Lo sviluppo delle capacità coordinative: presupposto indispensabile per favorire l'apprendimento del tennis. a cura di Vittorio Santini

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1 Lo sviluppo delle capacità coordinative: presupposto indispensabile per favorire l'apprendimento del tennis a cura di Vittorio Santini

2 DEFINIZIONE DI CAPACITA COORDINATIVE LE CAPACITÀ COORDINATIVE COSTITUISCONO IL PRESUPPOSTO PER ORGANIZZARE, PER MODULARE, RENDERE PRECISO E REGOLARE IL MOVIMENTO IN SENSO FINE, PER ESEGUIRE CORRETTAMENTE UNO SPECIFICO COMPITO MOTORIO.

3 LE CAPACITA COORDINATIVE HANNO NELLO SPORT UN RUOLO IMPORTANTE PERCHE : permettono di economizzare la richiesta energetica elevando il rendimento del gesto; consentono il perseguimento di obiettivi estetici e di perfezione esecutiva; rivestono un importantissimo ruolo tattico in quanto consentendo di anticipare le intenzioni dell'avversario mettono nelle condizioni il soggetto, anche in tempi molto brevi, di adeguare gesti e comportamenti per attuare le soluzioni motorie più idonee ed efficaci al conseguimento del risultato (intelligenza motoria).

4 SU COSA SI FONDANO LE CAPACITA COORDINATIVE? Si fondano sulla assunzione di informazioni provenienti dall esterno e dall interno, e sulla successiva elaborazione delle stesse, al fine di attuare il necessario controllo motorio dei gesti e dei movimenti in genere. Tale controllo è espressione dell attività percettiva di specifici organi e strutture: gli organi della senso percezione.

5 GLI ORGANI DELLA SENSO PERCEZIONE analizzatore ottico analizzatore acustico analizzatore dell equilibrio statico-dinamico ed in volo analizzatore cinestetico o cinestesico analizzatore tattile

6 ANALIZZATORE OTTICO consente: di acquisire il modello da apprendere; di verificarne l'esecuzione; di controllare ciò che accade attorno a noi; di restringere il campo visivo (anticipazione motoria); NB: tale analizzatore è importante anche per l'allenatore (co-esecuzione) per creare i presupposti ad un confronto con l atleta

7 ANALIZZATORE ACUSTICO permette la ricezione di segnali sonori : consente di discriminare il modo con cui colpire la palla; verbali (per la trasmissione di esperienze motorie pregresse, di insegnamenti attuali, nonchè di proposte di modifica di modelli di movimento già posseduti); musicali; convenzionali (per l'attuazione di regolamenti di gara, per definire l'inizio e la fine di alcuni tipi di competizione); NB: limiti: passaggio di una sola informazione alla volta; nell'elaborazione verbale è insito un processo cognitivo e quindi un giudizio.

8 ANALIZZATORE DELL EQUILIBRIO STATICO DINAMICO ED IN VOLO per equilibrio si intende la capacità di mantenere il proprio corpo oppure oggetti ed attrezzi ad esso collegati in una posizione controllata e stabile per mezzo di movimenti di compensazione che si oppongono alla perdita dell'equilibrio stesso. Si distinguono 3 differenti forme di equilibrio: personale statico: che è la capacità di mantenere una posizione determinata e che è condizionata dalle dimensioni e dalla forma della superficie d'appoggio (posizione di attesa); personale dinamico: che è la capacità di conservare la posizione del corpo nel corso di una movimento ed alla fine di questo ed è basato sulla sensazione di accelerazioni delle diverse parti del corpo e del corpo nel suo insieme (cambi di direzione); statico-dinamico: in riferimento agli attrezzi trasportati dall'atleta. in volo: durante l esecuzione dei colpi fondamentali eseguiti in modo esplosivo

9 ANALIZZATORE CINESTESICO "analizzatore motorio per eccellenza" che consente la percezione del proprio corpo specialmente nelle caratteristiche di spazio, tempo e tensione muscolare per mezzo dei cosidetti propriocettori (organi sensibili al movimento) che sono collocati nei tendini, muscoli, legamenti ed articolazioni. La sensibilità di tale analizzatore consente di coordinare il gesto nelle fasi in cui la racchetta è fuori dal raggio della visione periferica: cresce con l'esercizio; contribuisce allo sviluppo ed alla esatta rappresentazione degli schemi ideomotori; fattore importante per la formazione ed il mantenimento della memoria di movimento.

