sia per l implementazione sia per la consultazione, anche i Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) delle Aziende ULSS mediante l applicativo web SInAP (Sistema Informavo Acque Potabili). I dati si riferiscono soprattutto a campioni dell acqua distribuita dalla rete acquedottistica ma anche erogata da opere di captazione autonoma a rilevanza pubblica. Nel presente report i dati sono stati elaborati utilizzando: l aggregazione a scala comunale; l aggregazione a scala di Aziende ULSS; l aggregazione a scala di acquedotto. Sono stati anche confrontati i risultati analitici con i limiti di legge (D.Lgs 31/01 e sue modif.) per i soli parametri dove questi sono stati fissati. In tal modo si sono evidenziati il tipo e il numero di superamenti occorsi. 2

4 1. INTRODUZIONE 0,4 0,3 veneto 2011 % analisi conformi %_superamenti_microbiologici 99,3 %_superamenti_chimici Figura 1.1: Risultati microbiologici e chimici del 2011 che rispettano/non rispettano i limiti normativi. In estrema sintesi i numeri salienti del monitoraggio delle acque destinate al consumo umano del Veneto nel 2011 sono i seguenti: sono state monitorate 696 reti acquedottistiche e 248 captazioni autonome; sono stati visitati 3763 punti di controllo; sono stati raccolti 8120 campioni; sono state eseguite analisi; il 99,3 % dei risultati analitici ha rispettato i valori di parametro normativi. Per informazioni sulla normativa che disciplina i controlli, sulle competenze dei vari attori coinvolti e sui parametri analitici monitorati è possibile consultare il sito internet di ARPAV nelle pagine dedicate al tema acqua potabile. ambientali/acqua/acque interne/acque potabili 3

5 CAPITOLO 2 COSA SI INTENDE PER ACQUEDOTTI NELLA RETE ACQUE POTABILI DI SIRAV Durante il 2011 sono state migliorate le informazioni presenti in SIRAV riguardanti le reti di distribuzione. Partendo dalla localizzazione dei punti di monitoraggio eseguiti dalle Aziende ULSS, dalla conoscenza di ARPAV del territorio e infine dalla disponibilità di informazioni da parte degli enti gestori, è stato aggiornato il codice identificativo di ogni rete di distribuzione dell acqua potabile cioè di ogni acquedotto e ricostruita, perlopiù a scala sovra comunale, ogni rete di distribuzione. Ogni acquedotto è inteso come zona di approvvigionamento omogeneo cioè una zona geograficamente definita all interno della quale le acque destinate al consumo umano provengono da una o varie fonti e la loro qualità può essere considerata sostanzialmente uniforme (nota 1 - Tabella B1 - Allegato II - D.Lgs 31/01). Per ogni acquedotto si conoscono: le fonti di approvvigionamento; i controlli eseguiti; i comuni da esso serviti; il gestore che assicura la buona distribuzione dell acqua. In tutti i comuni del Veneto è attivo un servizio idrico integrato per l approvvigionamento e la distribuzione dell acqua potabile e per la raccolta e la depurazione delle acque reflue. Nel 2011 restano ancora esclusi i comuni di: Belfiore, Villa Bartolomea, Nogara e Palù in provincia di Verona per i quali i lavori di costruzione delle reti sono stati solo approvati. In questi comuni l approvvigionamento avviene ancora solo attraverso i pozzi privati: ad esempio a Belfiore (comune di 2800 abitanti) si approvvigiona con circa 900 pozzi privati e la rete in costruzione potrà comunque fornire acqua solo a 600 allacciamenti (fonte: AATO Veronese - luglio 2011). 4

6 2. Cosa si intende per acquedotti nella rete acque potabili di SIRAV Nella regione si possono sostanzialmente riconoscere due tipi di acquedotti: quelli con estensione minima (anche di solo un chilometro) o a servizio di meno di 5000 abitanti e quelli più estesi (reti di centinaia di chilometri) e a servizio di più di 5000 abitanti. I piccoli acquedotti tipicamente servono i territori montani e pedemontani e nel sistema informativo ne sono censiti più di 600. Di acquedotti che servono più di 5000 abitanti invece ne sono codificati 115 e sono elencati, in appendice, nella tabella A1. Secondo dati ISTAT risalenti al 2007, il totale della popolazione servita da questi grandi acquedotti era di abitanti su una popolazione veneta totale di persone. Nella figura 2.1 sono evidenziate le aree sovracomunali dove insistono le 30 reti di distribuzione a servizio di più di abitanti. Figura 2.1: Aree territoriali servite da grandi reti acquedottistiche a servizio di più di abitanti. 5

7 CAPITOLO 3 IL PIANO DEI CONTROLLI 2011 Il piano dei controlli è annualmente progettato e attuato, come ormai avviene dal , dai SIAN delle Aziende ULSS, seguendo i dettami del D.lgs 31/01 e sue modifiche (recepimento italiano della Direttiva 98/00/CE) e delle Linee Guida della Regione Veneto per il controllo delle acque destinate al consumo umano. 2 I principali punti di controllo sono: rubinetti dove l acqua è a disposizione del consumatore, rubinetti dedicati in punti rappresentativi dell acqua prelevata dalle opere di presa, rubinetti dedicati in punti a valle dei trattamenti di potabilizzazione effettuati, rubinetti dedicati in punti di consegna in tratti terminali di rete. Anche se, per tutelare la disponibilità di risorsa idrica idonea al consumo umano, la Regione del Veneto ha introdotto regole restrittive per la terebrazione di pozzi ad uso privato (Piano di Tutela delle acque 3, Aggiornamento 2011 del MOSAV 4 ), è ancora molto in uso l approvvigionamento autonomo soprattutto in comuni dove la rete acquedottistica è ancora poco sviluppata oppure nei territori dove facilmente si accede a falde ricche di acqua di buona qualità. In queste zone sono monitorati anche pozzi autonomi che approvvigionano edifici e strutture a rilevanza pubblica (scuole, ospedali, edifici per associazioni, ecc.). 1 In Italia alla fine del 2003, con l entrata in vigore del D.Lgs 31/01, viene riformato il controllo delle acque destinate al consumo umano sia nella pianificazione dei punti di controllo e nella frequenza con cui vengono visitati, sia nei parametri analitici da monitorare, sia infine nei valori di parametro a cui fare riferimento per stabilire la idoneità all uso. 2 Decreto del Dirigente della Regione Veneto n.15 del 09/02/2009 (Primo aggiornamento alla DGRV 4080/ Linee guida regionali per la sorveglianza ed il controllo delle acque destinate al consumo umano nella Regione del Veneto). 3 Deliberazione del Consiglio regionale n.107 del 5 novembre 2009 e DGR n.80 del 27 gennaio Modello strutturale degli acquedotti del Veneto - DGR n.1688 del 16 giugno

8 3. Il piano dei controlli 2011 Nelle zone montane dove non ci sono sorgenti o pozzi e dove non c e alcuna rete acquedottistica, l approvvigionamento avviene attraverso il trattamento delle acque piovane. Alcuni punti di controllo sono costituiti proprio da rubinetti di malghe dotate di questo tipo di approvvigionamento. Nel 2011, su un totale di 8477 punti di controllo attivi5 gli operatori SIAN hanno pianificato e attuato la visita di 3763 stazioni prelevando 8120 campioni. Nella figura 3.1 sono evidenziate le stazioni visitate una o piu volte nel corso dell anno Figura 3.1: Localizzazione delle stazioni e numero di controlli nel Nella rete acque potabili sono registrate 9264 stazioni. A 805 di queste e stata associata la fine validita cioe hanno perduto il loro valore di rappresentativita diventando non piu utilizzabili ai fini del monitoraggio 7

