Le valutazioni immobiliari nel processo creditizio delle banche: aspetti operativi e regolamentari
|
|
- Livia Belloni
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Le valutazioni immobiliari nel processo creditizio delle banche: aspetti operativi e regolamentari Modena, 4 ottobre 2008 Michele Campanardi Vice Direttore Divisione Corporate michele.campanardi@bper.it
2 Perché parlare di valutazioni immobiliari in banca? La valutazione immobiliare nel processo di erogazione del credito non è una novità: stime sulla consistenza immobiliare dei richiedenti credito e dei loro garanti stime sui beni oggetto di finanziamento ipotecario perizie su beni coinvolti in azioni esecutive e di recupero Impostazione tradizionale: assenza di disciplina regolamentare, massima autonomia operativa alle banche, nessuna specifica sui criteri di stima e sul profilo dei valutatori, valutazioni solo in fase di erogazione e di recupero, E però cambiato notevolmente il contesto in cui si inserisce la valutazione immobiliare: Contesto competitivo: sviluppo, segmentazione e specializzazione dell industria edilizia/immobiliare e della correlata attività creditizia Contesto tecnico/organizzativo: evoluzione degli strumenti e delle tecniche del processo del credito Contesto regolamentare e normativo: Basilea 2 e IAS
3 Il principale driver del cambiamento: Basilea 2 La nuova disciplina internazionale sui requisiti minimi di capitale per le banche ( nuovo Accordo sul capitale o Basilea 2 ) è stata introdotta dal Comitato di Basilea nel 2004 é stata recepita nel 2006 dall Unione Europea (direttive 48 e 49) é entrata nell ordinamento italiano con le Nuove Istruzioni di Vigilanza per le banche emanate dalla Banca d Italia (circolare 263/2006 e succ. aggiornamenti), che sono il set fondamentale di norme che disciplinano la gestione delle banche italiane
4 I pilastri di Basilea 2 La normativa si articola in 3 parti ( pillars ) 1 pilastro: requisiti patrimoniali minimi delle banche basati sugli attivi ponderati in base al rischio: di credito di mercato operativo Si tratta del primo e per ora più importante ambito di applicazione della nuova normativa 2 pilastro: processo di controllo prudenziale del capitale interno (ICAAP) a fronte di rischi non disciplinati dal primo pilastro (rischi di liquidità, di tasso, reputazionali, strategici, ecc.) 3 pilastro: disciplina di mercato, cioè obblighi in tema di disclosure verso i clienti e il mercato sui processi di definizione del rischio e, in ultima analisi, sulla solidità della banca
5 Il rischio di credito e i requisiti patrimoniali Le banche devono disporre di un capitale ( patrimonio di vigilanza ) sufficiente a coprire i rischi dell attivo Il rischio di credito (rischio di perdita sugli attivi creditizi) rappresenta la principale fonte di rischio da presidiare (c.a 85% del patrimonio di vigilanza è assorbito da esso) Il rischio di credito non è lo stesso per tutti gli attivi Si introducono criteri innovativi per la misurazione dei rischi e la ponderazione degli attivi creditizi Le banche possono scegliere fra 3 metodi per la misurazione del rischio di credito, di crescente precisione e complessità: metodo standard, metodo IRB base e metodo IRB avanzato Le banche sono incentivate ad adottare metodi più complessi perché ad essi corrispondono minori requisiti patrimoniali (secondo il principio per cui maggiori sono i controlli e più accurate le misurazioni, minori sono i rischi da presidiare con capitale)
6 La misurazione delle garanzie Basilea 2 e le Istruzioni di Vigilanza ad essa conformi pongono grande enfasi sulle garanzie che presidiano gli attivi creditizi Infatti, la Perdita Attesa (EL) relativa ad ogni linea di credito accordata dipende dal prodotto fra - l esposizione prevista al momento dell eventuale insolvenza (EAD) - la probabilità dell insolvenza (PD), espressa in termini quantitativi e classificata in classi (rating) - la perdita in caso di insolvenza (LGD), espressa anch essa quantitativamente (complemento a 1 del tasso di recupero è questo il fattore che dipende dal tipo e dal valore delle eventuali garanzie) EL = EAD x PD x LGD Inoltre, le garanzie influiscono anche nel calcolo del patrimonio di cui le banche devono disporre a presidio dell attivo creditizio a copertura della c.d. Perdita Inattesa (UL)
7 La misurazione delle garanzie Nasce l esigenza di una misurazione oggettiva delle garanzie, comprese quelle immobiliari Questa misurazione impatta direttamente sul conto economico della banca (in base alla perdita attesa stimata la banca deve effettuare accantonamenti ai fondi rischi) e sul suo equilibrio patrimoniale (la quantità di patrimonio assorbita da ogni linea di credito dipende anche dalla stima della perdita in caso di insolvenza) La quantificazione delle garanzie deve avvenire non solo al momento dell erogazione del credito, ma anche durante la sua vita DIVENTA STRATEGICO (OLTRE CHE OBBLIGATORIO) PER LE BANCHE DOTARSI DI STRUMENTI E METODI DI MISURAZIONE DELLE GARANZIE, E QUINDI ANCHE DI VALUTAZIONE IMMOBILIARE
8 Impieghi e valutazioni immobiliari Il tema delle valutazioni immobiliari riguarda in particolare 3 categorie di finanziamenti immobiliari: - finanziamenti al dettaglio di credito residenziale => si tratta degli attivi creditizi che maggiormente beneficiano dell ipoteca in termini di LGD - finanziamenti al dettaglio di credito non residenziale (uffici, negozi, capannoni) => conseguono un beneficio inferiore, ma che con Basilea 1 non era previsto del tutto - finanziamenti specializzati di credito edilizio e project financing => Sono una categoria molto delicata di impieghi, onerosa per le banche in termini di assorbimento patrimoniale; si tratta di finanziamenti di progetti articolati, che si sviluppano nel tempo, il cui rischio di credito viene stimato anche sulla base delle caratteristiche del bene oggetto di investimento, i cui flussi di cassa dovranno servire al rimborso del debito
