Tutela sanitaria per le discipline dell atletica e Trail UISP

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1 Tutela sanitaria per le discipline dell atletica e Trail UISP 10 gennaio 2015 Relatrice: Dott.ssa Francesca Colecchia (ARSEA srl) Evento organizzato da

2 Il legislatore: storia di un percorso schizofrenico Decreto 24 aprile 2013 attività ludico motoria: con certificato medico salvo alcune discipline attività sportiva non agonistica = tutte le attività organizzate da asd UISP che non siano agonistiche: certificato medico con elettrocardiogramma + altri accertamenti attività non agonistica ad alto impatto cardiovascolare = praticata da non tesserati in eventi patrocinati dalla UISP: certificato con particolari accertamenti. D.L. 69/2013 convertito in Legge il 9/08/2013 (in vigore dal 21 agosto) attività ludico motoria: niente certificato; attività sportive non agonistiche: niente elettrocardiogramma a meno che non sia il medico a deciderlo. D.L. 101/2013 convertito in Legge il 30/10/2013 attività sportive non agonistiche: certificato medico previo esame clinico ed accertamenti, incluso l'elettrocardiogramma. 8/8/2014 approvate le linee guida certificato per attività non agonistiche Dott.ssa Francesca Colecchia - Materiale didattico Arsea srl

3 Attività sportiva agonistica la qualificazione dell attività come agonistica è demandata alle federazioni sportive nazionali o agli enti sportivi riconosciuti (art.1 DM 18/02/1982); quella forma di attività sportiva praticata sistematicamente e/o continuativamente e soprattutto in forme organizzate ( ) per il conseguimento di prestazioni sportive di un certo livello. L attività sportiva non è quindi sinonimo di competizione (Circolare Ministro Sanità n.7 del 31 gennaio 1983); ma nell accezione comune che potrebbe essere adottata in via interpretativa dal giudice vi rientra qualsiasi attività competitiva che prevede una classifica.. DM 18/02/1982 Dott.ssa Francesca Colecchia - Materiale didattico Arsea srl

4 Cosa si intende per attività agonistica nell atletica leggera Trail UISP? Tutte le manifestazioni a partire dalla categoria cadetti. Si intendono agonistiche le attività competitive con classifica, svolte a ogni livello (Delibera UISP 14/6/2014) Dott.ssa Francesca Colecchia - Materiale didattico Arsea srl

5 Attività sportiva agonistica: quali accertamenti? Gli accertamenti sanitari sono previsti, in rapporto allo sport praticato, nelle tabelle A e B allegato 1 del DM 18/02/1982 che per l ATLETICA LEGGERA corrispondono a: visita medica esame completo delle urine elettrocardiogramma a riposo e dopo sforzo spirografia. Il medico ha facoltà di richiedere ulteriori esami specialistici e strumentali su motivato sospetto clinico. Nel caso in cui l'atleta pratichi più sport, deve sottoporsi ad una sola visita di idoneità con periodicità annuale. La visita sarà, nel caso predetto, comprensiva di tutte le indagini contemplate per i singoli sport. Chi? il medico specialista in medicina dello sport Dott.ssa Francesca Colecchia - Materiale didattico Arsea srl

6 Attività sportiva agonistica: quale certificato? Dott.ssa Francesca Colecchia - Materiale didattico Arsea srl

7 Attività sportiva non agonistica 1. Si definiscono attività sportive non agonistiche quelle praticate dai seguenti soggetti: ( ) b) coloro che svolgono attività organizzate dal CONI, da società sportive affiliate alle Federazioni sportive nazionali, alle Discipline associate, agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, che non siano considerati atleti agonisti ai sensi del DM 18 febbraio 1982 ( ) Tutta la corsistica motorio - disciplinare (che implica l attività motoria diretta) è considerata ANA (Attività Non Agonistica = certificazione medica non agonistica rilasciata dal medico di base) (Delibera UISP 14/6/2014) art.3 DM Dott.ssa Francesca Colecchia - Materiale didattico Arsea srl

