MODELLI DI VALUTAZIONE DI UN INVESTIMENTO IN AMBITO ENERGETICO

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1 MODELLI DI VALUTAZIONE DI UN INVESTIMENTO IN AMBITO ENERGETICO PROF. LAURA GABRIELLI DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA UNIVERSITÀ DI FERRARA

2 PROCESSO DI ANALISI DI UN PROGETTO L ANALISI ECONOMICA E FINANZIARIA SI COMPONE DI DUE TIPI DI VALUTAZIONI: LA PRIMA, DI NATURA PRETTAMENTE ECONOMICA, FA RIFERIMENTO ALLA REDDITIVITÀ "REALE" DELLA GESTIONE CARATTERISTICA DELL'INVESTIMENTO: SI CONSIDERANO SOLTANTO I FLUSSI ECONOMICI IN ENTRATA ED IN USCITA, ESCLUDENDO LE COMPONENTI FINANZIARIE IN ENTRATA (CAPITALE PROPRIO, PRESTITI OTTENUTI) E IN USCITA (INTERESSI, RIMBORSI) LA SECONDA, DI NATURA FINANZIARIA, RIGUARDA IN PARTICOLARE LA CORRELAZIONE TEMPORALE TRA I FLUSSI ECONOMICI E I FLUSSI FINANZIARI; IN SINTESI, CIÒ SIGNIFICA INSERIRE NELL'ANALISI I FLUSSI DI CASSA FINANZIARI, CHE COMPLETANO L'INSIEME DELLE COMPONENTI DI "COSTO" E DI "RICAVO" DEL PROGETTO

3 IL MODELLO ECONOMICO E QUELLO FINANZIARIO IL MODELLO ECONOMICO FA RIFERIMENTO AL SOLO PROGETTO IL MODELLO FINANZIARIO FA RIFERIMENTO AD UN PROGETTO INTRAPRESO DA UN PARTICOLARE SOGGETTO CON QUINDI CON: ELEMENTI FISCALI ELEMENTI BANCARI STRUTTURA DELLA SOCIETÀ

4 L ANALISI Modifiche al progetto Modello economico: Flussi di cassa = ricavi - costi Valutazione della convenienza economica Risultato negativo Indicatori di convenienza economica Risultato postitivo Valutazione della convenienza finanziaria Struttura finanziaria Modifiche alla struttura finanziaria Risultato negativo Modello finanziario Flussi di cassa = ricavi costi interessi - imposte Indicatori di convenienza finanziaria Risultato postitivo

5 IL PIANO ECONOMICO E FINANZIARIO IL PIANO ECONOMICO E FINANZIARIO È LA RAPPRESENTAZIONE QUANTITATIVA DI TUTTO CIÒ CHE È STATO RAPPRESENTATO/ AFFERMATO NEL PROGETTO LO SCOPO DEL PIANO ECONOMICO E FINANZIARIO È QUELLO DI VALUTARE IL RITORNO SULL INVESTIMENTO E SI COMPONE DELLE SEGUENTI SEZIONI: IPOTESI FLUSSO DI CASSA PROSPETTICO INDICI DI RENDIMENTO IL PRIMO PASSO DA EFFETTUARE È LA DEFINIZIONE DELL ORIZZONTE TEMPORALE DI PROIEZIONE

6 LE IPOTESI (INPUT DEL MODELLO) LE IPOTESI SI SUDDIVIDONO NELLE SEGUENTI CATEGORIE: Generali IPOTESI Investimenti Ricavi Costi

7 LE IPOTESI GENERALI LE IPOTESI GENERALI RIGUARDANO DATI GENERALI E MACROECONOMICI DEL PROGETTO QUALI: LE PREVISIONI SULL INFLAZIONE E LA CRESCITA DEI PREZZI LE IPOTESI SUI TASSI DI INTERESSE IL REGIME FISCALE IMPOSTE SUI REDDITI IVA, IMPOSTE SULLE PROPRIETÀ ALIQUOTE DI AMMORTAMENTO L ORGANIZZAZIONE GESTIONALE DEL PROGETTO

