PARITÀ DEL POTERE DI ACQUISTO - PPA
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- Adriana Longhi
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1 CONFRONTO TRA AGGREGATI MONETARI PROF. EMANUELE CORLETO
2 Indice 1 LA DEFLAZIONE PARITÀ DEL POTERE DI ACQUISTO - PPA di 9
3 1 La deflazione Come è già stato sottolineato, i numeri indici costituiscono uno strumento fondamentale per la misura delle fluttuazioni dei prezzi e delle produzioni, e quindi per descrivere l andamento dell economia e prevederne gli sviluppi a breve e medio termine. Ma oltre ad assolvere questa funzione primaria, i numeri indici delle produzioni e dei prezzi sono utilizzabili per confrontare nel tempo aggregati espressi in moneta corrente e quindi con diverso potere d acquisto. L operazione, che consiste essenzialmente nel depurare aggregati monetari correnti riferiti a tempi diversi dagli effetti derivanti dalle variazioni dei prezzi, prende il nome di deflazione (dall inglese deflation «sgonfiamento»). Per operare la deflazione è necessario distinguere i casi: a) di grandezze monetarie che rappresentano flussi di beni e di servizi esprimibili come somma dei prodotti di prezzi unitari per quantità (consumi, fatturato, investimenti); b) di flussi finanziari (ad esempio, le entrate tributarie del bilancio statale, ecc.); c) di dati configurabili come saldi contabili, quali il valore aggiunto, il risparmio, il saldo della bilancia commerciale. Nel primo caso il procedimento di deflazione può essere diretto o indiretto, nel secondo soltanto indiretto. Quanto al terzo si ricorre generalmente alla doppia deflazione. La deflazione diretta consiste nel ricalcolare anno per anno gli aggregati moltiplicando i prezzi unitari dell anno che si assume come base per le quantità dei singoli anni considerati. Tale procedimento, utilizzato dall ISTAT per gli aggregati di contabilità nazionale, calcolati sia a prezzi correnti che a prezzi costanti, può essere adottato ad esempio per confrontare in termini reali il fatturato di diversi anni a livello di impresa, o per rendere omogenei e confrontabili i bilanci familiari di spesa. I problemi da risolvere in questo contesto sono essenzialmente quelli della disponibilità di informazioni di base molto analitiche, della scelta del periodo a cui riferire i prezzi e del logoramento che subiscono i dati a prezzi costanti per le modificazioni che intervengono nel sistema dei prezzi relativi. Per quanto concerne la deflazione indiretta si tratta semplicemente di dividere ciascun dato della serie a prezzi correnti per i termini corrispondenti della serie dei numeri indici dei prezzi ritenuta più idonea allo scopo, oppure di moltiplicare l aggregato dell anno base per una serie di numeri indici di quantità. 3 di 9
4 Il criterio della doppia deflazione consiste nell esprimere in termini reali gli aggregati che costituiscono il saldo: produzione e consumi intermedi per il valore aggiunto, reddito disponibile e consumi per il risparmio, ecc. Rapportando un aggregato espresso a prezzi correnti all aggregato corrispondente a prezzi costanti si ricavano i cosiddetti numeri indici dei prezzi impliciti che si configurano come indici dei prezzi di Paasche, a ponderazione variabile. Ad analogo risultato si perviene calcolando il rapporto tra un indice di valore e un indice di quantità ottenuto con la formula di Laspeyres. 4 di 9
5 2 Parità del Potere di Acquisto - PPA La variabilità territoriale dei prezzi rende i confronti fra aggregati monetari relativi ad ambiti diversi non perfettamente omogenei. La costruzione di deflatori deve pertanto rispondere all esigenza di determinare i tassi di equivalenza del potere di acquisto o parità di potere di acquisto (PPA) mediante rapporti fra i prezzi relativi delle diverse aree geografiche. Per i confronti limitati a due sole aree (confronti binari) il calcolo delle PPA presenta problemi analoghi a quelli che si riscontrano nella costruzione di deflatori temporali. Nei confronti in cui intervengono tre o più zone contemporaneamente (o confronti multilaterali) il problema è reso invece più complicato dall esigenza di rispettare il requisito della transitività 1. Poiché le formule di Laspeyres, Paasche e Fisher non rispettano tale condizione è necessario ricorrere ad