UFFICIO STAMPA & RASSEGNA STAMPA a cura di
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2 Congresso Nazionale SIMEUP 2014 Torino, Arsenale della Pace SERMIG COMUNICATO STAMPA Le Raccomandazioni SIMEUP per la gestione del trauma cranico in Pronto Soccorso pediatrico Il trauma cranico è una crescente causa di accesso al Pronto Soccorso anche in età pediatrica ed è quindi sempre attuale la sfida diagnostica che i bambini affetti da tale patologia pongono nella pratica clinica. Per questo la Società Italiana di Medicina d Emergenza e Urgenza Pediatrica (SIMEUP), in occasione del suo Congresso Nazionale che quest anno si svolge a Torino, presenta le Raccomandazioni per l approccio in Pronto Soccorso al bambino con trauma cranico. Queste Raccomandazioni spiega Antonio Urbino, Presidente della SIMEUP - nascono con l intento di supportare il medico di Pronto Soccorso nel percorso assistenziale del bambino con trauma cranico. Esse derivano da un attenta analisi delle evidenze presenti nella letteratura scientifica e, in assenza di queste, dall opinione di esperti della materia che hanno contribuito all elaborazione di questo documento. Le raccomandazioni - elaborate da un gruppo di lavoro della SIMEUP coordinato dalla Prof.ssa Liviana Da Dalt - non sostituiscono il giudizio e la responsabilità del medico nelle decisioni per i singoli pazienti e si applicano bambini con trauma cranico sospetto o testimoniato avvenuto nelle precedenti 24 ore alla valutazione in Pronto Soccorso. SIMEUP ricorda che nei Paesi sviluppati, dove i traumi costituiscono la prima causa di mortalità in età evolutiva, il trauma cranico è quello più comunemente riscontrato con un incidenza annuale stimata pari a 1850 bambini/ per la fascia di età 0-4 anni, di 1100/ per quella 5-9 anni e di 1170/ per i minori tra i 10-14anni. Nel trauma cranico grave la prima esigenza è legata alla necessità di pronta stabilizzazione e prevenzione del danno neurologico acuto. Nel trauma minore, che costituisce oltre il 90% dei casi, l esigenza è invece fondamentalmente legata al dover bilanciare il rischio di perdere lesioni intracraniche clinicamente significative con i costi, ma soprattutto con il potenziale danno radiante legato all esecuzione, spesso impropria, di Tomografia Computerizzata (TC) cerebrale, esame tuttora considerato il gold-standard per la diagnosi. L aumentata disponibilità e la crescente rapidità dei tempo di esecuzione di tale esame ne ha però anche aumentato in maniera impropria l utilizzo. E su tutte queste premesse che si colloca la necessità, espressa dalla SIMEUP, di rivedere la sua linea guida sull approccio in Pronto Soccorso al bambino con trauma cranico (pubblicata nella sua ultima versione nel 2002) con l obiettivo di assicurare il massimo grado di appropriatezza degli interventi e ridurre al minimo quella parte di variabilità nelle decisioni cliniche legata alla carenza di conoscenze (molto evolute in questi ultimi anni) e alla soggettività nelle scelte assistenziali. Le Raccomandazioni della SIMEUP - pubblicate sull ultimo numero della Rivista di Emergenza e Urgenza Pediatrica, organo ufficiale della SIMEUP - interessano la fase della gestione in Pronto Soccorso del bambino che ha subito trauma cranico e riguardano: - PRIMA VALUTAZIONE E PRIMI INTERVENTI ALL ARRIVO IN PRONTO SOCCORSO - CLASSIFICAZIONE DI GRAVITÀ - PREDITTORI CLINICI DI LESIONE INTRACRANICA NEL BAMBINO CON TRAUMA CRANICO MINORE - INDICAZIONI ALLA TC CEREBRALE - INDICAZIONI ALL OSSERVAZIONE CLINICA - INDICAZIONI ALLA RADIOGRAFIA (RX) DEL CRANIO - INDICAZIONI ALL ECOGRAFIA - TRAUMI CRANICI CON FATTORI DI RISCHIO SPECIALI (Coagulopatie e piastrinopenie immuni - Derivazione ventricolare) Torino, 28 marzo 2014 Ufficio Stampa Lorenzo Inzerillo - mob Simona Santini - mob ufficiostampa@farecomunicazione.eu 2
