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1 Tessuto linfoide immunità Created by G. Papaccio 1

2 Cosa è il sistema immunitario? Un insieme di cellule e molecole che ci difendono da microrganismi patogeni, disfunzioni cellulari e particelle estranee

3 Created by G. Papaccio 3

4 Il S.I. è costituito da organi e tessuti le cui cellule sono altamente specializzate, in grado di comunicare l una con l altra e di sintetizzare molecole deputate allo scambio di informazioni Tali cellule espongono sulla membrana molecole per il riconoscimento e l interazione con altre cellule aiutando in ultima analisi l organismo nella difesa da agenti estranei Created by G. Papaccio 4

5 I sistemi di difesa dei vertebrati sono suddivisibili in tre linee 1: barriere meccanico-chimiche 2: fattori dell immunità aspecifica 3: fattori dell immunità specifica Created by G. Papaccio 5

6 La prima linea di difesa ~Cute~ - Lo strato esterno della pelle (epidermide epidermide), costituisce uno scudo contro l ingresso di agenti estranei e sostanze chimiche

7 La prima linea di difesa ~Muco e Ciglia~

8 La prima linea di difesa ~Saliva~ Qual lèl la prima cosa che si if fa quando ci si taglia un dito? - La Saliva contiene molte sostanze chimiche che distruggono I batteri. - Tuttavia diversi tipi di batteri possono sopravvivere a questi prodotti chimici.

9 La prima linea di difesa ~Acidità dello stomaco~ - I batteri deglutiti sono a loro volta digeriti da acidi incredibilmente forti. - Lo stomaco deve produrre uno strato di muco altrimenti i succhi gastrici eroderebbero la mucosa! L unico batterio che neutralizza i succhi gastrici ti ièl Eli l Elicobacter pilori i

10 Caratteri che condizionano l immunogenicità di un antigene PESO MOLECOLARE SOLUBILITA CONFORMAZIONE SPAZIALE NATURA CHIMICA DISPONIBILITÀ DEGLI EPITOPI (det. Antigenico che lega l ab) Created by G. Papaccio 10

11 Il sistema immunitario ha due componenti: Sistema immunitario aspecifico (innato) Sistema immunitario specifico (modulabile) Immunità passiva: mediante trasferimento di siero o linfociti da soggetto vaccinato Created by G. Papaccio 11

12 INNATA ACQUISITA COSTITUTIVA INDUCIBILE ATTIVA PASSIVA ARTIFICIALE NATURALE ARTIFICIALE NATURALE VACCINI MALATTIA SIERI MADRE FIGLIO Created by G. Papaccio 12

13 Sistema immunitario aspecifico Composto da: Complemento Macrofagi e neutrofili Cellule Natural Killer (cellule NK) Citochine Created by G. Papaccio 13

14 Sistema immunitario modulabile Responsabile dell eliminazione eliminazione specifica da agenti estranei Presenta quattro peculiarità: Riconoscimento del self e del non-self (tolleranza) Specificità Autolimitazione Diversità Memoria Created by G. Papaccio 14

15 Esistono due tipi di risposte Risposta umorale immunitarie: Risposta cellulo-mediata Created by G. Papaccio 15

16 La seconda linea di difesa ~Cellule della linea bianca~

17 Cellule dei sistemi immunitari Linfociti B Linfociti T Macrofagi innato e modulabile Cellule dendritiche Cellule NK Created by G. Papaccio 17

18 Linfociti B Una volta attivati dall interazione i con l antigene presentato t dal macrofago Si trasformano in plasmacellule e Producono anticorpi Created by G. Papaccio Linfociti T Si distinguono in T-helper Coadiuvano i B nella risposta umorale T-citotossici Secernono sostanze che uccidono cellule infettate da virus o cellule estranee (per esempio, dopo trapianti) T-soppressori Inibiscono le risposte degli altri linfociti T e di linfociti B 18

19 Linfociti B A. Linfocito B maturo B. Linfocito B attivato Created by G. Papaccio 19

20 Linfocita B Ci sono circa 10 milioni di diversi linfociti B, ognuno dei quali ha un diverso anticorpo. La grande varietà è causata da geni che codificano per diversi Abs durante lo sviluppo. Piccoli cloni di ogni tipo di linfociti B.

