CLP: le nuove regole per la classificazione, l imballaggio e l etichettatura dei prodotti chimici

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1 CLP: le nuove regole per la classificazione, l imballaggio e l etichettatura dei prodotti chimici

2 IL REGOLAMENTO (CE) N. 1272/2008 Nuovo Regolamento Europeo per C.L.P. (Classification, Labelling and Packaging) sostanze e miscele pericolose Pubblicato sulla gazzetta Ufficiale della UE il E entrato in vigore il 20/1/2009

3 IL REGOLAMENTO (CE) N. 1272/2008 Incorpora i criteri di classificazione ed etichettatura, i simboli e le avvertenze concordate a livello globale (GHS), pur mantenendo una continuità con la normativa europea GHS: Globally Harmonized System Omogenizzazione,, Inventario

4 Perché il GHS? Sostanza X: tossicità acuta orale LD50 = 257 mg/kg CAN: Tossico Corea: Tossico Giappone: Tossico USA: Tossico UE: nocivo CINA: Non pericoloso Malesia: Nocivo INDIA: Non tossico Tailandia: Nocivo AUS: Nocivo Nuova Zel: Pericoloso Tossico Nocivo

5 Il sistema GHS Cosa è un sistema GHS? Il GHS nasce come un programma volontario mondiale di armonizzazione della Classificazione ed Etichettatura delle Sostanze Pericolose Stabilire una base comune e coerente per il pericolo chimico, contenente gli elementi fondamentali di: sicurezza per il trasporto di merci pericolose prevenzione per la salute e la sicurezza del lavoratore, consumatore e ambiente 1 IDENTIFICAZIONE Classificazione 2 COMUNICAZIONE Etichetta Scheda di dati di sicurezza (SDS)

6 GHS: Globally Harmonized System Assicura che le informazioni su tossicità e pericoli associati ai prodotti chimici siano le stesse in tutto il mondo CRITERI Non ridurre i livelli di protezione per salute umana e ambiente Classificazione basata sulle proprietà intrinseche (pericolo non più rischio) Tutti i sistemi normativi dovranno essere modificati I criteri ed i valori limite che definiscono categorie e classi di pericolo saranno uguali per ogni tipo di regolamentazione Alcune classi ed alcune categorie di pericolo potranno essere escluse dal campo di applicazione (Building Block Approach)

7 Building Block Approach (approccio modulare) Introdotto per facilitare l applicazione Permette di escludere dal suo campo di applicazione alcune classi e alcune categorie di pericolo GHS non sarà completamente armonizzato all inizio, ma l armonizzazione aumenterà nel tempo Conseguenza: un prodotto importato da un Paese extracomunitario pur presentando in etichetta simboli e frasi comuni può risultare non completamente in accordo con il CLP

8 Il regolamento CLP Permette l applicazione del sistema GHS all interno della Comunità Europea Basato sulla seconda revisione del GHS dell ONU Non si applica al trasporto dei prodotti chimici [disciplinato dalla direttiva quadro 2008/68/CE che attua l accordo europeo relativo al trasporto internazionale delle merci pericolose su strada (ADR), al trasporto internazionale delle merci pericolose per ferrovia (RID) e al trasporto internazionale delle merci pericolose per vie navigabili interne (ADN)] Andrà a sostituire progressivamente il sistema europeo esistente: DIRETTIVA SOSTANZE PERICOLOSE DSP (67/548/CEE) DIRETTIVA PREPARATI PERICOLOSI DPP (1999/45/CE) che saranno abrogate completamente nel 2015

9 Il regolamento CLP IMPORTANTE Classificazione effettuata dall industria e non dall autorità Il regolamento CLP è un atto legislativo orizzontale che disciplina le sostanze e le miscele in generale. Per talune sostanze chimiche (es. i prodotti fitosanitari, i detergenti, gli aromi) gli elementi di etichettatura introdotti con il regolamento CLP possono/devono essere integrati da altri elementi previsti dalla specifica normativa. (.) Prodotti importati da Paesi non UE, pur avendo elementi di etichettatura comuni, potrebbero non essere conformi al CLP (diverso grado di implementazione del GHS nel Paese di provenienza). (.)

10 Il regolamento CLP Permette la classificazione di sostanze e miscele inclusi i biocidi e gli antiparassitari; Riguarda l immissione in commercio e l uso; Non riguarda le norme di trasporto, ma assicura la coesistenza con esse; Assicura la coerenza con il Regolamento REACH e prevede un passaggio il più possibile non traumatico dal sistema corrente al nuovo sistema; Evita variazioni delle finalità della legislazione correlata.