3 Congresso Nazionale SIMEUP 2014 Torino, Arsenale della Pace SERMIG COMUNICATO STAMPA SIMEUP (Urbino): Ictus cerebrale riguarda anche i bambini, fondamentali i Protocolli per la gestione in urgenza L ictus cerebrale (stroke) costituisce una causa di morte anche in età pediatrica. Eppure per anni è stata una patologia poco conosciuta e riferita tipicamente al mondo dell adulto. Se ne discute in occasione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina d Emergenza e Urgenza Pediatrica (SIMEUP), in corso a Torino, durante il quale vengono presentati i percorsi ad oggi attuati in Italia e delineate le progettualità future. Lo stroke può essere dovuto a un occlusione improvvisa, dovuta a un embolo o trombo, di un arteria o di una vena, oppure alla rottura di un vaso sanguigno. Quanto all assistenza, non ci sono sempre comportamenti omogenei nell approccio diagnostico-terapeutico allo stroke in età pediatrica - spiega Antonio Urbino, Presidente Nazionale della SIMEUP -. La gestione in urgenza deve iniziare dai sintomi e l infarto cerebrale va sempre sospettato in caso di sintomatologia neurologica acuta insorta senza preavviso, di fronte ad un alterazione della coscienza o ad una prima crisi epilettica. Nella maggior parte dei casi (circa l 85%), l ictus è provocato da ischemia (infarto cerebrale). Le emorragie rappresentano il restante 15% circa e si distinguono in emorragie cerebrali che incidono per il 10% di tutti gli ictus, ed emorragie subaracnoidee che riguardano il 5 % dei casi. Difficilmente la diagnosi per distinguere tra ictus ischemico ed emorragico può essere eseguita attraverso i soli dati clinici-anamnestici dichiara Antonella Palmieri, Dirigente medico UOC del Pronto soccorso Medicina d Urgenza Pediatica dell Istituto Giannina Gaslini di Genova -, ecco perché il supporto della tecnica per mezzo delle indagini strumentali eseguite con la tomografia assiale computerizzata (TAC) o con la risonanza magnetica nucleare (RMN) si rivela fondamentale. Ma altrettanto fondamentale è saper riconoscere i sintomi di un ictus da parte di personale formato in modo da intervenire tempestivamente. Per questo uno strumento fondamentale è costituito dai Protocolli in Pediatria d Urgenza. I fattori di rischio dell infarto cerebrale in età pediatrica differiscono significativamente da quelli dell adulto, nel quale sono soprattutto legati alla malattia aterosclerotica e cardioembolica. Sono stati individuati nel bambino oltre 100 fra fattori di rischio e cause di stroke; i più frequenti sono le cardiopatie, le vasculopatie, i disordini ematologici e le infezioni (es. varicella). Nella gestione dello stroke in età pediatirca - prosegue Urbino - è fondamentale fare rete, ovvero realizzare una sinergia ospedale-territorio e sensibilizzare tutti gli attori variamente coinvolti nella presa in carico del paziente. Occorre omogenizzare i comportamenti e in tal senso il Registro Italiano Trombosi Infantili (RITI) è uno strumento indispensabile. L auspicio è che tale registri vengano realizzati anche a carattere regionale e vengano tra loro collegati. In questo percorso di condivisione, proprio in emergenza/urgenza in particolare, - conclude il Presidente nazionale della SIMEUP - anche la presenza di Protocolli aggiornati multidisciplinari in cui il pediatra d urgenza è il punto focale, sia per cultura sia per competenza, diviene quanto mai fondamentale. Torino, 28 marzo 2014 Ufficio Stampa Lorenzo Inzerillo - mob Simona Santini - mob ufficiostampa@farecomunicazione.eu 3
4 Link al servizio andato in onda il 28 marzo 2014 sul TG-R Rai delle
5 Intervista al Presidente della SIMEUP, Antonio Urbino, realizzata il 27 marzo
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8 UFFICIO STAMPA & RASSEGNA STAMPA a cura di 29 marzo
