I tassi di mortalità in provincia di Piacenza. Rapporti Interni

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1 Rapporti Interni Amministrazione Provinciale di Piacenza Servizio Pianificazione Territoriale e Ambientale I tassi di mortalità in provincia di Piacenza. R.I. 05/09 Marzo _05.odt 1

2 Questo rapporto è stato interamente redatto utilizzando software OpenOffice.Org ver Amministrazione Provinciale di Piacenza - Servizio Pianificazione Territoriale e Ambientale OPS - Osservatorio Provinciale sulla Sostenibilità dello Sviluppo via Garibaldi 50, Piacenza. tel. 0523/795369, ops@provincia.pc.it In copertina: Intervento-emergenza. Copyright 09_05.odt 2

3 I tassi di mortalità in provincia di Piacenza. P. Lega R. I. n 05/09 Marzo Introduzione. Il Tasso Standardizzato di Mortalità generale (TSM, numero di decessi su abitanti, ponderato per i tassi specifici per classi di età) per tutte le cause di morte è passato in Italia da nel 2003 a 88.4 nel 2006; il tasso ha visto una marcata tendenza alla diminuzione dovuta ad un doppio fenomeno: un generale miglioramento dei servizi sanitari di prevenzione, assistenza e cura, che ha implicato un andamento favorevole della speranza di vita, ed una sensibile riduzione della natalità accompagnata ad un radicale ridimensionamento della mortalità infantile; entrambe le cause hanno portato al conseguente invecchiamento della popolazione. Gli ultrasessantacinquenni, che nel 1951 rappresentavano l 8,2% della popolazione italiana, erano il 15,3% nel 1991, il 17,1% nel 1997, il 18.7% nel 2001 e si stima che saranno il 20.7% della popolazione al prossimo censimento del Al contrario, i minori di 15 anni passano dal 26,1% nel 1951 al 14,1% nel 2001; la speranza di vita alla nascita è passata da 53,8 anni nei maschi e 56 anni nelle femmine nel 1931 a 73,6 anni nei maschi e 80,2 anni nelle femmine nel 1991, a 74,9 e 81,4 anni rispettivamente nei maschi e nelle femmine nel 1995; per il futuro, si prevede un ulteriore aumento in ambo i sessi. Come risultato, mentre rimangono quasi stabili (se non in leggero aumento) i tassi assoluti di mortalità per entrambi i sessi, i TSM sono significativamente diminuiti, per effetto della variazione della struttura d età della popolazione: in Italia nell ultimo ventennio il TSM generale è diminuito del 28% nei maschi e del 37% nelle femmine, diminuzione che riguarda tutti i principali gruppi di patologie dei due sessi, ad eccezione dei tumori. Nel 2006 in Italia la prima causa di morte era costituita dalle malattie del sistema circolatorio, e fra queste le morti per infarto del miocardio costituivano circa un sesto del totale, mentre le morti per disturbi circolatori dell'encefalo ne costituivano più di un quarto; la seconda causa di morte era costituita dai decessi per tumore (1). Tuttavia, mentre il TSM per decessi da malattie del sistema circolatorio è passato nel periodo da 41.1 a 34.3, quello per decessi da tumore è passato da 28.6 a Come conseguenza di questa dinamica, nei 3 anni il peso dei decessi per malattie del sistema circolatorio è quindi diminuito dal 41.1% al 38.8% del totale, mentre il peso dei decessi per tumore è salito dal 28.5% al 31.4% del totale. Ci troviamo quindi di fronte ancora ad una situazione di dominanza delle cause di morte per disturbi del sistema circolatorio, che tuttavia sta per essere raggiunta dai decessi per tumore, in costante crescita assoluta e percentuale. Le altre cause di morte in ordine di importanza erano nel 2006 le malattie del sistema respiratorio (6.2%, in diminuzione), le cause accidentali e violente (4.4%, stazionarie), le malattie dell'apparato digerente (4.2%, in aumento), il diabete (3.4%, stazionario) e le malattie del sistema nervoso (3.4%, in aumento). Rispetto alle differenze per sesso, occorre notare che le malattie del sistema circolatorio colpiscono più le femmine dei maschi (41.2% contro 36.5% nel 2006), mentre i tumori colpiscono più i maschi delle femmine (33.6% contro 29% nel 2006), e in particolare i tumori maligni dell'apparato respiratorio (8.7% del totale tra i maschi, 3% tra le femmine), anche se nel periodo 2003/06 i TSM di questa categoria di tumori hanno avuto tra le femmine un incremento estremamente preoccupante (+10.5%) rispetto ad un decremento tra i maschi (-4.8%). 09_05.odt 3

