COMUNE DI SAN GIOVANNI D'ASSO

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1 COMUNE DI SAN GIOVANNI D'ASSO - Provincia di Siena Registro generale n. 126 del 20 dicembre 2011 OGGETTO: INDIVIDUAZIONE DEL SOGGETTO CUI ASSEGNARE LA CONCESSIONE MINERARIA PER ACQUE TERMALI IN LOCALITA' BAGNACCI. APPROVAZIONE BANDO DI GARA. IL SEGRETARIO COMUNALE RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Vista la deliberazione consiliare n. 25 del 5 luglio 2011, esecutiva, avente ad oggetto: Regolamento comunale per le condizioni generali di ricerca, coltivazione e utilizzazione delle acque termali di San Giovanni D'Asso ; Vista la Legge Regionale n. 38 del 27 luglio 2004 (Norme per la disciplina della ricerca, della coltivazione e dell utilizzazione delle acque minerali, di sorgente e termali); Richiamato in particolare l'art. 4 della L.R. n. 38/2004, che disciplina le funzioni amministrative in materia di ricerca e coltivazione delle acque minerali, di sorgenti e termali, attribuite al comune interessato, in regime della superficie territoriale prevalente, individuata come tale dal permesso di ricerca o dalla concessione; Richiamato inoltre l'articolo 9 della citata L.R. n. 38/2004 che, coerentemente con quanto disposto dal citato articolo 4, stabilisce l'obbligo per i comuni di approvare un regolamento che disciplini il rilascio del permesso di ricerca; Visto il Regolamento regionale n. 11/R del 24 marzo 2009; Richiamata la determinazione dell'ufficio segreteria n. 52 del 3 maggio 2010, di proroga del permesso di ricerca di acqua termale convenzionalmente denominato Bagnacci 1 per la durata di un anno dalla data del 10 maggio 2010 al 9 maggio 2011 alle condizioni indicate nel decreto dirigenziale. Considerato che in data 16 giugno 2011 è stato depositata la relazione di fine ricerca relativa al permesso di ricerca di acque minerali e termali denominato Bagnacci 1; Atteso che in conseguenza alla presentazione della relazione di fine ricerca di cui al comma 3, art. 14 della l.r. n. 38/2004, qualora ci siano gli elementi per procedere alla procedura di evidenza pubblica per l'assegnazione della concessione di coltivazione, al fine di individuare con esattezza le disposizioni da inserire nella convenzione da stipulare con il futuro concessionario, il responsabile del procedimento, in via preliminare e sulla base delle informazioni fornite dal titolare del permesso di ricerca, acquisisce il parere preventivo relativo alle esigenze di approvvigionamento delle acque potabili, parere della competente Autorità di bacino sul bilancio idrico dell area territoriale interessata, parere preventivo del Genio civile, della Regione, dell'aato, della Provincia, dell Ufficio regionale competente alla vigilanza sulle attività minerarie, dell'area urbanistica, della Soprintendenza archeologica, del Genio civile e degli enti preposti ad eventuali altri vincoli vigenti sul territorio attraverso la convocazione di una conferenza di servizi; Considerato che il responsabile del procedimento, sulla base dei pareri e delle informazioni fornite provvede alla predisposizione del bando e della convenzione allo stesso allegata;

