1. Dinamica della popolazione e cause di morte

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1 1. Dinamica della popolazione e cause di morte Un ASL attenta ai bisogni della popolazione che invecchia Raccogliendo tutte le informazioni necessarie per descrivere lo stato di salute della popolazione assistita dall ASL di Mantova, si evidenzia quel fenomeno, largamente individuato e descritto, che è stato chiamato transizione epidemiologica. Con questo termine si vuol indicare il mutamento progressivo delle caratteristiche delle malattie che ha accompagnato il miglioramento complessivo delle condizioni di salute nell ultimo secolo. Infatti, insieme al calare della mortalità e al crescere della speranza di vita, la nostra popolazione ha conosciuto uno spostamento delle caratteristiche delle malattie da un quadro dominato dalle malattie infettive a uno in cui prevalgono quelle croniche come le cardiopatie e i tumori. Questo scivolamento verso le patologie croniche si può in parte spiegare con la dinamica che molta più gente ha vissuto ed attualmente vive fino all età in cui queste malattie insorgono. Un altro contributo rilevante a tale fenomeno lo riveste il miglioramento apportato alla diagnostica precoce, alla terapia ed alla cura, aspetti che hanno certamente modificato la prognosi e la sopravvivenza di gravi forme patologiche caratterizzate, un tempo, da elevata letalità: ecco perché oggi è importante valutare non solo gli anni di vita vissuti in più, ma anche la qualità della vita e il grado di autonomia e di abilità residue delle persone Struttura della popolazione Per descrivere nel modo più adeguato lo stato di salute della popolazione, considerata la relazione stretta che esiste tra l insorgenza delle malattie e l età o il sesso della popolazione, è opportuno partire con una prima analisi delle caratteristiche demografiche degli assistiti, studiandone l andamento nel corso degli ultimi anni. Nel giugno 2005 risultavano regolarmente iscritti all anagrafe sanitaria cittadini utenti, così suddivisi per ambito distrettuale sul territorio mantovano: ISCRITTI ANAGRAFE ASL DI MANTOVA (Giugno 2005) DISTRETTI FEMMINE MASCHI TOTALE % ASOLA ,0% GUIDIZZOLO ,1% MANTOVA ,5% OSTIGLIA ,8% SUZZARA ,8% VIADANA ,7% TOTALE ,0% Nel corso degli anni più recenti si è riscontrato un incremento di circa il 2% della popolazione assistita, anche se il numero di persone che muoiono ogni anno, circa 4000, non è compensato da un eguale o superiore numero di nati: l anno scorso, infatti, sono nati bambini. L incremento che si è comunque registrato è dunque dovuto principalmente ad un flusso migratorio positivo di popolazione extracomunitaria che attualmente è costituita da circa persone regolarmente assistite, la cui presenza contribuisce sia ad incrementare le fasce di popolazione giovane in età lavorativa e fertile, che ad aumentare la natalità. Attualmente il tasso di natalità della nostra popolazione corrisponde a 9,3 bambini ogni abitanti e il dato risulta essere comunque in crescita rispetto agli anni scorsi e in linea con il tasso di natalità della Regione Lombardia (9,4x1.000).

2 ANDAMENTO NUMERO ASSISTITI (dal 2002 al giugno 2005) anno 2002 anno 2003 anno 2004 giu-05 ANDAMENTO NATI (dal 2001 al 2004) anno 2001 anno 2002 anno 2003 anno 2004 Ma quali sono le caratteristiche demografiche della popolazione assistita? Dividendo per grandi fasce d età la popolazione, si nota che, complessivamente il 23% della stessa ha più di 65 anni e quasi 7 mantovani su 100, per un totale di oltre persone, hanno più di 80 anni. L invecchiamento della popolazione è un fenomeno riscontrato su tutto il territorio nazionale; tuttavia Mantova risulta essere attualmente, dopo Pavia, la provincia con il più elevato indice di vecchiaia della Regione Lombardia (vedi tabella e grafico qui sotto). Fasce d'età e > totale numerosità % 15% 20% 23% 19% 16% 7% 100%

3 DISTRIBUZIONE % DEGLI ASSISTITI PER FASCE D'ETÀ 16% 7% 15% 20% 19% 23% e oltre Aggiungendo all analisi delle fasce d età la distinzione per sesso, si nota che, complessivamente, le donne risultano essere , cioè il 51% del totale, mentre gli uomini, , rappresentano il restante 49%. Se l analisi complessiva vede quasi un pareggio della proporzione tra i sessi, il raggruppamento per classi di età evidenzia che, all aumentare dell età, la componente femminile aumenta sensibilmente sino a raggiungere il 69% nella fascia degli ultraottantenni. Il fenomeno è ben evidenziato dal grafico a barre seguente: POPOLAZIONE ASSISTITA PER SESSO E FASCIA D'ETÀ e oltre Femmine Maschi Questo dato è confortato dall evidenza che le donne vivono mediamente almeno 3 anni più degli uomini, come dimostrano i dati ISTAT sulla speranza di vita degli italiani, per cui le donne di 75 anni hanno un attesa di vita di circa 12,3 anni rispetto ai 9,7 anni degli uomini della stessa età. Di seguito sono riportati i grafici a barre che rappresentano, per ciascun distretto, la distribuzione per sesso e fasce d età degli assistiti:

4 DISTRETTO DI ASOLA: POPOLAZIONE ASSISTITA PER SESSO E CLASSI DI ETÀ classi di età e M F DISTRETTO DI GUIDIZZOLO: POPOLAZIONE ASSISTITA PER SESSO E CLASSI DI ETÀ classi di età e + M F DISTRETTO DI MANTOVA: POPOLAZIONE ASSISTITA PER SESSO E CLASSI DI ETÀ classi di età e + M F

5 DISTRETTO DI OSTIGLIA: POPOLAZIONE ASSISTITA PER SESSO E CLASSI DI ETÀ classi di età e + M F DISTRETTO DI SUZZARA: POPOLAZIONE ASSISTITA PER SESSO E CLASSI DI ETÀ classi di età e + M F DISTRETTO DI VIADANA: POPOLAZIONE ASSISTITA PER SESSO E CLASSI DI ETÀ classi di età e + M F

6 Un altro importante indicatore che riassume la sezione demografica precedente e che contestualizza la provincia di Mantova all interno della Lombardia è appunto l indice di vecchiaia della popolazione, indicatore sintetico del grado d invecchiamento della popolazione che si ottiene rapportando gli ultasessantacinquenni ai giovani fino a 15 anni. Dall ultimo censimento ISTAT risulta che la distribuzione di questo indicatore in Regione Lombardia e in provincia di Mantova è il seguente: DISTRIBUZIONE DELL INDICE DI VECCHIAIA IN PROVINCIA DI MANTOVA E ZONE CONFINANTI DISTRIBUZIONE DELL INDICE DI VECCHIAIA IN PROVINCIA DI MANTOVA E ZONE CONFINANTI Il gradiente chiaro-scuro in senso nord-sud-est della cartina nella zona della Provincia di Mantova, con una particolare concentrazione di tonalità scura nella punta sud-orientale, denota una forte concentrazione di popolazione anziana in questa zona. Infatti, dalla tabella seguente che riporta il calcolo dell indice di vecchiaia, si evidenzia un gradiente Nord-Sud di questo indicatore nella provincia, verosimilmente giustificato dalle attività imprenditoriali tipiche dell Alto Mantovano direttamente correlate alla presenza di forze-lavoro sul

7 territorio, che giustifica come nei distretti a Nord della provincia, Asola e Guidizzolo, si concentri complessivamente oltre il 34% degli immigrati, fenomeno ben descritto nel capitolo successivo dedicato all argomento. Dalla tabella seguente emerge come, nel distretto di Ostiglia, territorialmente dislocato nella punta sudorientale, per ogni 100 ragazzi di età inferiore ai 16 anni, risultino esserci 233 ultrasessantacinquenni. DISTRETTI INDICE DI VECCHIAIA (Giugno 2005) ASOLA 134 GUIDIZZOLO 122 MANTOVA 181 OSTIGLIA 233 SUZZARA 173 VIADANA 177 Utilizzando le informazioni disponibili relative al profilo della popolazione mantovana, tenendo conto del bilancio demografico nelle sue componenti di natalità e mortalità, nel prossimo quinquennio la popolazione degli ultrasessantacinquenni a Mantova potrebbe subire un incremento del 13%, raggiungendo circa unità. Dall altro fronte, la popolazione inferiore ai 65 anni di età aumenterà del 5%, attestandosi intorno a Il totale complessivo previsto si aggira intorno ai cittadini utenti. L indice di vecchiaia della popolazione raggiungerà il valore di 195 ultrasessantacinquenni ogni 100 giovani (età <15 anni) e l indice demografico di dipendenza passerà dall attuale 32% al 46%, con un incremento di oltre il 38%. Questo ultimo indice, costruito ponendo a numeratore le persone, in via presuntiva, non autonome per ragioni di età, e a denominatore le persone che si presume debbano sostenerle, è per sua natura di calcolo un indice di rilevanza economica e sociale, molto utile nei processi di pianificazione e programmazione di attività legate allo stato di salute e di autosufficienza della persona Popolazione immigrata Il monitoraggio e l analisi della popolazione assistita sul territorio mantovano suggeriscono di prestare l opportuna attenzione ad una possibile modifica dei bisogni sanitari e socio-sanitari dovuta ad una quota sempre più rilevante di cittadini di diverso profilo demografico/epidemiologico, rappresentata dagli immigrati (e dalle loro famiglie) presenti nella nostra provincia così come nel nostro Paese, nonché al recente fenomeno delle badanti provenienti per larga misura dal Paesi dell est europeo. Da rilevazioni epidemiologiche precedenti prodotte dall ASL di Mantova (Gennaio 2003) gli immigrati risultavano essere una quota degli assistiti pari al 2,7%, contro l attuale 5,2%, con una distribuzione nell ambito distrettuale che si è mantenuta prevalente nei distretti di Asola e Guidizzolo. Attualmente l ASL di Mantova registra come regolarmente assistiti circa stranieri, distribuiti per sesso e per distretto secondo la tabella ed i grafici seguenti: Anno Distribuzione della popolazione immigrata assistita per Distretti e per sesso (numeri assoluti) ASOLA GUIDIZZOLO MANTOVA OSTIGLIA SUZZARA VIADANA F M

