Esercizi di vicinato Medie strutture vendita

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1 La ricerca si propone di fornire un aggiornamento della realtà distributiva al dettaglio della provincia di Brescia, alla data del 2005, evidenziando i dati sulla stessa, organizzati per tipologia di vendita, per settore merceologico, per localizzazione territoriale, sia come numero di unità locali che come superficie di vendita delle stesse. Una prima annotazione sulla rilevanza del commercio (complessivamente considerato) nel contesto dell economia della provincia di Brescia, è espressa dai valori censuari 2001: le imprese commerciali rappresentano il 25% delle unità locali produttive della provincia di Brescia ed i addetti il 14,5% degli addetti. Il suo peso è andato diminuendo in termini di unità locali (era del 33% nel 1981) ed è rimasto stabile invece sotto il profilo occupazionale (15%). Anche nell ultimo decennio i livelli occupazionali presentano un incremento numerico del 3,1% ( unità). La ricerca tuttavia prende in esame il solo commercio al dettaglio, rappresentato dalle attività che vendono al consumatore finale in sede fissa. Si tratta di complessivi esercizi commerciali, così suddivisi: facenti capo al settore alimentare e riconducibili al settore non alimentare. Esercizi commerciali al 2005 Provincia di Brescia Numero punti vendita Superficie di vendita Mq. Alim. Non Alim. Totale Alim. Non Alim. Totale Esercizi di vicinato Medie strutture vendita Grandi strutture vendita 48* ** Totale Fonte: Elaborazioni Istituto Policleto su Osservatorio del commercio della Regione Lombardia Legenda: Esercizi di vicinato negozi inferiori ai 150 mq (250 mq nei Comuni oltre i abitanti) Medie strutture vendita negozi tra i 151 ed i mq (2.500 nei Comuni oltre i abitanti) Grandi strutture vendita negozi superiori ai mq (2.500 nei Comuni oltre i abitanti) * Compresi i centri commerciali con presenza di un ipermercato ** Superficie di vendita delle strutture alimentari o Centri Commerciali con presenza di strutture alimentari.

2 Sotto il profilo della superficie di vendita il dimensionamento della rete distributiva bresciana appare rilevante: complessivamente dai punti vendita della provincia sono utilizzati mq. La densità commerciale evidenzia una dotazione di servizio pari a mq di area di vendita ogni abitanti e di un esercizio ogni 70 abitanti. Si tratta di valori che pongono la provincia di Brescia in una posizione di primato in Lombardia: la densità commerciale di mq/1.000 abitanti è superiore del 25% rispetto alla media regionale. I valori di densità commerciale (mq. di superficie di vendita ogni mq) sono simili a quelli della provincia di Mantova e la provincia di Brescia si colloca in assoluto al primo posto (rank) nella graduatoria generale ed al secondo posto nelle graduatoria delle singole tipologie commerciali. Densità commerciale: posizione della provincia di Brescia in Lombardia Tipologie Lombardia Brescia Valori valori Rank esercizi di vicinato medie strutture di vendita grandi strutture di vendita Totale Fonte: Ns. elaborazione su Osservatorio Commercio Regione Lombardia Legenda: valori = mq. di superficie ogni abitanti rank = posizione in graduatoria Dal punto di vista della distribuzione territoriale del servizio commerciale, tenendo presenti i sistemi urbani del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) emerge una forte concentrazione nell area di Brescia e hinterland e nel Garda, che arrivano alla soglia dei mq/1.000 abitanti. Anche la Val Camonica ha valori di densità commerciale leggermente più elevati della media provinciale. La minore dotazione si registra nelle zone della Val Trompia e di Chiari. Confrontando i dati del 2005 con la rilevazione effettuata dalla Provincia di Brescia nel 1998, si nota una riduzione del numero degli esercizi di vicinato alimentari (-209), trend che viene bilanciato da una crescita degli esercizi del settore non alimentare (+ 207). Un dato di crescita si registra nelle grandi strutture di vendita che passano da 47 a 75, con un incremento numerico del 59,7% e in termini di superficie di vendita del 92,8%. In sostanza è possibile affermare che il commercio al dettaglio nella provincia di Brescia non si trova di fronte a un dato eclatante e traumatico di riduzione del numero delle imprese, ma ad una consistente trasformazione tipologica, merceologica, dimensionale e localizzativa. Si è verificata cioè una sostituzione merceologica, tra gli esercizi del settore alimentare e quelli del non alimentare. Anche all interno dei due settori, sono emerse nuove specializzazioni (gelaterie, multietnici, gastronomie, erboristerie, telecomunicazioni, oggettistica, elettronica, ecc.) e ne sono 1

