S T U D I O L E G A L E A S S O C I A T O C A S A V E C C H I A S A N T I L L I. 40% previo parere favorevole del Consiglio Comunale che

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1 Torino, 14 dicembre 2009 Egr. Direttore CELVA Patrick THÉRISOD P.zza Narbonne AOSTA es OGGETTO: art. 90 bis l.r. 11/1998 Ampliamento azienda alberghiera. Riscontro a richiesta di parere L art n.t.a. del P.R.G. di La Thuile disciplina gli interventi edilizi inerenti le aziende alberghiere e, per quanto interessa, l adeguamento funzionale di quelli esistenti funzionali ad una migliore qualificazione e redditività del servizio, anche conseguente all aumento dei posti letto. In base a tale norma le strutture in possesso dei requisiti di cui alla tabella A della lr , n. 33, ove non realizzate in attuazione di piano urbanistico di dettaglio, possono incrementare il volume fuori terra esistente fino al 1

2 40% previo parere favorevole del Consiglio Comunale che accerta il rispetto dello scopo della norma. 2. L art. 90bis l.r. 11/1998, inserito dall art. 4 lr n. 18 e modificato dall art. 15 lr n. 24 prevede che, nelle more dell adeguamento dei PRG ai sensi degli artt. 13 e 15 lr 11/1998 e, comunque, sino all'adozione della variante sostanziale e relativa trasmissione alla Regione, gli alberghi esistenti possono essere ampliati (salvo i limiti di cui al c. 4) in misura non superiore al 40% del volume esistente alla data del L ampliamento è ammesso sia per garantire l adeguamento delle condizioni igienico-sanitarie e funzionali all efficienza energetica che, in generale, per soddisfare esigenze connesse al miglioramento e al potenziamento dei servizi offerti, anche con aumento della capacità ricettiva. 3. In applicazione dell art , il Comune di La Thuile ha rilasciato concessione edilizia n. 14 e variante , n. 2 che hanno consentito di incrementare il volume di un albergo-meublè da mc 1.140,35 a mc

3 Il , a lavori di adeguamento e ampliamento non ultimati, il titolare dei permessi edilizi ha chiesto al Comune se, in applicazione dell art. 90bis lr 11/1998, sia possibile incrementare il volume fuori terra esistente alla data del di un ulteriore 40% (mc 1694 x 40% = mc 677,60). Si chiede se sia nel diritto dei richiedenti il parere favorevole del Comune sulla predetta istanza o, per contro, sia legittimo limitare l ampliamento del fabbricato ad una sola disciplina normativa in quanto trattasi in sostanza di autorizzare, nelle more dell adeguamento del PRG al PTP, un ampliamento dell ampliamento, tenuto conto delle analogie del caso con il concetto di deroga della deroga non ammissibile in materia urbanistica edilizia. 4. Le perplessità del Comune sono comprensibili in quanto l art. 90bis della l.r. 11/98 consente gli ampliamenti delle strutture alberghiere per le stesse finalità indicate dall art delle norme di PRG e, perdipiù, nella stessa percentuale 40%. 3

4 Sicchè, nel caso concreto, il volume dell albergo meublè, che in origine era di mc ,35 è stato incrementato una prima volta fino al 40% per arrivare a mc (ai sensi art del PRG) e verrebbe ulteriormente incrementato di ulteriore 40% nemmeno riferito alla consistenza originaria ma a quella acquisita con la concessione n. 14 e variante. 5. Il problema non può essere affrontato in base agli effetti che si determinano, e che possono essere considerati anomali. Non è infatti consentito all interprete correggere la norma di legge, nel significato tecnico giuridico proprio delle espressioni che la compongono, nell ipotesi in cui si constati che l effetto giuridico che ne deriva sia inadatto rispetto alla finalità pratica cui la norma è intesa (Cass. sez. lav n. 3495). L esame degli inconvenienti cui condurrebbe una certa applicazione della legge non può costituire mezzo per avallare una lettura della norma priva di riscontri sotto il profilo 4