8 Attività sportiva non agonistica: quali accertamenti? a) anamnesi ed esame obiettivo, completo della misurazione della pressione arteriosa; b) un elettrocardiogramma a riposo, debitamente refertato, effettuato almeno una volta nella vita; c) un elettrocardiogramma basale debitamente refertato con periodicità annuale per coloro che hanno superano i 60 anni di età e che associano altri fattori di rischio cardiovascolare; d) un elettrocardiogramma basale debitamente refertato con periodicità annuale per coloro che, a prescindere dall età, hanno patologie croniche conclamate, comportanti un aumentato rischio cardiovascolare. Chi? Il tuo medico di medicina generale Il tuo pediatra il medico specialista in medicina dello sport Dott.ssa Francesca Colecchia - Materiale didattico Arsea srl

9 Attività sportiva non agonistica: quale certificato? Dott.ssa Francesca Colecchia - Materiale didattico Arsea srl

10 Attività promozionale Per attività promozionale, si intende quella non agonistica (senza classifica), occasionale, a carattere ludico-motorio e/o espressivo e/o dimostrativo. L attività non è soggetta all obbligo della certificazione. Non è normata ma contemplata dalla Delibera UISP 14/6/2014 Dott.ssa Francesca Colecchia - Materiale didattico Arsea srl

11 Attività ludico motoria L Attività Ludico-Motoria (LM) è esente da certificazione medica nelle Regioni ove è normata. Nelle altre Regioni è da considerarsi Attività Non Agonistica (ANA) (Delibera UISP 14/6/2014) Nelle Regioni in cui non viene disciplinato il settore ludico-motorio, le attività organizzate da asd UISP possono essere alternativamente: 1. attività sportive non agonistiche; 2. attività sportive agonistiche; 3. attività sportive ad alto impatto cardiovascolare praticate da non tesserati in eventi patrocinati dall UISP. Dott.ssa Francesca Colecchia - Materiale didattico Arsea srl

12 Attività ludico motoria in Toscana Legge regionale 35/ deliberazione della G.R. n. 461 del 17 maggio 2004 attività motoria e ricreativa: si intende quella svolta singolarmente o in gruppo per esclusivi fini igienici e ricreativi. Tale attività può essere anche organizzata da istituzioni varie, da enti o associazioni, anche affiliati al C.O.N.I., senza comunque mutarne la natura da motoria e ricreativa in sportiva. Per lo svolgimento di tale attività sportiva non è richiesta certificazione medica di alcun tipo; attività non agonistiche: nel momento in cui organizza competizioni, svolge attività in forma organizzata, in cui prevale l aspetto competitivo, anche se non finalizzato a prestazioni di alto livello; attività agonistiche. Dott.ssa Francesca Colecchia - Materiale didattico Arsea srl

13 Attività ludico motoria in Emilia Romagna Delibera di Giunta Emilia Romagna 7/10/2013 chi svolge, anche in contesti autorizzati e organizzati, attività motoria occasionale, effettuata a scopo prevalentemente ricreativo e in modo saltuario e non ripetitivo; i praticanti di alcune attività ludico-motorie con ridotto impegno cardiovascolare, quali bocce (escluse bocce in volo), biliardo, golf, pesca sportiva di superficie, caccia sportiva, sport di tiro, ginnastica per anziani, "gruppi cammino" e attività assimilabili nonché i praticanti di attività prevalentemente ricreative, quali ballo, giochi da tavolo e attività assimilabili; attività non praticata in modo sistematico e continuative; attività non riconducibili a discipline ricomprese all interno di Federazioni con il fine di far crescere le capacità fisiche e abilità tecniche per migliorare le prestazioni. Dott.ssa Francesca Colecchia - Materiale didattico Arsea srl

14 Attività sportive non agonistiche ma con particolare ed elevato impegno cardiovascolare per non tesserati attività svolta da non tesserati; manifestazioni non agonistiche o di tipo ludico-motorio, caratterizzate da particolare ed elevato impegno cardiovascolare, patrocinate dai suddetti organismi, quali manifestazioni podistiche di lunghezza superiore ai 20 Km o altre tipologie analoghe; certificato medico. art.4 DM Dott.ssa Francesca Colecchia - Materiale didattico Arsea srl

