Autismo: attività e interventi innovativi di carattere sociosanitario nell Asl di Milano

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Autismo: attività e interventi innovativi di carattere sociosanitario nell Asl di Milano"

Transcript

1 Tavola Rotonda Autismo 1 dicembre 2014 Autismo: attività e interventi innovativi di carattere sociosanitario nell Asl di Milano Milano, 1 dicembre 2014

2 Progettualità a sostegno della famiglia e suoi componenti (ai sensi delle DGR 3239/12 e DGR 499/13) Caratteristiche trasversali alle 7 diverse progettualità identificazione della famiglia come elemento prioritario dell intervento: la famiglia veniva supportata con colloqui terapeutici o di sostegno alla genitorialità, individuali o di gruppo, con incontri di empowerment per l acquisizione di strategie per lo sviluppo di autonomie, per la gestione del quotidiano, l organizzazione di momenti di svago familiare e di socializzazione esterna per superare l isolamento sociale; attività sulla rete con interazioni sul caso con i vari attori coinvolti (in particolare UONPIA e scuole). La maggioranza dei progetti trova nelle prestazioni educative o psicologiche lo specifico dell intervento, prevalentemente di natura educativa/abilitativa Minori seguiti da agosto 2012 al 30/9/14: n. 503 di cui il 34,7% affetti da disturbi pervasivi dello sviluppo Due delle progettualità hanno individuato l autismo quale target specifico dell intervento e una ha definito progettualità specifiche per soggetti con autismo.

3 Attività di accertamento Handicap ai fini dell integrazione scolastica (ai sensi del DPCM 185/06 e della DGR 2185 del 4/8/11) Nel 2007 Asl Milano ha istituito 3 Collegi di accertamento e 1 Organismo di Riesame. I Collegi di accertamento sono costituiti da una equipe multidisciplinare composta da un medico specializzato in Neuropsichiatria Infantile, uno psicologo ed un assistente sociale, affiancati da personale amministrativo. Sono stati condivisi con le UONPIA Linee Guida e strumenti di valutazione comuni ai 3 collegi per rendere omogenei i criteri di valutazione dei 3 collegi.

4 Attività di accertamento Handicap ai fini dell integrazione scolastica (ai sensi del DPCM 185/06 e della DGR 2185 del 4/8/11) Accertamenti effettuati dal 2008 a novembre 2014: N Tot n. 736 accertamenti con diagnosi di autismo, di cui il 66% con diagnosi singola, il 26% con due diagnosi (> ritardo mentale ), l 8% con 3 o più diagnosi associate. diagnosi codici Z (Fattori influenzanti lo stato di salute e il ricorso ai servizi sanitari/ problemi di salute legati a condizioni socioeconomiche o a circostanze psicosociali) N. 20

5 Progettualità innovativa sperimentale La DGR 392/13 : (ai sensi della DGR 392/13) - prevede l attivazione di interventi a sostegno delle famiglie con la presenza di persone (minori e adulti) affette da disturbi pervasivi dello sviluppo e dello spettro autistico indica necessaria l attivazione di funzioni specifiche di Case Management al fine di dare risposta ai bisogni riportati dalle famiglie stesse per la gestione quotidiana dei propri familiari affetti da tale disturbi: la solitudine, il bisogno di essere meglio informate, orientate ed accompagnate nell utilizzo della rete dei servizi, il bisogno effettivo di un progetto individuale complessivo che preveda azioni e processi da garantirsi da parte della rete integrata dei servizi, in sinergia con attori formali e informali superando la frammentazione dei servizi

6 (ai sensi della DGR 392/13) Asl Milano ha usufruito della possibilità prevista dalla DGR 392/13 di avvalersi del contributo di realtà significative con un esperienza di rilievo nell ambito dell intervento alle persone affette da disturbi pervasivi dello sviluppo e dello spettro autistico, già operanti e radicate sul territorio. Asl Milano ha quindi definito il Progetto individuando ruolo, funzioni e attività del Case Manager per lo svolgimento dell attività di Case Management da parte delle strutture esterne ed ha individuato le strutture a seguito di un Avviso Pubblico. I Progetti Operativi che ciascun candidato ha presentato sono stati valutati congrui a quanto definito da Asl nel Progetto Case Management Autismo. Sono pertanto state identificate 7 strutture. Asl ha mantenuto in capo a sé la governance degli interventi, ovvero la regia delle diverse risposte da offrire agli interessati, attraverso l attivazione di un Tavolo di coordinamento Asl-Enti Gestori e il presidio delle relazioni tra chi svolge l attività di Case Management e le istituzioni e le associazioni dei familiari.

7 Le azioni del case management prevedono l accoglienza e l analisi del bisogno espresso dalla famiglia, la predisposizione di un Progetto individuale, condiviso sia con la famiglia sia con i servizi e le risorse formali e informali individuate, che risponda alle aree di bisogno nell ottica di miglioramento della qualità della vita di tutta la famiglia Il Case manager ha quindi un ruolo funzionale trasversale alla rete, ha un ruolo specifico in quanto garante della persona e svolge le seguenti attività: mantiene una relazione costante con l utente e la sua famiglia svolgendo funzione di intermediazione tra l utente e l esterno si rapporta con gli altri referenti dei servizi attivati, con atteggiamento di salvaguardia delle attese dell utenza sostiene l empowerment della famiglia e della rete monitorizza l andamento del Progetto Individuale, anche per adeguarlo ai bisogni in evoluzione, valutandone il miglioramento degli aspetti dell interazione, della comunicazione, degli aspetti cognitivi ed emotivi verifica gli esiti dell intervento