8 Distribuzione % della popolazione immigrata assistita per distretto (anno 2003) ASOLA GUIDIZZOLO MANTOVA OSTIGLIA SUZZARA VIADANA 10% 14% 14% 20% 10% 32% L età media della popolazione immigrata si attesta, complessivamente, intorno ai 32,9 anni, mentre le provenienze di maggior frequenza, che assieme costituiscono oltre il 65% della presenza straniera regolare sono: Marocco, India, Albania, Romania, Cina, Brasile, Bangladesh, Tunisia, Repubblica di Macedonia e Nigeria. Poiché un recente rapporto sulla salute in Italia rileva che i principali fattori di rischio per la salute del cittadino immigrato sono: disoccupazione o precarietà occupazionale inadeguatezza abitativa, sovraffollamento, carenze igieniche alimentazione insufficiente e/o sbilanciata diversità climatiche lontananza dagli affetti, mancanza di supporto psicoaffettivo sradicamento culturale, diversità di costumi e valori difficoltà comunicative e di inserimento sociale discriminazione nell accesso e/o nell utilizzo dei servizi sociosanitari si ritiene che conoscere e misurare queste nuove realtà rappresenti il primo passo nella direzione di una preparazione del personale sanitario e delle strutture deputate ad analizzare ed accogliere i bisogni di salute di questi cittadini utenti Mortalità e gruppi di cause di morte L archivio delle schede di morte ISTAT (flusso della mortalità) è una base dati molto consolidata nel tempo, disponibile presso l ASL di Mantova, in forma cartacea, dal 1987 per i Comuni del Distretto di Mantova e come archivio provinciale completo ed informatizzato dal Analizzando complessivamente i dati dell ultimo triennio ( ), si rileva che ogni anno in Provincia di Mantova vengono registrati tra i residenti oltre 4000 decessi, che corrispondono a poco più dell 1% della popolazione assistita. DECEDUTI PER SESSO anno 2002 anno 2003 anno 2004 totale Maschi Femmine Totale TASSO DI MORTALITÀ n morti popolazione tasso grezzo Maschi ,19% Femmine ,06% Totale ,12%

9 Di cosa muoiono i mantovani? Potremmo affermare, semplicemente, di vecchiaia. Questo almeno ci suggerisce l analisi complessiva dei deceduti per fasce d età, dalla quale emerge che il 55% di chi è morto negli ultimi tre anni aveva 80 anni o più (vedi grafico qui sotto riportato). Mortalità complessiva per fasce d'età (anni ) e oltre 1% 1% 3% 9% 55% 31% La distribuzione dei dati relativi ai deceduti in provincia di Mantova, per età e sesso, nel corso del triennio e- saminato , sottolinea l andamento caratteristico nei due sessi, per cui la componente femminile mostra lo slittamento verso età più avanzate rispetto ai maschi. La mortalità infantile, che di fatto è rappresentata in modo significativo dalla mortalità nel primo anno di vita, è strettamente correlata con le pratiche e le tecniche connesse con il parto, con l allattamento, con l igiene dell ambiente e con le cure medico-sanitarie. Come in tutti i Paesi sviluppati, la mortalità entro il primo anno di vita rappresenta a Mantova circa il 3 della mortalità totale, e tocca circa lo 0,3% delle nascite, contro il 25-30% del passato numerosità Distribuzione per sesso ed età dei deceduti nel triennio F M età Come mostra il grafico qui sopra, la flessione della curva in entrambi i sessi intorno agli 87 anni rappresenta la quota persa di popolazione durante la prima guerra mondiale, ovvero mancate nascite che quindi incidono sui mancati morti. Sempre di questo periodo storico è anche la pandemia cosiddetta spagnola che infierì sulle popolazioni specie durante l ultimo trimestre del 1918.

10 La tabella seguente mostra la mortalità del triennio per gruppi di cause. Le cause sono state ordinate per ordine di prevalenza relativa rispetto a tutte le altre, per meglio apprezzare la rilevanza delle prime tre che, assieme, coprono il 77,8% della mortalità totale. ASL gruppi di cause decodifica del gruppo N deceduti Rapporto Proporz. di mortalità %cumulata 7 sistema circolatorio ,2% 42,2% 2 tumori ,3% 72,5% 8 apparato respiratorio 679 5,3% 77,8% 9 apparato digerente 532 4,2% 82,0% 17 traumatismi e avvelenamenti 479 3,7% 85,7% 6 malattie del snc e organi di senso 473 3,7% 89,4% 3 malattie endocrine e metaboliche 455 3,6% 93,0% 5 disturbi psichici 275 2,2% 95,2% 16 stati morbosi ben definiti 207 1,6% 96,8% 10 malattie dell'apparato genitourinario 171 1,3% 98,1% 1 malattie infettive e parassitarie 69 0,5% 98,7% 4 malattie del sangue e organi ematopoietici 57 0,4% 99,1% 13 malattie sistema osteomuscolare e connettivo 49 0,4% 99,5% 15 condizioni morbose perinatali 28 0,2% 99,7% 14 malformazioni congenite 15 0,1% 99,8% 18 cause non note 13 0,1% 99,9% 12 malattie della pelle e tessuto connettivo 9 0,1% 100,0% totale I seguenti due grafici mostrano il primo la diversa numerosità, per sesso, delle cause di morte, l altro quanta fetta della mortalità è attribuita a ciascun gruppo (nel grafico compaiono solo le cause che incidono per una quota superiore all 1% del totale). Proporzione dei decessi per sesso nei gruppi di cause di morte (anni ) 120,0% % femmine %maschi 100,0% 80,0% 60,0% 40,0% 20,0% 0,0% malattie infettive e parassitarie tumori malattie endocrine e metaboliche malattie del sangue e organi poietici distubi psichici malattie del snc e organi di senso sistema circolatorio apparato respiratorio apparato digerente malattie dell'apparato genitourinario malattie della pelle e tessuto connettivo malattie sistema osteomuscolare e connettivi malformazioni congenite condizioni morbose perinatali stati morbosi ben definiti traumatismi e avvelenamenti cause non note