8 LE IPOTESI SUI COSTI DI INVESTIMENTO LE IPOTESI RELATIVE AGLI INVESTIMENTI VENGONO RIPORTATE IN UN PIANO DEGLI INVESTIMENTI TALE PIANO CONTIENE LE SEGUENTI INFORMAZIONI: 1. L AMMONTARE DEL COSTO DI INVESTIMENTO 2. LA DISTRIBUZIONE DELL INVESTIMENTO NEL TEMPO 3. IL PIANO DI AMMORTAMENTO DELL INVESTIMENTO

9 LE IPOTESI SUI RICAVI I RICAVI POSSONO DERIVARE DALLA VENDITA (O DALLA LOCAZIONE) O DAI RISPARMI. SI HA: I RICAVO DEGLI SPAZI COSTRUITI (LOCAZIONE O VENDITA) IL RISPARMIO DI ENERGIA (RISPETTO AD UNA IPOTESI BASE) IL CONTO ENERGIA LA STIMA DEI RICAVI AVVIENE UTILIZZANDO I DATI PROVENIENTI DALL ANALISI DI MERCATO

10 LE IPOTESI SUI COSTI I COSTI RAPPRESENTANO LE SPESE OPERATIVE NEL CONCETTO DI SPESE OPERATIVE RIENTRANO TUTTE LE SPESE NECESSARIE AL FUNZIONAMENTO DELLA PROPRIETÀ IMMOBILIARE E IL MANTENIMENTO DEGLI IMPIANTI: LE IMPOSTE SULLA PROPRIETÀ (ICI); IL COSTO DEL PERSONALE; LE SPESE DI MANUTENZIONE E RIPARAZIONE ORDINARIA I PREMI ASSICURATIVI (INCENDIO, FURTO, RESPONSABILITÀ CIVILE); LE COMMISSIONI DI GESTIONE (FACILITY E PROPERTY MANAGEMENT)

11 COME CONSIDERARE COSTI E RICAVI MODELLO A COSTI E RICAVI COSTANTI MODELLO A COSTI E RICAVI CORRENTI TASSO DI INFLAZIONE PONDERATO (TASSO REALE + TASSO DI INFLAZIONE PROGRAMMATA) MODELLO A COSTI E RICAVI PROIETTATI NEL FUTURO CON UN TREND CHE È STATO INDIVIDUATO DALLO STUDIO DEI DATI PASSATI

12 IPOTESI FINANZIARIE LE IPOTESI FINANZIARIE RIGUARDANO LE MODALITÀ DI COPERTURA DEI COSTI DI INVESTIMENTO PRIMA DOMANDA CHI FINANZIA L OPERAZIONE SECONDA DOMANDA COME FINANZIA L OPERAZIONE EQUITY DEBITO A MEDIO-LUNGO DEBITO A BREVE TERMINE PER QUANTO RIGUARDA L EQUITY (O CAPITALE PROPRIO) SI RIPORTA L IPOTESI DELL ESBORSO NEL TEMPO E L IPOTESI DI DISTRIBUZIONE DEI DIVIDENDI (EVENTUALE) PER QUANTO RIGUARDA IL DEBITO, OLTRE ALL INDICAZIONE DELL AMMONTARE DI DEBITO OTTIMALE SI RIPORTA: IL PIANO DI AMMORTAMENTO DEL DEBITO (CON IPOTESI SUL TASSO DI INTERESSE, LA DURATA, IL PRE-AMMORTAMENTO E L EVENTUALE CAPITALIZZAZIONE DEGLI INTERESSI)

13 IL FINANZIAMENTO DELLE OPERE DI EFFICIENTAMENTO IL FINANZIAMENTO DI IMPIANTI CHE IMPIEGANO ENERGIA RINNOVABILE IMPIEGANO SOLITAMENTE: IL PROJECT FINANCE O FTT IL LEASING IL MUTUO IL FINANZIAMENTO DELLE OPERE SULL INVOLUCRO EDILIZIO HA DELLE MODALITÀ DIVERSE, PER LA NATURA STESSA DEGLI INTERVENTI. PER FINANZIARE TALI INTERVENTI SI PREDILIGE: IL FINANZIAMENTO TRAMITE TERZI (FTT) IL MUTUO