21 Linfocita B Normalmente I linfociti iti B non secernono anticorpi. Gli Abs sono incorporati nella membrana plasmatica della cellule e sono chiamati recettori degli anticorpi. Dopo il riconoscimento la cellula B si divide rapidamente. Gli antigeni sono presentati dai macrofagi

22 Linfocita B

23 Linfocita B Created by G. Papaccio 23

24 Linfocita B Cellule l B attivate t PLASMACELLULE producono anticorpi, < 1000/sec Gli anticorpi circolano nella linfa, sangue, mucosa intestinale e respiratoria. Il numero di plasmacellule diminuisce dopo un paio di settimane. Gli anticorpi permangono nel sangue più a lungo.

25 Plasmacellula Created by G. Papaccio 25

26 Linfocita B Alcune cellule B attivate sono MEMORY CELLS. Le cellule della memoria si dividono rapidamente, non appena l antigene è reintrodotto. Quando il patogeno/infezione si ripresenta, viene distrutto prima che compaiano i sintomi.

27 Linfocita T Created by G. Papaccio 27

28 Linfocita T Le cellule T mature hanno recettori con struttura simile agli anticorpi e sono specifici per un solo antigene. Essi si attivano quando il recettore viene a contatto con l Ag lagcon un altra cellula ospite (per esempio su una membrana di macrofago o una cellula estranea).

29 Linfocita T Osservazione al microscopio a scansione (A) ed ottico (B) di rosette formate da linfociti Created T by (al G. centro) Papaccio con eritrociti di pecora 29

30 Linfocita T Dopo l attivazione, le cellule si dividono e formano: T-helper cells secernono CITOCHINE aiutano le cellule B a dividersi stimolano macrofagi T-suppressor Cytotoxic T cells (cellule T killer) uccidono le cellule che mostrano l antigene Memory T cells rimangono nell organismo

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33 Cooperazione fra le cellule immunocompetenti propriamente p dette (linfociti T e B) e le cellule della linea monocito-macrofagicamacrofagica Created by G. Papaccio 33

34 34 La terza line ea di difesa ~A Anticorpi i~ Created by G. Papaccio

35 Tutti gli anticorpi hanno uno scheletro comune, formato da due catene leggere e due catene pesanti, caratterizzate da un dominio immunoglobulinico L anticorpo si lega ad una piccola porzione specifica dell antigene, chiamata determinante o epitopo Created by G. Papaccio 35

36 Come lavorano gli Abs? Alcuni agiscono come labels per identificare antigeni per i fagociti Alcuni funzionano come antitossine i cioè bloccare le tossine che causano la difterite ed il tetano. Alcuni si attaccano ai flagelli batterici rendendoli meno attivi e più facili da fagocitare. Alcuni causano agglutinazione (si aggregano g insieme) di batteri per farli diffondere meno.

37 Classi di immunoglobuline Nell uomo distinguiamo cinque classi (isotipi): p) IgG IgM IgA IgD IgE Created by G. Papaccio 37

38 Tipi di immunoglobuline Created by G. Papaccio 38

39 Tipo Numero di siti di legame Siti di azione Funzioni IgG 2 Sangue Fluidi tissutali Possono attraversare la placenta IgM 10 Sangue Fluidi tissutali IgA 2 o 4 Secrezioni (saliva, lacrime,,piccolo intestino, vaginale, prostatica, nasale, latte) Aumentano l attività dei macrofagi Antitossina Agglutinazione Agglutinazione Stop adesione batterica Previene la formazione di colonie di batteri sulle membrane mucose IgE 2 Tessuti Attivano mastcellule ISTAMINA Risposta parassiti

40 Complesso maggiore di istocompatibilità Le molecole del sistema maggiore di istocompatibilità tibilità presentano gli epitopi i dei patogeni alle cellule T. Ci sono due classi di molecole l codificate per la presentazione di peptidi ai linfociti T: Molecole MHC I (per i CTL) Molecole MHC II (per i T-h) Created by G. Papaccio 40