10 ANALIZZATORE TATTILE percepisce informazioni da terminazioni nervose annegate nell'epidermide: pressocettori: elaborano le informazioni relative alle variazioni di pressione, promuovono il cambio d impugnatura e consentono di muoversi in modo adeguato sulle diverse superfici di gioco (scivolata) termocettori (analizzano le variazioni di temperatura) nocicettori (legati alla percezione del dolore, costituiscono un segnale di difesa per l'organismo).

11 QUALI SONO LE CAPACITA COORDINATIVE: CAPACITA DI COMBINAZIONE ORIENTAMENTO SPAZIO-TEMPORALE CAPACITA DI DIFFERENZIAZIONE CAPACITA DI EQUILIBRIO CAPACITA DI REAZIONE CAPACITA DI RITMO CAPACITA DI TRASFORMAZIONE

12 SVILUPPO DELLE CAPACITA COORDINATIVE lo sviluppo è parallelo e sovrapponibile alla maturazione funzionale del sistema nervoso; la progressiva evoluzione di tali capacità è assai regolare fino a 6 anni, mentre tra i 6 e i 10 anni presenta un decisivo incremento (l accelerazione tra i 6 e i 10 anni è probabile che possa essere messa in relazione con le favorevoli condizioni ambientali che il bambino ha a disposizione); l evoluzione naturale di tali capacità è influenzata positivamente dall esercizio fisico appropriato (stimoli motori specifici e adeguati da aggiungersi a quelli caratteristici della normale vita di relazione). l età puberale e quelle successive sembrerebbero essere caratterizzate da una minore possibilità di evoluzione di tali capacità, da una loro stabilizzazione e un loro più o meno veloce decadimento;

13 CARATTERISTICHE DELL ALLENAMENTO DELLE CAPACITA COORDINATIVE l allenamento può influire sul naturale sviluppo a condizione che venga proposto: nei tempi giusti (6-10 anni = fase sensibile); con i mezzi e le metodologie idonee

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15 CAPACITA DI EQUILIBRIO E la capacità di interpretare e di modulare le informazioni e le sensazioni relative al fenomeno gravitazionale al fine di assumere l assetto statico o dinamico più confacente alla realizzazione dei temi e degli obiettivi prefissati. Nel tennis è molto importante perché il giocatore è messo continuamente a dura prova nel tentativo di mantenere o di recuperare la postura più corretta che gli possa permettere di sfruttare pienamente il proprio potenziale tecnico-tattico. METODI E MEZZI PER IL SUO SVILUPPO dimensione, forma e stabilità delle superfici di appoggio sulle quali il movimento si svolge; uso aggiuntivo di attrezzi in grado di far variare il controllo dell equilibrio del soggetto (ad esempio: con un palmare palleggiare una palla a terra o in aria traslocando su un asse d'equilibrio, colpire una palla salendo o scendendo dallo stesso asse, ecc); utilizzazione di sequenze motorie miranti al raggiungimento di un compito tecnico-tattico complesso (ad esempio: con un palmare eseguire un servizio con i piedi staccati dal suolo, uno smash con sforbiciata, una volèe in tuffo, ecc.);

16 CAPACITA DI ORIENTAMENTO SPAZIO-TEMPORALE E la capacità che consente di determinare le variazioni spaziali e temporali del corpo o di parti di esso, in relazione a una superficie (ad esempio il campo di gara), a oggetti e soggetti in movimento (una palla, il compagno, all avversario-agli avversari, ecc). Nel tennis è necessario riconoscere, rielaborare ed inserire nella propria azione di gioco una molteplicità di segnali, la traiettoria della palla, la sua velocità e gli effetti provocati dalle rotazioni adottate dall'avversario su diverse superfici, ecc. METODI E MEZZI PER IL SUO SVILUPPO variazioni delle superfici di gioco (tipo, dimensione, forma), dei regolamenti, delle azioni motorie ; variazioni di comportamento motorio in relazione a cambiamenti di situazione non sempre prevedibili; variazioni di attrezzi utilizzati; variazioni di posizione rispetto alla rete o all avversario o alle linee del campo, in relazione alla traiettoria della palla.

17 CAPACITA DI DIFFERENZIAZIONE E la capacità che consente di graduare l impegno neuromuscolare per rendere precisi ed economici i movimenti necessari per realizzare la prestazione motoria. E molto importante nel tennis perché dalla sua efficienza dipende l'individuazione e la scelta delle tensioni neuromuscolari più idonee all'esecuzione del gesto tecnico. METODI E MEZZI PER IL SUO SVILUPPO esercitazioni e giochi che prevedono l utilizzazione di palmari e di palle dalle diversa elasticità e consistenza differenziando lo spazio in altezza ed in profondità.

