ISTITUTO COMPRENSIVO n BOLOGNA *** *** *** PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE Anno Scolastico 2015/16

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO n BOLOGNA *** *** *** PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE Anno Scolastico 2015/16 DOCENTE: Chiara Swierczewski. CLASSE: IIC MATERIA: MATEMATICA E SCIENZE. OBIETTIVI Matematica 1. Conoscenza degli elementi specifici della disciplina 2. Osservazione di fatti, individuazione e applicazione di relazioni, proprietà e procedimenti 3. Identificazione e comprensione di problemi, formulazione di ipotesi e di soluzioni e loro verifica 4. Comprensione e uso dei linguaggi specifici Scienze chimiche, fisiche e naturali 1. Conoscenza degli elementi propri delle discipline 2. Osservazione di fatti e fenomeni, anche con l uso degli strumenti 3. Formulazione di ipotesi e loro verifica, anche sperimentale 4. Comprensione e uso dei linguaggi specifici OBIETTIVI MINIMI Classe 2 a Matematica - Riconosce o ripete in modo mnemonico definizioni, proprietà e regole fondamentali di aritmetica e di geometria. - Sa risolvere semplici espressioni. - Sa determinare il termine incognito di una proporzione. - Sa applicare le formule dirette ed inverse in casi semplici. - Sa applicare il teorema di Pitagora in situazioni semplici. - Sa usare le tavole numeriche in modo diretto. - Sa individuare dati e incognite in problemi formulati in modo esplicito. - Sa individuare le relazioni per risolvere problemi graduati. - Comprende ed usa la terminologia essenziale. - Legge semplici grafici. - Sa utilizzare riga, squadra e goniometro. - Sa rappresentare punti nel primo quadrante del piano cartesiano.

2 Scienze - Riconosce gli elementi basilari della disciplina. - Sa ripetere almeno in modo meccanico gli elementi basilari della disciplina. - Sa compilare una griglia d osservazione strutturata. - Sa seguire un modello predisposto per la raccolta dei dati. - Sa individuare gli elementi essenziali di una situazione concreta. - Sa riconoscere le varie fasi di un esperimento con materiale parzialmente strutturato. - Comprende i termini essenziali della disciplina e li utilizza in alcune situazioni. - Sa orientarsi nella lettura di semplici schemi e sa riprodurli se guidato. CONTENUTI Matematica : Aritmetica I NUMERI RAZIONALI 1. La frazione come numero razionale assoluto. Numeri decimali limitati e periodici 2. L approssimazione 3. La frazione generatrice di un numero decimale 4. Le espressioni con i numeri decimali RADICE QUADRATA 1. L estrazione di radice, radici esatte e approssimate 2. Le proprietà delle radici quadrate 3. Il calcolo della radice quadrata con l uso delle tavole, radice quadrata di un numero decimale e di una frazione RAPPORTI E PROPORZIONI 1. Concetto di rapporto, proprietà fondamentale dei rapporti 2. Rapporto tra grandezze (omogenee e non omogenee) 3. Scala di riduzione e ingrandimento 4. Concetto di proporzione 5. Le proprietà delle proporzioni (fondamentale, invertire, comporre, scomporre, comporre applicata ad una serie di rapporti uguali) 6. Tecniche risolutive di una proporzione

3 LE APPLICAZIONI DELLA PROPORZIONALITA 1. Le grandezze proporzionali (proporzionalità diretta e inversa) 2. Problemi del tre semplice 3. Problemi di ripartizione semplice 5. Le percentuali. Gli aerogrammi percentuali (approfondimento) IL CALCOLO DELLE PROBABILITA 1. La probabilità semplice Geometria Vol Circonferenza e cerchio Vol 2. L AREA DELLE FIGURE PIANE 1. L equivalenza delle figure piane, figure equicomposte 2. L area del rettangolo 3. L area del quadrato 4. L area del parallelogrammo 5. L area del triangolo, formula di Erone 6. L area del rombo 7.L area del trapezio 8. L area di un poligono regolare IL TEOREMA DI PITAGORA 1. Il teorema di Pitagora 2. Il teorema di Pitagora nei poligoni 3. Il teorema di Pitagora e la circonferenza LE TRASFORMAZIONI ISOMETRICHE 1. Congruenza diretta e inversa 2. La traslazione 4. La simmetria assiale 5. La simmetria centrale LE TRASFORMAZIONI NON ISOMETRICHE 2. La similitudine, i poligoni simili, i criteri di similitudine nei triangoli

