Metalli e sostanze tossiche nelle acque per l alimentazione umana: stato dell arte, esperienze, prospettive, controlli.

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1 Vigilanza sull igiene degli alimenti alla luce dei regolamenti CEE un percorso in progress:attualità e prospettive Ariccia (Roma), 18 novembre 2009 Metalli e sostanze tossiche nelle acque per l alimentazione umana: stato dell arte, esperienze, prospettive, controlli. MASSIMO OTTAVIANI Reparto Igiene delle Acque Interne Dipartimento Ambiente e connessa Prevenzione Primaria Istituto Superiore di Sanità

2 Relazioni dose-risposta C: Sostanze carcinogene (non threshold effect) T: Sostanze tossiche (threshold effect) E: Elementi essenziali (nutrienti)

3 DERIVATION GUIDELINE VALUES FOR THRESHOLD CHEMICALS Sperimentazione animale mg/kg peso corporeo/giorno NOEL TDI Safety factor o protection factor Estrapolazione delle informazioni dall animale all uomo o da piccoli gruppi di individui a popolazioni più vaste ( ) Tolerable daily intake Dose di una sostanza che può essere assunta giornalmente dall uomo, per tutto l arco della vita, senza che ne derivi un rischio apprezzabile o significativo per la salute umana (mg/kg) TDI parziale Fraction of the ADI allocated to drinking water (%) (P) 2 L/giorno (C) 70 Kg peso corporeo (BW) LIVELLO ACCETTABILE GV = TDI BW C P

4 Quantificazione del rischio per agenti cancerogeni genotossici x 10 = risklevel (x = 4, 5,6) 10 x BW BW=body weight (70 Kg) GV = q c q = carcinogenic potency factor -1 for human ( µ g/kg/d) C = 2 litre/d

5 Valutazione del rischio a seguito di non conformità ai valori di parametro della dir 98/83/CE Sostanze senza soglia Stima dell incremento del fattore di rischio per deviazioni superiori a un limite di qualità nell acqua per periodi determinati Livello di deviazione superiore al VG Conformità dopo 3 anni Conformità dopo 6 anni Conformità dopo 9 anni 1.5 x x x x x x

6 Problematiche principali sul sistema idrico derivanti dal DLgs 31/2001 LE SEZIONI INTERESSATE Sorgenti di alimentazione Trattamenti di potabilizzazione Rete di distribuzione Impianti interni alle abitazioni I PARAMETRI MAGGIORMENTE COINVOLTI Arsenico Boro Fluoro et al. Piombo et al. Cloriti Trialometani

7 Valori limite per i parametri chimici contenuti nella normativa italiana 1/2 Parametro chimico Unità di misura D.l. 31/01 DPR 236/88 (CMA) OMS (valore guida) Acrilammide Antimonio Arsenico Benzene Benzo[a] [a]pirene Boro Bromato Cadmio Cromo Rame Cianuro 1,2-dicloroetano Epicloridrina Fluoruro Piombo 0,10-0,5 5, ,0-10 0,010-0,7 mg/l 1 1 0, , mg/l 1, ,0-50 0,10-0,4 mg/l 1,50 1,5 1,

8 Valori limite per i parametri chimici contenuti nella normativa italiana 2/2 Parametro chimico Unità di misura D.l. 31/01 DPR 236/88 (CMA) OMS (valore guida) Mercurio Nichel Nitrato Nitrito Pesticidi (antiparassitari) Pesticidi totali Idrocarburi policiclici aromatici Selenio l, mg/l mg/l 0,50 0,1 3 0,10 0,1 vari 0,50 0,5-0,10 * 0,2 ** Tetracloroetilene - 40 Tricloroetilene 10 (come somma) - 70 Trialometani (totali) Cloruro dìd vinile Clorito Vanadio vari 0, *** * Quattro IPA; ** Sei IPA compreso Benzo[a] pirene (parametro 56); *** 700 fino dal 03/10/06

9 Fluoro Effetti acuti 1 mg/kg; Effetti avversi a lungo termine: 6 mg/die; Fluorosi scheletrica 14 mg/die Non esistono dati sufficienti per dimostrare una associazione tra fluoruri in acqua potabile e cancro (Gruppo 3 IARC); Valutare l intakes da tutte le fonti; Fonte: WHO Guidelines for Drinking-water Quality THIRD EDITIONINCORPORATING THE FIRST AND SECOND

10 Cadmio Short-term: nausea, vomito, diarrea, crampi muscolari, salivazione, disturbi sensoriali; Long-term (organi targhet): rene, fegato,ossa; Cancerogenicità: (gruppo 1 IARC) per inalazione; non ci sono sufficienti evidenze per ingestione; Intake orale giornaliero: µg; Fonte:Guidelines for Drinking-water Quality THIRD EDITION INCORPORATING THE FIRST AND SECOND USEPA 2006 Edition of the Drinking Water Standards and HealthAdvisories

