VERNANTE RELAZIONE SU TERRA E ROCCE DA SCAVO. Gennaio SAN PIO ENERGIA s.r.l. ALLEGATO n. PROVINCIA: CUNEO COMUNE: SCALA: DATA:
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1 PROVINCIA: CUNEO COMUNE: VERNANTE DERIVAZIONE IDROELETTRICA SUL TORRENTE VERMENAGNA Documentazione ai sensi del Regolamento Regionale 10/R del 29 luglio 2003 e 1/R del 14 marzo 2014 e Valutazione d'impatto Ambientale ai sensi del D. Lgs.152/2006 e L.R. 40/98 - art. 12 Assoggettamento a procedura di VIA - Provv. Dirigenziale n. 36 del 01/08/2014 RELAZIONE SU TERRA E ROCCE DA SCAVO ALLEGATO n. 31 SCALA: DATA: Gennaio 2015 PROPONENTE: SAN PIO ENERGIA s.r.l. Via Colle di Nava, Magliano Alpi (CN) PEC: sanpioenergiasrl@legalmail.it PROGETTISTA: Dott. Ing. Stefano Santero Strada degli Oreglia Bene Vagienna (CN)
2 Premessa Origine delle Terre Il tratto di Torrente Vermenagna interessato dall impianto si estende per una lunghezza di circa 850 m, da località Tetto Marine, ove è ubicata l opera di presa, fino a località Tetto Romanin, a fronte della quale è previsto l edificio della centrale idroelettrica. L impianto è costruttivamente costituito da: - Una traversa con sbarramento mobile gonfiabile, dotata di passaggio artificiale per ittiofauna e dispositivi di misura e di rilascio del DMV. - Una opera di derivazione in sponda sinistra orografica con canale di adduzione, dissabbiatore e bacino di carico interrati e un piccolo locale sgrigliatore con caratteristiche tipologiche tipiche locali. - Una condotta di adduzione in acciaio diametro 1600 mm completamente interrata e dello sviluppo di circa 810 m, quasi completamente posata sotto la sede della strada sterrata esistente. - Un edificio che ospita le opere elettromeccaniche e di gestione dell impianto, realizzato con caratteristiche tipologiche tipiche locali e con annessa cabina ENEL - Un canale di restituzione completamente interrato dello sviluppo di circa 42 m. - Linea MT interrata di connessione dello sviluppo di circa 200 m su piste esistenti. Il progetto ha sostenuto il seguente iter autorizzativo: - Istanza di Concessione di Derivazione d acqua del 18/03/2014 Concessione n dal Torrente Vermenagna - Istanza di avvio della Procedura di Verifica (L.R. 40/98, art. 10) del 28/04/ Assoggettamento alla Procedura di V.I.A. (L.R. 40/98, art. 10) disposto con Provvedimento Dirigenziale n.36 del 01/08/2014 Determinazione dei volumi di scavo I volumi di scavo vengono definiti sulla base degli elaborati grafici progettuali. Opera di derivazione Si definiscono 3 sezioni tipo ovvero: - il primo tratto di canale interrato - la vasca di sedimentazione - il bacino di carico Le sezioni sono valutate con una scarpa di 35 alla base. Condotta di adduzione Si definiscono 2 sezioni tipo ovvero: - il primo tratto appena a valle dell opera di derivazione (circa 25m) - Il secondo tratto coincidente con la pista esistente (circa 785m)
3 Il primo tratto, su area libera, permette il raccordo plano-altimetrico con il barino di carico, che, per natura, è maggiormente profondo rispetto al resto del tracciato. Il secondo tratto, quello principale, insiste prevalentemente sulla pista esistente. Data la pendenza trasversale si valuta l adozione di un sistema di armatura dello scavo volto al contenimento dello stesso, alla garanzia di sicurezza in fase di esecuzione e alla limitazione dell impatto dello scavo stesso sul versante e sulla pista. Centrale idroelettrica Si definiscono 4 sezioni tipo ovvero: - il volume profondo presso le turbine - il volume superficiale della cabina ENEL - canale di restituzione - linea di connessione MT interrata In merito l edificio della centrale si precisa che, per evidenti motivi di sicurezza, si prevede la realizzazione di un tratto di berlinese di micropali planimetricamente posti ad L. Tale accorgimento permetterà di operare in sicurezza, senza l interessamento del versante e della pista esistente e con un consistente contenimento dei volumi complessivi di scavo. Si riporta di seguito il calcolo dei volumi di scavo e dei volumi di esubero. Sezione di scavo (a) Sviluppo opera (b) scavo (c) = (a x b) strutture e opere (d) reinterro (e) = (c-d) esubero (+20%) (f) = (c-e)x1,2 Opera di derivazione 3134,0 m³ 2181,0 m³ 1143,6 m³ Sezione canale adduzione 42,0 m² x 22,0 m = 924,0 m³ 176,0 m³ 748,0 m³ 211,2 m³ Sezione sedimentatore 65,0 m² x 14,0 m = 910,0 m³ 378,0 m³ 532,0 m³ 453,6 m³ Sezione bacino di carico 130,0 m² x 10,0 m = 1300,0 m³ 399,0 m³ 901,0 m³ 478,8 m³ Condotta di adduzione 6312,5 m³ 4512,5 m³ 2160,0 m³ Tratto iniziale (35 ) 25,0 m² x 25,0 m = 625,0 m³ 50,0 m³ 575,0 m³ 60,0 m³ Tratto presso pista con blindatura 6,5 m² x 875,0 m = 5687,5 m³ 1750,0 m³ 3937,5 m³ 2100,0 m³ Centrale e restituzione 3978,5 m³ 2711,8 m³ 1520,1 m³ centrale turbine 93,0 m² x 12,5 m = 1162,5 m³ 768,8 m³ 393,8 m³ 922,5 m³ centrale loc. ENEL 10,0 m² x 8,0 m = 80,0 m³ 72,0 m³ 8,0 m³ 86,4 m³ Canale di restituzione 60,0 m² x 42,0 m = 2520,0 m³ 336,0 m³ 2184,0 m³ 403,2 m³ Linea MT interrata 1,2 m² x 180,0 m = 216,0 m³ 90,0 m³ 126,0 m³ 108,0 m³ complessivo 13425,0 m³ 9405,3 m³ 4823,7 m³