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11 Trauma cranico. Ecco le Raccomandazioni Simeup per la gestione in Pronto Soccorso pediatrico L incidenza di trauma cranico è stimata pari a bambini/ , ogni anno, per la fascia di età 0-4 anni, di 1.100/ per quella 5-9 anni e di 1.170/ per i minori tra i 10-14anni. LE RACCOMANDAZIONI. 28 MAR - Il trauma cranico è una crescente causa di accesso al Pronto Soccorso anche in età pediatrica ed è quindi sempre attuale la sfida diagnostica che i bambini affetti da tale patologia pongono nella pratica clinica. Per questo la Società Italiana di Medicina d Emergenza e Urgenza Pediatrica (Simeup), in occasione del Congresso Nazionale che si svolge a Torino dal 27 al 29 marzo, presenta le Raccomandazioni per l approccio in Pronto Soccorso al bambino con trauma cranico. Queste Raccomandazioni spiega Antonio Urbino, Presidente della Simeup - nascono con l intento di supportare il medico di Pronto Soccorso nel percorso assistenziale del bambino con trauma cranico. Esse derivano da un attenta analisi delle evidenze presenti nella letteratura scientifica e, in assenza di queste, dall opinione di esperti della materia che hanno contribuito all elaborazione di questo documento. Le raccomandazioni - elaborate da un gruppo di lavoro della Simeup coordinato dalla Prof.ssa Liviana Da Dalt non sostituiscono il giudizio e la responsabilità del medico nelle decisioni per i singoli pazienti e si applicano bambini con trauma cranico sospetto o testimoniato avvenuto nelle precedenti 24 ore alla valutazione in Pronto Soccorso, sottolinea la Società Italiana di Medicina d Emergenza e Urgenza Pediatrica, che ricorda come nei Paesi sviluppati, dove i traumi costituiscono la prima causa di mortalità in età evolutiva, il trauma cranico è quello più comunemente riscontrato con un incidenza annuale stimata pari a 1850 bambini/ per la fascia di età 0-4 anni, di 1100/ per quella 5-9 anni e di 1170/ per i minori tra i 10-14anni. Nel trauma cranico grave la prima esigenza è legata alla necessità di pronta stabilizzazione e prevenzione del danno neurologico acuto, spiegano gli esperti. Nel trauma minore, che costituisce oltre il 90% dei casi, l esigenza è invece fondamentalmente legata al dover bilanciare il rischio di perdere lesioni intracraniche clinicamente significative con i costi, ma soprattutto con il potenziale danno radiante legato all esecuzione, spesso impropria, di Tomografia Computerizzata (TC) cerebrale, esame tuttora considerato il gold-standard per la diagnosi. L aumentata 11
12 disponibilità e la crescente rapidità dei tempo di esecuzione di tale esame ne ha però anche aumentato in maniera impropria l utilizzo. E su tutte queste premesse che si colloca la necessità, espressa dalla Simeup, di rivedere la sua linea guida sull approccio in Pronto Soccorso al bambino con trauma cranico (pubblicata nella sua ultima versione nel 2002) con l obiettivo di assicurare il massimo grado di appropriatezza degli interventi e ridurre al minimo quella parte di variabilità nelle decisioni cliniche legata alla carenza di conoscenze (molto evolute in questi ultimi anni) e alla soggettività nelle scelte assistenziali. Le Raccomandazioni della SIMEUP - pubblicate anche sull ultimo numero della Rivista di Emergenza e Urgenza Pediatrica, organo ufficiale della SIMEUP - interessano la fase della gestione in Pronto Soccorso del bambino che ha subito trauma cranico e riguardano: - PRIMA VALUTAZIONE E PRIMI INTERVENTI ALL ARRIVO IN PRONTO SOCCORSO - CLASSIFICAZIONE DI GRAVITÀ - PREDITTORI CLINICI DI LESIONE INTRACRANICA NEL BAMBINO CON TRAUMA CRANICO MINORE - INDICAZIONI ALLA TC CEREBRALE - INDICAZIONI ALL OSSERVAZIONE CLINICA - INDICAZIONI ALLA RADIOGRAFIA (RX) DEL CRANIO - INDICAZIONI ALL ECOGRAFIA - TRAUMI CRANICI CON FATTORI DI RISCHIO SPECIALI (Coagulopatie e piastrinopenie immuni - Derivazione ventricolare) 28 marzo 2014 Riproduzione riservata Allegati: Le Raccomandazioni Simeup sull'approccio in Pronto Soccorso al bambino con trauma cranico 12
