NON SOLO DSA. DIFFICOLTA DI ATTENZIONE E DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITA (ADHD)

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1 6 marzo 2015 Auditorium museo di scienze Brescia Dott.ssa Erminia Botturi Pedagogista clinica Formatrice AID Formatrice AIDAI NON SOLO DSA. DIFFICOLTA DI ATTENZIONE E DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITA (ADHD)

2 RICORDIAMO I DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO (DSA) Disturbi di origine neurobiologica (costituzionale) delle abilità di base che interferiscono con il normale apprendimento della lettura, della scrittura e del calcolo.

3 NELL ISTRUZIONE SCOLASTICA E NECESSARIO DISTINGUERE TRA Acquisizione di modelli, teorie, concetti, strategie di risoluzione dei problemi Acquisizione di abilità

4 ABILITA Capacità di mettere in atto una serie di azioni spesso in sequenza in modo da raggiungere uno scopo PER RAGGIUNGERE UN ABILITA E NECESSARIO Predisposizione di partenza, allenamento La stabilità e semplicità della sequenza degli atti da apprendere facilitano l acquisizione AUTOMATIZZAZIONE Stato di stabilizzazione di un processo caratterizzato da un adeguato livello di velocità e accuratezza. Inconsapevole Minimo impegno attentivo Difficile da ignorare, sopprimere, influenzare

5 NERO ROSSO VERDE BLU ROSA

6 DUE COSE INSIEME SONO POSSIBILI? SI SE RICHIEDONO POCO CONTROLLO AZIONI AUTOMATICHE NO SE RICHIEDONO CONTROLLO AZIONI NON AUTOMATICHE

7 I DSA SI COLLOCANO A QUESTO LIVELLO LA NATURA DEI PROCESSI E DELLE ABILITA CHE NON FUNZIONANO SONO QUELLI CHE PER TUTTI, ANCHE SE ALL INIZIO COSTANO APPRENDIMENTO, SONO DESTINATI CON IL TEMPO A VIAGGIARE IN AUTOMATICO. Non si tratta di cosa o di quanto apprendo, ma di come: la strumentalità di lettura, scrittura e calcolo sono abilità che devo padroneggiare per accedere all apprendimento. Ma apprendere le abilità per leggere, scrivere, contare non è facile come sembra! Riguarda processi cognitivi complessi che coinvolgono attività coordinate di molte regioni cerebrali.

8 INTEGRAZIONE ED AUTOMATIZZAZIONE Se nell eseguire un compito un abilità non si viaggia in automatico si attiva uno maggior sforzo, si sprecano energie inoltre il compito viene percepito come difficile. Esempi: decifrare e capire - scrivere correttamente ed esprimersi per iscritto In realtà l alunno con DSA, deve eseguire due compiti, per lui in apparente competizione tra loro e per entrambi necessita un controllo cognitivo, non riesce a mettere in atto strategie funzionali al fronteggiamento del problema

9 7 X 8 = 57

10 DISATTENZIONE SECONDARIA ALL AFFATICAMENTO DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE PROBLEMI MOTIVAZIONALI, EMOTIVI E COMPORTAMENTALI

11 Bambini caratterialmente più vivaci e/o con la testa fra le nuvole Particolari condizioni educative e/o ambientali Difficoltà di attenzione (ma non un disturbo) Normale fase di crescita POSSONO RENDERE IL BAMBINO MAGGIORMENTE REATTIVO E/O DISTRATTO Video di Paolo

12 MA NON SOLO DSA Quasi costante comorbilità: marcata eterogeneità dei profili funzionali e di espressività con cui i DSA si manifestano. È possibile la compresenza nello stesso soggetto di più disturbi specifici dell apprendimento o di altri disturbi neuropsicologici fra cui l ADHD Disturbo da deficit di attenzione e iperattivita

13 Comorbilità ADHD-DSA Il grado di sovrapposizione è diverso a seconda dei diversi studi La possibilità che un bambino presenti sia le caratteristiche del DSA che quelle dell ADHD è abbastanza frequente. ADHD e DSA si influenzano reciprocamente ADHD peggiora le competenze legate all apprendimento dei soggetti con DSA. I livelli di attenzione e distraibilità nei soggetti con comorbilità sono peggiori rispetto a quelli con solo ADHD.