11 Cromo Totale rimasto invariati rispetto alla direttiva 80/773 [2], poiché la Commissione UE ha ritenuto che il loro valore di concentrazione abbia dimostrato, dal punto di vista pratico, di essere sufficiente a proteggere la salute umana e non esistono nuovi e consolidati motivi che ne giustifichino una modifica. Anche il WHO nelle nuove linee guida del 2004 ha ritenuto che i dati tossicologici disponibili del cromo VI non supportano la derivazione di un nuovo valore. Come misura pratica la concentrazione di 0,05 mg/l è considerata essere improbabile a causare un significativo rischio per la salute. Pertanto, è stata confermata come previsionale la linea guida precedente sino a quando non saranno disponibili informazioni addizionali. US Environmental Protection Agency (US EPA) nelle proprie linee guida Drinking Water Contaminant [4] propone per il cromo totale (comprensivo, quindi, di cromo III e cromo VI) una concentrazione di 0,1 mg/l sia come Maximum Contaminant Level (MCL) che come Maximum Contaminant Level Goal (MCLG). L approccio per lo sviluppo degli HAs è basato sulle raccomandazioni del US National Academy of Sciences (NAS). I livelli di cromo totale previsti sono: 1 mg/l per un giorno di esposizione di un bambino di 10 Kg; 1 mg/l per dieci giorni di esposizione di un bambino di 10 Kg; 240 per un lungo periodo di esposizione di un bambino di 10 Kg; 840 per un lungo periodo di esposizione di un adulto (il periodo si riferisce al 10% della vita cioè sino a sette anni).

12 Vanadio Non inserito nelle Guidelines for Drinking-water Quality (WHO). Non inserito nelle USEPA Drinking Water Standards and Health Advisories (2006) Recenti studi condotti su cavie presso l istituto Superiore della Sanità hanno dimostrato che la somministrazione di vanadio nell acqua da bere a dosi fino a circa 500 volte superiori a quelle misurate nelle acque italiane ( 150 ) non inducono effetti genotossici nell animale da esperimento Gruppo 2B IARC

13 Tossicità acuta e cronica dell arsenico L arsenico inorganico è un cancerogeno umano classificato dalla IARC nel gruppo 1. ACUTA - Elevate dosi ( mg) possono causare la morte; - effetti neurotossici, disturbi gastrointestinali, nefropatia, sistema cardiovascolare, epatopatia (adulti ~ 21,0 mg/l). CRONICA - severi effetti neurotossici, danni al fegato, malattie della pelle e cancro pelle, vescica e polmone.

14 Dir. 98/83/CE D.Lgs. 31/2001 Valore parametrico dell Arsenico Conc. As nell acqua potabile Rischio addizionale cancro alla pelle 0, , di solito questo tipo di cancro non è fatale ed il rischio di decesso è molto più basso anche se non 10-6

15 Valutazione del rischio considerando la sensibilità di bambini e lattanti (rischio associato per 10 di As per una esposizione lifetime: 2x10-3 ) US EPA, 2003

16 Sistemi per la la riduzione del contenuto di di Arsenico dell acqua distribuita Ricorso ad altre fonti di alimentazione idrica primaria Miscelazione con acque grezze non contententi arsenico Ricorso a processi di abbattimento del contenuto di arsenico Ossidazione Coagulazione/sedimentazione Filtrazione su idonei mezzi filtranti Adsorbimento Scambio ionico Sistemi biologici Osmosi inversa Elettrodialisi Sistemi low-cost per gli usi finali

17 ALLEGATO I - Parte C Parametri Indicatori Valutazione Commissione UE I parametri della parte C si riferiscono a sostanze e/o microrganismi che, in sè e ai valori proposti, non presentano un rischio per la salute umana: essi sono stati inseriti per fornire un indicazione tempestiva delle variazioni nella qualità dell acqua e dell eventuale necessità di adottare azioni correttive per proteggere la salute umana. Infatti le variazioni possono essere indice di contaminazione dell acqua, di problemi nel trattamento o dell eventuale presenza di sostanze provenienti dalla rete idrica.

18 ALLEGATO I - Parte C Parametri Indicatori Art. 14 D.Lgs 31/2001..l autorità d ambito, sentito il parere dell azienda USL in merito al possibile rischio per la salute umana derivante dalla non conformità ai valori di parametro., dispone che vengano presi provvedimenti intesi a ripristinare la qualità delle acque ove ciò sia necessario per la tutela della salute umana.

19 DECRETO LEGISLATIVO n. 31/01 Principali adempimenti: AUSL Art comma 1..nel caso in cui le acque destinate al consumo umano non corrispondano ai valori di parametro fissati a norma dell allegato 1, l azienda l unità sanitaria locale interessata, comunica al gestore l avvenuto l superamento e, effettuate le valutazioni del caso, propone al sindaco l adozione l degli eventuali provvedimenti cautelativi a tutela della salute pubblica, tenuto conto dell entit entità del superamento del valore di parametro pertinente e dei potenziali rischi per la salute umana nonché dei rischi che potrebbero derivare da un interruzione dell approvvigionamento o da una limitazione di uso delle acque erogate.

