Il Ruolo degli Enti Locali nello sviluppo delle Energie Rinnovabili, del Risparmio Energetico e della Mobilità sostenibile
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1 Il Ruolo degli Enti Locali nello sviluppo delle Energie Rinnovabili, del Risparmio Energetico e della Mobilità sostenibile Mercoledì 4 febbraio 29 Sala Conferenze dell ANCI - Via dei Prefetti 46, Roma Campagna di promozione dell efficienza energetica, delle fonti rinnovabili e della mobilità sostenibile negli Enti Locali
2 Le Politiche Energetiche del Comune di Parma Cristina Sassi Comune di Parma Assessore all Ambiente Campagna di promozione dell efficienza energetica, delle fonti rinnovabili e della mobilità sostenibile negli Enti Locali Roma, 4 febbraio 29
3 La revisione del regolamento e del piano Energetico del comune di Parma Sviluppo dell anno tipo orario per Parma Analisi delle normative spagnola e californiana per il risparmio energetico nell edilizia Indagine sulle normative europee e americane (USA e Canada) per la identificazione dei limiti di consumo per l illuminazione artificiale Identificazione, mediante simulazioni, delle tipologie edilizie più ricorrenti, dei consumi energetici estivi corrispondenti ai valori limite di consumo invernale previsti dal dgls 311 per il 21 Individuazione delle tipologie edilizie più ricorrenti ed esecuzione di analisi parametriche mediante simulazioni Esecuzione di analisi parametriche, mediante simulazione, sui sistemi impiantistici più ricorrenti al fine di valutarne il consumo energetico parassita cioè quello occorrente per farlo funzionare al minimo della domanda di riscaldamento/raffreddamento dell edificio Traduzione ed adattamento, in collaborazione con l ENEA che svilupperà il software, al contesto di Parma del modello spagnolo di calcolo dinamico per la certificazione energetica basato su un edificio di riferimento Roma, 4 febbraio 29
4 La revisione del regolamento e del piano Energetico del comune di Parma Le attività che verranno svolte nell ambito della collaborazione Politecnico di Milano Dip. BEST Comune di Parma e Agenzia per l Energia di Parma riguardano in primo luogo l'analisi dei consumi dei settori edilizia (civile, attività produttive e commerciali), industria e trasporti. Il passaggio di lavoro successivo sarà rappresentato dal collegamento del sistema informativo territoriale con i database ISTAT riguardanti gli edifici e gli alloggi ed il suo completamento con gli studi riguardanti l epoca di costruzione degli edifici all interno del territorio comunale. Il passaggio successivo sarà suddividere i consumi elettrici di gas e di acqua in sottogruppi: per il gas la suddivisione dovrà essere tra riscaldamento, acqua calda sanitaria, usi di cucina, per l energia elettrica tra condizionamento estivo, illuminazione, apparecchiature ed impianti. Sulla base di quanto descritto in precedenza verrà condotta un analisi statistica volta a determinarne il valore medio per categorie aggregate, valutandone anche la varianza e altri parametri statistici. Roma, 4 febbraio 29
5 Attività previste Interventi sul SIT Dati ISTAT: I dati dei censimenti ISTAT ci forniscono i dati di partenza su edifici e alloggi, da questi dati partiremo per ricavare indicatori ed effettuare le prime valutazioni. Studi PSC: All interno degli studi del PSC (Piano Strategico Comunale) vi sono parti riguardanti l epoca di costruzione dei vari edifici, che andranno quindi collegate al SIT comunale per delle valutazioni di carattere conoscitivo sul patrimonio edilizio. Valutazioni iniziali: Una volta collegati coerentemente all'interno del sistema informativo i dati si scriveranno delle procedure (sotto forma di macro) per ricavare in maniera automatizzata gli indicatori e i parametri che saranno presi come riferimento per la valutazione dell'efficienza e dell'intensità energetica delle utenze mappate. In questo modo si potranno fare delle interrogazioni sui dati specifiche (per zona, per età, per tipologia, per uso, ecc.) avendo a disposizione l'intero campione dei dati. Roma, 4 febbraio 29