9 3. Il piano dei controlli 2011 Nella tabella 3.1 sono riportate per ogni provincia il numero di stazioni visitate. Inoltre è riportato il numero di campioni raccolti sia nelle stazioni rappresentative dell acqua a disposizione nei rubinetti lungo la rete acquedottistica sia nelle stazioni rappresentative dell acqua erogata da approvvigionamenti autonomi. Tabella 3.1: Numero di stazioni e numero di campioni in rete e in approvvigionamenti autonomi per provincia. Provincia n. staz. n. camp.in rete n. camp.in autonomi BELLUNO PADOVA ROVIGO TREVISO VENEZIA VERONA VICENZA La frequenza di campionamento può variare da una volta all anno a una volta ogni 15 giorni in base al volume di acqua distribuito (e quindi dal numero di abitanti serviti) dalla rete acquedottistica di cui è rappresentativa la stazione e dal numero di parametri che si vogliono analizzare. Frequenza e numero di parametri analizzati sono pianificati dai SIAN in attuazione del D. Lgs 31/01 - all II - tab 1b e del DDRV n.15 del 09/02/2009. In appendice, nella tabella A1, si confrontano per ogni rete acquedottistica la stima della popolazione servita, il volume d acqua medio giornaliero distribuito calcolato come indicato dal D.Lgs 31/01 e il numero dei campioni eseguiti nel

10 CAPITOLO 4 LE ANALISI ESEGUITE NEL 2011 I campioni prelevati nei punti di controllo vengono portati al laboratorio per l analisi dei pochi parametri previsti nel così detto controllo di routine 1 oppure per l analisi di un maggior numero di elementi, nel così detto controllo di verifica 2. Tabella 4.1: Numero di analisi effettate nel 2011 per provincia. Provincia Numero analisi BELLUNO PADOVA ROVIGO TREVISO VENEZIA VERONA VICENZA VENETO Il laboratorio, completata l analisi, esegue anche un confronto dei risultati con i limiti prescritti dal D.Lgs 31/01 3 evidenziando così ai SIAN competenti eventuali criticità. I risultati analitici e le criticità sono segnalati sia attraverso il SInAP sia con un rapporto di prova inviato con posta certificata. 1 Il controllo di routine mira a fornire ad intervalli regolari le informazioni sulla qualità organolettica e microbiologica nonché informazioni sull efficacia egli eventuali trattamenti (in particolare di disinfezione). 2 Il controllo di verifica mira a fornire le informazioni necessarie per accertare se tutti i valori di parametro contenuti nel D.Lgs 31/01 sono rispettati. 3 Nel D.Lgs 31/2001 non si parla di concentrazioni massime bensì di conformità ai VALORI DI PARAMETRO elencati nelle tabelle riportate nell Allegato 1 del decreto stesso 9

11 4. Le analisi eseguite nel 2011 Nel 2011 in Veneto sono stati riscontrati 1384 superamenti dei limiti della normativa, pari allo 0,7 % del totale delle analisi eseguite. Nella figura 4.1 si confronta, per gli anni , la percentuale dei superamenti nelle diverse province con l andamento della percentuale veneta totale. Figura 4.1: Distribuzione provinciale e veneta dei superamenti nel periodo Nel grafico si osserva che nel periodo la percentuale più alta di superamenti è sempre in provincia di Verona ma è necessario considerare che in questa provincia, per problemi in alcune falde acquifere oggetto di attingimento, i controlli sono stati particolarmente mirati e intensificati. Anche un solo superamento comporta l adozione di tempestive misure cautelative per la tutela del consumatore. La comunicazione immediata tra laboratori ARPAV, AULSS e gestori della rete idrica, è garanzia del mantenimento della qualità dell acqua erogata. In appendice la tabella A2 mostra, per ogni parametro analitico, il numero di analisi e di superamenti negli acquedotti più grandi e in quelli a servizio di meno di 5000 abitanti. 10

12 CAPITOLO 5 LE CARATTERISTICHE DELL ACQUA IN VENETO: ALCUNI PARAMETRI INDICATORI La qualità delle acque destinate al consumo umano secondo il D.Lgs. 31/01 è definita da valori di parametro, che si riferiscono a tre tipi di parametri: parametri indicatori (Parte C dell allegato 1 al decreto): hanno trascurabile rilievo tossicologico e il decreto, nello stabilire il valore di parametro, in caso di un superamento dello stesso, demanda alle Az.ULSS la valutazione igienico sanitaria della non conformità. parametri microbiologici e parametri chimici (Parte A e Parte B dell allegato 1 al decreto): essi possono comportare rischi potenziali per la salute dei consumatori e il decreto stabilisce valori più restrittivi e vincolanti; I parametri indicatori sono analiti che permettono di tracciare il carattere dell acqua che beviamo: sono gli stessi analiti che ritroviamo nelle etichette delle acque minerali in bottiglia. Residuo secco a 180 C o residuo fisso Per ottenere questo dato, viene analizzato il sedimento residuo lasciato da un litro di acqua fatta evaporare a 180 C. Se prendiamo in considerazione tutte le analisi di residuo fisso fatte in tutto il Veneto dal 2007 a tutto il 2011 (1244 analisi) si può ricavare un risultato medio di 206 mg/l. Quindi mediamente, le acque del Veneto sono leggermente mineralizzate cioè, usando la classificazione tipica delle acque minerali 1, sono oligominerali. Nella tabella 5.1 sono riportati i dati medi per provincia: 1 Il Decreto Legislativo 25 gennaio 1992, n. 105 stabilisce che un acqua minerale naturale è: minimamente mineralizzata, se il tenore dei sali minerali, calcolato come residuo fisso, non è superiore a 50 mg/l; oligominerale o leggermente mineralizzata, se il residuo fisso, non è superiore a 500 mg/l; ricca di sali minerali, se il residuo fisso, è superiore a 1500 mg/l 11

13 5. Le caratteristiche dell acqua in Veneto: alcuni parametri indicatori Tabella 5.1: Valori medi provinciali di residuo secco - mg/l a 180 C. BELLUNO 141 PADOVA 242 ROVIGO 302 TREVISO 253 VENEZIA 287 Durezza, calcio e magnesio La durezza dell acqua dipende principalmente dalla somma delle concentrazioni di ioni calcio e magnesio. L acqua è considerata dolce quando è caratterizzata da un valore inferiore a 5 gradi francesi ( F), mentre è considerata dura per valori superiori a 25. Mediamente in Veneto l acqua è abbastanza dura infatti il valore medio si attesta sui 22 F. Le medie nelle diverse province sono descritte nella figura 5.1 Figura 5.1: Valori medi provinciali di durezza. Calcio e magnesio hanno origine inorganica (dissoluzione di minerali). Sono sostanze utili alla salute e di valore nutrizionale. In appendice nella tabella A3 è riportata per ogni comune la media dei valori rilevati dal 2003 a tutto il I risultati del monitoraggio effettuato nel 2011 sono riportati nel successivo capitolo Risultati e Superamenti. Solfati Per quanto riguarda i solfati le concentrazioni più alte si riscontrano nelle acque dell area orientale della provincia di Venezia oltre che in alcune aree della provincia di Belluno. Nella mappa 5.2 si sono rappresentate le concentrazioni ad ogni singolo punto di campionamento, suddivise in classi di concentrazione (scala di colori) e per tipologia di stazione (acqua di captazione = cerchi; acqua di rete = triangoli). 12

