Rischio Clinico. Prevenzione del Rischio Infettivo. Novara 09/02/2012. Direzione Sanitaria : Prevenzione del Rischio Infettivo - AOU Novara
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1 Rischio Clinico Prevenzione del Rischio Infettivo Novara 09/02/2012 Direzione Sanitaria : Prevenzione del Rischio Infettivo - AOU Novara
2 La prevenzione ed il controllo delle Prevenzione Infezioni Ospedaliere Rischio Infettivo vs la riduzione del Rischio Clinico i pazienti gli operatori Necessità di garantire la Sicurezza per (Dlgs. 81/08 e successive integrazioni e modificazioni, in particolare per quanto riguarda la definizione di lavoratore e l esigenza di protezione della salute di terzi)
3 La prevenzione ed il controllo delle Prevenzione Infezioni Ospedaliere Rischio Infettivo vs la riduzione del Rischio Clinico Valutazione dei rischi intrinseci e specifici potenziali e reali presenti nel Centro Dialisi I pazienti in trattamento emodialitico cronico sono sottoposti ad un rilevante rischio di complicanze infettive principalmente a causa di : invasività delle tecniche assistenziali stato di immunocompromissione
4 La prevenzione ed il controllo delle Prevenzione Infezioni Ospedaliere Rischio Infettivo vs la riduzione del Rischio Clinico Valutazione dei potenziali rischi intrinseci in un Centro Dialisi Le principali complicanze infettive sono dovute a: necessità di attivare un accesso vascolare per il trattamento dialitico (a causa del quale ogni pz. ha oltre il 30% di probabilità di andare incontro ogni anno ad una complicanza infettiva locale o sistemica) esposizione del pz. a specifici rischi come l infezione da HCV, HBV, HIV pz. a rischio di colonizzazioni e/o infezioni con MDRO (problema di resistenze batteriche)
5 La prevenzione ed il controllo delle Prevenzione Infezioni Ospedaliere Rischio Infettivo vs la riduzione del Rischio Clinico Misure specifiche di riduzione del Rischio biologico nel Centro Dialisi Ingresso riservato a persone autorizzate protocollo di pulizia e disinfezione del pavimento protocollo di pulizia e disinfezione delle superfici di lavoro e delle superfici esterne del monitor utilizzo di monitor dedicati (per acuti, HBV, HCV, HIV+) protocollo di disinfezione dei monitor, dell impianto di preparazione e distribuzione acqua per dialisi mezzi e procedure per il trattamento dei rifiuti adozione delle precauzioni universali (p. STANDARD)
6 La prevenzione ed il controllo delle Prevenzione Infezioni Ospedaliere Rischio Infettivo vs la riduzione del Rischio Clinico Precauzioni standard tutti i pz. devono essere considerati potenzialmente infetti da agenti virali che si trasmettono attraverso il sangue o altri liquidi biologici (HBV, HCV, HIV) Pertanto è necessario: adottare le misure barriera: guanti, camici/grembiuli, mascherine, occhiali/coprifaccia, calzari, copricapo utilizzare e smaltire correttamente aghi e taglienti lavarsi le mani decontaminare subito le superfici sporcate da materiali biologici potenzialmente infetti gestire adeguatamente i campioni biologici ed i pezzi anatomici
7 La prevenzione ed il controllo delle Prevenzione Infezioni Ospedaliere Rischio Infettivo vs la riduzione del Rischio Clinico Precauzioni standard tutti i pz. devono essere considerati potenzialmente infetti da agenti virali che si trasmettono attraverso il sangue o altri liquidi biologici (HBV, HCV, HIV) Particolari attenzioni per i prelievi di sangue : personale esperto (da affiancare sempre a personale in formazione) usare sempre guanti protettivi Utilizzare solo materiale monouso Privilegiare sistemi ematici sottovuoto se non disponibile il vacutainer, privilegiare aghi di sicurezza con protezione passiva utilizzare provette di materiale resistente agli urti
8 I microrganismi sono raccolti dal contatto diretto col malato o con oggetti nelle sue immediate vicinanze e possono sopravvivere sulle mani dell operatore
9 Lavaggio sociale Lavaggio delle mani allo scopo di eliminare la sporcizia grossolana e ridurre la flora transitoria. Da adottare prima e dopo manovre non invasive o in assenza di contaminazione visibile. Si usa il sapone (preferibilmente liquido), che rimuove sporco e materiale organico dalle mani. L azione antimicrobica è nulla, ma il sapone rimuove la flora transitoria a bassa aderenza.