9 Obiettivi delle valutazioni immobiliari Le valutazioni immobiliari devono quindi perseguire obiettivi e rispettare modalità diversi in funzione del tipo di finanziamento: In ambito retail (credito al dettaglio): esigenza di valutazioni su territori potenzialmente molto estesi, in tempi rapidi e predefiniti, con criteri standardizzati sia per la documentazione, sia per il sopralluogo, sia per l output, a costi controllati e contenuti; serve un processo organizzativo robusto; è un ambito fortemente orientato all outsourcing a società di servizi specializzate
10 Obiettivi delle valutazioni immobiliari Le valutazioni immobiliari devono quindi perseguire obiettivi e rispettare modalità diversi in funzione del tipo di finanziamento: Nei finanziamenti corporate e specializzati (edilizia, project financing): valutazioni non standard, che forniscano non solo una indicazione di valore, ma anche e soprattutto elementi di giudizio sul merito di un progetto, sulla credibilità dei costi e ricavi previsti, sul piano finanziario, sui rischi sottostanti; forte integrazione con il processo creditizio; serve una rilevante competenza, a volte anche di tipo specialistico; è un ambito in cui molte banche sono sostanzialmente autonome (uffici perizie interni), avvalendosi di contributi professionali esterni in base alle esigenze (logistiche o settoriali) che si presentano di volta in volta vi sono spesso esigenze di project monitoring, per le quali operano studi e società specializzate
11 Previsioni regolamentari in tema di valutazioni immobiliari Le Nuove Istruzioni di Vigilanza per le banche dettano i requisiti che le garanzie, comprese quelle di tipo immobiliare, devono rispettare allo scopo di essere accettabili quali fonti di mitigazione del rischio di credito Se i requisiti previsti dalla normativa non sono rispettati, le banche non beneficiano dei vantaggi in termini di minore accantonamento a perdite e minore assorbimento di patrimonio di vigilanza; si tratta di benefici estremamente rilevanti (l assorbimento di patrimonio di vigilanza per un portafoglio residenziale Basilea-compliant è pari a circa il 45% di quello di un portafoglio non compliant in regime standard e IRB base, e corrisponde a meno di 1/3 in regime IRB avanzato
12 I requisiti regolamentari delle garanzie ipotecarie L inserimento di crediti nel portafoglio esposizioni garantite da immobili dipende in particolare dal rispetto dei seguenti requisiti: Il valore del cespite deve essere indipendente dal merito di credito del debitore La capacità di rimborso del finanziamento non deve dipendere dai flussi di cassa prodotti dal bene oggetto di ipoteca Il bene deve essere stimato da un perito indipendente ad un valore non superiore al valore di mercato La garanzia deve essere opponibile in tutte le giurisdizioni pertinenti e può essere escussa in tempi ragionevoli Il bene deve essere adeguatamente assicurato
13 I requisiti regolamentari delle garanzie ipotecarie Inoltre la normativa introduce per le banche una esigenza del tutto nuova: il bene oggetto di garanzia deve essere sottoposto ad adeguata sorveglianza, e cioè: Il suo valore deve essere verificato almeno una volta ogni 3 anni se bene residenziale, e almeno una volta all anno se non residenziale La verifica deve essere più frequente nel caso in cui le condizioni di mercato siano soggette a variazioni significative Questa verifica può essere effettuata mediante metodi statistici Se tuttavia si rileva una diminuzione rilevante dei valori, si deve procedere ad una nuova valutazione da parte di perito indipendente In ogni caso, è necessaria una nuova perizia per ogni esposizione singola di importo superiore ai 3 milioni di o al 5% del patrimonio di vigilanza della banca
14 Le scelte del Gruppo Bper L impatto sul Gruppo delle nuove norme in tema di garanzie ipotecarie è stato notevole: L esigenza di disporre in tempi celeri di valutazioni su immobili residenziali su scala nazionale, con fornitura sia della relazione di stima, sia del record di dati descrittivi, logistici e valutativi, ha indotto a preferire l esternalizzazione del servizio ad una società specializzata Per quanto riguarda le valutazioni su immobili di tipo industriale e produttivo e per le valutazioni su progetti di credito edilizio, le banche del Gruppo si avvalgono di tecnici interni, che oltre a stimare il valore dei beni forniscono consulenza nel processo di valutazione creditizia (si pensi ai temi urbanistici, alle indagini di mercato immobiliare, alle valutazioni sui computi metrici, ecc.) Per le operazioni di project financing e per altri finanziamenti strutturati, ci si avvale in genere di società o studi specializzati, che forniscono servizi di due diligence e project monitoring
15 Le scelte del Gruppo Bper Ancora più grande è stato l impatto del requisito di sorveglianza nel tempo dei valori immobiliari: Inevitabile la scelta di un fornitore esterno, che disponga di dati statistici immobiliari a copertura nazionale e possa garantire continue rivalutazioni parametriche dei cespiti in forma massiva L attivazione del servizio richiede la disponibilità di tutte le informazioni rilevanti sugli immobili in formato elettronico; per il pregresso (operazioni ipotecarie stipulate prima del 2008) questo ha significato il recupero manuale e l inserimento in appositi data base delle informazioni di oltre ipoteche!