11 Da Dot. Binetti Ricadute del CLP su circa 25 altre normative correlate

12 Normativa di riferimento Direttiva sostanze pericolose 67/548/CEE escluso allegato I così come modificata da Reg e relativo DLgs 52/97 così come modificato dal DLgs 145/2008 Direttiva preparati pericolosi 1999/45/CE così come modificata da Reg e relativo DLgs 65/03 che saranno abrogate completamente nel 2015 DLgs 145 del 18 settembre 2008 recante l allegato VI Criteri per la classificazione e l etichettatura delle sostanze e preparati pericolosi Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP)

13 Normativa di riferimento Regolamento (CE) 790/2009 (1 ATP al Reg. 1272) (Adeguamento al Progresso Tecnico) Circolare del Ministero della salute, lavoro e politiche sociali del 5 novembre 2009 recante modalità di smaltimento scorte delle sostanze immesse sul mercato con etichette non conformi alle disposizioni sia del regolamento (CE) n. 1272/2008 sia del regolamento (CE) n. 790/2009. Circolare del Ministero della salute del 4 aprile 2009 relativa alle conseguenze operative della trasposizione dell allegato I alla direttiva 67/548/CEE nel Regolamento (CE) 1272/2008/CE.

14 Cosa cambia in generale con il CLP?

15 Principali differenze tra DSP/DPP e Reg. CLP Terminologia preparato pericoloso categoria di pericolo frase di rischio (R) frase di sicurezza (S). miscela pericolosa classe di pericolo indicazione di pericolo (H) consiglio di prudenza (P) Criteri Categorie di pericolo (5) Metodo di calcolo convenzionale per la classificazione preparati Sperimentazione, esperienza per effetti sull uomo classi di pericolo (28) suddiviso in categorie (+ dettagliato) Metodi per classificazione miscele Simili ma introdotti principi ponte limitata sperimentazione sugli animali, no sperimentazione sull uomo

16 Principali differenze tra DSP/DPP e Reg. CLP Elementi di etichettatura Simboli (10) Frasi R 50 frasi S con limitata possibilità di scelta pittogrammi CLP (9) Indicazioni di pericolo H e UEH 110 consiglio di prudenza (P) con alta flessibilità di scelta.. Procedure La Classificazione Armonizzata è utilizzata per tutte le categorie di pericolo La classificazione armonizzata è proposta da Stati Membri non è prevista la notifica La Classificazione Armonizzata è obbligatoria per le sostanze CMR e sensibilizzanti per le via respiratorie, altri effetti valutati caso per caso la classi. armonizzata è proposta sia da Stato membro che da soggetto privato (fabbricante, importatore ) Notifica delle classificazioni e delle etichettature sostanze Inventario ECHA

17 Struttura Regolamento CLP Sette titoli per un totale di 62 articoli Titolo I Titolo II Titolo III Titolo IV Titolo V Titolo VI Titolo VII Criteri generali Identificazione, valutazione e classificazione del pericolo Comunicazione del pericolo sotto forma di etichettatura Imballaggio Armonizzazione delle classificazioni Autorità Competenti ed entrata in vigore Disposizioni comuni e finali

18 Regolamento CLP: struttura Allegati Allegato 1: disposizioni relative alla classificazione ed all etichettatura delle sostanze e delle miscele pericolose Parte 1: principi generali per la classificazione Parte 2: pericoli fisici Parte 3: pericoli per la salute Parte 4: pericoli per l ambiente Criteri di classificazione e etichettatura Allegato 2: disposizioni particolari relative all etichettatura e all imballaggio di talune sostanze e miscele Allegato 3: elenco delle indicazioni di pericolo, informazioni supplementari sui pericoli ed elementi supplementari dell etichetta Allegato 4: elenco dei consigli di prudenza Allegato 5: pittogrammi di pericolo strumenti per realizzare l etichetta Allegato 6: classificazione ed etichettatura armonizzate di talune sostanze pericolose (aggiornata nel tempo con gli ATP) Allegato 7: Tabella di conversione dalla classificazione secondo la direttiva 67/548/CEE al CLP Classificazione Armonizzata transizione tra vecchia Normativa e CLP

19 A tal fine: scopo: Regolamento CLP: Questioni generalititolo I art.1 garantire un elevato livello di protezione della salute dell'uomo e dell'ambiente e la libera circolazione delle sostanze, delle miscele e degli articoli Armonizza i criteri e le norme di classificazione, etichettatura ed imballaggio di sostanze e miscele pericolose Obbliga i fabbricanti, gli importatori e gli utilizzatori a valle a classificare le sostanze e le miscele che immettono sul mercato o che devono essere registrate o notificate con il REACH Obbliga i fornitori ad etichettare ed imballare le sostanze e le miscele che immettono sul mercato Obbliga i fabbricanti e gli importatori di sostanze a notificare all agenzia classificazione ed etichettatura (se non già fatto con registrazione) Stabilisce un elenco di sostanze con le rispettive classificazioni ed elementi di etichettatura armonizzati a livello comunitario (allegato VI) Istituisce un Inventario della classificazione ed etichettatura delle sostanze, costituito da tutte le notifiche e registrazioni effettuate dall industria e dall allegato VI

20 CLP: esenzioni Titolo I art. 1 Ambiti in cui il CLP non si applica: Sostanze e miscele radioattive Sostanze e miscele sotto la supervisione doganale Sostanze intermedie non isolate Sostanze e miscele utilizzate per fini di ricerca e sviluppo scientifici rifiuti sostanze o miscele esentate da Stati Membri nell interesse della difesa Merci pericolose trasportate per via aerea, marittima, stradale, ferroviaria o fluviale. I medicinali e medicinali veterinari I cosmetici I dispositivi medici alimenti ed i mangimi, anche se utilizzati come additivi o aromatizzanti. solo quando sono in un determinato stato e destinate all utilizzatore finale

