Capire, progettare e gestire l ambiente.
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- Giuseppa Volpi
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1 Capire, progettare e gestire l ambiente.
2 IL GRUPPO E LA SUA STORIA Fondata nel 2003 da Gabriella Chiellino, prima laureata in Italia in Scienze Ambientali, eambiente è diventata una SOCIETÀ DI CONSULENZA E INGEGNERIA AMBIENTALE preparata ed attiva in tutta Italia ed in Europa. Grazie all esperienza maturata in eambiente, nel 2010 nasce eenergia, che si occupa di SVILUPPO NEL SETTORE RINNOVABILI (Biogas, Biomasse, Idroelettrico, Eolico), sia in termini autorizzativi che impiantistico/costruttivi. Da un progetto vincitore del premio assegnato dal Comune di Venezia per gli investimenti più innovativi, nasce nel 2012 e3city, per dare risposta a specifiche tematiche urbane, legate alla MOBILITÀ ed alla progettazione urbana ed architettonica sostenibile. Oggi la visione di consulting e progettazione del gruppo ha un unico obiettivo: EFFICIENZA nei consumi e nell uso di materie prime o recuperate
3 LE SEDI CONEGLIANO Sede Legale ed Amministrativa VENEZIA, Parco Scientifico e Tecnologico VEGA Sede Operativa MILANO Ufficio Commerciale ROMA Ufficio Commerciale WEB SOCIAL Sito certificato sede operativa di Venezia
4 IL TEAM eambiente oggi è costituito da 35 LAUREATI inquadrati come dipendenti, e ha un indotto di 10 professionisti esterni. I tecnici provengono da diversi percorsi formativi, per offrire ai clienti il maggior numero di competenze e professionalità. eambiente collabora continuamente con le UNIVERSITÀ attraverso stage, tirocini e tesi di laurea.
5 ATTIVITÀ Divisione Ricerca e Sviluppo Divisione Certificazione e Controllo Ambientale Divisione Valutazione Ambientali e Monitoraggi Divisione Rifiuti e Bonifiche Divisione Marketing & Comunicazione Gare e appalti Progettazione europea Team legale Finanziamenti Certificazioni ambientali Audit leale ed ambientale LCA, carbon e water footprint Salute e sicurezza VIA VAS VINCA Acustica ambientale Modellistica Ambientale Progetti di bonifica Gestione rifiuti Idraulica ambientale Eventi Formazione Comunicazione Ambientale
6 Indice 1. Concetti fondamentali di acustica 2. Inquadramento normativo 3. Piano di Classificazione Acustica Comunale 4. Valori limite differenziali di immissione 5. Esempi pratici
7 Definizione di rumore Si può considerare rumore un qualsiasi tipo di suono indesiderato in grado di disturbare, infastidire e alterare l integrità fisica dell individuo Il decibel Il suono consiste in variazioni di pressione in un intervallo molto esteso. Per effettuare calcoli che coinvolgono ordini di grandezza molto differenti tra loro si ricorre alla scala logaritmica dei decibel (db). Il livello di pressione sonora è così definito: Pressione sonora di riferimento ( Pa) Ponderazione in frequenza db(a) L udito umano ha una sensibilità variabile in funzione della lunghezza d onda e ridotta alle basse ed alte frequenze. I livelli sonori assoluti vengono dunque corretti per tenere conto di tale effetto fisiologico tramite l applicazione del filtro A. Tale ponderazione, indicata con db(a) è quella utilizzata in acustica ambientale Concetti fondamentali di acustica
8 Livello di pressione sonora equivalente È il principale parametro di riferimento delle norme ai fini della valutazione dell inquinamento acustico nell ambiente. I limiti acustici derivanti dalla Classificazione Acustica del territorio fanno riferimento a questa grandezza, che viene definita come segue: pa(t): valore istantaneo della pressione sonora P0: valore pressione di riferimento (20 µpa) Determinazione del livello equivalente nel periodo di riferimento 1. Misura per integrazione continua 2. Misura con tecnica di campionamento Concetti fondamentali di acustica
9 Inquadramento normativo fondamentale D.P.C.M. 01/03/91 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno LEGGE n. 447/95 Legge Quadro sull inquinamento acustico D.P.C.M. 14/11/97 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore D.P.C.M. 05/12/97 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici D.P.R. 459/98 Norme in materia di inquinamento acustico da traffico ferroviario D.P.R. 142/2004 Disposizioni per la prevenzione e il contenimento dell inquinamento acustico da traffico veicolare L.R. 16/2007 Norme in materia di tutela dall inquinamento atmosferico e acustico D.G.R. 463/2009 Criteri e linee guida per la redazione dei P.C.C.A. D.G.R. 2870/2009 Criteri per la redazione della documentazione di impatto e clima acustico Inquadramento normativo
