SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE

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1 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE La notte non è finita, ma l'alba non è lontana SETTEMBRE 212 Si tratta di un rapporto riservato. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, memorizzata in un sistema di ricerca automatica, inserita all interno di un sito Internet, trasmessa in qualsiasi forma o tramite qualsiasi supporto (meccanico, fotocopiatura o altro), escluse le citazioni giornalistiche, senza autorizzazione scritta di SCENARI IMMOBILIARI.

2 1. SCENARIO ECONOMICO Dopo un primo semestre fortemente negativo, le prospettive dell economia mondiale sono in lieve recupero, ma la ripresa è disomogenea, graduale e soggetta a considerevoli elementi di fragilità, soprattutto in Europa. Le recenti decisioni della Bce a sostegno dell'euro stanno portando un maggiore ottimismo sul futuro. Nel 212 la crescita a livello globale è più bassa rispetto ai due anni precedenti. Si calcola un incremento intorno al 5,2 per cento per il 212 e al 5,7 per cento per il 213, contro il 5,8 per cento del 211 e il 6 per cento del 21. Le previsioni relative alle economie avanzate del G2 confermano una crescita dell 1,4 per cento per quest anno e del due per cento per l anno prossimo. Infatti, lo sviluppo delle economie avanzate è rallentato da numerosi elementi, quali la volatilità dei mercati finanziari, gli sforzi finalizzati al consolidamento fiscale, la debole fiducia di imprese e consumatori, gli elevati livelli di disoccupazione e le debolezze del mercato immobiliare. A questo si aggiunge l incertezza politica e finanziaria in Grecia e le potenziali tensioni sul finanziamento in Spagna e Italia, che fanno salire il rischio di un dissesto economico e finanziario con possibili riflessi a livello globale. Infine, le tensioni politiche in Medio Oriente rappresentano un rischio per il rialzo dei prezzi petroliferi e di ribasso per l economia mondiale. Negli Stati Uniti l economia ha rallentato nel secondo trimestre del 212. La stima del Bureau of Economic Analysis segnala che la crescita del Pil in termini reali è scesa all 1,5 per cento, a causa della minore espansione dei consumi, dell ulteriore flessione della spesa pubblica e del contributo negativo dell interscambio netto. Tuttavia, gli investimenti nell edilizia residenziale e negli altri settori hanno registrato un notevole incremento. Sul fronte positivo anche un aumento del reddito personale disponibile e del tasso di risparmio, che si assesta intorno al quattro per cento. In Giappone sono emersi segnali di una lieve moderazione dell attività economica negli ultimi mesi, dopo una crescita sostenuta del Pil all inizio del 212. Il calo è attribuibile soprattutto alla debolezza del settore manifatturiero, come conseguenza della forza dello yen e del rallentamento della domanda esterna, che hanno comportato una flessione del volume di esportazioni. A causa della modesta crescita delle esportazioni e del costante incremento delle importazioni di beni energetici in seguito alla chiusura delle centrali nucleari dopo il disastro di marzo 211, nel primo semestre di quest anno il Giappone ha segnato il disavanzo commerciale più ampio dal dopoguerra. Tuttavia, il clima di fiducia nel settore non manifatturiero ha continuato ad evidenziare una buona tenuta, grazie ad una domanda interna solida, guidata da consumi privati sostenuti e da numerosi interventi pubblici di sostegno. SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 2

3 In Cina i dati più recenti confermano che l economia ha rallentato, nonostante il ritmo di crescita sia nettamente superiore a quello della maggior parte delle altre economie mondiali. L ultimo trimestre ha evidenziato un aumento del Pil intorno al 7,6 per cento, trainato dall aumento dei consumi e degli investimenti. In crescita il saldo commerciale, in virtù del fatto che il volume di esportazioni aumenta molto più rapidamente rispetto alle importazioni. Tra le azioni governative emerge il provvedimento emesso dall autorità monetaria di Hong Kong nel mese di luglio, che autorizza le banche locali ad offrire agli stranieri una gamma completa di servizi in renminbi. Nel Regno Unito il Pil ha mostrato un calo lieve ma costante a partire dall inizio del 212, soprattutto a causa della flessione del settore edilizio e della produzione industriale. Gli ultimi dati sono contrastanti, con segnali di ottimismo provenienti dal comparto dei servizi e una maggiore debolezza del settore manifatturiero, ma nel complesso l economia britannica resta debole. La fiducia dei consumatori continua ad essere scarsa, anche se la situazione del mercato del lavoro ha mostrato segnali di miglioramento. La ripresa economica è ancora ostacolata dalle condizioni restrittive del credito, dal processo di aggiustamento dei bilanci delle famiglie e dall inasprimento fiscale. In Italia per il 212 è attesa una contrazione del Pil compresa tra il 2,5 e l 1,5 per cento, mentre nel 213 è ipotizzabile un ulteriore lieve calo tra l uno e lo zero per cento. Numerose preoccupazioni provengono anche dal tasso di disoccupazione, che dovrebbe assestarsi tra il 9,5 e il 1,5 per cento entro la fine del 212 e tra il dieci e l undici per cento nel 213. In questo scenario problematico l attività economica globale è destinata a rallentare ma non a collassare. La maggior parte delle economie avanzate non dovrebbe entrare in recessione, mentre le economie emergenti e in via di sviluppo dovrebbero rallentare ad un ritmo elevato ma non incontrollabile, a patto che gli sforzi governativi raggiungano gli obiettivi prefissati. Si prevede che i titoli obbligazionari nazionali si normalizzeranno nel 213. Le condizioni chiave per una reale ripresa sono rappresentate da un efficiente sostegno al sistema bancario, finalizzato a garantire un buon livello di liquidità e un maggiore equilibrio monetario nell area euro, mentre nelle altre maggiori economie avanzate è necessario ristabilire gli equilibri fiscali a medio termine e riformare i sistemi finanziari. Nelle nazioni emergenti e in via di sviluppo, infine, la politica a breve termine dovrebbe concentrarsi sulla capacità di rispondere all indebolimento della domanda interna e al calo della domanda proveniente dai Paesi sviluppati. SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 3

