di Gilberto Crialesi Destinazione >> Estero
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1 I FONDI DI VENTURE CAPITAL di Gilberto Crialesi Destinazione >> Estero
2 Per le imprese che intendono internazionalizzarsi, oltre ai due tradizionali interventi previsti dalla legge 100/90, operanti attraverso Simest Spa, ci sono ora anche i Fondi rotativi di venture capital pubblici che finanziano interventi aggiuntivi della Simest in aree quali: Mediterraneo, Africa, Medio Oriente, Balcani, Federazione Russa, Stato di Serbia e di Montenegro e Cina. In un periodo come l attuale, la globalizzazione impone alle imprese italiane, soprattutto se di medie/piccole dimensioni, cambiamenti spesso radicali, come quello di adottare la decisione di investire all estero con la conseguenza di dover affrontare momenti certamente molto delicati per la loro vita aziendale. La presenza di un partner pubblico specializzato nella partecipazione in imprese estere - al capitale di imprese che intendono andare all estero rappresenta una valida soluzione a questa problematica, in quanto ciò consente a queste ultime di condividere il rischio potenziale di una nuova iniziativa con un partner istituzionale che immette capitali propri e mette nel contempo a disposizione la propria esperienza pluriennale sui mercati esteri, basata sulla partecipazione a molti progetti in tutto il mondo. In questa direzione si è mossa anche l Italia che già dagli anni 90 ha messo a disposizione fondi pubblici di venture capital per sostenere gli investimenti delle imprese italiane, soprattutto Pmi, in molte aree mondiali. Presentiamo qui alcuni degli interventi per l internazionalizzazione delle imprese possibili attraverso un nostro partner istituzionale controllato dal Ministero delle Attività Produttive, con una presenza azionaria, anche privata, che vede una significativa rappresentanza del sistema bancario nazionale e del mondo associativo imprenditoriale italiano. Esso è denominato «Società italiana per le imprese miste all estero» - Simest Spa - ed è sorto con la legge 24 aprile 1990, n L art. 46 della legge 12 dicembre 2002, n. 273 ha poi ampliato le due originarie forme di intervento: partecipazione di minoranza e temporanea e di contributo agli interessi, sul finanziamento della quota di partecipazione dell impresa italiana in società all estero, previste, rispettivamente, dagli articoli 1 e 4 della citata legge 100/90, dando a Simest Spa la possibilità di intervenire nel capitale sociale di imprese estere - promosse o partecipate da società italiane, ovvero da imprese aventi stabile organizzazione in uno Stato dell Ue, controllate da imprese italiane - attraverso 5 Fondi pubblici di venture capital. L obiettivo che qui ci proponiamo è sia quello di fornire agli operatori interessati gli elementi per la creazione o l ampliamento di una società mista o di una società a totale capitale italiano all estero, nonché quello di presentare un quadro completo dei più recenti interventi di sostegno all internazionalizzazione del Map, che, in determinate condizioni, possono essere anche sommati a fronte di una stessa iniziativa commerciale. Accanto alla Simest di cui descriveremo le principali caratteristiche, opera anche la Finest Spa con le stesse forme di intervento, ma nei confronti per lo più di imprese che hanno stabile e prevalente organizzazione nelle regioni Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Trentino-Alto Adige. PARTECIPAZIONE AL CAPITALE DI IMPRESE ESTERE Ai sensi dell art. 1 della legge 100/90, la Simest può affiancare l impresa italiana o comunitaria (se controllata da società italiana) nella internazionalizzazione della propria attività favorendone l ingresso in mercati esteri ad elevato potenziale. L obiettivo di questa prima agevolazione è quello di supportare la realizzazione di un programma di investimento attraverso la partecipazione diretta al capitale della società estera. Questa partecipazione della Simest, poi, è anche il presupposto per l erogazione di una seconda agevolazione prevista all art. 4 sempre della legge 100/90, che consiste nell erogazione di un contributo (tasso di contribuzione) sugli interessi passivi da corrispondere a fronte di un finanziamento bancario mirato all acquisto di quote azionarie. Pagina 2 di 8
