Rapporto sulla Natalità

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1 REGIONE CAMPANIA Azienda Sanitaria Locale NAPOLI 3 Rapporto sulla Natalità nella Azienda Sanitaria Locale Napoli 3 Anno 2005 A cura di: M.G. PELLICCIA* - F. PELUSO** - ANTONIETTA DI FRONZO*** *Referente CedAP - **Responsabile SEP - ***Dirigente Medico del Presidio Ospedaliero

2 CONTESTO DEMOGRAFICO L A.S.L. NA3 ha come territorio di competenza la zona nord della provincia di Napoli, confinante con la provincia di Caserta, suddivisa in 12 comuni afferenti a 6 distretti sanitari (Tab. 1) e si estende su un territorio di 88,16 Kmq di superficie completamente pianeggiante, con una densità abitativa di abitanti per Kmq. La popolazione residente nell ASL NA3 al era di abitanti di cui maschi e femmine. Nell ultimo quinquennio si è osservato un lieve calo demografico, ma nonostante ciò, la nostra è una popolazione giovane, come si evidenzia dall indice di vecchiaia (numero soggetti > 65 anni / numero soggetti < 15 anni 100 = 46,02%) che è inferiore all indice regionale (70,9%) che d altro canto è l indice più basso dell Italia (120,6) e dall indice di invecchiamento (numero soggetti > 65 anni / Popolazione totale 100 = 9,4%) che è inferiore al dato regionale e a quello nazionale. Si evidenzia che oltre un quarto della popolazione residente ha meno di 18 anni. I servizi sanitari pubblici vengono garantiti attraverso prestazioni erogate dai 6 Distretti Sanitari, mentre quelli di diagnosi e cura possono contare Tabella 1 - Distretti Sanitari e comuni afferenti Distretto Comuni 63 Sant Antimo Casandrino Grumo Nevano 64 Frattamaggiore Frattaminore 65 Arzano Casavatore 66 Casoria 67 Afragola 68 Caivano Cardito Crispano sulle risorse del Presidio Ospedaliero San Giovanni di Dio che è anche l unico punto nascita presente nell azienda. Gli stranieri presenti sul territorio dell ASL, secondo dati ISTAT all , sono pari allo 0,9% della popolazione totale, con una presenza femminile pari allo 0,85% della popolazione femminile dell Azienda. LA NATALITÀ E LA FECONDITÀ NELL ASL NA3 Il numero dei nati/anno nell ASL NA3 è in calo, nel 2001 ci sono stati nati, nel 2005 sono nati bambini, nonostante ciò il tasso di natalità (Numero nati vivi/popolazione 1.000) è di 12,71, superiore al tasso medio regionale e a quello nazionale. L analisi del tasso di natalità a livello distrettuale mostra valori maggiori nei distretti 67 e 68, mentre il tasso di natalità più basso si osserva nel distretto

3 Il tasso di fecondità (numero nati vivi/donne in età fertile anni 1.000) è 47,06 superiore al tasso nazionale e regionale. A livello distrettuale il tasso più alto si osserva nel distretto 67 con valori di 54, quello più basso nel distretto 64. Nella Tab. 2 sono riportati i tassi di natalità e di fecondità disaggregati per distretto. Tabella 2 - Tassi di natalità e fecondità - Anno 2005 Distretti Tasso di Tasso di fecondità x 1000 natalità x 1000 Distretto 63 42,9 11,8 Distretto 64 42,8 11,4 Distretto 65 42,5 11,4 Distretto 66 45,7 12,3 Distretto 67 54,0 14,5 Distretto 68 52,0 14,3 ASL NA 3 47,0 12,7 COMPLETEZZA DEI DATI Nel corso del 2005 sono stati notificati mediante il flusso CedAP, dal nostro punto nascita, n parti. I modelli non sempre risultavano compilati in maniera completa: è stata rilevata l omissione di informazioni riguardanti soprattutto la madre e la gravidanza, in particolare quelle sui parti cesarei precedenti (8,4%), l epoca della prima visita (7,4%), sui parti precedenti, su eventuali amniocentesi effettuate e sull età gestazionale. Nella tabella 3 sono riportate le frequenze assolute e le percentuali di alcuni dati mancanti nei CedAP notificati nel 2005 dal nostro punto nascita. I nati nella ASL NA 3 nell anno 2005 sono stati (dati dei Servizi Demografici dei Comuni), mentre i Certificati di Assistenza al Parto pervenuti dai vari Punti Nascita sono stati 4.767, con una copertura del 95,8%. Copertura di flusso CedAP Nati CedAP %