20 parametro 31/01 WHO note Alluminio Azoto ammoniacale 0,50 mg/l 200 mg/l 0,5-1,5 mg/l Cloruri 250 mg/l 250 mg/l Colore Odore Ferro Manganese 5% contributo acqua potabile. GV non derivato da dati sanitari Effetti tossici Aspetti organolettici Sapore Corrosione materiali metallici accettabile _ Indicatore di scarsa qualità ALLEGATO I - Parte C Parametri Indicatori 2-3 mg/l > Effetti tossici Sapore, colore, corrosione (ferrobatteri) Effetti tossici Accettabile x consumatori Solfati 250 mg/l >1000 mg/l 500 mg/l Effetti gastrointestinali (lassativi) Consigliata Durezza F (consigliata) - Sapore. Bilancio Sali minerali. Evidenze su relazione inversa tra durezza e malattie cardiovascolari.

21 Art. 13 D. Lgs 31/01

22 Informazioni a corredo della richiesta di deroga (art. 13 DLgs. 31/2001) per ogni parametro oggetto di indagine / sistema idrico territoriale: a) motivi della richiesta di deroga con indicazione della causa del degrado della risorsa idrica; b) i parametri interessati, i risultati dei controlli effettuati negli ultimi tre anni, il valore massimo ammissibile proposto e la durata necessaria di deroga; c) l'area geografica, la quantità di acqua fornita ogni giorno, la popolazione interessata e gli eventuali effetti sulle industrie alimentari interessate; d) programma di controllo con maggiore frequenza dei controlli rispetto a quelli minimi previsti; e) piano relativo alla necessaria azione correttiva, compreso un calendario dei lavori, una stima dei costi, la relativa copertura finanziaria e le disposizioni per il riesame.

23 Parametri non conformi ai valori del DLgs 31/01 Boro 3 mg/l; Arsenico 50 ; Boro 3,0 mg/l Fluoro 2,5 mg/l; Selenio 20 Fluoro 2,5 mg/l; Vanadio 160 ; Selenio 20 (micro)g//l; Cloriti 1,3 mg/l;cloriti 1,3 mg/l; Trialometani 80. Piano informativo della popolazione interessata

24 Possibili punti di prelievo per la determinazione di parametri chimici Acrilammide Antimonio Arsenico Benzene Benzo(a)pirene Boro Bromato Cadmio Cromo Rame Cianuri 1,2-dicloroetano Epicloridrina Fluoruro Piombo Mercurio Nichel Nitrato Nitrito Antiparassitari Antiparassitari - Totale Idrocarburi policiclici aromatici Selenio Tetracloroetilene Tricloroetilene Trialometani, totale Cloruro di vinile Clorito Vanadio

25 Art. 9 - (D.Lgs 31/2001) Garanzia di qualità del trattamento, delle attrezzature e dei materiali 1. Nessuna sostanza o materiale utilizzati per i nuovi impianti o per l adeguamento di quelli esistenti, per la preparazione o la distribuzione delle acque destinate al consumo umano, o impurezze associate a tali sostanze o materiali, deve essere presente in acque destinate al consumo umano in concentrazioni superiori a quelle consentite per il fine per cui sono impiegati e non debbono ridurre, direttamente o indirettamente, la tutela della salute umana prevista dal presente decreto. 2. Con decreto del Ministro della sanità, da emanare di concerto con i Ministri dell industria, del commercio e dell artigianato e dell ambiente, sono adottate le prescrizioni tecniche necessarie ai fini dell osservanza di quanto disposto dal comma 1.

26 La situazione è destinata comunque a migliorare in futuro. Sulla G.U. 17/07/2004 è stato pubblicato il decreto 6 aprile 2004, n. 174 Regolamento concernente i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di captazione, trattamento e distribuzione delle acque destinate al consumo umano.

27 MATERIALI A CONTATTO CON L ACQUA MATERIALI A CONTATTO CON L ACQUA Il nuovo regolamento si applica ai materiali degli impianti nuovi e a quelli utilizzati per sostituzioni nelle riparazioni, a partire da dodici mesi dalla data di pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale (17/07/2004). Termine prorogato di due anni. (Gazz. Uff. 22 agosto 2005, n. 194) I materiali e oggetti considerati nel regolamento, così come i loro prodotti di assemblaggio (gomiti, valvole di intercettazione, guarnizioni, ecc.) devono essere compatibili con le caratteristiche delle acque destinate al consumo umano, quali definite nell allegato I del D.Lgs 31/2001 La normativa in questione riassorbe le indicazioni contenute nella circolare del Ministero della Salute 2 dicembre 1978, n. 102 (gomme e materie plastiche a contatto con l acqua) e quelle del decreto ministeriale 21 marzo 1973 relative alla disciplina igienica dei materiali a contatto con prodotti alimentari Materiali interessati: 1. metalli, leghe e rivestimenti metallici 2. materiali a base di leganti idraulici, smalti, ceramiche e vetri 3. materie plastiche, gomme naturali e sintetiche.

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