18 CAPACITA DI RITMO E la capacità di saper organizzare i propri impegni muscolari secondo un ordine cronologico che consenta la perfetta esecuzione di un'azione motoria (ritmo interno ed esterno Nel Tennis il grado di espressione di questa capacità si esprime: nel sapersi adeguare ad un ritmo variabile imposto dall'esterno (timing); nell'essere in grado di "rompere" il ritmo di gioco dell'avversario; nell'imporre il proprio ritmo di gioco. METODI E MEZZI PER IL SUO SVILUPPO ripetizione di gesti eseguiti sulla base di ritmi esecutivi pressochè costanti o variati; ripetizione di gesti eseguiti sulla base di ritmi esecutivi diversi per padroneggiare il maggior numero di variazioni (ad esempio: varianti nell esecuzione del servizio, ecc.); esercitazioni nelle quali un allievo, utilizzando un palmare, tenta di rinviare la palla a velocità uguale, inferiore o superiore rispetto a quella impressa dall avversario; esercitazioni in cui si cerca di ritardare o anticipare l'esecuzione del gesto per disorientare l'avversario.

19 CAPACITA DI REAZIONE E la capacità da cui dipende l avvio tempestivo di un'azione motoria in relazione ad un segnale. E molto importante nel tennis in cui: bisogna rispondere per tempo ed in modo appropriato a segnali non sempre prevedibili; è indispensabile interpretare il prima possibile le intenzioni dell avversario per avviare rapidamente la risposta tecnico-tattica più adeguata (anticipazione); spesso gli intervalli di tempo che intercorrono tra una palla e l altra sono molto brevi (ad es. nel doppio). METODI E MEZZI PER IL SUO SVILUPPO risposte motorie rapide a segnali (acustici, visivi e tattili) prestabiliti, conosciuti e quindi prevedibili (reazione semplice); risposte motorie rapide a segnali (acustici, visivi e tattili) non prestabiliti, e non conosciuti, dunque non prevedibili (reazione discriminante).

20 CAPACITA DI COMBINAZIONE E la capacità di mettere insieme, collegandole e raccordandole, le sequenze motorie di singoli segmenti o di diversi segmenti della catena cinetica umana, con il fine di ricavarne un atto motorio compiuto, orientato e finalizzato. E una capacità molto importante nel tennis: dove è necessario favorire l azione sinergica tra le spinte provenienti dagli arti inferiori, dal tronco e dagli arti superiori impegnati nell esecuzione dei gesti tecnici fondamentali; in cui si devono compiere gesti tecnici diversi in successione (diritto, rovescio, volèe, ecc.) METODI E MEZZI PER IL SUO SVILUPPO esercitazioni con progressiva accentuazione delle difficoltà esecutive (ad esempio: ammortizzando e colpendo una palla in gommapiuma conla mano destra o la sinistra od entrambe, afferrando e colpendo una palla depressurizzata impugnando un palmare per mano, ecc.); esercitazioni in cui l allievo deve compiere contemporaneamente azioni diverse (ad esempio: afferrando una palla depressurizzata con la mano destra mentre ne colpisce un altra indossando un palmare con la mano sinistra, ecc.); esercitazioni con progressiva accentuazione della velocità esecutiva (compatibilmente con una corretta esecuzione).

21 CAPACITA DI TRASFORMAZIONE E la capacità che consente di apportare modifiche utili, ma non prevedibili, di una sequenza o di un comportamento motorio prefissato, con sicurezza e tempestività, sulla base della intuizione, della percezione e della previsione del variare delle situazioni circostanti. Nel tennis è importante perché sottintende il grado di flessibilità e di plasticità del giocatore nel porre rimedio a errori, a imperfezioni, a circostanze di gioco sfavorevoli. METODI E MEZZI PER IL SUO SVILUPPO adeguamento motorio a imprevisti elementi di disturbo della regolare sequenza prevista ed in corso di attuazione (palla che tocca la rete, palla che rimbalza male a terra, ecc); giocare inviando la palla contro una superficie sconnessa (muro) oppure in un campo di gioco non perfettamente rullato.

22 Potremmo altresì aggiungere che le abilità tecniche non possono essere ottimali se nelle capacità coordinative che stanno alla base sono presenti delle carenze (Hotz).

23 BIBLIOGRAFIA P. Bellotti, E. Matteucci Allenamento Sportivo, UTET, TORINO V. Santini Tennis, gioco e didattica, Edi Ermes Milano

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