TERRE E ROCCE DA SCAVO D.M. 10 agosto 2012, n. 161 Il nuovo Regolamento sull utilizzo

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1 TERRE E ROCCE DA SCAVO D.M. 10 agosto 2012, n. 161 Il nuovo Regolamento sull utilizzo Giovedì 8 novembre 2012, Rimini Edoardo Arcaini ANCE BERGAMO ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI EDILI Bergamo via dei Partigiani, 8 tel fax info@ancebergamo.it

2 Il Piano di Utilizzo [1/3] Il PdU indica che i materiali da scavo derivanti dalla realizzazione di opere o attività manutentive saranno utilizzati, nel corso dello stesso o di un successivo processo di produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi purché esplicitamente indicato. Il Piano di Utilizzo deve definire: 1.ubicazione dei siti di produzione dei materiali da scavo con l'indicazione dei relativi volumi in banco suddivisi nelle diverse litologie;

3 Il Piano di Utilizzo [2/3] 2. ubicazione dei siti di utilizzo e individuazione dei processi industriali di impiego (volumi suddivisi in diverse litologie); 3. operazioni di normale pratica industriale; 4. modalità di esecuzione e risultanze della caratterizzazione ambientale eseguita in fase progettuale (inclusa l indicazione dell eventuale necessità di approfondimenti in corso d'opera); 5. ubicazione degli eventuali siti di deposito intermedio con l'indicazione dei tempi di deposito; 6. individuazione dei percorsi previsti per il trasporto ed indicazione delle modalità di trasporto previste.

4 Il Piano di Utilizzo [3/3] Al fine di esplicitare quanto richiesto il PdU deve avere, anche in riferimento alla caratterizzazione dei materiali da scavo, i seguenti elementi per tutti i siti interessati dalla produzione alla destinazione, ivi comprese aree temporanee, viabilità, ecc: 1.inquadramento territoriale; 2.inquadramento urbanistico; 3.inquadramento geologico ed idrogeologico; 4.descrizione delle attività svolte sul sito; 5.piano di campionamento e analisi.

5 La caratterizzazione [1/2] La caratterizzazione ambientale viene svolta per accertare la qualità ambientale dei materiali da scavo. La caratterizzazione ambientale deve avere un grado di approfondimento conoscitivo almeno pari a quello della livello progettuale (?).

6 La caratterizzazione [2/2] 1) a carico del proponente: in fase progettuale e comunque prima dell inizio dello scavo Nel caso in cui si ravvisi la necessità di effettuare una caratterizzazione ambientale in corso d opera (metodologie di scavo in grado di determinare un rischio di contaminazione) 2) a carico dell esecutore (event.): in corso d opera

7 Il campionamento in fase di progettazione [1/6] Le procedure devono essere illustrate nel PdU. La caratterizzazione ambientale dovrà essere eseguita preferibilmente mediante scavi esplorativi (pozzetti o trincee) ed in subordine con sondaggi a carotaggio.

8 Il campionamento in fase di progettazione [2/6] Il posizionamento dei punti di indagine deve basarsi su un modello concettuale preliminare (campionamento ragionato) o sulla base di considerazioni di tipo statistico (campionamento sistematico su griglia o casuale). Dimensioni dell area Punti di prelievo Inferiore a m 2 Minimo 3 Tra e m ogni m 2 Oltre m ogni m 2 eccedenti

9 Il campionamento in fase di progettazione [3/6] Opere infrastrutturali lineari: campionamento almeno ogni 500 metri lineari di tracciato [ovvero ogni metri lineari in caso di progettazione preliminare]. Scavi in galleria: almeno un sondaggio e comunque un sondaggio indicativamente ogni 1000 metri lineari di tracciato [ovvero ogni metri lineari in caso di progettazione preliminare].

10 Il campionamento in fase di progettazione [4/6] La profondità d'indagine sarà determinata in base alle profondità previste degli scavi. Numero minimo di campioni da analizzare: campione 1: da 0 a 1 m dal piano campagna; campione 2: nella zona di fondo scavo; campione 3: nella zona intermedia tra i due. + campione di ogni orizzonte stratigrafico + campione in caso di evidenze contaminazione Scavi superficiali (profondità <2m): almeno due campioni (uno per ciascun metro di profondità).

11 Il campionamento in fase di progettazione [5/6] Scavi nella porzione satura: per ciascun sondaggio é necessario acquisire un campione delle acque sotterranee, preferibilmente e compatibilmente con la situazione locale, con campionamento dinamico. Campionamento dinamico Campionamento statico

12 Il campionamento in fase di progettazione [6/6] In genere i campioni devono essere prelevati come campioni compositi. Evidenze di contaminazione: campioni puntuali. Qualora si riscontri la presenza di riporto, la caratterizzazione ambientale, dovrà prevedere: l'ubicazione dei campionamenti in modo tale da poter caratterizzare ogni porzione di suolo interessata dai riporti (eterogeneità verticale ed orizzontale); la valutazione della percentuale in massa degli elementi di origine antropica.