4 2. SCENARIO IMMOBILIARE EUROPEO La situazione economica complessiva condiziona anche i mercati immobiliari europei, mentre si amplia il divario negli andamenti e nelle previsioni tra i Paesi (Germania e Spagna, ad esempio). Il fatturato immobiliare dei cinque principali Paesi europei dovrebbe avere nell'anno in corso una flessione intorno all 1,3 per cento rispetto al 211, mentre per il 213 si attende una ripresa di circa l 1,6 per cento. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un andamento discontinuo, dal momento che il fatturato ha registrato un vero e proprio crollo nel 29 (meno 13,3 per cento), una miniripresa nel 21 (più,7 per cento), una crescita un po più consistente nel 211 (più due per cento), per calare nuovamente nel corso del 212, in linea con i trend dell'economia. Tutti i Paesi hanno evidenziato un calo del fatturato nel corso dell ultimo anno, fatta eccezione per la Germania, che segna un aumento intorno al 4,4 per cento. La flessione più vistosa in Francia (meno 4,9 per cento), attribuibile alle difficoltà della seconda parte dell anno, mentre l Italia ha visto il ridimensionamento più contenuto (meno due per cento). La Spagna ha registrato una flessione del quattro per cento, che però segue anni di cali più consistenti rispetto agli altri Paesi. Per il 213 si attende una crescita inferiore o pari all uno per cento in Francia, Italia e Regno Unito, mentre è previsto un ulteriore lieve calo in Spagna ed un aumento più vistoso in Germania. Per il 214 la maggior parte dei mercati dovrebbe mantenere stabile il fatturato, mentre Germania e Inghilterra dovrebbero registrare una crescita più sostenuta. L analisi dell ultimo decennio mostra che il fatturato dei cinque principali Paesi europei ha avuto un trend in costante crescita dall inizio degli anni 2 al 27, per poi segnare andamenti disomogenei negli anni successivi. Nel complesso il 212 si dovrebbe chiudere con un fatturato superiore del 5,5 per cento rispetto al 21 e inferiore del 13,8 per cento rispetto alle punte del 27. Il fatturato in Eu27, invece, continua ad avere il segno positivo, sebbene la crescita sia notevolmente rallentata rispetto al passato. Il 212 si dovrebbe chiudere con un aumento dell 1,2 per cento, rispetto al 2,8 per cento del 211 e al 2,6 per cento dell anno precedente. Il ritmo di crescita dovrebbe aumentare nel 213, con una previsione intorno al tre per cento. SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 4

5 Tavola 1 Andamento del fatturato immobiliare (valore dei beni scambiati) in Europa (mln euro) Paese * 213 Francia Germania Inghilterra^ Spagna Italia Eu5 Eu n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d (*) Stima ( ) Previsione (^) I dati sono disponibili per la sola Inghilterra e non per l intera Gran Bretagna (Inghilterra, Scozia e Galles) Fonte: SCENARI IMMOBILIARI Tavola 2 Andamento del fatturato immobiliare (valore dei beni scambiati) in Europa (base 1; 21 = 1) Paese * 213 Francia Germania Inghilterra^ Spagna Italia Eu (*) Stima ( ) Previsione (^) I dati sono disponibili per la sola Inghilterra e non per l intera Gran Bretagna (Inghilterra, Scozia e Galles) Fonte: SCENARI IMMOBILIARI SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 5

6 Tavola 3 Andamento del fatturato immobiliare (valore dei beni scambiati) in Europa (milioni di euro) Francia Germania Inghilterra^ Spagna Italia * 213 (*) Stima ( ) Previsione (^) I dati sono disponibili per la sola Inghilterra e non per l intera Gran Bretagna (Inghilterra, Scozia e Galles) Fonte: SCENARI IMMOBILIARI Gli aumenti dei prezzi degli immobili registrati a partire dagli anni novanta, seguiti da alcuni anni di crisi economica e, dunque, di sensibile flessione delle quotazioni, comportano il rischio di scoppio di "bolle immobiliari", con conseguenze pesanti sui sistemi economici. In realtà, fino ad ora la maggior parte dei mercati immobiliari ha mostrato una buona tenuta e la bolla non è scoppiata né in Italia né negli altri principali Paesi. Nelle nazioni in cui questo è avvenuto, come Spagna e Irlanda, la situazione era decisamente più critica, soprattutto a causa di eccessi nelle nuove costruzioni. Attualmente i mercati a maggiore rischio sono proprio quelli caratterizzati dal trend più brillante, cioè Svizzera e Norvegia. I prezzi, infatti, non hanno mai mostrato flessioni negli ultimi dieci anni ed hanno raggiunto livelli non sempre sostenibili, grazie anche ad un vistoso aumento degli investimenti in seguito al timore di un collasso dell euro, che ha indotto gli acquirenti a cercare porti sicuri al di fuori dell eurozona. Gli economisti delle due banche centrali, tuttavia, sono convinti che la forza patrimoniale delle banche e la presenza di una domanda sostenuta siano sufficienti ad evitare qualsiasi shock. C'è una tendenza verso una omogeneizzazione dei principali mercati, caratterizzati da scarsa offerta e cali modesti delle quotazioni degli immobili di qualità, con un gap tra SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 6