4 L Atlante della mortalità in Emilia Romagna dal 1998 al 2004 (5) dimostra poi, per i tumori, un andamento decrescente nel tempo ma nettamente al di sopra del dato nazionale per quanto riguarda le donne, e solo lievemente superiore per quanto riguarda gli uomini. Si differenzia da questo andamento il dato relativo al tumore del polmone, che per le donne presenta un dato sempre al di sopra del nazionale e in crescita. I tumori femminili della mammella e dell utero sono in lieve calo nel tempo con trend sovrapponibile a quello nazionale. Per quanto riguarda le altre cause di morte, il trend riferibile all Emilia-Romagna si colloca quasi sempre a un livello inferiore rispetto al dato nazionale con un andamento decrescente. Fanno eccezione l infarto, il cui tasso standardizzato si sovrappone a quello nazionale, e le altre malattie ischemiche di cuore che non presentano variazioni significative nel periodo considerato. L AIDS mostra un andamento a campana con apice relativo al , il dato regionale è superiore al nazionale. Per quanto riguarda le patologie da trauma e avvelenamento (compresi suicidi, autolesione e incidenti stradali) il dato regionale è più elevato del nazionale; le malattie degenerative involutive cerebrali senili presentano un trend in forte aumento con dato regionale sempre superiore a quello nazionale. L analisi condotta per subaree distrettuali pone in evidenza una discreta omogeneità della mortalità generale; si osservano tuttavia eccessi di mortalità - anche statisticamente significativi - nelle province di Piacenza, Ferrara e nell Appennino di Parma e Bologna, mentre il dato della Romagna è inferiore al riferimento regionale. Tale distribuzione è confermata anche per le principali patologie causa di morte (soprattutto le malattie cardiovascolari) mentre alcune si caratterizzano per distribuzioni geografiche tipiche che evidentemente connotano la presenza di pattern distributivi particolari di fattori di rischio specifici: si fa riferimento, oltre ai già noti tumore del polmone (provincia di Ferrara e Piacenza in particolare) e stomaco (Romagna, in particolare zona appenninica) anche al tumore del fegato (rischio elevato in provincia di Piacenza e Parma) e agli incidenti stradali (particolarmente frequenti lungo la costa). 2. Materiali e metodi. Il Sistema Informativo ReM (Registro della Mortalità) della Regione Emilia Romagna accessibile in linea dalle pagine web del Sistema Informativo Politiche per la Salute e Politiche Sociali del Servizio Sanitario Regionale dell Emilia Romagna (2), fornisce direttamente i TSM per abitanti calcolati sui deceduti con metodo diretto ed assumendo come popolazione di riferimento quella regionale del 1998 in Emilia Romagna. I valori annuali dei tassi sono forniti par AUSL di residenza, che nel nostro caso coincide con la provincia di Piacenza; attualmente i dati disponibili sono compresi nell intervallo di tempo dal 1999 al 2007; i TSM sono forniti assieme ai propri errori standard. I tassi vengono calcolati dal Sistema Informativo ReM per causa di morte e per genere (o sesso); le cause di morte sono state definite in 18 classi impiegando le macro classi del sistema internazionale ICD9 (Classificazioni delle malattie, traumatismi e cause di morte) del 1975 (3); le classi sono le seguenti: Malattie infettive e parassitarie (cod ); Tumori (cod ); Malattie delle ghiandole endocrine, nutrizione, metabolismo e disturbi immunitari (cod ); Malattie del sangue e degli organi ematopoietici (cod ); Disturbi psichici (cod ); Malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi (cod ); Malattie del sistema circolatorio (cod ); Malattie dell apparato respiratorio ( ); Malattie dell apparato digerente (cod ); 09_05.odt 4