5 letterale e sistematico (Cons. St. VI n. 5095) ove la legge. Esclusa dunque la valutazione sugli effetti incongrui che l applicazione dell art. 90bis nel caso concreto può generare, occorre rifarsi ai criteri generali sull interpretazione della legge. Il principale canone è dato dalla letteralità del testo normativo (ai sensi dell art. 12 delle disposizioni sulla legge in generale), mentre i criteri logici e sistematici sono alternativi rispetto ad esso, atteso che la norma, intesa come precetto giuridico con efficacia giuridica normativa, discende dal testo. Allorquando il significato tecnico giuridico delle espressioni letterali adoperate per manifestare la volontà legislativa della norma giuridica sia univoca, non si ammette la possibilità di dare a tale norma un significato diverso da quello letterale e logico, nella ricerca di una volontà del legislatore non corrispondente a quella resa evidente 5

6 (pacifico: Cons. St. IV, n. 222 del ; Cons. St. 2527/95 parere ). Ove la legge sia chiara essa è insuperabile e preclude il ricorso a criteri interpretativi sussidiari (Cons. St. IV n. 1948; VI n. 6307). 6. Occorre verificare se il testo dell art. 90 bis offra margini per passare dal criterio interpretativo letterale a quello sulla ratio e, per questa via, valutare se sia applicabile l incremento 40% nel caso in cui questo sia già stato usufruito per applicazione della norma di P.R.G. diretta a perseguire identiche finalità. L art. 90 bis prevede la facoltà di ampliamento prescindendo da ogni rapporto con la consistenza della struttura in relazione agli indici di P.R.G. e prescindendo da ogni verifica sulle modalità con le quali la consistenza sia stata legittimamente acquisita. La legge stabilisce l incremento non superiore al 40 del volume esistente al precisando che per volume 6

7 esistente si intende anche quello in fase di realizzazione purchè assentito con espressa destinazione alberghiera. Fermi dunque i limiti del c. 4 e l esigenza di dotazione di parcheggi aggiuntivi non mi pare superabile il dato letterale ( testo ) per approdare ad un interpretazione che riconduca alla ratio attraverso criteri sussidiari e, per questa via, ritenere che i benefici concessi dall art. 90bis siano stati già conseguiti in applicazione dell art del P.R.G.. Anche perchè, si potrebbe obiettare, l art delle norme di P.R.G. non costituisce una deroga in senso proprio, vale a dire un integrazione rispetto alle norme del P.R.G. che si ponga al di fuori degli indici dello strumento urbanistico, ma, al contrario, esprime una modalità ordinaria di attuazione dello strumento generale, sebbene dipendente dal parere favorevole del C.C. per la verifica dei presupposti. Del resto l art. 90 bis non pone alcuna limitazione alla sua applicazione, nemmeno rispetto ad eventuali incrementi di volumi conseguiti attraverso l esercizio di vera e propria deroga agli indizi costruttivi del P.R.G.. 7

8 La norma infatti assume a riferimento non l indice di PRG, consentendo rispetto a questi l incremento, ma esclusivamente il volume esistente al L applicazione del criterio letterale, nel caso di specie, porta ad affermare che il rilascio del titolo edilizio che consente l ampliamento costituisce atto dovuto ove sussistano i presupposti stabiliti dall art. 90 bis. 8. Occorre considerare il contenuto del punto 7 dell art. 90bis che stabilisce la prevalenza la sostituzione alle norme dei piani e regolamenti. Considerata l analogia dell art con l art. 90 bis, per la prevalenza di questa si ritiene che gli ampliamenti siano ora ammessi senza le limitazioni del P.R.G. (es.: aziende realizzate con PUD, parere favorevole del C.C., convenzioni ecc.) ma con il solo procedimento di legge, che prevede solo il parere delle autorità di cui al c. 4. Cordiali saluti. Avv. Giorgio Santilli 8

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