CAPITOLO 1: NATURA, CARATTERISTICHE E RATIO DEL PROCEDIMENTO PER DECRETO PENALE DI CONDANNA

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1 INDICE INTRODUZIONE CAPITOLO 1: NATURA, CARATTERISTICHE E RATIO DEL PROCEDIMENTO PER DECRETO PENALE DI CONDANNA SEZIONE I : IL RUOLO DEI PROCEDIMENTI SPECIALI: DALLA LEGGE DELEGA DEL 3 APRILE 1974 N.108 ALLA LEGGE DELEGA DEL 16 FEBBRAIO 1987 N I PROCEDIMENTI SPECIALI NELLA LEGGE DELEGA DEL LA RATIO DEI PROCEDIMENTI SPECIALI LA SPECIALITA DEI PROCEDIMENTI E I CRITERI DI CLASSIFICAZIONE 1.3 I PROCEDIMENTI SPECIALI SONO L UNICO MODO PER OTTENERE UNA DEFLAZIONE DEL DIBATTIMENTO? SEZIONE II: RUOLO DEL PROCEDIMENTO PER DECRETO PENALE DI CONDANNA 1.4 L EVOLUZIONE STORICA DEL PROCEDIMENTO PER DECRETO PENALE DI CONDANNA 1.5 LA STRUTTURA DEL DECRETO PENALE DI CONDANNA.

2 ELEMENTI DI CONTINUITA ED ELEMENTI DI NOVITA RISPETTO ALLA DISCIPLIA ANTERIORE 1.6 LA RATIO DEL PROCEDIMENTO PER DECRETO PENALE DI CONDANNA LA DEROGA AI CANONI AUDITUR ET ALTERA PARS E NULLA POENA SINE JUDICIO. CAPITOLO 2: LA FASE INTRODUTTIVA DEL RITO 2.1 STRATEGIE E TATTICHE DEL PUBBLICO MINISTERO NELLA SCELTA DEL PROCEDIMENTO PER DECRETO PENALE DI CONDANNA. CONSIDERAZIONI GENERALI 2.2 LA DISTINZIONE TRA I PRESUPPOSTI (ART.459 COMMA 1) E LE CONDIZIONI IMPEDITIVE (ARTICOLO 459 COMMA 4); 2.3 LA PENA PECUNIARIA INFLITTA IN SOSTITUZIONE DI UNA PENA DETENTIVA E L ARTICOLO 53 COMMA 3 DELLA LEGGE DEL 24 NOVEMBRE 1981 N 689; L EFFETTIVA ESTENSIONE DELLA DIMINUENTE DELL ARTICOLO 459 COMMA 2 ; DIMINUENTI PROCESSUALI E ATTENUANTI SOSTANZIALI; L INDIVIDUAZIONE DEL MOMENTO APPLICATIVO DELLA DIMINUENTE PREVISTA DALL ARTICOLO 459 COMMA 2 ; LA CONDIZIONE IMPEDITIVA DELL ARTICOLO 459 COMMA 4

3 2.4.1 UNO SPUNTO PER UN PARALLELISMO CON IL PATTEGGIAMENTO IN TEMA DI MISURE DI SICUREZZA; 2.5 LA PROCEDIBILITA D UFFICIO:CRITICHE LA SENTENZA N 274/1997 DELLA CORTE COSTITUZIONALE IN MATERIA DI REATI MILITARI 2.6 IL TERMINE PER LA RICHIESTA E LA NECESSITA DI SVOLGIMENTO DELLE INDAGINI PRELIMINARI DA PARTE DEL PUBBLICO MINISTERO. CAPITOLO 3: L EPILOGO DEL DECRETO PENALE DI CONDANNA: I POTERI DEL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI SEZIONE I: POTERI DECISORI DEL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI: IL RIGETTO DELLA RICHIESTA DI EMISSIONE DI DECRETO PENALE DI CONDANNA E IL PROSCIOGLIMENTO EX ARTICOLO 129 CODICE DI PROCEDURA PENALE 3.1 LA FASE CHE IMMEDIATAMENTE PRECEDE LA DECISIONE DEL GIUDICE: L OBBLIGPO DI INDICAZIONE DELLA PENA DA APPLICARE DA PARTE DEL PUBBLICO MINISTERO E LA RATIO DEL DEPOSITO DEL FASCICOLO PRESSO LA CANCELLERIA DEL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI

