PROGETTO LIFE+ (ACRONYM: POSEIDONE) Nature and Biodiversity Environmental Policy and Governance Information and. Communication

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1 PROGETTO LIFE+ (ACRONYM: POSEIDONE) Nature and Biodiversity Environmental Policy and Governance Information and Communication

2 PROGETTO PRELIMINARE AZIONE A1 LIFE+ POSEIDONE MISURE URGENTI DI CONSERVAZIONE DELLE PRATERIE DI POSIDONIA DEL LAZIO SETTENTRIONALE Studio di Valutazione di Incidenza Dicembre 2011

3 INDICE 1 INTRODUZIONE 2 2 DESCRIZIONE AMBIENTALE DELL AREA DI INTERVENTO PSIC IT FONDALI TRA LE FOCI DEL FIUME CHIARONE E FIUME FIORA PSIC IT FONDALI ANTISTANTI PUNTA MORELLE RIPERIMETRAZIONE DELLE PRATERIE DI POSIDONIA DEL LAZIO 7 3 INDIVIDUAZIONE DEGLI IMPATTI POTENZIALI DESCRIZIONE DEGLI IMPATTI E MISURE DI MITIGAZIONE Impatti derivanti dall ancoraggio dei mezzi nautici Impatti derivanti dall immersione dei tetrapodi Impatti derivanti dalla presenza fisica dei tetrapodi sul fondo 11 4 CONCLUSIONI 12

4 1 INTRODUZIONE Il presente studio di valutazione di incidenza, è redatto al fine di verificare la presenza di eventuali impatti ambientali sui siti Natura 2000 oggetto dei lavori previsti dal Progetto LIFE+ POSEIDONE Misure urgenti di conservazione delle praterie di Posidonia del Lazio settentrionale, che prevede la messa a mare di n. 550 strutture antistrascico tipo tetrapodi a protezione del limite inferiore delle praterie di Posidonia antistanti Montalto di Castro (VT) codici SIC IT Fondali tra le foci del Fiume Chiarone e Fiume Fiora e IT Fondali antistanti Punta Morelle (Fig. 1.1). L intervento, infatti, è soggetto a procedura di Valutazione d Incidenza Ambientale ai sensi del D.P.R. n.357/ 1997, data l adiacenza dell intervento con le due zone SIC marine a Posidonia oceanica IT Fondali tra le foci del Fiume Chiarone e Fiume Fiora e IT Fondali antistanti Punta Morelle. Va in ogni caso ricordato che l intervento si inquadra come azione specifica del progetto di conservazione dell habitat a Posidonia oceanica, approvato e cofinanziato nel 2009 dalla Commissione Europea nell ambito del Programma LIFE+ rif. LIFE09 NAT/IT/ POSEIDONE Misure urgenti di conservazione delle *Praterie di Posidonia del Lazio settentrionale. 2

5 Fig. 1.1 Planimetrie delle aree di intervento e posizionamento dei tetrapodi (punti rossi) 3

6 2 DESCRIZIONE AMBIENTALE DELL AREA DI INTERVENTO L intervento di conservazione dei psic IT Fondali tra le foci del Fiume Chiarone e Fiume Fiora e IT Fondali antistanti Punta Morelle consta nell immersione di 550 strutture antistrascico (tetrapodi) contro la pesca illegale sui fondali marini antistanti la costa del Comune di Montalto di Castro (VT) a difesa delle due praterie di Posidonia oceanica (Fig. 1.1). La Posidonia oceanica è una pianta marina superiore endemica del Mediterraneo, attualmente in fase di regressione in tutto il bacino a causa, soprattutto, del peggioramento della qualità delle acque marine e degli impatti fisici antropici diretti sull habitat (pesca a strascico, ancoraggio) Fig Fig. 2.1 Esempio di dettaglio della restituzione Side Scan Sonar. Le linee sul fondo sono segni lasciati dai divergenti delle reti a strascico (fonte Università la Sapienza di Roma, Rapporto II Fase -versione provvisoria- giugno 2009). Le aree oggetto dell intervento, i psic IT Fondali tra le foci del Fiume Chiarone e Fiume Fiora e IT Fondali antistanti Punta Morelle, sono caratterizzati dalla presenza della fanerogama marina, come riportato nelle rispettive schede Natura 2000 aggiornate al giugno 2009, con una copertura dell habitat dichiarata per entrambi al 100%. 4

7 2.1 psic IT Fondali tra le foci del Fiume Chiarone e Fiume Fiora La scheda Natura 2000 di questo psic, reperibile su sito del Ministero dell Ambiente, risulta aggiornata al Giugno del Dalla scheda si evince che la prateria si estende da una profondità di circa 10 metri ad una massima di 25 metri, con una andamento parallelo alla linea. Parte del psic si trova nel tratto di mare antistante la Regione Toscana (Fig. 2.2). La scheda Natura 2000 riporta la presenza dell Habitat prioritario 1120* Praterie di Posidonia (Posidonion oceanicae), con una copertura del 100%. La vulnerabilità del sito risulta essere determinata da inquinamento e impatto antropico (tra cui la pesca a strascico). Fig 2.2 Cartografia del psic IT Fondali tra le foci del Fiume Chiarone e Fiume Fiora (Regione Lazio) Per quanto riguarda gli indici di valutazione del sito, si riportano di seguito quelli presenti sulla scheda Natura 2000: 5

