ASL della provincia di Cremona Associazione di Volontariato Gruppo articolo 32 A.O. di Cremona
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1 ASL della provincia di Cremona Associazione di Volontariato Gruppo articolo 32 A.O. di Cremona PROGETTO SPERIMENTALE DI MIGLIORAMENTO DELL ASSISTENZA AGLI STRANIERI TEMPORANEAMENTE PRESENTI (STP) SUL TERRITORIO DELL ASL DELLA PROVINCIA DI CREMONA (a norma della Circolare Regionale prot del 3 febbraio 2009)
2 Il presente progetto sperimentale organizza i rapporti tra ASL, Volontariato e Azienda Ospedaliera (A.O.) di Cremona al fine di perseguire il miglioramento dell assistenza a quei soggetti che non presentano i requisiti per essere inseriti a pieno titolo nella rete del Sistema Sanitario Nazionale. Il percorso assistenziale che sarà descritto si orienta a evitare quegli ostacoli di tipo burocratico - amministrativi che potrebbero scoraggiare l accesso alle cure. INTRODUZIONE E una constatazione, da molti anni, che vari cittadini stranieri non comunitari sono presenti sul nostro territorio nazionale pur non essendo in regola con le norme relative all ingresso e al soggiorno in Italia. In pratica si possono annoverare tra i così denominati clandestini ai quali bisogna aggiungere tutti coloro che non abbiano richiesto il permesso di soggiorno entro il termine perentorio di otto giorni dall ingresso regolare in Italia. Tali persone possono accedere alle prestazioni sanitarie tramite il tesserino o codice STP (Straniero Temporaneamente Presente). L assegnazione del codice STP avviene in sede di prima erogazione dell assistenza presso specifici luoghi di cura (Pronto soccorso, Consultori). Le conseguenti prestazioni all accesso alla struttura sanitaria vengono effettuate assegnando un codice regionale a sigla STP, che viene inserito in alternativa al codice fiscale. A queste persone irregolari, in pratica stranieri non comunitari non regolarmente presenti sul territorio italiano, alle quali si possono aggiungere nomadi, persone senza fissa dimora, ecc., sono assicurate nelle strutture pubbliche e private accreditate del SSN limitate prestazioni sanitarie che si richiamano a bisogni di urgenza e di sanità pubblica. Tali prestazioni sono riassumibili nelle seguenti: - cure ambulatoriali ed ospedaliere, urgenti o comunque essenziali, ancorché continuative, per malattia e infortunio; - interventi di medicina preventiva e prestazioni di cura ad esse correlate, a salvaguardia della salute individuale e collettiva, e precisamente: tutela della gravidanza e della maternità; tutela della salute del minore; vaccinazioni secondo la normativa e nell ambito di interventi di prevenzione collettiva autorizzati dalle Regioni; interventi di profilassi internazionale; profilassi, diagnosi e cura delle malattie infettive ed eventuale bonifica dei relativi focolai. Per cure urgenti /essenziali si devono intendere le cure che non possono essere differite senza pericolo per la vita o danno per la salute della persona. Tra queste anche prestazioni sanitarie, diagnostiche e terapeutiche, relative a patologie non pericolose nell immediato e nel breve termine, ma che nel tempo potrebbero determinare maggiore danno alla salute o rischi per la vita (complicanze, cronicizzazioni o aggravamenti). Per cure continuative si intendono quelle tese ad assicurare all infermo il ciclo terapeutico e riabilitativo completo riguardo alla possibile risoluzione dell evento morboso.