espressioni più complesse e laboriose. I metodi utilizzabili per i confronti multilaterali possono dipendere o meno dai confronti binari. Fra i primi ricordiamo in particolare il metodo EKS (Elteto, Koves, Szulc), che si può considerare una trasformazione di tipo moltiplicativo di indici di Fisher. per i=1, 2,, n Ad esempio nel caso di tre zone (A, B, C) l indice EKS calcolato tra A e B risulta essere: Sotto il profilo metodologico il problema dei confronti internazionali, relativi cioè a paesi con valute diverse, trae origine dai limiti e dalle distorsioni derivanti dall impiego dei tassi di cambio ufficiali delle monete, che generalmente non rispecchiano i rapporti fra i rispettivi poteri di acquisto interni. I tassi di cambio: a) si riferiscono ai beni ed ai servizi scambiati sul mercato internazionale, la cui 1 Nei confronti territoriali la transitività rispecchia il principio di coerenza o dell arbitraggio: l indice del paese C rispetto al paese A può essere ottenuto rapportando l indice del paese C rispetto al paese B all indice del paese A rispetto al paese B. 5 di 9
6 composizione, di norma, è molto diversa da quella dei beni e dei servizi scambiati sul mercato interno; b) non tengono conto degli effetti prodotti dai dazi doganali, dai costi di trasporto, etc., che influenzano, invece, i prezzi interni all ingrosso ed al consumo; c) sono influenzati dagli scambi di divise effettuati a seguito dei movimenti dei capitali finanziari. Nonostante ciò, i tassi di cambio continuano ad essere talvolta impiegati in sede internazionale anche da organizzazioni autorevoli come la World Bank. I confronti tra aggregati economici di diversi paesi dovrebbero, invece, essere realizzati in termini di equivalenza del potere d acquisto tra valute. Tali tipi di comparazioni vengono effettuate sia nell ambito dell Unione Europea, sia in sede ONU. Le Nazioni Unite, assieme alla World Bank, infatti, sono promotrici del programma di confronti internazionali del potere d acquisto delle valute e del prodotto reale su scala mondiale, denominato International Comparison Project (ICP). Il progetto ha prodotto stime dei principali aggregati economici di 130 paesi a partire dal L approccio di base seguito per la realizzazione di confronti internazionali può essere così schematizzato. In primo luogo si effettua una analisi dei dati disponibili. Tipicamente, i dati di base sono costituiti, da un lato, dai prezzi medi annuali riferiti ad una serie di prodotti (beni e servizi) classificati in modo estremamente dettagliato, che vengono poi riuniti in gruppi o voci elementari; dall altro, dai livelli di spesa espressi in valuta nazionale disaggregati fino alle voci elementari. A differenza dei dati di prezzo, quindi, i dati di spesa sono disponibili solo per gruppi di prodotti. All interno di ciascun gruppo (voce elementare) vengono calcolati rapporti di prezzo tra i diversi paesi. Mediante tali rapporti di prezzo si perviene alla stima delle parità di potere d acquisto e ai corrispondenti valori «internazionalmente comparabili» per le voci elementari. Infine, si procede all aggregazione delle parità di base e dei valori reali dei gruppi di beni fino al livello del prodotto interno lordo e di altri aggregati macroeconomici. La distinzione tra le fasi della stima delle singole voci elementari e a livello più aggregato è importante poiché le condizioni che devono soddisfare non sono le stesse. Nei metodi di calcolo delle voci elementari, infatti, la condizione richiesta è quella della transitività ma non quella della additività. Una volta costruite le parità di potere d acquisto per ogni voce elementare, il passo successivo consiste nel calcolare parità di potere d acquisto e valori reali internazionalmente comparabili a livello aggregato. 6 di 9