8 Rappresentatività A rappresentatività eccellente Superficie relativa C percentuale compresa tra lo 0% ed il 2% della popolazione nazionale Grado conservazione B buona conservazione Valutazione globale B valore buono 2.2 psic IT Fondali antistanti Punta Morelle Anche la scheda Natura 2000 di questo psic risulta aggiornata al Giugno del Dalla scheda si evince che la prateria si estende da una profondità di circa 10 metri ad una massima di 30 metri, con una forma raccolta e un perimetro irregolare (Fig. 2.3). La scheda Natura 2000 riporta la presenza dell Habitat prioritario 1120* Praterie di Posidonia (Posidonion oceanicae), con una copertura del 100%. La vulnerabilità del sito risulta essere determinata da inquinamento e impatto antropico (tra cui la pesca a strascico). Fig 2.3 Cartografia del psic IT Fondali tra le foci del Fiume Chiarone e Fiume Fiora (Regione Lazio) 6

9 Per quanto riguarda gli indici di valutazione del sito, si riportano di seguito quelli presenti sulla scheda Natura 2000: Rappresentatività A rappresentatività eccellente Superficie relativa C percentuale compresa tra lo 0% ed il 2% della popolazione nazionale Grado conservazione B buona conservazione Valutazione globale B valore buono 2.3 Riperimetrazione delle praterie di Posidonia del Lazio Al fine di ottenere una definizione migliore e più accurata dell habitat per la progettazione ottimale dell intervento, nonché di fornire alla Regione Lazio una caratterizzazione di dettaglio delle praterie di Posidonia del Lazio e aggiornare così le relative schede Natura 2000, la Direzione Ambiente- Centro Monitoraggio GIZC ha avviato nel 2008 una convenzione con l Università della Sapienza di Roma Dip. Biologia dell Animale e dell Uomo per la riperimetrazione e la caratterizzazione di dettaglio di tutte le praterie antistanti la costa regionale. Nello specifico, le praterie oggetto dell intervento risultano aggiornate al sia nel posizionamento dei limiti superiore ed inferiore, sia nella caratterizzazione di dettaglio del substrato dell habitat (Fig. 2.4); da un analisi preliminare della nuova caratterizzazione, si può rilevare infatti che l habitat a Posidonia nei due SIC IT Fondali tra le foci del Fiume Chiarone e Fiume Fiora e IT Fondali antistanti Punta Morelle ha una distribuzione interna variabile e comprendente le seguenti coperture: Posidonia su matte o sabbia, Posidonia su roccia, Posidonia su matte, Posidonia su matte e matte morte, Posidonia a fasci isolati e matte morte, Matte morta, Cymodocea nodosa, Roccia e Sabbia. Non è significativo un confronto in merito alla conservazione dell habitat tra la nuova caratterizzazione e la cartografia disponibile, risalente alla pubblicazione Il Mare del Lazio del 1996, in quanto le scale di indagine e di restituzione grafica (1:5.000 contro 1: ), nonché le metodologie di acquisizione utilizzate, risultano sostanzialmente diverse e perciò i relativi risultati non sono confrontabili. La nuova cartografia delle praterie alla scala 1:5.000, una volta acquisita ufficialmente dalla Regione Lazio, potrà quindi essere utilizzata come base informativa di riferimento per i futuri monitoraggi regionali sullo stato di conservazione dell habitat a Posidonia. 7

10 8

11 Fig. 2.4 Riperimentrazione e caratterizzazione di dettaglio delle praterie di Posidonia oceanica (fonte Università la Sapienza di Roma, rappresentazione preliminare, 2011) 3 INDIVIDUAZIONE DEGLI IMPATTI POTENZIALI In questo capitolo si identificano e descrivono i probabili effetti del progetto sui due siti Natura Preme tuttavia sottolineare che l intervento si inquadra come azione specifica del progetto di conservazione dell habitat a Posidonia oceanica, approvato e cofinanziato nel 2009 dalla Commissione Europea nell ambito del Programma LIFE+ rif. LIFE09 NAT/IT/ POSEIDONE Misure urgenti di conservazione delle *Praterie di Posidonia del Lazio settentrionale. Nel presente studio l individuazione degli impatti viene presentato in forma tabellare (Tab. 3.1), grazie all incrocio e al confronto critico delle componenti progettuali, individuate come possibile fonte di impatto, e della prateria di Posidonia oceanica, potenzialmente sensibile alle stesse. COMPONENTI PROGETTUALI Fase di cantierizzazione (e manutenzione) 9