14 IL PROJECT FINANCING E IL FINANZIAMENTO DI UN PROGETTO, ATTRAVERSO LA COSTITUZIONE DI UNA SOCIETÀ VEICOLO (CONCESSIONARIO, ARTT. 143 E 153 CODICE CONTRATTI) IL FINANZIAMENTO DEL PROGETTO AVVIENE PREVALENTEMENTE : MEDIANTE DEBITO EROGATO DA BANCHE ESTERNE AL PROGETTO, INDIVIDUATE DOPO L AGGIUDICAZIONE DELLA CONCESSIONE ATTRAVERSO CAPITALE SOCIALE INVESTITO DAI SOCI DELLA SOCIETÀ VEICOLO L FINANZIAMENTO È RIPAGATO DAI RICAVI GENERATI DALL EROGAZIONE DEL SERVIZIO ATTRAVERSO L OPERA REALIZZATA NEL CASO IN CUI I RICAVI GENERATI DAL PROGETTO NON SIANO SUFFICIENTI A RIPAGARE L INVESTIMENTO, L AMMINISTRAZIONE (CONCEDENTE) PUÒ E DEVE SUPPORTARE L EQUILIBRIO ECONOMICO E FINANZIARIO DELL INVESTIMENTO ATTRAVERSO L EROGAZIONE DI UN CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO (A RIDUZIONE DEL COSTO DELL INVESTIMENTO) O ATTRAVERSO L INTEGRAZIONE DI RICAVI ALTI COSTI DI ADVISORING, PERFEZIONAMENTO DELLE DUE DILIGENCE TECNICA, LEGALE E ASSICURATIVA

15 IL LEASING IL LEASING È UNO STRUMENTO DI FINANZIAMENTO DI UN OPERA LA SOCIETÀ DI LEASING EROGA LE RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE DELLA STESSA (FINO ALL 80% DELL INVESTIMENTO DI NORMA I PROMOTORI DEVONO DISPORRE DI MEZZI PROPRI (EQUITY + FINANZIAMENTO SOCI) PARI AD ALMENO IL 20% RICEVE NEL TEMPO, IN FUNZIONE DELLA DURATA DEL CONTRATTO, CANONI DI LEASING PERIODICI CHE RIMBORSANO IL CAPITALE E GLI INTERESSI. LA PROPRIETÀ DEL BENE/OPERA REALIZZATA È IN CAPO AL SOGGETTO FINANZIATORE FINO A QUANDO SI ESERCITERÀ L OPZIONE DI RISCATTO

16 I FTT: LE ESCO SOCIETÀ CHE OPERANO NEL SETTORE DELL'ENERGIA OFFRENDO SERVIZI INTEGRATI IN UNA LOGICA DI ENERGY PERFORMANCE CONTRACTING E IL FINANZIAMENTO TRAMITE TERZI SONO SOCIETÀ: CHE REPERISCONO LE RISORSE FINANZIARIE RICHIESTE PER LA REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO O UN INTERVENTO ESEGUONO LE DIAGNOSI ENERGETICHE, LO STUDIO DI FATTIBILITÀ E LA PROGETTAZIONE DELL'INTERVENTO, LO REALIZZANO E NE EFFETTUANO LA MANUTENZIONE E L OPERATIVITÀ LA GARANZIA DEI RISULTATI SUGLI INTERVENTI EFFETTUATI È UN FATTORE CENTRALE DELLE ATTIVITÀ DELLA ESCO

17 IL FINANZIAMENTO TRAMITE TERZI (FTT) QUESTA È L OPPORTUNITÀ CHE STA ALLA BASE DEL FINANZIAMENTO TRAMITE TERZI APPLICATO AI SERVIZI ENERGETICI UNA SOCIETÀ DI SERVIZI ENERGETICI (ESCO) REALIZZA UN INTERVENTO PRESSO L UTENTE FORNENDO LE RISORSE ECONOMICHE PER LA DURATA DEL CONTRATTO TRA LE PARTI, LA ESCO OTTIENE UN FLUSSO DI CASSA ORIGINATO DAI RISPARMI ENERGETICI CONSEGUITI IN GRADO QUESTO DI RIPAGARE I COSTI IN TEMPI DEFINITI AL TERMINE DEL CONTRATTO IL L UTENTE FINALE RISCATTA L IMPIANTO, CHE POTRÀ ESSERE GESTITO ANCORA DALLA ESCO