21 Il regolamento CLP L allegato I della Direttiva Sost. Per. è abrogato dal 20 gennaio 2009 (art. 55 punto 11 Reg. 1272) e viene sostituito dall Allegato VI (lista armonizzata di sostanze pericolose) del CLP L allegato VI contiene entrambi i sistemi di classificazione ed etichettatura: Tabella 3.1(pp ) Sistema armonizzato CLP Tabella 3.2 (pp ) Sistema Europeo DSP La Tab. 3.2 di fatto non è una copia esatta es. potassio nitrito, nel caso di pericolo per l ambiente sono stati eliminati i limiti di concentrazione nelle miscele es. acido peracetico, aggiunte note B e D oltre che Xn L Allegato VII del CLP contiene la tabella di conversione da classificazione CE a classificazione CLP La coesistenza delle Tabelle serve per affrontare il periodo transitorio.

22 Campo di applicazione (art. 1) Tutte le sostanze chimiche e le miscele, immessi sul mercato* compresi i biocidi e gli antiparassitari, senza limiti di quantità prodotte per anno. Esclusi i preparati (miscele) che ricadono sotto altra normativa europea (come farmaci, dispositivi medici, alimenti e mangimi, cosmetici), le sostanze radioattive, gli intermedi non isolati, le sostanze per R&S non immesse sul mercato e i rifiuti. Si applica alla produzione e all uso di sostanze o miscele e non al trasporto sebbene i criteri per le proprietà chimico fisiche derivino dal trasporto. (*) : si intende per Immissione sul mercato l offerta o messa a disposizione di terzi contro pagamento o in forma gratuita

23 Campo di applicazione (art. 1) L ART. 1 PRESCRIVE L OBBLIGO PER: i fabbricanti, gli importatori e gli utilizzatori a valle di classificare le sostanze e le miscele immesse sul mercato; ifornitori di etichettare e imballare le sostanze e le miscele immesse sul mercato; i fabbricanti, i produttori di articoli e gli importatori di classificare le sostanze non immesse sul mercato soggette all'obbligo di registrazione o notifica (ai sensi del regolamento (CE) n. 1907/2006).

24 Obblighi CLP Classificare, imballare ed etichettare secondo CLP per l immissione sul mercato (art. 4) Classificare per registrare o notificare secondo REACH (art.6,9,17o18) Notificare C&L a ECHA per l Inventario (art. 40) Aggiornare C&L in caso di nuove informazioni tecniche e scientifiche (art.15, art. 30) Presentare proposta di aggiornamento di C&L armonizzate, in caso di nuove informazioni, alle Autorità Competenti degli Stati Membri (art. 37(6)) Mantenere disponibili tutte le informazioni utilizzate per C&L per almeno 10 anni (art. 49).

25 Miscela non più preparato Sintesi cambiamenti apportati TERMINOLOGIA Classe di pericolo non più categoria di pericolo: definisce la natura del pericolo (fisico, per la salute o per l ambiente) Classe di pericolo suddivisibile in categorie, che specificano la gravità del pericolo Indicazione di pericolo (esplosivo, corrosivo, ecc): non ha equivalenza all interno del CLP Fornitore: ogni fabbricante, importatore, utilizzatore a valle o distributore che immette sul mercato una sostanza, in quanto tale o in quanto componente di una miscela, o una miscela, termine non utilizzato nella DSP Formulatore èun utilizzatore a valle, non produttore.

26 Il Regolamento CLP: Classificazione dei pericoli Due concetti chiave del regolamento CLP LA CLASSIFICAZIONE DEI PERICOLI DELLE SOSTANZE E DELLE MISCELE L ETICHETTATURA DELLE SOSTANZE E DELLE MISCELE PERICOLOSE

27 Il Regolamento CLP: Classificazione dei pericoli La pericolosità di una sostanza/miscela è la possibilità che tale sostanza o miscela sia nociva e dipende dalle proprie proprietà intrinseche La valutazione della pericolosità è il processo attraverso il quale vengono valutate le informazioni relative alle proprietà intrinseche di una sostanza/miscela per determinarne la possibilità di essere nocive La classificazione del pericolo è l attribuzione di una descrizione standardizzata della pericolosità di una sostanza o miscela che è nociva per la salute umana o l ambiente.

