Burc n. 38 del 26 Agosto 2014 R E G I O N E C A L A B R I A G I U N T A R E G I O N A L E

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1 R E G I O N E C A L A B R I A G I U N T A R E G I O N A L E Deliberazione n. 292 della seduta del Oggetto: Ordinanza Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003 art. 3 commi 3,4,5. Criteri di individuazione delle tipologie degli edifici di competenza regionale di interesse strategico e di rilevanza in caso di collasso. Modifica della delibera di G.R. n. 786 del Presidente o Assessore/i Proponente/i: G. Gentile Relatore (se diverso dal proponente): Dirigente/i Generale/i: Dott. Ing. Domenico Pallaria Alla trattazione dell argomento in oggetto partecipano: Giunta Presente Assente 1 Antonella STASI Presidente f.f. X 2 Alfonso DATTOLO Componente X 3. Mario CALIGIURI Componente X 4. Luigi FEDELE Componente X 5. Demetrio ARENA Componente X 6. Giuseppe GENTILE Componente X 7. Giacomo MANCINI Componente X 8. Francesco PUGLIANO Componente X 9. Nazzareno SALERNO Componente X 10. Domenico TALLINI Componente x 11. Michele TREMATERRA Componente X Assiste il Dirigente Generale del Dipartimento Presidenza. F.F. Giuseppe Bianco La delibera si compone di n. 6 pagine compreso il frontespizio e di n. 3 allegati. Il dirigente di Settore _Ing. Giuseppe Iiritano

2 LA GIUNTA REGIONALE PREMESSE - Visto I'art. 94, comma 2, lett. a) del D. Lgs. 112/98 recante attribuzione di funzioni alle Regioni in materia di individuazione delle zone sismiche, formazione e aggiornamento degli elenchi delle medesime zone"; - Visto l'art. 108 del citato D. Lgs. concernente funzioni attribuite alle regioni in materia di protezione civile"; - Vista l'ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n del 20 Marzo 2003, pubblicata sulla G.U. n. 105 dell 8 Maggio 2003, supplemento ordinario n. 72, concernente "Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica" con la quale sono stati approvati i criteri per l individuazione delle zone sismiche, formazione e aggiornamento degli elenchi nelle medesime zone; - Vista la delibera n. 47 del 10 Febbraio 2004 con la quale la Giunta regionale ha approvato la nuova classificazione sismica del territorio regionale in attuazione dell'ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri n. 32Z4 del 20 Marzo 2003; - Visto l'art. 2, comma 3 della ordinanza 3274/03 che dispone I'obbligo di procedere a verifica, da effettuarsi a cura dei rispettivi proprietari, ai sensi delle norme di cui agli allegati della stessa Ordinanza; sia degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali la cui funzionalità, durante gli eventi sismici, assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile, sia degli edifici e delle opere Infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso; - Vista I'Ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri n.3316 del 2 Ottobre 2003, recante "Modifiche ed integrazioni all Ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri n.3274 del 20 Marzo 2003"; CONSIDERATO che con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile - n del , pubblicato sulla G.U. n. 252 del , sono state rispettivamente definite, per quanto di competenza statale, le tipologie degli edifici di interesse strategico (Elenco A) e delle opere infrastrutturali la cui funzionalità, durante gli eventi sismici, assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile e quelle degli edifici e delle opere che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso (Elenco B); - Che, nel medesimo decreto, sono state stabilite le indicazioni per le verifiche tecniche da effettuare su edifici ed opere rientranti nelle predette tipologie e nei predetti elenchi; - Che le verifiche dovranno riguardare, in via prioritaria, gli edifici ed opere ubicate nelle zone sismiche classificate 1 e 2, secondo quanto definito nell'allegato 1 della sopra citata Ordinanza; - Che la Regione Calabria è la regione italiana con la più elevata pericolosità sismica ed è I'unica ad avere un territorio interamente classificato nelle zone sismiche 1 e 2 ai sensi dell'ordinanza PCM 3274/2003; - Che tale decreto n. 3685/2003, oltre ad elencare gli edifici e le infrastrutture di competenza statale, ha fornito i primi criteri per le relative verifiche suddividendole stesse su tre livelli di indagine così definiti: 1. LIVELLO L0" - (livello di verifica tendente a recepire informazioni di base finalizzate ad un primo censimento ed eventuali informazioni di carattere statistico). 2. LIVELLO "L1 - (livello di verifica con analisi anche semplificate, e con livello di conoscenza anche limitato, orientato però su edifici ed infrastrutture ad elevata priorità che possono essere definiti regolari).