3 Per quanto riguarda i soggetti che possono richiedere l intervento della Simest, questa può valutare proposte di partecipazione provenienti da società di capitali, società di persone, cooperative, consorzi ed associazioni di imprese. Gli interventi della Simest vengono accordati prioritariamente a Pmi e consorzi. La Simest non interviene nei paesi dell Ue, ma nei paesi: con i quali sono in vigore accordi per la protezione degli investimenti con il Governo italiano o con organizzazioni sopranazionali; che per tradizione, cultura e legami etnici presentano un clima favorevole agli investimenti italiani; che presentano una particolare rilevanza geopolitica per il Sistema Italia. Altre iniziative che non rispondono alle prerogative precedenti vengono valutate caso per caso. L intervento Simest avviene, preferenzialmente, in imprese estere che operano nello stesso settore di attività dell impresa italiana richiedente, o in settori situati a monte o a valle del processo produttivo nell ambito del concetto di filiera; non vi sono preclusioni settoriali e, pertanto, sono inclusi, oltre al manifatturiero, i settori commerciale e dei servizi. La partecipazione risulta minoritaria rispetto a quella dei partners italiani, e, comunque, non può superare il 25% del capitale sociale delle imprese estere. La durata della partecipazione è al massimo di 8 anni, entro i quali viene concordato con i partners italiani il periodo di riacquisto della quota della Simest. Le condizioni della partecipazione Simest vengono definite con le imprese partner. È prevista, tra le altre, la cessione dei diritti di godimento delle azioni acquisite dalla Simest, al partner italiano. Pertanto la Simest non partecipa alla gestione della società partecipata e non percepisce gli utili eventualmente maturati ma un compenso fisso annuo determinato in relazione: alla tipologia dell attività prevista, ai risultati attesi, alla situazione del paese in cui si va ad operare, al ruolo e alle prospettive della società italiana interessata. Inoltre è previsto l obbligo al riacquisto della quota Simest che avviene, in assenza di quotazioni ufficiali, con riferimento al valore patrimoniale netto dell impresa estera, con decurtazione della remunerazione annuale già corrisposta. L impegno del socio italiano al riacquisto della partecipazione Simest può essere garantito in funzione degli aspetti sopra citati, attraverso un ampio ventaglio di soluzioni, la cui scelta viene preventivamente concordata con i partners, quali: fideiussione bancaria, polizza assicurativa o un mix di queste due forme, o, se l impresa appartiene ad un gruppo, attraverso una fideiussione della casa madre. La Simest, per quanto riguarda questa sua operazione classica, esamina le richieste di partecipazione acquisendo le informazioni relative al progetto di investimento e ai partners senza uno schema precostituito, ossia non impone alcuna modulistica di presentazione, ma fornisce una check-list delle informazioni che successivamente viene adattata dagli analisti alle necessità di approfondimento che si rendono opportune per la singola iniziativa. IL CONTRIBUTO AGLI INTERESSI L art. 4 della legge 100/90, per favorire la partecipazione di imprese italiane in società di paesi non appartenenti all Unione europea, considera iniziative agevolabili l acquisto di quote di capitale di rischio in imprese all estero di nuova costituzione o già costituite, partecipate dalla Simest. Pagina 3 di 8
4 Per accedere all agevolazione ex art. 4, l acquisizione di quote di capitale di rischio, attraverso un mutuo bancario (non concedibile dalla Simest, ma concedibile nel caso di intervento della Finest) deve avvenire dopo la delibera di partecipazione della Simest/Finest nell impresa estera. L intervento agevolativo può essere concesso anche in presenza di interventi finanziari resi disponibili da organismi internazionali operanti nel settore della promozione degli investimenti all estero, come ad esempio i programmi comunitari che possono essere attivati anche tramite la stessa Simest. L agevolazione consiste, se richiesta, in un contributo agli interessi passivi corrisposti da una impresa italiana che acquisisce una partecipazione in una società estera, utilizzando un finanziamento ad essa concesso da soggetti autorizzati all esercizio dell attività bancaria, italiani (tutte le banche), esteri o comunitari (Bei, Bers). L agevolazione copre fino al 90% del controvalore in euro della quota a mutuo di partecipazione italiana al capitale dell impresa estera, e fino al 51% del capitale di quest ultima. Qualora la quota di partecipazione superi complessivamente il 51%, l importo agevolabile del finanziamento utilizzato è limitato al 90% del 51% del capitale dell impresa estera. L intervento è concesso entro