5 Malattie dell apparato genitourinario (cod ); Complicazioni della gravidanza, del parto e del puerperio (cod ); Malattie della pelle e del tessuto sottocutaneo (cod ); Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (cod ); Malformazioni congenite (cod ); Alcune condizioni morbose di origine perinatale (cod ); Sintomi, segni e stati morbosi maldefiniti (cod ); Traumatismi ed avvelenamenti (cod ); Altre aggregazioni (cod. V01-V83). In quasi tutte le classi i tassi vengono calcolati anche per alcune sottoclassi (cioè codici) previste dalla codifica ICD9. Il Sistema Informativo ReM consente anche di accedere ai dati assoluti (N di morti/anno) suddivisi per Ausl, causa e fascia di età, nonché di ottenere altri indicatori statistici, tra cui i tassi grezzi, gli anni di vita potenzialmente persi, la mortalità infantile e il rapporto standardizzato di mortalità. 3. Discussione. Come si è anticipato nell'introduzione, la situazione italiana vede attualmente la prevalenza delle cause di morte per disturbi del sistema circolatorio (38.8% del totale), che tuttavia sta per essere raggiunta dai decessi per tumore (31.4%), in costante crescita assoluta e percentuale; le altre cause di morte in ordine di importanza erano nel 2006 le malattie del sistema respiratorio (6.2%, in diminuzione), le cause accidentali e violente (4.4%, stazionarie), le malattie dell'apparato digerente (4.2%, in aumento), il diabete (3.4%, stazionario) e le malattie del sistema nervoso (3.4%, in aumento). Dalla banca dati dell'istituto Superiore di Sanità sulle cause di morte nell'ultimo trentennio (4) emerge che i tassi grezzi di mortalità (decessi/popolazione) per malattie del sistema circolatorio sono passati dai circa 467 decessi su nel 1980 a circa 410 nel 2002, con una riduzione di quasi tutte le patologie correlate (ischemiche, cerebrovascolari, da arteriosclerosi), a parte le patologie da ipertensione, la cui mortalità è invece leggermente aumentata da circa 30 decessi su nel 1980 a 38 nel Dalla medesima banca dati emerge altresì che i tassi grezzi di mortalità per tumore nello stesso periodo sono passati in Italia da 218 a 284, con un raddoppio dei tassi per tumore al fegato (da 5 a 10) ed un consistente aumento dei tassi per tumore al polmone (da 42 a 56), tumore al seno (da 16 a 20), tumore alla prostata (da 17 a 25), tumore al colon e al retto (da 25 a 35), leucemie (da 7.8 a 9.6); per contro sono diminuiti i tassi grezzi di mortalità per tumore allo stomaco (da 27 a 19). Nelle differenze per sesso spicca il maggiore incremento negli anni della mortalità per tumore fra le femmine (+35% dal 1980 al 2002, rispetto a +28% dei maschi) e in particolare della mortalità per tumore al polmone (+112% per le femmine, che rimangono comunque con tassi grezzi pari a un quinto di quelli dei maschi, contro un +23% per i maschi), probabilmente associata all'espansione del tabagismo nel mondo femminile, mentre per contro è superiore l'incremento della mortalità per tumore al fegato per i maschi (+100%, che hanno per di più tassi grezzi pari al doppio di quelli delle femmine) rispetto alle femmine (+37%). A Piacenza i TSM per tutte le cause mostrano nel decennio un andamento omologo a quello nazionale, a parte per l'anno 2003 per il quale è riscontrabile una disomogeneità dei dati, e cioè mostrano una tendenza generale alla diminuzione: il tasso totale è infatti diminuito da 1211 morti su abitanti nel 1999 a 1079 nel 2007, dopo una fase di relativa crescita negli anni ; l'andamento a Piacenza è poi analogo a quello della Regione Emilia Romagna, con TSM sistematicamente più elevati del 7% circa. 09_05.odt 5

6 Altro particolare dei TSM totali è la riduzione negli anni delle differenze tra i TSM per i maschi e quelli per le femmine Tasso standardizzato di mortalità per tutte le cause Provincia di Piacenza Femmine Maschi Totale Fig. 1 Tasso standardizzato di mortalità per tutte le cause. Provincia di Piacenza, (Fonte ReM) Tasso standardizzato di mortalità per tutte le cause Provincia di Piacenza Regione Piacenza La ripartizione nazionale delle cause di morte si riflette nella distribuzione regionale e provinciale. A Piacenza nel 2007 tutti i TSM diminuiscono rispetto a quelli del 2003, tranne i TSM relativi alle malattie infettive e parassitarie, alle malattie del metabolismo e ai disturbi immunitari, e alle malattie del tessuto connettivo, che presentano un modesto ma non trascurabile aumento; la principale causa di morte nel 2007 era costituita, come nel 2003, dalle malattie del sistema circolatorio (40.6% del totale, in diminuzione rispetto al 2003), seguita dai tumori (31.3% del totale, in aumento rispetto al 2003 e sempre più vicini alla prima posizione) e a notevole distanza dalle malattie dell apparato respiratorio (7.0%, in leggero aumento rispetto al 2003), da quelle dell apparato digerente (4.6%, stazionarie), dai disturbi psichici (3.5%, in leggero aumento), dalle malattie delle ghiandole endocrine, della nutrizione, del metabolismo e dei disturbi immunitari (3.2%, in aumento) e così via. La ripartizione nella Regione Emilia Romagna non si discostava di molto, anche se i principali TSM erano più o meno inferiori a quelli piacentini, a parte i TSM relativi alle malattie del sangue e degli organi ematopoietici (Regione 4.9, Piacenza 2.7), alle malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi (Regione 31.2, Piacenza 24.3), alle malattie dell'apparato genitourinario (Regione 16.9, Piacenza 13.1), ai traumatismi ed avvelenamenti (Regione 41.1, Piacenza 33.7) e a pochi altri minori; le stesse differenze si rilevano anche nella ripartizione percentuale delle cause. Provincia di Piacenza - Anno 2007 Distribuzione percentuale delle cause di morte Malattie dell apparato digerente 5% Malattie dell apparato respiratorio 7% Tumori 31% Malattie del sistema circolatorio 41% Disturbi psichici 3% Fig. 2 Ripartizione percentuale della mortalità per causa principale. Provincia di Piacenza, Anno 2007(Fonte ReM) 09_05.odt 6