28 Il Regolamento CLP: Classificazione dei pericoli Fabbricanti, importatori e utilizzatori a valle prima classificano sostanze e miscele, poi possono immetterle sul mercato (principio CLP one substance, one global classification ) Se dalla classificazione risulta che la sostanza o la miscela sono pericolose, i fornitori prima etichettano e imballano conformemente al CLP e poi la immettono sul mercato

29 Il Regolamento CLP: Classificazione dei pericoli CLASSIFICAZIONE DEI PERICOLI SOSTANZA O MESCELA PERICOLOSA Sostanza o miscela che corrisponde ai criteri relativi ai pericoli fisici, per la salute o per l ambiente definiti nelle parti da 2 a 5 dell allegato I la classificazione (categoria/e di pericolo) si riferisce alle proprietà intrinseche della sostanza o della miscela È L espressione dell Inquadramento della sostanza Da questa categoria/e discendono tutte le conseguenze normative

30 CAPIRE IL TIPO DI PERICOLO CLP: L identificazione del pericolo (Titolo 2 e allegato 1) Cosa Come Classificazione pericolo Valutare le proprietà intrinseche della sostanza FISICO PER LA SALUTE PER L AMBIENTE CAPIRE LA NATURA DEL PERICOLO Valutare la congruenza con i criteri di appartenenza alle classi corrispondenti Classe di pericolo CAPIRE LA GRAVITÀ DEL PERICOLO Valutare i criteri di appartenenza alle categorie corrispondenti Categoria di pericolo

31 Classi di pericolo di tipo fisico: DEFINIZIONE DI PERICOLO - si passa dalle 5 categorie nella DSP a 16 classi di pericolo nel CLP -sono simili a quelle utilizzate per il trasporto di merci pericolose - non inserite sostanze che reagiscono con acqua liberando gas tossici o corrosivi Classi di pericolo per la salute: - sono quasi identiche alle categorie del sistema europeo ma alcune differenze nei criteri non le rendono sovrapponibili - pericoloso per aspirazione, classe specificatamente dedicata a prodotti un tempo associati a Xn e frase di rischio R 65 Classi di pericolo per l ambiente: I cambiamenti concreti apportati - due categorie: tossicità acuta e cronica per acquatica - pericoloso per l ozono, classe di pericolo supplementare per UE

32 DEFINIZIONE DI PERICOLO Sono previste 28 classi di pericolo, 27 riprese dal GHS e 1 dalla DSP CLASSI DI PERICOLO DI TIPO FISICO (16) Esplosivi Gas infiammabili Aerosol infiammabili Gas comburenti Gas sotto pressione Liquidi infiammabili Solidi infiammabili Sostanze e miscele autoreattive Liquidi piroforici Solidi piroforici Sostanze autoriscaldanti Sostanze che, a contatto con l acqua, emettono gas infiammabili Liquidi comburenti Solidi comburenti Perossidi organici Corrosivi per i metalli CLASSI DI PERICOLO PER LA SALUTE (10) Tossicità acuta Corrosione/irritazione pelle Gravi danni agli occhi/irritazione occhi Sensibilizzazione respiratoria o cutanea Mutagenesi Cancerogenesi Tossicità per la riproduzione Tossicità specifica di organo bersaglio - esposizione singola Tossicità specifica di organo bersaglio esposizione ripetuta Pericolo di aspirazione CLASSI DI PERICOLO PER L AMBIENTE (2) Pericolo per l ambiente acquatico Pericoloso per lo strato di ozono

33 CLASSI DI PERICOLO PER LA SALUTE classi categorie categoria di pericolo: specifica la gravità del pericolo all interno della classe Categorie in GHS non ancora recepite dal CLP

34 I cambiamenti concreti apportati CRITERI DI CLASSIFICAZIONE I criteri utilizzati per la classificazione sono parzialmente differenti, per esempio - I valori limite per la tossicità acuta orale, cutanea e inalatoria cambiano - Le due categorie per la corrosione cutanea (R35 e R34) diventano tre in base al tempo di esposizione necessario per l insorgere degli effetti. - Le temperature di infiammabilità che definiscono le classi di pericolo per i liquidi infiammabili sono diverse dalla DSP Introduce un approccio diverso per la classificazione delle miscele: il metodo previsto è simile (formula di additività o metodo basato sui limiti di concentrazione) ma una parte delle regole di classificazione sono differenti, per esempio M factor = limiti specifici per l ambiente ATE Acute Toxicity Estimate = stima della tossicità acuta

35 CRITERI DI CLASSIFICAZIONE

36 TOSSICITA ACUTA ORALE CRITERI DI CLASSIFICAZIONE AVVERTENZA pericolo pericolo pericolo attenzione attenzione Letale Letale Letale Nocivo Può essere nocivo Nessun pittogramma CLP Categoria 1 Categoria 2 Categoria 3 Categoria 4 Categoria 5 Building block approach DSP Molto Tossico T+ R 28 Tossico T R 25 Nocivo Xn R 22 DL50 mg/kg D L 50: dose di una sostanza, somministrata in una volta sola, in grado di uccidere il 50% (cioè la metà) di una popolazione campione di cavie

37 CRITERI DI CLASSIFICAZIONE

38 CLASSI DI PERICOLO PER LA SALUTE Classe di pericolo CANCEROGENICITA Alcune differenze di classificazione Le 3 categorie attualmente presenti per le sostanze cancerogene (Categoria 1- R45; Categoria 2 R45 e Categoria 3 - R40) sono raggruppate in due categorie di pericolo: categoria 1: Sostanze cancerogene per l'uomo accertate o presunte sulla base di dati epidemiologici e/o di dati ottenuti con sperimentazioni su animali categoria 1A: cancerogeno noto basato su evidenza sull uomo categoria 1B: cancerogeno presunto basato su evidenza su animali categoria 2: Sospetto cancerogeno per l uomo cancerogeno sospetto in base a evidenza limitata su uomo e animale