8 La progettualità prevede l attivazione del case management per 275 soggetti/famiglie per la durata di un anno. Nei primi tre mesi (luglio-settembre) di avvio della presa in carico il Case management è stato attivato per 100 soggetti (36% dei previsti). Il 45% dei soggetti ha un età tra i 6 e i 14 anni, il 24% tra i 19 e i 29 anni. Si evidenzia che: al momento dell arruolamento il 26% dei soggetti non fruisce di alcun tipo di prestazione, il 30% ha in corso prestazioni di tipo sanitario e socio sanitario e il 22% dei soggetti ha in corso prestazioni solo di tipo sanitario (Grafico 2). Al 30/9/14 sono stati definiti 57 Progetti Individuali. Dagli obiettivi previsti si evidenzia che gli ambiti di maggior necessità di intervento risultano essere il sostegno alla famiglia, l accesso a diritti e tutele, lo sport/tempo libero, la scuola e la formazione.

9

10 Con questa sperimentazione il Case Management viene per la prima volta riconosciuto come una funzione specifica, distinta dall attività erogativa terapeutica/riabilitativa, e necessario per rispondere ai bisogni espressi dalle famiglie di informazione, orientamento, raccordo e coordinamento con le diverse realtà che singolarmente rispondono a specifici bisogni del disabile. Spunti di riflessione emersi dal monitoraggio: necessità di riconoscimento della funzione del Case management, di un mandato istituzionale al Case manager, di condivisione e riconoscimento da parte della rete Durata attività C.M.: un anno di tempo non sembra essere sufficiente a sostenere l empowerment della famiglia e della rete: il sostegno e il supporto alla famiglia necessitano di maggior tempo per consolidare cambiamenti nei comportamenti/atteggiamenti dei soggetti coinvolti.

11 UONPIA / specialistica risorse territoriali /tempo libero, sport famiglia scuola servizi sociali comune

I Disturbi dello Spettro Autistico

I Disturbi dello Spettro Autistico ASSESSORATO ALLA SANITA DIREZIONE SANITA Dott.ssa Maria MASPOLI I Disturbi dello Spettro Autistico dall Accordo Stato-Regioni ai Provvedimenti di indirizzo della Regione Piemonte L Accordo Stato Regioni

Dettagli

Dipendenze: una sfida continua

Dipendenze: una sfida continua 15 maggio 2012 Dipendenze: una sfida continua Il ruolo del Comune nella lotta alle dipendenze a cura di Claudio Maurizio Minoia Potenziare l integrazione fra servizi sociali e sanitari Il processo partecipato

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n del 28 dicembre 2007 pag. 1/5

ALLEGATOA alla Dgr n del 28 dicembre 2007 pag. 1/5 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 4588 del 28 dicembre 2007 pag. 1/5 Linee di indirizzo per la definizione delle attività dell Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale (U.V.M.D)

Dettagli

La presa in carico nei Servizi di Unità Operativa di Neuropsichiatria per l Infanzia e l Adolescenza (UONPIA)

La presa in carico nei Servizi di Unità Operativa di Neuropsichiatria per l Infanzia e l Adolescenza (UONPIA) Unità Operativa di Neuropsichiatria per l Infanzia e l Adolescenza (UONPIA) A.O. «G. Salvini» Garbagnate Milanese Direttore: Dr.ssa Simonetta Oriani La presa in carico nei Servizi di Unità Operativa di

Dettagli

Il percorso riabilitativo educativo nella Regione Abruzzo Chieti, 12 Marzo 2016

Il percorso riabilitativo educativo nella Regione Abruzzo Chieti, 12 Marzo 2016 Il percorso riabilitativo educativo nella Regione Abruzzo Chieti, 12 Marzo 2016 D O T T. S S A D A M B R O G I O T AT I A N A N E U R O P S I C H I AT R A I N FA N T I L E D I R E T T O R E S A N I TA

Dettagli

dall adolescenza all età adulta: un modello per i servizi di Salute Mentale

dall adolescenza all età adulta: un modello per i servizi di Salute Mentale Conferenza annuale per la salute mentale : un modello per i servizi di Salute Mentale Venerdì 22 Maggio 2009 Teatro della ASL di Brescia Viale Duca degli Abruzzi 15 1 2 IDENTIFICAZIONE E IMPOSTAZIONE DEL

Dettagli

Tutti a scuola di inclusioe. Quali prospettive per l educatore oggi?

Tutti a scuola di inclusioe. Quali prospettive per l educatore oggi? Tutti a scuola di inclusione. Quali prospettive per l educatore oggi? Asl Milano -Collegi per l accertamento dell alunno con disabilità Milano, 15/04/2015 Normativa di riferimento DPCM 185 del 23 febbraio

Dettagli

Lettura della DF e stesura del PDF

Lettura della DF e stesura del PDF CTI della Tremezzina Lettura della DF e stesura del PDF 5 febbraio 2015 Antonella Conti 1 Agenda I documenti per la progettazione educativa in base alla normativa nazionale Lettura della DF in ottica progettuale

Dettagli

1. Strumenti per la costituzione dell'ufficio

1. Strumenti per la costituzione dell'ufficio Programma regionale finalizzato "Promozione e sviluppo nuovi Uffici di piano" DGR 1791/2006, punto 3.2.2 e DGR 1004/2007. Scheda per la presentazione del progetto distrettuale COMUNE DI MODENA E DISTRETTO

Dettagli

I centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016

I centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016 ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI, DELLA FAMIGLIA E DELLA CASA I centri per le famiglie in Piemonte Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale 31 marzo 2016 Italia e Piemonte: alcune

Dettagli

Settore Servizi per le persone con Disabilità e per la Salute mentale e Domiciliarità

Settore Servizi per le persone con Disabilità e per la Salute mentale e Domiciliarità Settore Servizi per le persone con Disabilità e per la Salute mentale e Domiciliarità Interventi e opportunità a favore delle persone autistiche e delle loro famiglie nella città di Milano: situazione

Dettagli

I luoghi dell integrazione: PUA e UVM

I luoghi dell integrazione: PUA e UVM SEMINARIO L integrazione sociosanitaria e il Punto Unico di Accesso. Strumenti per la presa in carico delle persone fragili e non autosufficienti 8 maggio 2012 I luoghi dell integrazione: PUA e UVM Paola

Dettagli

Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I.

Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I. Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I. Vincitore del PREMIO INNOVAZIONE 2007 Qualità e semplificazione A CURA DI : Rita Giannetti e Gabriella Zoff Centri Regionali di Orientamento

Dettagli

Circolare Prot. n

Circolare Prot. n Circolare 8.04.2014 - Prot. n. 212522 Direzione regionale Salute e Integrazione sociosanitaria Direzione regionale Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola Direzione regionale Politiche sociali, Autonomie,

Dettagli

ADHD in Regione Emilia-Romagna

ADHD in Regione Emilia-Romagna ADHD in Regione Emilia-Romagna Milano, 14 dicembre 2016 Paolo Soli Regione Emilia-Romagna Con la collaborazione di Francesca Ciceri e Michela Cappai Dati Flusso SINPIAER Alessio Saponaro Utenza NPIA 2015

Dettagli

COMUNE DI MANDELLO DEL LARIO Piazza L. Da Vinci n. 6 (prov. LC)

COMUNE DI MANDELLO DEL LARIO Piazza L. Da Vinci n. 6 (prov. LC) SCHEDE AMBITI DI COPROGETTAZIONE relative alla procedura aperta di istruttoria pubblica finalizzata all individuazione di soggetti del Terzo Settore disponibili alla coprogettazione e alla gestione in

Dettagli

Centro socio riabilitativo e Reparto sanitario "Sirotti" e "Aurora"

Centro socio riabilitativo e Reparto sanitario Sirotti e Aurora Centro socio riabilitativo e Reparto sanitario "Sirotti" e "Aurora" - Centro "Quinto Sirotti" - Residenziale "Rep.Aurora" - Servizi "Sirotti" "Aurora" - Il ricovero "Sirotti" "Aurora" Centro socio riabilitativo

Dettagli

Potenziamento integrazione sociale e sociosanitaria

Potenziamento integrazione sociale e sociosanitaria Allegato n. 1 Potenziamento Cabina di regia integrata Ambito Cremona Ambito Crema Ambito Casalmaggiore Documento di pianificazione ai sensi dell'obiettivo "Integrazione sociale e / Cabine di Regia istituite

Dettagli

INTERVENTI NEL CONTESTO SCOLASTICO

INTERVENTI NEL CONTESTO SCOLASTICO Master in Metodologie di intervento educativo per soggetti con disturbi dello spettro autistico Interventi cognitivi comportamentali per soggetti con disturbi dello spettro autistico - Approccio TEACCH

Dettagli

Santo Romano Direttore dell Area Capitale Umano e Cultura

Santo Romano Direttore dell Area Capitale Umano e Cultura Ciclo di incontri sulle politiche del lavoro Scambio di buone pratiche regionali Modelli di integrazione tra pubblico e privato nell erogazione dei servizi per il lavoro Martedì 8 novembre 2016 Santo Romano

Dettagli

PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA

PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA Il Patto di Accoglienza è un documento destinato all integrazione degli alunni disabili all interno del nostro Istituto. Contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti

Dettagli

Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione

Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione 06/12/07 Mario Paganessi e Angela Daniela Stabilini 1 Definizione Il Case Management è un metodo di gestione integrato per il quale viene assegnata

Dettagli

LINEE PROGRAMMATICHE CTRH MONZA EST

LINEE PROGRAMMATICHE CTRH MONZA EST LINEE PROGRAMMATICHE CTRH MONZA EST I Centri Territoriali Risorse per l Handicap trovano la loro ispirazione dalla storia del processo di integrazione scolastica delle persone con disabilità. Il C.T.R.H.

Dettagli

La collaborazione genitori-professionisti nel processo di Cura della persona con DSA

La collaborazione genitori-professionisti nel processo di Cura della persona con DSA Disturbi dello spettro autistico: dalla diagnosi all intervento educativoriabilitativo integrato Carbonia 20.04.2012 e 03.05.2012 La collaborazione genitori-professionisti nel processo di Cura della persona

Dettagli

SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE

SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche 1/6 Premessa Il Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche è la struttura aziendale che ha come finalità la promozione

Dettagli

CENTRO DIURNO PERSEFONE

CENTRO DIURNO PERSEFONE Città di Pomezia ABSTRACT CENTRO DIURNO PERSEFONE Progetto finanziato dalla Regione Lazio Fondo Lotta alla Droga 2008/2009 /2010 ( DGR.n186 del 21/03/2008) ABSTRACT CENTRO DIURNO A MEDIA SOGLIA PERSEFONE

Dettagli

VERSO L ABILITAZIONE E L AUTONOMIA

VERSO L ABILITAZIONE E L AUTONOMIA Autismo e Società Onlus VERSO L ABILITAZIONE E L AUTONOMIA Programma di interventi educativi/abilitativi per persone con disturbo autistico e Counselling per le famiglie a cura di Autismo e Società Onlus