16 Alcuni problemi aperti L innovazione normativa (Basilea 2 e IAS), in termini complessivi ed anche in tema di garanzie ipotecarie e valutazioni immobiliari, hanno introdotto norme positive, ma hanno anche lasciato (o forse creato) alcuni problemi: Si tratta di norme secondo molti pro-cicliche: si favoriscono gli impieghi in periodo di espansione, si disincentivano in periodi recessivi La prociclicità può essere ancora maggiore in tema di garanzie immobiliari: se i valori si riducono, si riduce il loan-to-value, peggiora la LGD, l impatto sulle attese di perdita è forte Il problema del fair value: aggiornamenti di valutazioni che comportano la contabilizzazione di perdite o guadagni (o di margini di garanzia) non effettivamente conseguiti Gli stress test e la correlazione fra rischi. verso Basilea 3?
17 GRAZIE PER L ATTENZIONE
Le regole di Basilea II per il credito immobiliare
Le regole di Basilea II per il credito immobiliare Convegno ABI Credito alle Famiglie 2008 Mario Marangoni Banca d Italia Roma, 10 giugno 2008 1 Le regole di Basilea II per il credito immobiliare L impatto
DettagliLa gestione della garanzia immobiliare e Basilea II. Paolo Merati - Qualità del Processo Creditizio Credit Policies and Credit Risk Management
La gestione della garanzia immobiliare e Basilea II Paolo Merati - Qualità del Processo Creditizio Credit Policies and Credit Risk Management Modena, 4 ottobre 2008 La gestione della garanzia immobiliare
DettagliFinanziamento Immobiliare Finanziamenti strutturati, leasing, mezzanine e NPL
Finanziamento Immobiliare Finanziamenti strutturati, leasing, mezzanine e NPL Giacomo Morri Antonio Mazza Capitolo 6 GLI ACCORDI DI BASILEA E I FINANZIAMENTI IMMOBILIARI STRUTTURATI Il Nuovo Accordo Obiettivi
DettagliLezione 1. Uniformità sistema creditizio. Basilea 1. Basilea 2, fattori di ponderazione, il concetto di rating
Lezione 1 Basilea 2, fattori di ponderazione, il concetto di rating Uniformità sistema creditizio Il Comitato di Basilea fu istituito nel 1974 tra i governatori delle Banche Centrali del G10. Obiettivo
DettagliIII PILASTRO INFORMATIVA AL PUBBLICO AL 31/12/2014
III PILASTRO INFORMATIVA AL PUBBLICO AL 31/12/2014 1 Premessa Le disposizioni contenute nella Circolare della Banca d Italia n.216 del 5 agosto 1996 7 aggiornamento del 9 luglio 2007, Capitolo V - Vigilanza
DettagliDa più parti si sente dire e si legge che con Basilea 2 non serviranno più le garanzie o che esse avranno un ruolo ridotto.
-omissis- 1.7 Il ruolo delle garanzie Da più parti si sente dire e si legge che con Basilea 2 non serviranno più le garanzie o che esse avranno un ruolo ridotto. Riteniamo che queste affermazioni nascano
DettagliLe strategie delle piccole banche nel nuovo quadro regolamentare di Basilea 2
Le strategie delle piccole banche nel nuovo quadro regolamentare di Basilea 2 Roberto Di Salvo Federcasse VIII Convention ABI Roma, 29-30 novembre 2004 La filosofia di Basilea2 In linea generale, il Nuovo
DettagliLeasing secondo lo IAS 17
Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per
DettagliValutazione Immobili:
Valutazione Immobili: Requisiti per procedure di valutazione e monitoraggio degli immobili a garanzia Stefano Magnolfi Roma, 22 gennaio 2007 Introduzione Basilea 2 - Cosa devono fare le banche adesso per
DettagliVerso Basilea 2 Minacce in vista per le PMI?
Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa Verso Basilea 2 Minacce in vista per le PMI? relazione di Eugenio Pavarani Dipartimento di Economia Università di Parma Collecchio,
DettagliING Lease (Italia) S.p.A. Informativa al pubblico Pillar III 31/12/2013
ING Lease (Italia) S.p.A. Informativa al pubblico Pillar III INTRODUZIONE La disciplina di Basilea II è una iniziativa internazionale in base alla quale gli istituti finanziari dei Paesi aderenti vengono
DettagliTecnica Bancaria (Cagliari - 2015)
Tecnica Bancaria (Cagliari - 2015) prof. Mauro Aliano mauro.aliano@unica.it 1 Premessa La redazione del bilancio da parte degli amministratori rappresenta un attività di valutazione, ma soprattutto di
DettagliBASILEA 2. La struttura generale dell accordo LE TAPPE PRINCIPALI
BASILEA 2 La struttura generale dell accordo Monica Malta LE TAPPE PRINCIPALI 1974 nasce il Comitato di Basilea dei Paesi del G10 1988 stipula dell accordo "Basilea 1 1996 modifica dell accordo 2001 1
DettagliLa gestione del debito dopo gli accordi di Basilea II
La gestione del debito dopo gli accordi di Basilea II Massimo Buongiorno Convegno ARGI Milano, 27 ottobre 2004 Perché Basilea II, esisteva un Basilea I? Nel 1988 il Comitato di Basilea stabilisce una quota
DettagliServizio Valutazioni immobiliari. La soluzione per la stima dei beni posti in garanzia delle esposizioni creditizie
La soluzione ideale per un affidabile stima degli immobili! Una gamma completa di perizie pienamente rispondenti ai requisiti di Banca d Italia e Abi, e agli standard internazionali (IVS) per la valutazione
DettagliREGOLE REGOLE. Comunicazione. Economia reale e monetaria. Competenze. Concorrenza. Mercati creditizi e finanziari. Tecnologia BANCA IMPRESA
0 Economia reale e monetaria REGOLE REGOLE BANCA Concorrenza IMPRESA Comunicazione Competenze Mercati creditizi e finanziari Tecnologia 1 REGOLE.. IAS/IFRS BASILEA 2 2.. ASPETTI Autonomia Interdipendenza
DettagliVigilanza bancaria e finanziaria
Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
DettagliL APPLICAZIONE DI BASILEA 2 NEL SISTEMA DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO
L APPLICAZIONE DI BASILEA 2 NEL SISTEMA DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO Juan Lopez Funzione Studi - FEDERCASSE Battipaglia, 17 maggio 2006 Indice della presentazione Il Credito Cooperativo L approccio
DettagliRegione Liguria. Vademecum BASILEA 2. In collaborazione con
Regione Liguria Vademecum BASILEA 2 In collaborazione con BASILEA2: RISCHIO O OPPORTUNITÀ IL NUOVO ACCORDO DI BASILEA SUL CAPITALE A GARANZIA DELLA SOLVIBILITÀ DEL SISTEMA BANCARIO INTERNAZIONALE I TRE
DettagliCorso di Finanza Aziendale
Corso di Finanza Aziendale Elementi del Nuovo Accordo di Basilea Basilea 2 - PMI e Retail Il documento pubblicato nel gennaio 2001 non prevedeva un trattamento delle PMI differenziato rispetto al portafoglio
Dettagli*** Terzo pilastro dell accordo di Basilea II / Basilea III
Informativa al pubblico in materia di adeguatezza patrimoniale, l esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all identificazione, alla misurazione e alla gestione di tali
DettagliTERZO PILASTRO DI BASILEA 2 - INFORMATIVA AL PUBBLICO al 31 dicembre 2011
TERZO PILASTRO DI BASILEA 2 - INFORMATIVA AL PUBBLICO al 31 dicembre 2011 La disciplina prudenziale per gli intermediari finanziari iscritti nell elenco speciale di cui all art. 107 TUB (Intermediari ex
DettagliBasilea 2: Cosa devono fare le banche adesso. Le nuove istruzioni di vigilanza e i processi implementativi in atto. Convegno ABI
Basilea 2: banche adesso. Le nuove istruzioni di vigilanza e i processi implementativi in atto. Convegno ABI Antonio Renzi e Katia Mastrodomenico Banca d Italiad, 1 BASILEA 2 TECNICHE DI RIDUZIONE DEL
DettagliCorso di Finanza aziendale
Basilea II Corso di Finanza aziendale Elementi del nuovo accordo di Basilea Basilea II? Si tratta della recente revisione del complesso di norme regolamentari che dal 1988 sono imposte alle banche dalla
DettagliINFORMATIVA AL PUBBLICO ANNO 2014
INFORMATIVA AL PUBBLICO ANNO 214 Finanziaria Senese di Sviluppo S.P.A. Sede Legale Piazza Matteotti 3 531 Siena Capitale Sociale 16.572.177 i.v. Codice Fiscale e Partita Iva 721528 Società iscritta nell
DettagliProgetto DAP Database delle Abitudini di Pagamento
