Gestione e organizzazione aziendale le strutture organizzative per l'internazionalizzazione
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- Alessandra Palumbo
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1 Gestione e organizzazione aziendale le strutture organizzative per l'internazionalizzazione 6 Facoltà di Economia Sede di Treviglio Giancarlo Traini Maggio 2012
2 il programma N data giorno ora tema capitolo 1 Introduzione 2 3/5 gio 14,30 Le strutture organizzative: presupposti 3 3 7/5 lun 10,00 Dalla strategia alla struttura: il caso Radici Group 4 10/5 gio 14,30 Le strutture organizzative: modelli /5 ven 10,00 Le relazioni interorganizzative /5 lun 10,00 Le strutture organizzative per l internazionalizzazione /5 gio 14,30 La progettazione interna: efficacia ed efficienza /5 ven 10,00 La progettazione interna: manifattura e servizi /5 lun 10,00 La progettazione interna: informatica e controllo /5 gio 14,30 La gestione dei processi organizzativi: il cambiamento /5 ven 10,00 Un caso di cambiamento: il caso Same Deutz Fahr Group 12 28/5 lun 10,00 La gestione delle persone 13 31/5 gio 14,30 Riflessioni finali -
3 tre buoni motivi per l'internazionalizzazione Economie di scala Economie di gamma Costo dei fattori di produzione
4 lo sviluppo internazionale domestico internazionale multinazionale globale Orientamento strategico paese export multinazionale globale Stadio di sviluppo iniziale posizionamento competitivo esplosione globale Struttura domestica + export domestico+ div. internazionale per aree geografiche/ prodotti matrice transnazionale Mercato domestico multi domestico ampio multinazionale globale
5 modalità di espansione internazionale rapida Acquisizioni Fusioni Joint ventures Consorzi
6 strategia di globalizzazione e strategia multidomestica alto Strategia: globalizzazione Strategia: globalizzazione e multidomestica Standardizzazione Strategia: esportazione Strategia: multidomestica basso Adattamento nazionale alto
7 modelli di strutture per l'internazionalizzazione Struttura globale divisionale per prodotto Struttura globale a matrice Divisione internazionale Struttura globale divisionale geografica
8 Aziende o Nazioni? Organizzazione Ricavi/ PIL EXXON 404 EGITTO 403 GRECIA 370 SHELL 355 TOYOTA 262 PERU' 218 GM 181
9 l ambiente: paradigma meccanico ed organico l organizzazione (sistema di direzione) dipende dal dinamismo dell ambiente tasso di cambiamento tecnico mercato sistema meccanico basso alto sistema organico Facoltà di Economia - Organizzazione Aziendale
10 paradigma meccanico e biologico Organizzazione aziendale Treviglio Giancarlo Traini 2011
11 la cultura organizzativa Insieme sistematico di modi di pensare, sentire e agire acquisito e trasmesso, che costituisce l elaborazione distintiva di un gruppo Programmazione collettiva della mente l Sistemi di significati e norme interiorizzati e operanti per un gruppo anche al di là della loro accettazione individuale esplicita e consapevole Facoltà di Economia - Organizzazione Aziendale 2012
12 la cultura ciò che nel tempo ha assicurato la sopravvivenza RITI SIMBOLI ARTEFATTI (Norme di azione) NORME (Norme sulle procedure di azione) VALORI E ASSUNTI DI BASE (Norme paradigmatiche) Facoltà di Economia - Organizzazione Aziendale 2012
13 i tre livelli della cultura artefatti espressioni tangibili di comportamenti e tecniche coerenti con il sistema di norme e valori valori e norme principi sociali, obiettivi e standard di comportamento che garantiscono l appartenenza assunti ipotesi sul mondo e la natura umana che i membri di un organizzazione considerano vere (anche inconsciamente) (E.H. Schein)
14 le dimensioni culturali di Geert Hofstede
15 tre approcci tradizionali al coordinamento l Coordinamento centralizzato giapponese l Decentramento europeo l Controllo attraverso la formalizzazione USA
16 il modello transnazionale network interdipendenza cultura 1. attività specializzate disperse ed interdipendenti 2. strutture flessibili e mutevoli 3. innovazione diffusa dal basso 4. Integrazione attraverso cultura e valori tendenza all'utilizzo degli strumenti della politica
17 meccanismi di collegamento globale l Team di lavoro globali gestione integrazione/differenziazione standardizzazione partecipata Trasferimento di conscenze l Pianificazione centrale piani programmi regole procedure formali l Espansione dei ruoli di collegamento
18 le sfide DIFFERENZIAZIONE: Orientamenti cognitivi Orientamenti emotivi Strutture formali DIVISIONE DEL LAVORO INTEGRAZIONE: Modalità di coordinamento Qualità del coordinamento Cultura e valori comuni COORDINAMENTO
19 la differenziazione s c i e n t i f i c o ambiente t e e c c o n n i o c m i o c o m e r c a t o adattamento organizzazione ricer ca produ zione ven dite Facoltà di Economia - Organizzazione Aziendale
20 la progettazione aperta: sintesi fattori esterni Ambiente Mission Stakeholders approccio Verticale/orizzontale Input/output Top down/bottom up modelli Funzionale, Divisionale Multifocalizzato Orizzontale, Rete
21 il sistema organizzativo Ambiente Strategia/ mission Struttura Cultura e valori Meccanismi operativi Competenze e comportamenti Riconoscimenti
22 approccio alla struttura Struttura funzionale Funzionale con integratori Struttura divisionale Struttura A matrice Struttura orizzontale Struttura a rete Approccio strutturale dominante Compiti specializzati Gerarchia rigida, molte regole Comunicazione verticale Pochi team, task force o ruoli di integrazione Processo decisionale accentrato Organizzazione orizzontale progettata per l apprendimento (OUTPUT)) Compiti condivisi, resposabilizzazione Gerarchia blanda, poche regole Comunicazione orizzontale diretta Molti team e task force Processo decisionale decentrato Organizzazione verticale progettata per l efficienza (INPUT)
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