10 Legge n.447/95 Definizione dei valori limite di immissione, emissione, qualità, differenziali Riconoscimento della figura di Tecnico Competente in Acustica Ambientale Definizione delle competenze di Regioni e Comuni Definizione dei contenuti dei Piani di Risanamento Acustico Emanazione di disposizioni in materia di impatto acustico e clima acustico Emanazione di Regolamenti di esecuzione per disciplinare inquinamento acustico legato al traffico veicolare, ferroviario, marittimo ed aereo Inquadramento normativo Legge Quadro sull inquinamento acustico
11 Legge n.447/95 COMPETENZE REGIONI Criteri per la redazione della Classificazione Acustica del territorio Modalità, scadenze e sanzioni per l obbligo di Classificazione Modalità di rilascio delle autorizzazioni comunali per lo svolgimento delle attività temporanee e delle manifestazioni pubbliche rumorose COMPETENZE COMUNI Redazione della Classificazione Acustica del territorio Adozione dei Piani di Risanamento Acustico Rilascio delle autorizzazioni comunali per lo svolgimento delle attività temporanee e delle manifestazioni pubbliche rumorose, anche in deroga ai limiti Inquadramento normativo Legge Quadro sull inquinamento acustico
12 D.P.C.M. 14/11/97 Inquadramento normativo Definizioni delle classi acustiche
13 Valori limite di EMISSIONE D.P.C.M. 14/11/97 Valori limite assoluti di IMMISSIONE Inquadramento normativo Definizioni dei valori limite di emissione e immissione
14 Valori limite di EMISSIONE D.P.C.M. 14/11/97 Valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora misurato in prossimità della sorgente stessa (come definito dalla L.447/95)???????? I rilevamenti e le verifiche sono effettuati in corrispondenza degli spazi utilizzati da persone e comunità Valori limite assoluti di IMMISSIONE Valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell ambiente abitativo o nell ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori Per le infrastrutture stradali, ferroviarie, marittime e aeroportuali, tali limiti non si applicano all interno delle rispettive fasce di pertinenza. All esterno di tali fasce dette sorgenti concorrono al raggiungimento dei limiti assoluti di immissione Valori limite differenziali di IMMISSIONE Inquadramento normativo Definizioni dei valori limite di emissione e immissione
15 D.P.R. 459/98 e 142/2004 Definizione di fasce di pertinenza acustica per le infrastrutture stradali e ferroviarie Definizione dei limiti di immissione per le infrastrutture esistenti e di nuova realizzazione Definizione di interventi per il rispetto dei limiti e di modalità di misura all interno dei ricettori Inquadramento normativo Rumore stradale e ferroviario
16 L.R. FVG 16/2007 Redazione proposta di P.C.C.A. 60 giorni 90 giorni Acquisizione del parere ARPA FVG Art.23 Adozione e approvazione del PCCA Art. 24 Adeguamento degli strumenti urbanistici Adozione da parte del Comune Approvazione definitiva del P.C.C.A. Accoglimento di eventuali osservazioni 30 giorni Inquadramento normativo Iter procedurale di approvazione del P.C.C.A.
17 D.G.R. 463/2009 Inquadramento normativo Criteri e linee guida per la redazione dei P.C.C.A.
18 D.G.R. 2870/2009 Definizione dei contenuti e delle modalità di redazione delle Valutazioni Previsionali di Impatto Acustico Aeroporti, aviosuperfici, eliporti Infrastrutture stradali Discoteche Circoli privati e pubblici esercizi Impianti sportivi Ferrovie e simili Definizione dei contenuti e delle modalità di redazione delle Valutazioni Previsionali di Clima Acustico Modulistica per procedure semplificate di presentazione della VPIA per attività non rumorose Inquadramento normativo Criteri per la redazione documentazione clima e impatto acustico
19 Classificazione Acustica del Territorio È il risultato della suddivisione del territorio urbanizzato in aree acustiche omogenee a cui corrispondono limiti massimi di livelli sonori equivalenti consentiti. L obiettivo è prevenire il deterioramento di zone acusticamente non inquinate, promuovere il risanamento di zone eccessivamente rumorose e fornire uno strumento di pianificazione e risanamento dello sviluppo urbanistico, commerciale ed industriale. Il Piano Comunale di Classificazione Acustica (PCCA) si coordina con il Piano Regolatore, anche come sua parte integrante e qualificante, e con gli altri strumenti di pianificazione di cui i Comuni devono dotarsi (ad esempio il Piano Urbano del Traffico). Il P.C.C.A. definisce un limite alla rumorosità ambientale prima che un limite a tutela del disturbato. Piani di Classificazione acustica Comunale Che cos è?