Progetto DAP Database delle Abitudini di Pagamento Antonio De Martini Presidente Associazione Italiana per il Factoring (Assifact) Milano, 23 giugno 2009 Indice Le informazioni sulle abitudini di pagamento
DettagliSulla base dei valori di riferimento indicati sono assegnati alle imprese i seguenti punteggi: A 100% 3 75% < A < 100% 2 0 < A 75% 1
A. Procedura Ordinaria - Modello di valutazione per le imprese in contabilità ordinaria operanti nei settori: industria manifatturiera, edilizia, alberghi (società alberghiere proprietarie dell immobile),
DettagliCorporate Banking e Basilea 2: come cambia il rapporto banca-impresa
Corporate Banking e Basilea 2: come cambia il rapporto banca-impresa prof. Stefano Caselli Università Bocconi Brescia, 10 ottobre 2006 Prof. Stefano Caselli - 10 ottobre 2006 1 I temi in agenda L inevitabile
DettagliI FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI
I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI Roma, 22 novembre 2011 Direzione Retail Funzione C.A.E. L EVOLUZIONE DEL SETTORE Gli ultimi cinque anni hanno
DettagliInformativa al Pubblico
1 Informativa al Pubblico Pillar 3 Informazioni al 31 Dicembre 2010 2 MPS Gestione Crediti Banca S.p.A. Sede Sociale in Siena, Piazza Salimbeni 3, www.mpsgestionecreditibanca.it Iscritta al Registro Imprese
DettagliISA SpA III Pilastro Informativa al pubblico - Anno 2012
PREMESSA La Circolare 216 di Banca d Italia del 5 agosto 1996 7 aggiornamento del 9 luglio 2007, al Capitolo V, al fine di rafforzare la disciplina prudenziale per gli Intermediari Finanziari iscritti
DettagliCONTABILITA E BILANCIO: IL BILANCIO PUBBLICO PRINCIPI ECONOMICI, DISCIPLINA GIURIDICA E NORMATIVA FISCALE
CONTABILITA E BILANCIO: IL BILANCIO PUBBLICO PRINCIPI ECONOMICI, DISCIPLINA GIURIDICA E NORMATIVA FISCALE Prof. Giovanni Frattini Dal cap. 5 Il bilancio pubblico - L introduzione dei principi contabili
DettagliDott. Antonio Renzi. Banca d Italia Servizio Vigilanza sugli Enti Creditizi Vigilanza Creditizia e Finanziaria
Il quadro di riferimento per l entrata in vigore delle nuove disposizioni di Vigilanza per le Banche e per gli Intermediari Finanziari iscritti nell Assilea, Assifact, Assofin Le nuove
DettagliApprofondimenti. Gli investimenti immobiliari secondo lo IAS 40. di Paolo Moretti
Gli investimenti immobiliari secondo lo IAS 40 di Paolo Moretti L «International Accounting Standards Board» (IASB), nell ambito del progetto di revisione («Improvement») dei princìpi contabili internazionali,
DettagliDOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE
DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE ai sensi dell art. 5 del Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n.17389
DettagliBasilea 2: Vincere insieme la sfida del RATING
Basilea 2: Vincere insieme la sfida del RATING Il Comitato di Basilea viene istituito nel 1974 dai Governatori delle Banche Centrali dei 10 paesi più industrializzati. Il Comitato non legifera, formula
DettagliStrumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39
Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39 Corso di Principi Contabili e Informativa Finanziaria Prof.ssa Sabrina Pucci Facoltà di Economia Università degli Studi Roma Tre a.a. 2004-2005 prof.ssa Sabrina
DettagliL esperienza del Leasing immobiliare Gianluca De Candia Direttore Generale Assilea
L esperienza del Leasing immobiliare Gianluca De Candia Direttore Generale Assilea Roma, 23 novembre 2011 Ascesa o declino del Leasing immobiliare? (valore nuovi contratti stipulati in milioni di euro)
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO AMBITO DI APPLICAZIONE TITOLO I PRINCIPI GENERALI Finalità del processo di gestione del patrimonio Fondo stabilizzazione
DettagliBasilea III. Aprile 2013
Basilea III Aprile 2013 Basiela I, II, III,. 2 Basilea I 1988 Basilea II 2006 Basilea III 2013 Risposta del Comitato di Basilea alla crisi finanziaria Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria 3 Il
DettagliLezione 2. Il rating. Il rating. Sistemi di rating, il rating esterno
Lezione 2 Sistemi di rating, il rating esterno Il rating Il modo con cui si combinano: Probabilità di inadempienza (PD) Perdita in caso di inadempienza (LGD) Esposizione all inadempienza (LGD) Scadenza
DettagliIL RUOLO DEL CENTRO FIDI TERZIARIO QUALI GARANZIE?