7 immobili primari e secondari ampio come mai in precedenza. La ripresa è ancora incerta e disomogenea, ma si prevede che i primi segnali si vedranno nei mercati che hanno registrato contrazioni più vistose, mentre quelli che hanno mostrato una maggiore tenuta dovrebbero ripartire più lentamente. Dall analisi dell andamento dei prezzi negli ultimi cinque anni, si nota che la Spagna ha registrato il crollo più consistente in tutti i comparti. I valori nominali sono calati in misura variabile dal 14 al 34 per cento a seconda dei settori, mentre in termini reali il crollo ha raggiunto il 45 per cento nel comparto residenziale e il 32 per cento nel terziario/uffici. Flessioni analoghe sono riscontrate in Inghilterra, dove gli aumenti erano stati particolarmente consistenti negli anni precedenti la crisi. In Italia la diminuzione dei prezzi nominali è compresa tra il 4 e il 14 per cento, mentre in termini reali si passa da una flessione media intorno al nove per cento nel comparto commerciale al 24 per cento dell industriale, che significa un calo medio annuo del quattro per cento. Flessioni più contenute sono riscontrabili in Francia e in Germania, mentre la media dei cinque principali Paesi europei segna un calo variabile dal 14 per cento del commerciale al 24 per cento del residenziale. I prezzi, dunque, hanno già subito un ridimensionamento consistente in tutti i mercati, facendo pensare che la fase più bassa del ciclo sia stata raggiunta. Nel 213 in Francia tutti i mercati vedranno quotazioni in lieve crescita, mentre la Germania dovrebbe evidenziare aumenti più consistenti. Uno scenario in chiaroscuro per l Inghilterra, dove dovrebbero aumentare i prezzi degli uffici, restare invariati gli immobili residenziali, mentre ulteriori cali, seppure di scarsa entità, dovrebbero riguardare i mercati commerciale e industriale. La situazione sarà ancora critica per l Italia, dove però le flessioni dovrebbero essere minime, mentre in Spagna si prevedono ulteriori ribassi, compresi tra il meno 1,2 e il meno 2,3 per cento. La tendenza per il 214 è di stabilità delle quotazioni nella maggior parte dei mercati, con qualche aumento in alcuni segmenti e Paesi. In Italia le previsioni indicano una tendenza al rialzo nel residenziale, di stabilità nel terziario/uffici e nel commerciale, mentre l industriale dovrebbe registrare un ulteriore lieve flessione. Ancora in calo il residenziale e l industriale in Spagna, a fronte di una situazione stabile nel terziario/uffici. Il commerciale, soprattutto grande distribuzione, dovrebbe ricominciare a crescere lievemente. SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 7

8 Sintesi previsioni 213 Fatturato Paese 212 Var % 212/211* Var% 213/212 Tendenza 214 Mln euro Francia ,9,5 Germania ,4 4, Inghilterra^ ,9 1,1 Spagna , -,5 Italia ,,8 Eu ,3 1,6 Eu ,2 3, Prezzi Paese Comparto Var % 212/211* Var % 213/212 Tendenza 214 Residenziale 1,1,3 Francia Terziario/uffici,1 1, Industriale -,7 1,1 Commerciale,4,9 Residenziale 4,9 3,7 Germania Terziario/uffici 2,2 2,1 Industriale, 1,6 Commerciale 2, 2,9 Residenziale -1,4,1 Inghilterra ** Terziario/uffici -2,2 2,3 Industriale -2,3-1,5 Commerciale -1,1 -,4 Residenziale -2,9-1,5 Spagna Terziario/uffici -5, -2,2 Industriale -3,4-2,3 Commerciale -2,4-1,2 Residenziale -2,2-1,3 Italia Terziario/uffici -1,6 -,5 Industriale -2,3-1,6 Commerciale,1,3 - dati a settembre di ogni anno * stima ptevisione (**) I dati sono disponibili per la sola Inghilterra e non per l intera Gran Bretagna (Inghilterra, Scozia e Galles) Fonte: Scenari Immobiliari SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 8

9 Il comparto residenziale a livello europeo sta attraversando una fase di stabilizzazione nella maggior parte delle città, sebbene debbano essere ancora compiuti progressi importanti per raggiungere una situazione di reale equilibrio. Un problema del comparto residenziale è rappresentato dallo squilibrio tra prezzi e reddito disponibile, sempre più accentuato in molti Paesi. Il gap tra aree geografiche e segmenti di mercato è sempre più ampio. In generale, i due elementi chiave per la ripresa dei mercati nazionali sono costituiti dall accesso al credito, anche in considerazione dell elevato livello di indebitamento delle famiglie e dal trend dei prezzi, condizionato dalla domanda e dai tassi di interesse. Nel complesso i valori nominali sono stabili o in lieve calo, mentre flessioni più consistenti caratterizzano i Paesi dove la recessione economica è più grave, quali Spagna, Portogallo, Irlanda e Grecia, dove anche il 213 dovrebbe avere il segno negativo. Tra i cinque principali Paesi europei l andamento migliore riguarda la Germania, dove il 212 si dovrebbe chiudere con un aumento dei valori nominali del 4,9 per cento rispetto all anno precedente e del tre per cento al netto dell inflazione. Il mercato inglese è in difficoltà, con prezzi ancora in calo e attività modesta in molte città di medie dimensioni. Fa eccezione Londra, che nel 212 ha visto aumentare sensibilmente le quotazioni, a causa della domanda di immobili di alto livello. Una domanda superiore all offerta caratterizza anche i mercati residenziali di altre città, quali Parigi e Mosca, con conseguente tendenza dei valori verso l alto. Per dare ossigeno ai mercati i governi di molti Paesi stanno studiando misure finalizzate ad incentivare gli investitori nel comparto residenziale. Ad esempio, in Francia nel 29 è entrata in vigore la legge Scellier, che stabiliva che gli acquirenti di un immobile nuovo destinato alla locazione nel 29 e 21 beneficiassero di una riduzione fiscale del 25 per cento sul prezzo di acquisto (spalmata su nove anni) fino ad un massimo di 3mila euro annui. Nel la riduzione fiscale è scesa al venti per cento. La condizione per l applicabilità della legge è che l immobile venga affittato e ne venga mantenuto il possesso per un periodo di almeno nove anni. In Germania è in fase di approvazione una legge che permette ai Reit di possedere immobili residenziali, purché siano stati realizzati a partire dal 27. Questo convoglierebbe risorse importanti nel comparto residenziale, visto che un buon numero di società immobiliari quotate chiederebbe la conversione in Reit per portare avanti una politica di acquisti abitativi con notevoli vantaggi fiscali. All inizio del 212 in Gran Bretagna sono state approvate misure denominate First buy e New buy. Si tratta di iniziative finalizzate a sostenere il mercato delle nuove SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 9