20 Mappatura acustica Vs Classificazione acustica La mappatura acusticarappresenta tramite appositi indicatori i livelli di rumore presenti in una certa area. È quindi una simulazione sul lungo periodo che tiene conto delle reali sorgenti presenti e dell ambiente di propagazione La Classificazione Acustica visualizza la classe acustica di appartenenza di una determinata area all interno della quale sono validi i limiti assoluti stabiliti da D.P.C.M. 14/11/97 Piani di Classificazione acustica Comunale Che cos è?
21 Lettura dello stato di fatto del territorio Dati di partenza Inquadramento territoriale generale Analisi delle infrastrutture Inquadramento dei vincoli Presenza di elementi particolari Presenza di criticità acustiche Analisi dello strumento urbanistico Suddivisione in UT Reperimento informazioni Poligoni chiusi aventi unica destinazione urbanistica con riferimento alla zonizzazione del P.R.G. e delimitati da infrastrutture di trasporto lineare o discontinuità morfologiche Base cartografica CTRN P.R.G.C. informatizzato e georiferito Elenco residenti ed attività terziarie per numero civico Numeri civici georiferiti Piani di Classificazione acustica Comunale Passi metodologici per la redazione
22 Zonizzazione Parametrica Prima classificazione basata sulla valutazione di parametri oggettivi e basata su procedure «automatiche» di elaborazione dei dati urbanistici ed anagrafici riferiti alla situazione esistente Classe V Zone D Classe I Aziende agricole - Parchi, A.R.I.A., SIC, ZPS - Complessi scolastici - Strutture sanitarie - Strutture socio assistenziali Aree militari Piani di Classificazione acustica Comunale Passi metodologici per la redazione
23 Zonizzazione Parametrica La classe acustica parametrica per ciascuna delle restanti U.T. viene calcolata sulla base dei Parametri Rappresentativi dei Fattori Territoriali e può essere la classe II, III e IV a seconda della densità di residenti ed attività terziarie e produttive. Piani di Classificazione acustica Comunale Passi metodologici per la redazione
24 Campagna di rilievi fonometrici L indagine fonometrica è finalizzata alla caratterizzazione del clima acustico esistente ed alla definizione della successiva zonizzazione aggregata e si basa su rilievi di breve periodo, lungo periodo e sopralluoghi. Piani di Classificazione acustica Comunale Passi metodologici per la redazione
25 Zonizzazione Aggregata La Zonizzazione Aggregata consiste in un analisi critica della Z.P. Sulla base dell applicazione di criteri acustici, in funzione delle scelte di governo del territorio ed evitando i contatti tra classi i cui limiti differiscono per più di 5 dba Aggregazione aree in Classe I Aggregazione aree in Classe II, III e IV Le linee guida prevedono 5 criteri per il cambio di classe esecuzione test Allegato A alle Linee Guida verifica del rispetto dei limiti tramite rilievo fonometrico eventuale predisposizione di fasce di decadimento di classe II A B C D E Variazione di classe dovuta alle dimensioni ed al contesto contiguo Variazione di classe legato a previsioni dello strumento urbanistico Reali condizioni acustiche dell area Zone cuscinetto Declassamento delle aree agricole Piani di Classificazione acustica Comunale Passi metodologici per la redazione
26 Zonizzazione Aggregata La Zonizzazione Aggregata consiste in un analisi critica della Z.P. Sulla base dell applicazione di criteri acustici, in funzione delle scelte di governo del territorio ed evitando i contatti tra classi i cui limiti differiscono per più di 5 dba Aggregazione aree in Classe V verifica dei livelli acustici tramite rilievo fonometrico esecuzione test Allegato C Linee Guida per le Z.I. forti predisposizione di fasce di decadimento acustico Zona Industriale Sparsa con fasce di decadimento di classe IV e classe III di ampiezza variabile in funzione della superficie dell U.T. Zona Industriale Forte con fasce di decadimento di classe IV (120 metri) e classe III (60 metri) Piani di Classificazione acustica Comunale Passi metodologici per la redazione
27 Zonizzazione Aggregata La Zonizzazione Aggregata consiste in un analisi critica della Z.P. Sulla base dell applicazione di criteri acustici, in funzione delle scelte di governo del territorio ed evitando i contatti tra classi i cui limiti differiscono per più di 5 dba. Ulteriori valutazioni di aree particolari come aree di cava, impianti tecnologici, depuratori, centrali idroelettriche, aziende agricole, attività produttive in zona impropria Piani di Classificazione acustica Comunale Passi metodologici per la redazione