39 CRITERI DI CLASSIFICAZIONE

40 CLASSI DI PERICOLO PER LA SALUTE CLP: confronto tra Classi di Cancerogenicità GHS/CLP carc. 1A Tabella 1 Quadro sinottico dei diversi criteri per la classificazione delle sostanze cancerogene CE IARC CCTN ACGIH 1 - Sost. note cancerogeni sull uomo (R45 R49) 1 Cancerogeni per l uomo 1 Sost. note per effetti cancerogeni sull uomo A1 Sost. confermate cancerogene per l uomo Carc.1B 2 Sost. che dovrebbero considerarsi cancerogene per l uomo (R45 R49) 2A Probabili cancerogeni per l uomo 2 Sost. da considerare cancerogene per l uomo A2 Sost. sospette cancerogene per l uomo Carc 2 3 Sost. da considerare con sospetto cancerogeni per l uomo (R40) 2B Possibili cancerogeni per l uomo 3 Sost. da considerare con attenzione per possibili effetti cancerogeni sull uomo 3A Mancanza di prove sufficienti 3B Studi non adeguati A3 Sost. cancerogene per gli animali - 3 Non classificabili per la cancerogenicità nell uomo - 4 Probabilmente non cancerogeni per l uomo 4 Sost. non valutabili per cancerogenicità 4A Assenza di studi o studi inadeguati 4B Effetti di dubbio significato per l uomo 5 Sostanze probabilmente non cancerogene A4 Sost. non classificabili come cancerogene per l uomo A5 Sost. non sospette cancerogene per l uomo

41 Riassumendo: Come cambiano le classi di pericolo per la salute

42 Regolamento CLP: Classificazione dei pericoli Allegato I Nell allegato I vengono riportati per ogni categoria di pericolo: 1. Criteri di classificazione per le sostanze esempio esempio

43 Regolamento CLP: Classificazione dei pericoli Allegato I Nell allegato I vengono riportati per ogni categoria di pericolo: 2.Criteri di classificazione per le miscele esempio esempio

44 Regolamento CLP: Classificazione dei pericoli Allegato I 3. Gli elementi per la comunicazione del pericolo (etichetta) esempio

45 CLP: Allegati VI e VII Il CLP mantiene il vecchio meccanismo consolidato nella Direttiva madre: possiamo suddividere le sostanze in 2 famiglie. CLASSIFICAZIONE ARMONIZZATA Elenco sostanze del Allegato VI Elenco sostanze Rg. (CE) 790/2009 AUTOCLASSIFICAZIONE Criteri di classificazione del CLP (Allegato I) Tabelle di conversione (Allegato VII) Tutte le sostanze che non sono presenti nel all. VI del CLP e succ. Adeguamenti sono in regime di Autoclassificazione da parte del Produttore/importatore /utilizzatore a valle Le sostanze presenti nell all. VI del CPL con nota H sono in regime di autoclassificazione per tutte le proprietà diverse da quelle evidenziate dalla classificazione armonizzata

46 CLP: Inventario delle classificazioni delle etichettature CLP istituisce (art.1.e)) un Inventario delle classificazioni e delle etichettature di sostanze pericolose costituito da tutte : Titolo V art. 39 le notifiche, registrazioni (REACH) le classificazioni armonizzate (ALL. VI) le sostanze pericolose (secondo i criteri del all1) e le sostanze che determinano miscele pericolose L Agenzia (ECHA) realizza e tiene aggiornato l Inventario in forma di banca dati Le informazioni relative alla classificazione e etichettatura della sostanza saranno disponibili al pubblico

47 GHS/CLP: comunicazione del pericolo Obiettivi del sistema GHS/CLP: IDENTIFICAZIONE DEL PERICOLO Classificazione COMUNICAZIONE DEL PERICOLO Etichetta Scheda di Sicurezza CLP: titolo III Allegati 2,3,4,5 REACH Una volta che la sostanza o la miscela sono classificate come pericolose, tale pericolo va comunicato ai consumatori ed ai lavoratori. I due principali strumenti sono l Etichetta e la Scheda Dati di Sicurezza

48 GHS/CLP: comunicazione del pericolo ETICHETTATURA È l informazione di base ed immediata Un flash sulla descrizione dei pericoli che la sostanza o la miscela possiede Le categorie di pericolo cui una sostanza o una miscela appartengono sono tradotte in termini schematici di informazione

49 CLP: Comunicazione dei pericoli per mezzo della etichettatura Sostanze e miscele classificate pericolose ma anche: Miscele non classificate pericolose contenenti sostanze pericolose in concentrazioni superiori di quelle riportate in Allegato II parte 2 CLP (es miscele contenti: piombo, cianoacrilati, isocianati, cloro attivo, cadmio idrocarburi alogenati ) Miscele non classificate pericolose, non destinate alla vendita al pubblico contenenti più di 0.1% di sensibilizzanti cat1, carcerogeni cat2, repro cat 1A,1B, 2 o repro effetti allattamento oppure più di 1% (non gas) e 0.2% (gas) di sost. pericolosa per altri tipi di pericolo o con limiti per ambienti di lavoro che recano EUH210: scheda di sicurezza disponibile su richiesta Articoli esplosivi quando si etichetta?