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2014

CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2014 Servizio Tutela Minori Tempestività CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2014 + I casi valutati come urgenti dall equipe sono presi in carico entro 48 ore dalla segnalazione. intervento personalizzato

Dettagli

ASL BAT. ANDRIA, BARLETTA, TRANI, BISCEGLIE, CANOSA, MINERVINO, SPINAZZOLA, MARGHERITA di S., S. FERDINANDO, TRINITAPOLI

ASL BAT. ANDRIA, BARLETTA, TRANI, BISCEGLIE, CANOSA, MINERVINO, SPINAZZOLA, MARGHERITA di S., S. FERDINANDO, TRINITAPOLI ASL BAT ANDRIA, BARLETTA, TRANI, BISCEGLIE, CANOSA, MINERVINO, SPINAZZOLA, MARGHERITA di S., S. FERDINANDO, TRINITAPOLI Bacino d utenza: 388.000 ca Età evolutiva: 84.000 ca DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE

Dettagli

La prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore

La prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore La prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore L esperienza della regione Emilia-Romagna a cura di Clara Curcetti Roma, 18 aprile 2007 Linee regionali di intervento per mitigare l impatto

Dettagli

La struttura Centro Diurno Aurora 1 è un articolazione funzionale del Centro di Salute Mentale Nord, con sede a Valdagno.

La struttura Centro Diurno Aurora 1 è un articolazione funzionale del Centro di Salute Mentale Nord, con sede a Valdagno. CENTRO DIURNO AURORA 1 FINALITA E FUNZIONI GENERALI La struttura Centro Diurno Aurora 1 è un articolazione funzionale del Centro di Salute Mentale Nord, con sede a Valdagno. La struttura ha finalità riabilitative

Dettagli

Soggetti e funzioni della programmazione sociale

Soggetti e funzioni della programmazione sociale Servizio Sanità e Servizi Sociali Soggetti e funzioni della programmazione sociale a cura di Maria Lodovica Fratti Dirigente Servizio Sanità e Servizi Sociali Regione Emilia Romagna Programma annuale degli

Dettagli

Autismo e riabilitazione Linea Guida Società Italiana di Neuropsichiatria della Infanzia e dell Adolescenza

Autismo e riabilitazione Linea Guida Società Italiana di Neuropsichiatria della Infanzia e dell Adolescenza Autismo e riabilitazione Linea Guida Società Italiana di Neuropsichiatria della Infanzia e dell Adolescenza Nel trattamento riabilitativo le disabilità devono essere considerate problemi dello sviluppo

Dettagli

Integrazione sociosanitaria nei servizi territoriali: maneggiare con cura!

Integrazione sociosanitaria nei servizi territoriali: maneggiare con cura! Integrazione sociosanitaria nei servizi territoriali: maneggiare con cura! La conclusione della prima fase del percorso; l identificazione dei problemi che ostacolano i processi di integrazione sociosanitaria

Dettagli

Provincia di Reggio Emilia

Provincia di Reggio Emilia Provincia di Reggio Emilia Accordo di programma per l integrazione scolastica degli alunni con disabilità (Legge n. 104 del 5/2/1992): tra tutela dei diritti e pratiche quotidiane di integrazione Il quadro

Dettagli

IO TI CONOSCO. A cura di Emilio Gregori - Synergia srl Aosta, 29 novembre 2011

IO TI CONOSCO. A cura di Emilio Gregori - Synergia srl Aosta, 29 novembre 2011 IO TI CONOSCO Progetto di sviluppo di strumenti e protocolli per la valutazione dei bisogni e per la presa in carico della persona con disabilità nel corso di vita A cura di Emilio Gregori - Synergia srl

Dettagli

SCHEDA DI MONITORAGGIO

SCHEDA DI MONITORAGGIO SCHEDA DI L.r. 8/2005 - Dgr 1004 del 29 novembre 2013 BIENNIO 2014-2015 Dati identificativi del progetto Ente titolare del progetto: Associazione Carcere Territorio Bergamo Data convenzione con ASL: 10/06/2014

Dettagli

AVVISO FAMI (Fondo Asilo, Migrazione Integrazione)

AVVISO FAMI (Fondo Asilo, Migrazione Integrazione) Obiettivo AVVISO FAMI (Fondo Asilo, Migrazione Integrazione) Tutela della salute dei richiedenti e titolari di protezione internazionale in condizione di vulnerabilità psico-sanitaria, rafforzando le competenze

Dettagli

Programma regionale Giuseppe Leggieri

Programma regionale Giuseppe Leggieri Programma regionale Giuseppe Leggieri Integrazione tra NPIA e pediatria I percorsi integrati per l adolescenza Luigi Gualtieri UONPIA Cesena I contesti Servizio Materno Infantile Pediatria di Comunità,

Dettagli

TAVOLO PERMANENTE DISABILITA (un occasione per riflettere)

TAVOLO PERMANENTE DISABILITA (un occasione per riflettere) TAVOLO PERMANENTE DISABILITA (un occasione per riflettere) VORREI PARTIRE RIPRENDENDO ALCUNE NOTE DELLA LOCANDINA CHE MI SEMBRANO CENTRALI Lo stress della famiglia diminuisce quando il figlio (bambino-adolescente-adulto)

Dettagli

SHARE Sistema Housing, Accompagnamento e Reinclusione

SHARE Sistema Housing, Accompagnamento e Reinclusione Sistema Housing, Accompagnamento e Reinclusione Asl Monza e Brianza - L.r. 8/2005- Biennio 2014-2015 Il lavoro è valore di vita, Monza, 27 ottobre 2015 Marco Belloni Responsabile Servizi Sociali per l