4 3.2. I POTERI DECISORI DEL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI: I MOTIVI DELL EVENTUALE RIGETTO DELLA RICHIESTA DI EMISSIONE DI DECRETO PENALE DI CONDANNA 3.3 I POTERI DECISORI DEL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI: LA SENTENZA DI PROSCIOGLIMENTO EMESSA A NORMA DELL ARTICOLO 129. PROBLEMI INTERPRETATIVI L IMPUGNAZIONE DELLA SENTENZA EMESSA DAL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI A NORMA DELL ARTICOLO 129 DEL CODICE DI PROCEDURA PENALE SEZIONE II:L ACCOGLIMENTO DELLA RICHIESTA DI EMISSIONE DI DECRETO PENALE DI CONDANNA E ANALISI DELLE VALUTAZIONI CHE IL GIUDICE HA L OBBLIGO DI COMPERE SULLA BASE DELLA LEGGE N 689 DEL ANALISI DEL CONTENUTO NECESSARIO DEL DECRETO PENALE DI CONDANNA 3.4 L ACCOGLIMENTO DA PARTE DEL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI DELLA RICHIESTA DEL PUBBLICO MINISTERO DI EMISSIONE DI DECRETO PENALE DI CONDANNA L INFLIZIONE DELLA PENA: SCELTA E GRADAZIONE (ARTICOLI 133, 133-BIS E 133 TER DEL CODICE PENALE)

5 3.4.2 I CRITERI DI DETERMINAZIONE DELLA SANZIONE SOSTITUTIVA APPLICATA CON DECRETO PENALE DI CONDANNA AI SENSI DELL ARTICOLO 53 COMMA 3 DELLA LEGGE N 689 DEL IL CONTENUTO NECESSARIO DEL DECRETO PENALE DI CONDANNA SEZIONE III: IL CONTENUTO EVENTUALE DEL DECRETO PENALE DI CONDANNA 3.6. IL CONTENUTO EVENTUALE.: LA SOSPENSIONE CONDIZIONALE DELLA PENA LA SOSPENSIONE CONDIZIONALE DELLA SANZIONE SOSTITUTIVA 3.7 IL BENEFICIO DELLA NON MENZIONE DELLA CONDANNA NEL CERTIFICATO PENALE RILASCIATO AD ISTANZA DI PARTE. ANALISI COMPARATIVA CON IL PATTEGGIAMENTO 3.8 LA CONDANNA DELLA PERSONA CIVILMENTE OBBLIGATA PER LA PENA PECUNIARIA 3.9 LA CONFISCA 3.10 I VIZI DEL DECRETO PENALE DI CONDANNA

6 CAPITOLO 4: L OPPOSIZIONE AL DECRETO PENALE DI CONDANNA 4.1 IL DECRETO PENALE DI CONDANNA E LA VIOLAZIONE DEL DIRITTTO DELLA DIFESA 4.2 LA NOTIFICAZIONE DEL DECRETO PENALE COME STRUMENTO PER GARANTIRE CHE L IMPUTATO SIA MESSO IN GRADO DI CONOSCERE EFFETTIVAMENTE L ESISTENZA DEL PROVVEDIMENTO PER POTER COSI ESERCITARE IL SUO DIRITTO DI DIFESA 4.3 LA TITOLARITA A PROPORRE OPPOSIZIONE 4.4 LA RESTITUZIONE IN TERMINE E IL DIRITTO DELLA DIFESA. IL RUOLO ASSUNTO DAL CASO FORTUITO E DALLA FORZA MAGGIORE LA RATIO DEL PRESUPPOSTO DELLA MANCANZA DI CONOSCENZA (ARTICOLO 175 COMMA 2) 4.5 LA NATURA DELL OPPOSIZIONE. LA DIFFERENZA CON L IMPUNAGAZIONE DETERMINATA DA UNA DIVERSA RATIO. AMMISSIBILITA DEL PROCEDIMENTO ANALOGICO COME STRUMENTO PER ASSICURARE ED ACCRESCERE I DIRITTI E LE FACOLTA DELL IMPUTATO LA RINUNCIA ALL OPPOSIZIONE 4.6 IL CONTENUTO DELL ATTO DI OPPOSIZIONE 4.7 LA RICHIESTA DI RITI ALTERNATIVI EFFETTUATA CON L OPPOSIZIONE AL DECRETO PENALE DI CONDANNA