50 I cambiamenti concreti apportati ETICHETTATURA Indicazioni di pericolo sono sostituite da un avviso di pericolo (parole pericolo o attenzione ) Signal word (Danger/Warning) Si aggiungono/tolgono pittogrammi, non più simboli di pericolo Cambiano le frasi di rischio (di pericolo) Hazard Statements (es. letale per ingestione) Armonizzazione degli ammonimenti verbali ed inserimento codici Consigli di prudenza (Precautionary Statement) sintetizzano le azioni da intraprendere in caso di esposizione

51 Pittogrammi secondo direttiva Pittogrammi secondo direttiva 67/548/CEE Esplosivo Comburente Facilmente Infiammabile Tossico Pericoloso per l ambiente Altamente Infiammabile Altamente tossico Nocivo Corrosivo Irritante

52 Pittogrammi per l immissione l sul mercato cornice simbolo pittogramma infiammabile colore GHS01 Esplosivo GHS04 Gas sotto pressione GHS06 Tossico acuto GHS05 Corrosivo GHS07 Effetti più lievi per la salute GHS02 Infiammabile GHS03 Ossidante GHS09 Pericoloso per l ambiente GHS08 Gravi effetti per la salute Dal 31/12/2010 anche per il trasporto

53 Pericoli fisici GHS 01: bomba che esplode Esplosivi instabili Esplosivi delle divisioni categorie 1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 1.5 e 1.6 Sostanze e miscele autoreattive, categorie tipi A e B Perossidi organici, categorie tipi A e B Nessun pittogramma per gli esplosivi divisione 1.5 ma avvertenza: PERICOLO Per 1.6 nessuna indicazione né pittogramma

54 Pericoli fisici GHS 02: fiamma Nessun pittogramma per la cat, 4 liquidi infiammabili ma avvertenza: ATTENZIONE LIQUIDO COMBUSTIBILE Gas infiammabili, categoria di pericolo 1 Aerosol infiammabili, categorie di pericolo 1 e 2 Liquidi infiammabili, categorie di pericolo 1, 2 e 3 Solidi infiammabili, categorie di pericolo 1 e 2 Sostanze e miscele autoreattive, tipi B, C, D, E, F Liquidi piroforici, categoria di pericolo 1 Solidi piroforici, categoria di pericolo 1 Sostanze e miscele autoriscaldanti, categorie di pericolo 1 e 2 Sostanze e miscele che a contatto con l acqua emettono gas infiammabili,categorie di pericolo 1,2, 3 Perossidi organici, tipi B, C, D, E, F Nessun elemento specifico di pericolo per cat G di autoreattivi e di perossidi organici

55 Pericoli fisici GHS 03: fiamma su cerchio Gas comburenti, categoria di pericolo 1 Liquidi comburenti, categorie di pericolo 1, 2 e 3 Solidi comburenti, categorie di pericolo 1, 2 e 3

56 Pericoli fisici GHS 04: bombola per gas Gas sotto pressione: Gas compressi; Gas liquefatti; Gas liquefatti refrigerati; Gas disciolti.

57 Pericoli fisici Corrosivo per i metalli, categoria di pericolo 1 GHS 05: corrosione Il criterio di classificazione è quello del trasporto merci pericolose (corrosione di 6,25 mm all anno a 55 C) Pericoli per la salute Corrosione cutanea, categorie di pericolo 1A, 1B e 1C Gravi lesioni oculari, categoria di pericolo 1

58 Pericoli per la salute GHS 06: teschio e tibie incrociate Tossicità acuta (per via orale, per via cutanea, per inalazione), categorie di pericolo 1, 2 e 3

59 Pericoli per la salute GHS 07: punto esclamativo Tossicità acuta (per via orale, per via cutanea, per inalazione), categoria di pericolo 4 Irritazione cutanea, categoria di pericolo 2 Irritazione oculare, categoria di pericolo 2 Sensibilizzazione cutanea, categoria di pericolo 1 Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) esposizione singola, categoria di pericolo 3 Irritazione delle vie respiratorie Narcosi

60 Pericoli per la salute Sensibilizzazione delle vie respiratorie, categoria di pericolo 1 GHS 08: pericolo per la salute Mutagenicità sulle cellule germinali, categorie di pericolo 1A, 1B e 2 Cancerogenicità, categorie di pericolo 1A, 1B, 2 Tossicità per la riproduzione, categorie di pericolo 1A, 1B e 2 Tossicità specifica per organi bersaglio esposizione singola (STOT-SE), categorie di pericolo 1 e 2 Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT-RE) esposizione ripetuta, categorie di pericolo 1 e 2 Pericolo in caso di aspirazione, categoria di pericolo 1

61 Pericoli per l ambiente GHS 09: ambiente Pericoloso per l ambiente acquatico: pericolo acuto, categoria 1 pericolo cronico, categorie 1 e 2 Pericoloso per lo strato di ozono (da uniformare alla terza edizione GHS) Nessun pittogramma per le cat, 3 e 4 di tossicità cronica e nessuna avvertenza, previste frasi H e P