11 45,0% 40,0% 35,0% 30,0% 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% Rapporto proporzionale di mortalità (anni ) 42,2% 30,3% 5,3% 4,2% 3,7% 3,7% 3,6% 2,2% 1,6% 1,3% sistema circolatorio tumori apparato respiratorio apparato digerente traumatismi e avvelenamenti malattie del snc e organi di senso malattie endocrine e metaboliche distubi psichici stati morbosi ben definiti malattie dell'apparato genitourinario (nb: non sono riportate le cause < all 1% di frequenza, vale a dire dall 11 gruppo in poi) Di seguito sono riportate le tabelle per singolo distretto riferite al numero dei decessi totali divisi per grandi gruppi di cause nel triennio DISTRETTO DI ASOLA codice decodifica del gruppo N % % Cumulata DECESSI 1 malattie infettive e parassitarie 6 0,46 0,46 2 tumori ,15 30,61 3 malattie endocrine e metaboliche 54 4,12 34,73 4 malattie del sangue e organi ematopoietici 4 0,31 35,04 5 disturbi psichici 26 1,98 37,02 6 malattie del snc e organi di senso 45 3,44 40,46 7 malattie del sistema circolatorio ,59 84,05 8 malattie dell'apparato respiratorio 72 5,5 89,54 9 malattie dell' apparato digerente 40 3,05 92,60 10 malattie dell'apparato genitourinario 13 0,99 93,59 13 malattie sistema osteomuscolare e connettivo 2 0,15 93,74 15 condizioni morbose perinatali 3 0,23 93,97 16 stati morbosi mal definiti 27 2,06 96,03 17 traumatismi e avvelenamenti 51 3,89 99,92 18 cause non note 1 0, Totale

12 DISTRETTO DI GUIDIZZOLO codice decodifica del gruppo N % % Cumulata DECESSI 1 malattie infettive e parassitarie 7 0,45 0,45 2 tumori ,72 35,17 3 malattie endocrine e metaboliche 49 3,14 38,31 4 malattie del sangue e organi ematopoietici 4 0,26 38,57 5 disturbi psichici 36 2,31 40,87 6 malattie del snc e organi di senso 70 4,48 45,36 7 malattie del sistema circolatorio ,39 81,74 8 malattie dell'apparato respiratorio 91 5,83 87,57 9 malattie dell' apparato digerente 60 3,84 91,42 10 malattie dell'apparato genitourinario 26 1,67 93,08 13 malattie sistema osteomuscolare e connettivo 1 0,06 93,15 14 malformazioni congenite 4 0,26 93,4 15 condizioni morbose perinatali 3 0,19 93,59 16 stati morbosi mal definiti 29 1,86 95,45 17 traumatismi e avvelenamenti 69 4,42 99,87 18 cause non note 2 0, Totale DISTRETTO DI MANTOVA codice decodifica del gruppo N DECESSI % % Cumulata 1 malattie infettive e parassitarie 29 0,62 0,62 2 tumori ,25 30,87 3 malattie endocrine e metaboliche 164 3,5 34,37 4 malattie del sangue e organi ematopoietici 21 0,45 34,82 5 disturbi psichici 97 2,07 36,89 6 malattie del snc e organi di senso 203 4,33 41,22 7 malattie del sistema circolatorio ,22 83,44 8 malattie dell'apparato respiratorio 237 5,06 88,5 9 malattie dell' apparato digerente 204 4,35 92,85 10 malattie dell'apparato genitourinario 69 1,47 94,32 12 malattie della pelle e tessuto connettivo 6 0,13 94,45 13 malattie sistema osteomuscolare e connettivo 19 0,41 94,86 14 malformazioni congenite 7 0,15 95,01 15 condizioni morbose perinatali 10 0,21 95,22 16 stati morbosi mal definiti 77 1,64 96,86 17 traumatismi e avvelenamenti 145 3,09 99,96 18 cause non note 2 0, Totale