4 Tabella 3 - Percentuale di omissioni per alcune variabili Variabile Sì No % Madre ASL residenza ,9 Nazionalità ,1 Età ,1 Titolo studio ,7 Precedenti parti ,6 Parti cesarei precedenti ,4 Gravidanza Epoca prima visita ,4 Amniocentesi ,2 Parto Luogo parto ,7 Genere ,0 Neonato Vitalità ,3 Età gestazionale ,7 FLUSSO MIGRATORIO DELLE PARTORIENTI VERSO E DALL ASL NA3 Nel nostro punto nascita sono avvenuti parti, di cui 868, pari al 77%, hanno riguardato madri residenti e il 23% ha riguardato madri non residenti (Tab. 4). Le donne residenti che invece hanno partorito in centri nascita fuori dell ASL NA3 sono risultate 3.642, pari al 76,35% del totale, di queste si sono rivolte ad una struttura pubblica mentre hanno preferito una struttura privata (Tab. 5). Tabella 4 - Nati per residenza materna Nati nell ASL N. % Da madri residenti ,0 Da madri non residenti ,0 Totale ,0 Tabella 5 - Nati da madri residenti per tipologia del centro nascita N. % Struttura pubblica Struttura privata Totale

5 Delle partorienti residenti nella nostra ASL n (50%) hanno preferito una struttura pubblica, di cui il 24% il nostro P.O. ed il 26% strutture di altre ASL, n (50%) si sono rivolte a strutture private. CARATTERISTICHE DELLE MADRI RESIDENTI Nati per istruzione e condizione lavorativa materna Nel 2005, dall analisi dei dati CedAP, i nati da donne residenti nei 12 comuni dell ASL NA3 sono risultati 4.767, con un età media delle madri di 29,5 anni (range 14-48); 229 pari al 4,82%, sono state le madri con un età inferiore ai 20 anni, e di queste solo 27 hanno una scolarità < 8 anni. Il 6,34% delle nascite è da nubili che presentano un livello di istruzione più basso delle coniugate. Le donne che non hanno completato la scuola dell obbligo sono risultate il 14,79% (Tab. 6). Tabella 6 - Nati per fattori di rischio socio-sanitario materno Nati % sul totale Totale Nati da madri provenienti da paesi in via di sviluppo 109 2, Nati da madri < 20 anni Nati da madre non coniugata 293 6, Nati da ultratrentaquattrenni , Nati da madri con scolarità < a 8 anni , Nati da madre non occupata 399 9, Dall osservazione dei dati ricavati dai CedAP si nota che la percentuale dei nati da madri con istruzione elementare è diminuita mentre sono aumentati i nati da diplomate e laureate. I dati sulla condizione lavorativa materna hanno evidenziato che il 9,14 dei nati è da madre non occupata (Tab. 6). 34

6 NATI PER CLASSE DI ETÀ MATERNA I nati da madre di età inferiore a 20 anni sono 186 pari al 3,91% del totale; il 34,5% di queste donne sono minorenni. Rispetto all anno precedente si è osservata una riduzione delle nascite nelle minori mentre i nati da madre ultra-quarantenne sono aumentati al 3,39% del totale (2,2% nel 2004). Tabella 7 - Nati per età materna e distretto di residenza materna Distretti % % % % > 40 % Totale Distretto , , , ,3 21 3,4 613 Distretto , , , ,2 17 4,2 407 Distretto , , , ,2 13 2,6 490 Distretto , , , ,1 24 3,1 774 Distretto , , , ,8 28 3,6 782 Distretto , , , ,2 2 0,2 805 Nella fascia anni le nascite sono state il 46,06% del totale (51,4% nel 2004). L età media al parto è 29,5 anni, mentre l età media al primo figlio è di 27 anni ed e in linea con l andamento regionale. NATI DA MADRE STRANIERA I nati da madre non italiana sono 113 pari al 2,37%, la maggioranza delle madri proviene dai paesi europei (1,74%), in particolare dalla Romania, dalla Ucraina e dalla Polonia. Il 76,11% di esse partorisce presso strutture pubbliche e sono sottoposte più raramente al taglio cesareo. 35