13 Le analisi chimico-fisiche [1/4] I campioni dovranno essere privi della frazione maggiore di 2 cm (da scartare in campo) e le determinazioni analitiche dovranno essere condotte sull'aliquota di granulometria inferiore a 2 mm. Il set analitico dovrà essere definito in base a: attività antropiche; eventuali pregresse contaminazioni; potenziali anomalie del fondo naturale; di inquinamento diffuso; possibili apporti antropici legati all'esecuzione dell'opera.

14 Le analisi chimico-fisiche [2/4] SET ANALITICO MINIMO Arsenico Mercurio Cadmio Idrocarburi C>12 Cobalto Cromo totale Nichel Cromo VI Piombo Amianto Rame BTEX* Zinco IPA* * Da eseguire nel caso in cui l'area da scavo si collochi a 20 m di distanza da infrastrutture viarie di grande comunicazione, e ad insediamenti che possono aver influenzato le caratteristiche del sito mediante ricaduta delle emissioni in atmosfera.

15 Le analisi chimico-fisiche [3/4] Il rispetto dei requisiti di qualità ambientale è garantito quando la concentrazione degli inquinanti é inferiore alle CSC con riferimento alla specifica destinazione d'uso urbanistica o ai valori di fondo naturali. conc. inquinanti < Col. A: in qualsiasi sito Col. A < conc. di inquinanti < Col. B: in siti a destinazione produttiva (commerciale e ind.) conc. inquinanti > Col. B: BONIFICA no D.M. 161/12

16 Le analisi chimico-fisiche [4/4] Riutilizzo in impianti industriali: conc. inquinanti < Col. A: in qualsiasi impianto Col. A < conc. di inquinanti < Col. B: processi industriali che prevedono la produzione di prodotti o manufatti merceologicamente ben distinti dai materiali da scavo (sostanziale modifica delle caratteristiche chimico-fisiche iniziali) conc. inquinanti > Col. B: BONIFICA no D.M. 161/12

17 Il deposito in attesa di utilizzo [1/2] Il deposito del materiale in attesa dell'utilizzo avviene all'interno del sito di produzione, dei siti di deposito intermedio (indicati in PdU), dei siti di destinazione. Il deposito di materiale deve essere fisicamente separato e gestito in modo autonomo rispetto ai rifiuti eventualmente presenti nel sito in un deposito temporaneo. Il deposito del materiale escavato avviene tenendo fisicamente distinto il materiale escavato oggetto di differenti piani di utilizzo.

18 Il deposito in attesa di utilizzo [2/2] Il deposito del materiale avviene in conformità al PdU identificando, tramite apposita segnaletica, le informazioni relative al sito di produzione, le quantità del materiale depositato, i dati amministrativi del PdU. Il deposito del materiale escavato non può avere durata superiore alla durata del PdU. Decorso detto periodo viene meno, con effetto immediato, la qualifica di sottoprodotto. Resta impregiudicata la facoltà di presentare nuovo PdU (?).

19 Il trasporto [1/2] In tutte le fasi successive all'uscita del materiale dal sito di produzione, il trasporto è accompagnato dalla documentazione di cui all allegato 6. La documentazione é predisposta in triplice copia, una per l'esecutore, una per il trasportatore e una per il destinatario e conservata per cinque anni (quarta copia se proponente diverso da esecutore). La documentazione di cui al comma 1 é equipollente alla Scheda di Trasporto (art. 7-bis del D.Lgs. 286/05).

20 Il trasporto [2/2] Preventivamente al trasporto, deve essere inviata all'autorità una comunicazione attestante: stazione appaltante; ditta esecutrice; trasportatore; destinatari; targa del mezzo utilizzato (?); sito di provenienza; data e ora del carico (?); quantità e tipologia del materiale trasportato. Comunicare tempestivamente (anche per via telematica) eventuali modifiche.

21 D.A.U. [1/2] L'avvenuto utilizzo del materiale escavato è attestato dall'esecutore mediante una Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (allegato 7). Il deposito o altre forme di stoccaggio di materiali escavati non costituiscono un utilizzo. La D.A.U. deve essere conservata per cinque anni. La D.A.U. deve essere resa entro il termine in cui il PdU cessa di avere validità.

22 D.A.U. [2/2] Nel caso l'utilizzo avvenga non da parte del proponente o dell'esecutore: nella D.A.U. deve essere riportato il periodo entro il quale il soggetto indicato deve completare l'utilizzo; dell'avvenuto utilizzo deve comunque essere data comunicazione all'autorità. L'omessa D.A.U. da parte del soggetto terzo indicato comporta la cessazione, con effetto immediato, della qualifica del materiale escavato come sottoprodotto.

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