IL RUOLO DEL CENTRO FIDI TERZIARIO QUALI GARANZIE? II Forum annuale sulla Finanza d impresa Gli strumenti per affrontare la crisi e sostenere la crescita delle PMI Prato, 23 aprile 2009 Email: a.doti@centrofiditerziario.it
DettagliRegolamento interno della Società svizzera di credito alberghiero
Regolamento interno della Società svizzera di credito alberghiero (Regolamento interno SCA) 935.121.42 del 26 febbraio 2015 (Stato 1 aprile 2015) Approvato dal Consiglio federale il 18 febbraio 2015 L
DettagliI crediti e la loro classificazione secondo gli IAS/IFRS
IAS-IFRS E NON PERFORMING LOANS Verona, 9 giugno 2006 I crediti e la loro classificazione secondo gli IAS/IFRS Andrea Lionzo Università degli Studi di Verona andrea.lionzo@univr.it 1 Indice 1. I fondamenti
DettagliI contributi pubblici nello IAS 20
I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,
DettagliVademecum Accordi di Basilea. Basilea 1 (Accordi in vigore dal 1998)
Vademecum Accordi di Basilea Basilea 1 (Accordi in vigore dal 1998) Patrimonio di vigilanza per il rischio: 8% dell attivo ponderato [max rischio ponderazione = 100%] Classificazione delle attività rischiose
DettagliHYPO ALPE-ADRIA-BANK
HYPO ALPE-ADRIA-BANK INFORMATIVA AL PUBBLICO Terzo pilastro di Basilea 3 Al 31 dicembre 2014 (Circ. n. 285 del 17 dicembre 2013) 1 Informativa al pubblico Dal 1 gennaio 2014 è entrata in vigore la nuova
DettagliIAS 40 - OIC 16: Investimenti immobiliari
IAS 40 - OIC 16: Investimenti immobiliari Roma, marzo/maggio 2015 Finalità e ambito di applicazione Un investimento immobiliare è una proprietà immobiliare posseduta per: Percepire canoni d affitto Ottenere
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliDefinizione strumenti finanziari
I criteri di valutazione secondo gli IAS 39 Definizione strumenti finanziari Lo IAS 39 definisce lo strumento finanziario come un qualsiasi contratto che dà origine ad una attività finanziaria per un impresa
DettagliLa norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in
La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in base alle necessità di chiarezza emerse nell utilizzo della precedente versione e per meglio armonizzarla con la ISO 14001:04. Elemento
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI GENERALI Art. 1 Finalità del processo di gestione del patrimonio
DettagliGaranzia confidi_sezione breve termine
Garanzia confidi_sezione breve termine Scheda prodotto DESCRIZIONE PRODOTTO CapitaleSviluppo attraverso il servizio di accesso alla garanzia dei confidi offre alle imprese un importante strumento atto
DettagliIl controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali
La gestione dei rischi operativi e degli altri rischi Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali Mario Seghelini 26 giugno 2012 - Milano
DettagliMIFID Markets in Financial Instruments Directive
MIFID Markets in Financial Instruments Directive Il 1 1 Novembre 2007 è stata recepita anche in Italia, attraverso il Decreto Legislativo del 17 Settembre 2007 n.164n.164,, la Direttiva Comunitaria denominata
DettagliCamozzi & Bonissoni. L applicazione dei principi contabili internazionali agli immobili. Francesco Assegnati. Camozzi & Bonissoni
L applicazione dei principi contabili internazionali agli immobili Francesco Assegnati Camozzi & Bonissoni Studio Legale e Tributario Galleria San Carlo 6 20122 Milano www.camozzibonissoni.it Iter normativo
DettagliIAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio d esercizio e informazione integrativa
IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio d esercizio e informazione integrativa SCHEMA DI SINTESI DEL PRINCIPIO CONTABILE SINTESI ILLUSTRAZIONE DEL PRINCIPIO CONTABILE 1 FINALITA' LIABILITY
DettagliBILANCIO E COMUNICAZIONE FINANZIARIA Simulazione d esame del 27 maggio 2013
NOME: BILANCIO E COMUNICAZIONE FINANZIARIA Simulazione d esame del 27 maggio 2013 COGNOME: N. DI MATRICOLA: Utilizzando lo spazio sottostante a ciascun quesito: 1) Il candidato, dopo avere brevemente spiegato
DettagliGLI ELEMENTI ANDAMENTALI DEL RATING AZIENDALE
in collaborazione con: Promem Sud Est S.p.A. Società per la Promozione dei Mercati Mobiliari Sud Est S.p.A. GLI ELEMENTI ANDAMENTALI DEL RATING AZIENDALE a cura del Dott. Aurelio Valente Amministratore
DettagliLa BDCR Assilea per la valutazione del profilo di rischio delle imprese
La BDCR Assilea per la valutazione del profilo di rischio delle imprese Luciano Bruccola, Assilea / Conectens RES, ConfiRes 2015 Firenze, 25 febbraio 2015 La Banca Dati Centrale Rischi Assilea BDCR Elementi
DettagliL esperienza del Credito Italiano nelle gestione del rischio con metodi statistici - focus sul portafoglio small business -
L esperienza del Credito Italiano nelle gestione del rischio con metodi statistici - focus sul portafoglio small business - Claudio Queirolo - Responsabile Studi ed Attività Creditizia - Credito Italiano
DettagliIAS/IFRS: le implicazioni per il credit risk management
IAS/IFRS: le implicazioni per il credit risk management Fabio Arnaboldi - Francesco Saita Convegno IAS/IFRS e imprese bancarie Università Bocconi-FITD, 8 aprile 2005 Introduzione Il credit risk management
DettagliRendimento del capitale investito e costo delle risorse finanziarie. Cenni funzionali sui principi legislativi e ragionieristici del bilancio
Le Novità del Credito: corso di aggiornamento Obiettivi Fornire una visione sistematica e completa dell'operatività creditizia, aggiornata alle piu recenti novita (I.A.S., riforma societaria, riforma diritto
DettagliINFORMATIVA AL PUBBLICO SULLA SITUAZIONE AL 31 DICEMBRE 2013
INFORMATIVA AL PUBBLICO SULLA SITUAZIONE AL 31 DICEMBRE 2013 Sintesi del documento pubblicato ai sensi del Titolo IV della Circolare 263/06 della Banca d Italia L Informativa al pubblico adempie all obbligo
DettagliFEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI
SEGRETERIA NAZIONALE 00198 ROMA VIA TEVERE, 46 TEL. 06.84.15.751/2/3/4 FAX 06.85.59.220 06.85.52.275 SITO INTERNET: www.fabi.it E-MAIL: federazione@fabi.it FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI Ai Sindacati
DettagliPrincipali indici di bilancio
Principali indici di bilancio Descrizione Il processo di valutazione del merito creditizio tiene conto di una serie di indici economici e patrimoniali. L analisi deve sempre essere effettuata su un arco
DettagliIl Consiglio di Amministrazione approva il bilancio. consolidato IAS/IFRS e il progetto di bilancio al 31 dicembre 2011.