18 INDICATORI DI CONVENIENZA IL VALORE ATTUALE NETTO (VAN) VIENE CALCOLATO CON LA FORMULA DEL FLUSSO DI CASSA CUI È APPLICATO UN TASSO DI ATTUALIZZAZIONE, CHE RAPPRESENTA UNA STIMA DEL COSTO OPPORTUNITÀ DEL CAPITALE PER INVESTIMENTI A RISCHIO EQUIVALENTE IL TASSO INTERNO DI RENDIMENTO (TIR) CHE FORNISCE UNA MISURA DEL TASSO DI REDDITIVITÀ ECONOMICA DELL'INVESTIMENTO IL TEMPO DI RECUPERO SUI FLUSSI DI CASSA CHE INDICA IL TEMPO NECESSARIO A RECUPERARE IL CAPITALE INVESTITO O CAPITALE DI SPESA INIZIALE L INDICE DI PROFITTABILITÀ È IL RAPPORTO TRA RICAVI E COSTI DEL PROGETTO

19 ESPRESSIONE DELL ANALISI COSTI RICAVI DUNQUE: V = Σ F N = Σ T=0..N F T / (1+R) T IN CUI V È IL VALORE DEL PROGETTO F RAPPRESENTA IL FLUSSO DI CASSA R È IL SAGGIO DI ATTUALIZZAZIONE T COSTITUISCE IL TEMPO N L ORIZZONTE TEMPORALE ATTESO

20 FASI DELL ANALISI DI FATTIBILITÀ LE FASI DI CUI SI COMPONE UNA ANALISI DI FATTIBILITÀ POSSONO ESSERE COSÌ SINTETIZZATE: IDENTIFICAZIONE DI TUTTE LE VOCI DI COSTO E DI RICAVO; STIMA DEI DATI DI BASE: QUANTITÀ E VALORI UNITARI ARTICOLAZIONE TEMPORALE ATTUALIZZAZIONE DEL FLUSSO DI CASSA DETERMINAZIONE DEL RICAVI NETTI DETERMINAZIONE DEI CRITERI DI GIUDIZIO

21 VALORE ATTUALE NETTO IL VAN È LA SOMMA ALGEBRICA DEI FLUSSI DI CASSA NETTI DEL PROGETTO, MENO IL COSTO DELL'INVESTIMENTO INIZIALE. I FLUSSI DI CASSA NETTI SONO ATTUALIZZATI SULLA BASE DI UN TASSO DI SCONTO CHE RAPPRESENTA IL "COSTO-OPPORTUNITÀ" DI INVESTIMENTI ALTERNATIVI CON RISCHIO COMPARABILE ED EQUIVALENTE A QUELLO DEL PROGETTO

22 CRITERI DI GIUDIZIO: VAN IL VALORE ATTUALE NETTO (VAN) DI UN DETERMINATO PROGETTO COSTITUISCE LA SOMMA ATTUALIZZATA DEI RICAVI NETTI, OVVERO LA DIFFERENZA TRA RICAVI E COSTI: OVE R+1 È IL COEFFICIENTE DI ANTICIPAZIONE (CHE SI PUÒ ANCHE SCRIVERE Q) = + = = = n t t t t n n n r C R r C R r C R r C R C VAN ) (1 ) ( ) (1 ) (... ) (1 ) ( ) (1 ) (

23 IL VAN GIUDIZIO DI CONVENIENZA: QUALSIASI PROGETTO CON VAN > 0 È FATTIBILE. IL PROGETTO CON VAN PIÙ ELEVATO È IL PIÙ VANTAGGIOSO. I PROGETTI CON VAN < 0 NON SONO FATTIBILI LIMITI: IL GIUDIZIO DI CONVENIENZA È DI CARATTERE PURAMENTE FINANZIARIO, MENTRE FATTORI DI CARATTERE POLITICO, SOCIALE, AMBIENTALE POSSONO RENDERE IL PROGETTO ASSAI MENO ATTRAENTE POTREBBE ESSERE ESCLUSO IL PROGETTO PIÙ VANTAGGIOSO NEL CASO IN CUI IL CAPITALE INIZIALE ECCEDA LE POSSIBILITÀ DELL INVESTITORE