7 Malattie infettive e parassitarie 0,5 0,4 1,3 Tumori 32,1 29,4 31,3 Malattie delle ghiandole endocrine, nutrizione, metabolismo e disturbi immunitari 2,7 2,6 3,2 Malattie del sangue e degli organi ematopoietici 0,3 0,5 0,2 Disturbi psichici 2,3 3,4 3,5 Malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi 1,8 2,0 2,2 Malattie del sistema circolatorio 42,1 42,6 40,6 Malattie dell apparato respiratorio 5,4 6,5 7,0 Malattie dell apparato digerente 4,7 4,7 4,6 Malattie dell apparato genitourinario 1,2 1,6 1,2 Complicazioni della gravidanza, del parto e del puerperio 0,0 0,0 0,0 Malattie della pelle e del tessuto sottocutaneo 0,1 0,1 0,0 Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo 0,1 0,5 0,8 Malformazioni congenite 0,2 0,2 0,1 Alcune condizioni morbose di origine perinatale 0,1 0,2 0,2 Sintomi, segni e stati morbosi maldefiniti 1,5 0,8 0,6 Traumatismi ed avvelenamenti 4,8 4,6 3,1 Fig. 3 Ripartizione percentuale della mortalità per causa principale. Provincia di Piacenza, Anni 1999/2003/2007(Fonte ReM) Malattie infettive e parassitarie 6,5 5,4 14,6 Tumori 388,2 365,4 340,6 Malattie delle ghiandole endocrine, nutrizione, metabolismo e disturbi immunitari 32,2 31,8 34,9 Malattie del sangue e degli organi ematopoietici 3,4 6,3 2,7 Disturbi psichici 28,4 41,7 38,0 Malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi 22,0 24,3 24,3 Malattie del sistema circolatorio 509,4 528,5 441,9 Malattie dell apparato respiratorio 65,9 80,7 76,5 Malattie dell apparato digerente 57,5 58,7 49,8 Malattie dell apparato genitourinario 14,5 19,6 13,1 Complicazioni della gravidanza, del parto e del puerperio 0,0 0,0 Malattie della pelle e del tessuto sottocutaneo 0,7 1,4 Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo 1,7 6,5 8,8 Malformazioni congenite 2,6 2,2 1,5 Alcune condizioni morbose di origine perinatale 1,2 2,1 2,1 Sintomi, segni e stati morbosi maldefiniti 18,3 9,5 6,6 Traumatismi ed avvelenamenti 58,6 57,3 33,7 Fig. 4 Tassi standardizzati di mortalità per causa principale. Provincia di Piacenza, Anni 1999/2003/2007(Fonte ReM) 09_05.odt 7