Il Consiglio di Amministrazione approva il bilancio consolidato IAS/IFRS e il progetto di bilancio al 31 dicembre 2011 Valore della produzione consolidato a 6,91 milioni di Euro nel 2011 (6,39 milioni
DettagliCredex LA PIATTAFORMA PER LA GESTIONE DELLA CATENA ESTESA DEL VALORE DEL RECUPERO CREDITI. ABI Consumer Credit 2003. Roma, 27 marzo 2003
LA PIATTAFORMA PER LA GESTIONE DELLA CATENA ESTESA DEL VALORE DEL RECUPERO CREDITI ABI Consumer Credit 2003 Roma, 27 marzo 2003 Questo documento è servito da supporto ad una presentazione orale ed i relativi
DettagliBASILEA 2. Allegato Tecnico. Fonte: circolari dedicate alla Fondazione Luca Pacioli
BASILEA 2 Correlazione tra Indice di Ponderazione, Impieghi e Risultati Economici nell Operatività Bancaria - Dimostrazione empirica dei riflessi sul rapporto banca/impresa Allegato Tecnico Fonte: circolari
Dettagliwww.adadvisory.it AD ADVISORY & FdG Servizi per la valorizzazione delle opportunità offerte dal Fondo di Garanzia (FdG) Roma, maggio 15
www.adadvisory.it AD ADVISORY & FdG Servizi per la valorizzazione delle opportunità offerte dal Fondo di Garanzia (FdG) Roma, maggio 15 Indice 1. AD Advisory (AD) La società 2. Situazione del credito alle
DettagliLa Piattaforma Interattiva di. La piattaforma di BPER Factor per la gestione del credito di fornitura
La Piattaforma Interattiva di La piattaforma di BPER Factor per la gestione del credito di fornitura Indice WIP nel panorama degli strumenti di mercato Caratteristiche dei principali tipi di strumento
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI
DettagliCONVEGNO BNL / ODCEC TORINO. Problematiche inerenti l utilizzo di prodotti a copertura dei rischi
Torino, 22 novembre 2013 CONVEGNO BNL / ODCEC TORINO Problematiche inerenti l utilizzo di prodotti a copertura dei rischi INTEREST RATE SWAP Gli strumenti finanziari che vengono utilizzati a copertura
DettagliIAS 18: Ricavi. Determinazione dei ricavi
IAS 18 Ricavi Determinazione dei ricavi Il ricavo deve essere determinato in base al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, al netto di eventuali sconti commerciali e riduzioni legate alla
DettagliPreventivo Economico Finanziario anno 2015
Preventivo Economico Finanziario anno 2015 1 Risultato della gestione patrimoniale individuale 720.000 2 Dividendi e proventi assimilati: 250.000 a) da società strumentali b) da altre immobilizzazioni
DettagliRegolamento sugli investimenti
FONDAZIONE ABENDROT La Cassa pensioni all insegna della sostenibilità Regolamento sugli investimenti Stato 1.1.2007 Il Consiglio di fondazione della Fondazione Abendrot emana con l accordo della Commissione
DettagliPerspectiva: previdenza professionale con lungimiranza. Fondazione collettiva per la previdenza professionale
Perspectiva: previdenza professionale con lungimiranza Fondazione collettiva per la previdenza professionale Un futuro sereno grazie a Perspectiva Sfruttare completamente le opportunità di rendimento e
DettagliPadova, 13 gennaio 2011. Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Marisa Sartori e Mauro Zaniboni
Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Fase sperimentale ECM 2002 Fase a regime ECM Accordo Stato-Regioni Novembre 2009 LA NOVITA PIU RILEVANTE: Non si accreditano più gli EVENTI MA si accreditano
DettagliFare CASA L ABI e il sistema bancario a favore delle famiglie italiane. Giovanni Sabatini Direttore Generale ABI
Fare CASA L ABI e il sistema bancario a favore delle famiglie italiane Giovanni Sabatini Direttore Generale ABI Ministero dell Economia e delle Finanze Roma, 7 giugno 2016 USCITA DALLA RECESSIONE: CONTRIBUTO
DettagliViene confermata la focalizzazione della Banca sulla concessione del credito e sulla gestione delle
COMUNICATO STAMPA Il Consiglio d Amministrazione di Banca del Mezzogiorno MedioCredito Centrale approva il nuovo Piano Industriale Triennale 2015 2017 e la Relazione Semestrale al 30 giugno 2015 Roma,
DettagliALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE
ALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE INDICE Direttore di Filiale Imprese... 3 Coordinatore... 4 Gestore Imprese... 5 Addetto Imprese... 6 Specialista Estero Merci... 7 Specialista Credito
DettagliIL RAPPORTO BANCA IMPRESA STA CAMBIANDO?
