Analisi report Questionario conoscitivo rischio clinico

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1 Analisi report Questionario conoscitivo rischio clinico Il questionario conoscitivo rischio clinico è stato somministrato, nel corso dell anno 2006, a tutti i dipendenti dell Azienda Ospedaliera Ospedale San Salvatore di Pesaro per l acquisizione di informazioni significative che integrate con quelle provenienti da altre fonti aziendali (SDO, documentazione clinica, gestione reclami, gestione contenzioso, denunce infortuni, cadute accidentali, attività del Servizio Prevenzione e Protezione, attività del Comitato Infezioni Ospedaliere, attività del Comitato buon uso del sangue, attività della Commissione Farmaceutica Ospedaliera, segnalazione eventi sentinella, segnalazione volontaria, attività di audit, verifiche ispettive qualità, etc.) - potessero consentire di effettuare una mappatura dei punti critici e dei fattori di rischiosità all interno dell Azienda medesima. Il questionario, per il quale si richiedeva la compilazione anche in forma anonima, si articola in tre principali sezioni: - la prima, di carattere introduttivo, in cui vengono richieste informazioni generali relative al dipendente (cognome e nome, Struttura di appartenenza, sesso, età, anzianità di servizio, professione) - la seconda, l Azienda: conoscenza, percezione ed aspettative, per l acquisizione di informazioni circa la conoscenza dell assetto organizzativo aziendale, dei processi lavorativi nell ambito della Struttura di riferimento, l integrazione fra i vari livelli dell organizzazione, il coinvolgimento nella vita aziendale e gli aspetti importanti della vita lavorativa - la terza, riguardante il Rischio clinico: conoscenza, percezione, collaborazione, per l identificazione delle principali aree critiche, attività a rischio e modi/cause di errori Su un totale di n questionari distribuiti ne sono stati riconsegnati n. 570 (tasso di rispondenza del 53,12 %), di cui n. 354 (62,1%) in forma anonima L analisi dei report relativi ad una prima elaborazione dei dati pervenuti ha evidenziato, in particolare, quanto di seguito indicato.

2 Alcuni dati introduttivi La tabella 1 individua la distribuzione dei rispondenti per fascia di età e sesso; in particolare il 67% dei rispondenti ha una età compresa tra i 35 e 54. La fascia di età prevalente è quella tra anni con il 37% delle risposte seguita dalla successiva (45-54 anni) con il 30% delle risposte Tabella 1 Distribuzione % dei questionari compilati per fascia di età e sesso età F M Non Indicato Totale < 25 1% 1% 2% % 5% 1% 18% % 7% 2% 37% % 9% 1% 30% >=55 4% 4% 1% 8% Non indicato 2% 1% 2% 5% Totale 68% 26% 6% 100% Il grafico individua la distribuzione percentuale dei rispondenti suddivisa per sesso e anzianità di servizio. Si può notare come fino a 10 anni di servizio la percentuale tra i rispondenti tra i due sessi Grafico 1 Distribuzione dei rispondenti % per sesso e anzianità di servizio (% di colonna) 40% 35% 30% 34% 32% % rispondenti 25% 20% 15% 10% 5% 23% 24% % Femmine % Maschi 0% < >20 Anzianità servizio (anni) sia sostanzialmente invariata per poi avere una prevalenza per il sesso femminile per la fascia (34%) e per quella maschile per la fascia >20 anni (32%).