41 MHC (Major Histocompatibility Complex) o HLA (Human Leukocite Antigen Complex) Le MHC I sono espresse da tutte le cellule nucleate e sono specializzate a riconoscere e presentare gli antigeni virali o tumorali (di sintesi endogena) ai linfociti citotossici. Le MCH II sono espresse principalmente dai macrofagi e dalle altre APC (Antigen Presenting Cell, tracui le cellule dendridiche e cellule del Langerhans) che sono specializzate a presentare ai linfociti TH Helper gli antigeni idi sintesi iesogena, cioè di origine batterica o di altri parassiti, o comunque extracellulari. Created by G. Papaccio 41

42 Fenomeno del riconoscimento associativo I linfociti T-citotossici riconoscono gli antigeni estranei in associazione con le glicoproteine MHC della classe I I linfociti T-helper, in associazione con le glicoproteine MHC della classe II Created by G. Papaccio 42

43 Created by G. Papaccio 43

44 Macrofagi Derivati dai monociti, oc sono o particolarmente coa e abbondanti nel tessuto connettivo lasso Più grandi dei neutrofili. Si trovano nei tessuti, non nel sangue. Nel sangue sono monociti, denominati macrofagi quando raggiungono i tessuti. Vivono a lungo Iniziano la risposta immunitaria esponendo gli antigeni dei patogeni per i linfociti. Created by G. Papaccio 44

45 Macro acrofago Created by G. Papaccio 45

46 Macrofago Created by G. Papaccio 46

47 Macrofagi Created by G. Papaccio 47

48 Fagocitosi

49 Fagocitosi di un batterio da parte di un macrofago Created by G. Papaccio 49

50 Attivazione del sistema immunitario da parte delle cellule della linea monocitico- macrofagica Created by G. Papaccio 50

51 Cellule che presentano l antigene Le APC esprimono sul loro plasmalemma sia MHC I che MHC II, e fagocitano, catabolizzano, processano e presentano gli antigeni. Created by G. Papaccio 51

52 Cellule dendritiche che presentano l antigene Created by G. Papaccio 52

53 Presentazione dell antigene Created by G. Papaccio 53

54 Cellule NK (Natural Killer) Le cellule Natural Killer possono uccidere cellule trasformate da tumori o virus, così come batteri, parassiti e funghi Le cellule Natural Killer comunicano con i macrofagi per aumentare le capacità difensive. Created by G. Papaccio 54

55 Cellule NK (Natural Killer) Created by G. Papaccio 55

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57 Risposta immunitaria di tipo umorale mediata da cellule T helper (T H 2) Created by G. Papaccio 57

58 Uccisione delle cellule trasformate da virus mediata da cellule T helper (T H 1) Created by G. Papaccio 58

59 Le cellule T H 1 collaborano con i macrofagi nell uccisione di batteri Created by G. Papaccio 59

60 Cooperazione fra le cellule immunocompetenti propriamente p dette (linfociti T e B) e le cellule della linea monocito-macrofagicamacrofagica Created by G. Papaccio 60

61 Reazioni di ipersensibilità Tipo II (reazione citotossica): t i legame degli anticorpi IgG e IgM all antigene antigene citofilo; il complesso Ag-Ab Ab attiva la cascata complementare; distruzione della cellula alla quale è legato l Ag. Tipo III (reazione mediata da immunocomplessi; IC): IC Ag-Ab Ab eliminati dal sistema fagocitario; deposizione nei tessuti e nell endotelio endotelio vascolare liberazione amine vasoattiva permeabilità vasale; risposte di tipo ritardato (ore o giorni); legate ad IgG e IC IgG. Tipo IV (dipendente dai linfociti T): infiammatoria ore dal contatto; reazione di tipo ritardato; t contatto tra l allergene e la superficie mucosa T sensibilizzati cascata Assenza coinvolgimento di Ab. Created by G. Papaccio 61

62 Reazioni di ipersensibilità Tipo IV(di (dipendente d dai ili linfociti itit) T): infiammatoria ore dal contatto; reazione di tipo ritardato; contatto tt tra l allergene ll e la superficie i mucosa T sensibilizzati cascata Assenza coinvolgimento di Ab. Created by G. Papaccio 62

63 Immunità Attiva e Passiva Immunità Attiva I linfociti sono attivati da antigeni sulla superficie i dei patogeni. Immunità attiva naturale acquisita a causa dell infezione Immunità attiva artificiale vaccinazione Richiede tempo sufficiente per le cellule B e T per essere prodotte al fine di iniziare una risposta efficace.