13 DISTRETTO DI OSTIGLIA decodifica del gruppo N % % Cumulata DECESSI malattie infettive e parassitarie 10 0,52 0,52 tumori ,04 29,55 malattie endocrine e metaboliche 67 3,46 33,01 malattie del sangue e organi ematopoietici 9 0,46 33,47 disturbi psichici 60 3,09 36,57 malattie del snc e organi di senso 51 2,63 39,2 malattie del sistema circolatorio ,37 82,57 malattie dell'apparato respiratorio 107 5,52 88,09 malattie dell' apparato digerente 85 4,38 92,47 malattie dell'apparato genitourinario 26 1,34 93,81 malattie sistema osteomuscolare e connettivo 10 0,52 94,33 condizioni morbose perinatali 2 0,1 94,43 stati morbosi mal definiti 41 2,11 96,54 traumatismi e avvelenamenti 64 3,3 99,85 cause non note 3 0, Totale DISTRETTO DI SUZZARA codice decodifica del gruppo N % % Cumulata DECESSI 1 malattie infettive e parassitarie 4 0,25 0,25 2 tumori ,64 30,89 3 malattie endocrine e metaboliche 53 3,32 34,21 4 malattie del sangue e organi ematopoietici 8 0,5 34,71 5 disturbi psichici 24 1,5 36,22 6 malattie del snc e organi di senso 56 3,51 39,72 7 malattie del sistema circolatorio ,61 82,33 8 malattie dell'apparato respiratorio 92 5,76 88,1 9 malattie dell' apparato digerente 57 3,57 91,67 10 malattie dell'apparato genitourinario 26 1,63 93,3 12 malattie della pelle e tessuto connettivo 1 0,06 93,36 13 malattie sistema osteomuscolare e connettivi 10 0,63 93,98 14 malformazioni congenite 1 0,06 94,05 15 condizioni morbose perinatali 5 0,31 94,36 16 stati morbosi mal definiti 18 1,13 95,49 17 traumatismi e avvelenamenti 70 4,39 99,87 18 cause non note 2 0, Totale

14 DISTRETTO DI VIADANA codice decodifica del gruppo N % % Cumulata DECESSI 1 malattie infettive e parassitarie 13 0,77 0,77 2 tumori ,71 28,48 3 malattie endocrine e metaboliche 68 4,04 32,52 4 malattie del sangue e organi ematopoietici 11 0,65 33,17 5 disturbi psichici 32 1,9 35,08 6 malattie del snc e organi di senso 48 2,85 37,93 7 malattie del sistema circolatorio ,71 82,64 8 malattie dell'apparato respiratorio 80 4,76 87,4 9 malattie dell' apparato digerente 86 5,11 92,51 10 malattie dell'apparato genitourinario 11 0,65 93,16 12 malattie della pelle e tessuto connettivo 2 0,12 93,28 13 malattie sistema osteomuscolare e connettivo 7 0,42 93,7 14 malformazioni congenite 3 0,18 93,88 15 condizioni morbose perinatali 5 0,3 94,17 16 stati morbosi mal definiti 15 0,89 95,07 17 traumatismi e avvelenamenti 80 4,76 99,82 18 cause non note 3 0, Totale La patologia cardiovascolare è la prima causa di morte per entrambi i sessi, anche se in diversa percentuale, come ripreso nella tabella sottostante: SESSO N DECESSI % ETÀ MEDIA F ,3% 85,5 M ,7% 78,9 TOTALE ,0% Oltre il 78% delle cause di morte, per entrambi i sessi, è dovuta a patologia circolatorio-vascolare dell encefalo e all infarto del miocardio. Di seguito la tabella mostra questa parte della mortalità per le cause attribuite al gruppo del sistema circolatorio, divisa per distretto Codici Causa di morte (cod )- Asola Guidizzolo Mantova Ostiglia Suzzara Viadana Totale ICD-9 Mal.sistema circ. rilevanti 410 Infarto del miocardio Disturbi circolatori dell'encefalo La seconda causa di morte è rappresentata dai tumori (43,5%: femmine 56,5%: maschi), circa un terzo della mortalità complessiva, in linea con le statistiche nazionali di mortalità. Di seguito è riportata la tabella delle prime cinque sedi di tumore che sono, per la popolazione in generale, le cause principali di mortalità per questo gruppo ((valori assoluti, dati del triennio ).

15 N DECESSI PER ALCUNI TUMORI ED ETÀ NEL TRIENNIO ASL età >=80 totale dettaglio cause: F M F M F M F M F M F M Cod. 151 stomaco Cod. 153 colon Cod. 154 retto Cod. 162 trachea, bronchi, polmoni Cod. 174 mammella fem. totale La tabella seguente presenta i tassi standardizzati per abitanti: TASSI STANDARDIZZATI DI MORTALITÀ X (*) F M 151 stomaco 17,0 29,6 153 colon 20,9 23,7 154 retto 6,7 9,8 162 trachea, bronchi, polmoni 23,6 93,7 174 mammella fem. 42,6 (*) per sesso ed età (rif.pop italiana) L impatto che la patologia oncologica ha sulla popolazione e le possibilità che, grazie a strumenti di prevenzione e diagnosi precoce, si riesca non solo a ridurre la mortalità ma anche ad evitare l insorgenza della malattia, giustificano lo sforzo organizzativo ed economico che l ASL sta attuando per offrire agli assistiti programmi di screening di provata efficacia, quali lo screening per i tumori della mammella e della cervice uterina per le donne e per i tumori del colon retto per donne e uomini. Da ultimo, è opportuno ricordare come la mortalità rappresenti in sé solo un indicatore parziale dello stato di salute di una popolazione, alla luce della considerazione che molte malattie di forte impatto sociale, di fatto, presentano bassi livelli di mortalità (esempio il diabete, che con i 369 casi di morte registrati nel triennio non raggiunge il 3% di tutte le cause). Inoltre, i progressi della diagnostica e delle terapie mediche e chirurgiche hanno portato ad una diminuzione della mortalità, anche se la rilevanza e la frequenza della malattia non sono cambiate. Per affrontare con completezza l argomento relativo alla salute degli assistiti, si rimanda al capitolo dedicato ai consumi sanitari e all individuazione, tramite la loro analisi, della patologia cronicodegenerativa che maggiormente colpisce la popolazione (Banca Dati Assistito). La rilevanza della patologia a carico dell apparato respiratorio (40,1%: femmine; 59,9 %: maschi) giustifica pienamente l interesse che gli specialisti, i medici di medicina generale e l ASL dedicano all individuazione di percorsi diagnostici e terapeutici validati per l asma e le broncopneumopatie, promuovendo parallelamente presso la popolazione interventi di formazione ed informazione sui corretti stili di vita (danni del fumo) utili ad evitare l instaurarsi di patologie croniche debilitanti. Un cenno alla mortalità per traumatismi: complessivamente, gli incidenti stradali e i suicidi rappresentano, come causa, circa il 65% della mortalità di questo gruppo. Di seguito la tabella degli eventi di questo tipo occorsi nel triennio per distretto:

16 Mortalità per traumatismi, ed in particolare: codici ICD Asola Guidizzolo Mantova Ostiglia Suzzara Viadana totale incidenti stradali E suicidi E Nel corso dell ultimo triennio si è assistito ad una riduzione del 25,3 % dei decessi per causa esterna quale è l incidente stradale ( 83 casi nel 2002, 62 casi del 2004). La diminuzione dell incidentalità, peraltro in linea con la tendenza nazionale, si potrebbe sperare sia da attribuire alla maggiore responsabilizzazione dei cittadini, anche a seguito del provvedimento che va sotto il nome di patente a punti ; non di secondaria importanza l utilità della costante opera di informazione svolta sul territorio, nelle scuole in particolare, dalle Istituzioni preposte alla promozione dell educazione stradale e dall ASL stessa Principali cause di morte per Distretto a confronto Per sottolineare in modo più rigoroso quanto detto riguardo alla mortalità nella popolazione, suddivisa per sesso e fasce d età, si possono calcolare tassi di mortalità che rappresentano la frequenza dei decessi ogni abitanti. I dati così rappresentati permettono di appurare che, in ogni fascia di età considerata, i decessi sono più frequenti nella popolazione maschile (la retta azzurra è sempre sopra alla rosa nel grafico) e l andamento dei tassi mette in evidenza che muoiono quasi uomini ogni assistiti nella fascia degli ultraottantenni, contro le circa 900 donne. Andamento della mortalità generale per gli anni tassi specifici per assistiti per fasce d'età Maschi Femmine e oltre Maschi Femmine

17 Altra analisi è stata effettuata considerando i gruppi di cause di morte secondo la Classificazione delle malattie, traumatismi e cause di morte ( codici ICD-9).I tassi di mortalità sono stati calcolati utilizzando il meto do diretto: il tasso calcolato nella realtà di Mantova, per cause di morte, per sesso e per fasce d età è stato applicato ad una popolazione di riferimento (Italia, censimento 2001). Di seguito sono riportati i tassi grezzi e standardizzati per età e sesso rispetto alle cause di morte a livello ASL. Tabelle equivalenti con dettaglio distrettuale sono riportate in calce alla relazione. In tutti i casi, più o meno marcatamente, il tasso standardizzato risulta inferiore al grezzo, poiché è stato corretto l effetto per età della popolazione in studio rispetto allo standard. ASL TASSO GREZZO TASSO STANDARDIZZATO(*) GRUPPI DI CAUSE F M F M 1 malattie infettive e parassitarie 6,6 5,5 5,2 4,8 2 tumori 286,8 397,7 240,8 350,0 3 malattie endocrine e metaboliche 42,9 36,9 34,0 31,9 4 malattie del sangue e organi ematopoietici 6,3 3,6 5,0 3,2 5 disturbi psichici 31,8 16,0 23,5 13,4 6 malattie del snc e organi di senso 51,7 30,7 39,7 26,0 7 malattie del sistema circolatorio 516,9 427,8 388,3 358,9 8 malattie dell'apparato respiratorio 46,3 74,0 35,1 60,7 9 malattie dell' apparato digerente 48,5 44,9 38,4 39,4 10 malattie dell'apparato genitourinario 14,1 16,0 10,9 13,5 12 malattie della pelle e tessuto connettivo 1,2 0,4 0,9 0,3 13 malattie sistema osteomuscolare e connettivo 6,8 1,6 5,2 1,4 14 malformazioni congenite 1,7 0,9 1,9 0,9 15 condizioni morbose perinatali 2,0 2,9 2,4 3,4 16 stati morbosi mal definiti 26,0 9,8 19,4 8,1 17 traumatismi e avvelenamenti 22,5 63,1 20,2 60,4 18 cause non note 0,9 1,5 0,7 1,3 (*) X (RIF. POP. ITALIANA 2001) Nella sezione seguente sono riportate, per ciascun distretto, le tabelle che rappresentano, per i principali gruppi di cause di morte, i tassi grezzi e standardizzati. I tassi standardizzati calcolati hanno ripulito il tasso grezzo dall effetto della diversa composizione per sesso ed età della popolazione dei singoli distretti, e risultano direttamente confrontabili tra loro. Per brevità il gruppo di cause è stato riportato con il codice numerico, corrispondente alla decodifica presente in tutte le tabelle precedenti. La costruzione di un atlante di mortalità basato sul metodo indiretto di standardizzazione consentirà nei prossimi mesi di affinare l analisi della mortalità, fornendo rapporti standardizzati di mortalità (SMR) e relativi intervalli di confidenza dell indicatore. 1 Rapporto sulla situazione sanitaria e ambientale della provincia di Mantova