3 La tabella 2 mostra la distribuzione dei questionari compilati per professione, evidenziando come la componente infermieristica detenga un 39% di questionari ritornati. Tabella 2 Distribuzione dei questionari compilati per professione Professione Nro % Infermiere % Medico 77 14% Amministrativo 68 12% Ausiliario 35 6% Non definito 29 5% Operatore Tecnico 23 4% OSS 20 4% Tecnico Laboratorio 17 3% Altro 16 3% Tecnico Radiologia 13 2% Ostetrica 9 2% Biologo 7 1% Farmacista 6 1% Autista 5 1% Coordinatore Inferm. 5 1% Diestista 4 1% Ingegnere 4 1% Ortottista 3 1% Tecnico Riabilitazione 3 1% Fisico Sanitario 2 0% Totale % Risultati elaborazione sezione: L'AZIENDA: CONOSCENZA, PERCEZIONE ED ASPETTATIVE 1. CONOSCENZA DELL ASSETTO ORGANIZZATIVO AZIENDALE Il grafico 2 illustra la componente conoscitiva organizzativa aziendale da parte dei rispondenti. Il 22,6% dichiara di conoscere pochissimo (5,3%) o poco (17,4%) come è organizzata l Azienda, mentre il 37,4% dichiara di conoscere molto (30,2%) o moltissimo (7,2%) l organizzazione aziendale. Il 38,2% ritiene di essere abbastanza conoscitivo della stessa.

4 Grafico 2 Domanda Conosce l'organizzazione dell'azienda 7,2% 1,8% 5,3% 0=Pochissimo 30,2% 17,4% 1=Poco 2=Abbastanza 3=Molto 4=Moltissimo Non risponde 38,2% Il grafico 2.1 illustra le risposte date alla domanda : ritiene che all interno della Struttura Operativa di appartenenza la maggior parte delle persone conosce il sistema dei compiti e delle responsabilità (Chi fa che cosa)?. Il 22, 3% ritiene che all interno della propria struttura, il personale conosca pochissimo (4,4%) o poco (17,9%) compiti e responsabilità, mentre un 34,9% ritiene che i propri colleghi conoscano molto (26,1%) o moltissimo (8,8%) chi fa che cosa. Grafico 2.1 Domanda 1.2 -All'interno della sua Struttura le persone conoscono compiti e responsabilità? 8,8% 4,7% 4,4% 17,9% 0=Pochissimo 1=Poco 2=Abbastanza 3=Molto 26,1% 4=Moltissimo Non risponde 38,1% LAVORATIVI DELL UNITÀ ORGANIZZATIVA 2. CONOSCENZA DEI PROCESSI La domanda 2.1 del questionario chiedeva se nella Struttura dove si lavora ci si preoccupa del grado di soddisfazione dei pazienti-utenti (clienti esterni ). I risultati sono evidenziati dal grafico 3

5 Grafico 3 Domanda 2.1 All'interno della sua Struttura ci si proccupa del grado si soddisfazione degli utenti? 20,7% 3,7% 3,7% 10,0% 23,7% 0=Pochissimo 1=Poco 2=Abbastanza 3=Molto 4=Moltissimo Non risponde 38,2% In sintesi il 13,4% ritiene che ci si preoccupi poco o pochissimo del grado di soddisfazione degli utenti contro un 58,9% che sostiene il contrario. Il grado si soddifazione procurato verso i propri colleghi (clienti interni ) è stato rilevato dalla domanda 2.2 nella Struttura dove lavora ci si preoccupa del grado di soddisfazione procurato col proprio lavoro ai propri colleghi (clienti interni). Il risultato (rappresentato dal grafico 3.1) è meno marcato rispetto al precedente, in quanto il 28,2% ritiene che ciò non avvenga contro un 39,6% che sostiene il contrario. 3. L INTEGRAZIONE FRA I VARI LIVELLI DELL ORGANIZZAZIONE Per valutare questo spetto sono state elaborate 4 domande sul livello di soddisfazione percepito relativo al sistema del trasferimento delle informazioni/comunicazioni. La tabella 3 riassume in sintesi i risultati ottenuti. Tabella 3 Domanda 3.1/3.4 Quanto ritiene soddisfacente il sistema del trasferimento delle informazioni/comunicazioni Scala Azienda in generale Tra propria Struttura e altre Strutture All'interno propria Struttura Tra professionisti e pazienti Pochissimo/Poco 39% 36% 19% 17% Moltissimo/Molto 12% 18% 46% 36% Si può notare come si reputi poco soddisfacente il sistema di trasferimento delle informazioni in Azienda in generale (39%) e tra la propria Struttura e le altre (36%) mentre le cose sembrano nettamente migliori nell ambito della propria Struttura (46%) 4. IL SISTEMA DI GESTIONE E DI CONTROLLO/VERIFICA Ai Dipendenti Aziendali si è chiesto se secondo loro (Domanda 4.1) nel proprio ambito lavorativo le capacità professionali venissero fatte crescere o meno. Il 39,5% risponde in senso negativo (poco o pochissimo) contro un 23,5% che asserisce il contrario (molto moltissimo)