24 L INDICE DI PROFITTABILITÀ L INDICE DI PROFITTABILITÀ VIENE DEFINITO COME IL RAPPORTO TRA IL VALORE ATTUALE DEI FLUSSI DI CASSA PRODOTTI DALL INVESTIMENTO E IL COSTO DELL INVESTIMENTO, OPPORTUNAMENTE SCONTATI PI>1 PI n t= 0 = n t= 0 Rt (1 + r) Ct (1 + r) t t QUESTO INDICE PUÒ ANCHE UTILIZZARE RICAVI E COSTI SENZA SCONTO (PI = R/C). ANCHE IN QUESTO CASO DOVRÀ ESSERE MAGGIORE DI 1

25 IL SAGGIO DI RENDIMENTO INTERNO (SRI), DEFINITO COME QUEL PARTICOLARE SAGGIO (R) CHE RENDE NULLO (PARI A 0) IL VAN: IL SAGGIO DI RENDIMENTO INTERNO COSTITUISCE UNA STIMA DELLA REDDITIVITÀ DEL CAPITALE INVESTITO CRITERI DI GIUDIZIO: SRI ( ) 0 1 ) ( ) (1 ) (... ) (1 ) ( ) (1 ) ( = + = = = = n t t t t n n n r C R r C R r C R r C R C VAN

26 IL SRI GIUDIZIO DI CONVENIENZA: SE IL SRI RISULTA SUPERIORE O UGUALE AD UN SAGGIO PRESO COME RIFERIMENTO (ES. SAGGIO DI SOGLIA, SAGGIO DI INTERESSE PASSIVO, ECC) ALLORA IL PROGETTO È FATTIBILE SE IL SRI RISULTA INFERIORE AL MEDESIMO SAGGIO DI RIFERIMENTO ALLORA IL PROGETTO NON È FATTIBILE LIMITI: VI È LA POSSIBILITÀ CHE IL SRI NON POSSA ESSERE DETERMINATO (SRI MULTIPLI, CHE SI VERIFICANO QUANDO VI È PIÙ DI UNA INVERSIONE DI SEGNO NEL FLUSSO DEI RICAVI NETTI)

27 CRITERI DI GIUDIZIO: IL PAY BACK IL PERIODO DI RIENTRO (PAY BACK PERIOD - PB) DI UN DETERMINATO PROGETTO RAPPRESENTA IL TEMPO NECESSARIO PER COPRIRE L INVESTIMENTO INIZIALE LA VERIFICA DELLA FATTIBILITÀ DI UN PROGETTO VIENE FATTA A PARTIRE DA UN PERIODO DI SOGLIA DEFINITO SODDISFACENTE PER L INVESTITORE I PROGETTI MIGLIORI SONO QUELLI CHE HANNO UN PERIODO DI SOGLIA INFERIORE E UN INDICATORE CHE NON ESPRIME LA REDDITIVITÀ DEL PROGETTO BENSÌ LA LIQUIDITÀ DELLO STESSO NELLA VERSIONE PIÙ SEMPLICE NON ATTUALIZZA I COSTI ED I RICAVI (SIMPLE PAY BACK SPB) n t=1 ( R C ) I t t = R = RICAVI C = COSTI I = INVESTIMENTO INIZIALE

28 IL PERIODO DI RIENTRO GRAFICO Costi Ricavi Cumulato Anni , , , , , , , , , , , , , , ,00 8 SPB = (INVESTIMENTO INIZIALE) / (RT - CT) Totale , , , , , , , , , , , , , , ,00 - (5.000,00) (10.000,00) (20.000,00) (15.000,00) (40.000,00) Costi Ricavi Cumulato

29 VANTAGGI E PROBLEMI DEL PB IL METODO DEL PAY BACK PRESENTA IL VANTAGGIO DI ESSERE SEMPLICE E DI DARE UNA VERIFICA IMMEDIATA CIRCA L ORIZZONTE TEMPORALE ATTESO IL CRITERIO DI SOGLIA TEMPORALE È UN ELEMENTO SOGGETTIVO DI VALUTAZIONE MA CRITERIO PRESENTA QUALCHE DEBOLEZZA: NON INTERNALIZZA ALCUNA CONSIDERAZIONE CIRCA IL RISCHIO ASSOCIATO ALL INVESTIMENTO NON ASSICURA LA SCELTA DEL PROGETTO ECONOMICAMENTE PIÙ VANTAGGIOSO NON TIENE CONTO DELLA VITA UTILE DEL PROGETTO NON ATTUALIZZA I FLUSSI DI CASSA DEL PROGETTO (SOLO NELLA VARIANTE PERIODO DI RIENTRO SCONTATO)