3 In definitiva allo stato attuale nel nostro territorio le prestazioni di cui sopra sono erogate dai Pronto Soccorso delle Aziende Ospedaliere, dai Consultori Familiari, dai Servizi delle Dipendenze e dall Area di Prevenzione Medica. Non è prevista l assistenza da parte dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta. OBIETTIVI L organizzazione assistenziale descritta sul presente documento/progetto di intesa tra i vari soggetti coinvolti nella rete assistenziale, interpretando anche le indicazioni fornite dagli organi tecnici regionali con nota prot del 3 febbraio 2009, si pone i seguenti obiettivi: - Assicurare un assistenza medica primaria che prescinda dall esistenza di problemi esclusivamente urgenti/essenziali e di sanità pubblica con la possibilità di usufruire di prestazioni diagnostiche e terapeutiche più ampie. - Contenere ed ottimizzare l afflusso degli utenti extracomunitari irregolari verso gli studi di Medicina Generale, Pronto Soccorso e altri ambiti di cura non contemplati. - Prevenire le malattie infettive tra le persone in argomento anche per evitare la loro diffusione tra la popolazione generale e nelle collettività. ORGANIZZAZIONE DELL ASSISTENZA Vale la pena premettere che quanto riportato costituisce un percorso sperimentale che in corso di attuazione potrà essere modificato in condivisione con le parti interessate. In prima istanza si pensa di attuare quanto di seguito riportato, avvalendosi di un solo studio medico gestito da gruppo articolo 32 dislocato nella sola città di Cremona. La validità dell esperienza proposta sarà valutata anche ai fini dell attivazione di eventuali altri studi medici presso altre località della provincia. 1) Assistenza Medica Primaria Tale assistenza è assicurata con modalità autonome (orari, sede, ecc.) da parte di medici volontari dell Associazione Gruppo articolo 32. Lo studio medico utilizzato allo scopo dovrà essere in regola con norme igieniche - sanitarie in materia. Nessun onere sarà a carico della ASL. I medici volontari operanti presso gli Ambulatori in uso all ASSOCIAZIONE GRUPPO ART. 32 avranno la facoltà di assegnare, ai fini degli obiettivi sopra dichiarati e nel rispetto delle regole vigenti, il codice STP e relativo tesserino (vedi allegato 1), rilasciati alla Associazione dall Azienda Istituti Ospitalieri di Cremona in base alle esigenze. Al riguardo si ricorda che il tesserino STP è individuale, ha durata semestrale rinnovabile ed è composto da sedici caratteri: tre per la sigla STP, sei costituiti dal codice ISTAT relativo alla Regione e alla struttura pubblica che rilascia il codice e sette come numero progressivo attribuito al momento del rilascio. 2) Prescrizioni diagnostiche e di ricovero
4 I medici volontari di cui al punto 1), nel rispetto dei principi generali di appropriatezza della prescrizioni sanitarie, provvederanno a chiedere al Centro Unico di Prenotazione (CUP) o ai Pronto Soccorso della A.O. di Cremona gli accertamenti necessari per lo svolgimento della propria opera. Le prescrizioni possono riguardare le seguenti aree: - visite specialistiche - analisi di laboratorio ed esami strumentali - richieste di ricovero Poiché diversi volontari operanti nello studio di cui al punto 1 sono dipendenti dell A.O. di Cremona, per la prescrizione delle prestazioni nell ambito dell ambulatorio stesso, si ritiene opportuno, in questa fase sperimentale, autorizzare l utilizzo del ricettario regionale rilasciato dall Azienda Ospedaliera. Per le proposte di ricovero e le altre prestazioni per le quali il paziente viene inviato al Pronto Soccorso, la richiesta dovrà essere redatta su ricettario bianco dell Associazione di Volontariato. Il paziente sarà accettato al triage seguendo le normali procedure. Il ricorso a tale ricettario è condizionato dall esistenza di disposizioni vigenti e di un contesto sanitario in evoluzione che rendono non opportuna l assegnazione del ricettario del S.S.R. ai singoli medici dell organizzazione di volontariato. Le prescrizioni di visite specialistiche, analisi di laboratorio ed esami strumentali devono pervenire ai punti di prenotazione / accettazione dell Azienda Ospedaliera. Qualora riguardino pazienti STP devono essere corredate dalla dichiarazione del medico prescrittore riguardante il carattere di essenzialità o continuatività rispetto a prestazione urgente (utilizzando la modulistica in uso presso l A. O. allegato 2). Per le richieste di ricovero e per tutte le prestazioni richieste al Pronto Soccorso, saranno invece i medici di quest ultimo a provvedere alla relativa dichiarazione di urgenza. 