14 IL DISTURBO Acronimo utilizzato nel nostro paese DISTURBO DA DEFICIT DELL ATTENZIONE E IPERATTIVITÀ Acronimo utilizzato in campo internazionale ATTENTION DEFICIT HYPERACTIVITY DISORDER

15 ADHD Secondo il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali DSM V (infanzia e adolescenza), per fare diagnosi di iperattività il bambino (prima dei 12 anni) deve presentare almeno 6 sintomi, fra quelli elencati nel manuale, per gli adolescenti più grandi e per gli adulti (17 anni e oltre) sono richiesti almeno 5 sintomi, per un minimo di sei mesi e in due o più contesti.

16 E uno dei più comuni disturbi dell età evolutiva, anche se mancano dati certi sulla prevalenza Le stime propongono 1% per Disturbo severo Prevalenza maggiore nei maschi rispetto alle femmine Le femmine presentano soprattutto disattenzione

17 CAUSE DELL ADHD Disturbo neurobiologico: disfunzione di alcune aree e circuiti del cervello e allo squilibrio di alcuni neurotrasmettitori (come noradrenalina e dopamina), responsabili del controllo di attività cerebrali come l attenzione e il movimento. L ADHD è un disturbo a eziologia multifattoriale, i fattori responsabili della sua manifestazione sono diversi: genetici, neurobiologici, ambientali. Cause contingenti-ambientali tra cui: nascita prematura; uso di alcool e tabacco della madre; elevato numero di complicazioni mediche in gravidanza; problemi di salute nel primo anno di vita e ritardo nello sviluppo motorio e linguistico; lesioni cerebrali, specialmente delle regioni prefrontali.

18 CHE COS E Deficit principale: deficit di inibizione (autoregolazione) E un disturbo a carico dell autoregolazione del comportamento e delle emozioni, che interferisce con il normale svolgimento delle comuni attività quotidiane. Manca la capacità di autocontrollo, di inibire e di posporre le immediate risposte motorie o emotive ad un evento Aspetto centrale è quel processo cognitivo che ci permette di ritardare o impedire la messa in atto di una risposta diventata ormai automatica perché secondaria ad apprendimento ed a rinforzo.

19 Che cos è l ADHD E un disturbo dello sviluppo neuropsichico del bambino che si manifesta in tutti i suoi contesti di vita, i cui sintomi cardine sono: inattenzione, impulsività e iperattività. Tali sintomi devono essere: - più gravi rispetto ai comportamenti rilevabili nei pari - inadeguati al livello di sviluppo raggiunto - presenti in quasi tutti i contesti di vita - Interferenti in modo significativo nel funzionamento

20 DISATTENZIONE deficit di attenzione focale e sostenuta facile distraibilità, anche con stimoli banali ridotte capacità esecutive nell esecuzione dei compiti scolastici, nelle attività quotidiane, nel gioco e nello sport difficoltà nel seguire un discorso interruzione di attività iniziate evitamento di attività che richiedono sforzo cognitivo.

21 IPERATTIVITÀ IPERATTIVITÀ incapacità di stare fermi attività motoria incongrua e afinalistica incapacità di stare fermi gioco rumoroso e disorganizzato eccessive verbalizzazioni attività motoria incongrua e afinalistica ridotte possibilità di inibizione motoria. gioco rumoroso e disorganizzato eccessive verbalizzazioni ridotte possibilità di inibizione motoria.