8 Tassi standardizzati di mortalità (TSM/ ) Provincia di Piacenza Malattie infettive e parassitarie Tumori Malattie delle ghiandole endocrine, nutrizione, metabolismo e disturbi immunitari Malattie del sangue e degli organi ematopoietici Disturbi psichici Malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi Malattie del sistema circolatorio Malattie dell apparato respiratorio Malattie dell apparato digerente Malattie dell apparato genitourinario Complicazioni della gravidanza, del parto e del puerperio Malattie della pelle e del tessuto sottocutaneo Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo Malformazioni congenite Alcune condizioni morbose di origine perinatale Sintomi, segni e stati morbosi maldefiniti Traumatismi ed avvelenamenti Fig. 5 Tassi standardizzati di mortalità per causa principale. Provincia di Piacenza, Anni 1999/2003/2007(Fonte ReM) E' importante notare che negli ultimi 4 anni a Piacenza si è invertita la tendenza alla diminuzione percentuale della quota di decessi per tumore che si era registrata nei 4 anni precedenti (dal 32.1% al 29.4% del totale dei decessi dal 1999 al 2003, ma ritornata al 31.3% nel 2007, e come si vedrà oltre alcune tipologie di tumore sono in forte aumento), mentre è diminuita la quota di decessi per malattie del sistema circolatorio (dal 42.1% del totale nel 1999, al 42.6% nel 2003, al 40.6% nel 2007); si assiste inoltre ad un leggero ma costante aumento della quota dei decessi per malattie dell apparato respiratorio (dal 5.4% nel 1999 al 6.5% nel 2003, al 7.0% nel 2007) e quella per disturbi psichici (dal 2.3% al 3.4% al 3.5%). Consideriamo innanzitutto i decessi per malattie del sistema cardio-circolatorio, in assoluto la prima causa di morte, comprendendo in queste le malattie del sistema circolatorio (reumatismo articolare acuto, cardiopatie reumatiche croniche, ecc.), le malattie ipertensive, l infarto miocardico acuto, le altre malattie ischemiche del cuore (angina, arteriosclerosi, aneurisma, ecc.), le malattie del circolo polmonare, cerebrovascolari, delle arterie e delle vene, ecc. AUSL PIACENZA 509,4 528,5 419,7 PARMA 502,4 493,4 402,8 REGGIO EMILIA 483,3 492,3 402,0 MODENA 477,2 460,6 379,0 BOLOGNA 484,0 464,0 353,8 IMOLA 386,4 423,2 356,2 FERRARA 526,0 497,2 395,2 RAVENNA 455,8 464,7 367,5 FORLI' 456,1 461,9 377,6 CESENA 428,2 463,6 360,0 RIMINI 435,2 447,0 362,2 REGIONE 475,7 472,7 379,3 Fig. 6 Tassi standardizzati di mortalità per malattie del sistema circolatorio, entrambi i sessi. Regione Emilia Romagna. Anni 1999/2003/2007 (Fonte ReM) 09_05.odt 8

9 600 TSM per malattie del sistema cardiocircolatorio Provincia di Piacenza 600 TSM per malattie del sistema cardiocircolatorio Provincia di Piacenza Fem m ine Mas chi Totale PIACENZA REGIONE Fig. 7 Tassi standardizzati di mortalità per malattie del sistema circolatorio. Provincia di Piacenza e Regione Emilia Romagna. Anni 1999/2003/2007(Fonte ReM) I Tassi standardizzati di mortalità per le malattie del sistema circolatorio dalla banca dati Rem, dopo un incremento relativo durato dal 2000 al 2003 sono risultati soggetti ad una tendenza alla diminuzione fino al 2007; i TSM risultano a Piacenza costantemente più elevati della media regionale, in seconda posizione nel 1999 dopo Ferrara, e in prima posizione nel 2003 e nel 2007; la differenza rispetto alla media regionale è inoltre passata dal 7% circa nel 1999 al 10% circa nel Sembra quindi dalle statistiche ufficiali della regione che l'incidenza delle morti per malattie del sistema circolatorio sia più elevata a Piacenza che in ogni altra provincia emiliana. I TSM per la popolazione femminile sono poi costantemente più elevati di quelli relativi ai maschi, sia pure con relative oscillazioni PIACENZA PARMA TSM per malattie del sistema circolatorio Ausl Regione Emilia Romagna REGGIO EMILIA MODENA BOLOGNA IMOLA FERRARA RAVENNA FORLI' CESENA RIMINI Fig. 8 Tassi standardizzati di mortalità per malattie del sistema circolatorio. Regione Emilia Romagna. Anni 1999/2003/2007(Fonte ReM) Nell'ambito delle malattie del sistema circolatorio, risultano mediamente in diminuzione a Piacenza i decessi per tutte le principali sotto cause di morte: le morti per le malattie da ipertensione, l'infarto miocardico acuto, le malattie ischemiche del cuore, i disturbi circolatori dell'encefalo. La seconda causa di morte è rappresentata dai tumori, considerati nel loro insieme, maligni e benigni, riferiti a qualunque localizzazione. Nei 9 anni esaminati, dopo un periodo di oscillazioni al rialzo tra il 2001 e il 2004, sembra che negli anni successivi i tassi si orientino verso una relativa flessione, interrotte però negli ultimi 3 anni, essenzialmente a causa del fortissimo incremento dei tassi di mortalità della popolazione femminile; si nota comunque che Piacenza ha tassi costantemente più elevati della media regionale, differenze in ogni caso statisticamente significative al 95% di probabilità; la situazione rispetto alle altre province emiliane sembra essere leggermente migliorata nel corso dei 9 anni: nel 1999 Piacenza presentava il TSM più alto rispetto a 09_05.odt 9