3) Assistenza farmaceutica L ASL della provincia di Cremona garantisce in forma gratuita la distribuzione di farmaci ai cittadini irregolari per il tramite dell ambulatorio STP organizzato dal volontariato. - Distribuzione farmaci di base Presso tale ambulatorio saranno adeguatamente conservati e custoditi un pool di farmaci per far fronte alla distribuzione urgente. Al tal fine sarà condiviso con i medici volontari un elenco di farmaci, individuati tra quelli indicati nella Classe A, al fine di assicurare una prima fornitura. La dotazione, la corretta tenuta e la distribuzione di detti farmaci è gestita sotto la diretta responsabilità di un referente medico dello studio in rappresentanza di tutti i medici. Successivi approvvigionamenti, saranno richiesti tramite un apposito modulo, fornito dall ASL, da inoltrare tramite fax od ai seguenti recapiti: fax assterritoriale.dcp@aslcremona.it telef (Sig. Ornella Galelli). - Distribuzione farmaci per cure continuative
5 L Asl provvederà anche a fornire farmaci per eventuali terapie croniche per particolari patologie croniche (es. ipertensione arteriosa, asma bronchiale, BPCO, ecc.). Anche in questo caso gli approvvigionamenti saranno garantiti a seguito di richiesta specifica su apposito modulo fornito dall ASL della tipologia e del quantitativo di farmaci necessari Il ritiro dei farmaci avverrà da parte di personale incaricato dal Gruppo articolo 32 nominativamente reso noto alla A.S.L. La struttura di volontariato dovrà garantire l utilizzo appropriato dei farmaci anche in riferimento alle note AIFA, sorvegliando che la terapia venga assunta correttamente. L ASL monitorerà le forniture tramite specifico centro di costo. PARTECIPAZIONE ALLA SPESA SANITARIA (TICKET) Secondo le vigenti normative sia i pazienti stranieri STP, sia i cittadini comunitari senza copertura sanitaria (CSCS) hanno diritto alle prestazioni urgenti, essenziali o continuative rispetto alle urgenti con pagamento per intero della prestazione, salvo che si trovino in stato di indigenza, nel qual caso usufruiscono delle prestazioni di cui sopra alle stesse condizioni dei cittadini italiani. L indigenza può essere attestata attraverso autodichiarazione presentata su apposito modulo conforme a quello regionale ( dichiarazione d indigenza ) allegato alla Circolare di Regione Lombardia n (vedi allegato 3). Tale dichiarazione, presentata alle strutture di prenotazione /accettazione dell Azienda Ospedaliera in accompagnamento alla prescrizione medica, permette di pagare, a parità di condizioni con i cittadini italiani, anziché l intera tariffa, il solo ticket. Si precisa inoltre che, poiché la partecipazione alla spesa avviene a parità di condizioni con i cittadini italiani, agli stranieri temporaneamente presenti (STP) e ai comunitari CSCS devono intendersi estese, qualora ne ricorrano le condizioni, le esenzioni previste per limiti di reddito, per età e per patologia, pur in assenza di regolare tessera di esenzione, come da nota regionale prot. n del In relazione poi a quanto previsto dall'art. 1, commi 4 e 5 del D.lgs 124/98, sono escluse dal ticket le prestazioni erogate a fronte di particolari condizioni di interesse sociale: prestazioni specialistiche rese nell'ambito di programmi organizzati di diagnosi precoce e prevenzione collettiva (screening) prestazioni finalizzate alla tutela della maternità, definite dal decreto del Ministero della Sanità 10 settembre 1998 prestazioni finalizzate alla tutela della salute collettiva obbligatorie per legge o disposte in caso di epidemie prestazioni volte alla tutela dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati, limitatamente alle prestazioni di cui alla legge n. 210/1992 i vaccini per le vaccinazioni non obbligatorie di cui all'art. 1, comma 34 della legge 23 dicembre 1996, n.662, quali antimorbillosa, antirosolia, antiparotite, anti Haemophylus influenzale di tipo B, nonché quelli previsti da programmi approvati con atti formali delle regioni nell'ambito della prevenzione delle malattie infettive nell'infanzia prestazioni finalizzate alla prevenzione della diffusione dell'infezione da HIV.