22 IMPULSIVITÀ difficoltà di controllo comportamentale incapacità di inibire le risposte automatiche scarsa capacità di riflessione difficoltà a rispettare il proprio turno tendenza a interrompere gli altri incapacità di prevedere le conseguenze di un azione mancato evitamento di situazioni pericolose

23 ADHA tre sottotipi 1. Prevalentemente inattentivo, prevalgono i sintomi di disattenzione: il bambino è facilmente distraibile, ma non eccessivamente iperattivo/impulsivo. 2. Prevalentemente iperattivo/impulsivo, prevalgono i sintomi di iperattività/impulsività: il bambino è estremamente iperattivo e/o impulsivo, può non avere o avere in forma ridotta sintomi di inattenzione; più frequente nei bambini piccoli. 3. Sottotipo combinato, sono presenti tutti e tre i sintomi cardine; racchiude la maggior percentuale dei pazienti. Video Daffi

24 Evoluzione del Disturbo di Attenzione/Iperatttività Spesso i primi problemi si manifestano a tre anni, con una evidente iperattività Le difficoltà aumentano con l ingresso nella scuola primaria in cui al bambino si richiede il rispetto di regole e prestazioni cognitive Verso gli ultimi anni della scuola primaria l iperattività motoria si attenua mentre può persistere l impulsività e la disattenzione

25 DECORSO DEL DISTURBO ADHD ADHD Inattenzione Inattenzione Iperattività Iperattività Impulsività Impulsività + Portano a Comorbilità psicopatologiche Disturbi dirompenti del comportamento (disturbo della condotta e disturbo oppositivo provocatorio) Disturbi di ansia e dell umore Deficit funzionali Sé Bassa autostima Incidenti e danni fisici Fumo / abuso di sostanze Delinquenza Scuola/ lavoro Difficoltà accademiche/ risultati insoddisfacenti Difficoltà lavorative Casa Stress familiare Difficoltà come genitori Società Scarse relazioni interpersonali Deficit di socializzazione Difficoltà relazionali

26 ADHD in età prescolare - Massimo grado di iperattività - Comportamenti aggressivi - Crisi di rabbia - Litigiosità, provocatorietà - Assenza di paura, condotte pericolose, incidenti - Disturbo del sonno

27 ADHD in età scolare - Comparsa di sintomi cognitivi (disattenzione, impulsività) - Difficoltà scolastiche - Possibile riduzione della iperattività - Evitamento di compiti prolungati - Comportamento oppositorio-provocatorio

28 ADHD in adolescenza - Disturbo dell attenzione: difficoltà scolastiche, di organizzazione della vita quotidiana (programmazione) - Riduzione del comportamento iperattivo (sensazione soggettiva di instabilità) - Instabilità scolastica, lavorativa, relazionale - Condotte pericolose - Disturbi depressivo-ansiosi

29 ADHD in età adulta - Difficoltà di organizzazione nel lavoro (strategie per il disturbo attentivo) - Intolleranza di vita sedentaria - Condotte rischiose - Rischio di marginalità sociale Bassa autostima, tendenza all isolamento sociale, vulnerabilità psicopatologica

30 IL TRATTAMENTO DELL ADHD: LA SITUAZIONE ITALIANA Interventi multimodali e multifocali BAMBINO psicoeducazione terapia farmacologica terapia cognitivo comportamentale FAMIGLIA psicoeducazione parent training SCUOLA psicoeducazione interventi comportamentali

31 Equivoci frequenti verso i bambini con ADHD Non riescono a prestare attenzione a nulla. Sono sempre distratti e iperattivi. Sono dispettosi e si oppongono sempre a ciò che viene loro proposto. Sono maleducati. L ADHD scompare con l età.