4 3. I teoremi della similitudine (teorema della parallela al lato di un triangolo, teoremi dei perimetri e delle aree) 4. I teoremi di Euclide Interpretazione geometrica dei teoremi di Euclide (approfondimento). Vol. A Scienze Unità 3. TEMPERATURA E CALORE Cap Differenza tra temperatura e calore Interpretazione molecolare Dilatazione termica La misura della temperatura La misura del calore Il calore specifico Trasmissione del calore Unità 5. LE REAZIONI CHIMICHE Cap Le trasformazioni della materia Sostanze semplici e composte Le particelle della materia Gli elementi Simboli e formule La legge di Lavoisier Ossidazioni e combustioni Acidi e basi - Le sostanze organiche Unità 6. STRUTTURA DELL ATOMO Cap Come è fatto l atomo Gli isotopi Disposizione degli elettroni La tavola periodica I legami chimici La valenza Vol. C Unità 1. APPARATO DIGERENTE Unità 2. I PROBLEMI DELL ALIMENTAZIONE (Principi di educazione alimentare) Unità 3. LA RESPIRAZIONE Unità 4. LA CIRCOLAZIONE Unità 5. IL SISTEMA TEGUMENTARIO Unità 6. IL SOSTEGNO E IL MOVIMENTO METODI e STRUMENTI didattici Gli argomenti saranno svolti, ove possibile, in maniera problematica, guidando l alunno con suggerimenti, esempi, osservazioni. Si cercherà di esaminare la realtà e di prendere spunto da essa.

5 Dopo aver guadagnato l attenzione dell alunno con uno stimolo adeguato, lo si informerà su ciò che dovrà saper fare dopo l apprendimento, facendo riferimento alle conoscenze che sono in suo possesso; giunti a risolvere la questione, si cercheranno generalizzazioni, fino alla formulazione di una teoria. Si assicurerà, poi, la ritenzione del concetto, eseguendo opportuni esercizi. Si farà ricorso a: lezioni frontali e dialogate, discussioni, riflessioni, osservazioni dirette, attività pratiche e sperimentali, cartelloni didattici, diagrammi, stesura di relazioni. Si seguirà il libro di testo, traendo da esso i concetti principali ed imparando a riorganizzare gli argomenti in maniera schematica; in alcuni casi il testo potrà essere completato da appunti o altro materiale fornito dall insegnante. Altri strumenti didattici potranno essere: testi di consultazione, stampa specialistica, schede predisposte, uso del laboratorio, sussidi audiovisivi, interventi di esperti, visite didattiche. I compiti assegnati per casa saranno corretti collegialmente o con controllo individuale dei quaderni. Per le attività di recupero si effettueranno frequenti esercitazioni alla lavagna o si assegneranno esercizi individualizzati, con ripetizione orale di regole e concetti per il consolidamento dei linguaggi specifici e del metodo di studio. Per il potenziamento si assegneranno esercizi con un grado maggiore di difficoltà, sia come lavoro domestico che nelle prove scritte, e si richiederà l esposizione di conoscenze più approfondite nelle prove orali. Per gli alunni con difficoltà nell apprendimento per la scarsa conoscenza della lingua e/o per il livello di conoscenze inadeguato e alunni DSA, la metodologia messa in atto terrà conto della specifica situazione soggettiva, individuando modalità di semplificazione e riduzione dei contenuti e di facilitazione linguistica. Verranno anche predisposti strumenti compensativi e dispensativi che aiutino nelle abilità deficitarie: uso della calcolatrice, mappe, formulari, schemi predisposti dall alunno. Si potrà concedere maggior tempo per lo svolgimento delle prove e i contenuti potranno essere ridotti, ma restare disciplinarmente significativi. MODALITA di VERIFICA Le verifiche scritte, organizzate secondo le esigenze delle unità di apprendimento, conterranno esercizi con difficoltà graduali, in modo che ciascuno possa procedere nella risoluzione sulla base delle proprie conoscenze e abilità. Consisteranno in: problemi, esercizi (quesiti vero/falso, esercizi a scelta multipla, di completamento, ordinamento, individuazione per sottolineatura), relazioni. La verifica degli apprendimenti per gli alunni con difficoltà, in particolare gli alunni DSA, dovrà prevedere prove scritte parzialmente semplificate, per il conseguimento degli obiettivi minimi. Anche nelle prove scritte potranno essere forniti strumenti compensativi e dispensativi. Le prove orali saranno programmate, con domande prestabilite (anche preparate dagli alunni stessi), selezionando gli aspetti fondamentali di ogni argomento. CRITERI di VALUTAZIONE (1) Attraverso l osservazione sistematica delle varie fasi dell apprendimento si perverrà alla valutazione complessiva che terrà conto dell evoluzione rispetto ai livelli di partenza.

6 La valutazione sarà numerica, con voto minimo 4 e massimo 10. Le prove scritte e orali per la fascia di alunni con difficoltà, avranno una valutazione più attenta ai contenuti che non alla forma, ai procedimenti logici che non al calcolo e terranno conto dell impegno dimostrato e delle oggettive difficoltà di apprendimento incontrate ed eventualmente superate. (Eventuali) annotazioni Data e firma 4 novembre 2015 Chiara Swierczewski (1) Inserire eventuale griglia di valutazione