Figura 13 - Conglomerato bituminoso fresato tramite fresatrice
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- Ugo Casini
- 7 anni fa
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1 Il conglomerato riciclato Per conglomerato riciclato, si intende il conglomerato bituminoso preesistente riciclato proveniente dalla frantumazione in frantoio di lastre o blocchi di conglomerato demolito con sistemi tradizionali, oppure dalla fresatura in sito eseguita con idonee macchine (preferibilmente a freddo). Figura 13 - Conglomerato bituminoso fresato tramite fresatrice Le percentuali in peso di materiale riciclato, riferite al totale della miscela degli inerti, devono essere comprese nei limiti di seguito specificati: conglomerato per strato di base : 30% conglomerato per strato di collegamento : 25% conglomerato per tappeto di usura : 20% Per la base può essere utilizzato conglomerato riciclato di qualsiasi provenienza; per il binder può essere utilizzato solo materiale proveniente da vecchi strati di collegamento ed usura ed infine per il tappeto, materiale provenienti solo da questo strato. 31
2 La miscela La miscela degli aggregati di primo impiego e del conglomerato da riciclare, da adottarsi per i diversi strati, deve avere una certa composizione granulometrica e lo stesso vale per la percentuale di legante (Capitolato speciale d appalto) 2. I valori limite per la composizione sono indicati nella Tabella 10. Per quanto riguarda la quantità di bitume nuovo, deve essere determinata mediante lo studio della miscela con metodo volumetrico o in alternativa, il metodo Marshall. Tabella 10 Valori limite per la composizione di una miscela di aggregati per miscele tradizionali Tabella 11 - Metodo volumetrico per la determinazione della quantità d bitume per miscele tradizionali Tabella 12 - Metodo Marshall per la determinazione della quantità d bitume per miscele tradizionali 32
3 1.3.3 Produzione di miscele speciali I manti di usura speciali sono conglomerati che, grazie alle particolari caratteristiche granulometriche e alla elevata qualità dei materiali costituenti, consentono di pervenire a prestazioni di livello superiore in termini di durabilità, stabilità e sicurezza (Capitolato speciale d appalto) 5. Tra i più diffusi manti di usura speciali sono da considerare: 1. I tappeti drenanti; 2. I microtappeti a caldo; 3. Gli splittmastix. Per tutti questi manti, ed in particolare per i drenanti, l elevato contributo fornito alla sicurezza suggerisce una progressiva maggiore applicazione sia nel caso di pavimentazioni di nuove strade, sia nel rifacimento del manto di usura di pavimentazioni esistenti. 33
4 Strati di usura drenanti Gli strati di usura drenanti, sono tappeti dotati di elevata rugosità superficiale, drenanti e fonoassorbenti, in grado di fornire una buona aderenza anche in caso di pioggia e di abbattere il rumore di rotolamento. Figura 14 - Provino drenante (destra), chiuso (sinistra) Figura 15 - Sezione di provini drenanti e chiusi ( 6 Un conglomerato bituminoso di tipo drenante si può dire che rappresenta una novità nei concetti che hanno da sempre guidato le tecnologie delle pavimentazioni stradali, infatti i conglomerati tradizionali sono progettati con il minor numero possibile di vuoti per garantire impermeabilità e durabilità. Nel caso dei drenanti si va ad avere invece una pavimentazione con un elevato numero di vuoti il più possibile intercomunicanti fra loro per rendere possibile il deflusso dell'acqua. Il loro utilizzo permette di avere elevate prestazioni in merito a: aderenza anche in caso di pioggia; eliminazione della nebulizzazione dell'acqua presente sulla strada al passaggio dei veicoli; riduzione del rumore causato dal traffico (fonoassorbenza). rugosità superficiale; azione antispray; Questi prodotti sono particolarmente indicati per strade urbane ed extraurbane ad alta densità di traffico. ( 7 34
5 I Microtappeti a caldo Sono manti di spessore ridotto, caratterizzati da una elevata rugosità superficiale, parzialmente drenanti e fonoassorbenti. Lo split mastix asphaltic (SMA) Il conglomerato di usura antisdrucciolo Splittmastix asphalt è un conglomerato chiuso, impermeabile verso gli strati sottostanti, costituito da una miscela di pietrischetto, graniglia,sabbia (tutti da frantumazione) e filler impastato a caldo con bitume modificato. I vuoti della miscela derivanti dalla composizione granulometrica, sono riempiti dalla malta bituminosa realizzata dal bitume modificato e dal filler caratterizzata da elevata consistenza e coesione. Lo splittmastix può essere usato per realizzare strati di usura di strade sottoposte a condizioni severe di traffico e clima (anche per le piste di rullaggio negli aeroporti, per le pavimentazioni di ponti e di viadotti) e in alcuni casi può essere proposto in alternativa al conglomerato drenante fonoassorbente ( 9. Figura 16 - Asfalto Slittmastix ( 8 Come per i conglomerati bituminosi tradizionali, i manti di usura speciali sono formati da bitume o legante bituminoso, additivi ed infine aggregati di diversa granulometria. 35