28 Classificazione delle infrastrutture di trasporto Strade tipo A 50 m 100 m 150 m 100 m Strade tipo Cb Limiti come da D.P.R. 142/2004 Strade tipo Eed F 150 m 100 m Limiti in base a Classe acustica aree contigue Ferrovie Limiti come da D.P.R. 459/98 Piani di Classificazione acustica Comunale Passi metodologici per la redazione
29 Zonizzazione Integrata La Zonizzazione Integrata consiste nella sovrapposizione alla Zonizzazione Aggregata in uno specifico elaborato grafico di altre informazioni e tematismi. Zonizzazione dei comuni contermini ove presente Fasce di pertinenza infrastrutture Fasce di rispetto zone produttive Aree per manifestazioni e spettacoli temporanei Piani di Classificazione acustica Comunale Passi metodologici per la redazione
30 Zonizzazione Definitiva Consiste nell elaborato grafico finale avente valenza attuativa e che contiene tutte le informazioni raccolte durante le fasi precedenti ed armonizzate in un unica tavola. Individuazione delle criticità Potenziale incompatibilità Media incompatibilità Alta incompatibilità Piani di Classificazione acustica Comunale Passi metodologici per la redazione
31 Zonizzazione Definitiva Viene analizzata inoltre la compatibilità tra il P.C.C.A. e il P.R.G.C. e vengono recepiti eventuali indirizzi politici di programmazione territoriale Piani di Classificazione acustica Comunale Passi metodologici per la redazione
32 Elaborati di Piano Il Piano di Classificazione Acustica Comunale si compone, oltre che dagli elaborati grafici (circa 10), dei seguenti documenti: Relazione tecnica descrittiva Regolamento Acustico Comunale Cantieri stradali, edili ed assimilabili Manifestazioni temporanee in luogo pubblico Altre attività temporanee che non necessitano di autorizzazione (allarmi, attrezzature da giardino, sirene. Eventuali disposizioni tecniche ed edilizie (D.P.C.M. 05/12/97) Modalità di controllo e sanzioni Procedure per la segnalazione di esposti Modulistica per Documentazione di Impatto Acustico Piani di Classificazione acustica Comunale Passi metodologici per la redazione
33 36 % popolazione residente in comuni che hanno iniziato l iter di approvazione (58% superficie territoriale) 11 % popolazione residente in comuni con PCCA approvato (24% superficie territoriale) Fonte ARPA FVG Dicembre 2013 Piani di Classificazione acustica Comunale Stato di attuazione
34 Come procedere in assenza di P.C.C.A? Valori limite fissati da Art. 6 comma 1 D.P.C.M. 01/03/91 ZONE A D.M. 1444/68 Agglomerati urbani a carattere storico artistico o di pregio ambientale ZONE B D.M. 1444/68 Parti del territorio parzialmente o totalmente edificate diverse dalle zone A Zonizzazione Tutto il territorio nazionale Limite diurno Leq (A) Limite notturno Leq (A) Zone A Zone B Zone esclusivamente industriali Limiti stabiliti in funzione della destinazione urbanistica generalmente più permissivi (al massimo limiti equivalenti a quellidi ClasseIII Piani di Classificazione acustica Comunale Stato di attuazione
35 Valori limite differenziali di immissione (D.P.C.M. 14/11/97) Misurati all interno degli ambienti abitativi con una funzionalità di riscontro di possibili disturbi per l individuo L D = L A L R Livello differenziale Max 5 dba durante periodo diurno Max 3 dba durante periodo notturno Limite notturno piuttosto restrittivo Livello ambientale misurato con sorgente disturbante attiva Livello residuo misurato in assenza di sorgente disturbante Misurati presso ambienti abitativi o con permanenza di persone Non si applicano nelle aree di classe VI Soglie di esclusione: limiti di trascurabilità in funzione di LA Non si applicano a rumore prodotto da infrastrutture Valori limite differenziali di immissione
36 Valori limite differenziali di immissione (D.P.C.M. 14/11/97) VALORI LIMITE ASSOLUTI VALORI LIMITE DIFFERENZIALI Funzione amministrativa e di gestione territoriale Funzione di tutela del singolo individuo dal disturbo Misurati negli ambienti esterni e fuori dalle abitazioni Misurati all interno delle abitazioni Calcolati su un tempo di riferimento TR lungo Riferiti a un tempo di misura TM breve Dipendono dalla classificazione acustica del territorio Sono applicabili indipendentemente dalla classificazione acustica Applicabili a rumorosità infrastrutture Non valgono per rumorosità infrastrutture Valori limite differenziali di immissione