14 5. Le caratteristiche dell acqua in Veneto: alcuni parametri indicatori Figura 5.2: Distribuzione delle concentrazioni di solfati nel Veneto. Per tale parametro e stato osservato un valore sopra il limite di legge rappresentato da un campione dell acqua di una fontanella in territorio Agordino alimentata da una sorgente in area con rocce gessifere. Concentrazioni importanti sono infatti presenti in alcune parti dell Agordino e del Cadore la cui origine e legata alla presenza di rocce contenenti solfati (gessi, anidriti, dolomie gessifere). Altri casi sparsi tra le provincie di Verona e Vicenza non sono facilmente riconducibili ad aspetti geopedologici. Le concentrazioni piu elevate presenti nella rete della parte orientale della provincia di Venezia sono da attribuire alle fonti di approvvigionamento sotterraneo localizzate poco piu a nord, in Friuli Venezia Giulia, dove le acque derivano principalmente dal bacino del Tagliamento 2. 2 fonte: ARPA-FVG, 2001: Rapporto sullo Stato dell ambiente, cap. 3.3 Sottosuolo e acque sotterranee 13

15 5. Le caratteristiche dell acqua in Veneto: alcuni parametri indicatori ph, conducibilità elettrica e intrusione salina Interessante è il parametro ph che, sebbene non abbia un impatto diretto sul consumatore, è uno dei parametri operativi più importanti per la qualità dell acqua. Il ph varia nei diversi approvvigionamenti a seconda della composizione dell acqua e dei materiali impiegati per i sistemi di distribuzione, ma la variazione è generalmente compresa fra 6,5 e 9,5. Valori estremi di ph possono derivare da contaminazioni accidentali, difetti di trattamento, carenza nella manutenzione delle tubature. Si tratta di eventi sporadici. In generale, più basso è il ph, più alta è la capacità di corrosione dell acqua. È necessario prestare un attenzione particolare al controllo del ph in tutti gli stadi del trattamento per assicurare una sufficiente chiarificazione e disinfezione dell acqua, per minimizzare la corrosione delle tubature e degli impianti, per garantire la costanza dell efficacia della disinfezione residua e per evitare alterazioni dell aspetto, odore e sapore dell acqua 3 La composizione dell acqua in Veneto porta a valori medi di ph compresi fra 7.5 e 8.0. La tabella 5.2 mostra i valori medi provinciali. Tabella 5.2: Valori medi provinciali di ph e conducibilità µs/cm a 20 C. Provincia ph Cond. BELLUNO PADOVA ROVIGO TREVISO VENEZIA VERONA VICENZA Anche la conducibilità, che costituisce la misura indiretta del contenuto salino dell acqua, è indicatore della sua aggressività cioè della sua capacità di solubilizzare i minerali di cui sono costituiti i materiali con cui l acqua è a contatto. I valori medi in Veneto sono compresi fra 200 e 450 µs/cm: i valori più bassi nelle acque della provincia di Belluno mentre i più alti nelle province di Rovigo e di Verona. I valori di ph e conducibilità nell acqua distribuita in provincia di Rovigo, non sono tuttavia direttamente riferibili alla composizione naturale alla captazione in quanto, prima della distribuzione, è oggetto di importanti trattamenti di potabilizzazione e disinfezione. Inoltre le acque attinte nella zona costiera di questa provincia, così come in altri territori costieri del Veneto, risentono dell intrusione salina, ovvero del flusso di acqua salata dal mare all acquifero. In queste acque si possono riscontrare valori più elevati di conducibilità accompagnati da alti livelli di sodio e cloruri. 3 fonte: Linee guida sulla qualità dell acqua destinata al consumo umano - Organizzazione Mondiale della Sanità

16 5. Le caratteristiche dell acqua in Veneto: alcuni parametri indicatori Un esempio è l acqua attinta dalla centrale acquedottistica di Occhiobello (RO) da pozzi prossimi al fiume Po. Nel 2011 nel mese di settembre nell acqua attinta da questi pozzi si sono rilevate le concentrazioni che si riportano di seguito nella tabella 5.3. Tabella 5.3: Valori riscontrati nei pozzi di attingimento ad Occhiobello a confronto con i valori medi provinciali di conducibilità µs/cm a 20 C, cloruri mg/l e sodio mg/l. COD PUNTO Cond Cl Na media 2011 provincia RO Fluoruri In aree ricche di minerali contenenti fluoro le acque possono arricchirsi in fluoruro. Il fluoro è un elemento essenziale per l uomo: è per esempio ormai risaputo che basse concentrazioni forniscono protezione contro la carie dentaria, specialmente nei bambini. Per l uomo la fonte più importante dell introito di Fluoro, pari all 80-85%, è il cibo mentre l acqua potabile contribuisce in parte minore (rif: Organizzazione Mondiale della Sanità ). In Veneto la concentrazione di fluoruri è molto bassa: in gran parte della regione la concentrazione è inferiore a 0.1 mg/l. Sono pochi i comuni dove viene bevuta acqua con livelli di fluoruri al di sopra dei limiti di quantificazione strumentale 4 e mai si superano i 0.3 mg/l (si consideri che il limite superiore è 1.5 mg/l). I dati medi comunali sono riportati nella tabella A4 in appendice. Ione ammonio Lo ione ammonio viene sempre incluso fra i parametri previsti sia dai controlli di tipo verifica sia da quelli di tipo routine. La sua presenza nell acqua potabile, di per se di scarsa rilevanza sanitaria, è considerata invece un indicatore di possibili inquinamenti batterici da reflui e liquami (fecali). Tuttavia in Veneto non è mai stata registrata la presenza di ione ammonio in relazione ad un inquinamento batterico. Alte concentrazioni di ione ammonio sono state registrate invece in acque dove è stata contemporaneamente rilevata la presenza di ferro, manganese e in alcuni casi di arsenico. Si tratta di acque attinte in zone a condizioni geopedologiche particolari dove la falda è alloggiata in terreni di natura torbosa. Si veda anche il capitolo 6 Le caratteristiche dell acqua in Veneto: alcuni parametri chimici. 4 Il limite di quantificazione è la concentrazione minima che il laboratorio è in grado di misurare e che utilizza per esprimere la non presenza indicata nel presente rapporto con NQ 15

17 5. Le caratteristiche dell acqua in Veneto: alcuni parametri indicatori Figura 5.3: Andamento temporale della concentrazione dello ione ammonio (mg/l NH4). Nel grafico 5.3 si riporta l andamento temporale della concentrazione dello ione ammonio nell acqua attinta da un pozzo autonomo quale esempio di alta presenza di ammoniaca non dovuta ad apporti antropici. Alluminio L alluminio nell acqua si trova come conseguenza del rilascio dal suolo e dalle rocce oppure come conseguenza dei processi di coagulazione nella potabilizzazione dell acqua captata prima della sua distribuzione in rete. 5 In Veneto non vengono captate acque che naturalmente contengono alte concentrazioni di alluminio, invece è normalmente utilizzato dai gestori acquedottistici il trattamento di coagulazione con sali di alluminio. Se dopo il trattamento restano concentrazioni residue di alluminio queste possono depositarsi nelle tubature più prossime del sistema di distribuzione. Sbalzi di pressione o del flusso possono rimettere in circolo questi depositi alterando le qualità organolettiche dell acqua erogata a rubinetto. Per questo ARPAV controlla che non venga superato il limite massimo (200µg/l Al) non solo nei campioni di verifica ma, su indicazione dell Azienda ULSS che lo ritenga necessario, anche nei campioni di routine. Nel 2011 sono state eseguite 1282 analisi: il 44.9% dei dati è risultato inferiore al limite di quantificazione strumentale; il 52.6% dei dati è risultato inferiore a 100µg/l; 5 La coagulazione chimica si usa soprattutto per trattare le acque superficiali. La coagulazione è efficace per: rimuovere metalli pesanti e sostanze chimiche organiche a bassa solubilità (pesticidi organo-clorurati); rimuovere sostanze chimiche legate a materiale umico o assorbiti su materiale particolato. Per tutte le altre sostanze chimiche organiche, la coagulazione è in genere inefficace. (Fonte: Linee guida sulla qualità dell acqua destinata al consumo umano - Organizzazione Mondiale della Sanità ) 16