64 Immunità Attiva e Passiva Immunità Passiva a Le cellule B e T non sono attivate e le plasmacellule non hanno prodotto anticorpi. L antigene non è necessario per produrre anticorpi. i Gli anticorpi appaiono immediatamente nel sangue ma la protezione è solo temporanea.

65 Immunità Attiva e Passiva Immunità passiva artificiale Adoperata quando quando necessita una risposta immunitaria molto rapida,,adesempio dopo infezione tetanica. Gli anticorpi umani vengono iniettati. Nel caso del tetano sono anticorpi antitossina. Gli anticorpi provengono da donatori di sangue che di recente si sono sottoposti a vaccinazione antitetanica. Fornisce una protezione a breve termine prima che gli Abs vengono distrutti dalla milza e dal fegato.

66 Immunità Attiva e Passiva Immunità passiva a naturale Gli anticorpi della madre passano attraverso la placenta al feto e rimangono per diversi mesi. Il colostro (il primo latte materno) contiene molte IgA, che restano sulla superficie i della parete intestinale del bambino e passano nel sangue.

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68 Allergie Quando il sistema immunitario risponde ad allergeni. Allergeni : sostanze antigeniche che sono spesso innocue. Esempi: la polvere domestica, la pelle degli animali, pollini, i acari e suoi feci.

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70 Allergie L istamina provoca la dilatazione dei vasi sanguigni che iniziano a perdere. Fluidi e globuli bianchi lasciano i capillari. Lareadiventa L area rossa, calda ed infiammata.

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72 Organi linfoidi Created by G. Papaccio 72

73 Sviluppo o Lo sviluppo inizia con la fine della quinta settimana a di vita embrionale. o Il sistema linfatico inizia come una serie di 108 sacche nei punti di giunzione di alcune delle vene embrionali. o Le pareti di rivestimento di questi vasi sono sempre endoteliali. o Queste sacche di linfa sono sviluppate alla confluenza di numerosi capillari i venosi, che in un primo momento perdono le loro connessioni con il sistema venoso, ma che ritrovano in seguito, con la formazione delle sacche.

74 Sviluppo in un Embrione umano In un embrione umano le sacche di linfa da cui derivano I vasi linfatici sono in numero di sei. Due coppie di sacche Giugulari Al bivio delle vene giugulari interne e succlavia. Sacca Retroperitoneale Alla radice del mesentere dell intestino, si sviluppa dalla vena cava primitiva e dalle vene mesonefriche Sacca Posteriore Si sviluppa dalle vene iliache

75 Componenti del Sistema linfatico I componenti del sistema linfatico sono: Linfa Organi linfoidi Vasi linfatici i Tessuti linfatici ac

76 Linfa La linfa è un fluido simile nella composizione al plasma sanguigno. Cambiamenti nella composizione del plasma si riflettono nella composizione della linfa. La concentrazione proteica della linfa è inferiore i a quella del plasma e varia in modo inversamente proporzionale al tasso di formazione che varia da tessuto a tessuto.

77 Flusso linfatico La velocità di flusso della linfa è solitamente basso. E influenzata principalmente dal tasso di formazione della stessa. La portata è influenzata dalla compressione dei vasi linfatici dalla pressione negativa intratoracica (respirazione). Le valvole nei vasi linfatici impediscono il flusso retrogado simili a quelle delle vene.

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79 Formazione della linfa Il fluido interstiziale si forma nell arteria (che viene dal cuore) alla fine dei capillari a causa della maggiore pressione del sangue. La maggior parte di essa ritorna alla sua estremità venosa (le venule), il resto (10-20%) penetra nei capillari linfatici come linfa. Così si forma la linfa, liquido chiaro con la stessa composizione del fluido interstiziale. Essa scorre attraverso I linfonodi, però, viene a contatto con il sangue e tende ad accumulare molte cellule (in particolare linfociti) e le proteine.

