Emersione e qualificazione del lavoro privato di cura: i risultati di una recente indagine in Lombardia

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1 Emersione e qualificazione del lavoro privato di cura: i risultati di una recente indagine in Lombardia Daniela Mesini <dmesini@hsn.it> Istituto per la Ricerca Sociale (IRS) Milano, 17 aprile

2 Sommario Breve inquadramento del fenomeno L attitudine nei confronti del lavoro di cura La formazione nell ambito del lavoro di cura La condizione lavorativa delle assistenti familiari I fattori determinanti della propensione a qualificarsi e regolarizzarsi 2

3 Breve inquadramento del fenomeno (1) I principali motivi della crescita: 1. Aumento e differenziazione dei bisogni di assistenza; 2. Progressiva riduzione del sostegno familiare; 3. Difficoltà di copertura dei bisogni di cura da parte del sistema dei servizi pubblici; 4. Offerta crescente di manodopera immigrata; 5. Convenienze reciproche 3

4 Breve inquadramento del fenomeno (2) Stima totale A.F. Di cui straniere Popolazione al A. F. ogni abitanti A. F. ogni 100 anziani Italia ,9 6,1 Regione Lombardia ,4 7,0 Provincia di Milano ,5 10,1 Fonte: Stime IRS da dati INPS, ISTAT, Ministero Interni 4

5 Breve inquadramento del fenomeno (3) Fonte: stime IRS Clandestine Con permesso di soggiorno ma senza contratto Con contratto badanti straniere in Lombardia 5

6 L attitudine nei confronti del lavoro di cura Non è un aspirazione personale il 56% delle a.f. è giunta in Italia senza l intenzione di svolgere questo lavoro quasi 1 su 2 ha scelto questo lavoro perché l unico trovato o in generale il più facile da trovare meno di 1 su 5 afferma di svolgerlo con piacere Non richiede specifiche competenze è sufficiente la naturale predisposizione femminile nei confronti dei compiti di accudimento il principale canale di apprendimento risulterebbe l esperienza sul campo È vissuto con una certa rassegnazione il 53% delle a.f. non ha mai neppure tentato di cercare un lavoro diverso le poche che avrebbero trovato un lavoro alternativo non hanno accettato per una questione economica (stipendio, alloggio) 6

7 La formazione nell ambito del lavoro di cura le esperienze formative e lavorative pregresse, conseguite nei paesi d origine, sono raramente correlate all ambito della cura circa 1 a.f. su 3 ha seguito corsi di formazione in Italia (specie di lingua italiana); i giudizi sui corsi seguiti sono generalmente positivi la propensione a seguire specifici corsi mirati all accudimento delle persone anziane è contenuta (il 39% non è per nulla interessato) le tematiche da approfondire in uno specifico corso sul lavoro di cura riguarderebbero principalmente le modalità di assistenza all anziano e nozioni di carattere relazionale. 7

8 La condizione lavorativa delle assistenti familiari l 81% delle a.f. dichiara di disporre di un regolare contratto di lavoro si registra una consistente presenza di forme di nero parziale per 2 a.f. su 3 le ore dichiarate sul contratto risultano inferiori a quelle effettivamente lavorate la maggioranza delle regolarizzazioni si attesta sulle 25 ore l impegno lavorativo è notevole: in media le ore di lavoro giornaliere ammontano a 15 la situazione di co-residenza con l assistito riguarda il 70% delle a.f. lo stipendio medio si aggira sugli 800 euro al mese scarse tutele (malattia, permessi retribuiti, ferie) 8

9 I fattori determinanti della propensione a qualificarsi e a regolarizzarsi Il paese di provenienza ed il progetto migratorio La disponibilità del datore di lavoro La questione economica 9

10 Il paese di provenienza ed il progetto migratorio: Istituto 4 per profili la Ricerca Sociale PROFILI Le disincantate Le impegnate Le convinte Le rassegnate Paese di provenzienza Europa dell Est (56,2% del campione) Sud-America (29,9%) Asia e Africa (11,3%) Italia (2,6%) Età media 43 anni 39 anni 37 anni 41 anni Titolo di studio prevalente Alto (Laurea e diploma superiore 56,2%) Medio-alto (diploma superiore - 44,2%) Medio-alto Laurea - 23,5% - Licenza media - 41,2%) Medio-basso (Licenza media - 55,6%) Anni di presenza in Italia (media) 3,6 5,9 8,4 - Progetto migratorio prevalente Al max per 10 anni (57%) Almeno per 10 anni (62,5%) Per sempre (65%) - Progetto di ricongiungimento familiare No (75,4%) Sì (55,6%) Sì (71,4%) - Anni di svolgimento lavoro di cura (media) 2,9 4,3 3,6 2,7 Co-residenza con l assistito Sì (78,3%) Sì (67%) Sì (51,7%) No (100%) Precedente partecipazione a corsi di formazione in Italia No (73,8%) Sì (34,5%) Sì (47,5%) No (77,8%) Interesse a partecipare a specifici corsi formativi sul lavoro di cura No (55,8%) Sì (31,7%) Sì, ma solo se gratuiti (48,3%) No (44,4%) Intenzione a continuare a lavorare nell ambito della cura Sì (63,8%) Sì, per meno ore (10,8%) Sì (63,6%) Sì, ma meglio se non a domicilio (46,3%) No, se possibile trovare altro lavoro (66,7%) Tentativi di ricerca di lavori alternativi No (67,2%) Sì (56%) Sì (67,4%) Sì (89%) 10

11 La disponibilità del datore di lavoro Per poter partecipare ad un corso formativo: l 87% delle a.f. dovrebbe chiedere il permesso il 51% delle a.f. dovrebbe preoccuparsi di trovare una sostituzione Uno dei principali motivi della mancata regolarizzazione lavorativa è l indisponibilità del datore di lavoro (76% dei casi) per paura di rivendicazioni sindacali per non convenienza a regolarizzare poche ore per costi troppo elevati 11

12 La questione economica la principale motivazione per non aver mai frequentato corsi di formazione consiste nell impossibilità di rinunciare allo stipendio (44%) l interesse a frequentare specifici corsi sul lavoro di cura risulta vincolato alla gratuità degli stessi o alla garanzia di un rimborso spese (40%) costi troppo elevati, specie per il datore di lavoro, rappresentano la principale motivazione sia per la mancata regolarizzazione che per la regolarizzazione parziale alcune a.f. preferiscono non farsi regolarizzare perchè non percepirebbero più gli assegni familiari/sussidi 12