IL PROFILO DEI FAMILIARI
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- Evaristo Giuseppe Contini
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2 L INDAGINE EMPIRICA Obiettivo: la ricerca è una prosecuzione dello studio svolto nel 2011 sugli anziani non autosufficienti per sottolineare la necessità di adottare una nuova forma di welfare di fronte ad una sempre più carente disponibilità di risorse Interviste face to face a tre differenti tipologie di soggetti: i familiari dei non autosufficienti gli operatori socio assistenziali lebadanti Somministrazione di questionari ad hoc per ogni diversa tipologia di soggetto modalità di contatto degli intervistati tramite conoscenza diretta disponibilità delle famiglie, badanti e operatori a partecipare all indagine attività di coordinamento e formazione da parte dei referenti provinciali 120 interviste ripartite per provincia e per tipologia di soggetti: 60% familiari; 30% badanti; 10% assistenti domiciliari Belluno e Rovigo(10), Padova, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza(20)
3 IL PROFILO DEI FAMILIARI Per assistere il proprio familiare: (% calcolate sul totale dei rispondenti) Ha usufruito di ferie / permessi Ha usufruito della legge 104 Si è licenziato / È stato licenziato Riduzione dell'orario di lavoro / part time Pensionamento anticipato Ha cambiato occupazione 12,4% 7,9% 4,5% 3,4% 22,2% 28,6% Ho mantenuto la stessa occupazione / mansioni 24,5% Non sono solo le donne a svolgere un servizio di assistenza: circa un terzo degli intervistati è di sesso maschile Le donne ricorrono maggiormente a ferie e permessi ed evidenziano una maggiore tendenza a licenziarsi o cambiare occupazione Legge 104: tre su dieci non conoscono la normativa, soprattutto i dipendenti nel settore privato
4 IL PROFILO DEGLI ASSISTITI Dove vive il non autosufficiente? 58,2% 62,7% ,6% 32,7% 11,2% 4,6% Nella sua abitazione/ In casa della famiglia alloggio che lo accudisce Altra struttura di assistenza I risultati delle due rilevazioni confermano la tendenza a trattenere il familiare all interno delle mura domestiche Ladecisioneditenerelapersonaincasaèdovutageneralmenteamotiviaffettivioda un espressa volontà dell assistito Si tratta di persone che nella maggior parte dei casi hanno bisogno di un assistenza totale
5 LE MODALITÀ DI ASSISTENZA 1/6 A chi si è rivolto all inizio quando ha dovuto affrontare il problema dell assistenza del familiare? (% calcolate sul totale dei rispondenti) Medico di base ASL 56,1% 52,6% Conoscenti Comune Organizzazioni sindacali Patronati Altro 27,2% 23,7% 21,9% 17,5% 7,9% Si percepisce la mancanza di un soggetto di riferimento a cui rivolgersi per avere un primo orientamento sulle modalità di assistenza Le indicazioni del medico di base e delle ASL spesso vengono integrate con le informazioni di conoscenti ed altri soggetti, ma non sempre sono complete I comuni spesso non offrono un servizio che corrisponde a quanto previsto nella loro carta servizi
6 LE MODALITÀ DI ASSISTENZA 2/6 Quali sono i principali problemi che ha incontrato, quando ha iniziato ad affrontare il problema dell assistenza del familiare? (% calcolate sul totale dei rispondenti) Riconoscimento / ottenimento dell'invalidità Dotazione delle apparecchiature necessarie Mancanza di informazioni 43,6% 42,7% 59,1% Cambio di alloggio / mancanza di spazi Altro 8,2% 20,9% In6casisu10sirilevaladifficoltàdiottenereilriconoscimentodellostatodiinvalidità della persona per la lunghezza degli iter burocratici e degli accertamenti clinici Il reperimento degli strumenti/ attrezzature spesso diventa un problema quando la famiglia non riceve un supporto da parte delle ASL e strutture sanitarie del territorio Lo scarso ricorso all amministratore di sostegno può generare problemi nella gestione amministrativo/ burocratica dei beni ed attività del non autosufficiente
7 LE MODALITÀ DI ASSISTENZA 3/6 Quante persone in famiglia si occupano della cura / assistenza del familiare? 32,0% 38,8% 21,4% 7,8% Uno Due Tre Oltre tre L attività di assistenza in genere viene svolta collettivamente coinvolgendo in media almeno due persone del nucleo familiare In circa 1 famiglia su 3 la gestione dell assistito ricade su un unica persona, specie se non risulta occupata L assistenza 24 h su 24 h riguarda il 43,5% degli intervistati, riguardando per lo più casalinghe e pensionati.