6 5. VITALITA ORGANIZZATIVA E ORIENTAMENTO AL CAMBIAMENTO Questo aspetto è stato valutato con la somministrazione di 4 domande ovvero si è chiesto se il coinvolgimento nella vita aziendale avviene attraverso la partecipazione alla definizione degli obiettivi, ad incontri collettivi della propria Struttura Operativa, ad attività di aggiornamento e formazione, ad attività trasversali (gruppi di lavoro). Il risultato in sintesi è riportato nella tabella 4 Tabella 4 Domanda 4.1/4.4 Il coinvolgimento nella vita aziendale avviene attraverso: incontri collettivi della propria Struttura Scala partecipazione alla definizione degli obiettivi Operativa attività di aggiornamento e formazione Pochissimo/Poco 32% 27% 20% 38% Moltissimo/Molto ad attività trasversali (gruppi di lavoro) 32% 43% 48% 32% Attività di formazione ed incontri collettivi nell ambito della propria struttura sembrano essere gli strumenti preferiti adatti al coinvolgimento nella vita aziendale mentre gruppi di lavoro e partecipazione ali obiettivi presentano un sostanziale equilibrio. Questa prima sezione del questionario si chiude con il quesito: Quanto sono importanti per la Sua vita lavorativa i seguenti valori? (Dare un punteggio da 1 a 10 a ciascuno di essi : 1 + importante, 10 meno importante). I risultati sono rappresentati nella tabella 5 e nel grafico 4. Dall analisi emerge che la carriera è il valore meno importante mentre il pieno apprezzamento del lavoro svolto e le buone condizioni di lavoro sono quei valori a cui i rispondenti tengono maggiormente.

7 Tabella5. Punteggio medio espresso per valori della vita lavorativa Punteggio medio Deviazione standard Valori Pieno apprezzamento lavoro fatto 2,99 2,83 Buone condizioni di lavoro 2,99 2,88 Buon salario 3,64 4,85 Lavoro interessante 3,28 2,88 Sicurezza posto lavoro 3,30 3,04 Disciplina giusta e condivisa 3,84 3,02 Carriera 5,24 3,08 Ascoltati sui propri problemi personali 4,89 3,48 Pieno apprezzamento lavoro svolto 3,13 2,93 Sentire comune sulle cose 4,34 3,10 Grafico 4 Rappresentazione punteggi medi per valori attività lavorativa Punteggi medi - Quanto sono importanti per la sua vita lavorativa i seguenti valori (1+ importante 10 meno importante) ,99 2,99 3,64 3,84 3,28 3,30 5,24 4,89 3,13 4, Pieno apprezzamento lavoro fatto Buone condizioni di lavoro Buon salario Sicurezza posto lavoro Lavoro interessante Disciplina giusta e condivisa Carriera Pieno apprezzamento lavoro svolto Ascoltati sui propri problemi personali Sentire comune sulle cose