Dettagli

POR FSE 2014-2020. Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà

POR FSE 2014-2020. Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà Allegato 6 POR FSE 2014-2020 Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà Avviso pubblico per l implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO

ANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO ANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO : DOCENTE: ORLANDI DONATELLA DATA: 29/09/2016 FIRMA DESCRIZIONE SINTETICA DEL L integrazione degli alunni portatori di handicap come di quelli

Dettagli

- l acquisizione e il consolidamento della capacità di gestione e di autocontrollo nell area emotivo-affettiva

- l acquisizione e il consolidamento della capacità di gestione e di autocontrollo nell area emotivo-affettiva Le scelte di politica scolastica, coerentemente all analisi del contesto territoriale e dei bisogni formativi evidenziati nelle Linee Guida georeferenziate, data la criticità e la problematicità delle

Dettagli

SERVIZIO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE E DELL ETA EVOLUTIVA

SERVIZIO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE E DELL ETA EVOLUTIVA SERVIZIO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE E DELL ETA EVOLUTIVA Responsabile ad interim Struttura Complessa Neuropsichiatria Infantile e dell Età Evolutiva dr.ssa Antonia Tamantini Responsabile Coordinamento

Dettagli

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana ISTITUTO COMPRENSIVO DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA Civitella in val di chiana Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana CONTRAENTI

Dettagli

Integrazione scolastica Dott.ssa M.Cristina Cornia A.S.L. Modena

Integrazione scolastica Dott.ssa M.Cristina Cornia A.S.L. Modena Integrazione scolastica 2006 Dott.ssa M.Cristina Cornia A.S.L. Modena La storia dei Servizi territoriali di Neuropsichiatria infantile è strettamente connessa con il percorso fatto dal mondo della Scuola

Dettagli

Implementazione e sviluppo delle attività dei Centri per le famiglie, istituiti ai sensi dell art. 42 della LR 1/2004.

Implementazione e sviluppo delle attività dei Centri per le famiglie, istituiti ai sensi dell art. 42 della LR 1/2004. Allegato 1 Attività 1 Implementazione e sviluppo delle attività dei Centri per le famiglie, istituiti ai sensi dell art. 42 della LR 1/2004. Prosecuzione delle attività messe in atto dai soggetti gestori

Dettagli

SEMINARIO DI LAVORO PER L AVVIO E LA COSTITUZIONE DI «RETI DI SCUOLE»

SEMINARIO DI LAVORO PER L AVVIO E LA COSTITUZIONE DI «RETI DI SCUOLE» PROGRAMMA P.I.P.P.I. Programma di Intervento Per la Prevenzione dell Istituzionalizzazione di bambini e ragazzi che vivono in famiglie negligenti SEMINARIO DI LAVORO PER L AVVIO E LA COSTITUZIONE DI «RETI

Dettagli

Conferenza Annuale Salute Mentale. Azioni innovative nell ambito sociosanitario con particolare riguardo ai disturbi dello spettro autistico

Conferenza Annuale Salute Mentale. Azioni innovative nell ambito sociosanitario con particolare riguardo ai disturbi dello spettro autistico Conferenza Annuale Salute Mentale Azioni innovative nell ambito sociosanitario con particolare riguardo ai disturbi dello spettro autistico Dott.ssa Mariarosaria Venturini Responsabile U.O. Disabilità

Dettagli

RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA

RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA PROVINCIA DI PORDENONE Servizio Programmazione Sociale RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA tavolo provinciale di coordinamento e azioni di supporto nell area dell integrazione socio-culturale e dell intercultura

Dettagli

Dall accertamento sanitario all inserimento lavorativo

Dall accertamento sanitario all inserimento lavorativo PROVINCIA DI GORIZIA Servizio Collocamento Mirato Dall accertamento sanitario all inserimento lavorativo Dott. Simone ZORZI Gorizia, 3 novembre 2009 Il collocamento mirato...la promozione dell'inserimento

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE CAMPANIA n. 50 del 17 agosto Atti della Regione PARTE I

BOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE CAMPANIA n. 50 del 17 agosto Atti della Regione PARTE I A.G.C. 18 - Assistenza Sociale, Attività Sociali, Sport, Tempo Libero, Spettacolo - Deliberazione n. 1317 del 31 luglio 2009 Organizzazione dei Servizi di Segretariato sociale e Porta Unica di Accesso-

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA PRESA IN CARICO (delle persone con disabilità da 0 a 65 anni e delle loro famiglie)

REGOLAMENTO DELLA PRESA IN CARICO (delle persone con disabilità da 0 a 65 anni e delle loro famiglie) REGOLAMENTO DELLA PRESA IN CARICO (delle persone con disabilità da 0 a 65 anni e delle loro famiglie) FASE 1 Accoglimento della domanda a. Accoglimento della domanda da parte del Distretto Socio Sanitario

Dettagli

1, 2, 3 TAA, EAA e AAA TAA: intervento a valenza terapeutica; EAA: intervento di tipo educativo; AAA: intervento con finalità di tipo ludico- ricreati

1, 2, 3 TAA, EAA e AAA TAA: intervento a valenza terapeutica; EAA: intervento di tipo educativo; AAA: intervento con finalità di tipo ludico- ricreati Linee guida interventi assistiti da animali 1, 2, 3 TAA, EAA e AAA TAA: intervento a valenza terapeutica; EAA: intervento di tipo educativo; AAA: intervento con finalità di tipo ludico- ricreativo. 4.