18 5. Le caratteristiche dell acqua in Veneto: alcuni parametri indicatori 28 analisi (il 2.2%) sono risultate superiori a 100µg/l; 4 analisi (0.3%) hanno superato il limite di 200µg/l. Un esempio di acqua che viene monitorata con frequenza maggiore è quella capatata da acqua superficiale e messa a disposizione della popolazione in provincia di Rovigo. La figura 5.4 che segue presenta l elaborazione dei dati di analisi di alluminio (µg/l Al) nei campioni effettuati presso impianti di trattamento di potabilizzazione in provincia di Rovigo. Figura 5.4: Dato medio annuo di alluminio in centrali di potabilizzazione in provincia di Rovigo. Acque piovane trattate In alcune zone montane l unica fonte idrica possibile è l acqua piovana. Essa viene raccolta e trattata in modo che al rubinetto rispetti quanto prescritto dal DLgs 31/01. In Veneto la raccolta di queste acque deve essere attuata con opere e impianti aventi i requisiti prescritti dalle Linee guida della Regione Veneto per il controllo delle acque destinate al consumo umano 6. Tipicamente si approvvigionano così alcune malghe montane che aprono stagionalmente e che utilizzano quest acqua sia per il consumo sia per l eventuale produzione di alimenti. I dati raccolti con i controlli effettuati dalle Az.ULSS territorialmente competenti, mostrano che sono acque a basso contenuto salino ma che il loro trattamento va particolarmente tenuto controllato per evitare la presenza dei parametri microbiologici, la concentrazione troppo alta di ammoniaca, l innalzamento eccessivo del ph e la alta concentrazione di disinfettante residuo. In appendice, nella tabella A5, sono raccolti i risultati analitici di questo particolare monitoraggio. 6 paragrafo dell allegato al Decreto del Dirigente Regionale n.15 del 09 febbraio

19 CAPITOLO 6 LE CARATTERISTICHE DELL ACQUA IN VENETO: ALCUNI PARAMETRI CHIMICI Come prescritto dal D.Lgs 31/01 i controlli di routine e di verifica attuati in tutti gli acquedotti assicurano il monitoraggio di un ampio numero di parametri microbiologici e di parametri indicatori ma specialmente di un ancor più ampio numero di parametri chimici. Fra i tanti parametri chimici ricercati sono pochi quelli effettivamente rintracciati: infatti è assai alto il numero di risultati analitici inferiori al limite di quantificazione strumentale. Nella figura 6.1 si può vedere che non si sono rilevate concentrazioni superiori al limite di quantificazione strumentale per: alcuni elementi inorganici (per esempio il cadmio, l antimonio o i cianuri), antiparassitari organoalogenati, pesticidi azotati, alcuni erbicidi, alcuni composti organo alogenati, composti organici aromatici come il benzene il toluene o gli xileni, fenoli IPA L elenco dei parametri che nell anno 2011 sono stati ricercati ma sono sempre risultati non quantificabili(nq) cioè il risultato analitico è inferiore al Limite di Quantificazione strumentale (LQ) è riportato in appendice nella tabella A6. 18

20 6. Le caratteristiche dell acqua in Veneto: alcuni parametri chimici Figura 6.1: Parametri analizzati ma mai risultati quantificabili. In questo capitolo si descrivono alcuni degli elementi chimici che nel 2011 sono risultati essere presenti in quantità almeno rilevabili dagli strumenti analitici dei laboratori ARPAV. Arsenico Esistono alcune limitate aree del Veneto dove nelle falde da cui è attinta acqua per il consumo umano è presente arsenico accompagnato da concentrazioni rilevanti di ammoniaca, ferro e manganese. L arsenico è un elemento chimico pericoloso per la salute umana se ingerito 1 ma è un contaminante inorganico naturale che deriva dalle rocce o dal suolo attraverso cui l acqua percola o su cui scorre. Nel corso degli anni il monitoraggio periodico sulle acque destinate al consumo umano ha permesso di raccogliere alcuni esempi di acque con arsenico, ione ammonio, ferro e manganese (vedi tabella 6.1). Per far fronte a queste criticità e salvaguardare la salute dei cittadini di queste aree dove era anche diffuso l approvvigionamento autonomo attraverso pozzi privati, sono state estese le reti acquedottistiche così da agevolare l uso di acqua di diversa provenienza e maggiormente monitorata. I controlli eseguiti nel 2011 hanno evidenziato la presenza di arsenico oltre il limite normativo di 10 µg/l solo in alcune captazioni autonome della provincia di Verona. A Belluno e a Venezia l arsenico è sempre inferiore la limite di quantificazione, a Padova, Rovigo e Treviso i dati non superano i 4 µg/l e a Vicenza si sono analizzati campioni con concentrazioni fino a 7 µg/l. Per approfondimenti si rimanda alle pagine del sito di ARPAV dove sono pubblicati i dati del monitoraggio della qualità delle acque sotterranee e i risultati del progetto MOSPAS il cui obiettivo è stato specificatamente lo studio del pa- 1 L arsenico può essere ingerito con cibi e bevande ma solo una minima parte di esso (l Arsenico inorganico) può dare intossicazione. I segni dell intossicazione cronica comprendono lesioni dermiche, neuropatia periferica, cancro della cute e malattie vascolari periferiche 19

21 6. Le caratteristiche dell acqua in Veneto: alcuni parametri chimici rametro arsenico nelle acque venete. Tabella 6.1: Alcuni punti di controllo con valori medi significativi di arsenico, ione ammonio, ferro e manganese Limiti D.Lgs 31/01 10 µg/l 0.5 mg/l 200µg/l 50 µg/l Stazione tipo As NH4 Fe Mn BOVOLONE Rete CALALZO Rete 8 NQ 57 CASALEONE Rete 3 NQ NQ 3 CASIER Grezza 1.2 NQ CASTAGNARO Grezza CEREA Grezza ERBE Rete NQ 28 GAZZO VERONESE Grezza ISOLA DELLA SCALA Grezza NQ 20 LAZISE Grezza NQ 25 LEGNAGO Rete NQ 140 NOGARA Grezza NOGAROLE ROCCA Rete 10 NQ NQ 11 NOVENTA VICENTINA Grezza OCCHIOBELLO Grezza PAESE Grezza 1.7 NQ PESCHIERA DEL GARDA Rete NQ 62 POIANA Rete ROVIGO Grezza SALIZZOLE Grezza SAN BONIFACIO Grezza NQ 100 SAN GIOVANNI ILARIONE Grezza 5 NQ NQ 8 SORGA Grezza TREVENZUOLO Rete NQ 3 TREVISO Grezza 2 NQ TREVISO Grezza TREVISO Grezza 3 34 VILLABARTOLOMEA Grezza