8 II PARTE IL RISCHIO CLINICO: CONOSCENZA, PERCEZIONE, COLLABORAZIONE La II parte del questionario si apre con la domanda 1 nella quale si chiede di indicare (al massimo tre scelte) quali sono le aree che, secondo la propria esperienza possono presentare eventi rilevanti di danno o gravità Tabella 5 Aree di lavoro che potrebbero presentare eventi rilevanti per la frequenza/gravità del danno % di cui % di cui % di cui altro % altro AREA descrizione area nro risposte Totale medici* Medici infermieri Infermieri ruolo ruolo a preparazione e/o somministrazione terapia farmacologia % 52 25% % 41 7% b problemi organizzativi (trasporto paziente, percorsi ) % 24 12% 53 10% 25 5% c area emergenza-urgenza 118 PS etc. 83 9% 20 10% 41 7% 22 4% d caduta accidentale 80 8% 13 6% 54 10% 13 2% e gestione dispositivi intravascolari (CVC, CVP) 71 7% 16 8% 51 9% 4 1% f aspetti di informazione e comunicazione 63 6% 22 11% 30 5% 11 2% g disinfezione e sterilizzazione di presidi e strumenti 60 6% 5 2% 29 5% 26 5% h gestione dei campioni biologici 51 5% 11 5% 23 4% 17 3% i gestione ferita chirurgica 38 4% 5 2% 22 4% 11 2% j utilizzo e gestione delle apparecchiature elettromedicali 38 4% 9 4% 18 3% 11 2% k gestione documentazione sanitaria 33 3% 9 4% 21 4% 3 1% l gestione preparazione cateterismo paziente vescicale (per intervento chirurgico, procedura 30 3% 1 0% 22 4% 7 1% m diagnostica ) 24 2% 8 4% 9 2% 7 1% n controllo del dolore 19 2% 4 2% 11 2% 4 1% o assistenza al parto 17 2% 3 1% 7 1% 7 1% p altro (specificare) 10 1% 2 1% 2 0% 6 1% Totale % % % % * Medici, Biologi, Farmacisti La preparazione e/o somministrazione di terapia farmacologia è risultata (sempre secondo i rispondenti) maggiormente a rischio in termini di verificarsi di eventi gravi o dannosi (26% pari a 254 risposte) seguita da problemi organizzativi (10% con 102 risposte), area emergenza-urgenza (9% con 83 risposte) e cadute accidentali (8% con 80 risposte). Queste prime quattro aree assorbono il 53% delle risposte date, come dire che la sensazione di eventi dannosi per più della metà dei rispondenti, si concentra in 4 aree su 16 proposte. Analizzando la stessa tabella per le categorie Medici ed Infermieri La domanda numero 2 prevedeva di descrivere un evento/errore/incidente, in relazione alle aree indicate precedentemente che secondo il rispondente si verifica più frequentemente. Per dare una maggiore capacità di lettura gli errori descritti sono stati raggruppati in aree omogenee; la tabella 6 ed il grafico 5 mettono in evidenza le risposte date.

9 Tabella 6 Raggruppamenti errori per tutte le aree segnalate dai rispondenti Gruppo Errore Nro risposte % Dosaggi ,6% Altro ,2% Procedure ,1% Comunicazione/Conflitti ,6% Percorsi/Logistica 88 9,0% Valutazione stato paziente 53 5,4% Infezioni 53 5,4% Ritardi 46 4,7% Personale (carenza o non qualificato) 44 4,5% Documentazione 30 3,1% Pazienti errati 25 2,6% Posizionamento 21 2,2% Etichett/Provette 19 2,0% Mal funzionameto strumenti 16 1,6% Cadute pazienti 9 0,9% Totale complessivo ,0% Grafico 5 Errori segnalati dai rispondenti Raggruppamenti errori per tutte le aree segnalati dai rispondenti 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 19,6% 14,2% 13,1%11,6% 9,0% 5,0% 0,0% Dosaggi Altro Procedure Comunicazione/Conflitti 5,4% 5,4% 4,7%4,5%3,1% 2,6% 2,2%2,0%1,6% Percorsi/Logistica Valutazione stato paziente Infezioni Ritardi Personale (carenza o non qualificato) Documentazione Pazienti errati Posizionamento Etichett/Provette Mal funzionameto strumenti Gli errori più frequenti che vengono commessi secondo coloro che hanno risposto, si riscontrano nell ambito dei dosaggi (19,6%), procedure (13.1%) comunicazione/conflitti (11,6%). Da notare come la categora Altro che racchiude tutto ciò che è al di fuori dei raggruppamenti indicati abbia