7 GRAVIDANZA Qualità delle cure prenatali Diverse sono le indagini e le procedure diagnostiche effettuate nel periodo della gravidanza. Per quanto riguarda le visite di controllo in gravidanza, escludendo sempre le schede con codifica errata o omessa, il 19,26% ha effettuato la prima visita dopo il terzo mese di gestazione. Nella maggioranza dei casi (45,53%) la prima visita avviene tra 8 e 11 settimane di gestazione, il 35,20% entro l ottava e il 19,3% dopo l undicesima settimana (Tab. 8). L analisi della distribuzione dei nati residenti per epoca della I visita, disaggregata per distretto mostra il valore percentuale più alto per anticipazione della I visita nel distretto 64, mentre è nel distretto 65 la percentuale più alta (31%) per prima visita dopo l undicesima settimana. Tabella 8 - Nati per epoca prima visita < 8 settimane % 8-11 settimane % > 11 settimane % Totale , , , L ecografia ostetrica è la tecnica più usata nello studio del benessere fetale e nel 2005 sono state effettuate in media 5,7 + 1,9 ecografie per ogni parto, valori sovrapponibili a quelli della Regione Campania negli anni precedenti. Sono 22 le donne che non hanno effettuato nessun controllo ecografico in gravidanza. Nell 86,7% delle gravidanze si registra un numero di ecografie superiore a 3 (tre sono le ecografie in gravidanza raccomandate dai protocolli di assistenza alla gravidanza del Ministero della Salute) a conferma di una eccessiva medicalizzazione dell evento nascita (Tab. 9). Tabella 9 - Nati per numero di ecografie N. % N. ecografie superiore a ,7 N. ecografie inferiore a ,3 Prima visita tardiva = dopo il terzo mese di gestazione N. ecografie superiore a 3 = eccesso di ecografie N. ecografie inferiore a 2 = scarsezza di ecografie 36

8 DECORSO DELLA GRAVIDANZA E DIAGNOSI PRENATALE Il certificato di assistenza al parto fornisce poche indicazione riguardo il decorso della gravidanza; in base ai dati raccolti, la gravidanza risulta essere patologica nel 2,57%. Nell ambito delle tecniche diagnostiche prenatali invasive, l amniocentesi è quella più usata anche se solo il 18% delle ultratrentaquattrenni la effettua (Tab. 10). Tabella 10 - Nati per età materna e amniocentesi Eseguita % Non eseguita % Totale % Donne di 34 + anni , , ,8 Donne di età < o = 34 anni 147 4, , ,2 Totale , , ,0 NATI PER CARATTERISTICHE FETALI Nati per sesso e vitalità Nel 2005 sono stati rilevati, con il CedAP, n nati di cui maschi e n femmine, in 4 certificati il dato è stato omesso. Il rapporto maschi/ femmine è 1,08 sovrapponibile al dato rilevato dall ISTAT. I nati morti sono 20 e il tasso di natimortalità è pari allo 4,2, tale dato è sovrapponibile al tasso di natimortalità ragionale; disaggregando i dati per distretto di residenza materna si osseva che il tasso di natimortalità più alto è registrato nel distretto 68 con 9,19, seguito dal distretto 64 con 8,23 (Tab. 11). Tabella 11 - Natimortalità per distretto di residenza materna Distretti Tasso di Totale Nati natinati morti mortalità x 1000 Distretto ,5 Distretto ,2 Distretto ,7 Distretto ,1 Distretto ,1 Distretto ,2 ASL NA ,2 Campania 4,5 37

9 Tabella 12 - Fattori di rischio per natimortalità Totale Nati Morti Tasso I.C. RR % al 95% Genere gemelli ,4 9,7 3,2-28,6 singoli ,3 1,0 Età gestazionale < ,1 25,1 9,3-63,0 > ,2 1,0 Peso alla nascita < ,5 15,8 5,8-41,5 > ,1 1,0 Ritardo di crescita intrauter. sì ,1 5,2 0,6-40,7 no ,2 1,0 Gruppo età materna < 20 anni ,3 3,3 0,9-11, ,4 1,0 > ,3 0,8 0,2-2,7 Cittadinanza non italiana ,6 7,1 2,1-24,0 italiana ,4 1,0 Scolarità Elem. Media inf ,3 0,9 0,3-2,7 superiore ,4 1,0 Stato civile nubile ,3 0,9 0,1-6,4 coniugata ,4 1,0 Nella tabella 12 sono riportati i tassi di natimortalità per alcuni fattori di rischio materni e fetali, per le stesse caratteristiche è stato calcolato il rischio relativo e valutata la significatività delle differenze con gli intervalli di confidenza al 95%. I tassi più alti sono associati a fattori di rischio fetale come la gemellarità, la prematurità e il basso peso alla nascita, i tassi di natimortalità sono più alti per le straniere, mentre non risulta essere a rischio la bassa scolarità e la condizione di nubile. NATI PER CLASSE DI PESO Il peso medio nei maschi è gr, nelle femmine gr. sovrapponibile alla media regionale degli anni precedenti. I neonati di peso inferiore ai 38