Normativa di riferimento acqua destinata al consumo umano

Normativa di riferimento acqua destinata al consumo umano Normativa di riferimento acqua destinata al consumo umano Direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano Decreto Legislativo n 31 del 2/02/2001 e ss.mm.ii. Decreto Dirigenziale

Dettagli

ATTIVITÀ 2.02 : Opere necessarie e produzione nuovi dati

ATTIVITÀ 2.02 : Opere necessarie e produzione nuovi dati ATTIVITÀ 2.02 : Opere necessarie e produzione nuovi dati 2.02.4 - Svolgimento di campagne di misura sul campo I dati raccolti all interno del Progetto Eur-eau-pa sono stati organizzati in due differenti

Dettagli

Acque minerali. Acque potabili

Acque minerali. Acque potabili Acque minerali La classe di appartenenza di un'acqua minerale, dipende dalla quantità residuale di sali in essa contenuti, definita residuo fisso, determinata facendo bollire a 180 un litro d'acqua sino

Dettagli

ANALISI ACQUA POTABILE ACQUEDOTTO DI ERBA e ALBAVILLA

ANALISI ACQUA POTABILE ACQUEDOTTO DI ERBA e ALBAVILLA Pag. 1 di 8 ANALISI ACQUA POTABILE ACQUEDOTTO DI ERBA e ALBAVILLA Premessa: La città di ERBA, dal punto di vista idrico, è suddivisa in 4 zone: - zona 1 frazione di Carpesino, Arcellasco, Crevenna, Buccinigo:

Dettagli

BOZZA DI LINEE GUIDA PER I CONTROLLI RADIOMETRICI SULLE ACQUE POTABILI

BOZZA DI LINEE GUIDA PER I CONTROLLI RADIOMETRICI SULLE ACQUE POTABILI BOZZA DI LINEE GUIDA PER I CONTROLLI RADIOMETRICI SULLE ACQUE POTABILI Maria Teresa Cazzaniga ARPA Lombardia Dipartimento Provinciale di Milano U.O. Agenti Fisici Il Decreto Legislativo 31/2001, recepimento

Dettagli

Tabella 7.1. Mortalità per demenze e morbo di Alzheimer: indicatori di sintesi per sesso (tassi per 100.000). Veneto, anni 2000 e 2007.

Tabella 7.1. Mortalità per demenze e morbo di Alzheimer: indicatori di sintesi per sesso (tassi per 100.000). Veneto, anni 2000 e 2007. Capitolo 7 La mortalità per demenze e morbo di Alzheimer Introduzione Il morbo di Alzheimer e le altre forme di demenza sono patologie caratterizzate da manifestazioni cliniche molto simili fra loro, spesso

Dettagli

6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000

6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000 pag. 217 6. Risultati Di seguito si riportano i risultati relativi alle diverse simulazioni di diffusione atmosferica degli inquinanti effettuate. In particolare sono riportati i risultati sotto forma

Dettagli

L ACQUA DEL RUBINETTO

L ACQUA DEL RUBINETTO L ACQUA DEL RUBINETTO Felino, 9 maggio 2013 Dott.ssa Nadia Fontani Comuni serviti da Iren Iren eroga il servizio idrico a 18 Comuni mediante 2 895 Km di rete acquedottistica Felino Centro Zona di Langhirano

Dettagli

ACQUA POTABILE Questa figura illustra come venga resa potabile l acqua fornita alle case nelle città.

ACQUA POTABILE Questa figura illustra come venga resa potabile l acqua fornita alle case nelle città. (3) Filtro (4) Aggiunta di cloro (5) Analisi della qualità dell'acqua Laboratorio di Ricerca Educativa e Didattica COGNOME NOME CLASSE DATA VERIFICA DI ASSE SULL'ACQUA 1 Riserva d'acqua (Bacino idrico

Dettagli

Capitolo 6 La mortalità per malattie del fegato

Capitolo 6 La mortalità per malattie del fegato Capitolo 6 La mortalità per malattie del fegato Introduzione In questo capitolo viene presentata la mortalità per malattie epatiche. Si è scelto di aggregare patologie classificate in diverse parti della

Dettagli

Qualità dell'acqua nel tuo comune

Qualità dell'acqua nel tuo comune Qualità dell'acqua nel tuo comune Qui di seguito trovate il glossario dei termini utilizzati nella tabella dei dati di rilevamento: CONCENTRAZIONE DEGLI IONI IDROGENO (ph) E' la misura della quantità di

Dettagli

SCHEDA TECNICA DI RICHIESTA NULLA OSTA IGIENICO SANITARIO PER. Nuova autorizzazione sanitaria art.2 L. 283/62 e DPR 327/80 - per

SCHEDA TECNICA DI RICHIESTA NULLA OSTA IGIENICO SANITARIO PER. Nuova autorizzazione sanitaria art.2 L. 283/62 e DPR 327/80 - per REGIONE TOSCANA Dipartimento della Salute e Politiche di Solidarietà Servizio Sanitario Nazionale Regione Toscana AZIENDA U.S.L. N 2 Lucca AREA FUNZIONALE DELLA PREVENZIONE Ufficio Coordinamento Attività

Dettagli

Glossario dei termini utilizzati nella tabella dei dati di rilevamento:

Glossario dei termini utilizzati nella tabella dei dati di rilevamento: Glossario dei termini utilizzati nella tabella dei dati di rilevamento: CONCENTRAZIONE DEGLI IONI IDROGENO (PH) E' la misura della quantità di ioni idrogeno presenti nell'acqua, e ne fornisce di conseguenza

Dettagli

RELAZIONI ART 9 D.Lgs. 257/92

RELAZIONI ART 9 D.Lgs. 257/92 Sezione Prevenzione e Sanità Pubblica RELAZIONI ART 9 D.Lgs. 57/9 Anno fonte: Relazioni inviate dalle ditte che eseguono interventi di bonifica e trasporto amianto riferimento: attività svolte nel territorio

Dettagli

Caratteristiche delle acque naturali

Caratteristiche delle acque naturali Caratteristiche delle acque naturali Acque meteoriche: contengono in soluzione i gas costituenti l atmosfera; non contengono generalmente sostanze solide ed organiche; risorsa quantitativamente marginale

Dettagli

L acqua rappresenta la base della vita.

L acqua rappresenta la base della vita. LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO IGIENICO SANITARIO DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE H 2 O L acqua rappresenta la base della vita. L acqua deve pertanto detenere tutti i requisiti di sicurezza sanitaria necessari

Dettagli

Linee Guida qualità acque nelle imprese alimentari DGR 2-3258 del 10.1.12 e 59-4262 del 30.7.12

Linee Guida qualità acque nelle imprese alimentari DGR 2-3258 del 10.1.12 e 59-4262 del 30.7.12 Linee Guida qualità acque nelle imprese alimentari DGR 2-3258 del 10.1.12 e 59-4262 del 30.7.12 Normativa Obiettivi Criteri e controlli D.ssa Caterina Salerno-Regione Piemonte D.Lgs 31/2001s.m.i. L art.