10 una valore del 14,2%. A titolo descrittivo la tabella 7 indica i principali gruppi di errori segnalati per ciascuna area di lavoro proposta in tabella 5. Tabella 7 Principali risposte per gruppi di errore ed aree area DESCRIZIONE AREA GRUPPO ERRORE NRO RISPOSTE preparazione e/o somministrazione terapia a farmacologia Dosaggi 161 Comunicazione/Conflitti 36 Pazienti errati 22 b gestione cateterismo vescicale Procedure 10 Ritardi 9 Posizionamento 4 c gestione dispositivi intravascolari (CVC, CVP) Procedure 20 Altro 14 Infezioni 14 d caduta accidentale Altro 24 Valutazione stato paziente 20 Percorsi/Logistica 12 e gestione ferita chirurgica Infezioni 14 Procedure 9 Altro 8 f disinfezione e sterilizzazione di presidi e strumenti Procedure 19 Infezioni 15 Altro 8 utilizzo e gestione delle apparecchiature g elettromedicali Procedure 14 Mal funzionameto strumenti 11 Altro 6 h gestione dei campioni biologici Etichett/Provette 18 Percorsi/Logistica 8 Procedure 8 i preparazione paziente (per intervento chirurgico, procedura diagnostica ) Procedure 7 Valutazione stato paziente 6 Comunicazione/Conflitti 4 j problemi organizzativi (trasporto paziente, percorsi ) Percorsi/Logistica 46 Personale (carenza o non qualificato) 15 Altro 13 Comunicazione/Conflitti 10 k aspetti di informazione e comunicazione Comunicazione/Conflitti 43 Altro 7 Procedure 6 l gestione documentazione sanitaria Documentazione 18 Altro 7 m controllo del dolore Valutazione stato paziente 5 Dosaggi 4 Altro 3 n assistenza al parto Altro 8 Personale (carenza o non qualificato) 7 o area emergenza-urgenza 118 PS etc. Valutazione stato paziente 18 Altro 16 Ritardi 11 Procedure 10 p altro (specificare) Altro 3 Percorsi/Logistica 3 Infezioni 2 Personale (carenza o non qualificato) 1 Procedure 1

11 Successivamente si è chiesto agli intervistati di individuare le cause (più risposte suddivise per fattori origanizzativi, umani e tecnologici) per ciscun errore individuato in precedenza. La tabella 8 evidenzia i risultati ottenuti. Tabella 8. Cause degli errori individuati Tipo causa Totale % di gruppo % sul totale Fattori organizzativi Carenza comunicazione % 11% Carenza profili prot % 6% Carichi lavoro eccessivi % 23% Ruoli non chiari % 6% Totale Fattori organizzativi % 45% Fattori Tecnologici Carenza istruzioni operative % 9% Carenza manutenzione % 6% Vetustà 88 21% 4% Totale Fattori Tecnologici % 19% Fattori Umani Autoreferenzialità 50 7% 2% Carenza Abilità % 12% Carenza conoscenza % 10% Carenza documentaz Sanitaria 89 12% 4% Difficoltà rapporti interpers % 7% Totale Fattori Umani % 35% Totale complessivo % Dalla tabella 8 e come rappresentato dal grafico 6 si evince che i fattori organizzativi sono quelli che a detta dei rispondenti, sono la principale causa di errore, e tra essi i carichi di lavoro eccessivi arrivano al 50% delle risposte. In seconda posizione abbiamo errori dovuti a fattori umani (con un 46% per carenza di abilità e 29% carenza di conoscenza), Infine ritroviamo i fattori tecnologici (19%) la cui causa principale di errore sarebbe dovuta a carenza di istruzioni operative (46%) Grafico 6 Fattori che determinano errori 35% 45% 19% Totale Fattori organizzativi Totale Fattori Umani Totale Fattori Tecnologici