i seguenti limiti di importo: importo massimo ammesso all agevolazione per impresa e per anno solare: 40 milioni di euro; importo massimo ammesso all agevolazione per gruppo economico (nell ambito di uno stesso bilancio) per anno solare: 80 milioni di euro. L agevolazione è concessa nei limiti delle norme comunitarie; pertanto l importo agevolabile del finanziamento deve essere ridotto qualora lo stesso porti a superare l intensità massima di aiuto consentita dall Ue, determinata nelle percentuali del 5,67%, 7,5% e 15% dell investimento complessivo dell impresa all estero, rispettivamente, per le grandi, medie e piccole imprese. I principali criteri adottati da Simest per la valutazione delle iniziative sono: affidabilità ed esperienza dell operatore italiano e (quando presente) di quello estero; validità delle tecnologie previste dal progetto; qualità dei prodotti/servizi e prospettive di mercato; adeguato apporto di mezzi propri a copertura degli investimenti; riflessi dell iniziativa su bilancia dei pagamenti, occupazione, impiego di risorse locali del paese destinatario dell investimento; idonea redditività attesa dell iniziativa. La durata del finanziamento bancario è di 8 anni a partire dalla prima erogazione, compreso un periodo massimo di utilizzo e preammortamento di 3 anni. Il tasso di interesse viene concordato liberamente tra l impresa e la banca finanziatrice. Sul finanziamento ottenuto per acquisire la quota di partecipazione nella società estera la legge 100/90 concede un tasso di contribuzione fisso per tutta la durata dell agevolazione pari al 50% del tasso di riferimento del settore industriale vigente alla data di stipula del contratto di finanziamento (marzo 2004 = 2,325). In caso di uscita della Simest prima della scadenza del contratto di finanziamento, l impresa mutuataria mantiene il diritto ad ottenere il tasso di contribuzione fino alla scadenza pattuita. Le imprese italiane devono presentare la domanda di agevolazione direttamente alla Simest/Finest, anche prima della data di delibera del Cda della Simest di partecipazione nell impresa all estero, ma comunque non oltre 3 mesi da tale data. I 5 NUOVI FONDI DI VENTURE CAPITAL Con alcuni decreti emanati nel secondo semestre 2003, il Map, con l intento di arrivare ad unificare gli attuali 5 Fondi in uno solo, ha cercato di rendere il più possibile omogeneo il loro funzionamento, differenziandoli, l uno dall altro, prevalentemente per area di destinazione, per società beneficiarie e destinatarie della partecipazione dei Fondi e per limiti di importo. Così per supportare gli investimenti in aree quali: Pagina 4 di 8
5 Mediterraneo, Africa, Medio Oriente, Balcani, Federazione Russa, Stato di Serbia e di Montenegro e Cina sono disponibili Fondi rotativi pubblici di venture capital finalizzati al finanziamento di interventi aggiuntivi della Simest (o Finest per i Balcani) eseguiti ai sensi dell articolo 1 (ed eventualmente, se richiesto, anche dell art. 4) della legge 100/90 per favorire la costituzione di imprese miste nelle regioni citate. Per quanto attiene la disciplina di utilizzo di questi 5 Fondi, vi sono delle regole generali che valgono per tutti, e delle regole che valgono, invece, esclusivamente per ogni singolo Fondo. Condizioni generali di utilizzo dei fondi Innanzitutto la regola generale è che l acquisizione di quote del capitale dell investimento estero da realizzare con l intervento dei Fondi rotativi, deve considerarsi aggiuntiva rispetto all intervento che la Simest/Finest effettua in nome e per conto proprio ai sensi dell art. 1 della legge 100/90. Conseguentemente le richieste di intervento a valere su questi Fondi devono essere presentate alla Simest/Finest che le istruisce, contemporaneamente o successivamente all intervento di sua competenza, e ne comunica i risultati al «Comitato di indirizzo e di rendicontazione» istituito ad hoc presso il Map; Comitato, che definisce con proprie direttive, indirizzate ai soggetti gestori, i criteri generali per l operatività dei Fondi, tenendo anche conto delle priorità di sviluppo settoriale dei paesi destinatari degli interventi e della compatibilità dei progetti di investimento con gli orientamenti e le priorità dei settori e dei comparti produttivi del sistema economico italiano. Il Comitato, inoltre, esamina le richieste di intervento, istruite dal soggetto gestore e approvate dal Cda della Simest/ Finest e decide in merito. Le decisioni del Comitato vengono poi comunicate dal gestore agli interessati. A seguito dell approvazione