80 Capillari linfatici

81 Organi linfatici i Un organo che è caratterizzato t da ammassi di linfociti ed altre cellule, come I macrofagi, invischiato i in una struttura tt di brevi fibre di tessuto connettivo reticolare. Formazione: I linfociti originano nel midollo osseo rosso con altri tipi di cellule del sangue e sono trasportati attraverso il sangue, dal midollo agli organi linfatici.

82 Tipi di Organi linfatici Organi linfatici primari Timo Midollo osseo Organi linfatici secondari Tessuto linfoide diffuso incapsulato comprendente la milaza ed i linfonodi Tessuto linfoide diffuso non incapsulato comprendente il tessuto linfoide associato all intestino e le tonsille.

83 Difesa immunitaria nell uomo -Gli organi linfoidi primari (midollo osseo, timo) sono siti dove I linfociti originano e maturano. -Gli organi linfoidi secondari (in blu) sono siti dove la risposta immunitaria acquisita inizia. -La linfa è un fluido extracellulare che circola attraverso i tessuti. -I vasi linfatici distribuiscono la linfa e I globuli bianchi dai siti dell infezione ai tessuti linfoidi secondari dove si sviluppa l immunità acquisita. -L organizzazione del tessuto linfoide massimizza le interazioni tra cellule B e T, cellule T e macrofagi. Queste interazioni sono essenziali per la produzione di anticorpi.

84 Organi del Sistema Immunitario Organi Linfoidi primari Organi Linfoidi secondari Midollo osseo Timo Milza Linfonodi Altri tessuti Linfoidi Created by G. Papaccio 84

85 Midollo osseo Organo localizzato all interno delle ossa lunghe e piatte tra le trabecole del tessuto osseo spugnoso. Il parenchima è irrorato di vasi che provengono dalle arterie nutritizie delle ossa, le arterie midollari Fornisce 106 cellule al secondo Le cellule della linea mieloide e linfoide id si sviluppano dalle cellule l staminali pluripotenti sotto la guida di un network di fattori di crescita (CSF) e differenziamento prodotti dalle cellule stromali, endoteliali e staminali situate nell organo stesso Created by G. Papaccio 85

86 Timo E un organo linfoide primario, come il midollo osseo. Rappresenta il sito di maturazione dei linfociti T Created by G. Papaccio 86

87 Timo Created by G. Papaccio 87

88 Ogni lobo contiene Corticale esterna: linfociti T addensati (timociti timociti) Midollare: linfociti T non addensati e vasi. In ambedue: -macrofagi ag -cellule dendritiche -cellule epiteliali (cellule con astuccio-6 classi) Created by G. Papaccio 88

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90 Timo Created by G. Papaccio 90

91 Timo Created by G. Papaccio 91

92 Lobulo timico Created by G. Papaccio 92

93 Tessuto linfo-epiteliale Created by G. Papaccio 93

94 Tessuto linfo-epiteliale Created by G. Papaccio 94

95 Tessuto linfo-epiteliale Preparati personali Created by G. Papaccio G.Papaccio 95

96 Corpuscolo di Hassal Created by G. Papaccio 96

97 Corpuscolo di Hassal Preparati personali Created by G. Papaccio G.Papaccio 97

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99 Maturazione dei linfociti T il ruolo del Timo A. I precursori dei linfociti iti T lasciano il midollo osseo e migrano verso il timo dove maturano. Le cellule immature sono denominate timociti. B. I precursori dei linfociti T immaturi entrano nella corteccia del timo. 1. Le cellule residenti nella corteccia interagiscono con I timociti e inducono l espressione del TCR, che consiste nel legame dell antigene al complesso CD3. 2. I linfociti T maturi che lasciano il timo possono essere classificati in: linfociti T helper 2. I linfociti T maturi che lasciano il timo possono essere classificati in: linfociti T helper che esprimono CD4 (spesso denominati linfociti T CD4 + ) e linfociti T citotossici che esprimono CD8 (spesso denominati linfociti T CD8 + ).