10 Lavaggio antisettico. Lavaggio delle mani allo scopo di ridurre drasticamente la flora transitoria e parte della residente. Da adottare prima di manovre invasive o in presenza di contaminazione visibile. Si usano prodotti a base di antimicrobici (i più utilizzati clorexidina e iodofori).
11 Lavaggio antisettico. La clorexidina ha un ampio spettro (>Gram+), buona attività residua e viene poco inibita da liquidi organici. Gli iodofori hanno uno spettro maggiore della clorexidina, ma una modesta attività residua e l azione è notevolmente ridotta da liquidi organici.
12 Frizione antisettica. Applicazione di prodotto antisettico idroalcolico sulle mani NON visibilmente contaminate per ridurre la carica microbica presente. Se le mani sono visibilmente contaminate vanno lavate!
13 Antisepsi chirurgica. Lavaggio delle mani con acqua e prodotti antimicrobici allo scopo di allontanare la sporcizia grossolana, eliminare la flora transitoria e ridurre in modo importante quella residente. Da adottare prima di un intervento chirurgico.
14 La prevenzione ed il controllo delle Prevenzione Infezioni Ospedaliere Rischio Infettivo vs la riduzione del Rischio Clinico La tecnica descritta di seguito si Lavaggio sociale applica a: (uso di prodotto detergente) Lavaggio antisettico (uso di prodotto antisettico)
15 Lavaggio mani Le mani e i polsi degli operatori devono essere privi di monili Bagnarsi le mani con acqua (NON calda) Prendere il prodotto detergente o antisettico ( 2 corse dell erogatore)
16 Le mani e i polsi degli operatori devono essere privi di monili Frizionare in senso rotatorio palmo contro palmo e produrre schiuma poi avanti-indietro palmo contro dorso (mano sinistra su destra e viceversa)
17 Lavare accuratamente gli spazi interdigitali a mani allacciate e il dorso delle dita contro il palmo con movimento avanti-indietro
18 Strofinare il pollice nel palmo dell altra mano (e viceversa) con movimento rotatorio e la punta delle dita contro il palmo con movimento rotatorio (e viceversa)
19 Risciacquare accuratamente con acqua corrente (NON calda) Asciugarsi con cura usando una salvietta monouso (sconsigliato materiale a uso multiplo o i rulli)
20 Per chiudere il rubinetto servirsi della salvietta appena usata Verificare che le mani siano ben asciutte e riprendere le attività
21 Se le mani non sono sporche in modo visibile, si può usare una soluzione idroalcolica per il frizionamento delle mani. La tecnica da utilizzare è descritta di seguito.
22 Le mani e i polsi degli operatori devono essere privi di monili Riempire il palmo con una quantità di soluzione adatta a ricoprire la superficie di entrambe le mani
23 Frizionare in senso rotatorio palmo contro palmo e poi avanti-indietro palmo contro dorso (mano sinistra su destra e viceversa)
24 Frizionare accuratamente gli spazi interdigitali a mani allacciate e il dorso delle dita contro il palmo con movimento avanti-indietro
25 Strofinare il pollice nel palmo dell altra mano (e viceversa) con movimento rotatorio e la punta delle dita contro il palmo con movimento rotatorio (e viceversa)
26 Verificare che le mani siano ben asciutte e riprendere le attività
27 Lavarsi le mani : se visibilmente sporche o contaminate da liquido proteico, da sangue o altri liquidi corporei. se sporche in modo non visibile (in alternativa usare una soluzione idroalcolica per il frizionamento delle mani). Per l igiene delle mani, prestare particolare attenzione alle situazioni cliniche descritte di seguito.
