DAL BAMBINO IMMAGINATO AL FIGLIO REALE

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1 DAL BAMBINO IMMAGINATO AL FIGLIO REALE Spazio di ascolto, accompagnamento e sostegno alla nascita per la prevenzione della depressione post partum dr.ssa Isabella Coletta

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3 Il lavoro della maternità Aspetti psicologici del divenire madri riorganizzazione del Sé rappresentazione di sé come madre

4 Il lavoro della maternità Passaggio da: bambino fantasmatico (proiezione dei bisogni del proprio sé infantile, spesso con contenuti riparativi) bambino immaginario (fantasie, proiezione dei desideri più realistici, più consci) bambino reale

5 Stati negativi paura e solitudine odio materno (D. W. Winnicott, 1958) frequenti sbalzi di umore depressione senso di irrealtà

6 Depressione Post Partum origina da uno stato umorale tipico, maternity blues, nella donna che ha appena partorito (pianti, bruschi cambiamenti di umore, senso di confusione e irritabilità) si manifesta intorno al terzo - quinto giorno dopo la nascita

7 Depressione Post Partum 7 e l 11% delle donne che hanno effettuato lo screening per la depressione post partum è risultato a rischio di depressione (dati Istituto Superiore di Sanità, 2014)

8 Epidemiologia disturbi dell umore nel post-partum Maternity blues: Si presenta nel 50-70% Il 20% può evolvere in depressione post partum si manifesta con facilità al pianto, tristezza, stanchezza, spossatezza, lamentarsi di tutto, irritabilità, scatti improvvisi, senso di colpa, autosvalutazione, ritiro su di sé, disinteresse verso l esterno perdita della gravidanza, vuoto fisico, perdite legate al parto (aspettative disattese, forzata separazione, perdita del controllo) perdita del bambino fantasticato e idealizzato perdita di tempo, sonno, attenzioni, cure per sé Depressione perinatale post partum 13% dei casi nelle prime settimane dopo il parto 14,5% di donne ha un nuovo episodio depressivo maggiore o minore nei primi tre mesi post-natali 20% dei casi nel primo anno dopo il parto Psicosi post partum Si manifesta in meno di 2 casi su E la più grave delle sindromi post-partum.

9 Effetti sullo sviluppo del bambino Già nel corso della gravidanza, l esposizione del feto allo stress può interferire con lo sviluppo, generando conseguenze come maggiore tendenza al pianto, inconsolabilità, anomalie del sonno, temperamento difficile (Della Vedova et. al. 2009). All età di tre mesi, i figli di madri depresse, possono manifestare uno stato affettivo prevalentemente depresso e una maggior propensione al pianto (O Connor 2007). Nei primi mesi di vita, le disregolazioni interattive, che caratterizzano le interazioni madre depressa-bambino, possono esprimersi sotto forma di disregolazioni neurofisiologiche, come problemi legati all alimentazione (Dennis e McQueen 2009), del sonno (Righetti- Veltem 2002) e costipazione (Monti et.al.2005).

10 Prevenire la depressione postpartum Gli interventi preventivi nella prima infanzia rappresentano attualmente una risorsa fondamentale per la promozione della salute e per la riduzione dei rischi che possono intervenire precocemente nello sviluppo determinando percorsi evolutivi disadattivi verso la psicopatologia. Essi sono anche di grande importanza come un problema di salute pubblica, non solo a causa del loro impatto negativo sulla madre, ma anche perché hanno dimostrato di compromettere la salute emotiva, cognitiva e anche fisica nello sviluppo del bambino, con gravi conseguenze a lungo termine. (London School of Economics, 2014)

11 Prevenire la depressione post - partum

12 Prevenire la depressione postpartum Le madri soffrono e non lo dicono Il tempo del lutto, della sofferenza, del dubbio, della pena, ma anche naturalmente della gioia, dello stupore, della pienezza, non coincide con il tempo della tecnica. Man mano che gli anni passano e la tecnica si perfeziona cresce lo scarto tra la presa in carico medica, che è di grande qualità, e la non-presa in considerazione dello stato psichico delle pazienti. Curare le future madri richiede tecnica, sorveglianza, garanzie mediche. Ma per prendersi cura di loro è indispensabile aggiungere a tutto questo la parola. Parlare alle madri, sostenerle nell espressione di un dire emotivo nuovo, a volte perturbante, è indispensabile nelle nostre prese in carico. È uno strumento al tempo stesso terapeutico e di prevenzione. Ignorarlo significa correre il rischio di creare dei micro-maltrattamenti quotidiani che si accumulano, ferendo la madre e quindi indebolendo le sue potenzialità. (Marinopoulos S. Nell intimo delle madri Luci e ombre della maternità, Milano, Feltrinelli, 2006)

13 Voglio anche sottolineare che, nonostante pareri contrari, occuparsi di neonati e bambini non è il lavoro di una persona singola. Se il lavoro deve essere fatto bene e se si vuole che la persona che si occupa del bambino non sia troppo esausta, chi FORNISCE le cure deve RICEVERE a sua volta molta assistenza. (John Bowlby, 1988)