http://www.sinedi.com ARTICOLO 15 SETTEMBRE 2007 IL RAPPORTO BANCA IMPRESA STA CAMBIANDO? Fin dal passato il rapporto tra banca e soggetti economici non è mai stato stabile e lineare e questo dipende in
DettagliINFORMATIVA AL PUBBLICO SULLA SITUAZIONE AL 31/12/2014. Sintesi del documento pubblicato ai sensi della normativa di vigilanza prudenziale
INFORMATIVA AL PUBBLICO SULLA SITUAZIONE AL 31/12/2014 Sintesi del documento pubblicato ai sensi della normativa di vigilanza prudenziale La nuova normativa di vigilanza prudenziale si basa, in linea con
DettagliIAS 32 e IAS 39: La rilevazione e la valutazione degli strumenti finanziari. Edgardo Palombini Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
IAS 32 e IAS 39: La rilevazione e la valutazione degli strumenti finanziari Edgardo Palombini Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi L introduzione degli International Financial Reporting Standards
Dettagli12 AGGIORNAMENTO DELLA CIRCOLARE N. 217
GRUPPO INTERFINANZIARIO PUMA2 12 AGGIORNAMENTO DELLA CIRCOLARE N. 217 Roma, gennaio 2015 BANCA D ITALIA Servizio Rilevazioni Statistiche 2 INDICE PREMESSA... 4 1.1. Cancellazioni di attività finanziarie...
DettagliTemi speciali di bilancio
Università degli Studi di Parma Temi speciali di bilancio Il rendiconto finanziario L analisi per flussi -Nuovi elementi per la valutazione dell assetto economico globale -Migliore interpretazione indici
DettagliLa gestione aziendale, il reddito e il patrimonio
1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa
DettagliVALUTARE GLI EQUILIBRI DELL IMPRESA
VALUTARE GLI EQUILIBRI DELL IMPRESA Quattro valori fondamentali per valutare una impresa sono: 1. Il Capitale Operativo Investito, che è dato dal Capitale Fisso (Costi pluriennali a lenta rotazione) +
DettagliTavola 1 Requisito informativo generale
Tavola 1 Requisito informativo generale (a) Il Consiglio di Amministrazione di Finlabo SIM. (di seguito anche la SIM o la Società ), ha definito le politiche di gestione dei rischi all interno delle quali
DettagliFinanziare il Fotovoltaico. Analisi economica, finanziaria, fiscale e patrimoniale tra diverse forme tecniche di finanziamento
Finanziare il Fotovoltaico Analisi economica, finanziaria, fiscale e patrimoniale tra diverse forme tecniche di finanziamento Novembre 2009 Indice 1. Finanziare il fotovoltaico: il caso della XYZ Srl 2.
DettagliLa valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico attraverso le energie rinnovabili
La valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico attraverso le energie rinnovabili Forum PA Roma, 13 maggio 2009 Claudio Giannotti Direttore del Laboratorio di Finanza Immobiliare Docente Master MEGIM
DettagliMetodologie per l identificazione e la qualificazione del rischio nell attività del Collegio Sindacale
Metodologie per l identificazione e la qualificazione del rischio nell attività del Collegio Sindacale Prof. Valter Cantino Università degli Studi di Torino 1 IL RIFERIMENTO ALLA GESTIONE DEL RISCHIO NELLE
DettagliCriteri di pricing per i prestiti obbligazionari emessi dalla Banca
Criteri di pricing per i prestiti obbligazionari emessi dalla Banca Redatto da: Responsabile Servizio Finanza e Tesoreria / Responsabile Servizio Controlli Interni Verificato da: Responsabile Compliance
DettagliI METODI DI PONDERAZIONE DEL RISCHIO
I METODI DI PONDERAZIONE DEL RISCHIO La banca che accorda la concessione di un credito deve effettuare una preventiva valutazione della qualità/affidabilità del cliente nonché quantificare la qualità/rischiosità
DettagliIl factoring sul territorio: opportunità e vincoli. Dr. Enrico Dehò Direttore Generale Aosta Factor Spa
1 Il factoring sul territorio: opportunità e vincoli Dr. Enrico Dehò Direttore Generale Aosta Factor Spa 2 Targets: Imprenditori locali Grandi aziende Piccole e medie imprese Indotto locale Fornitori di
DettagliImmobili, impianti e macchinari Ias n.16
Immobili, impianti e macchinari Ias n.16 Corso di Principi Contabili e Informativa Finanziaria Prof.ssa Sabrina Pucci Facoltà di Economia Università degli Studi Roma Tre a.a. 2005-2006 prof.ssa Sabrina
DettagliRISOLUZIONE N. 102/E
RISOLUZIONE N. 102/E Roma, 26 novembre 2012 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ART. 11, legge 27 luglio 2000 n. 212 FONDO DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA BANCA Regime fiscale
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliLezione 3. Ricordiamo i concetti... Esposizione al rischio. Il rating interno e il sistema delle garanzie
Lezione 3 Il rating interno e il sistema delle garanzie Ricordiamo i concetti... Il modo con cui si combinano: Probabilità di inadempienza (PD) Perdita in caso di inadempienza (LGD) Esposizione all inadempienza
DettagliRegolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare
Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...
Dettagli