37 Esempi di lettura corretta del P.C.C.A. (1) Limiti applicabili al ricettore individuato Legenda Sorgente Classe acustica / fascia di pertinenza Limite di IMMISSIONE diurno (dba) Limite di IMMISSIONE notturno (dba) Ferrovia Fascia «B» Autostrada Fascia «B» Altre sorgenti Classe II Un ipotetica sorgente sonora (es. cogeneratore) dovrà garantire il rispetto del limite di immissione di classe II. Il rumore del traffico stradale e ferroviario non concorre al raggiungimento di tale limite. Dovrà essere rispettato inoltre, qualora applicabile, il valore limite differenziale presso l abitazione (e presso tutte quelle acusticamente interessate). La valutazione previsionale dunque dovrà prevedere almeno delle stime mirate alla verifica di questi limiti. A rigore i limiti di immissione di classe II devono essere rispettati anche a confine dell area dove è installata la sorgente. I limiti più restrittivi sono quelli di emissione la cui interpretazione risulta più difficile. Esempi pratici
38 Esempi di lettura corretta del P.C.C.A. (2) Limiti applicabili al ricettore individuato Legenda Sorgente Classe acustica / fascia di pertinenza Limite di IMMISSIONE diurno (dba) Limite di IMMISSIONE notturno (dba) Strada Regionale Fascia «A» Altre sorgenti Fascia classe III zona industriale Forte L attività industriale deve rispettare il limite di immissione di classe V a confine. La fascia di rispetto della zona industriale forte di classe III si sovrappone alla classe II nelle aree limitrofe alla zona industriali. La classe acustica di riferimento presso il ricettore è pertanto la classe III. Il rumore del traffico stradale non concorre al raggiungimento di tale limite poiché ci troviamo all interno della fascia di pertinenza. Dovrà essere rispettato inoltre, qualora applicabile, il valore limite differenziale presso l abitazione (e presso tutte quelle acusticamente interessate) relativamente alle sole sorgenti aziendali. Scarsa rilevanza ed applicabilità dei valori limite di emissione. Esempi pratici
39 Esempi di lettura corretta del P.C.C.A. (3) Limiti applicabili al ricettore individuato Legenda Sorgente Classe acustica / fascia di pertinenza Limite di IMMISSIONE diurno (dba) Limite di IMMISSIONE notturno (dba) Strada tipo «E» Altre sorgenti Limiti di classe IV (fascia 30 m) Classe 1 (Casa di riposo) L attività in contesto urbano (ad esempio un pubblico esercizio) dovrà garantire il rispetto del limite di immissione più restrittivo. Poiché ci si trova in presenza di un ricettore sensibile ovvero di una casa di riposo per anziani, tale limite sarà quello di classe 1 ed andrà verificato ai confini dell U.T. che ospita la struttura assistenziale in esame. Il buffer di classe II predisposto attorno all U.T. di classe I, oltre ad evitare il contatto tra classi i cui limiti differiscono per più di 5 dba, garantisce una protezione acustica in quanto a 30 m dalle pertinenze dovrà essere rispettato il limite di classe II. Il ricettore si trova all esterno delle fasce di pertinenza di ampiezza 30 m (che non vengono visualizzate per una miglior leggibilità) e quindi il rumore del traffico concorre al raggiungimento dei valori limite di immissione. Andrà verificata l applicabilità e il rispetto del valore limite differenziale presso i ricettori abitativi maggiormente esposti, che saranno quelli limitrofi all attività. Esempi pratici
40 In definitiva Analisi attenta della documentazione di impatto acustico che viene presentata: Interpretazione corretta del P.C.C.A. Individuazione corretta dei ricettori sensibili Contenuti minimi mirati alla verifica del rispetto dei valori limite di immissione e del criterio differenziale Particolare attenzione ad impianti/attività che operano durante il periodo notturno Richiedere la verifica del criterio differenziale anche in assenza di P.C.C.A. In assenza di P.C.C.A. attenzione perché i limiti consentiti sono in generale maggiori (al più si arriva alla classe III) e si possono creare criticità in seguito all approvazione del Piano Esempi pratici
41 GRAZIE PER L ATTENZIONE Dott. Emanuele Zanotto e.zanotto@eambiente.it Ing. Michele Arnoffi m.arnoffi@eambiente.it Parco Scientifico e Tecnologico VEGA Via delle Industrie, Marghera (VE) Italy T F info@eambiente.it
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