10 tutte le altre Ausl della Regione distanziandosi inoltre sensibilmente dalla seconda (Ferrara), mentre nel 2003 il suo TSM è significativamente diminuito e risulta seconda a Bologna Città, nonché appena superiore a Ferrara; nel 2007 risulta seconda solo a Ferrara, ma resta comunque tra le province con i tassi più alti di tutta la Regione. AUSL PIACENZA 388,2 365,4 340,6 PARMA 354,5 360,4 340,4 REGGIO EMILIA 326,4 336,6 326,9 MODENA 333,8 309,4 310,3 BOLOGNA 347,3 340,4 303,7 IMOLA 302,4 354,1 296,5 FERRARA 371,9 364,1 346,3 RAVENNA 335,2 323,0 298,6 FORLI' 349,8 359,8 297,9 CESENA 353,4 319,2 295,6 RIMINI 346,3 336,2 311,2 REGIONE 347,1 341,7 316,4 Fig. 9 Tassi standardizzati di mortalità per tumore. Regione Emilia Romagna. Anni 1999/2003/2007(Fonte ReM) 500 Tasso standardizzato di mortalità per tutti i tumori Provincia di Piacenza 500 Tasso standardizzato di mortalità per tutti i tumori Provincia di Piacenza Femmine PIACENZA REGIONE 350 Maschi Totale Fig. 10 Tassi standardizzati di mortalità per tumore. Provincia di Piacenza e Regione Emilia Romagna. Anni 1999/2007(Fonte ReM) PIACENZA Tasso standardizzato di mortalità per tutti i tumori Ausl Regione Emilia Romagna PARMA REGGIO EMILIA MODENA BOLOGNA IMOLA FERRARA RAVENNA FORLI' CESENA RIMINI Fig. 11 Tassi standardizzati di mortalità per tumore. Regione Emilia Romagna. Anni 1999/2003/2007(Fonte ReM) E' senz'altro preoccupante l'incremento della mortalità per tumore nella popolazione femminile nel corso degli ultimi 3 anni del periodo, da indagare analizzando le diverse tipologie di tumore. Infatti, se i TSM totali degli ultimi 3 anni risultano quasi stazionari o in leggero incremento, la situazione cambia per i diversi tipi di tumore. 09_05.odt 10

11 Tassi standardizzati di mortalità per tipologia di tumore Provincia di Piacenza - Anni 1999/2003/ ,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 TSM 1999 TSM 2003 TSM ,0 0,0 intestino stomaco colon retto f egato laringe pancreas seno (F) melanoma polmoni linf atico v escica prostata (M) ovaie (F) utero (F) leucemia Fig. 12 Tassi standardizzati di mortalità per tumore. Regione Emilia Romagna. Anni 1999/2003/2007(Fonte ReM) Considerando solo le tipologie più significative e frequenti di tumore, si può notare che a Piacenza i TSM più elevati si registrano per i tumori all apparato respiratorio (trachea, bronchi e polmoni), con un tasso che peraltro è sceso da 74.9 nel 1999 a 68.2 nel 2003 e a 67.6 nel 2007 con alterne oscillazioni, coprendo comunque nel 2007 il 20% dei casi di morte per tumore, con un lieve incremento rispetto al 2003 (19.3%). La relativa diminuzione del tasso totale nel corso del periodo è dovuta essenzialmente alla riduzione del tasso per i maschi, passato da nel 1999 a nel 2003 a 95.8 nel 2007, mentre al contrario il tasso per la popolazione femminile ha subito un significativo incremento, passando da 25.9 nel 1999 a 31.8 nel 2003 a 40.2 nel 2007, assumendo valori decisamente più elevati della media regionale. Rispetto alle altre Ausl regionali Piacenza non ha una posizione elevata in questa categoria di mortalità (tumori dell'apparato respiratorio) e presenta TSM che oscillano attorno a quelli medi regionali, tuttavia la sua posizione relativa risulta preoccupante per i TSM relativi alla popolazione femminile, che risultano alternativamente (come nel 2007) i più elevati della regione. Al secondo posto di mortalità per tipologia di tumore sono nel 2007 i tumori femminili al seno che presentano un TSM molto elevato e pari a 53.3; inoltre il TSM per i tumori al seno, dopo una diminuzione nel periodo 1999/2003, ha subito negli ultimi 4 anni un forte incremento (+17.4%) passando da 45.4 nel 2003 a 53.3 nel 2007 e superando quindi anche il valore del Anche il confronto con la situazione delle altre province emiliane costituisce un elemento di preoccupazione, in quanto nel 2007 il TSM di Piacenza risulta nettamente sopra la media regionale, nonché il più elevato rispetto a tutte le altre province. Ad una relativa distanza da queste due tipologie dominanti si collocano i TSM per tumori all'intestino nel suo complesso (37.6), al fegato (33.3), alla prostata (32.4), al colon (28.4), allo stomaco (27.1) e così via. La mortalità per tumori all'intestino presenta nel 2007 un TSM elevato, ma è risultata soggetta ad una tendenza media alla riduzione nei 9 anni in esame, poiché è passata, con oscillazioni alterne, da un valore di 42.5 nel 1999 a 38.1 nel 2003 a 37.6 nel 2007; anche il peso percentuale rispetto all'insieme delle cause di morte si è ridotto rispetto al 1999, ma è in aumento rispetto al 2003; il TSM di Piacenza rimane comunque superiore a quello medio regionale. Tra i tumori all'intestino risultano in diminuzione i tumori al retto, ma in leggero aumento rispetto al 1999 quelli al colon, per i quali aumenta leggermente anche il peso percentuale rispetto all'insieme dei tumori. Un dato inquietante è rappresentato 09_05.odt 11