10 costruzioni, per aiutare le famiglie ma anche per incoraggiare la realizzazione di nuovi progetti. Con il progetto First buy il governo ha stanziato 25 milioni di sterline che dovrebbero andare a beneficio di circa diecimila famiglie che intendano acquistare la prima casa, a condizione che possiedano almeno il cinque per cento del prezzo totale dell immobile. Un altro venti per cento sarà anticipato, sotto forma di prestito quinquennale ad interesse agevolato, per metà dal governo e per metà dal costruttore. In questo modo un maggior numero di famiglie potrà avere accesso al mercato, dal momento che si riducono la liquidità iniziale necessaria e l entità del mutuo da chiedere alla banca. Dieci mila immobili sono già disponibili e verrà data priorità ai militari e alle loro famiglie. L iniziativa New buy è analoga ma è accessibile anche dagli acquirenti di seconda casa, purché accettino di darla in affitto. In questo caso le somme anticipate dal governo e dal costruttore sono pari rispettivamente al 5,5 e 3,5 per cento del prezzo totale, mentre la liquidità richiesta all acquirente è sempre del cinque per cento. Il prezzo complessivo non può essere superiore a 5mila sterline. Si prevede che questa formula sarà accessibile a circa centomila famiglie. In Italia, invece, manca una politica governativa finalizzata ad incentivare famiglie ed investitori. Si tratta di una grave carenza, poiché nel nostro Paese esiste una forte domanda potenziale, soprattutto da parte delle fasce deboli della popolazione. Se sollecitata ed incentivata, anche attraverso un maggiore impegno da parte delle banche, tale domanda contribuirebbe in modo significativo a far ripartire il mercato residenziale. Nell ultimo anno il comparto terziario/uffici europeo ha mostrato i primi segnali di miglioramento. La stretta correlazione con la situazione economica e con il mercato del lavoro è la causa principale di un andamento fortemente diversificato nelle diverse aree geografiche. Il 213 sarà ancora caratterizzato da una contrazione dell attività edilizia per l effetto combinato delle difficoltà di finanziamento e della scarsa disponibilità dei promotori ad affrontare un tasso di rischio piuttosto elevato. Fanno eccezione i pochi mercati in cui la ripresa ha creato le premesse per l inizio di un nuovo ciclo di sviluppo, come quello di Londra. La domanda resterà debole nella maggior parte delle piazze. Tuttavia l attività, sia di investimento che di locazione, sarà più brillante nelle zone sostenute da un trend economico positivo, quali Germania, Paesi nordici, Russia e Polonia. La vacancy rate dovrebbe diminuire lievemente, passando dall attuale dieci per cento al 9,2 per cento previsto per la fine del 213. Le top location delle città più attrattive per gli investitori, quali Londra, Parigi e Mosca, cominciano ad evidenziare una carenza di spazi di classe A, con conseguente tendenza all aumento dei canoni. Le decisioni di insediamento sono condizionate dal trend dei valori nelle diverse città. E frequente il fenomeno di rilocalizzazione, che comporta il ritorno nel distretto centrale da parte delle società che l avevano abbandonato a causa dei valori troppo elevati. Il recente ridimensionamento dei canoni e la possibilità di trattare condizioni più vantaggiose, rende nuovamente accessibili le aree di pregio. SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 1

11 La crisi del mercato del lavoro, l elevato indebitamento ed il ridotto potere di spesa esercitano una notevole pressione sul settore commerciale, caratterizzato da forti differenze tra le diverse aree geografiche ma anche tra le diverse società. Il gap, invece, tende a ridursi per quanto riguarda il livello degli spazi. Fatta eccezione per un ristretto numero di immobili di lusso toccati solo marginalmente dalla crisi, le quotazioni estremamente elevate raggiunte dagli spazi primari spinge una fetta consistente della domanda a rivolgersi verso immobili di seconda fascia. L atteggiamento di investitori e società continuerà ad essere estremamente prudente, anche se le grandi catene multinazionali affrontano la crisi in modo aggressivo, ampliando i propri spazi e insediandosi in nuovi mercati. L attività edilizia relativa alla grande distribuzione è in crescita ed è guidata dalla Russia, dove entro la fine del 212 si attende l immissione sul mercato di quasi tre milioni di mq, circa un quarto del totale europeo. Buone prospettive di sviluppo provengono dal comparto outlet, caratterizzato da una domanda di investimento e locazione in forte espansione. Il clima di incertezza economica continua ad esercitare una notevole pressione sui mercati industriali, sebbene a livello locale siano riscontrabili numerosi miglioramenti rispetto agli anni precedenti, anche perché molte società approfittano del forte calo dei valori per spostarsi in spazi di livello più elevato. Questo fenomeno comporta una polarizzazione della domanda nei segmenti di mercato caratterizzati da scarsa offerta. L attività produttiva e distributiva associata alla logistica è il principale driver della domanda di spazi industriali. La crescita più significativa è attesa dalle società operative nei settori di importazione ed esportazione. Nel 213 l attività edilizia speculativa riprenderà, ma solo nei mercati più dinamici e comunque in presenza di una domanda preesistente. Si assisterà ad una stabilizzazione dei canoni per gli immobili di seconda mano a fronte di un aumento degli spazi nuovi realizzati su misura. Incrementi più decisi sono attesi in città quali Mosca, Istanbul e Ginevra, mentre ulteriori flessioni potrebbero riguardare metropoli come Dublino, Lisbona, Amsterdam, Praga, Atene, oltre alle città spagnole e a quelle inglesi di medie dimensioni. SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 11

12 Tavola 4 Paese Mercato * Francia Germania Inghilterra ** Spagna Italia Media Eu5 Andamento dei prezzi medi nominali per mercato nei cinque principali Paesi europei (base 1; 27 = 1) Var % 212/27* 213 Var % 213/212 Residenziale ,3 Terziario/uffici , Industriale ,1 Commerciale ,9 Residenziale ,7 Terziario/uffici ,1 Industriale ,6 Commerciale ,9 Residenziale ,1 Terziario/uffici ,3 Industriale ,5 Commerciale ,4 Residenziale ,5 Terziario/uffici ,2 Industriale ,3 Commerciale ,2 Residenziale ,3 Terziario/uffici ,5 Industriale ,6 Commerciale ,3 Residenziale ,5 Terziario/uffici ,7 Industriale ,4 Commerciale ,6 (*) Stima ( ) Previsione (**) I dati sono disponibili per la sola Inghilterra e non per l intera Gran Bretagna (Inghilterra, Scozia e Galles) Fonte: SCENARI IMMOBILIARI SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 12