Dettagli

Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente Ligure

Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente Ligure Validazione della Caratterizzazione Ambientale dei Cantieri Navali Michelini s.r.l. V.le S. Bartolomeo S.I.N. Pitelli La Spezia 1 Indice INDICE...2 1 PREMESSA...3 2 RISULTATI DELLA CARATTERIZZAZIONE...5

Dettagli

L acqua potabile nel comune di Cuggiono

L acqua potabile nel comune di Cuggiono L acqua potabile nel comune di Cuggiono Introduzione Scopo di questa relazione è descrivere la qualità dell acqua fornita dall acquedotto di Cuggiono, quale risulta dai controlli effettuati nel corso del

Dettagli

Emissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI

Emissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI Emissioni di composti volatili non metanici dalle discariche dell area vasta di Giugliano: il progetto BioQuAr RISULTATI PRELIMINARI Premessa I composti organici non metanici (COV), pur rappresentando

Dettagli

PROGETTO ACQUA DEL RUBINETTO RELAZIONI CONCLUSIVE

PROGETTO ACQUA DEL RUBINETTO RELAZIONI CONCLUSIVE PROGETTO ACQUA DEL RUBINETTO RELAZIONI CONCLUSIVE NOVEMBRE 2012 Il Progetto pilota Acqua del rubinetto proposto dalla Federconsumatori Udine e approvato e finanziato dall Ato Centrale Friuli con delibera

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

L acqua di Genova: controlli di qualità e iniziative di ricerca. Franca Palumbo - Fabio Bonfiglioli Laboratori Iride Acqua Gas

L acqua di Genova: controlli di qualità e iniziative di ricerca. Franca Palumbo - Fabio Bonfiglioli Laboratori Iride Acqua Gas L acqua di Genova: controlli di qualità e iniziative di ricerca Franca Palumbo - Fabio Bonfiglioli Laboratori Iride Acqua Gas Introduzione Aspetti di gestione distribuzione risorse idriche Controlli di

Dettagli

ELENCO PREZZI UNITARI

ELENCO PREZZI UNITARI ELENCO PREZZI UNITARI Codice DESCRIZIONE U.m. PREZZO Codice A) MANO D'OPERA F.1 A.1 Chimico, biologo (laureato iscritto all'ordine) F.2 Chimico, biologo ora 42,80 ( Euro/ora quarantavirgolazero) A.2 Tecnico

Dettagli

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO Anno 2014 Inquadramento del tema Il rumore è fra le principali cause del peggioramento della qualità

Dettagli

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione

Dettagli

Prescrizioni per Autorizzazione allo Scarico in Pubblica Fognatura Giugno 2014

Prescrizioni per Autorizzazione allo Scarico in Pubblica Fognatura Giugno 2014 Prescrizioni per Autorizzazione allo Giugno 2014 Sommario Riferimenti... 1 Documenti Allegati... 1 Premessa... 1 L autorizzazione potrà essere rilasciata alle seguenti condizioni... 2 D. Lgs 152/06 (Parte

Dettagli

PERCORSO DIDATTICO per conoscerla e rispettarla

PERCORSO DIDATTICO per conoscerla e rispettarla PERCORSO DIDATTICO per conoscerla e rispettarla Acqua in Tavola Scuole Elementari Nome del Gruppo Classe L acqua è un bene molto prezioso non solo per la vita di piante e animali ma anche per la nostra!

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

Sviluppo dell anagrafe dei siti contaminati nella Provincia Autonoma di Trento

Sviluppo dell anagrafe dei siti contaminati nella Provincia Autonoma di Trento Sviluppo dell anagrafe dei siti contaminati nella Provincia Autonoma di Trento A. Camin I. Castellani G. Rampanelli Rimini 5-8/11/2008 L Anagrafe dei siti contaminati Il 15/12/1999, sul Supplemento Ordinario

Dettagli

PERCENTUALE LAGHI IN CLASSE DI QUALITÀ BUONA O ELEVATA NELLA REGIONE LAZIO (LTLeco)

PERCENTUALE LAGHI IN CLASSE DI QUALITÀ BUONA O ELEVATA NELLA REGIONE LAZIO (LTLeco) PERCENTUALE LAGHI IN CLASSE DI QUALITÀ BUONA O ELEVATA NELLA REGIONE LAZIO (LTLeco) Classificazione sulla base degli elementi di qualità fisico chimica: LTLeco 100 80 Percentuale 60 40 20 0 2008 2009 2010

Dettagli

Trattamento Acque - Tecnologie e Servizi. Abbattimento Arsenico

Trattamento Acque - Tecnologie e Servizi. Abbattimento Arsenico Trattamento Acque - Tecnologie e Servizi Abbattimento Arsenico Trattamento Acque - Tecnologie e Servizi Fildrop è una società con esperienza ultraventennale produttrice di apparecchiature per il trattamento

Dettagli

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere

Dettagli

5 La popolazione disabile

5 La popolazione disabile 5 La popolazione disabile Problematiche inerenti alle fonti dei dati sulla disabilità L Osservatorio per le politiche sociali dell Amministrazione Provinciale ha intrapreso un complesso lavoro di censimento

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI.

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

Localizzazione geografica e morfologia del corpo idrico

Localizzazione geografica e morfologia del corpo idrico corpo idrico sotterraneo: del Siracusano meridionale b) Caratteristiche geografiche, geologiche, idrogeologiche Localizzazione geografica e morfologia del corpo idrico Localizzazione geografica L acquifero

Dettagli

apparecchi e dei PCB in esso contenuti in attuazione del decreto legislativo 209/1999 e della direttiva 69/59/CE

apparecchi e dei PCB in esso contenuti in attuazione del decreto legislativo 209/1999 e della direttiva 69/59/CE Allegato di Piano 9 - Decontaminazione e smaltimento degli apparecchi e dei PCB in esso contenuti in attuazione del decreto legislativo 209/1999 e della direttiva 69/59/CE. SOMMARIO PREMESSA : I PCB 3

Dettagli

MATERIE PLASTICHE DA RICICLO DESTINATE AL CONTATTO CON ALIMENTI AGGIORNAMENTI NORMATIVI

MATERIE PLASTICHE DA RICICLO DESTINATE AL CONTATTO CON ALIMENTI AGGIORNAMENTI NORMATIVI AGGIORNAMENTI NORMATIVI Marino Lamperti Federazione Gomma Plastica Area Tecnico Scientifica MATERIE PLASTICHE DA RICICLO DESTINATE AL AGGIORNAMENTI NORMATIVI > Stato attuativo del Regolamento (CE) N. relativo

Dettagli

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN PIETRO DI MORUBIO Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio DITTA A.E.T.