del Comitato la Simest provvede alla stipula del contratto di partecipazione, al quale seguirà la sua esecuzione che avrà sempre luogo successivamente all acquisizione della partecipazione di Simest e/o Finest nella società o impresa mista. Altro criterio che vale per tutti i Fondi è che l intervento del Fondo non può superare: il 49% nel cumulo con la partecipazione Simest/Finest; il totale delle partecipazioni delle imprese italiane; solo per il Fondo Jugoslavia e per il Fondo Balcani non può superare, rispettivamente, gli importi di e euro. Per gli interventi dei Fondi Balcani, Jugoslavia, Russia e Ucraina, oltre alla partecipazione Simest è possibile anche quella congiunta Simest/Finest. Inoltre, fermo restando la totale operatività Simest su tutti i Fondi, per il solo Fondo Jugoslavia è possibile oltre alla partecipazione congiunta Simest e Finest anche la sola partecipazione Finest. Condizioni comuni riguardano anche le operazioni ammissibili, le quali possono essere: costituzione di nuova società; sottoscrizione di aumento di capitale sociale in impresa già costituita; acquisto da terzi di azioni o quote di impresa già costituita. Per l impegno al riacquisto delle partecipazioni a valere sulle disponibilità del Fondo non è richiesta l assistenza di garanzie reali o personali. Vediamo ora le peculiarità dei singoli Fondi. Il Fondo Jugoslavia La finalità del Fondo, che dispone di uno stanziamento complessivo di ,98 euro, è quella di sostenere gli investimenti delle imprese italiane, attraverso l acquisizione di quote di capitale di rischio di imprese miste, nello Stato di Serbia e Montenegro, in Albania, in Bosnia Erzegovina e nell ex Repubblica Jugoslava di Macedonia. I soggetti destinatari devono essere imprese italiane (una quota del Fondo pari a euro è riservata alle Pmi) che acquisiscono quote di capitale di rischio in imprese miste costituite o da costituire nello Stato di Serbia e Montenegro, in Albania, in Bosnia-Erzegovina e nell ex Repubblica Jugoslava di Macedonia. L intervento del Fondo riguarda l acquisizione fino al 24% (e per un importo non superiore a euro) del capitale sociale della società mista estera. Tale intervento non può comunque essere superiore alla quota di capitale sociale detenuta dall impresa italiana Pagina 5 di 8
6 investitrice o, nel caso di più soci italiani, alla quota di capitale sociale detenuta complessivamente dalle imprese italiane investitrici. Il Fondo Balcani-Simest Il Fondo ( ,32 euro) sostiene gli investimenti di tutte le imprese italiane attraverso l acquisizione di quote di capitale di rischio in imprese aventi sede nei seguenti paesi dell area balcanica: Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, ex Repubblica Jugoslavia di Macedonia, Romania, e Stato di Serbia e Montenegro. Esistono dei limiti dell intervento in quanto esso deve essere: di importo non superiore a euro e comunque non superiore al doppio della partecipazione connessa all intervento Simest; tale da non determinare, sommato all intervento Simest (e Finest, se presente), il superamento: né del totale delle quote di partecipazione detenute dai soci italiani; né del limite del 49% del capitale sociale della società estera. Il Fondo Balcani-Finest Questo Fondo rotativo ( euro) è finalizzato al finanziamento di interventi aggiuntivi della Finest per favorire la costituzione di imprese in Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, ex Repubblica Yugoslavia di Macedonia, Romania, Stato di Serbia-Montenegro. I beneficiari sono Pmi che acquisiscono, anche in associazione con altre imprese nazionali, quote di capitale di rischio in società costituite o da costituire in paesi dell area balcanica. I limiti dell intervento prevedono che: l acquisizione da parte della Finest di partecipazioni in società costituite o da costituire in paesi dell area balcanica possa arrivare al 40% del capitale di rischio dell investimento e per un importo non superiore a euro; l intervento, sommato a quello Finest, non possa essere superiore alla quota di investimento complessivo che fa capo ai soci italiani. Il Fondo Mediterraneo Con una disponibilità di ,40 euro il Fondo Mediterraneo sostiene gli investimenti delle imprese italiane attraverso l acquisizione di quote di capitale di rischio in imprese aventi sede nei seguenti paesi: Marocco, Tunisia, Algeria, Egitto, Israele, Libano, Siria, Territori Palestinesi, Turchia, Iraq e i seguenti paesi confinanti con l Iraq: Arabia Saudita, Giordania, Iran e Kuwait, a condizione che l oggetto sociale della