13 Tavola 5 Andamento dei prezzi medi reali per mercato nei cinque principali Paesi europei (base 1; 27 = 1) Paese Mercato * Var % 212/27* Residenziale Francia Terziario/uffici Industriale Commerciale Residenziale Germania Terziario/uffici Industriale Commerciale Residenziale Inghilterra ** Terziario/uffici Industriale Commerciale Residenziale Spagna Terziario/uffici Industriale Commerciale Residenziale Italia Terziario/uffici Industriale Commerciale Residenziale Media Eu5 Terziario/uffici Industriale Commerciale (*) Stima ( ) Previsione (**) I dati sono disponibili per la sola Inghilterra e non per l intera Gran Bretagna (Inghilterra, Scozia e Galles) Fonte: SCENARI IMMOBILIARI SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 13

14 Tavola 6 Classifica delle dieci città europee con i prezzi residenziali più elevati (euro/mq, settembre media zone centrali) Fonte: Scenari Immobiliari Tavola 7 Classifica delle dieci città con i canoni degli uffici più elevati in Europa (euro/mq/anno, settembre media zone centrali) Fonte: Scenari Immobiliari SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 14

15 Tavola 8 Classifica delle dieci città europee con i canoni industriali più elevati (euro/mq/anno, settembre media zone periferiche) Fonte: Scenari Immobiliari Tavola 9 Classifica delle dieci città europee con i canoni commerciali più elevati (negozi, euro/mq/anno, settembre media zone centrali) Fonte: Scenari Immobiliari SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 15

16 3. SONDAGGIO TRA 8 TOP MANAGER IMMOBILIARI IN ITALIA E IN EUROPA Nel periodo agosto/settembre Scenari Immobiliari ha effettuato un sondaggio tra gli operatori italiani ed esteri al fine di aggiornare le opinioni espresse all inizio dell anno circa la situazione dei mercati, le aspettative di ripresa, la propensione ad investire nel prossimo biennio e le aree geografiche ed i comparti ritenuti maggiormente interessanti. Il panel è composto da ottanta rappresentanti di società europee primarie (trenta italiani più cinquanta europei) come investitori istituzionali, società immobiliari e fondi. Rispetto a sei mesi fa emerge una maggiore omogeneità tra le opinioni espresse dagli operatori italiani e stranieri, dal momento che a partire dal secondo trimestre 212 alcuni mercati, quale quello francese, hanno visto un rallentamento della ripresa, inducendo un atteggiamento più prudente da parte delle società e degli analisti esteri. Un inizio di ripresa nei primi mesi del 213 è ritenuto probabile da una percentuale marginale del panel, mentre la larga maggioranza degli intervistati ritiene che la stagnazione dei mercati immobiliari proseguirà almeno fino all estate 213, mentre il miglioramento è atteso tra il secondo semestre 213 e il 214, a seconda dei Paesi e dei mercati. Una percentuale più limitata di operatori, compresa tra il 2,5 e il 16,3 per cento, ha un atteggiamento più pessimistico e prevede che la recessione proseguirà per tutto il 214. In Italia la ripresa sarà guidata dal settore residenziale, i cui primi spiragli di miglioramento sono attesi nel primo trimestre 213 da oltre un terzo del panel, mentre una percentuale intorno al 7,5 per cento si aspetta una crescita già nell ultimo trimestre di quest anno. Si prevede un aumento degli acquisti non solo da parte delle medie e grandi società, ma anche da parte dei piccoli investitori che, nonostante l inasprimento fiscale, giudicano l investimento immobiliare difensivo ed una possibile fonte di reddito complementare a pensioni sempre più impoverite. Gli altri settori di attività sono considerati più critici, con ipotesi di ripresa tra la fine del 213 e l inizio del 214 per il settore commerciale e non prima della seconda parte del 214 per gli uffici e l industriale. Fanno eccezione le top location delle principali città, con riferimento sia agli uffici che alla logistica, che mostreranno un trend complessivamente positivo. In particolare, la logistica dovrebbe evidenziare un andamento migliore in Italia rispetto ad altri Paesi, in quanto è in aumento la domanda attribuibile alla riorganizzazione delle società. Nella maggior parte degli altri Paesi, invece, la ripresa inizierà dai comparti non residenziali, soprattutto commerciale e uffici, su cui si concentra l attenzione degli investitori istituzionali. La ripresa del residenziale è indicata nel primo semestre 214 da quasi la metà del campione. Anche gli operatori europei vedono più lontana la ripresa del settore industriale, fatta eccezione per gli immobili logistici di maggior pregio. SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 16

17 In generale, le condizioni ritenute unanimemente indispensabili per una crescita dell attività, oltre al miglioramento dei parametri macro-economici, sono la ripresa del mercato del lavoro, una maggiore disponibilità e flessibilità del sistema creditizio e il rilancio industriale delle singole nazioni. L atteggiamento è estremamente diversificato a seconda della tipologia di società. In generale, le piccole società sono in difficoltà e spesso sono costrette ad alienare una parte del proprio patrimonio o ad effettuare processi di fusione, mentre i grandi investitori, come alcuni fondi europei, hanno una buona liquidità ed una discreta propensione ad investire. La categoria che lamenta la situazione peggiore è quella dei developer, i più penalizzati dalle difficoltà di accesso al credito. In una fase complessa come quella attuale la maggior parte delle società intende concentrarsi su una gestione efficiente del proprio patrimonio, con alienazione degli immobili secondari e qualche investimento strategico. Tuttavia alcune società, soprattutto tedesche e del nord Europa, portano avanti una politica di investimento aggressiva al fine di estendere la propria attività, approfittando delle numerosi occasioni presenti sui mercati europei. La qualità sarà sempre più il driver principale in tutti i segmenti di mercato, con riferimento non solo alla localizzazione ma anche alle caratteristiche fisiche e ambientali degli edifici, quali livello di innovazione, sostenibilità, domotica, efficienza energetica, verde. Dunque, la propensione all investimento è elevata con riferimento agli immobili primari in tutti i settori e il gap tra le diverse fasce di mercato sarà sempre più ampio. Nel comparto residenziale in tutta Europa sono considerati interessanti gli immobili specializzati, soprattutto case per anziani e per studenti, in considerazione della crescente domanda di spazi abitativi nei pressi delle università in tutte le città più importanti. Bene anche le ristrutturazioni nei centri storici. Nel terziario sono ritenuti interessanti quasi esclusivamente gli uffici di classe A, con la tendenza verso la riduzione degli spazi medi, sia per l esigenza di ridurre i costi che per lo sviluppo del telelavoro e dei contratti flessibili. Una parte delle società, sia italiane che estere, torna in centro riuscendo ad ottenere condizioni contrattuali più vantaggiose, mentre altre optano per spazi più moderni e grandi nelle zone periferiche di buon livello. Condizioni indispensabili sono ritenute l accessibilità, la presenza di efficienti collegamenti e di servizi di buon livello. In Italia è in crisi la domanda di superfici medie, in quanto gli investimenti sono concentrati nelle due estremità del mercato: sopra i 1mila mq e sotto i 3 mq. La città ritenuta più interessante sia dagli investitori a lungo termine che dagli speculatori è Londra, seguita da Istanbul, in considerazione dello sviluppo eccezionale del mercato immobiliare turco. I comparti a maggiore potenzialità di sviluppo nella SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 17