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15 Salute: Pediatri, trauma cranico crescente causa accesso Pronto Soccorso 27 Marzo :00 (ASCA) - Torino, 27 mar - Il trauma cranico e' una crescente causa di accesso al Pronto Soccorso anche in eta' pediatrica ed e' quindi sempre attuale la sfida diagnostica che i bambini affetti da tale patologia pongono nella pratica clinica. Per questo la Societa' Italiana di Medicina d'emergenza e Urgenza Pediatrica (SIMEUP), in occasione del suo Congresso Nazionale che quest'anno si svolge a Torino, presenta le Raccomandazioni per l'approccio in Pronto Soccorso al bambino con trauma cranico. ''Queste Raccomandazioni - spiega Antonio Urbino, Presidente della SIMEUP - nascono con l'intento di supportare il medico di Pronto Soccorso nel percorso assistenziale del bambino con trauma cranico. Esse derivano da un'attenta analisi delle evidenze presenti nella letteratura scientifica e, in assenza di queste, dall'opinione di esperti della materia che hanno contribuito all'elaborazione di questo documento''. Le raccomandazioni - elaborate da un gruppo di lavoro della SIMEUP coordinato da Liviana Da Dalt - non sostituiscono il giudizio e la responsabilita' del medico nelle decisioni per i singoli pazienti e si applicano bambini con trauma cranico sospetto o testimoniato avvenuto nelle precedenti 24 ore alla valutazione in Pronto Soccorso. SIMEUP ricorda che nei Paesi sviluppati, dove i traumi costituiscono la prima causa di mortalita' in eta' evolutiva, il trauma cranico e' quello piu' comunemente riscontrato con un'incidenza annuale stimata pari a 1850 bambini/ per la fascia di eta' 0-4 anni, di 1100/ per quella 5-9 anni e di 1170/ per i minori tra i 10-14anni. Nel trauma cranico grave la prima esigenza e' legata alla necessita' di pronta stabilizzazione e prevenzione del danno neurologico acuto. Nel trauma minore, che costituisce oltre il 90% dei casi, l'esigenza e' invece fondamentalmente legata al dover bilanciare il rischio di perdere lesioni intracraniche clinicamente significative con i costi, ma soprattutto con il potenziale danno radiante legato all'esecuzione, spesso impropria, di Tomografia Computerizzata (TC) cerebrale, esame tuttora considerato il gold-standard per la diagnosi. L'aumentata disponibilita' e la crescente rapidita' dei tempo di esecuzione di tale esame ne ha pero' anche aumentato in maniera impropria l'utilizzo. E' su tutte queste premesse che si colloca la necessita', espressa dalla SIMEUP, di rivedere la sua linea guida sull'approccio in Pronto Soccorso al bambino con trauma cranico (pubblicata nella sua ultima versione nel 2002) con l'obiettivo di assicurare il massimo grado di appropriatezza degli interventi e ridurre al minimo quella parte di variabilita' nelle decisioni cliniche legata alla carenza di conoscenze (molto evolute in questi ultimi anni) e alla soggettivita' nelle scelte assistenziali. red/mpd 15
16 SALUTE. TRAUMA CRANICO BIMBI, SIMEUP SPIEGA COME GESTIRLO IN PS IN CORSO A TORINO IL CONGRESSO NAZIONALE 2014 DELL'ASSOCIAZIONE (DIRE) Roma, 27 mar. - Il trauma cranico è una crescente causa di accesso al pronto soccorso anche in età pediatrica ed è quindi sempre attuale la sfida diagnostica che i bambini affetti da tale patologia pongono nella pratica clinica. Per questo la Società italiana di Medicina d'emergenza e Urgenza pediatrica (Simeup), in occasione del suo Congresso Nazionale che quest'anno si svolge a Torino, presenta le raccomandazioni per l'approccio in pronto soccorso al bambino con trauma cranico. Queste raccomandazioni, spiega Antonio Urbino, presidente del Simeup, «nascono con l'intento di supportare il medico di pronto soccorso