100 Maturazione dei linfociti T il ruolo del Timo C. Selezione dei Timociti selezione positiva e negativa 1. Le cellule residenti nel timo esprimono il ligando MHC per il recettore dei linfociti T. Una volta che il recettore dei linfociti T è espresso su timociti in via di sviluppo, può interagire con il suo ligando (MHC) sulle cellule residenti. 2. Selezione positiva: identifica quei precursori dei linfociti T che esprimono I recettori in grado di legare il self-mhc. Queste cellule inviano un segnale positivo, che li induce a proliferare e sopravvivere. Le cellule che non sono in grado di riconoscere il self-mhc muoiono nella corteccia. 3. Una volta che I linfociti T sono stati positivamente selezionati, essi vanno incontro alla selezione negativa. I precursori con TCRs che si lega bene al MHC con antigeni self (e quindi inducono l autoimmunità) sono soppresse o inattivate nel midollo. Meno del 5% dei precursori dei linfociti T che entrano nel timo sopravvivono alla selezione. I sopravvissuti si muovono attraverso il midollo ed escono come cellule T CD4 + o CD8 +.

101 + Selection - Selection

102 Linfonodi Sono piccole strutture ovoidali, incapsulate, intercalate lungo il decorso dei vasi linfatici per agire da filtro nella rimozione di batteri e di altre sostanze estranee Created by G. Papaccio 102

103 Linfonodo Aggregato nodulare di tessuto linfoide situato lungo i vasi linfatici; si distinguono una capsula, uno stroma un organizzazione vascolare sanguifera e linfatica Nei centri germinativi i linfociti B, stimolati dall antigene, proliferano e maturano producendo anticorpi ad alta affinità Nei manicotti peri-arteriolari i linfociti T rispondono agli antigeni veicolati per via linfatica Nei manicotti peri-arteriolari avviene l interazione e la cooperazione tra linfociti B e T Created by G. Papaccio 103

104 Linfonodo

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106 Struttura tt dei linfonodi Piccole strutture a forma di fagiolo Di solito inferiore a25cm(1pollice 2,5 pollice) )di lunghezza Tre regioni i in cui I linfonodi superficiali i tendono a raggrupparsi 1. Linfonodi inguinali 2. Linfonodi ascellari sotto l ascella 3. Linfonodi cervicali nel collo

107 Linfonodo Created by G. Papaccio 107

108 Corteccia di un linfonodo Created by G. Papaccio 108

109 Preparati personali G.Papaccio Created by G. Papaccio Corticale di linfonodo 109

110 Corticale di linfonodo Preparati personali Created by G. Papaccio G.Papaccio 110

111 Midollare di un linfonodo Lymphocytes predominate Medullary sinuses Medullary cords

112 Centro germinativo Created by G. Papaccio Preparati personali 112 G.Papaccio

113 Midollare di linfonodo Preparati personali Created by G. Papaccio G.Papaccio 113

114 Funzioni dei linfonodi Filtrazione di particelle e microorganismi per tenerli fuori dalla circolazione del sangue. Interazione di antigeni circolanti in linfa con linfociti per avviare la risposta immunitaria. Attivazione, proliferazione dei linfociti Be produzione di anticorpi. Attivazione i e proliferazione i dei linfociti iti T.

115 Cellule residenti nei linfonodi Cellule linfoidi Macrofagi ed altre cellule fagocitarie che elaborano l antigene Cellule l endoteliali linfatiche e vascolari e fibroblasti responsabili della struttura di supporto del linfonodo.

116 Waxing, Waning dei linfonodi Waxing e waning sono termini i utilizzati per descrivere le fluttuazioni transitorie o a breve termine delle dimensioni i i dei linfonodi che possono essere contabilizzate. Risposta al trattamento. Attivazione immunitaria contro il linfoma. Collasso delle aree necrotiche nei linfonodi potrebbe spiegare una diminuzione improvvisa in un linfonodo di grandi dimensioni. I linfonodi possono ingrandirsi quando le cellule immunitarie reagiscono a patogeni come virus o batteri.