30 GLI INDICI DI BANCABILITÀ LA BANCABILITÀ DI UN PROGETTO È IL MARGINE DI SICUREZZA SU CUI I SOGGETTI TERZI FINANZIATORI POSSONO ESSERE GARANTITI GLI INDICI IMPIEGATI VERIFICANO CHE I FLUSSI DI CASSA GENERATI DAL PROGETTO SIANO IN GRADO DI RIMBORSARE IL DEBITO CONTRATTO E PAGARE DI INTERESSI DA ESSO MATURATI. E STATO CALCOLATO IL: ANNUAL DEBT SERVICE COVER RATIO: È IL RAPPORTO, CALCOLATO PER OGNI PERIODO DELL ORIZZONTE TEMPORALE PREVISTO PER LA DURATA DEI FINANZIAMENTI, TRA IL FLUSSO DI CASSA SENZA LEVA FINANZIARIA RELATIVO ED IL CORRISPONDENTE SERVIZIO DEL DEBITO (OTTENUTO COME SOMMA DI QUOTA CAPITALE E QUOTA INTERESSI) PROJECT COVER RATIO LOAN LIFE COVER RATIO

31 IL SAGGIO DI ATTUALIZZAZIONE (O SCONTO) IL TASSO DI ATTUALIZZAZIONE È QUEL PARTICOLARE TASSO DA IMPIEGARE PER TRASFERIRE AL TEMPO 0, OSSIA ALL'ATTUALITÀ,UN CAPITALE FINANZIARIO ESIGIBILE AD UNA CERTA DATA FUTURA (O COMUNQUE UN CERTO FLUSSO DI CASSA FUTURO), IN MODO CHE QUEL CAPITALE ATTUALIZZATO SIA FINANZIARIAMENTE EQUIVALENTE AL CAPITALE ESIGIBILE IN DATA FUTURA. LA MISURA DI QUESTO TASSO È PARI AL RENDIMENTO ALTERNATIVO DI INVESTIMENTI SIMILI (O ATTIVITÀ FINANZIARIE PRIVE DI RISCHIO A SCADENZA NON BREVE, O INVESTIMENTI NELLO STESSO SETTORE)

32 IL SAGGIO DI ATTUALIZZAZIONE AD INFLUENZARE IL VALORE DEL SAGGIO DI ATTUALIZZAZIONE È IL RISCHIO DELL INVESTIMENTO: A SAGGI BASSI CORRISPONDONO INVESTIMENTI A BASSO RISCHIO, A SAGGI ELEVATI INVESTIMENTI A RISCHIO ELEVATO SE IL SAGGIO DI ATTUALIZZAZIONE È MODESTO, I VANTAGGI FUTURI VENGONO APPREZZATI DI PIÙ (SONO PERCEPITI COME PIÙ SICURI) SE IL SAGGIO DI ATTUALIZZAZIONE È ELEVATO CIÒ SIGNIFICA CHE I RICAVI NETTI FUTURI SIANO VALUTATI IN MODO INFERIORE (PIÙ ALEATORI)

33 UN MODELLO MOLTO IMPIEGATO IL WACC-WEIGHTED AVERAGE COST OF CAPITAL (WACC) SI COSTRUISCE COME COSTO PONDERATO COSTO DEL CAPITALE INVESTITO, CALCOLATO COME MEDIA PONDERATA DEL: COSTO DEL CAPITALE PROPRIO (EQUITY) COSTO DEL CAPITALE DI DEBITO (DEBT) INDIVIDUANDO COSÌ TUTTI I SOGGETTI CHE CONFERISCONO CAPITALE LA RELAZIONE DEL WACC È DEFINITA COME SEGUE: WACC = K d D D + E + K e D E + E OVE: K E È IL COSTO DEL CAPITALE DI RISCHIO K D È IL COSTO DEL CAPITALE DI DEBITO D È L AMMONTARE DEL DEBITO E È L AMMONTARE DEL CAPITALE DI RISCHIO

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