nel percorso assistenziale del bambino con trauma cranico. Esse derivano da un'attenta analisi delle evidenze presenti nella letteratura scientifica e, in assenza di queste, dall'opinione di esperti della materia che hanno contribuito all'elaborazione di questo documento». Le raccomandazioni, elaborate da un gruppo di lavoro della Simeup, coordinato dalla professoressa Liviana Da Dalt, non sostituiscono il giudizio e la responsabilità del medico nelle decisioni per i singoli pazienti e si applicano bambini con trauma cranico sospetto o testimoniato avvenuto nelle precedenti 24 ore alla valutazione in pronto soccorso. Simeup ricorda inoltre che nei Paesi sviluppati, dove i traumi costituiscono la prima causa di mortalità in età evolutiva, il trauma cranico è quello più comunemente riscontrato con un'incidenza annuale stimata pari a bambini su 100mila per la fascia di età 0-4 anni, di su 100mila per quella 5-9 anni e di su 100mila per i minori tra i 10 e i 14 anni. Nel trauma cranico grave la prima esigenza è legata alla necessità di pronta stabilizzazione e prevenzione del danno neurologico acuto. Nel trauma minore, che costituisce oltre il 90% dei casi, l'esigenza è invece fondamentalmente legata al dover bilanciare il rischio di perdere lesioni intracraniche clinicamente significative con i costi, ma soprattutto con il potenziale danno radiante legato all'esecuzione, spesso impropria, di tomografia computerizzata (Tc) cerebrale, esame tuttora considerato il gold-standard per la diagnosi. L'aumentata disponibilità e la crescente rapidità del tempo di esecuzione di tale esame ne ha però anche aumentato in maniera impropria l'utilizzo. È su tutte queste premesse che si colloca la necessità, espressa dalla Simeup, di rivedere la sua linea guida sull'approccio in pronto soccorso al bambino con trauma cranico, con l'obiettivo di assicurare il massimo grado di appropriatezza degli interventi e ridurre al minimo quella parte di variabilità nelle decisioni cliniche legata alla carenza di conoscenze e alla soggettività nelle scelte assistenziali. (Com/Wel/ Dire) 16
17 Trauma cranico. Ecco le Raccomandazioni Simeup per la gestione in Pronto Soccorso pediatrico L incidenza di trauma cranico è stimata pari a bambini/ , ogni anno, per la fascia di età 0-4 anni, di 1.100/ per quella 5-9 anni e di 1.170/ per i minori tra i 10-14anni. LE RACCOMANDAZIONI. 28 MAR - Il trauma cranico è una crescente causa di accesso al Pronto Soccorso anche in età pediatrica ed è quindi sempre attuale la sfida diagnostica che i bambini affetti da tale patologia pongono nella pratica clinica. Per questo la Società Italiana di Medicina d Emergenza e Urgenza Pediatrica (Simeup), in occasione del Congresso Nazionale che si svolge a Torino dal 27 al 29 marzo, presenta le Raccomandazioni per l approccio in Pronto Soccorso al bambino con trauma cranico. Queste Raccomandazioni spiega Antonio Urbino, Presidente della Simeup - nascono con l intento di supportare il medico di Pronto Soccorso nel percorso assistenziale del bambino con trauma cranico. Esse derivano da un attenta analisi delle evidenze presenti nella letteratura scientifica e, in assenza di queste, dall opinione di esperti della materia che hanno contribuito all elaborazione di questo documento. Le raccomandazioni - elaborate da un gruppo di lavoro della Simeup coordinato dalla Prof.ssa Liviana Da Dalt non sostituiscono il giudizio e la responsabilità del medico nelle decisioni per i singoli pazienti e si applicano bambini con trauma cranico sospetto o testimoniato avvenuto nelle precedenti 24 ore alla valutazione in Pronto Soccorso, sottolinea la Società Italiana di Medicina d Emergenza e Urgenza Pediatrica, che ricorda come nei Paesi sviluppati, dove i traumi costituiscono la prima causa di mortalità in età evolutiva, il trauma cranico