Dettagli

e la formazione delle nuove figure professionali

e la formazione delle nuove figure professionali SEMINARIO NAZIONALE EPALE Migranti e rifugiati: nuovi bisogni formativi degli educatori Catania, 20 novembre 2015 I cambiamenti nei CPIA e la formazione delle nuove figure professionali Giovanna Del Gobbo,

Dettagli

Centro per la diagnosi, la cura e lo studio. dei disturbi. della comunicazione e della socializzazione

Centro per la diagnosi, la cura e lo studio. dei disturbi. della comunicazione e della socializzazione INAUGURAZIONE Centro per la diagnosi, la cura e lo studio dei disturbi della comunicazione e della socializzazione Parma, 23 dicembre 2010 Via La Spezia n. 147, ore 11,30 Intervengono Pietro Vignali, Sindaco

Dettagli

La revisione della D.G.R. n del

La revisione della D.G.R. n del La revisione della D.G.R. n. 41-12003 del 15.03.2004 TIPOLOGIA, REQUISITI STRUTTURALI E GESTIONALI DELLE STRUTTURE RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI PER MINORI Programmazione azioni per l area minori Prevenzione

Dettagli

D.G.R. n.x/2942del Prof.ssa Elvira Schiavina

D.G.R. n.x/2942del Prof.ssa Elvira Schiavina D.G.R. n.x/2942del 19.12.2014 Prof.ssa Elvira Schiavina 09 marzo 2016 Schema del percorso DGR 2942/2014 Misura Residenzialità Leggera/Assistita Target Utenza: Persone fragili anziani o disabili che abbiano

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORMICOLA-PONTELATONE PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2015-2016

ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORMICOLA-PONTELATONE PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2015-2016 ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORMICOLA-PONTELATONE PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2015-2016 SIGNIFICATO DEL PAI E CARATTERISTICHE GENERALI Il PAI utilizza la programmazione dell attività didattica

Dettagli

Premesso che un identificazione precoce dei disturbi dello spettro autistico, la possibilità di fruire tempestivamente di un percorso di presa in

Premesso che un identificazione precoce dei disturbi dello spettro autistico, la possibilità di fruire tempestivamente di un percorso di presa in !! " # "#"$ $#%#& $'""(#!$"#$)#!# *!$"!+ Premesso che un identificazione precoce dei disturbi dello spettro autistico, la possibilità di fruire tempestivamente di un percorso di presa in carico globale

Dettagli

Lo sportello Unico Socio Sanitario Integrato

Lo sportello Unico Socio Sanitario Integrato Lo sportello Socio Sanitario Integrato Consorzio Intercomunale per la gestione dei servizi socio-assistenziali dell Ovestticino (Comune di Cameri, Cerano, Galliate, Romentino, Sozzago e Trecate) ASL NO

Dettagli

Ruolo dell A.S. del D.P.

Ruolo dell A.S. del D.P. Ruolo dell A.S. del D.P. Le attività svolte dall A.S. sono quelle inerenti alle funzioni del servizio: prevenzione, terapia e riabilitazione, attività di consulenza e formazione, come previsto dal D.P.R.

Dettagli

ALUNNO CON DISABILITA NUOVE MODALITA DI ACCERTAMENTO PER L INDIVIDUAZIONE DELL ALUNNO CON HANDICAP AI FINI DELL INTEGRAZIONE SCOLASTICA

ALUNNO CON DISABILITA NUOVE MODALITA DI ACCERTAMENTO PER L INDIVIDUAZIONE DELL ALUNNO CON HANDICAP AI FINI DELL INTEGRAZIONE SCOLASTICA ALUNNO CON DISABILITA NUOVE MODALITA DI ACCERTAMENTO PER L INDIVIDUAZIONE DELL ALUNNO CON HANDICAP AI FINI DELL INTEGRAZIONE SCOLASTICA FONTI NORMATIVE LEGGE 104/92 DPR 24 FEBBRAIO 1994 LEGGE 289/2002

Dettagli

Dott. Stefano Zucchini

Dott. Stefano Zucchini L organizzazione dei centri diabetologici pediatrici regionali Giornata Nazionale della Diabesità Promossa dalla Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica Dott. Stefano Zucchini Centro

Dettagli

VERSO UN SISTEMA INTEGRATO DI TUTELA SINDACALE IL RUOLO DELL OPERATORE POLIFUNZIONALE (MARZO 2016)

VERSO UN SISTEMA INTEGRATO DI TUTELA SINDACALE IL RUOLO DELL OPERATORE POLIFUNZIONALE (MARZO 2016) VERSO UN SISTEMA INTEGRATO DI TUTELA SINDACALE IL RUOLO DELL OPERATORE POLIFUNZIONALE (MARZO 2016) Premessa Con la delibera del 20 aprile 2015 il Comitato Direttivo della CGIL nazionale istituisce la figura

Dettagli

AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI

AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI 50 3.2 I Fattori Positivi e Critici emergenti dall analisi di domanda e offerta e dalle informazioni più significative AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI Domanda educativa di servizi 0 3 anni in costante

Dettagli

Piano della ASL di Milano per le demenze

Piano della ASL di Milano per le demenze I medici di fronte alla demenza nella donna e nell uomo Piano della ASL di Milano per le demenze Le dimensioni del problema nella ASL di Milano La popolazione censita nella ASL di Milano nel 2012 è di

Dettagli

AVVISO PUBBLICO PER LO SVILUPPO DELL AUTONOMIA FINALIZZATA ALL INCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE DISABILI