8 LE MODALITÀ DI ASSISTENZA 4/6 Come affronta l assistenza in termini economici? (% calcolate sul totale dei rispondenti) Con le risorse del non autosufficiente Con le risorse del nucleo familiare Con risorse pubbliche 75,7% 84,3% 54,9% 63,5% 28,5% 52,2% Con le risorse di soggetti terzi 4,8% 4,3% Lerisorsedelnonautosufficientemoltospessononbastanoesuoltre6famigliesu10 grava l onere di sostenere economicamente l assistito Solo 1 famiglia su 2 beneficia dei contributi pubblici, a conferma della necessità di una maggiore attenzione da parte del sistema sanitario locale
9 LE MODALITÀ DI ASSISTENZA 5/6 Quali soggetti vengono coinvolti nell assistenza del familiare? Quali altri soggetti esterni vengono coinvolti? Ass. volontariato / Coop. 39,4% 37,5% 46,2% 62,5% 53,8% ASL / Distretto sanitario Servizi privati Comune Altri parenti / conoscenti 35,4% 22,2% 10,1% 7,1% Comunità parrocchiale 4,0% Amministratore di sostegno 2,0% Solo il nucleo familiare Anche soggetti esterni Altro 7,1% In oltre la metà dei casi si fa ricorso a figure esterne per supportare la famiglia nell attività di assistenza, in primis addetti di associazioni di volontariato e cooperative Esiste un elevata domanda di servizi esterni, confermata anche dai risultati della precedente indagine in cui oltre il 60% delle famiglie si rivolge / intende rivolgersi all esterno 1 famiglia su 3assume una badante, che nellamaggior parte dei casi si reperisce tramite il passaparola, soprattutto se ha già svolto un esperienza analoga in Italia
10 LE MODALITÀ DI ASSISTENZA 6/6 Quale intervento / misura suggerirebbe per migliorare il servizio di assistenza domiciliare? (% calcolate sul totale dei rispondenti) Integrazioni degli assegni di cura / accompagnamento Detrazioni fiscali per la famiglia del non autosufficiente Riconoscimento giuridico e previdenziale del servizio di assistenza svolto Migliorare il servizio delle ASL Contributo per l'assunzione delle badanti Migliorare il servizio di informazione sulle modalità di assistenza Flessibilità degli orari di lavoro / richiesta permessi o aspettativa Implementare servizi comunali Costruire nuove strutture per l'accoglimento dei non autosufficienti 48,7% 46,2% 38,5% 37,6% 30,8% 27,4% 24,8% 73,5% 67,5% 1 integrare gli assegni di cura e accompagnamento 2 prevedere detrazioni fiscali per chi si fa carico dell assistenza del non autosufficiente 3 ottenere il riconoscimento giuridico-previdenziale del servizio di assistenza svolto
11 FOCUS: GLI OPERATORI SOCIO-ASSISTENZIALI Qual è la Sua struttura di appartenenza? Quali mansioni svolge? ASL / Distretto sanitario 36,6% Somm. medicine / cure infermieristiche 61,3% Cooperativa Associazione di volontariato Comune 7,3% 12,2% 26,8% Supp. negli spostamenti esterni / deambulazione Gestisce la casa 54,8% 41,6% Impresa/ servizi privati 4,9% Tiene compagnia all'assistito 38,7% RSA 4,9% Altro 16,1% Altro 7,3% Il 60% degli intervistati detiene la qualifica OSS e fanno riferimento alle strutture sanitarie del territorio(36,6%) o a qualche cooperativa(27%) Svolgono principalmente assistenza sanitaria, anche se a seconda della struttura di appartenenza si distinguono differenti specializzazioni: ass. volontariato intrattenimento; coop. e addetti comunali spostamenti; ASL e RSA somm.ne cure Ilserviziovienesvoltoquotidianamente(5halgiorno)oaturni(soprattuttoperchiè incaricato degli spostamenti)
12 FOCUS: LE BADANTI Ha maturato altre esperienza in Italia? Come valuta il rapporto con i familiari / parenti dell assistito? No 30,0% Si 70,0% Una 28,6% Due 35,7% Tre 21,4% Oltre 3 14,3% Buono 61,5% Solo di lavoro 7,1% Difficile 0,6% Molto buono 30,8% Le badanti intervistate provengono per lo più dall Europa dell Est e hanno già maturato in passato altre esperienze analoghe in Italia Nel complesso il rapporto con i parenti dell assistito è buono anche se l inserimento nel contesto familiare non sempre è immediato: oltre ai problemi di lingua che all inizio possono generare qualche incomprensione, in alcune circostanze si registra qualche dissidio legato agli accordi sulla retribuzione e sulla concessione dei permessi. Nei rapporti con l assistito si rilevano, in alcuni casi, difficoltà di adattamento a differenti stili di vita
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