2 Atteso che compete al Sindaco individuare l'ufficio preposto per l'individuazione del soggetto titolare della concessione di coltivazione del giacimento di acqua termale nel Comune di San Giovanni d'asso denominato Bagnacci 1, che il quale darà avvio alla procedura ad evidenza pubblica, sulla base dei dati forniti dal titolare del permesso di ricerca; Richiamata la deliberazione della Giunta comunale n. 93 del 4 novembre 2011, esecutiva, con la quale sono state assegnate direttive al responsabile del procedimento che sarà individuato con provvedimento del Sindaco, affinché, al fine di consentire la piena conoscenza dell oggetto della gara, dispone la pubblicazione sul sito web del comune, all albo pretorio on-line e sul BURT per la durata di sessanta giorni dei dati riassuntivi, rendendo disponibile presso l ufficio SUAP la documentazione tecnica ed economica fornita con la relazione di fine ricerca; Visto il decreto sindacale n. 22 dell con il quale sono state conferite al segretario generale avv. Angelo CAPALBO ai sensi e per gli effetti di cui all art. 97 del Testo unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali approvato con decreto legislativo , n. 267, le funzioni di responsabile del procedimento, ai fini della procedura di evidenza pubblica per l assegnazione della concessione di coltivazione del giacimento di acqua termale nel Comune di San Giovanni d'asso denominato Bagnacci 1, salve diverse determinazioni da adottare in sede di riorganizzazione della struttura; Visto l art. 14 della legge 7 agosto 1990, n. 241, il quale dispone che qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, l'amministrazione procedente può indire una conferenza di servizi; Considerato che in data 6 dicembre 2011 alle ore 10:00 veniva indetta Conferenza di servizi per l espressione del parere preventivo sulla Concessione di coltivazione del giacimento di acqua termale nel Comune di San Giovanni d'asso denominato Bagnacci 1, secondo la relazione di fine ricerca relativa depositata in data 16 giugno Atteso che risultano presenti: a) l Area Urbanistica del Comune di San Giovanni d Asso; b) la Provincia di Siena; Rilevato che la Regione Toscana - Area di coordinamento - Turismo, commercio e terziario Direzione generale - Competitività del sistema regionale e Sviluppo delle competenze, con la nota n. AOO-GRT/294697/L del ha dichiarato di non aver alcun titolo ad esprimersi in merito e precisare che il Comune comunque potrà avvalersi delle strutture regionali di cui all art. 15, comma 4, della L.R. n. 38/2004 e di cui al protocollo d intesa stipulato tra Regione ed Anci; Rilevato che l Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, Sede di Siena con nota n del ha comunicato l impossibilità a presenziare alla conferenza dei servizi del , per concomitanti impegni in altre conferenze indette dalla Provincia di Siena e che comunque si impegna ad inviare parere scritto entro il termine di trenta giorni dal ricevimento della comunicazione di convocazione ( ); Rilevato che l Area urbanistica del Comune di San Giovanni d Asso in considerazione della pratica in corso, allo stato in assenza di interventi edilizi, in data esprime parere preventivo favorevole, rimandando eventuali prescrizioni e condizioni al momento dell esame del progetto architettonico; Rilevato che la Soprintendenza archeologica per la Toscana con nota n del 29 novembre 2011 ha richiesto copia degli elaborati tecnici; Rilevato che l Autorità di Bacino Regionale Ombrone con nota n del 6 novembre 2011 ha comunicato che ritiene necessario che sia garantito l isolamento dell acquifero termale rispetto agli acquiferi superficiali presenti; Rilevato che l Ufficio tecnico del Genio Civile Area vasta Grosseto e Siena con nota n del 6 novembre 2011 ha dichiarato che non è previsto alcun parere preventivo; Rilevato che l ARPAT Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana con nota n del 13 dicembre 2011, ha espresso parere preventivo con prescrizioni;

3 Visto l art. 14, comma 4 della L.R. n. 38/2004 il quale dispone che Ai fini del rilascio della concessione di coltivazione, il comune avvia una procedura di evidenza pubblica sulla base dei dati tecnici contenuti nella relazione, individuando l area interessata che deve coincidere o essere inferiore all area oggetto del permesso di ricerca; l avviso di procedura pubblica, a cui è allegato lo schema di convenzione prevede, tra l altro, la durata della concessione e le modalità di determinazione per la valutazione finale degli elementi di cui al comma 5 ; Considerato che conferenza dei servizi è stata indetta ai sensi dell art. 12 del Regolamento comunale per le condizioni generali di ricerca, coltivazione e utilizzazione delle acque termali di San Giovanni D Asso ; Atteso che in virtù dell'art. 7 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, recante Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, il Comune di San Giovanni d Asso ha adottato detto regolamento nella materia di propria competenza, relativa alla ricerca e coltivazione delle acque minerali, di sorgenti e termali, attribuite al comune medesimo, in regime della superficie territoriale prevalente, individuata come tale dal permesso di ricerca o dalla concessione; Attesa la necessità di attivare il procedimento di gara per l affidamento in concessione per la coltivazione del giacimento di acqua termale nel Comune di San Giovanni d'asso - Località Bagnacci; Visto l art. 192 del D.Lgs. 267/2000, che prescrive la necessità di adottare apposito provvedimento a contrattare, indicante il fine che si intende perseguire tramite il contratto che si intende concludere, l oggetto, la forma, le clausole ritenute essenziali, le modalità di scelta del contraente e le ragioni che motivano la scelta nel rispetto della vigente normativa; Precisato quindi che: con l esecuzione del convenzione si intende realizzare la coltivazione del giacimento di acqua termale nel Comune di San Giovanni d'asso - Località Bagnacci; il contratto ha ad oggetto a coltivazione del giacimento di acqua termale nel Comune di San Giovanni d'asso - Località Bagnacci;; il contratto dovrà essere stipulato: in forma pubblica - amministrativa, tramite sottoscrizione del responsabile del servizio contratti e rogazione del Segretario comunale, con spese a carico esclusivo della ditta appaltatrice; le clausole essenziali del contratto si rinvengono nell allegato bando di gara; la scelta del contraente a cui affidare l esecuzione del servizio in oggetto dovrà essere fatta tramite procedura aperta; Atteso la necessità di avvalersi di qualunque soggetto interessato, sia persone fisiche o società legalmente costituite, compreso il titolare del permesso di ricerca, anche in raggruppamenti temporanei e consorzi ordinari di concorrenti, ai sensi dell art.14, comma 5, della L.r. n.38/2004 la cui aggiudicazione avvviene in riferimento agli elementi di cui al comma 5 dell art.14 della L.R. n.38/2004 ss.mm.ii., attraverso una valutazione comparativa delle istanze presentate. La valutazione della migliore domanda sarà effettuata con il metodo aggregativo-compensatore di cui all Allegato B al D.P.R. n.554/1999. Visto l art. 3, comma 5 della legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificato dall art. 7, comma 4 del D.L. 12 novembre 2010, n. 187, il quale dispone ai fini della tracciabilità dei flussi finanziari, gli strumenti di pagamento devono riportare, in relazione a ciascuna transazione posta in essere dalla stazione appaltante e dagli altri soggetti di cui al comma 1, il codice identificativo di gara (CIG), attribuito dall Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture su richiesta della stazione appaltante e, ove obbligatorio ai sensi dell articolo 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, il codice unico di progetto (CUP) ; Considerato che secondo la determinazione dell'avcp n. 4 del 7 luglio 2011, che approva le linee guida sulla tracciabilità dei flussi finanziari, le disposizioni di cui alla legge n. 136/2010 si applicano anche ai contratti di concessione aventi ad oggetto l acquisizione di lavori e servizi, posti in essere dalle stazioni appaltanti, dagli enti aggiudicatori e dai soggetti aggiudicatori