è quello più comunemente riscontrato con un incidenza annuale stimata pari a 1850 bambini/ per la fascia di età 0-4 anni, di 1100/ per quella 5-9 anni e di 1170/ per i minori tra i 10-14anni. Nel trauma cranico grave la prima esigenza è legata alla necessità di pronta stabilizzazione e prevenzione del danno neurologico acuto, spiegano gli esperti. Nel trauma minore, che costituisce oltre il 90% dei casi, l esigenza è invece fondamentalmente legata al dover bilanciare il rischio di perdere lesioni intracraniche clinicamente significative con i costi, ma soprattutto con il potenziale danno radiante legato all esecuzione, spesso impropria, di Tomografia Computerizzata (TC) cerebrale, esame tuttora considerato il gold-standard per la diagnosi. L aumentata disponibilità e la crescente rapidità dei tempo di esecuzione di tale esame ne ha però anche aumentato in maniera impropria l utilizzo. E su tutte queste premesse che si colloca la necessità, espressa dalla Simeup, di rivedere la sua linea guida sull approccio in Pronto Soccorso al bambino con trauma cranico (pubblicata nella sua ultima versione nel 2002) con l obiettivo di assicurare il massimo grado di appropriatezza degli interventi e ridurre al minimo quella parte di variabilità nelle decisioni cliniche legata alla carenza di conoscenze (molto evolute in questi ultimi anni) e alla soggettività nelle scelte assistenziali. Le Raccomandazioni della SIMEUP - pubblicate anche sull ultimo numero della Rivista di Emergenza e Urgenza Pediatrica, organo ufficiale della SIMEUP - interessano la fase della gestione in Pronto Soccorso del bambino che ha subito trauma cranico e riguardano: - PRIMA VALUTAZIONE E PRIMI INTERVENTI ALL ARRIVO IN PRONTO SOCCORSO - CLASSIFICAZIONE DI GRAVITÀ - PREDITTORI CLINICI DI LESIONE INTRACRANICA NEL BAMBINO CON TRAUMA CRANICO MINORE - INDICAZIONI ALLA TC CEREBRALE - INDICAZIONI ALL OSSERVAZIONE CLINICA - INDICAZIONI ALLA RADIOGRAFIA (RX) DEL CRANIO - INDICAZIONI ALL ECOGRAFIA - TRAUMI CRANICI CON FATTORI DI RISCHIO SPECIALI (Coagulopatie e piastrinopenie immuni - Derivazione ventricolare) 28 marzo
18 Stroke pediatrico: fondamentale fare rete di redazione 2 aprile 2014 in Attualità 0 Commenti Protocolli aggiornati e un coordinamento rete ospedale-territorio sono indispensabili per migliorare la gestione dell ictus cerebrale, patologia che costituisce causa di morte anche in età pediatrica: se ne è parlato al 10 Congresso nazion ale della Società italiana di medicina d emergenza e urgenza pediatrica, svoltosi a Torino dal 27 al 29 marzo scorsi, dove sono stati presentati i percorsi a oggi attuati in Italia e i progetti per il futuro. Nell 85% circa dei casi, l ictus in età pediatrica è provocato da ischemia; le emorragie rappresentano il restante 15% circa e si distinguono in emorragie cerebrali (10%) ed emorragie subaracnoidee che riguardano il 5 % dei casi. Sono stati individuati nel bambino oltre cento fra fattori di rischio e cause di infarto cerebrale: i più frequenti sono le cardiopatie, le vasculopatie, i disordini ematologici e le infezioni, come la varicella. «Riguardo l assistenza, oggi non ci sono sempre comportamenti omogenei nell approccio diagnostico-terapeutico allo stroke in età pediatrica spiega Antonio Urbino, presidente nazionale della SIMEUP. La gestione in urgenza deve iniziare dai sintomi e l infarto cerebrale va sempre sospettato in caso di sintomatologia neurologica acuta insorta senza preavviso, di fronte a un alterazione della coscienza o a una prima crisi epilettica». E continua: «Nella gestione dello stroke in età pediatrica è fondamentale fare rete, ovvero realizzare una sinergia ospedale-territorio e sensibilizzare tutti gli attori variamente coinvolti nella presa in carico del paziente. Occorre omogenizzare i comportamenti e in tal senso il Registro italiano trombosi infantili (RITI) è uno strumento indispensabile». Conclude Urbino: «Anche la presenza di Protocolli aggiornati multidisciplinari in cui il pediatra d urgenza è il punto focale, sia per cultura sia per competenza, diviene quanto mai fondamentale». 18