62 Indicazioni di Pericolo Consigli di Prudenza Ad ogni indicazione/consiglio corrisponde un codice alfanumerico unico, costituito da una lettera seguita da 3 numeri: Lettera H (Indicazioni di Pericolo) o P (Consigli di Prudenza) Il primo numero indica il tipo di Pericolo o di Consiglio Due numeri successivi corrispondono a codici tabellati Indicazioni di Pericolo (H) H2.. Pericoli chimico-fisici H3.. Pericoli per la salute H4.. Pericoli per l ambiente Consigli di Prudenza (P) P1.. Carattere generale P2.. Prevenzione P3.. Reazione P4.. Conservazione P5.. Smaltimento

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64 REACH e CLP Inventario delle classificazioni ed etichettature (Titolo XI) soppresso e trasferito nel Reg. 1272/2008 CLP (Titolo V) SI APPLICA: a) sostanze soggette a registrazione a norma del regolamento REACH (pericolose e non pericolose > 1 t/anno); b) sostanze rispondenti ai criteri di classificazione come pericolose, che sono immesse sul mercato in quanto tali o in quanto componenti di una miscela oltre i limiti di concentrazione specificati nel regolamento CLP (allegato VI) o nella direttiva 1999/45/CE (DPP) o contenute in articoli. La notifica di classificazione ed etichettatura per l Inventario deve essere effettuata da produttori e/o importatori entro il 1 dicembre 2010

65 Inventario Classificazioni&Etichettature Al 1 dicembre 2010 l Inventario conterrà: Le sostanze già registrate per il REACH >1000 t/anno CMR, PBT Persistenti, bioaccumulabili e sostanze chimiche tossiche e vpvb (molto persistenti e molto bioaccumulanti) Le sostanze non ancora registrate REACH > 1 t/anno Le sostanze pericolose non soggette a REACH Dopo il 1 Dicembre 2010 la notifica si deve fare entro un mese dall immissione in commercio Gli utilizzatori a valle, i distributori e i produttori di articoli non sono tenuti a notificare. Chi ha effettuato la registrazione non deve fare altro (la classificazione è una informazione contenuta nel fascicolo di registrazione).

66 Inventario Classificazioni&Etichettature ECHA raccoglierà tutte le C&L ricevute sottoforma di database accessibile al pubblico che permetterà alle aziende di adottare una classificazione comune, armonizzata, da aggiornare dai notificanti ogni qualvolta ci siano nuove informazioni scientifiche CAMBIERA L ATTUALE SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE/ETICHETTATURA Scomparirà la distinzione tra classificazione ufficiale e classificazione provvisoria o auto-classificazione, a favore di quest ultima. L Allegato I della dir. 67/548/CEE sarà tradotto secondo i criteri GHS, ma verrà aggiornato dall Aut. Comp, degli Stati Membri solo per le sostanze C/M/R, per i sensibilizzanti respiratori (per i quali è indispensabile il ricorso a esperti specializzati indipendenti per la loro classificazione-classificazione armonizzata) e per altri casi rilevanti.

67 Sostanze Tempistica per la notifica all inventario da parte di chi immette sul mercato una sostanza Immissione sul mercato = rendere la sostanza fisicamente disponibile a terzi sia dietro pagamento sia a titolo gratuito Sostanze immesse sul mercato dopo il 1 dicembre 2010 Sostanze immesse sul mercato prima del 1 dicembre 2010 Notifica entro un mese dall immissione in commercio Notifica entro un mese dalla data di fornitura successiva al 1 dicembre 2010

68 Banca dati preparati pericolosi Art. 45 Gli Stati membri designano uno o più organismi a cui gli importatori e gli utilizzatori a valle che immettono miscele sul mercato comunicano le informazioni utili, in particolare, per adottare misure di prevenzione e cura, specialmente in caso di risposta di emergenza sanitaria. Tali informazioni includono la composizione chimica delle miscele immesse sul mercato e classificate come pericolose in ragione dei loro effetti sulla salute o dei loro effetti fisici, compresa l'identità chimica delle sostanze presenti in miscele per le quali l'agenzia ha concesso l uso della denominazione chimica alternativa. In Italia è già attiva la BANCA DATI PREPARATI PERICOLOSI dell Istituto Superiore di Sanità, ora allocata nel Centro Nazionale Sostanze Chimiche

69 Allegato VI Attualmente contiene il 29 ATP (adeguamento al progresso tecnico) della vecchia 67/548/CEE; alcune sostanze hanno subito un aggiornamento della classificazione. Il 29 ATP in quanto è l adeguamento tecnico recepito da TUTTI gli Stati membri. Il 30 ATP e 31 ATP sono stati inseriti nel 1 ATP del Regolamento CLP pubblicato con il Regolamento 790 del 10 agosto 2009 G.U. Europea L 235 5/09/2009

70 Non sempre è possibile traslare direttamente la classificazione secondo DSP e DPP nei nuovi criteri CLP. In questi casi la tabella VII fornisce una classificazione minima di ogni sostanze non sempre utilizzabile, sempre con attenzione Allegato VII Si utilizza per traslare nel nuovo sistema CLP: - sostanze o miscele classificate con DSP o DPP prima del 1 dicembre 2010 o del 1 giugno quando non ci sono dati disponibili per una determinata classe di pericolo Se sono disponibili dati per sostanze e miscele, si utilizzano i criteri CLP per la classificazione, non Tabella VII.