7 L indice EKS soddisfa la proprietà di circolarità o transitività, ma non rispetta la condizione di additività, il suo uso è di fatto limitato alla determinazione di PPA elementari. Introducendo particolari condizioni, che garantiscono l esistenza e l unicità delle soluzioni, sono stati messi a punto metodi per i confronti multilaterali che sono svincolati dai confronti binari e soddisfano ambedue i requisiti di transitività e di additività. I più noti sono il metodo proposto da Geary e Khamis (indice GK), impiegato nell IPC, e il metodo proposto da Gerardi (indice G), utilizzato dall Eurostat. L indice di Geary e Khamis consente di determinare le PPA delle varie monete attraverso la comparazione simultanea degli n paesi o aree considerati, e richiede la disponibilità per ciascuno di questi di un campione rappresentativo di m beni di cui siano noti i prezzi p ij, e le quantità scambiate q ij, in un dato anno (i =1, 2,, n; j =1, 2,, m). Se indichiamo con PPA i la parità della moneta del generico paese o area i rispetto alla moneta numerario, il rapporto p ij /PPA i, esprime il prezzo del bene j-esimo nel paese i-esimo in termini di parità della moneta dello stesso paese rispetto alla moneta numerario 2. A sua volta il rapporto: fornisce, in sostanza, il valore degli scambi del bene j-esimo nel paese i-esimo nella moneta comune. Si può quindi concludere che il rapporto: indica il prezzo medio, riferito al complesso dei paesi, del bene j-esimo espresso nella moneta numerario. In altri termini, esso esprime il prezzo internazionale del bene j-esimo come media ponderata dei prezzi di ciascun paese, corretti per le parità di potere d acquisto corrispondenti. A sua volta la parità PPA i, è data, per definizione, dal rapporto: 2 Il numerario è un bene assunto come unità di misura, il cui prezzo viene fissato a uno. Il prezzo di tutti gli altri beni verrà poi espresso in funzione di questo. L'unità monetaria è il tipico numerario. Infatti in funzione di essa sono misurati tutti gli altri beni. 7 di 9
8 Dunque, la parità di potere d acquisto della valuta del paese i-esimo è data dal rapporto fra i volumi degli scambi del paese stesso valutati rispettivamente ai prezzi interni e ai prezzi internazionali. L indice proposto da Geary e Khamis mette in rapporto tra loro le parità calcolate per i paesi coinvolti dal confronto (ad esempio i e h): L applicazione di questo metodo consente di ottenere indicatori che rispettano la condizione di additività (con riferimento alle singole componenti della domanda finale) e che non variano rispetto al paese scelto come base, nel senso che gli indici di prezzo e di quantità impiegati nel confronto non sono influenzati dai prezzi e dalle quantità del paese la cui moneta è assunta come numerario. L indice G, proposto da Gerardi, viene costruito anch esso sulla base di un insieme di prezzi riferiti ad un paniere di m prodotti comuni agli n paesi o aree territoriali soggette a comparazione spaziale. In questo caso il prezzo in moneta comune del prodotto j-esimo viene calcolato come media geometrica semplice dei prezzi rilevati nei diversi paesi, secondo la formula: I prezzi,,, rappresentano, per ciascun prodotto, i prezzi medi del complesso dei paesi. La parità monetaria di un generico paese o area i rispetto alla moneta numerarlo è data quindi da: 8 di 9
9 Tale relazione appare del tutto simile, dal punto di vista formale, a quella vista nel caso della costruzione dell indice GK. L indice di Gerardi del paese h-esimo rispetto al paese i-esimo è allora calcolato secondo la seguente relazione: Tra gli indici GK e G esistono delle differenze fondamentali. In primo luogo, i prezzi medi internazionali con il metodo GK sono determinati a partire dai prezzi nazionali espressi in moneta comune mediante le PPA di ciascun paese, mentre con il metodo G sono valutati a partire dai prezzi espressi in moneta nazionale. In secondo luogo, la sintesi che porta al calcolo dei prezzi dei prodotti in moneta comune è ottenuta, nel primo caso, grazie ad una media aritmetica ponderata, e, nel secondo caso, mediante una media geometrica semplice. È proprio la presenza o assenza di ponderazione a costituire la causa alla quale vengono imputati i maggiori effetti di distorsione nei risultati ottenuti applicando i due metodi. Questi effetti sono tanto più rilevanti quanto più le grandezze dei fenomeni da comparare risultano di dimensione significativamente diversa nei paesi posti a confronto. Vale la pena di sottolineare che il calcolo dell indice di Gerardi, diversamente da quello di Geary e Khamis, non richiede elaborazioni complesse e che l additività è garantita in entrambi i casi dall adozione della struttura unica dei prezzi comuni. 9 di 9
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