INTERVENTO DI RIMOZIONE DEL MATERIALE DEPOSITATO LUNGO L ANSA DEL TREBBIA A DIFESA DELL AREA ABITATA DI MARSAGLIA DURANTE GLI EVENTI CALAMITOSI

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1 1 Comune di Corte Brugnatella Provincia di Piacenza INTERVENTO DI RIMOZIONE DEL MATERIALE DEPOSITATO LUNGO L ANSA DEL TREBBIA A DIFESA DELL AREA ABITATA DI MARSAGLIA DURANTE GLI EVENTI CALAMITOSI RELAZIONE ILLUSTRATIVA E TECNICA dr.ing. Aldo Galleti contrada di Borgoratto, BOBBIO (PC) tel.-fax:

2 2 PREMESSA Il capoluogo del comune di Corte Brugnatella, Marsaglia, è stato gravemente interessato dall alluvione del fiume Trebbia il settembre 2015, con allagamenti delle proprietà private in sponda destra nella zona dalle quote più basse adiacenti al corso d acqua. L Amministrazione Comunale ha ricevuto un finanziamento di ,00 con Ordinanza Capo Dipartimento P.C. n.292 del per rimuovere il materiale depositato lungo l ansa che il fiume forma in corrispondenza dell abitato, al fine di ridurre il rischio di nuove esondazioni. Ha quindi richiesto l Autorizzazione Idraulica alla movimentazione di materiale inerte finalizzata al ripristino della sezione idraulica, autorizzazione ricevuta con Ordinanza del R.S.T.B.A.P di Piacenza n del , recante l indicazione delle aree di intervento. TREBBIA A MARSAGLIA Il corso del fiume lambisce con la sponda destra l abitato di Marsaglia formando un ampia ansa, con una brusca curva appena a valle della cittadina. Ortofoto ottobre 2015 Nelle zone indicate nell ortofoto (A, B, C e D) sono avvenuti notevoli depositi di materiale litoide che riducono sensibilmente la sezione idraulica di deflusso, mettendo così in pericolo l abitato per possibili esondazione. Il profilo longitudinale rilevato recentemente, dopo l alluvione, allegato agli elaborati grafici di progetto, mostra una serie sei di raschi con dislivelli di circa 1.5 m seguiti da zone di calma. Al fine di riportare le sezioni idrauliche a larghezze tali da raggiungere livelli di sicurezza, con la presente perizia si prevede di movimentare parte del materiale depositato: 1- con spostamento sulle sponde di una frazione del deposito; 2- con spostamento in aree di stoccaggio prestabilite, indicate nella Autorizzazione Idraulica sopra menzionata, situate a breve distanza.

3 3 Lungo la prima larga curva descritta dal fiume (tratto A-C) la sezione idraulica mostra maggiore profondità verso la riva sinistra (fig. 1), mentre nella zona più a valle la profondità è maggiore in sponda destra (fig. 2). Fig. 1 Sezione tipo, vista da valle, nel tratto A-C Fig. 2 Sezione tipo, vista da valle, nel tratto D Il valore della portata di piena con tempo di ritorno di 200 anni alla sezione 0-0 è calcolata con il metodo di Giandotti, facendo riferimento ai dati della sezione Bobbio (Allegato 1): Sezione di Bobbio A = superficie di bacino sotteso = 655 km 2 H m = altitudine media = 938 m D = distanza della sezione dalla confluenza con il Po = 54.5 km La sezione 0 del tratto interessato si trova alla quota H 0 = 261 m. Rispetto alla A di Bobbio vede una riduzione di 42 km 2, per cui la superficie di bacino di interesse vale A = A -42 = 913 km 2 m, con sviluppo dell asta L = sviluppo totale della Trebbia - D - distanza tra Bobbio e sez.0-0 = = 52.3 km La portata di piena con tempo di ritorno di 100 anni Q 100 alla sez. 0-0 è data dalla formula: Q 100 = [c*λ*a*h*m]/[k*t c ] dove: c = coefficiente di deflusso = 0.4, per bacini > 500 km 2 λ = rapporto tra portata massima e media = 8, per bacini > 500 km 2 k = rapporto tra durata dell onda di piena e T c = 4.5, per bacini > 500 km 2 A = superficie di bacino = 913*10 6 m 2 T c = tempo di corrivazione h = altezza di precipitazione sul bacino determinata da T c ; la stazione di riferimento individuata per il caso è quella di Loco Carchelli, situata al centro del bacino sotteso, che fornisce per Tc > 3 ore e tempo di ritorno di 100 anni: h 100 = *T c 0.30 m = coefficiente di ragguaglio delle precipitazioni = (cfr. Maione, Piene Fluviali) Il tempo di corrivazione è calcolato con: T c = [1.5*L+4* A]/[0.8* (H m -H 0 ) = [1.5*52.3* 913]/[0.8* ( ) = = 9.95 ore = 597 min = s