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo

Dettagli

La fotografia dell occupazione

La fotografia dell occupazione La fotografia dell occupazione La dimensione aziendale Come osservato precedentemente in Veneto il 97,3% delle imprese ha un numero di addetti inferiore a 19 e raccoglie il 60,5% del totale degli occupati

Dettagli

CERNUSCO SUL NAVIGLIO

CERNUSCO SUL NAVIGLIO CERNUSCO SUL NAVIGLIO "La situazione idrica nella nostra città" Pelosi M., Peterlongo G. CAP Gestione NORMATIVA VIGENTE ACQUE POTABILI Dal 25 dicembre 2003 é in vigore il D.Lgs. 31 del 2 febbraio 2001

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,

Dettagli

Acquedotto di Roé Volciano:

Acquedotto di Roé Volciano: Acquedotto di Roé Volciano: Sintesi dell infrastruttura; Descrizione del Piano di controllo interno; Documento Controlli chimici e microbiologici anno 2012. Pagina - 1 - di 6 1. Premessa La gestione del

Dettagli

AUTORITA DI AMBITO N.2 BASSO VALDARNO. Allegato n. 4 TARIFFA DI FOGNATURA E DEPURAZIONE PER LE ACQUE REFLUE INDUSTRIALI

AUTORITA DI AMBITO N.2 BASSO VALDARNO. Allegato n. 4 TARIFFA DI FOGNATURA E DEPURAZIONE PER LE ACQUE REFLUE INDUSTRIALI AUTRITA DI AMBIT N.2 BASS VALDARN Allegato n. 4 TARIFFA DI FGNATURA E DEPURAZINE PER LE ACQUE REFLUE INDUSTRIALI TARIFFA DI FGNATURA E DEPURAZINE PER LE ACQUE REFLUE INDUSTRIALI CALCL DELLA TARIFFA La

Dettagli

Il contatore degli oneri delle fonti rinnovabili

Il contatore degli oneri delle fonti rinnovabili Il contatore degli oneri delle fonti rinnovabili Il costo indicativo cumulato annuo degli incentivi riconosciuti agli impianti alimentati da fonti rinnovabili diversi da quelli fotovoltaici 30 settembre

Dettagli

L acqua potabile nel comune di Cerro Maggiore

L acqua potabile nel comune di Cerro Maggiore L acqua potabile nel comune di Cerro Maggiore Introduzione Scopo di questa relazione è descrivere la qualità dell acqua fornita dall acquedotto di Cerro Maggiore, quale risulta dai controlli effettuati

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali di cui alla norma UNI EN 10025-1, edizione

Dettagli

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ MANUALE DELLA QUALITÀ RIF. NORMA UNI EN ISO 9001:2008 ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE NAZIONALE EDUCATORI CINOFILI iscritta nell'elenco delle associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni

Dettagli

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione FOCUS TECNICO IL DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione CRITERI DI CALCOLO DELLA PORTATA DI PROGETTO Lo scopo principale del dimensionamento di una rete idrica è quello di assicurare

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

La gestione delle risorse idriche a uso idropotabile

La gestione delle risorse idriche a uso idropotabile Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Aerospaziale Università di Palermo La gestione delle risorse idriche a uso idropotabile Prof.Ing.Gaspare Viviani gviv@idra.unipa.it LA NORMATIVA SUL GOVERNO

Dettagli

Linee Guida per la stesura del Documento Tecnico

Linee Guida per la stesura del Documento Tecnico Linee Guida per la stesura del Documento Tecnico relativo alle certificazioni di prodotto agroalimentare di cui al Regolamento per il rilascio del Certificato di Conformità del prodotto agroalimentare

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori

PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori Marco Fontana - Roberto Riggio Struttura Semplice 20.02 Igiene industriale Utilizzo di agenti chimici nelle lavorazioni di stampa metalli pesanti

Dettagli

PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI

PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI legali 0 18/05/09 1 6 PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI INDICE PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI...1 INDICE...1 1 Scopo...2 2 Campo di applicazione...2 3 Terminologia ed abbreviazioni...2

Dettagli

Capitolo 8 La mortalità per diabete mellito

Capitolo 8 La mortalità per diabete mellito Capitolo 8 La mortalità per diabete mellito Introduzione el 27 il diabete mellito ha causato 1.92 decessi (2,5% del totale) (tabella 8.1). Complessivamente il diabete causa il decesso in età avanzata:

Dettagli

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ DICHIARAZIONE IN MERITO AL RISPETTO DEI CRITERI PREVISTI IN TEMA DI RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO DAL COMMA 1 DELL ART. 41bis DEL DECRETO LEGGE 21 GIUGNO 2013, N 69, RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI

Dettagli

Le opere di difesa. Le opere di derivazione delle acque superficiali. Le opere di immissione nelle acque superficiali

Le opere di difesa. Le opere di derivazione delle acque superficiali. Le opere di immissione nelle acque superficiali Le opere di difesa Le opere di derivazione delle acque superficiali Le opere di immissione nelle acque superficiali I corsi d acqua ricevono svariati apporti liquidi derivanti dalle attività antropiche,

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

Innanzitutto la domanda base: è meglio bere acqua del rubinetto (o potabile) o acqua minerale? Non è facile rispondere. Tutti sono convinti, anche a

Innanzitutto la domanda base: è meglio bere acqua del rubinetto (o potabile) o acqua minerale? Non è facile rispondere. Tutti sono convinti, anche a Innanzitutto la domanda base: è meglio bere acqua del rubinetto (o potabile) o acqua minerale? Non è facile rispondere. Tutti sono convinti, anche a causa del bombardamento pubblicitario, che le acque

Dettagli

L acqua. Quando tantissime molecole di acqua si fondono insieme possiamo vedere l'acqua e berla o usarla.

L acqua. Quando tantissime molecole di acqua si fondono insieme possiamo vedere l'acqua e berla o usarla. L acqua L'acqua è una sostanza molto importante, poiché forma la maggior parte dell'organismo umano. E' fatta di particelle molto piccole, gli ATOMI. Uno di questi atomi è chiamato IDROGENO (H) e l'altro

Dettagli

Capitolo 4 La mortalità per tumori

Capitolo 4 La mortalità per tumori Capitolo 4 La mortalità per tumori Introduzione I tumori causano circa un terzo dei decessi tra i residenti nella regione Veneto. ei maschi il numero di decessi per tumore è superiore a quello per disturbi

Dettagli

depuratori civili depuratori industriali trattamento rifiuti

depuratori civili depuratori industriali trattamento rifiuti 4.5 I trattamenti ai fini dello smaltimento 4.5.1 Il trattamento biologico e chimico fisico (D8 e D9) Gli impianti autorizzati a tali operazioni si possono suddividere in 2 principali tipologie: i depuratori,

Dettagli

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA Con le modifiche apportate dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 al

Dettagli

PROGETTO SOVRAGENDA 21

PROGETTO SOVRAGENDA 21 PROGETTO SOVRAGENDA 21 I DATI AMBIENTALI QUALI STRUMENTO DI CONOSCENZA DELTERRITORIO comune di Legambiente Circolo Udine associazione ambientale che è presente sul territorio udinese dal 1986 con innumerevoli

Dettagli

I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA

I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità Valeria Frittelloni ISPRA Analisi della Commissione europea sulla conformità del DM 27 settembre 2010 inclusione del codice

Dettagli

PARAMETRI ORGANOLETTICI L ACQUA DEVE ESSERE: LIMPIDA, INCOLORE, INODORE, INSAPORE FRESCA

PARAMETRI ORGANOLETTICI L ACQUA DEVE ESSERE: LIMPIDA, INCOLORE, INODORE, INSAPORE FRESCA PARAMETRI ORGANOLETTICI L ACQUA DEVE ESSERE: LIMPIDA, INCOLORE, INODORE, INSAPORE FRESCA ph E CONDUCIBILITA Conducibilità elettrica La conducibilità di un acqua è in stretta relazione al suo contenuto

Dettagli

VADEMECUM SULLE PROCEDURE DI BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI

VADEMECUM SULLE PROCEDURE DI BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI VADEMECUM SULLE PROCEDURE DI BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI Riferimenti legislativi: D.Lgs 152/2006 e sue integrazioni con il D.Lgs 4/2008 art.242-245-248-249-304-allegato 4, parte IV Realizzazione di un

Dettagli

COMUNE DI BAGNARA DI ROMAGNA PROVINCIA DI RAVENNA

COMUNE DI BAGNARA DI ROMAGNA PROVINCIA DI RAVENNA COMUNE DI BAGNARA DI ROMAGNA PROVINCIA DI RAVENNA REGOLAMENTO FOGNARIO DI DEPURAZIONE E DEGLI SCARICHI MAGGIO 2001. TITOLO I...4 FINALITA DEL REGOLAMENTO...4 ART.1 Oggetto del regolamento...4 ART. 2 Ambito

Dettagli

AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO

AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Dipartimento di Sanità Pubblica U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Arcari Claudio e Mariacristina Mazzari Piacenza 6 maggio 2011 1 CURVA DOSE-EFFETTO

Dettagli

Assessorato ai Trasporti a Fune Segreteria Regionale per le Infrastrutture Direzione Mobilità PIANO REGIONALE NEVE RAPPORTO AMBIENTALE.