AVVISO PUBBLICO PER LO SVILUPPO DELL AUTONOMIA FINALIZZATA ALL INCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE DISABILI AVVISO PUBBLICO PER LO SVILUPPO DELL AUTONOMIA FINALIZZATA ALL INCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE DISABILI RIFERIMENTI NORMATIVI Richiamati: la DGR 3069 del 23.01.2015 relativa alla presa d atto dell approvazione

Dettagli

GLI Gruppo di lavoro per l inclusionel Commissione BES

GLI Gruppo di lavoro per l inclusionel Commissione BES Ministero dell Istruzione dell Universit Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Dante Alighieri di Angera Via Dante, 2 - Angera(VA) tel. 0331.930169 / 932928 - fax 0331.960127 e-mail: VAIC880006@istruzione.it

Dettagli

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere

Dettagli

Percorsi e strumenti. Servizio Centrale SPRAR

Percorsi e strumenti. Servizio Centrale SPRAR Percorsi e strumenti per l accoglienza l integrata Servizio Centrale SPRAR Obiettivo dell accoglienza SPRAR Consentire a richiedenti e titolari di protezione internazionale di avviare un percorso personale

Dettagli

sociosanitaria sociosanitaria

sociosanitaria sociosanitaria Bozza di linee guida del Piano sociale regionale 2016-2018 Assetti istituzionali e di integrazione Gli assetti istituzionali e di integrazione PUNTO DI PARTENZA: riconoscimento e promozione del valore

Dettagli

Gruppo di lavoro per l integrazione scolastica degli alunni disabili psicopedagogisti territoriali

Gruppo di lavoro per l integrazione scolastica degli alunni disabili psicopedagogisti territoriali Gruppo di lavoro per l integrazione scolastica degli alunni disabili psicopedagogisti territoriali La Figura Professionale della/o psicopedagogista del vimercatese/trezzese Ruolo e funzioni Le origini:

Dettagli

LINEE GUIDA. c) gli uffici di servizio sociale per i minorenni (USSM) del Ministero della giustizia;

LINEE GUIDA. c) gli uffici di servizio sociale per i minorenni (USSM) del Ministero della giustizia; Allegato alla Delib.G.R. n. 34/20 del 7.7.2015 LINEE GUIDA Disciplina dei Tirocini di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento finalizzati all inclusione sociale, all autonomia delle persone

Dettagli

Linee di Indirizzo per la Programmazione Sociale ( Piani di Zona)

Linee di Indirizzo per la Programmazione Sociale ( Piani di Zona) Linee di Indirizzo per la Programmazione Sociale 2015-2017 ( Piani di Zona) 1 Lo scenario di partenza per la nuova programmazione sociale: I principali esiti del monitoraggio di attuazione del triennio

Dettagli

ASL PROVINCIA DI VARESE UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA. 29 giugno 2011

ASL PROVINCIA DI VARESE UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA. 29 giugno 2011 ASL PROVINCIA DI VARESE 29 giugno 2011 UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA 1 PRINCIPALI PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI RELATIVI ALL INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING ISTITUTO COMPRENSIVO Emanuele Falcetti Apice (Benevento) a. s. 2009/2010 MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009

Dettagli

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI IN ADOLESCENZA. Dott.ssa Luisa Meroni UONPIA - A.O. San Gerardo Monza -

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI IN ADOLESCENZA. Dott.ssa Luisa Meroni UONPIA - A.O. San Gerardo Monza - I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI IN ADOLESCENZA Dott.ssa Luisa Meroni UONPIA - A.O. San Gerardo Monza - HANDICAP DSA BES Certificazione per diversa abilità scolastica L104/92 DPCM 185/06 Circolare MIUR 2004

Dettagli

SPORTELLO AUTISMO CTS - SCIACCA

SPORTELLO AUTISMO CTS - SCIACCA UNIONE EUROPEA * MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITÀ RICERCA * REGIONE SICI LIA * DISTRETTO SCOLASTICO N. 1 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE STATALE DON MICHELE ARENA SPORTELLO AUTISMO CTS - SCIACCA

Dettagli

Appropriatezza clinico-organizzativa nella Regione Lazio

Appropriatezza clinico-organizzativa nella Regione Lazio Appropriatezza clinico-organizzativa nella Regione Lazio Unità Valutative Multidimensionali : l esperienza del Distretto 3 della AUSL di Viterbo Antonella Proietti Roma 11 settembre 2013 alcune riflessioni

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 3119

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 3119 Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 3119 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori BIONDELLI, BASSOLI, BOSONE, CHIAROMONTE, CHITI, COSENTINO, GRANAIOLA, PORETTI, ANDRIA e COSTA COMUNICATO ALLA

Dettagli

LINEE GUIDA PER GLI INTERVENTI INTEGRATI DEL SERVIZIO SPECIALISTICO TUTELA MINORI E DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE DI BASE

LINEE GUIDA PER GLI INTERVENTI INTEGRATI DEL SERVIZIO SPECIALISTICO TUTELA MINORI E DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE DI BASE LINEE GUIDA PER GLI INTERVENTI INTEGRATI DEL SERVIZIO SPECIALISTICO TUTELA MINORI E DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE DI BASE AREA SOGGETTO/ DESTINATARIO MANDATO/ COMPITO AZIONE/ INTERVENTO RESPONSABILITA

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2013

CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2013 CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2013 Ambito Tutela Minori e Famiglia Servizio Tutela Minori indicatore Tempestività + I casi valutati come urgenti dall equipe sono presi in carico entro

Dettagli

MODELLO DI SERVIZIO PLACEMENT SCOLASTICO

MODELLO DI SERVIZIO PLACEMENT SCOLASTICO MODELLO DI SERVIZIO PLACEMENT SCOLASTICO PROGRAMMA FIxO S&U ITALIA LAVORO ITALIA LAVORO SPA Ente strumentale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Aree strategiche di intervento: Welfare to