18 Tassi Grezzi per ASL e per distretto ASL Tassi Grezzi n decessi tasso M tasso F Gruppo di cause F M totale F M totale ,007% 0,005% 0,006% ,287% 0,398% 0,340% ,043% 0,037% 0,040% ,006% 0,004% 0,005% ,032% 0,016% 0,024% ,052% 0,031% 0,042% ,517% 0,428% 0,474% ,046% 0,074% 0,060% ,049% 0,045% 0,047% ,014% 0,016% 0,015% ,001% 0,000% 0,001% ,007% 0,002% 0,004% ,002% 0,001% 0,001% ,002% 0,003% 0,002% ,026% 0,010% 0,018% ,022% 0,063% 0,042% ,001% 0,001% 0,001% Totale ,113% 1,133% 1,123% popolazione F M totale DISTRETTO 1 Asola n decessi tasso M tasso F Gruppo di cause F M totale F M totale ,005% 0,005% 0,005% ,265% 0,354% 0,315% ,041% 0,044% 0,043% ,003% 0,003% 0,003% ,027% 0,014% 0,021% ,052% 0,019% 0,036% ,510% 0,386% 0,455% ,053% 0,060% 0,057% ,031% 0,031% 0,032% ,006% 0,014% 0,010% ,002% 0,002% 0,002% ,002% 0,003% 0,002% ,030% 0,013% 0,022% ,017% 0,063% 0,041% ,002% 0,000% 0,001% Totale ,044% 1,010% 1,044% popolazione F M totale

19 DISTRETTO 2 Guidizzolo n decessi tasso M tasso F gruppo di cause F M totale F M totale ,005% 0,004% 0,004% ,234% 0,409% 0,319% ,028% 0,030% 0,029% ,002% 0,002% 0,002% ,025% 0,017% 0,021% ,051% 0,031% 0,041% ,335% 0,334% 0,334% ,037% 0,071% 0,054% ,033% 0,037% 0,035% ,013% 0,018% 0,015% ,001% 0,000% 0,001% ,002% 0,002% 0,002% ,001% 0,002% 0,002% ,022% 0,012% 0,017% ,014% 0,069% 0,041% ,001% 0,001% 0,001% Totale ,803% 1,040% 0,919% popolazione F M totale DISTRETTO 3 Mantova n decessi tasso M tasso F Gruppo di causa F M totale F M totale ,006% 0,007% 0,007% ,292% 0,377% 0,333% ,042% 0,035% 0,038% ,006% 0,004% 0,005% ,030% 0,015% 0,023% ,058% 0,036% 0,048% ,503% 0,422% 0,464% ,041% 0,071% 0,056% ,047% 0,048% 0,048% ,015% 0,017% 0,016% ,002% 0,001% 0,001% ,007% 0,002% 0,004% ,002% 0,001% 0,002% ,002% 0,002% 0,002% ,026% 0,010% 0,018% ,020% 0,049% 0,034% ,000% 0,000% 0,000% Totale ,099% 1,100% 1,099% popolazione F M totale

20 DISTRETTO 4 Ostiglia n decessi tasso M tasso F gruppo F M totale F M totale ,007% 0,008% 0,007% ,339% 0,488% 0,411% ,059% 0,038% 0,049% ,013% 0,000% 0,007% ,052% 0,035% 0,044% ,046% 0,027% 0,037% ,684% 0,538% 0,614% ,065% 0,092% 0,078% ,069% 0,055% 0,062% ,027% 0,011% 0,019% ,013% 0,002% 0,007% ,000% 0,003% 0,001% ,046% 0,012% 0,030% ,027% 0,068% 0,047% ,003% 0,002% 0,002% Totale ,451% 1,377% 1,415% popolazione F M totale DISTRETTO 5 Suzzara n decessi tasso M tasso F Gruppo di cause F M totale F M totale ,001% 0,004% 0,003% ,354% 0,318% 0,336% ,030% 0,043% 0,036% ,005% 0,006% 0,006% ,009% 0,024% 0,017% ,031% 0,046% 0,039% ,408% 0,529% 0,468% ,078% 0,048% 0,063% ,032% 0,046% 0,039% ,022% 0,014% 0,018% ,000% 0,001% 0,001% ,003% 0,011% 0,007% ,000% 0,001% 0,001% ,004% 0,003% 0,003% ,005% 0,020% 0,012% ,069% 0,027% 0,048% ,003% 0,000% 0,001% Totale ,056% 1,141% 1,097% popolazione F M totale