4 sottoposti al Codice dei contratti, ove la concessione è definita, quale contratto a titolo oneroso, concluso in forma scritta, (...) che presenta le stesse caratteristiche di un appalto pubblico di lavori (o di servizi) (...) ad eccezione del fatto che il corrispettivo (...) consiste unicamente nel diritto di gestire l opera (o i servizi) o in tale diritto accompagnato da un prezzo (...) (cfr. art. 3, commi 11 e 12 del d.lgs. n. 163/2006); Atteso che nella concessione di coltivazione del giacimento di acqua termale nel Comune di San Giovanni d'asso - Località Bagnacci, il corrispettivo consiste unicamente nel diritto di gestire l'opera ed i servizi, previo versamento di un canone concessorio; Ritenuto pertanto non richiedere il codice identificativo di gara (CIG) nè il codice unico di progetto (CUP); Visti gli artt. 42, 48 e 107 del D.Lgs. 267/2000, e rilevato che nel caso di specie la competenza risulta ascrivibile al responsabile del servizio, in quanto ad esso attribuita espressamente dall articolo 192 del medesimo D.Lgs., tenendo conto che in ogni caso la competenza viene esercitata sulla base dei programmi approvati dall Ente; Visto lo Statuto comunale; Visto il Regolamento di contabilità dell ente; Visto e considerato quanto sopra, in considerazione dei pareri e delle prescrizioni espresse; Osservato il giusto procedimento ai sensi della Legge 7 agosto 1990 n. 241; D E T E R M I N A Per quanto esposto in narrativa per costituirne parte integrante ed essenziale, 1) di indire il procedimento di gara per l affidamento in concessione per la coltivazione del giacimento di acqua termale nel Comune di San Giovanni d'asso - Località Bagnacci; 2) di precisare che l aggiudicatario, se diverso dal titolare del permesso di ricerca, è obbligato, prima del rilascio della concessione, alla corresponsione al Comune dell importo previsto all art.9, comma 2bis, della L.R. n.38/2004 come determinate dal Responsabile del procedimento con provvedimento dirigenziale del 20 dicembre 2011, n. 126 di Euro ,98 maggiorato del 20% quindi di Euro ,976. Successivamente il Comune corrisponderà pari cifra al titolare del permesso di ricerca; 3) di precisare che gli elementi di cui all articolo 192 D. Lgs. 267/2000 trovano loro estrinsecazione in narrativa, come di schema di contratto allegato per costituirne parte integrante ed essenziale, in sintonia con gli indirizzi espressi a descrizione nel bilancio pluriennale anni ; 4) di dare atto che la presente determina diverrà esecutiva dal momento dell'apposizione del visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria a cura del responsabile del servizio finanziario; 5) di trasmettere la presente determinazione all ufficio economico-finanziario dell Ente per le procedure di contabilità, di controllo e riscontri amministrativi, contabili e fiscali, ai sensi dell articolo 151, comma 4, del D. L.gvo 18 agosto 2000, n. 267, con l autorizzazione al pagamento delle relative fatture previa sottoscrizione delle stesse, da parte del responsabile del servizio; 6) di disporre la pubblicazione del bando di selezione nell Albo pretorio e sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana (BURT), giusto il disposto di cui all art. 14, comma 9 della L.R. n. 38/2004; 7) di dare atto che contro la presente determinazione è ammesso ricorso amministrativo per opposizione presso il sottoscritto segretario generale. Nel procedimento di ricorso per opposizione si applicano tutte le disposizioni previste dal D.P.R n e

5 successive modificazioni, nonché ogni altra disposizione normativa vigente in materia. Il ricorso deve essere proposto, in carta legale o resa legale, nel termine perentorio di trenta giorni; decorso il termine di novanta giorni dalla data di presentazione del ricorso, attestata dal timbro dell ufficio protocollo, senza che il dirigente abbia comunicato la decisione, il ricorso stesso si intende respinto. La presentazione del ricorso non sospende l esecutività della determinazione dirigenziale. Il segretario generale (Avv. Angelo Capalbo)