12 - Ancoraggio dei mezzi nautici (pontone, imbarcazione di supporto) - Immersione dei tetrapodi sul fondale Fase di funzionamento - Presenza fisica delle strutture sul fondale (effetti sull equilibrio idrodinamico/sedimentazione) Tabella 7.1 Individuazione degli impatti ambientali sull Habitat 1120* Habitat Fase di cantierizzazione (e manutenzione) Fase di funzionamento Ancoraggio Immersione tetrapodi Presenza tetrapodi 1120* Praterie di Posidonia 3.1 Descrizione degli impatti e misure di mitigazione Gli impatti potenziali sopra tabellati vengono di seguito descritti in riferimento alle componenti progettuali individuate, fornendo maggiori indicazioni utili alla valutazione e indicando le misure di mitigazione proposte Impatti derivanti dall ancoraggio dei mezzi nautici I mezzi nautici coinvolti nelle operazioni di immersione ancoreranno nei pressi del limite inferiore delle praterie di Posidonia grazie ad un preciso sistema di posizionamento GPS a bordo, restando sempre al di fuori delle praterie stesse secondo la cartografia più aggiornata a disposizione. Tali posizionamenti verranno assicurati dalla presenza a bordo di un operatore esterno incaricato dal Proponente per il controllo e la verifica di queste operazioni Impatti derivanti dall immersione dei tetrapodi L immersione dei tetrapodi potrebbe causare una risospensione temporanea dei sedimenti superficiali nel momento in cui le strutture si adagiano sul fondo, e in particolare della componente più fine (pelite). Ai fini di minimizzare il fenomeno di risospensione di sedimento fine, quindi, si opererà accompagnando l immersione dei tetrapodi per mezzo di un argano fino alla massima 10

13 profondità tecnicamente raggiungibile. Pertanto, il rischio che l eventuale nuvola di sedimento fine in risospensione arrivi sulla Posidonia oceanica si ritiene mitigato dall attenzione scrupolosa alle indicazioni progettuali. Tuttavia, al fine di fornire indicazioni progettuali ed operative, nonché verificare e quindi stimare quantitativamente l impatto dei tetrapodi sulla torbidità, è in corso (e durerà per tutto il periodo della progettazione definitiva e esecutiva) uno studio specifico sull idrodinamica e la torbidità dell area oggetto dell intervento, mentre verranno effettuati dei monitoraggi in situ durante e dopo le operazioni di immersione dei tetrapodi finalizzati alla verifica dell impatto stesso. Infine, l area del fondale sottratta dai tetrapodi alle popolazioni bentoniche verrà riacquistata grazie alla nuova (maggiore) superficie dei tetrapodi stessi, che verrà certamente colonizzata dagli organismi marini della zona Impatti derivanti dalla presenza fisica dei tetrapodi sul fondo La presenza dei tetrapodi modifica inevitabilmente la morfologia del fondo, creando una fascia di strutture antistrascico parallela al limite inferiore delle praterie oggetto dell intervento, con un elevazione massima di 4,20 m dal fondo marino. Tale presenza non comporta modifiche dell idrodinamica e della torbidità dell area oggetto dell intervento, soprattutto verso le praterie di Posidonia, così come risulta dallo studio sull idrodinamica e sedimentologia effettuato ad hoc per questo progetto (All. A04 del progetto definitivo). La stessa strutturazione a braccia del tetrapode, nonché la disposizione delle 550 strutture, non impediscono il naturale idrodinamismo delle masse d acqua, grazie alla semitrasparenza dell opera e agli ampi varchi lasciati tra i corpi di tetrapodi come previsto da progetto. La presenza dei tetrapodi creerà un nuovo ambiente sommerso dotato di tane ed anfratti artificiali che saranno utilizzati dalla specie ittiche della zona come rifugio e riparo, soprattutto dei giovanili, aumentando e garantendo la presenza di tali specie in quest area. 11

14 4 CONCLUSIONI L intervento oggetto del presente Studio Preliminare Ambientale si inquadra come azione specifica del progetto di conservazione dell habitat a Posidonia oceanica, approvato e cofinanziato nel 2009 dalla Commissione Europea nell ambito del Programma LIFE+ rif. LIFE09 NAT/IT/ POSEIDONE Misure urgenti di conservazione delle *Praterie di Posidonia del Lazio settentrionale. I possibili impatti delle componenti progettuali individuate sull Habitat 1120* Praterie di Posidonia sono stati individuati e corredati dalle relative misure di mitigazione, che nella pratica verranno garantite semplicemente attenendosi scrupolosamente alle indicazioni progettuali durante le fasi operative. I risultati degli studi specifici e dei successivi relativi monitoraggi ambientali effettuati ah hoc per questo progetto saranno forniti appena disponibili all Autorità Competente. 12

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