18 capitale turca sono gli uffici di alto livello e gli alberghi, in considerazione del forte aumento dell afflusso turistico negli ultimi cinque anni. In crescita anche l attenzione verso le principali città del nord Europa. Gli investitori a lungo termine ritengono interessanti alcune città della Germania orientale, soprattutto Dresda, le città francesi di medie dimensioni come Lille e Marsiglia e la capitale spagnola, dove il ciclo negativo di mercato non è ancora terminato e, dunque, è possibile selezionare investimenti interessanti in un ottica di lungo periodo. Infine, nella classifica compaiono le due principali città italiane (Milano e Roma), dal momento che per la prima volta dopo alcuni anni gli investitori europei sono disposti a prendere in considerazioni eventuali opportunità di investimento in Italia. Tavola 1 Previsioni di ripresa dei mercati immobiliari secondo gli operatori europei (% di risposte) Settore 1 sem sem sem sem 214 Non prima del 215 Residenziale 3,8 17,5 47,5 18,7 12,5 Uffici 2,5 23,8 32,5 26,2 15, Commerciale 2,5 35, 31,2 22,6 8,7 Industriale 1,2 16,2 26,3 4, 16,3 Fonte: sondaggio Scenari Immobiliari SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 18

19 Tavola 11 Previsioni di ripresa dei mercati immobiliari secondo gli operatori italiani (% di risposte) Settore 1 sem sem sem sem 214 Non prima del 215 Residenziale 7,5 38,7 27,5 16,2 1,1 Uffici 3,8 2, 22,5 51,2 2,5 Commerciale 6,2 28,7 3, 22,5 12,6 Industriale, 3,8 26,3 53,7 16,2 Fonte: sondaggio Scenari Immobiliari Tavola 12 Classifica delle 15 città europee ritenute più interessanti per gli investimenti immobiliari nel biennio successivo (sondaggio 212) Investitori a lungo termine Speculatori 1 Londra Londra 2 Istanbul Berlino 3 Dresda Parigi 4 Stoccolma Istanbul 5 Madrid Ginevra 6 Lille Monaco 7 Ginevra Oslo 8 Milano Mosca 9 Parigi Helsinki 1 Helsinki Milano 11 Mosca Vienna 12 Lione Lille 13 Marsiglia Zurigo 14 Roma Francoforte 15 Monaco Stoccolma Fonte: sondaggio Scenari Immobiliari SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 19

20 ALLEGATO Il mercato immobiliare nei principali Paesi europei SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 2

21 FRANCIA Residenziale La prima parte del 212 ha visto un andamento positivo, con prezzi degli immobili centrali in lieve aumento in un buon numero di città. La seconda parte dell anno sta segnando un rallentamento, con quotazioni stabili per gli immobili primari e flessione di quelli secondari. Comunque, il mercato è sostenuto da un efficiente riforma pensionistica, dalla crescita demografica, dall aumento del numero di nuclei familiari e dalla propensione alla proprietà della casa. Le prospettive sono di una fase di stabilità, anche se il trend sarà disomogeneo nelle diverse aree geografiche. L andamento migliore riguarderà le principali città di medie dimensioni, come Lille. Terziario/uffici Il comparto terziario/uffici mostra un andamento incerto, con un volume di attività in aumento rispetto all anno precedente, ma ancora sottotono. La domanda è scarsa, soprattutto con riferimento agli spazi di grandi dimensioni, compresi tra dieci e ventimila metri quadrati, mentre è più vivace nel segmento degli immobili più piccoli, al di sotto dei cinquemila metri quadrati. A Parigi l assorbimento è in crescita e la vacancy rate è in calo, anche in considerazione della scarsa attività edilizia degli ultimi anni. Attualmente si aggira intorno al 6,8 per cento ed è tra le più basse a livello europeo. I canoni sono aumentati di circa il due per cento ed è in lieve calo il divario tra le quotazioni richieste e quelle che vengono poi concordate tra le parti attraverso sconti e incentivi. Aumenti più consistenti riguardano i quartieri di pregio. Commerciale Il mercato immobiliare commerciale francese mostra una doppia velocità, sia a Parigi che nelle altre principali città. Da un lato la domanda è elevata con riferimento agli spazi primari nelle top location, caratterizzati da un offerta sempre più scarsa. Dall altro emerge la difficoltà degli immobili di medio livello, con un offerta nettamente superiore alla domanda ed un progressivo allungamento dei tempi di permanenza sul mercato. I canoni di locazione sono aumentati nella prima fascia, mente sono lievemente diminuiti nella seconda. La tendenza è destinata ad accentuarsi nei prossimi mesi, con riferimento sia alla piccola distribuzione che ai centri commerciali. Industriale Dopo alcuni anni di profonda crisi, il mercato industriale francese è in fase di miglioramento. Nel primo semestre 212 il volume di transazioni è aumentato di oltre il venti per cento rispetto all anno precedente, grazie alla migliore performance di Parigi degli ultimi sei anni. La capitale, infatti, ha concentrato il quaranta per cento dell attività di tutto il Paese. La domanda è guidata dalla logistica, ma si tratta perlopiù di una domanda di spostamento finalizzata al contenimento dei costi. I canoni sono complessivamente stabili e la crescente pressione fiscale sul comparto dovrebbe impedire un aumento anche nei prossimi mesi. SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 21