società estera con sede in uno di detti paesi confinanti preveda, in via esclusiva o prevalente, lo svolgimento della propria attività in Iraq; tutti i restanti paesi dell Africa, compresi quelli insulari. I soggetti beneficiari sono tutte le imprese italiane che acquisiscono quote di partecipazione in società costituite o da costituire nei paesi sopra menzionati. Una quota del Fondo pari a , 96 euro è riservata alle Pmi aventi la sede legale ed amministrativa nelle regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, nonché nelle altre aree depresse italiane, anche in associazione con altre imprese nazionali. Un altra quota del Fondo pari a ,44 euro è invece riservata alle Pmi italiane di ogni settore produttivo. L intervento non può determinare l acquisizione di quote di capitale in misura superiore al doppio di quelle detenute dalla Simest. L intervento, inoltre, sommato a quello Simest, non può determinare il superamento: né della quota dell investimento complessivo che fa capo ai soci italiani; né il limite del 49% del capitale di ciascuna società estera. Non è previsto un importo massimo. Il Fondo Repubblica Popolare Cinese Questo Fondo ( euro) è finalizzato a sostenere gli investimenti di tutte le imprese italiane, con una riserva di euro per le Pmi, che investono in Cina. I limiti di intervento sono identici a quelli indicati per il Fondo Mediterraneo, né è previsto un importo Pagina 6 di 8
7 massimo dell intervento. Il Fondo Russia Ucraina Questo Fondo rotativo ( euro) è finalizzato al finanziamento di interventi aggiuntivi della Simest per favorire la costituzione di imprese nella Federazione russa e in Ucraina. I limiti di intervento sono identici a quelli ricordati per il Fondo Mediterraneo, né è previsto un importo massimo dell intervento. Principi contrattuali di riferimento L intervento dei Fondi è disciplinato da alcuni principi contrattuali di riferimento che possono essere così riassunti: la Simest ha la facoltà di partecipare agli organi di amministrazione e di controllo della società estera; la Simest esprime un rappresentante nelle assemblee per il bilancio e per le decisioni strategiche della società; la Simest ha la facoltà di richiedere la certificazione del bilancio da parte di una primaria società di revisione, con particolare attenzione per investimenti del Fondo rilevanti, ovvero superiori a 1 milione di euro in una stessa società estera; al Fondo viene corrisposto un corrispettivo fisso riconosciuto dal partner italiano quale remunerazione forfetaria a fronte della cessione dei diritti di godimento delle azioni; il precedente corrispettivo fisso è calcolato, per tutti i Fondi, sulla base del Tasso ufficiale di riferimento della Banca Centrale Europea alla data della delibera (marzo 2004 = 2%), maggiorato di un punto percentuale; obbligo al riacquisto da parte dell obbligato contrattualmente, della quota detenuta dal Fondo; in caso di inadempimenti, nel rapporto con il Fondo viene prevista la facoltà espressa per la dismissione della partecipazione Simest detenuta ai sensi dell art. 1 della legge 100/90; in ogni caso di dismissione della partecipazione detenuta da Simest ai sensi della legge 100 è previsto l obbligo del partner a riacquistare anche la quota del Fondo; la valutazione del prezzo di cessione da parte della Simest in accordo con il partner avviene con riferimento al maggiore valore fra: patrimonio netto rettificato secondo i Principi contabili internazionali (IAS); costo della partecipazione in euro; quotazione di Borsa (ove esistente). Qualora il partner italiano intenda cedere a terzi la propria partecipazione (in tutto o in parte) si terrà conto, in aggiunta a quanto sopra, anche dell offerta dei terzi ai fini della determinazione del prezzo di cessione. Pagina 7 di 8
8 GLOSSARIO Venture Capital Attività di investimento in capitale di rischio realizzata da operatori professionali e finalizzata all'avvio di nuove imprese o al sostegno di progetti di sviluppo di imprese già esistenti. Globalizzazione E l era che indica le nuove forme assunte dal processo di accumulazione di capitale, soprattutto in questo fine secolo, dalla triade Usa, Giappone, Unione Europea, per creare un unico mercato e per ottenere profitti su scala mondiale.. Documento reperibile, assieme ad altre monografie, nella sezione Dossier del sito Documento pubblicato su licenza di WKI - Ipsoa Editore Fonte: Finanziamenti su misuranews - rivista di agevolazioni e tecniche finanziarie Pagina 8 di 8
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