12 inoltre dal fatto che il TSM femminile, storicamente sensibilmente inferiore a quello maschile, nel 2007 è diventato più elevato di quello relativo alla popolazione maschile, nonché il più elevato dei TSM femminili per tumori all'intestino di tutte le province emiliane. La mortalità per tumori al fegato, pur presentando nel 2007 un TSM ancora elevato (33.3), tuttavia è risultata soggetta negli ultimi 4 anni ad una sensibile riduzione, dopo una tendenza all'aumento registrata nei quattro anni precedenti: è infatti passata da un TSM pari a 38.6 nel 1999 a 45.1 nel 2003 a 33.3 nel 2007, raggiungendo a fine periodo un valore inferiore anche a quello iniziale. La riduzione rispetto al 2003 si è registrata sia per la popolazione maschile che per quella femminile, per la quale l'incremento precedente era stato particolarmente significativo. La mortalità per tumori alla prostata invece offre uno spunto di preoccupazione, poiché dopo un periodo di alterne oscillazioni tra il 1999 e il 2004, a partire dal 2004 risulta costantemente in aumento, fino ad arrivare ad un valore del 2007 pari a 32.4, superiore a quello del 2003 (29.8) e a quello del 1999 (22.8); inoltre dopo una lunga fase di oscillazioni, nel 2007 ha assunto un valore tra i più elevati delle province emiliane, secondo solo a quello di Reggio Emilia. Anche il suo peso percentuale sull'insieme della mortalità per tumore è aumentato dal 1999 al La mortalità per i tumori allo stomaco risulta invece in netta diminuzione, con una riduzione del 26% tra il 1999 e il 2007, ed una riduzione del peso percentuale sia rispetto al 1999 che al 2003, ma il TSM di Piacenza rimane ampiamente superiore al TSM medio regionale; risultano in netta diminuzione anche le mortalità per tumori al sistema linfatico e all'utero, mentre solo in leggera diminuzione quella per tumori al pancreas; un andamento altalenante mostra invece la mortalità femminile per tumore alle ovaie (in diminuzione nel 2003, in aumento nel 2007), per tumore alla vescica, alla laringe, per melanoma; un leggero incremento nel 2007 rispetto al 2003 e al 1999 si registra invece per la mortalità da leucemia, che fa registrare anche un incremento del peso percentuale rispetto all'insieme dei tumori. Come si è visto, le prime due cause di morte (sistema circolatorio e tumori) coprono complessivamente circa il 72% della mortalità totale e si distanziano sensibilmente dalle altre cause; tra le cause minori va comunque ricordato l insieme delle malattie dell apparato respiratorio (infezioni acute, polmonite, influenza, ecc.), in aumento sia in Regione che a Piacenza rispetto al 1999: nella nostra provincia il TSM è passato da 65.9 nel 1999 (dove questa causa interessava il 5.4% della mortalità totale), a 80.7 nel 2003 (dove interessava il 6.5% della mortalità totale) a 76.5 nel 2007 (7.0%); gli incrementi riguardano essenzialmente gli ultimi 3 anni ed in particolare la popolazione maschile. Rispetto alle altre Ausl della Regione, pur rimanendo inferiore alla media regionale, Piacenza è peggiorata nei 9 anni, passando dall 11 posto nel 1999 all 8 nel 2003, al 4 nel 2007, al di sopra della media regionale. Tra le cause di morte successive in ordine di importanza occorre ricordare le malattie dell apparato digerente (4.6% della mortalità totale nel 2007, stazionarie) che presenta un TSM di 49.8 nel 2007, superiore al valore medio regionale che è di 40.2 e superiore ai TSM di quasi tutte le altre Ausl regionali: nel 2007 Piacenza risultava seconda solo a Ferrara. All interno di questa categoria di malattie tuttavia va posta l attenzione sulle cirrosi, i cui TSM a Piacenza, pur tendenzialmente in diminuzione sull'intero periodo di 9 anni, rispetto alle altre Ausl regionali mantengono sempre il 1 posto durante tutto il periodo, per di più distaccandosi significativamente dagli altri valori. Di pari rilevanza risulta la mortalità per i traumatismi e gli avvelenamenti (3.1% della mortalità totale nel 2007, in progressiva diminuzione nel periodo), così come la mortalità per le malattie delle ghiandole endocrine, della nutrizione, del metabolismo e dei disturbi immunitari (3.2%, in aumento rispetto al 1999 e al 2003), dei disturbi psichici (3.5%, in 09_05.odt 12