22 Andamento dei prezzi degli immobili residenziali a Parigi (base 1; 1995 = 1) Andamento dei canoni di locazione degli uffici a Parigi (euro/mq/anno) Canoni di locazione degli immobili industriali di pregio in Francia (euro/mq/anno) Parigi Marsiglia Lione Lille Bordeaux Strasburgo Tolosa Fonte: Scenari Immobiliari SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 22

23 GERMANIA Residenziale La crisi di molti mercati europei rende maggiormente attrattivi gli investimenti immobiliari in Germania, considerata la piazza più sicura e stabile in Europa. Ne deriva una notevole crescita di tutti i segmenti di mercato, compreso quello residenziale, che si riflette in un atteggiamento di fiducia anche da parte delle famiglie. I prezzi sono in aumento in tutte le città principali e la crescita media a livello nazionale ha raggiunto il 5,5 per cento negli ultimi dodici mesi, ponendosi al decimo posto a livello mondiale. Le prospettive sono di ulteriori aumenti nella prima parte del 213, anche perché le quotazioni a Berlino ed in altre città tedesche sono basse nel contesto europeo. Terziario/uffici Il mercato terziario/uffici sta vivendo una fase positiva in tutte le principali città, anche se il ritmo è particolarmente brillante a Berlino e Monaco. Nella capitale l assorbimento è stato elevato, raggiungendo un livello inferiore solo a quello del 26, anche se è in calo la dimensione media degli spazi trattati. I canoni di locazione sono aumentati del due per cento nell ultimo anno, con punte superiori in alcune zone. Il mercato mostra un andamento positivo anche a Francoforte, dove sono in aumento sia il numero di transazioni che i canoni. La vacancy rate è in diminuzione, ma è ancora elevata, intorno al 14 per cento, rispetto al 6,6 per cento di Berlino. Commerciale Il comparto commerciale mostra un andamento meno brillante rispetto al residenziale e al terziario/uffici ma comunque positivo. Il volume di transazioni è in lieve aumento ed i valori degli spazi primari centrali sono in crescita pressoché ovunque. A Berlino la crescente carenza di spazi primari in centro comporta lo spostamento di una parte della domanda verso i centri commerciali di alto livello. Le prospettive per il 213 sono positive, grazie anche al basso tasso di disoccupazione e alla crescita dei redditi medi delle famiglie in tutto il Paese. Industriale Qualche elemento di preoccupazione caratterizza il comparto industriale, che ha registrato un lieve calo dell assorbimento rispetto all anno precedente. Tuttavia il primo semestre 212 ha evidenziato un aumento della domanda ed una crescente competizione tra gli affittuari che, accompagnata dalla scarsa attività edilizia, dovrebbe garantire un aumento dei canoni in molte città a partire dall estate. L attività edilizia speculativa è ancora scarsa e la quasi totalità dei progetti che verranno immessi sul mercato nel corso dell anno è già stata preaffittata. SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 23

24 Andamento dei prezzi degli immobili residenziali in Germania (base 1; 1995 = 1) Berlino Francoforte 2 Canoni di locazione degli uffici nelle principali città tedesche (euro/mq/anno) Canoni di locazione degli immobili industriali in Germania (euro/mq/anno) Fonte: Scenari Immobiliari SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 24

25 GRAN BRETAGNA Residenziale Fatta eccezione per Londra, caratterizzata da un trend positivo in tutti in comparti e al secondo posto nel mondo, dopo New York, per volume di investimenti, il mercato residenziale inglese è ancora in forte difficoltà. Nell ultimo anno il numero e l entità delle transazioni sono stati modesti e le quotazioni hanno registrato cali più o meno vistosi a seconda delle tipologie e delle zone. Per sollecitare la domanda, il governo ha recentemente approvato una serie di iniziative a vantaggio di alcune categorie di acquirenti, anche se non esistono previsioni certe sui risultati che ne scaturiranno. Nel Regno Unito è elevata la percentuale di alloggi sociali, che possono essere acquistati dai proprietari con uno sconto sui prezzi di mercato. Tuttavia, l offerta è sensibilmente inferiore rispetto alla domanda, in costante crescita. Terziario/uffici Anche per il terziario/uffici il trend è negativo a livello nazionale e positivo nella capitale. Nell ultimo anno Londra ha registrato un aumento dei canoni di circa il dieci per cento nelle zone di maggior pregio, prime fra tutte Mayfair e St James nel West End. Si tratta dei valori più elevati a livello europeo e al terzo posto nel mondo, dopo Hong Kong e Tokyo. L assorbimento è stabile, ma la vacancy rate media è calata a causa della scarsa attività edilizia. Entro la fine del 212, comunque, verranno immessi sul mercato alcuni nuovi progetti nelle zone periferiche più richieste. Si prevede un ulteriore lieve aumento dei canoni per gli immobili di classe A. Commerciale Londra registra i canoni più in elevati in Europa anche per quanto riguarda i negozi centrali, sebbene il trend sia meno positivo rispetto agli altri comparti. Il resto del Paese è in forte difficoltà e l ultimo anno ha visto il fallimento di un buon numero di società e il ridimensionamento del numero e delle dimensioni degli spazi di molte catene. E in forte aumento il volume di attività dell e-commerce e alcune società tradizionali hanno deciso di chiudere i propri spazi e di dedicarsi al commercio on line. Le prospettive per il 213 sono di un lieve miglioramento, ma una vera ripresa è considerata improbabile. Industriale Il clima di scarsa fiducia nella ripresa economica nazionale e globale ha comportato un attività debole in tutte le piazze più importanti, con un diffuso calo delle transazioni e dei canoni di locazione. L arresto dell attività edilizia speculativa dovrebbe garantire l aumento della concorrenza nelle zone di maggior pregio, nei pressi dei principali raccordi autostradali, con conseguenti lievi aumenti delle quotazioni nei prossimi mesi. SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 25