4 4 dove: L = lunghezza dell asta fluviale = km 52.3 A = superficie di bacino = 913 km 2 H m = quota media del bacino sotteso = 938 m H 0 = quota della sezione di calcolo = 311 m (da CTR) Risulta anche h = h 100 = *T c 0.30 = 118.5* = 236 mm = m Applicando i valori alla formula della Q 100 si ricava: Q 100 = [0.4*8*913*10 6 *0.236*0.377]/[4.5*35820] = 1612 m 3 /s e da questa: Q 200 = Q 100 *1.13 = 1822 m 3 /s LARGHEZZA MINIMA DI PROGETTO Il dislivello totale del pelo libero nel tratto di Trebbia compreso tra il ponte sulla SS.45 e a valle di D, rilevata è H = m = 8.76 m e corrisponde alla pendenza media J sullo sviluppo L = 1151 m : J = H/L = 8.76/1151 = % Tenendo conto degli indirizzi della delib. AB.Po n.5/1999, viene applicato il valore del coefficiente di Strickler ks = 30, al fine di ricavare la larghezza bagnata e quindi il battente e la velocità media relativi, ipotizzando la sezione di forma trapezoidale con sponde a 45, analoga alla situazione reale. Si ottengono: per alveo con larghezza bagnata di m 65: battente h = 4.01 m; velocità media v = 6.53 m/s; altezza cinetica α*v 2 /2g = 2.39 m per alveo con larghezza bagnata di m 70: battente h = 3.88 m; velocità media v = 6.36 m/s; altezza cinetica α*v 2 /2g = 2.27 m per alveo con larghezza bagnata di m 75: battente h = 3.73 m; velocità media v = 6.21 m/s; altezza cinetica α*v 2 /2g = 2.16 m per alveo con larghezza bagnata di m 80: battente h = 3.59 m; velocità media v = 6.07 m/s; altezza cinetica α*v 2 /2g = 2.06 m per alveo con larghezza bagnata di m 90: battente h = 3.36 m; velocità media v = 5.81 m/s; altezza cinetica α*v 2 /2g = 1.89 m Si verifica che la quota di sicurezza risulta nelle condizioni peggiori (sez. 13) maggiore di m = 6.40 m rispetto al pelo libero di rilievo, tuttavia ampiamente contenuta nell alveo. LAVORI PREVISTI Schematicamente l intervento di progetto è diviso nelle seguenti operazioni: a) allontanamento di materiale depositato dalla zona D. Il volume di scavo è calcolato in m 3. Di questo, una parte (2.000 m 3 ) è trasferito nell area E della fig. 3.

5 5 Fig. 3 Zona di stoccaggio E La parte rimanente m 3 viene depositato nell area individuata nella fig.4 seguente, in area predisposta per lo stoccaggio di 3528 m 2. Per accedere alla zona D di sponda sinistra è necessario provvedere con la realizzazione di una tombinatura provvisoria nel fiume al fine di permette il transito degli automezzi per il trasporto del materiale scavato. Fig. 4 Zona di stoccaggio F (Padellone)

6 6 b- spostamento del materiale depositato nelle zone A, B e C. In queste aree la movimentazione avviene per ampliare la sezione idraulica a valori di sicurezza, scavando e riportando frontalmente il materiale litoide dal letto attivo all area spondale, allargando così la larghezza bagnata del corso d acqua. Durante questa fase si prevede di depositare temporaneamente il materiale fine (sabbie) presente e di ridepositarlo sulle superficie di movimentazione, al fine di mantenere le caratteristiche di accessibilità e fruibilità della spiaggia nel periodo estivo. Ulteriori informazioni possono essere desunte dagli elaborati grafici allegati alla presente. SICUREZZA DEL CANTIERE Il D.Lgs.n.494/1996, con le successive modd. e integrazioni, impone l'adozione del Piano di Sicurezza ai fini della sicurezza e salute dei lavoratori con la nomina del coordinato-re della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione dei lavori per le opere che necessitano di più di 200 uomini/ giorno per la loro realizzazione nel caso che non sussistano rischi particolari di cui all'all. II del D. Lgs. citato. Nel caso del presente progetto l'importo dei lavori assomma a ,00 con incidenza della manodopera per il 25% circa. Di conseguenza il numero di ore lavorative necessarie, considerando il costo medio di un lavorato-re in. 28,00 all'ora, assommano a: importo lavori x ,00 x = = ore 634 costo medio orario 28,00 Dividendo questo valore per 8 ore giornaliere si ricava: ore 634/8 = uomini/giorno 79,2 inferiore al limite sopra indicato di 200 uomini/giorno. Non superando la soglia indicata per le opere progettate non deriva l'obbligo della nomina del coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione. CRONOPROGRAMMA Il cronoprogramma dei lavori può essere suddiviso in più fasi, spostandosi il cantiere in più zone operative, mantenendo tuttavia tassativo il tempo di ultimazione di 150 giorni consecutivi. Opere Settimane installazione cantiere scavo zona D etrasporto a stoccaggio predisposiz. area F tombinatura - guado movimentazione nelle zone A, B e C sistemazioni finali sgombero cantiere

7 7 QUADRO ECONOMICO Come si ricava dal computo metrico-estimativo di perizia, il quadro economico viene così riassunto: A- Lavori soggetti a ribasso d asta: ,00 B- Oneri per la sicurezza, non soggetti a ribasso: , Totale dei lavori: ,00 C- Somma a disposizione dell Amministrazione: a- per IVA su lavori: 22%: ,00 b- per spese tecniche: 5.500,00 c- per CNPAIA e IVA su sp. tecniche: 1.478,40 d- per Resp. Procedimento: 0.30%: 216,00 e- imprevisti e arrotondamenti: 465, , , Totale di perizia: ,00 Bobbio, 18 febbraio 2016 Il tecnico (dr.ing. Aldo Galleti)

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