3 3. LIVELLO"L2 - (livello di verifica molto più approfondito con analisi più raffinate, e con livello di conoscenza adeguata ed accurata, orientato su edifici ed infrastrutture ad elevata priorità che non possono essere definiti regolari). - Che, I'art. 2 dell'ordinanza comma 4 ha previsto che le regioni debbano individuare le tipologie degli edifici e delle opere di competenza regionale che presentano le caratteristiche di cui al comma 3 della citata Ordinanza; - Che, per quanto sopra, è stato necessario approvare gli elenchi delle opere di competenza regionale; - Che tali elenchi, definiti, per oggettiva opportunità in forma congruente con quelli dello Stato, in modo da renderli coerenti, non sovrapposti e complementari, sono stati approvati con delibera di G.R n. 786 del ; PRESO ATTO che per alcune opere rientranti nei su citati elenchi, si è riscontrata la necessità di meglio definirne la tipologia tale che, oggettivamente, possa o meno essere compresa tra quelle aventi le caratteristiche e le pecularietà di edifici di interesse strategico (Elenco A) o di quelle opere infrastrutturali la cui funzionalità, durante gli eventi sismici, assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile e quelle degli edifici e delle opere che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso (Elenco B); - Che tale necessità di ridefinizione è stata segnalata anche dagli Ordini Professionali e d intesa con gli stessi è stata definita. - Che, tenuto conto di quanto sopra, si intende riclassificare gli elenchi come di seguito riportati: 1. Elenco A categorie di edifici e di opere infrastrutturali di interesse strategico di competenza regionale, la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile; 2. Elenco B categorie di edifici e di opere infrastrutturali di competenza regionale che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso". Nello specifico ELENCO A" Edifici destinati a sedi dell Amministrazione regionale (*); Edifici destinati a sedi delle Amministrazioni provinciali (*); Edifici destinati a sedi di Amministrazioni comunali (*); Edifici destinati a sedi di Comunità montane (*); strutture non di competenza statale individuate come sedi di sale operative per la gestione delle emergenze (COM, COC,etc.) ; centri funzionali di protezione civile; edifici ed opere individuate nei piani d emergenza o in altre disposizioni per la gestione dell'emergenza; ospedali e strutture sanitarie, anche accreditate, dotate di pronto soccorso o dipartimenti di emergenza, urgenza e accettazione; sedi Aziende unità sanitarie locali; (*) centrali operative 118 ; presidi sanitari. (*) Limitatamente agli edifici ospitanti funzioni/attività connesse con la gestione dell emergenza. Opere infrastrutturali vie di comunicazione (strade, ferrovie, ecc.) regionali, provinciali e comunali ed opere d'arte annesse limitatamente a quelle strategiche individuate nei piani di emergenza o in altre porti, aeroporti ed eliporti non di competenza statale individuati nei piani di emergenza o in altre energia elettrica con esclusione degli impianti mineolici con potenza fino a 60 Kw.

4 materiali combustibili (oleodotti, gasdotti, ecc.); strutture connesse con il funzionamento di acquedotti locali; strutture non di competenza statale connesse con i servizi di comunicazione (radio, telefonia fissa e portatile, televisione); altre strutture eventualmente specificate nei piani di emergenza o in altre disposizioni per la gestione dell emergenza. ELENCO "B " asili nido e scuole di ogni ordine e grado; strutture ricreative (cinema, teatri, discoteche, ecc.); strutture destinate ad attività culturali (musei, biblioteche, sale convegni, ecc.) con superficie > 150 mq. edifici aperti al culto non rientranti tra quelli di cui all allegato 1, elenco B, punto 1.3 del decreto del capo del Dipartimento della protezione civile, n del 21 ottobre. impianti sportivi e palestre con superficie coperta > 200 mq. impianti sportivi all aperto con tribune di capienza oltre 100 posti. centri di ricreazione, discoteche, cinema con superficie coperta > 200 mq. strutture sanitarie e/o socio assistenziali con ospiti non autosufficienti (ospizi, orfanotrofi, ecc.); case di riposo/centri di riabilitazione/rsa limitatamente a quelli con oltre 25 posti letto o con superficie > 500 mq. edifici e strutture aperte al pubblico destinate alla erogazione di servizi (uffici pubblici e privati) con superficie > 150 mq. edifici da adibite al commercio (centri commerciali, ecc.) con superficie > 400 mq. strutture a carattere industriale non di competenza statale, di produzione e stoccaggio di prodotti insalubri o pericolosi. Infrastrutture: stazioni non di competenza statale per il trasporto pubblico; opere di ritenuta non di competenza statale; impianti di depurazione; altri manufatti connotati da intrinseche pericolosità eventualmente individuati in piani d'emergenza o in altre disposizioni di protezione civile. TENUTO CONTO, inoltre, che l art. 2 dell Ordinanza 3274/2003 comma 4, ha previsto, tra l altro, che le regioni devono elaborare, sulla base delle risorse finanziarie disponibili, il programma temporale delle verifiche delle strutture sopra elencate, fornendo ai soggetti competenti le necessarie indicazioni; - Che, per quanto sopra, con la già citata delibera di G.R. n. 786 del sono state approvate le scheda di indagine - LIVELLO L0 e quella di verifica LIVELLO L1 / L2, comprensive delle istruzioni e linee guida per la loro compilazione aventi, come obiettivo finale, una classificazione preliminare di pericolosità, vulnerabilità, esposizione e conseguentemente di rischio, al fine di definire la priorità nelle verifiche e negli interventi; - Che, stante l entrata in vigore delle norme tecniche del e della Circolare C.S.LL.PP. del , occorre procedere all aggiornamento e alla riapprovazione delle schede LIVELLO L0 - L1 - L2, TUTTO CIO CONSIDERATO Su proposta congiunta dell'assessore ai Lavori pubblici, On. Giuseppe Gentile, formulata sulla base dell istruttoria compiuta dal relativo Dipartimento, il cui Dirigente Generale attesta la legittimità e coerenza del presente atto DELIBERA Per i motivi espressi in premessa che qui si intendono richiamati