26 Andamento dei prezzi degli immobili residenziali a Londra (base 1; 1995 = 1) Andamento dei canoni di locazione degli uffici a Londra (West End) (euro/mq/anno) Canoni di locazione degli immobili industriali in Gran Bretagna (euro/mq/anno) Londra (Heathrow) Birmingham Manchester Glasgow Oxford Liverpool Edimburgo Fonte: Scenari Immobiliari SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 26

27 ITALIA Residenziale Nel primo semestre 212 il mercato ha registrato un calo di circa il quindici per cento rispetto ad un anno fa. Nonostante la consistente quota di prodotto nuovo invenduto (circa 18mila alloggi) il mercato è debole, a causa delle incertezze complessive del sistema, dalle pensioni alla sanità. L'introduzione dell Imu, oltre ad avere un impatto reale sui bilanci delle famiglie, ha ridotto la propensione all'acquisto, soprattutto nelle fasce più deboli. L'erogazione di mutui si è quasi dimezzata rispetto ad un anno fa e la cifra media ottenuta è calata sotto i 14mila euro. Le prospettive per la seconda parte dell'anno e per il 213 sono fortemente condizionate dal clima economico e dalla possibilità, che appare remota, di una ripresa dei finanziamenti. Le compravendite resteranno deboli con una previsione di circa il 1,5 per cento in meno rispetto al 211, collocandosi su poco più di 5mila scambi. Le quotazioni sono leggermente calate a livello nazionale (meno 2,2 per cento), anche se c'è una notevole divaricazione tra zone centrali e nuove iniziative. Terziario/uffici La crisi economica determina profondi cambiamenti nel mercato. Le aziende si spostano verso immobili di nuova realizzazione e a basso consumo energetico, mentre si liberano spazi di classe B e C, anche ben posizionati nelle grandi città. Il settore ha vissuto nel 211 la fase più difficile della crisi e il primo semestre 212 ha visto un leggero miglioramento negli scambi, fatta eccezione per le grandi dimensioni. I canoni di locazione sono in flessione, mentre maggiore tenuta mostrano i prezzi di vendita, specie nelle maggiori città (meno,5 per cento in un anno). Tiene il mercato degli uffici nella capitale, mentre a Milano si è aperto il tema della riconversione degli immobili terziari dismessi. Nei prossimi mesi non sono attesi particolari miglioramenti del mercato. Commerciale Nonostante il leggero calo dei consumi, il settore commerciale della grande distribuzione resta in controtendenza rispetto agli altri mercati. Nel primo semestre 212 sono stati aperti quattro centri commerciali per un totale di 15mila mq. L'interesse degli investitori, anche esteri, resta alto per questo comparto. E' aumentata leggermente la vacancy nelle gallerie della Gdo, ma la redditività è ancora interessante. Si contraggono del cinque per cento le compravendite di negozi con prezzi e canoni stabili nel primo semestre in corso. Trend stabile nel secondo semestre. Industriale Andamenti fortemente differenziati tra immobili industriali per le attività produttive e per la logistica. Poca domanda e limitati scambi per la parte produttiva (circa il quindici per cento in meno rispetto allo scorso anno) con prezzi e canoni in calo. Il mercato immobiliare dei capannoni per la logistica si è mantenuto vivace nel primo semestre, soprattutto nelle dimensioni medie soprattutto al centro-nord. Aspettative positive per la seconda parte dell'anno. SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 27

28 Andamento delle compravendite di immobili residenziali in Italia (unità) * stima Andamento delle compravendite di negozi in Italia (unità) * stima Andamento dello scambiato di immobili logistici in Italia (mq) * * stima Fonte: Scenari Immobiliari SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 28

29 OLANDA Residenziale Il mercato residenziale olandese è ancora stagnante. Nell ultimo anno le transazioni sono state limitate, l invenduto è in crescita e i prezzi hanno continuato a diminuire, in considerazione delle problematiche del mercato del lavoro, del clima di sfiducia tra le famiglie e dell atteggiamento sempre più restrittivo delle banche. Solo a partire dalla fine dell anno, è considerato probabile un inizio di ripresa, che comunque sarà lenta e graduale. Nel complesso, il 212 si dovrebbe chiudere con un ulteriore calo dei valori intorno al cinque per cento. Terziario/uffici Il 212 si dovrebbe chiudere con una situazione di stabilità rispetto all anno precedente, dopo due anni di forte flessione. I canoni degli immobili centrali nelle principali città sono cresciuti di una media dell uno per cento grazie alla domanda sostenuta di spazi di alto livello e della ridotta attività edilizia conseguente alle misure governative adottate nel periodo peggiore. Ad Amsterdam l aumento è stato più elevato, intorno al sei per cento. Le previsioni per la seconda parte dell anno sono di aumenti più consistenti per gli immobili primari, mentre la situazione degli immobili di classe B e, soprattutto, C sarà ancora problematica, con domanda stagnante e vacancy rate in aumento. Commerciale La domanda di spazi primari è risalita a partire dagli ultimi mesi del 211, ma l atteggiamento delle società, sia locali che internazionali, continua ad essere prudente in considerazione del basso livello dei consumi. Fanno eccezione le catene di supermercati e le società specializzate in prodotti alimentari esotici, che continuano ad espandersi ad un ritmo elevato. L attività edilizia è concentrata sui progetti di ristrutturazione ed ampliamento, mentre il numero di nuovi complessi è modesto. I canoni dovrebbero mantenersi stabili nei prossimi mesi per gli spazi primari, mentre quelli secondari vedranno un aumento delle vacancy rate con conseguente pressione sui canoni. Industriale Il mercato industriale ha registrato un brusco calo dell attività, con un numero di transazioni inferiore di un terzo per cento rispetto all anno precedente. La situazione peggiore riguarda la capitale, mentre Rotterdam mostra una maggiore stabilità. Per i prossimi mesi si prevede una diffusa riduzione delle vacancy rate dal momento che l attività edilizia è completamente ferma, ma ciò non sarà sufficiente a fermare il calo dei canoni a causa della domanda debole. La concorrenza è in aumento solo con riferimento ad un ristretto numero di immobili di particolare pregio. SCENARI IMMOBILIARI - Tutti i diritti riservati 29

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