13 aumento rispetto al 1999, in diminuzione rispetto al 2003) e delle malattie del sistema nervoso (2.2%, in leggero aumento rispetto al 1999). 4. Conclusioni. Le malattie del sistema cardio-circolatorio costituiscono a Piacenza nel 2007 (come del resto anche nella Regione Emilia Romagna e in tutto il settentrione italiano) la principale causa di morte, ricoprendo il 41% della mortalità totale; seguono per importanza i tumori (31%) e, ad una certa distanza, le malattie dell apparato respiratorio (7%) e quelle dell apparato digerente (5%); frazioni minori di mortalità sono poi causate da disturbi psichici (3.5%), traumatismi ed avvelenamenti (3%), e così via. La mortalità per le malattie del sistema cardio-circolatorio a Piacenza risulta in diminuzione negli ultimi 4 anni, come del resto nelle altre province emiliane, ma dal 2003 Piacenza presenta il TSM più elevato di tutte le Ausl regionali; in questa classe di patologie i TSM più elevati sono a carico della popolazione femminile. I tumori rappresentano nel 2007 a Piacenza la seconda causa di morte (31%); nel corso dei 9 anni in esame i tassi sono progressivamente diminuiti, ma la ripartizione percentuale delle varie cause di morte vede quella per tumore in aumento negli ultimi 4 anni e in progressivo avvicinamento a quella per malattie del sistema cardio-circolatorio; Piacenza resta comunque attualmente collocata al di sopra della media regionale e tra le province emiliane con i TSM per tumore più elevati. Tra le diverse localizzazioni dei tumori, la più frequente resta quella relativa all apparato respiratorio (20% della mortalità generale per tumore), e per questa localizzazione i tassi risultano in diminuzione per i maschi, ma in relativo aumento per le femmine. Al secondo posto per incidenza risulta la mortalità per i tumori femminili al seno (16%, recentemente in aumento, con i tassi più alti rispetto alle altre province emiliane) e per i tumori maschili alla prostata (9.6%, con i tassi in aumento così come pure il peso percentuale rispetto all'insieme dei tumori): per questi ultimi Piacenza presenta un andamento preoccupante, essendo passata da un tasso inferiore alla media regionale ad inizio periodo (1999) ad un tasso nettamente superiore alla media regionale nel 2007, con un valore fra i più elevati di tutte le province emiliane. Tra le altre cause di morte vanno evidenziate le malattie dell apparato respiratorio (7% della mortalità totale nel 2007, in aumento), e le malattie dell apparato digerente (4.6% della mortalità totale nel 2007, stazionarie), tra le quali tuttavia spiccano le cirrosi, che attribuiscono a Piacenza un altro preoccupante primato regionale. 5. Bibliografia. (1) ISTAT, Stime preliminari della mortalità per causa nelle regioni italiane, periodo di riferimento:anno 2006, (2) Regione Emilia Romagna, Flusso informativo schede di morte: Rilevazione mortalità (ReM)" (3) Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Sistema di classificazione ICD9-CM, (4) Istituto Superiore di Sanità, La mortalità per causa in Italia: , (5) Regione Emilia Romagna, Agenzia Sanitaria e Sociale regionale, Atlante della mortalità in Emilia Romagna, , Dossier n 156/2007, 09_05.odt 13

14 (6) Lega P., La mortalità per causa e genere in provincia di Piacenza., Provincia di Piacenza, R.I. n 16/05, Settembre 2005, 09_05.odt 14

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