117 Linfonodi ingrossati (gonfi)

118 Milza L organo linfatico più grande dell organismo, è rivestita da una capsula di tessuto connettivo Created by G. Papaccio 118

119 Milza Organo localizzato li nel quadrante superiore sinistro dell addome; il parenchima è accolto entro un dispositivo capsulare e trabecolare La funzione della milza è simile il a quella linfonodale: l è il sito principale delle risposte immuni verso antigeni presenti nel torrente circolatorio, mentre i linfonodi verso antigeni nella linfa Created by G. Papaccio 119

120 Milza: La milza è costituita da due tipi di tessuto. La polpa rossa, che comprende la maggior parte del tessuto splenico, è coinvolta nella degradazione dei globuli rossi senescenti. La polpa bianca è sparsa in tutta la polpa rossa ed è qui che la risposta immunitaria acquisita viene avviata. La polpa bianca è organizzata attorno ad arteriole centrali, che forniscono sangue (contenente linfociti ed antigeni). Così come per I linfonodi, la polpa bianca della milza è organizzata in regioni ricche di linfociti T (capsula linfatica periarteriolare) e aree ricche di linfociti B (follicoli). La stimolazione antigenica induce la proliferazione dei linfociti Belaformazione di centri germinativi.

121 Milza Created by G. Papaccio 121

122 Milza

123 Polpa Rossa Macrofagi Endotelio fenestrato

124 Polpa bianca e zona marginale della milza Created by G. Papaccio 124

125 Architettura reticolare fibrosa della milza Created by G. Papaccio 125

126 Tonsille Sono aggregati g di linfonodi privi di una capsula completa, si trovano lungo le vie di penetrazione degli antigeni che arrivano con l aria o il cibo. Created by G. Papaccio 126

127 Tonsille Cluster di tessuto linfatico appena sotto le mucose che rivestono il naso, la bocca e la faringe (gola) chiamate tonsille Tre gruppi di tonsille. 1. Tonsille faringee 2. Tonsille palatine 3. Tonsille linguali Forniscono protezione contro le sostanze nocive ed agenti patogeni che possono penetrare nel corpo attraverso il naso o la bocca.

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129 Tonsille palatine Created by G. Papaccio 129

130 Palantine tonsil. Stratified squamous epithelium and lymphatic nodules are characteristic of tonsils. Often the epithelium is hard to see because of the infiltration of the lymphocytes y Stratified squamous epithelium Lymph nodules Created by G. Papaccio 130

131 Tonsilla Faringea Created by G. Papaccio 131

132 Tonsilla Linguale Created by G. Papaccio 132

133 Tessuto linfoide diffuso Mucosal-Associated Lymphoid Tissues (MALT): "MALT" si riferisce ad una raccolta diffusa di tessuti linfoidi che seguono le vie respiratorie, alimentari e gastrourinari. a MALT produce la risposta immunitaria a contro o patogeni che invadono o la mucosa di queste vie. Come la milza ed i linfonodi, il MALT contiene follicoli di linfociti B e regioni distinte ricche di linfociti T. Nell intestino troviamo le placche di Payer e le tonsille sono strutture similari nel tratto digerente superiore. Anche se la sua organizzazione è simile alla milza ed ai linfonodi, il sistema immunitario della mucosa è differente: (1) il tessuto MALT non è circondato da una capsula fibrosa, (2) IgA èla classe predominante di immunoglobuline prodotte nel MALT (3) non vi è filtraggio di antigeni dai vasi.

134 BALT, GALT sono sottotipi del MALT Organizzazione similare agli organi lindoidi secondari Ma ci sono differenze: -NON incapsulato -l anticorpo primario è l IgA

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136 Tessuto linfoide diffuso Preparati personali Created by G. Papaccio G.Papaccio 136

137 Tessuto linfoide diffuso Preparati personali Created by G. Papaccio G.Papaccio 137

138 Linfatici i Vasi tubulari che trasportano indietro la linfa al sangue sostituendo il volume perso dal sangue durante la formazione del liquido interstiziale. Capillari linfatici Vasi linfatici Tronchi linfatici Dotti linfatici

139 I due vasi linfatici principali sono: Dotto linfatico destro Dotto toracico La struttura dei vasi linfatici si basa su quella dei vasi sanguigni. Strato interno di cellule endoteliali appiattite Muscolatura liscia disposta in modo circolare intorno alle cellule endoteliali Strato più esterno costituito da tessuto fibroso

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142 Tessuto linfoide The end Gianpaolo Papaccio Created by G. Papaccio 142

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