Progetto Badabene e innovazioni del sistema di assistenza domiciliare

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1 CONVEGNO: NUOVA DOMICILIARITÀ Esperienze, scenari e proposte per il welfare metropolitano Venerdì 17 gennaio 2014 C/O Pubblico- Il Teatro di Casalecchio di Reno in collaborazione con Chris Tomesani Responsabile dell Ufficio di Piano del Distretto di Bologna Massimo Zucchini Responsabile Ufficio Fragilità, Non Autosufficienza e disabilità Comune di Bologna Progetto Badabene e innovazioni del sistema di assistenza domiciliare

2 Innovazioni del sistema di assistenza domiciliare della Città di Bologna 17 gennaio 2014

3 Alcuni dati di contesto La ricerca condotta da Cergas Bocconi nel 2013 nell'ambito del progetto di modernizzazione dell'ausl e della Provincia di Bologna finanziato dalla Regione Emilia-Romagna ha evidenziato i seguenti dati relativi all'ambito provinciale: Popolazione Stima anziani non autosufficienti Anziani in carico ai servizi pubblici Stima assistenti famigliari

4 Serie storica ore di assistenza domiciliare erogate nel Comune di Bologna* (* dato 2013 stimato sul consumo al 30/11/2013) Numero di ore erogate Convenzioni N. Utenti anno Ore anno/utente Circa

5 Interventi per mantenere anziani al domicilio, sostenere i caregivers e integrare le Assistenti Familiari nella rete dei servizi Beneficiari raggiunti dal contributo per la regolarizzazione badanti e che non ricevono già assegno di cura regionale (privilegiando chi ha ISEE < ) Mediante richiesta Punto Unico di Accesso ASP N Contributo Badabene (progetto Badabene - Inpdap) 110 Contributo (progetti Fondazione Del Monte, Carisbo, donazioni privati) 127 TOT. 237 Beneficiari raggiunti dal contributo alla cura erogati dai Quartieri a seguito valutazione non autosufficienza UVG (progetto Badabene Inpdap) 40

6 Quali criticità mostra il modello attuale di assistenza domiciliare? - CALO DELLA DOMANDA: la richiesta di assistenza domiciliare registrata dai Servizi Sociali Territoriali è in calo costante, pur continuando ad aumentare il bisogno di cure al domicilio della popolazione anziana e non autosufficiente. Il cittadino soddisfa parte del proprio bisogno acquistando servizi nel mercato privato. - LIMITAZIONI DELL'OFFERTA: la mancanza di risorse per lo sviluppo degli interventi di welfare, combinandosi con l aumento del costo dei servizi (effetto accreditamento e aumento del costo del lavoro), ha prodotto una inevitabile diminuzione dell offerta. - MODELLO PRESTAZIONALE: il modello di erogazione per singola prestazione degli interventi domiciliari rallenta il processo di accesso ed erogazione dell'assistenza e lascia al cittadino il compito di ricomporre l'insieme degli interventi.

7 Come innovare il nostro sistema di assistenza domiciliare? 1. SEMPLIFICAZIONE dei processi nella fase di valutazione e ammissione alle prestazioni focalizzando l'attenzione sul bisogno e sulle conseguenti risposte possibili, piuttosto che sulla singola prestazione (costruzione di un'unica linea d'intervento sulla domiciliarità che possa prevedere diverse prestazioni); 2. PERSONALIZZAZIONE degli interventi sia in fase di definizione del Piano degli Interventi, sia, soprattutto, in fase di adeguamento dell'intervento in relazione al mutare del bisogno (aggravamento, necessità di ricovero di sollievo, ecc.); 3. INTEGRAZIONE degli interventi dei servizi sociali territoriali con quelli erogati dal Servizio Infermieristico e con quelli acquistati dal cittadino.

8 Innovazioni del modello di assistenza domiciliare bolognese 1. Introduzione dei Profili di Bisogno/Profili Assistenziali come strumento di valutazione integrata e ammissione alle prestazioni da parte dei Servizi Sociali Territoriali. 2. Semplificazione delle Unità di Valutazione Multidimensionale per aumentare il numero di casi a presa in carico integrata in particolare con il servizio domiciliare infermieristico. 3. Costituzione di Nuclei per la domiciliarità in capo all'asp composta da operatori (assistenti sociali e RAA) che gestiscano l'erogazione personalizzata delle prestazioni contenute nel Profilo Assistenziale. 4. Integrazione dei Profili Assistenziali con gli interventi delle Assistenti famigliari attraverso funzioni di orientamento, supporto alla ricerca e contributi per l'assunzione. 5. Attribuzione al Servizio Sociale Ospedaliero di funzioni inerenti le prestazioni al domicilio per le Dimissioni protette.

9 Flusso accesso valutazione - erogazione prestazioni di assistenza domiciliare

10 Attori coinvolti Cittadino/Caregiver Servizi Sociali Territoriali Servizi Sanitari Servizio Sociale Distrettuale Nucleo per la domiciliarità Gestori

11 Profili Assistenziali I Servizi Sociali e le UVM valutano con opportuni strumenti tecnici validati e regolamentati: il bisogno dell anziano: PROFILO A: Anziano completamente dipendente: allettato/completamente non autosufficiente/ con grave deterioramento cognitivo associato a disturbi del comportamento PROFILO B: Anziano non autosufficiente con rilevante e grave compromissione dell autonomia funzionale e/o deterioramento cognitivo PROFILO C: Anziano lievemente non autosufficiente con necessità di supervisione e aiuto per l espletamento delle attività della vita quotidiana la presenza e l'adeguatezza della rete sociale: SOTTO-PROFILO 1: assenza di rete familiare/sociale adeguata SOTTO-PROFILO 2: presenza di rete familiare/sociale parzialmente adeguata (con difficoltà moderate/gravi) SOTTO-PROFILO 3: presenza di rete familiare/sociale adeguata Ad ogni profilo viene associato un pacchetto di prestazioni possibili quali assistenza domiciliare, inserimento di sollievo in struttura residenziale, inserimento in centro diurno, telesoccorso, tele-compagnia, ecc.

12 Nucleo per la domiciliarità in capo ad ASP Città di Bologna Gestisce i progetti promossi dall INPS È il punto di riferimento cittadino per l integrazione delle assistenti familiari nella rete dei servizi Pianifica con e per il cittadino gli interventi da attuare

13 ACCESSO Servizio Sociale Territoriale o Punto Coordinamento Assistenza Primaria o Servizio Sociale Ospedaliero (in caso di dimissioni) Schema di flusso del sistema VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE Territoriale o Ospedaliera PIANIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI (assistenza domiciliare, centro diurno, ricovero temporaneo di sollievo) Nucleo per la domiciliarità ASP VALUTAZIONE PIANO ASSISTENZIALE INDIVIDUALIZZATO Servizio Sociale Territoriale ATTUAZIONE PIANO DEGLI INTERVENTI (assistenza domiciliare, centro diurno, ricovero temporaneo di sollievo) Gestori

14 Grazie per l attenzione

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