3 scomparse altre (macellerie, frutta e verdura, casalinghi, giocattoli, mercerie, cartolerie, ecc.), ma soprattutto sta avvenendo una modificazione dei luoghi del commercio, dai centri storici verso le zone esterne, in particolare i centri commerciali e le aree integrate, con lo sviluppo di una concorrenza fra tipologie che non riguarda più la sola offerta del punto vendita (assortimento, qualità, prezzo) ma che coinvolge sempre più i fattori di ubicazione quali l ambiente, la location e le qualità che questi aggiungono al punto vendita. Per quanto attiene alla grande distribuzione la densità commerciale (mq di superficie di ipermercati e supermercati ogni abitanti) in provincia di Brescia è la più elevata nel confronto con le altre realtà territoriali: 252 mq/1.000 abitanti contro una media regionale di 192 e, ulteriore raffronto, un dato medio nazionale di 153. Province Abitanti SUPERMERCATI IPERMERCATI TOTALE GRANDE DISTRIBUZIONE ALIMENTARE numero superficie densità numero superficie Densità numero Superficie densità Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese LOMBARDIA ITALIA Anche per i centri commerciali la densità commerciale della provincia di Brescia (mq di GLA gross losable area per abitanti) è quasi il doppio della media italiana (299 contro 152) e superiore del 28,3% alla media regionale. Indici di densità centri commerciali (mq GLA/1000 abitanti) all Numero GLA Abitanti Densità Brescia Lombardia Italia Fonti: Istituto Policleto, Ministero Attività Produttive, Consiglio Nazionale Centri Commerciali GLA: gross losable area (superficie a disposizione degli operatori a titolo di proprietà o altro titolo di godimento non gratuito per l esercizio della propria attività di vendita o di servizio) 2

4 L evoluzione storica dei diversi formati della g.d. alimentare è così rappresentata: anno supermercati ipermercati discount Come si può vedere il numero delle unità di vendita è stato costantemente in crescita e, salvo 2 eccezioni, si tratta di offerta aggiuntiva, in quanto nessun supermercato o ipermercato ha cessato l attività a seguito dell incremento della concorrenzialità delle nuove aperture. Ancor più significativi i dati relativi ai centri commerciali: anno aperture montante < / / / / / (previsioni) Le aziende commerciali bresciane del settore alimentare, che rappresentano il 42,7% della superficie di vendita totale della grande distribuzione alimentare, hanno inoltre fatto scelte di aggregazione per le politiche commerciali su scala regionale e su scala nazionale in modo consistente: i gruppi di acquisto regionali e nazionali rappresentano infatti il 42,4% della superficie di vendita totale, contro un totale del 27% delle aziende. Vi è infine una forte presenza europea nella distribuzione bresciana che si manifesta non solo nel coordinamento generale degli acquisti (il 53,1% della superficie di vendita è riconducibile ad aziende che partecipano a centrali d acquisto europee) ma anche nel controllo diretto delle aziende: il 29,6% delle titolarità aziendali fa capo a gruppi europei. 3

5 Le prospettive a medio e breve termine, ricavate sia da una valutazione sugli insediamenti già autorizzati e non ancora attivati (8 grandi strutture di vendita) che da una proiezione sull andamento storico del settore nell ultimo periodo, sono così riassumibili: tipologia tendenza esercizi di vicinato alimentari = - esercizi di vicinato non alimentari - medie strutture alimentari = + - superette - - discount + - supermercati + medie strutture non alimentari = + - specializzate + - generiche = - grandi strutture alimentari + - superstore = + - iper + grandi strutture non alimentari = - specializzate + - generiche - centri commerciali ++ Come si è visto le proiezioni interessano soprattutto la tipologia del centro commerciale. Questa formula distributiva che ha avuto un notevole sviluppo nell area bresciana è in realtà diventata un riferimento importante per le nuove aggregazioni commerciali: attualmente nei centri commerciali sono ubicate 23 grandi strutture di vendita, 207 medie strutture di vendita e 523 esercizi di vicinato. Complessivamente si tratta di 753 esercizi di vendita, pari al 5% circa delle unità locali dell intera provincia, in aggiunta ai quali vanno considerate altre 200 attività circa del settore della somministrazione di alimenti e bevande (bar e ristoranti), di artigianato di servizio (gelaterie, pizzerie al taglio, lavasecco, tacchi e chiavi, parrucchieri ed estetiste, ecc.) e di attività paracommerciali (sportelli bancari, assicurazioni, agenzie viaggio, ecc.). Le ultime realizzazioni, peraltro, propongono un sempre più consistente incremento quantitativo delle gallerie commerciali rappresentato da piccoli punti vendita ad alta specializzazione. Tale entità è destinata ad accrescersi con le nuove realizzazioni, raggiungendo i 950 esercizi di vendita. 4

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