Dettagli

DIREZIONE SOCIALE. DGR 856 del 25/10/2013 in attuazione alla DGR X/116 del 14/05/2013

DIREZIONE SOCIALE. DGR 856 del 25/10/2013 in attuazione alla DGR X/116 del 14/05/2013 DIREZIONE SOCIALE DGR 856 del 25/10/2013 in attuazione alla DGR X/116 del 14/05/2013 Premessa Vista la normativa della Regione Lombardia: DGR X/116 del 14/05/2013: Determinazione in ordine all istituzione

Dettagli

il D. Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni e integrazioni;

il D. Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni e integrazioni; Oggetto DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLA MISURA INNOVATIVA A SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA PER I CARICHI DI CURA ACCESSORI DELLA PERSONA RICOVERATA IN UNITÀ D OFFERTA RESIDENZIALI PER ANZIANI VISTI: il D. Lgs.

Dettagli

L Atto di intesa per l integrazione scolastica degli alunni con disabilità

L Atto di intesa per l integrazione scolastica degli alunni con disabilità ASL Monza e Brianza Direzione Sociale Dipartimento ASSI Servizio Disabili L Atto di intesa per l integrazione scolastica degli alunni con disabilità 2011-2016 Il protocollo interistituzionale per l integrazione

Dettagli

Ministero dell Economia e delle Finanze

Ministero dell Economia e delle Finanze Ministero dell Economia e delle Finanze DIPARTIMENTO DELL AMMINISTRAZIONE GENERALE, DEL PERSONALE E DEI SERVIZI Il Capo Dipartimento Roma, Prot. Al Dipartimento del Tesoro Ufficio di raccordo con il Dipartimento

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITA TUTELA MINORI E DEL CENTRO ADOZIONI

PROTOCOLLO D INTESA PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITA TUTELA MINORI E DEL CENTRO ADOZIONI PROTOCOLLO D INTESA PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITA DI TUTELA MINORI E DEL CENTRO ADOZIONI TRA l'azienda Sanitaria di Mantova - con sede legale in Mantova Via dei Toscani n. 1 - Codice Fiscale n.01838560207

Dettagli

Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese

Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Tenendo conto di quanto indicato dal Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 14 ottobre 2015 e dall allegato D delle

Dettagli

Laurea magistrale in Psicologia Indirizzo in Psicologia clinica e di comunità

Laurea magistrale in Psicologia Indirizzo in Psicologia clinica e di comunità Laurea magistrale in Psicologia Indirizzo in Psicologia clinica e di comunità OPEN DAY per il Corso di laurea Magistrale in Psicologia Università Europea di Roma, 3 maggio 2016 Qualche dato storico 1986

Dettagli

L identificazione precoce in ospedale Applicazione di interrai Contact Assessment nel protocollo di dimissione protetta.

L identificazione precoce in ospedale Applicazione di interrai Contact Assessment nel protocollo di dimissione protetta. L identificazione precoce in ospedale Applicazione di interrai Contact Assessment nel protocollo di dimissione protetta Tiziana Bacelli Direzione regionale Salute e Coesione sociale Servizio Mobilità sanitaria

Dettagli

BEYOND Nuove Culture a Venezia

BEYOND Nuove Culture a Venezia Beyond in cinque punti Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali TAVOLO DI COORDINAMENTO TRA MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI E CITTA RISERVATARIE AI SENSI

Dettagli

LE COMPETENZE DI SISTEMA

LE COMPETENZE DI SISTEMA LE COMPETENZE DI SISTEMA DELL INSEGNANTE SPECIALIZZATO PER IL SOSTEGNO GIORNATA DI FORMAZIONE DOCENTI TUTOR VERONA, 7 NOVEMBRE 2011 Angelo Lascioli, Università di Verona PERCHÉ PARLARE DI COMPETENZE DI

Dettagli

CONGRESSO REGIONALE Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth

CONGRESSO REGIONALE Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth CONGRESSO REGIONALE 29-31 Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth Stato di attuazione della 194/78 nella Regione Emilia-Romagna tra ospedale e territorio A cura di Silvana Borsari Elena castelli

Dettagli

DISTRETTO SOCIO ASSISTENZIALE A COMUNE CAPOFILA ALATRI (FR)

DISTRETTO SOCIO ASSISTENZIALE A COMUNE CAPOFILA ALATRI (FR) DISTRETTO SOCIO ASSISTENZIALE A COMUNE CAPOFILA ALATRI (FR) PIANO DI ZONA 2013 ALLEGATO A: Piano Distrettuale per i Piccoli Comuni 1 CONTATTI DISTRETTO SOCIO ASSISTENZIALE A Piazza Caduti di Nassiriya

Dettagli

Premessa. 1. Il percorso attuato e il contesto di riferimento

Premessa. 1. Il percorso attuato e il contesto di riferimento Documento di intesa tra ASL Milano 2 e gli Ambiti Territoriali per l'integrazione di strumenti e risorse ai fini della valutazione del bisogno delle persone fragili Premessa Regione Lombardia ha in corso

Dettagli

Progetto Crescere insieme con il modello ICF MONITORAGGIO IN ITINERE

Progetto Crescere insieme con il modello ICF MONITORAGGIO IN ITINERE Progetto Crescere insieme con il modello ICF MONITORAGGIO IN ITINERE Questionario A Come giudichi questa esperienza formativa? abbastanza utile 38% altro inutile Efficace 62% Efficace abbastanza utile

Dettagli