6 Il legante I bitumi modificati sono bitumi semisolidi contenenti polimeri elastomerici e/o plastomerici che ne modificano la struttura chimica e le caratteristiche fisiche e meccaniche (Capitolato speciale d appalto) 5. In riferimento alla Tabella 13, per i conglomerati bituminosi drenanti il bitume deve essere del tipo A, per i microtappeti a caldo il bitume deve essere del tipo A ed infine per gli splittmastix, a seconda del tipo di strada, del traffico e della temperatura media della zona di impiego il bitume deve essere del tipo del tipo A oppure del tipo B. Tabella 13 - Tipo di bitume in riferimento alle diverse tipologie di conglomerato 36
7 Gli additivi Gli additivi sono prodotti naturali o artificiali che, aggiunti agli aggregato o al bitume, consentono di migliorare le prestazioni dei conglomerati bituminosi (Capitolato speciale d appalto) 5. Gli attivanti d adesione, sostanze tensioattive che favoriscono l adesione bitumeaggregato, sono additivi utilizzati per migliorare la durabilità all acqua delle miscele bituminose. Il loro dosaggio, da specificare obbligatoriamente nello studio della miscela, può variare a seconda delle condizioni di impiego, della natura degli aggregati e delle caratteristiche del prodotto. La scelta del tipo e del dosaggio di additivo deve essere stabilita in modo da garantire le caratteristiche di resistenza allo spogliamento e di durabilità all azione dell acqua, riportate nelle tabelle di seguito. In ogni caso, l attivante di adesione scelto deve presentare caratteristiche chimiche stabili nel tempo anche se sottoposto a temperatura elevata (180 C) per lunghi periodi (15 giorni). L immissione delle sostanze tensioattive nel bitume deve essere realizzata con attrezzature idonee, tali da garantire l esatto dosaggio e la loro perfetta dispersione nel legante bituminoso. La presenza ed il dosaggio degli attivanti d adesione nel bitume vengono verificati mediante la prova di separazione cromatografica su strato sottile. Le fibre minerali nelle miscele ricche di graniglia e povere di sabbia hanno una funzione stabilizzante del mastice (filler + bitume) evitandone la separazione dallo scheletro litico. Le fibre minerali stabilizzanti possono essere costituite da microfibrette di cellulosa, di vetro, acriliche, ecc. 37
8 Gli aggregati Gli aggregati lapidei costituiscono la fase solida del conglomerato (Capitolato speciale d appalto) 5. Essi risultano composti dall insieme degli aggregati grossi (trattenuti al crivello UNI n.5), degli aggregati fini e del filler che può essere proveniente dalla frazione fina o di additivazione. L aggregato grosso deve essere costituito da pietrischetti e graniglie ottenuti dalla frantumazione di rocce lapidee o da elementi naturali tondeggianti frantumati1. Tali elementi possono essere di provenienza o natura petrografica diversa purché, per ogni tipologia, risultano soddisfatti i requisiti indicati in Tabella 14: Tabella 14 - Requisisti degli aggregati grossolani per le miscele speciali L aggregato fino deve essere costituito esclusivamente da sabbie di frantumazione e possedere le caratteristiche riassunte in Tabella 15: Tabella 15 - Requisiti degli aggregati fini per le miscele speciali 38
9 Il filler, frazione passante al setaccio 0,075 mm, proviene dalla frazione fina degli aggregati oppure può essere costituito da polvere di roccia, preferibilmente calcarea, da cemento, calce idrata, calce idraulica, polvere di asfalto, ceneri volanti. In ogni caso il filler per conglomerati bituminosi di usura speciali deve soddisfare i requisiti riportati in Tabella 16: Tabella 16 - Requisiti del filler per le miscele speciali 39
10 La miscela La miscela degli aggregati da adottarsi per i diversi tipi di conglomerati bituminosi, varia a secondo il tipo di conglomerato che si va a progettare (Capitolato speciale d appalto) 5. Come citato precedentemente esistono diversi tipi di conglomerati bituminosi quali: conglomerati bituminosi drenanti; conglomerati bituminosi per microtappeti a caldo; conglomerati bituminosi splittmastix. Miscela per conglomerati bituminosi drenanti La miscela deve avere una certa composizione granulometrica contenuta nel fuso. Nelle zone in cui si vuole ulteriormente favorire l aderenza e la fono-assorbenza della pavimentazione, può essere consentito l uso di un 10% in peso di argilla espansa di tipo strutturale di pezzatura 6/15 mm rispondente alle seguenti caratteristiche: 1. Resistenza allo schiacciamento : 35 dan/cm 2 (UNI 7549 p.7a) 2. C.L.A. : 0,65 (CNR 140/92). La miscela, per migliorare la stabilità del mastice bituminoso, può essere additivata, mediante idonee apparecchiature, con fibre minerali in quantità comprese tra lo 0,25% e lo 0,40% rispetto al peso degli aggregati. Per quanto riguarda la percentuale di bitume, riferita al peso degli aggregati, deve essere compresa entro certi limiti; tali limiti di bitume e di composizione granulometrica sono indicati in Tabella 17: Tabella 17 - Percentuale di bitume in funzione della percentuale di passante per le miscele speciali 40
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