28 Prima del contatto con i pazienti. Prima di indossare guanti sterili per inserire un catetere centrale intravascolare. Prima di inserire cateteri urinari, cateteri vascolari periferici o altri dispositivi invasivi che non richiedono tecnica chirurgica. MOLTO RACCOMANDATO RACCOMANDATO CONSIGLIATO
29 Dopo il contatto con la cute integra di un paziente (es. per sentire il polso o misurare la P.A. e per sollevare il paziente). Dopo il contatto con liquidi corporei o secrezioni, membrane mucose, cute non integra e medicazioni di ferite MOLTO RACCOMANDATO RACCOMANDATO CONSIGLIATO
30 Quando ci si sposta da una zona contaminata del corpo a un altra pulita nel corso dell assistenza. Dopo un contatto con oggetti inanimati (comprese le attrezzature mediche) nelle immediate vicinanze del paziente. Dopo essersi tolti i guanti. MOLTO RACCOMANDATO RACCOMANDATO CONSIGLIATO
31 Prima di mangiare e dopo aver usato la toilette. MOLTO RACCOMANDATO RACCOMANDATO CONSIGLIATO
32 Usare lozioni o creme per le mani con lo scopo di ridurre al minimo l incidenza di dermatiti irritanti. Non portare unghie finte (fortemente raccomandato in Terapia Intensiva o Sala Operatoria). Tenere le unghie naturali lunghe meno di 6 mm.
33 Togliersi i guanti tra un paziente e l altro; non cercare di lavare i guanti. Cambiare i guanti se ci si sposta da una zona contaminata del corpo a un altra pulita nel corso dell assistenza. Conservare i prodotti a base alcolica in armadi o zone approvate per contenere materiali infiammabili.
34 La prevenzione ed il controllo delle Infezioni Anno Ospedaliere 2011 vs la riduzione Attività del di Rischio controllo Clinico Attivazione delle misure di isolamento nelle SS.CC. Tutti i casi positivi per clostridium difficile Tutti i casi positivi per microrganismi MDR Tutte le patologie che richiedono isolamenti specifici
35 La prevenzione ed il controllo delle Infezioni Ospedaliere vs la Misure di isolamento riduzione del Rischio Clinico Attivazione delle misure di isolamento per MDRO Esempi di microrganismi multi farmaco resistenti MRSA VRE Acinetobacter Baumanni Enterobatteri produttori di carbapenemasi
36 La prevenzione ed il controllo delle Rischio Infettivo Enterobatteri Infezioni produttori Ospedaliere di carbapenemasi vs la riduzione del Rischio Clinico
37 La prevenzione ed il controllo delle Rischio Infettivo Enterobatteri Infezioni produttori Ospedaliere di carbapenemasi vs la riduzione del Rischio Clinico
38 La prevenzione Rischio ed Infettivo il controllo delle Infezioni Enterobatteri Ospedaliere produttori vs di la riduzione carbapenemasi del Rischio Clinico Frequenza di ceppi invasivi di K. Pneumoniae isolati in Europa nel 2007
39 Rischio Infettivo Enterobatteri produttori di carbapenemasi 1.0%
40 La prevenzione ed il controllo delle Rischio Infettivo Enterobatteri Infezioni produttori Ospedaliere di carbapenemasi vs la riduzione del Rischio Clinico Frequenza di ceppi invasivi di K. Pneumoniae isolati in Europa nel %
41 La prevenzione ed il controllo delle Rischio Infettivo Enterobatteri Infezioni produttori Ospedaliere di carbapenemasi vs la riduzione del Rischio Clinico
42 La prevenzione ed il controllo delle Rischio Infettivo Enterobatteri Infezioni produttori Ospedaliere di carbapenemasi vs la riduzione del Rischio Clinico
43 La prevenzione ed il controllo delle Rischio Infettivo Enterobatteri Infezioni produttori Ospedaliere di carbapenemasi vs la riduzione del Rischio Clinico
44 La prevenzione ed il controllo delle Rischio Infettivo Enterobatteri Infezioni produttori Ospedaliere di carbapenemasi vs la riduzione del Rischio Clinico