71 Classificazione minima Allegato VII Si applica ai pericoli quando c è buona corrispondenza tra vecchio e nuovo sistema Non si applica se non c è una classificazione corrispondente nel CLP Si applica alle miscele se erano classificate in base alla sperimentazione Non si applica quando le miscele sono state classificate con il calcolo perché sono cambiati i valori limite di concentrazione e i sistemi di calcolo

72 Pericoli fisici Allegato VII: Tabella di conversione Classificazione secondo 67/548/EEC Stato fisico della sostanza se rilevante Classificazione secondo CLP Classificazione/ etichettatura e Categoria Frase di pericolo Nota O; R8 gas Gas ossidante 1 H270 O; R8 liquido, solido Impossibile la traduzione diretta O; R9 liquido Liq ossidante 1 H271 O; R9 solido Solido ossidante 1 H271 R10 (21 C <Flash pointp< 55 C) liquido Impossibile la traduzione diretta La traduzione corretta di R10, liquidi è: -Liq.Infiam. 1, H224 se FP< 23 C e BP.iniziale 35 C -Liq. Infiam.2, H225 se FP< 23 C e BP > 35 C -Liq. Infiam.3, H226 se FP>23

73 Sostanze: DSP obbligatoria e CLP facoltativo CLP: tempistica e disposizioni transitorie Classificazione 1/12/ Sostanze: DSP e CLP obbligatori (doppia classificazione) Miscele: DPP obbligatoria e CLP facoltativo Sostanze: DSP obbligatoria e CLP facoltativo Deroga se I.M. prima del1/12/2010 Sostanze: CLP obbligatorio Sostanze e Miscele CLP obbligatorio Classificazione Etichettatura Sostanze e Miscele CLP obbligatorio (comprese le deroghe) Miscele DPP obbligatoria e CLP facoltativo deroga se I.M.prima del 1/12/2015 Etichettatura e imballaggio

74 Sintesi A decorrere dal 1 dicembre 2010 e fino al 1 giugno 2015 le sostanze devono essere classificate in conformità sia della direttiva 67/548/CEE sia del regolamento CLP ma devono essere etichettate e imballate in conformità del regolamento CLP.

75 Circolari del ministero della salute, lavoro e politiche sociali del 5 novembre 2009 recante modalità di smaltimento scorte del 4 aprile 2009 conseguenze operative trasposizione Allegato I A partire dalla data del 1 dicembre 2010 le scorte non esaurite delle sostanze immesse sul mercato con etichette non aggiornate al primo ATP del regolamento (CE) n.1272/2008, devono essere ritirate dal commercio. I sei mesi previsti dal DLgs 52/97 non sono più concessi in quanto non conformi alle disposizioni CLP e 1 ATP. Sarà consentita la presenza sul mercato dei prodotti con la vecchia etichetta fino al 1 dicembre 2012 solo se già immessi sul mercato, vale a dire già usciti dal magazzino del produttore e presenti sugli scaffali dei rivenditori.

76 REACH e CLP sono complementari REACH CLP Unione Europea Rischio Sostanze immesse sul mercato o importate Sostanze pericolose e non pericolose Registrazione, valutazione, autorizzazione, restrizione > 1 ton/anno/produttore o importatore Classificazioni armonizzate per CMR e SR a livello UE; per gli altri aspetti - Industria Globale (GHS) Pericolo Sostanze e miscele immesse sul mercato Sostanze e Miscele Pericolose Classificazione, Etichettatura, SDS Qualunque quantitativo Auto-classificazione

77 REACH e CLP GHS IDENTIFICAZIONE DEL PERICOLO Pericoli chimico-fisici Pericoli per la salute Pericoli per l ambiente CLP CLASSIFICAZIONE ETICHETTATURA Strumenti per la Comunicazione del pericolo Inventario sostanze pericolose TUTTE Inventario classificazione ed etichettatura Titolo V CLP (avvertenze del pericolo per l utilizzatore) REACH SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA (contiene indicazioni per minimizzare l esposizione e quindi rischio) informazioni emergenze sanitarie miscele pericolose Banca dati Preparati Pericolosi Istituto Superiore di Sanità Art 15 DLgs 65/03

78 Strumenti per la comprensione del CLP Guide REACH rilevanti per il CLP: Guida introduttiva al Regolamento CLP (modulo1) Guida alla applicazione dei criteri del CLP(modulo2) Guida alla registrazione Guida per gli utilizzatori a valle Guida sui requisiti per le sostanze negli articoli Guida sulla condivisione dei dati Guida sui requisiti di informazione e sul rapporto della sicurezza chimica Guida sulla preparazione e sulla presentazione di proposte per la classificazione armonizzata da includere nell allegato VI al CLP EUROPEAN CHEMICALS BUREAU INRS MINISTERO DELLA SALUTE Area tematica Sicurezza chimica HELP DESK FAQs

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