7 4.7.1 LA CONVENIENZA A CHIEDERE IL PATTEGGIAMENTO. UN NECESSARIO CONFRONTO CON IL DECRETO PENALE DI CONDANNA. UNA PRIMISSIMA DISAMINA DELLA C. D. LEGGE CAROTTI LA RICHIESTA DI GIUDIZIO ABBREVAITO LA RICHIESTA DI GIUDIZIO IMMEDIATO L OBLAZIONE 4.8 L ARTICOLO 463 DEL CODICE DI PROCEDURA PENALE CAPITOLO 5: PREMESSA 5.1. DALLA RIFORMA DEL PROCESSO PENALE AL GIUDICE UNICO. LA RIFORMA ORDINAMENTALE DEL D.LGS. N 51 DEL 1998 COME PRIMO STRUMENTO PER RAGGIUNGERE L UNICO VERO OBIETTIVO PERSEGUITO DAL LEGISLATORE: LA MAGGIORE EFFICIENZA DELLA GIUSTIZIA ITALIANA L IMPIANTO RIFORMISTA DELLA C.D. LEGGE CAROTTI. LE MODIFICHE AL RITO PENALE COME SECONDO STRUMENTO PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL VERO OBIETTIVO DEL LEGISLATORE: LA MAGGIORE EFFICIENZA DELLA GIUSTIZIA ITALIANA IL FILONE DELLA DEPENALIZZAZIONE COME TERZO STRUMENTO PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL VERO OBIETTIVO DEL LEGISLATORE: LA MAGGIORE EFFICIENZA DELLA GIUSTIZIA

8 5.2 IL POTENZIAMENTO DEI PROCEDIMENTI SPECIALI ATTUATI CON LA C.D. LEGGE CAROTTI. IL DECRETO PENALE DI CONDANNA IN RAPPORTO ALLE NORME SUL C.D. GIUSTO PROCESSO E AL C.D. INTERROGATORIO DI GARANZIA. UN OCCASIONE MANCATA? 5.3 COME CAMBIA E PERCHE IL PROCEDIMENTO PER DECRETO PENALE DI CONDANNA 5.4 ANALISI DELLE NOVITA INTRODOTTE CON LA RIFORMA CAROTTI NEL DECRETO PENALE DI CONDANNA 5.5 L ELIMINAZIONE DELLA QUERELA COME LIMITE FORMALE ALL EMANAZIONE DEL DECRETO PENALE DI CONDANNA 5.6 UN ANALISI DEL PRINCIPIO DI COMPLEMENTARIETA NEL PROCESSO PENALE CONDOTTA ATTRAVERSO LO STUDIO COMPARATIVO TRA IL DECRETO PENALE DI CONDANNA NEL CODICE PENALE MILITARE DI PACE E IL DECRETO PENALE DI CONDANNA COME DISCIPLINATO DAL CODICE DI PROCEDURA PENALE DEL IL DECRETO PENALE DI CONDANNA E IL PROCESSO PENALE MINORILE 5.8 IL RAPPORTO TRA IL DECRETO PENALE DI CONDANNA E L ISTITUZIONE DEL GIUDICE DI PACE CON COMPETENZE PENALI CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA NOTA REDAZIONALE La presente tesi si compone di pagine