6 Attività previste Elaborazione dei dati Analisi della domanda di energia disaggregata per settori. Analisi solare. Attività previste Formulazione degli scenari per la domanda di energia La formulazione di ipotesi per quanto riguarda il futuro pattern dei consumi energetici, per settori, vettori ed usi finali avviene come espresso in precedenza a partire dall'analisi disaggregata. Attività previste Formulazione degli scenari per la generazione distribuita e l uso delle fonti rinnovabili La penetrazione delle tecnologie per l'uso delle rinnovabili e la generazione distribuita, verrà valutata per i diversi scenari di domanda secondo modelli di accounting energetico consolidati. Roma, 4 febbraio 29
7 Attività previste Scenari energetici Il successo della pianificazione dipende da entrambi i fronti del problema: il lato domanda e il lato offerta devono essere trattati congiuntamente anche se nei precedenti paragrafi sono stati descritti separatamente. Per limitare lo studio alle opzioni più interessanti si possono considerare tre tipi di scenari: business as usual, good practice e best practice. Di questi scenari verrà riportato uno studio dettagliato, volto a giustificare le scelte. Scenario 1 Scenario 2 Scenario 3 Tab. 11 SCENARI al BUSINESS AS USUAL MIX Naturale e normale evoluzione della situazione attuale senza interventi mirati e senza interventi sul patrimonio edilizio ed impiantistico esistente ma con una applicazione della normativa energetica di routine. minimo atteso con pochi interventi mirati, tendente ad azioni di contenimento degli effetti di crescita obiettivo con interventi di risparmio ed ENERGY SAVING efficienza energetica ed avvio di una politica di sviluppo delle FER Roma, 4 febbraio 29
8 Piano attività Fase 1 La prima parte delle attività consisterà, secondo quanto sopra esposto, nella creazione di un database edifici ed utenze con i consumi di energia elettrica, gas metano e acqua potabile (riferiti allo scorso anno solare). Piano attività Fase 2 Una volta creato lo strumento di lavoro diventa fondamentale l inserimento dei dati riferiti anche agli anni precedenti, questo per poter creare delle serie storiche e quindi statistiche utili nelle fasi di valutazione. L obiettivo èdi avere i dati dal 21 (anno dell ultimo censimento edifici) in poi. Piano attività Fase 3 Si debbono suddividere a questo punto i consumi di gas metano nelle sotto categorie di utilizzo: riscaldamento, acqua calda sanitaria, usi di cucina. Analogamente per quanto riguarda gli usi finali di energia elettrica: illuminazione, impianti/apparecchiature, raffrescamento. Acqua potabile. Gas. Assunzioni. Roma, 4 febbraio 29
9 Piano attività Fase 3 In questo modo possiamo ricavare i consumi per riscaldamento delle utenze Piano attività Fase 4 In questa fase, rendendosi disponibile un quadro conoscitivo del problema sufficientemente ampio e dettagliato, si può prevedere ragionevolmente quale sarà l evoluzione dei consumi negli usi finali per settori, sub categorie e vettori energetici. Piano attività Fase 5 Quest ultima fase dovrebbe riguardare lo studio tramite modelli di simulazione dinamica dell integrazione con fonti rinnovabili della produzione energetica, potendo contare se un numero notevole di casi reali trai quali scegliere e dei quali possiederemo i dati significativi. Roma, 4 febbraio 29
10 Alcuni scenari prevedibili Tab. 3 CONFRONTO BILANCIO ENERGETICO (espressi in tep) SETTORE CIVILE INDUSTRIA TRASPORTI Totale FONTI % GAS NATURALE ,8 GASOLIO ,5 OLIO COMBUS ,7 BENZ. VERDE ,2 BENZ. SUPER , GPL , EN. ELETTRICA , ,9 39, 39,7 1,1 35,1 3,8-5,2 26, 29,1 22, ,9 Roma, 4 febbraio 29
11 Business as usual CONSUMI SCENARIO 1: BUSINESS AS USUAL (espressi in tep) SETTORE CIVILE INDUSTRIA TRASPORTI TOTALE PER FONTE FONTI 24 GAS NATURALE GASteleriscaldam ento GAS naturale - rete GASOLIO OLIO COMBUSTIBILE BENZINA VERDE GPL ENERGIA ELETTRICA EE centrali extra territorio EE cogenerazion e locale solare termico FONTI RINNOVABI LI fotovoltaico biomassa 1 1 biogas biodiesel RIFIUTI TOTALE PER SETTORE con interventi di risparmio energetico Differenze % Roma, 4 febbraio % 19 % 17 % 5 % 14
12 Business good practice CONSUMI SCENARIO 2: MIX (espressi in tep) SETTORE CIVILE INDUSTRIA TRASPORTI TOTALE PER FONTE FONTI GAS NATURALE teleriscaldamento rete gas naturale GASOLIO OLIO COMBUSTIBILE BENZINA VERDE GPL ENERGIA ELETTRICA EE centrali extraterritorio EE cogenerazione locale solare termico fotovoltaico FONTI RINNOVABILI biomassa biogas biodiesel RIFIUTI TOTALE PER SETTORE con interventi di risparmio energetico Differenze % % -,18 % + 4 % + 4 % + 2 Roma, 4 febbraio 29