45 USO [corretto] DEI DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) Usare TUTTI quelli necessari! (non solo guanti o filtranti facciali, ma anche camici e visiere ) Indossare una maschera non è sufficiente se non la si indossa bene (prova di tenuta o fit test ) Alcuni DPI sono monouso (es. i filtranti facciali) in tal caso non vanno MAI riutilizzati; se sono pluriuso vanno ricondizionati. Non trascurare l igiene delle mani durante la svestizione; la parte esterna di un DPI va considerata CONTAMINATA
46 Alcune info Far indossare al paziente una maschera chirurgica Rimozione monili (non dovrebbero essere portati) CALZARI Lavaggio delle mani CAMICE FILTRANTE FACCIALE GUANTI CUFFIA CAMICE CALZARI Lavaggio o frizione antisettica delle mani OCCHIALI/VISIERA OCCHIALI/VISIERA E CUFFIA FILTRANTE FACCIALE Lavaggio o frizione antisettica delle mani GUANTI Lavaggio delle mani Uscita dall area del paziente Accesso all area del paziente
47 La prevenzione ed il controllo delle Rischio Infettivo Enterobatteri Infezioni produttori Ospedaliere di carbapenemasi vs la riduzione del Rischio Clinico
48 La prevenzione ed il controllo delle Infezioni Rischio Ospedaliere Infettivo vs la Enterobatteri produttori di carbapenemasi riduzione del Rischio Clinico Sintesi delle misure da adottare per la prevenzione ed il controllo della diffusione Isolamento in stanza singola o in area delimitata Impiegare staff dedicato in base alla valutazione del rischio Valutazione delle misure di isolamento Rinforzare le misure di carattere assistenziale (igiene mani, reprocessing degli strumenti, igiene ambientale, bundle per i device a permanenza) Indagine epidemiologica delle trasmissioni accertate Screening dei contatti
49 La prevenzione ed il controllo delle Infezioni Rischio Ospedaliere Infettivo vs la Enterobatteri produttori di carbapenemasi riduzione del Rischio Clinico Sintesi delle misure da adottare per la prevenzione ed il controllo della diffusione (continua) Ottimizzare le misure di prevenzione per la gestione dei devices a permanenza: Bundle per la prevenzione delle infezioni intravascolari associate a dispositivo Bundle per la prevenzione delle infezioni associate a ventilazione Bundle per la prevenzione delle infezioni associate a catetere urinario
50 La prevenzione ed il controllo delle Infezioni Rischio Ospedaliere Infettivo vs la Enterobatteri produttori di carbapenemasi riduzione del Rischio Clinico Bundle per la prevenzione delle infezioni intravascolari associate a dispositivo Eseguire igiene delle mani (IA) Utilizzare le massime misure barriera (IA) Eseguire antisepsi cutanea con clorexidina gluconato2%(ia) Scegliere catetere, tecnica e sede con < rischio complicanze, in relazione alla tipologia e durata del trattamento (IA) Rivalutare quotidianamente se mantenere il dispositivo
51 La prevenzione ed il controllo delle Infezioni Rischio Ospedaliere Infettivo vs la Enterobatteri produttori di carbapenemasi riduzione del Rischio Clinico Bundle per la prevenzione delle infezioni associate a catetere urinario Inserire il catetere usando una tecnica asettica e mantenere il catetere facendo riferimento a quanto raccomandato nelle linee guida (cura quotidiana) (IA) Considerare le alternative al cateterismo (IA) Evitare le cateterizzazioni non necessarie (IA) Rivalutare ogni giorno la necessità del catetere e rimuoverlo prontamente (IA)
52 grazie per l attenzione Direzione Sanitaria - Prevenzione del Rischio Infettivo - AOU Novara
Riportiamo di seguito la traduzione in italiano delle Raccomandazioni contenute nelle Linee Guida (da pag. 31 a pag. 34)
Igiene delle mani negli ambienti sanitari. Linee Guida dei Centers for Diseases Control and Prevention (CDC) sull'igiene delle mani negli ambienti sanitari (2002) Riportiamo di seguito la traduzione in
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