Nereto 03 ottobre 2016

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1 Nereto 03 ottobre 2016 Dott.ssa Luisa Di Pietro Psicologa Psicoterapeuta Esperta in Psiconcologia e relazione col paziente Analisi e modificazione del comportamento

2 Concedetemi la dignità di ritrovare me stesso nei modi che desidero; riconoscete che siamo diversi l uno dall altro, che il mio modo di essere non è soltanto una versione guasta del vostro. Interrogatevi sulle vostre convinzioni, definite le vostre posizioni. Lavorate con me per costruire ponti tra noi (Sinclair, 1992)

3 IL BAMBINO CON AUTISMO NELLA SCUOLA Problemi comportamentali SFIDA Accoglienza socializzazione apprendimento

4

5 Da dove iniziamo? 1. Studio della documentazione (diagnosi funzionale, relazioni osservative, PEI degli anni precedenti.) 2. Colloquio con la famiglia 3. Osservazione diretta del bambino 4. Avvio dei rapporti di rete: conoscere il bambino attraverso il confronto di professionalità e prospettive osservative diverse

6 I DISTURBI AUTISTICI VENGONO DEFINITI IN TERMINI DI COMPROMISSIONE DI DIVERSE CAPACITA TUTTE LE LINEE GUIDA INTERNAZIONALI SOTTOLINEANO LA NECESSITÀDI METTERE A PUNTO PROGETTI INDIVIDUALIZZATI CHE PARTANO DALLA VALUTAZIONE DELLE ABILITÀE DEI PUNTI FORZA ( E NON SOLO DELLE LIMITAZIONI)

7 Ma quali sono i punti forti delle persone con autismo?

8 Vanno valutati individualmente, con strumenti specifici in grado di evidenziare abilità presenti e potenzialità ( abilità non ancora presenti ma che possono essere sviluppate) Dipendono dal Quoziente Intellettivo, dal livello di sviluppo del comportamento adattivo e da altri fattori individuali e ambientali

9 .. l incapacità di mentire.. Vi sono però alcune abilità tipiche della maggior parte delle persone con autismo Il pensiero visivo La capacità di seguire delle routine La capacità di eseguire consegne visive o scritte La capacità di cogliere i dettagli La precisione La capacità di usare congegni elettronici

10 Raccomandazioni per l intervento psicoeducativo nella scuola I metodi educativi ed abilitativi maggiormente validati sfruttano queste Abilità per sviluppare competenze nuove e favorire il raggiungimento della maggiore autonomia possibile Il modello abilitativo al momento più validato dalla letteratura internazionale è quello psicoeducativo con approccio cognitivocomportamentale.

11 Dal dire al fare principi-guida fondamentali il più importante è che più saremo in grado di metterci nei panni del bambino con autismo e guardare il mondo dal suo punto di vista più saremo in grado di realizzare programmi di intervento efficaci e precisi

12 La premessa per l'intervento: il processo di valutazione multidimensionale L'intervento sintomi presentati dal soggetto variabili ambientali Modificare l'ambiente in cui si trova il soggetto rendendolo più accessibile e fruibile Nell'autismo una modificazione mirata dell'ambiente in cui si trova il soggetto è una delle chiavi per massimizzare le sue potenzialità.

13 Definire gli obiettivi e le strategie e realizzare il programma gerarchia di importanza degli obiettivi in funzione della qualità di vita del soggetto e della sua famiglia insegnando ciò che è più utile ed insieme è più necessario

14 Le basi per poter apprendere: Prevedibilità e Strutturazione L'educazione dei soggetti con autismo avviene in modo ottimale in un ambiente strutturato Necessità di rendere i contesti stabili e prevedibili, limitandone o anticipando le possibili variazioni STRUTTURAZIONE TEMPORALE E SPAZIALE

15 Strutturazione dello spazio Esempi: - Definire lo spazio personale banco - Apporre simboli visivi o scritte sulle porte per indicare i diversi ambienti - Apporre simboli visivi o scritte sulle ante o sui cassetti - Mettere a disposizione delle mappe orientative

16 Strutturazione del tempo Che cosa succederà tra poco? Per quanto tempo dovrò attendere? Per quanto tempo devo rimanere in questo posto a fare questa attività? mondo imprevedibile Es., costruire un agenda/ diario/calendario

17 Gli schemi visivi L uso degli ausili visivi è importante per: Fornire informazioni chiare sull ambiente (chiarificare lo spazio) Dare indicazioni (per esempio capire cosa chiede di fare il programma del giorno) Anticipare/accettare cambiamenti Insegnare abilità Favorire l autonomia e l auto-organizzazione del lavoro e del tempo libero

18 Perché usare aiuti visivi in relazione all apprendimento? Per imparare a fare il nodo alla cravatta preferireste..

19 Questa spiegazione

20 o questa?

21 La persona con autismo può vivere meglio in un mondo: Più visivo e meno parlato Più concreto e meno simbolico Più prevedibile e meno caotico

22 PRIMA DOMANDA TERRIBILMENTE INCLUSIVA IN RELAZIONE ALLA GESTIONE DELLA CLASSE, SIAMO SICURI CHE QUESTE STRATEGIE NON SIANO FUNZIONALI ANCHE ALLO: - Studente ADHD - Studente con un funzionamento intellettivo limite - Studente ipoacusico - Studente ansioso - Studente straniero - Studente con stile di apprendimento visivo - Studente mediamente distratto

23 Apprendimento e Motivazione Gli alunni non motivati non imparano e in questo i bambini con autismo non sono diversi dai loro coetanei con sviluppo tipico

24 STRATEGIE DIDATTICHE: l uso dei rinforzi Il rinforzo è un evento che, quando compare immediatamente dopo un comportamento, induce l aumento della frequenza di quel comportamento (o della probabilità della sua comparsa).

25 Affrontare i problemi di comportamento comportamenti-problema ampio spettro di manifestazioni che ostacolano lo sviluppo del bambino, ne limitano la possibilità di inclusione sociale e ne compromettono lo sviluppo intellettivo.

26 Prevenzione dei problemi comportamentali predisposizione ed realizzazione Di un programma che: tenga occupato il soggetto in attività significative, predisponga un ambiente strutturato, programmi giornalieri routinari e prevedibili, crei coerenza di approccio tra i diversi operatori coinvolti nella presa in carico.

27 e se i problemi di comportamento persistono? analisi funzionale del comportamento

28 Un compagno per amico: il percorso obbligato per l integrazione Stabilire un clima inclusivo all interno delle classi; Lavorare sulla conoscenza del deficit; Usare strategie che enfatizzano l aiuto e la collaborazione (tutoring e apprendimento cooperativo)

29 L autismo va affrontato con umiltà: non esistono ricette e non esistono scorciatoie e non si può improvvisare.

30 L educazione è il solo mezzo attraverso il quale i bambini con autismo possono apprendere quello che gli altri bambini apprendono facilmente da soli.

31 il tempo non può essere sprecato, lasciato inutilmente scorrere.. il tempo è unico e prezioso, quindi, non potremo sollecitare una seconda volta....il tempo di cui parliamo è innanzi tutto tempo di una vita, tempo che passa e non ritorna..

32 La qualità di vita e la possibilità di partecipare al mondo sociale, vivendo esperienze gratificanti e dotate di significato, dipendono quindi molto dalla fortuna di avere incontrato operatori preparati

33 Riflessione: MISSION IMPOSSIBLE???

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35 GRAZIE Dott.ssa Luisa Di Pietro

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