13 Energy saving CONSUMI SCENARIO 3: ENERGY SAVING (espressi in tep) SETTORE CIVILE INDUSTRIA TRASPORTI TOTALE PER FONTE FONTI GAS NATURALE teleriscaldamento rete gas naturale GASOLIO OLIO COMBUSTIBILE BENZINA VERDE GPL ENERGIA ELETTRICA centrali extra_territorio cogenerazione locale solare termico fotovoltaico FONTI RINNOVABILI biomassa biogas biodiesel RIFIUTI TOTALE PER SETTORE con interventi di risparmio energetico Differenze % % -6 % -7 % -5 % -6 Roma, 4 febbraio 29
14 Energy saving E questo l unico in cui le compensazioni dei nuovi insediamenti residenziali, terziari, industriali, sono frutto di una forte politica d intervento strutturale sul patrimonio esistente e nelle scelte strategiche per lo sviluppo del FER. Anche nel settore della mobilità la scelta di spostare quote importanti dal mezzo privato su gomma a quello pubblico su rotaia (metropolitana leggera, sistema tranviario e di filobus) contribuisce notevolmente ad una rilevante riduzione dei consumi energetici e più ancora ad una diminuzione delle emissioni in atmosfera e al miglioramento della qualità dell aria. Più nel dettaglio si possono osservare i seguenti interventi: riduzione complessiva dei consumi (-6%) rispetto al 24 (1% di riduzione all anno coerentemente con il Green Paper in fase di approvazione in ambito UE-25) con azioni articolate su tutti e 3 i settori principali. Settore civile (-6%) con interventi miranti al quasi triplicamento della rete di TLR con l azzeramento del olio combustibile, la drastica riduzione del gasolio (ormai residuale), la diminuzione anche della dipendenza dal gas naturale (da 142,7 a 111,1 mila tep/anno); riduzione dei consumi di e.e. (da 42 a 41 mila tep/anno) nonostante l incremento derivante dalle nuove aree di espansione e riqualificazione ed incremento della generazione decentralizzata e di quartiere. Notevole sviluppo del solare termico (8,1 mila tep/anno) non solo per la acs ma anche per il riscaldamento, in particolare nelle nuove costruzioni. Sviluppo del solare fotovoltaico (.4 mila tep/anno) per la produzione di e.e. nel contesto della tariffa incentivante nel conto energia. Recupero di calore e di e.e. dalla termovalorizzazione dei rifiuti nel contesto della installazione del termovalorizzatore sul territorio comunale (5,6 mila tep/anno). Settore industriale (-7%) con interventi miranti ad un deciso sviluppo delle reti di TLR a scopo industriale (riscaldamento capannoni e acqua di processo a bassa temperatura nel industria alimentare) con il dimezzamento del olio combustibile e del gasolio, la diminuzione anche della dipendenza dal gas naturale (da 93,7 a 73,9 mila tep/anno); riduzione dei consumi di e.e. (da 47 a 41,3 mila tep/anno) nonostante l incremento derivante dalle nuove aree di espansione e riqualificazione ed incremento della generazione decentralizzata (2,9 mila tep/anno). Notevole sviluppo del solare termico (5,5 mila tep/anno) non solo per la acs ma anche per il riscaldamento e acqua di processo a bassa temperatura, in particolare nei nuovi stabilimenti. Sviluppo del solare fotovoltaico (,6 mila tep/anno) per la produzione di e.e. nel contesto della tariffa incentivante nel conto energia. Recupero di calore e di e.e. dalla termovalorizzazione dei rifiuti nel contesto della installazione del termovalorizzatore sul territorio comunale (1,1 mila tep/anno). Sviluppo e ricorso a nuove FER di quasi 6 tep/anno: biogas (29 tep/anno), biomassa (572); biodiesel (6). Settore trasporti (-5%) con interventi di forte sostituzione del gasolio (da 66,6 a 39,4 mila tep/anno) e della benzina verde (da 66,5 a 56,2 mila tep/anno) con la diversificazione delle fonti ed in particolare: il gas (da 7 a 17 mila tep/anno), il gpl (da 4,2 a 13,5 mila tep/anno), l introduzione del biodiesel (6,4 mila tep/anno) e un forte politica di sviluppo delle linee di metropolitana forme leggere di spostamento (5 mila tep/anno) Il bilancio delle emissioni in questo caso registrerebbe la tanto attesa riduzione della CO 2 (-9%)del NO x, dei PTS e del PM 1. Roma, 4 febbraio 29
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