4 Carattetterizzazione dei terreni I terreni in questione sono assimilabili a depositi alluvionali essenzialmente di tipo torrentizio, che si rinvengono lungo le aste dove la pendenza dell'alveo é tale da consentirne l'accumulo. Sono costituiti da ciottoli e blocchi eterometrici con scarsa o assente matrice ghiaioso-sabbiosa, localmente più abbondante ove l'energia del corso d'acqua diminuisce in seguito ad un'attenuazione della pendenza. Localmente si hanno depositi misti detritico-alluvionali, in cui originari apporti detritici (frane, crolli, detrito di falda) sono parzialmente rielaborati da fenomeni di trasporto fluviale/torrentizio. Sono costituiti da elementi eterometrici sub-arrotondati o angolosi, la cui taglia riflette quella degli accumuli detritici da cui si originano, immersi in una matrice prevalentemente ghiaiosa; rispetto ai depositi torrentizi s.s. hanno un minor coefficiente di arrotondamento dei blocchi Utilizzo delle Terre Le attività necessarie alla realizzazione delle strutture in progetto, prevedono lo scavo di materiale colluviale ed alluvionale. Le terre provenienti dagli scavi saranno pertanto costituite da: - ghiaia e sabbia, Materiali riutilizzabili per reinterri, riempimenti, rimodellazioni e rilevati: 1. Le terre e rocce da scavo la cui concentrazione di inquinanti rientra nei limiti di cui alla Colonna A della Tabella 1 dell Allegato 5 al Titolo V della Parte Quarta del D. Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., possono essere utilizzate in qualsiasi sito, a prescindere dalla sua destinazione; 2. Le terre e rocce da scavo la cui concentrazione di inquinanti è compresa fra le CSC di cui alle Colonne A e B della Tabella 1 dell Allegato 5 al Titolo V della Parte Quarta del D. Lgs. n. 152/2006, possono essere riutilizzate limitatamente a: a. realizzazione di sottofondi e rilevati stradali; b. siti a con destinazione assimilabile a commerciale/industriale Campionamento Al fine di acquisire le informazioni necessarie alla corretta gestione del materiale che deriverà dagli scavi, ed in particolare dalla realizzazione della galleria, saranno eseguite indagini aventi lo scopo di: - verificare l assenza di contaminazione nel terreno che deriverà dalle attività di scavo previste; - ottenere le informazioni necessarie alla corretta gestione del materiale eventualmente contaminato o comunque non riutilizzabile ai sensi del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. Le fasi di indagine saranno pertanto le seguenti:
5 - prelievo da cumulo di campioni di terreno del sottosuolo non saturo da - inviare ad analisi di laboratorio; - analisi chimiche sui campioni di terreno finalizzate alla caratterizzazione - analitica dei materiali ottenuti dagli scavi previsti nell area oggetto di - intervento. Le indagini saranno eseguite da una ditta incaricata e saranno seguite in campo da un geologo che provvederà a: - documentare fotograficamente le attività - prelevare i campioni di terreno - consegnare i campioni al laboratorio analitico In merito alle metodologie di campionamento, analisi ed espressione dei risultati analitici, sono state utilizzate quelle previste dal d.lgs. 152/2006, Allegato V al Titolo IV, che prevede l eliminazione della frazione granulometrica >2 cm (da scartare in campo) e le determinazione condotte sull aliquota di granulometria < 2 mm con espressione dei risultati su tutto il passante a 2 centimetri. Discariche Nell ambito del progetto in esame si prevede che solo i materiali non altrimenti riutilizzabili nell ambito dei lavori di costruzione dell infrastruttura verranno conferiti a discarica. Le terre da scavo, qualora non fossero utilizzate per il recupero dei siti di cava dismessi o recuperate tramite società autorizzate, dovranno essere conferite a siti di discarica per inerti presenti nelle provincie interessate dal tracciato dell opera o ad esse prossime.
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