19 PEDIATRIA, SIMEUP: RACCOMANDAZIONI PER GESTIONE TRAUMA CRANICO IN PS (AIS) Roma, 28 mar Il trauma cranico è una crescente causa di accesso al Pronto Soccorso anche in età pediatrica ed è quindi sempre attuale la sfida diagnostica che i bambini affetti da tale patologia pongono nella pratica clinica. Per questo la Società Italiana di Medicina d Emergenza e Urgenza Pediatrica (Simeup), in occasione del suo Congresso Nazionale che quest anno si svolge a Torino, presenta le Raccomandazioni per l approccio in Pronto Soccorso al bambino con trauma cranico. Queste Raccomandazioni spiega Antonio Urbino, Presidente della Simeup - nascono con l intento di supportare il medico di Pronto Soccorso nel percorso assistenziale del bambino con trauma cranico. Esse derivano da un attenta analisi delle evidenze presenti nella letteratura scientifica e, in assenza di queste, dall opinione di esperti della materia che hanno contribuito all elaborazione di questo documento. Le raccomandazioni - elaborate da un gruppo di lavoro della Simeup coordinato dalla Prof.ssa Liviana Da Dalt - non sostituiscono il giudizio e la responsabilità del medico nelle decisioni per i singoli pazienti e si applicano bambini con trauma cranico sospetto o testimoniato avvenuto nelle precedenti 24 ore alla valutazione in Pronto Soccorso. Simeup ricorda che nei Paesi sviluppati, dove i traumi costituiscono la prima causa di mortalità in età evolutiva, il trauma cranico è quello più comunemente riscontrato con un incidenza annuale stimata pari a 1850 bambini/ per la fascia di età 0-4 anni, di 1100/ per quella 5-9 anni e di 1170/ per i minori tra i 10-14anni. Nel trauma cranico grave la prima esigenza è legata alla necessità di pronta stabilizzazione e prevenzione del danno neurologico acuto. Nel trauma minore, che costituisce oltre il 90% dei casi, l esigenza è invece fondamentalmente legata al dover bilanciare il rischio di perdere lesioni intracraniche clinicamente significative con i costi, ma soprattutto con il potenziale danno radiante legato all esecuzione, spesso impropria, di Tomografia Computerizzata (TC) cerebrale, esame tuttora considerato il gold-standard per la diagnosi. L aumentata disponibilità e la crescente rapidità dei tempo di esecuzione di tale esame ne ha però anche aumentato in maniera impropria l utilizzo. E su tutte queste premesse che si colloca la necessità, espressa dalla Simeup, di rivedere la sua linea guida sull approccio in Pronto Soccorso al bambino con trauma cranico (pubblicata nella sua ultima versione nel 2002) con l obiettivo di assicurare il massimo grado di appropriatezza degli interventi e ridurre al minimo quella parte di variabilità nelle decisioni cliniche legata alla carenza di conoscenze (molto evolute in questi ultimi anni) e alla soggettività nelle scelte assistenziali. Le Raccomandazioni della Simeup - pubblicate sull ultimo numero della Rivista di Emergenza e Urgenza Pediatrica, organo ufficiale della Simeup - interessano la fase della gestione in Pronto Soccorso del bambino che ha subito trauma cranico e riguardano: prima valutazione e primi interventi all arrivo in pronto soccorso; classificazione di gravità; predittori clinici di lesione intracranica nel bambino con trauma cranico minore; indicazioni alla tc cerebrale; indicazioni all osservazione clinica; indicazioni alla radiografia (rx) del cranio; indicazioni all ecografia; traumi cranici con fattori di rischio speciali (coagulopatie e piastrinopenie immuni - derivazione ventricolare). 19
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