21 DISTRETTO 6 Viadana n decessi tasso M tasso F Gruppo di cause F M totale F M totale ,015% 0,005% 0,010% ,283% 0,419% 0,349% ,052% 0,049% 0,051% ,010% 0,006% 0,008% ,039% 0,008% 0,024% ,047% 0,025% 0,036% ,634% 0,488% 0,563% ,050% 0,071% 0,060% ,070% 0,059% 0,064% ,007% 0,009% 0,008% ,003% 0,000% 0,001% ,009% 0,002% 0,005% ,004% 0,000% 0,002% ,004% 0,003% 0,004% ,016% 0,006% 0,011% ,038% 0,083% 0,060% ,000% 0,005% 0,002% Totale ,281% 1,237% 1,260% popolazione F M totale Tassi standardizzati DISTRETTO DI ASOLA TASSI STANDARDIZZATI X tasso tasso grezzo tasso tasso grezzo standardizzato standardizzato Gruppi di cause Maschi Maschi Femmine Femmine 1 5,1 4,9 4,4 4, ,1 366,5 241,2 265,0 3 45,2 45,4 35,8 40,8 4 2,9 3,2 2,5 3,1 5 14,0 14,6 22,1 26,7 6 19,9 19,5 44,4 51, ,9 399,0 421,1 509,7 8 58,1 61,6 44,6 53,3 9 32,9 32,4 27,2 31, ,9 14,6 5,7 6,3 13 1,7 1,6 1,2 1,6 15 3,0 3,2 1,6 1, ,3 13,0 24,3 29, ,5 64,9 15,4 17,3

22 DISTRETTO DI GUIDIZZOLO TASSI STANDARDIZZATI X tasso standardizzato tasso grezzo tasso standardizzato Tasso grezzo Gruppi di cause Maschi Maschi Femmine Femmine 1 3,8 3,6 4,4 4, ,0 408,7 230,6 233,5 3 31,0 30,1 26,3 27,6 4 2,5 2,4 2,4 2,3 5 17,1 16,9 23,8 25,3 6 32,6 31,3 48,3 50, ,9 334,0 320,3 334,7 8 73,3 71,1 35,6 36,8 9 38,1 37,4 32,7 33, ,7 18,1 12,1 12, ,1 1,2 14 2,2 2,4 2,4 2,3 15 2,2 2,4 1,2 1, ,6 12,1 20,5 21, ,4 68,7 13,7 13,8 18 1,2 1,2 1,1 0,0 DISTRETTO DI MANTOVA TASSI STANDARDIZZATI X Tasso standardizzato tasso grezzo tasso standardizzato tasso grezzo Maschi Maschi Femmine Femmine gruppi di cause 1 6,6 7,4 4,9 6, ,0 377,4 243,8 291,7 3 30,3 34,9 33,0 41,7 4 3,4 3,9 4,5 5,8 5 12,6 14,8 22,0 30,0 6 31,0 36,4 43,4 57, ,0 421,6 375,6 502,7 8 59,7 71,3 31,1 41,2 9 42,4 48,2 37,3 47, ,8 17,2 11,9 15,2 12 0,8 1,0 1,4 1,8 13 1,7 2,0 4,9 6,7 14 1,4 1,5 2,2 1,8 15 2,6 2,5 2,8 2,2 16 8,1 9,8 19,0 25, ,4 49,2 18,7 20,2 18 0,4 0,5 0,3 0,4

23 DISTRETTO DI OSTIGLIA TASSI STANDARDIZZATI X gruppi di cause Maschi Tasso tasso grezzo standardizzato Maschi Maschi gruppi di cause Femmine Tasso standardizzato Femmine Tasso grezzo Femmine 1 5,8 7,6 1 4,5 7, ,0 487, ,8 339,4 3 28,2 37,9 3 41,2 59,1 5 24,5 34,8 4 7,8 12,7 6 19,7 27,3 5 32,0 52, ,9 537,8 6 30,0 46,5 8 63,9 92, ,6 684,4 9 41,1 54,5 8 43,6 64,8 10 7,6 10,6 9 45,4 69,0 13 1,3 1, ,1 26,8 15 3,8 3,0 13 7,8 12,7 16 8,4 12, ,3 46, ,6 68, ,1 26,8 18 0,9 1,5 18 2,3 2,8 DISTRETTO DI SUZZARA TASSI STANDARDIZZATI X tasso standardizzato tasso grezzo tasso standardizzato tasso grezzo Maschi Maschi Femmine Femmine gruppi cause maschi gruppi cause femmine 1 1,3 1,4 1 2,703 4, ,5 256, , , ,3 16,8 3 31,343 41, ,9 4,2 4 3,933 5, ,4 5,6 5 16,305 22, ,8 9,8 6 34,743 44, ,6 190, , , ,9 32,2 8 31,952 45, ,0 19,6 9 33,802 44, ,1 14,0 10 9,668 13, ,3 1,4 12 0,901 1, ,4 4,2 13 8,852 10, ,5 1,4 14 1,352 1, ,5 61,6 15 3,270 2, ,6 2, ,035 18, ,050 25,681

24 DISTRETTO DI VIADANA TASSI STANDARDIZZATI X TASSO STAN- DARDIZZA TO TASSO GREZZO Maschi Maschi Gruppi di cause per femmine TASSO STANDAR- DIZZATO Femmine TASSO GREZZO Femmine gruppi di cause per maschi 1 3,7 4,6 1 10,9 14, ,9 419, ,1 282,7 3 41,2 49,3 3 39,3 52,5 4 5,7 6,2 4 8,7 10, ,7 5 27,1 39,3 6 21,6 24,7 6 33,1 46, , ,1 633,8 8 55,8 70,9 8 33,3 49,5 9 50,3 58, ,9 10 7,4 9,2 10 5,1 7,3 13 1,1 1,5 12 2,2 2,9 15 3,2 3,1 13 6,7 8,7 16 5,4 6,2 14 5,3 4, ,8 83,2 15 5,1 4,4 18 4,3 4, ,7 37,9

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