12 Il grafico 7 evidenzia come in totale le cause che secondo i rispondenti sarebbero le principali imputate a provocare errori siano i carichi di lavoro eccessivi (487 risposte pari al 23% sul totale), carenza di abilità (253 risposte pari al 12%) e carenza conoscenza (218 risposte pari al 10%) Grafico 7 Percentuali di risposte date sulle cause di errori Il grafico 8 ripropone le principali cause di errore individuate per i primi 4 gruppi di errori (escluso Altro ) viste in tabella 6. Grafico 8 Cause di errore per i primi 4 gruppi di errori

13 Il grafico 9 sintetizza il grado di rischio individuato dai rispondenti, corrispondente al gruppo di errori della tabella 6. Ad esempio un errore commesso nell area di lavoro preparazione della terapia farmacologica, determian per il 57% dei rispondenti un rischio (conseguenza per il paziente) medio elevato, mentre per il 43% un rischio accettabile o basso. Grafico 9 Rischio percepito dal rispondente suddiviso per area di lavoro 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 57% 44% 85% 62% 51% 51% 58% 71% 72% 69% 47% 52% 33% 58% 80% 75% 43% 56% 67% 49% 53% 38% 49% 42% 48% 42% 29% 28% 31% 25% 15% 20% preparaz/sommin. terapia farmac problemi organizzativi (trasporto... area emergenza-urgenza 118 PS caduta accidentale gestione dispositivi intravasc.(... aspetti di informaz. e comunicaz. disinfezione e sterilizzaz. di presi.. gestione dei campioni biologici gestione ferita chirurgica utilizzo/gestione delle apparecch... gestione documentaz.sanitaria gestione cateterismo vescicale preparazione paziente (per inter... controllo del dolore assistenza al parto altro (specificare) % rischio medio/elevato % rischio accett./basso Il tutto è poi sintetizzato nel grafico 10 dal quale si evince che, secondo i rispondenti, tutti gli errori eventualmente commessi nelle diverse aree di lavoro hanno un tasso di rischio medio o elevato pari al 59% ovvero 17% per rischio alto e 41% per rischio medio. Grafico 10 Percentuale di rischio (gravità) per tutte le aree di lavoro 17% 12% Rischio accettabile Rischio basso 29% Rischio medio Rischio elevato 41% Il grafico 11 ha

14 lo stesso significato del grafico 9 solo che analizza il grado di rischio per gruppo di errore e non più per area di lavoro. Così un errore dovuto ai dosaggi (gruppo errore) per il 60% dei rispondenti assume un rischio (conseguenza per il paziente) medio elevato, mentre per il 40% un rischio accettabile o basso. Si noti come l individuazione di un paziente errato (gruppo errore) venga visto per il 77% dei rispondenti come un errore con rischio medio/elevato Grafico 11 Rischio percepito dal rispondente suddiviso per area di lavoro 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 60% 60% 63% 44% 56% 40% 40% 37% 62% 65% 58% 73% 38% 35% 42% 27% 48% 59% 33% 67% 53% 41% 77% 67% 60% 58% 75% 23% 33% 40% 42% 25% Dosaggi Altro Procedure Comunicazione/Conflitti Percorsi/Logistica Valutazione stato paziente Infezioni Personale (carenza o non qualific... Ritardi Non risponde Documentazione Pazienti errati Posizionamento Mal funzionameto strumenti Etichett/Provette Cadute pazienti % rischio medio/elevato % rischio accett./basso La domanda 5 chiedeva quali fossero gli interventi migliorativi da adottare per gli errori individuati. La tabella 9 riepiloga gli interventi migliorativi segnalati per categoria (causa errore). Tabella 9 Interventi migliorativi per categoria (causa errore) categoria intervento migliorativo Totale % di gruppo % sul totale Fattori organizzativi Audit 99 11% 5% Costruzione profili protocolli procedure % 9% Ridefiniz organizzaz lavoro % 15% Ridefiniz processi comunicazione % 12% Ridefiniz ruoli e funzioni % 6% Fattori organizzativi Totale % 47% Fattori tecnologici Manuale istruzioni operative % 5% Piano manutenzione % 7% Technology assessment 65 21% 3% Fattori tecnologici Totale % 16% Fattori umani Aggiornamento tecnico profess % 13% Counseling 73 10% 4% Linee guida % 10% Tutoraggio operatori più esperti % 11% Fattori umani Totale % 37% Totale complessivo %