15 Attività sportiva non agonistica ma ad alto impatto: quali accertamenti? Il controllo medico comprende: la rilevazione della pressione arteriosa, un elettrocardiogramma basale, uno step test o un test ergometrico con monitoraggio dell'attività cardiaca. e altri accertamenti che il medico certificatore riterrà necessario per i singoli casi. Chi? Il tuo medico di medicina generale Il tuo pediatra il medico specialista in medicina dello sport Dott.ssa Francesca Colecchia - Materiale didattico Arsea srl

16 Attività sportiva non agonistica ma ad alto impatto: quale certificato? Dott.ssa Francesca Colecchia - Materiale didattico Arsea srl

17 e giudici ed educatori? Ove non altrimenti specificato, Giudici, Direttori di gara, Ufficiali di campo e assimilabili, che non svolgono attività attiva nel contesto sportivo sono esenti dall obbligo della certificazione medica. Gli Educatori (Tecnici Insegnanti Operatori Animatori ) qualora svolgano attivamente l attività sono assimilabili agli atleti. (Delibera UISP 14/6/2014) Dott.ssa Francesca Colecchia - Materiale didattico Arsea srl

18 Cosa succede se non ho il certificato medico? + sanzione amministrativa da ad (ex art.2 Legge n.1099/1971) se l attività era agonistica Decesso durante torneo il cui regolamento non richiedeva l acquisizione del certificato medico Responsabilità penale del presidente per omicidio colposo + Responsabilità civile dell ente (Vedi Corte di Cassazione 15394/2011) Dott.ssa Francesca Colecchia - Materiale didattico Arsea srl

19 Defibrillatori Non è richiesto con riferimento ad attività sportive con ridotto impegno cardiocircolatorio, quali bocce (escluse bocce in volo), biliardo, golf, pesca sportiva di superficie, caccia sportiva, sport di tiro, giochi da tavolo e sport assimilabili. Qualora si promuovano discipline non esonerate, l obbligo decorre trascorsi 30 mesi dall entrata in vigore della norma (agosto 2013) = aspettate a meno che l attività organizzata non presenti un effettivo rischio cardiaco, salvo che la Regione non abbia previsto l entrata in vigore anticipata (es: la Legge regionale Toscana 22/2013 anticipava l entrata in vigore al 1/1/2015, successivamente prorogato al 1/10/2015). L onere della dotazione del defibrillatore e della sua manutenzione è a carico della società sportiva: è possibile associarsi per espletare gli adempimenti o delegare il gestore dell impianto sportivo previo accordo che definisca le responsabilità in ordine all uso e alla gestione dei defibrillatori. Dott.ssa Francesca Colecchia - Materiale didattico Arsea srl

20 Defibrillatori: linee guida Quanti e dove? almeno un DAE - posizionato ad una distanza da ogni punto dell impianto percorribile in un tempo utile per garantire l efficacia dell intervento - con il relativo personale addestrato all utilizzo. Quali DAE? Devono essere marcati CE come dispositivi medici e devono essere forniti di tutti gli accessori necessari al loro funzionamento. Come? Bisogna darne comunicazione alla Centrale Operativa 118 territorialmente competente, specificando il numero di apparecchi, la specifica del tipo di apparecchio, la loro dislocazione, l elenco degli esecutori in possesso del relativo attestato. Quanti e quali operatori? La presenza di una persona formata all utilizzo del defibrillatore deve essere garantita nel corso delle gare e degli allenamenti. Il numero di operatori è dipendente dal luogo in cui è posizionato il DAE e dal tipo di organizzazione presente. E necessario frequentare corsi di formazione organizzati da Centri accreditati dalle singole Regioni - che comprendono l addestramento teorico-pratico alle manovre di BLSD (Basic Life Support and Defibrillation), anche pediatrico quando necessario. Per il personale formato deve essere prevista l attività di retraining ogni due anni. Dott.ssa Francesca Colecchia - Materiale didattico Arsea srl

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