6 RISULTATI ATTESI - Prevenzione delle malattie infettive e della loro diffusione tra la popolazione e nella collettività. - Semplificazione e chiarezza dei percorsi di assistenza garantiti ai cittadini extracomunitari irregolari. - Prevenzione di episodi indicativi di disagio sanitario. RIEPILOGO DELLE COMPENZE DEI SOGGETTI COIVOLTI 1) ASL - fornitura dei farmaci a titolo gratuito e relativo monitoraggio (secondo la lista concordata dei farmaci di base ); - fornitura di farmaci per cure continuative a pazienti che abbiano particolari patologie; - apposizione del proprio logo sul ricettario bianco in dotazione ai medici volontari per la richiesta di prestazioni specialistiche; - erogazione delle prestazioni quando di competenza dei Consultori, del Servizio per le Dipendenze (SERD) e dell area di Prevenzione Medica. 2) Volontariato - Messa a disposizione di spazi adeguati rispondenti ai requisiti igienico-sanitari per il ricevimento e visita delle persone; - Individuazione formale di un referente medico del centro di volontariato, da comunicare all ASL, al quale attribuire le funzioni di coordinamento delle attività svolte, di interfaccia nei confronti dell A.S.L. per tutti gli aspetti organizzativi, igienico-sanitari, nonché di monitoraggio circa i contenuti del presente Progetto; - reclutamento e presenza del personale volontario medico, adeguatamente formato, e dotato di attrezzature idonee; - prescrizione delle prestazioni ritenute opportune ed approvvigionamento dei farmaci e distribuzione dei medesimi secondo le indicazioni del presente protocollo; - trasmissione semestrale al Direttore Sanitario dell A.S.L. di una rendicontazione delle prescrizioni effettuate, suddivise per tipologia (visite specialistiche, analisi di laboratorio, esami strumentali, richieste di ricovero, altro); - trasmissione annuale al Direttore Sanitario di una relazione di natura statistico-epidemiologica riferita agli accessi al servizio (n persone che hanno usufruito del servizio, n visite, area geografica, patologie,.). 3) Strutture accreditate (A.O. di Cremona) - Accettazione delle prescrizioni di accertamenti redatte dai medici volontari del gruppo articolo 32 : prenotazione tramite i canali ordinari delle prestazioni richieste, effettuazione delle prestazioni; - disponibilità dei propri medici specialisti a garantire l ordinaria attività prescrittiva di ulteriori accertamenti di cui il paziente possa avere necessità in seguito alla visita eseguita;
7 - rendicontazione delle prestazioni erogate a favore dei pazienti inviati, nel rispetto delle norme vigenti e secondo le modalità già in essere. CONCLUSIONI 1) Incontri di monitoraggio Per garantire la corretta attuazione del Progetto, valutandone i risultati e le eventuali criticità, si prevede di istituzionalizzare un incontro almeno semestrale con la partecipazione dei seguenti soggetti: Direttore Sanitario ASL o suo delegato Direttore Sanitario A.O. o suo delegato Direttore del Dipartimento P.A.C. o suo delegato Direttore del Dipartimento di Cure Primarie o suo delegato Referente Medico dell Associazione di volontariato ed eventuale altri collaboratori che riterrà opportuno tale referente. Al bisogno saranno coinvolti anche i seguenti Responsabili: Direttore del Dipartimento di Prevenzione Medica o suo delegato Direttore del Dipartimento Attività Socio Sanitarie Integrate (A.S.S.I.) o suo delegato 2) Divulgazione del progetto I contenuti del presente Progetto saranno resi noti subito in prima istanza ai seguenti soggetti: - Associazioni del territorio che si occupano di immigrazione. - Dipartimento ASSI per informazione in particolare verso i Consultori Familiari e i SERD - Dipartimento di Prevezione Medica - Presidi di Pronto Soccorso dell A.O. di Cremona - Medici e Pediatri di Famiglia - Medici di Continuità Assistenziale 3) Durata Il presente Progetto ha la durata di 18 mesi dalla data di sottoscrizione, salva diversa volontà manifestata formalmente da una delle parti, ovvero in forza di diverse disposizioni normative che dovessero intervenire in materia. Allegati n 3
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