5 Art. 1) di prendere atto, circa la competenza in materia, di quanto stabilito ali'art. 2 dell'ordinanza comma 4. Art. 2) di riclassificare, per quanto sopra richiamato, gli elenchi, di cui alla delibera di G.R. n. 786 del , come di seguito riportati: 1. Elenco A categorie di edifici e di opere infrastrutturali di interesse strategico di competenza regionale, la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile ; 2. Elenco B categorie di edifici e di opere infrastrutturali di competenza regionale che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso". Nello specifico ELENCO A" Edifici destinati a sedi dell Amministrazione regionale (*); Edifici destinati a sedi delle Amministrazioni provinciali (*); Edifici destinati a sedi di Amministrazioni comunali (*); Edifici destinati a sedi di Comunità montane (*); strutture non di competenza statale individuate come sedi di sale operative per la gestione delle emergenze (COM, COC,etc.) ; centri funzionali di protezione civile; edifici ed opere individuate nei piani d emergenza o in altre disposizioni per la gestione dell'emergenza; ospedali e strutture sanitarie, anche accreditate, dotate di pronto soccorso o dipartimenti di emergenza, urgenza e accettazione; sedi Aziende unità sanitarie locali; (*) centrali operative 118 ; presidi sanitari. (*) Limitatamente agli edifici ospitanti funzioni/attività connesse con la gestione dell emergenza. Opere infrastrutturali vie di comunicazione (strade, ferrovie, ecc.) regionali, provinciali e comunali ed opere d'arte annesse limitatamente a quelle strategiche individuate nei piani di emergenza o in altre porti, aeroporti ed eliporti non di competenza statale individuati nei piani di emergenza o in altre energia elettrica con esclusione degli impianti mineolici con potenza fino a 60 Kw. materiali combustibili (oleodotti, gasdotti, ecc.); strutture connesse con il funzionamento di acquedotti locali; strutture non di competenza statale connesse con i servizi di comunicazione (radio, telefonia fissa e portatile, televisione); altre strutture eventualmente specificate nei piani di emergenza o in altre disposizioni per la gestione dell emergenza. ELENCO "B " asili nido e scuole di ogni ordine e grado; strutture ricreative (cinema, teatri, discoteche, ecc.); strutture destinate ad attività culturali (musei, biblioteche, sale convegni, ecc.) con superficie > 150 mq. edifici aperti al culto non rientranti tra quelli di cui all allegato 1, elenco B, punto 1.3 del decreto del capo del Dipartimento della protezione civile, n del 21 ottobre; impianti sportivi e palestre con superficie coperta > 200 mq.

6 Burc n. 38 del 26 Agosto 2014 impianti sportivi all aperto con tribune di capienza oltre 100 posti. centri di ricreazione, discoteche, cinema con superficie coperta > 200 mq. strutture sanitarie e/o socio assistenziali con ospiti non autosufficienti (ospizi, orfanotrofi, ecc.); case di riposo/centri di riabilitazione/rsa limitatamente a quelli con oltre 25 posti /letto o con superficie > 500 mq. edifici e strutture aperte al pubblico destinate alla erogazione di servizi (uffici pubblici e privati) con superficie > 150 mq. edifici da adibite al commercio (centri commerciali, ecc.) con superficie > 400 mq. strutture a carattere industriale non di competenza statale, di produzione e stoccaggio di prodotti insalubri o pericolosi. Infrastrutture: stazioni non di competenza statale per il trasporto pubblico; opere di ritenuta non di competenza statale; impianti di depurazione; altri manufatti connotati da intrinseche pericolosità eventualmente individuati in piani d'emergenza o in altre disposizioni di protezione civile. Art. 3) di procedere all aggiornamento e alla approvazione della scheda di indagine LIVELLO L0 e quelle di verifica LIVELLO L1/L2 allegate alla presente delibera di cui ne fanno parte integrante e sostanziale. Art. 4) di vincolare qualsiasi finanziamento regionale, per le strutture di cui agli elenchi sopra citati, alla compilazione e trasmissione della scheda di indagine LIVELLO L0. Art. 5) di demandare al Dipartimento Lavori Pubblici ed Infrastrutture Settore 2, la definizione di tutte le procedure, nonché l attività consequenziale a quanto disposto dalla presente delibera. Art. 6) di pubblicare la presente delibera sul BURC. IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO PRESIDENZA F.F. IL PRESIDENTE F.F. Giuseppe Bianco Antonella Stasi Del che è redatto processo verbale che, letto e confermato, viene sottoscritto come segue: Il Verbalizzante Si attesta che copia conforme della presente deliberazione è stata trasmessa in data 15 luglio 2014 al Dipartimento interessato, al Consiglio Regionale, alla Corte dei Conti L impiegato addetto

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