32 COSA FARE? (alcuni consigli in generale) Diagnosi - Supporto di esperti - Informarsi il più possibile sul problema Non effettuare confronti con i fratelli o con altri bambini Sostenere il bambino dandogli fiducia, non colpevolizzandolo rispetto alle sue difficoltà Evidenziare i punti di forza piuttosto che quelli di debolezza e rinforzare sempre la sua autostima Mantenere un clima educativo improntato alla coerenza e all'accordo da parte degli adulti sulle regole educative da insegnare altrimenti si aumenta la confusione e l'incertezza nel bambino Mantenere un clima familiare caratterizzato da tranquillità e serenità e non contrassegnato da tensioni, stress e mancanza di rispetto tra genitori che aumentano l'agitazione e il grado di aggressività nel bambino.

33 Organizzare il più possibile le diverse attività routinarie e prevedibili, che il bambino deve svolgere durante la giornata specificando sempre gli orari di inizio e di fine delle stesse, con istruzioni chiare: non modificare improvvisamente i piani della giornata senza informare il bambino Organizzare situazioni e ambiente in modo ben strutturato

34 Non chiedere al bambino di aspettare, ma dargli un sostituto verbale o una risposta motoria da compiere durante l attesa o indicazioni visive Diminuire la lunghezza del compito (da proporre step by step)

35 Stabilire tempi di lavoro e l entità della difficoltà del compito Supportare il bambino nell'organizzazione delle sue attività aiutandolo a suddividere le materie per colori, a controllare l'esecuzione dei compiti che spesso dovranno essere svolti con l'ausilio di un adulto, a pianificare lo studio scritto e orale dei giorni successivi

36 Controllare periodicamente che il bambino non abbia perso il materiale scolastico Come faccio a non dimenticare niente? Aiutare il bambino a prendere in considerazione le conseguenze positive e negative delle sue azioni Aiutare il bambino a migliorare le sue abilità sociali e di comunicazione Non dare mai troppe informazioni o indicazioni contemporaneamente Valutare sempre che il bambino abbia compreso le indicazioni date

37 Esplicitare chiaramente che cosa il bambino deve fare piuttosto che quello che non deve fare, dando regole di comportamento semplici, chiare e in positivo Offrire le condizioni perché il bambino abbia sempre degli spazi adeguati e sufficienti in cui muoversi Non inibire la capacità di sperimentazione e di movimento del bambino paralizzandolo con continui divieti e critiche

38 Tenere lontano il bambino, durante lo svolgimento dei compiti, da stimoli distraenti (quali ad esempio televisione, radio, ecc.) Controllare il diario per capire se gli insegnanti hanno delle comunicazioni da dare di cui il bambino, a causa della sua disattenzione, si dimentica di riferire Stabilire in casa dei luoghi ben precisi in cui il materiale scolastico deve essere riposto Aiutare il bambino a ordinare la propria scrivania o il proprio armadio escogitando alcuni criteri organizzativi semplici (ad esempio suddividere i maglioni o altri indumenti con immagini o per colore uguale ecc.)

39 Supportare il bambino a concentrarsi su una determinata attività (lo studio di un brano ecc.) per periodi sempre maggiori e far seguire un rinforzo positivo al raggiungimento dell'obiettivo Fare delle pause, concordate in precedenza, anche brevi durante lo svolgimento dei compiti Aiutare il bambino a gestire la sua aggressività e ad escogitare adeguate strategie per far fronte ai sentimenti e alle emozioni negative Fornire al bambino esperienze positive di socializzazione in un ambiente in cui possa essere facilmente accettato dagli altri bambini Usare l attività come un premio Rinforzare il bambino in ogni successo anche minimo che ottiene Oltre, ovviamente, all applicazione di tutte le modalità didattiche compensative, dispensative e facilitanti, concordate con la scuola, al fine di aggirare l ostacolo delle difficoltà strumentali (in presenza di DSA)

40 PER SAPERNE DI PIU AIDAI (Associazione Italiana Disturbo Attenzione/Iperattività) AIFA (Associazione Italiana Famiglie ADHD)

41 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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