Assessorato ai Trasporti a Fune Segreteria Regionale per le Infrastrutture Direzione Mobilità PIANO REGIONALE NEVE RAPPORTO AMBIENTALE. PIANO REGIONALE NEVE RAPPORTO AMBIENTALE Parte 0 ALLEGATO D Consulente per la procedura di V.A.S.: Studio Program s.r.l. Progettazione e gestione delle risorse ambientali Energia e Fonti Rinnovabili ITER

Dettagli

TUTELA ED UTILIZZO DELLE RISORSE IDRICHE IN AMBITO PRODUTTIVO : GESTIONE DI UN REFLUO INDUSTRIALE Verona, 22 Ottobre 2009 Relatore: dott.ssa Bacuzzi Lorena ... CHI SIAMO opera nel settore della depurazione

Dettagli

Il test di cessione: modalità di esecuzione e criticità dei limiti

Il test di cessione: modalità di esecuzione e criticità dei limiti Il test di cessione: modalità di esecuzione e criticità dei limiti Nicola Mondini Convegno sul tema: La qualità degli aggregati riciclati: i controlli ambientali ed i controlli prestazionali Ferrara, 18

Dettagli

Il monitoraggio ambientale regionale delle acque superficiali e sotterranee

Il monitoraggio ambientale regionale delle acque superficiali e sotterranee Il monitoraggio ambientale regionale delle acque superficiali e sotterranee Elena Anselmetti Santhià, 21 marzo 2014 1 DIRETTIVA 2000/60/CE Quadro per l azione comunitaria in materia di acque OBIETTIVI

Dettagli

Caratteristiche dell'acqua nei comuni di Storo e Bondone.

Caratteristiche dell'acqua nei comuni di Storo e Bondone. Caratteristiche dell'acqua nei comuni di Storo e Bondone. Nei Comuni di Storo e Bondone viene analizzata regolarmente l acqua degli acquedotti per assicurarsi che rispetti i limiti stabiliti dal Decreto

Dettagli

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, 17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle

Dettagli

La sicurezza dell acqua trattata al ristorante. IStituto Superiore di Sanità, Luca Lucentini. Milano, 08 ottobre 2015. Federata

La sicurezza dell acqua trattata al ristorante. IStituto Superiore di Sanità, Luca Lucentini. Milano, 08 ottobre 2015. Federata La sicurezza dell acqua trattata al ristorante IStituto Superiore di Sanità, Luca Lucentini Milano, 08 ottobre 2015 Federata Associazione costruttori impianti e componenti per il trattamento delle acque

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI La norma più importante, organica e generale in materia di salute e sicurezza in presenza di sostanze chimiche è sicuramente il D. Lgs. 626/94 che

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI

Dettagli

Linee guida di progettazione geologica: un esempio in rapporto alla idrogeologia di bassa pianura IL PROGETTO IDRO DELLA PROVINCIA DI VENEZIA

Linee guida di progettazione geologica: un esempio in rapporto alla idrogeologia di bassa pianura IL PROGETTO IDRO DELLA PROVINCIA DI VENEZIA ORDINE DEI GEOLOGI DEL VENETO Venezi a Mestre, 01 febbraio 2014 Linee guida di progettazione geologica: un esempio in rapporto alla idrogeologia di bassa pianura IL PROGETTO IDRO DELLA Valentina Bassan

Dettagli

Fig.1 Mappa freatimetrica a scala regionale dell acquifero non confinato dell alta pianura friulana.

Fig.1 Mappa freatimetrica a scala regionale dell acquifero non confinato dell alta pianura friulana. ACTION 2: Banca dati e implementazione del GIS, Definizione delle caratteristiche dei siti potenziali per l applicazione del metodo di RA degli acquiferi con particolare attenzione alla metodologia di

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Direttive 2000/60 e 2006/118: monitoraggio dei fitofarmaci in Piemonte

Direttive 2000/60 e 2006/118: monitoraggio dei fitofarmaci in Piemonte 8 Convegno Nazionale FITOFARMACI E AMBIENTE Roma, 12 13 maggio 2010 Direttive 2000/60 e 2006/118: monitoraggio dei fitofarmaci in Piemonte Elio Sesia - ARPA Piemonte, Struttura Qualità delle Acque La WFD

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. Intercomunale XXXXXXXXXXXX Comune capofila XXXXXXXXXXXXXXXXXXX FIA. Elenco acquedotti intercomunali

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. Intercomunale XXXXXXXXXXXX Comune capofila XXXXXXXXXXXXXXXXXXX FIA. Elenco acquedotti intercomunali PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Intercomunale XXXXXXXXXXXX Comune capofila XXXXXXXXXXXXXXXXXXX FIA FASCICOLO INTEGRATO DI ACQUEDOTTO PIANO DI ADEGUAMENTO DELL UTILIZZAZIONE (PAU) 1 Elenco acquedotti intercomunali

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITÀ DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA UFFICIO III Rapporto nazionale sull utilizzo

Dettagli

Igiene urbana. Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma. Anno 2011. a cura di Mirko Dancelli

Igiene urbana. Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma. Anno 2011. a cura di Mirko Dancelli Igiene urbana Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma Anno 2011 a cura di Mirko Dancelli Osservatorio del Nord Ovest - Università degli Studi di Torino SOMMARIO

Dettagli

Si definisce potabile un'acqua limpida, inodore, insapore, incolore e innocua, priva di microrganismi patogeni e sostanze chimiche nocive per l'uomo".

Si definisce potabile un'acqua limpida, inodore, insapore, incolore e innocua, priva di microrganismi patogeni e sostanze chimiche nocive per l'uomo. LE ACQUE POTABILI Si definisce potabile un'acqua limpida, inodore, insapore, incolore e innocua, priva di microrganismi patogeni e sostanze chimiche nocive per l'uomo". I dati più significanti per la valutazione

Dettagli

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione

Dettagli

La gestione del Servizio Idrico Integrato di Rimini e la qualità dell acqua potabile

La gestione del Servizio Idrico Integrato di Rimini e la qualità dell acqua potabile ECOMONDO 07 novembre 2008 venerdì La gestione del Servizio Idrico Integrato di Rimini e la qualità dell acqua potabile Ing. Pierpaolo Martinini Responsabile Reti Hera Rimini Srl Principali fonti del territorio

Dettagli

1. DISTRIBUZIONE Direzione, RSPP, RLS, preposti 2. SCOPO

1. DISTRIBUZIONE Direzione, RSPP, RLS, preposti 2. SCOPO Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, Corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Procedura Monitoraggio salute e del 16/09/09 1. DISTRIBUZIONE, RSPP,

Dettagli