15 Il grafico sottostante individua i singoli interventi migliorativi che secondo i rispondenti sarebbero utili per evitare errori nelle rispettive categorie (fattori organizzativi). Così per errori dovuti a fattori Organizzativi l intervernto migliorativo maggiormente segnalato dai rispondenti è stata la ridefinizione dell organizzazione del lavoro (32%), il piano di manutenzione (46%) per Fattori tecnologici e l aggiornamento tecnico professionale (34%) per errori dovuti a Fattori umani Grafico 12 Percentuale di risposte per interventi migliorativi attuabili per categoria (fattori) Fattori Organizzativi 35% 30% 25% 20% 15% Costruzione profili protocolli procedure; 20% Ridefiniz organizzaz lavoro; 32% Ridefiniz processi comunicazione; 25% 10% 5% 0% Audit; 11% Ridefiniz ruoli e funzioni; 12% Fattori Tecnologici 50% Piano manutenzione; 46% 40% 30% 20% 10% 0% Manuale istruzioni operative; 33% Technology assessment; 21% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Aggiornamento tecnico profess; 34% Fattori Umani Linee guida; 27% Counseling; 10% Tutoraggio operatori più esperti; 29%

16 In generale la ridefinizione dell organizzazione del lavoro è quella che ha riscosso un maggior numero di risposte (297 pari al 15% del totale) così come sono i fattori organizzativi (935 risposte pari al 47% del totale) quelli che detengono le maggiori segnalazini di interventi migliorativi (tabella 9). La tabella 10 riassume le priorità di intervento migliorativo, segnalate dai rispondenti, a seconda del gruppo di errore individuato. Tabella 10 Ordine di priorità di intervento per errori segnalati. Priorità Gruppo errore Prima Seconda Terza Dosaggi Comunicazione/Conflitti Procedure Percorsi/Logistica Valutazione stato paziente Infezioni Ritardi Personale (carenza o non qualificato) Documentazione Pazienti errati Posizionamento Non risponde Mal funzionameto strumenti Cadute pazienti 2 5 Etichett/Provette 5 Altro Totale La tabella 11 illustra la diponibilità dei rispondenti a far parte o meno di un gruppo di lavoro sul Risk Management. Il 43.9% risponde in modo negativo mentre il 17,5% è interessato alla partecipazione. Tabella 11 Disponibilità a far parte di un gruppo di lavoro sul Risk Management Grado Nro risposte % sul totale Cumulata scala Poco ,9% ,9% 43,9% ,8% ,5% Molto ,9% 17,5% ,6% Non risponde 47 8,2% Totale 570

17 Grafico 13 Conoscenza di errori o situazioni potenziali di rischio nei confronti dei pazienti durante attività lavorativa quotidiana Non risponde 21% Mai 6% Spesso 12% Quasi tutti i giorni 2% Qualche volta 59% Il Grafico 13 ci indica che il 59% dei rispondenti viene a conoscenza di situazioni di rischio solo qualche volta, mentre il 12% in maniera più frequente ed il 2% quasi tutti i giorni. Tabella 12 Conoscenza strumento segnalazione eventi avversi Nro risposte % sul totale % sui rispondenti NO/SI Non risponde % NO % 59% SI % 41% Totale % 100% L ultima tabella individua la conoscenza o meno degli intervistati di strumenti di segnalazione di eventi avversi.

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