10 Tabella 13 - Nati per classi di peso < 1500 % % % > 4000 % 38 0, , , , grammi (VLBW) sono 38, pari allo 0,80% dei nati; i VLBW nati vivi sono gemelli nel 30% dei casi. I LBW sono il 6,7% dei nati (Tabb ). Tabella 14 - Proporzione dei nati a rischio sul totale dei nati Totali nati N. % e.g. <37 s ,4 VLBW ,8 LBW ,6 Gemelli ,4 Nati morti ,4 CARATTERISTICHE DEL PARTO Nati per presentazione e genere di parto La percentuale di nati in presentazione podalica è del 3,4% ed è associata alla gemellarità nel 19,6% dei casi (Tab. 15). Tabella 15 - Nati per presentazione e genere di parto Singoli Plurimi N. % N. % Totale % Vertice , , ,3 Podice 111 2, , ,1 Altro 109 2,6 4 3, ,6 Totale , , ,0 39

11 NATI PER LUOGO E TIPO DI PARTO Nell anno in esame il numero dei nati presso una struttura pubblica è sovrapponibile al numero dei nati presso strutture private. Relativamente al tipo di parto, la percentuale dei cesarei nelle madri residenti è stata di 67,9%, più alta della media regionale dell anno precedente. La frequenza maggiore dei parti con cesareo si osserva nelle strutture private (76,5%) (Tab. 16). Tabella 16 - Nati per luogo e tipo di parto (residenti) Centro nascita Totale Spontaneo % Cesareo % Strumentale % Altro % Pubblico , ,3 10 0,4 17 0,7 Privato , ,5 11 0,5 3 0,1 Totale , ,9 21 0,4 20 0,4 * Sul totale dei TC: TC elezione: N. 1779; 55.33% TC in travaglio: N. 1437; 44,66% Le madri che hanno fatto maggiormente ricorso alla modalità di parto con taglio cesareo sono quelle del distretto 67 con una percentuale del 71,6% (Tab. 17). Tabella 17 - Nati per modalità di parto e distretto di residenza materna Distretti Spontaneo % Cesareo % Strumentale % Altro % Totale , ,9 7 1,0 5 0, , ,8 1 0,2 3 0, , ,5 2 0,3 1 0, , ,8 3 0,3 0 0, , ,5 3 0,3 3 0, , ,8 5 0,5 8 0,

12 Nella Tab. 18 è stata calcolata la percentuale dei parti con cesareo nel P.O della ASL NA3 su tutti gli eventi (madri residenti e non) e anche qui si osserva una percentuale elevata di cesarei (61,5%). Tabella 18 - Nati per luogo e tipo di parto (eventi) Centro nascita Totale nati Nati Nati da Nati da da parto % taglio % parto % vaginale cesareo strumentale P.O. ASL NA , ,5 2 0,1 Totale CARATTERISTICHE MATERNE, NEONATALI E MODALITÀ DEL PARTO Dalla 34 a settimana il taglio cesareo risulta essere il tipo di parto più utilizzato; la frequenza massima viene raggiunta alla 38 a settimana. Nella Tab. 19 per ogni parametro considerato viene calcolato il rischio relativo di taglio cesareo e vengono riportati gli intervalli di confidenza al 95%. Si evince che nelle condizioni di rischio fetale (prematurità, basso peso, presentazione di podice) il rischio è maggiore. La frequenza di taglio cesareo nelle donne straniere è nettamente inferiore rispetto alle donne italiane. La proporzione di nati di basso peso e pretermine, nonché dei nati morti, è più elevata nelle strutture pubbliche che assistono un alta concentrazione di gravide a rischio (Tab. 20). 41

13 Tabella 19 - Fattori di rischio per taglio cesareo Nati Cesarei Tasso I.C. RR % al 95% Genere gemelli ,7 1,1 1,0-1,3 singoli ,2 Età gestazionale < ,1 1,0 0,9-1,1 > ,6 Peso alla nascita < ,1 1,1 1,0-1,2 > ,0 Presentazione podice ,2 1,2 1,1-1,4 vertice ,9 Gruppo età materna < 20 anni ,5 0,9 0,8-1, ,7 > ,7 1,0 0,9-1,1 Cittadinanza non italiana ,6 0,6 0,5-0,8 italiana ,3 Ordine di nascita ,3 0,8 0,6-1, ,8 Luogo del parto privato ,7 0,8 0,8-0,9 pubblico ,3 Tabella 20 - Caratteristiche dei nati nelle strutture pubbliche e private Strutture pubbliche Strutture private N. % N. % Gemelli 71 3,0 45 1,9 Peso < 1500 grammi 30 1,3 8 0,3 Età gestazionale < ,6 9 0,3 Presentazione di podice 62 2,6 70 2,9 Nati morti 15 0,6 5 0,2 42

14 Nati da taglio cesareo e da parto spontaneo per età gestazionale N.B. Le tabelle allegate al rapporto sono state elaborate escludendo i record in cui, per le variabili considerate, risultavano omessi o errati. 43

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