MANUALE DELLA QUALITA SCHEDA DI PROGETTAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE EDUCATIVE PER DISCIPLINA AL
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- Lino Modesto Pugliese
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1 Pag 1 di 7 MINISTERO DELL ISTRUZIONE,DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L ABRUZZO I.I.S. Crocetti - Cerulli - Giulianova SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE E DIDATTICHE ANNO SCOLASTICO: 2014/2015 DISCIPLINA: Sistemi e Reti CLASSE: 4 INF Docente Teorico: MIRELLA MASTRANGELO Docente Tecnico-Pratico: ENIO MARRANCONE
2 Situazione di partenza Pag 2 di 7 La classe, articolata con la 4 TEL, è formata da 8 alunni, uno dei quali si avvale del supporto dell insegnante di sostegno, seguendo il programma disciplinare per obiettivi minimi. È stata fatta un analisi di partenza mirante a rilevare il possesso dei requisiti considerati fondamentali per l individuazione degli obiettivi e delle strategie di intervento da seguire nell impostazione della programmazione educativa e didattica. Per l area non cognitiva si sono considerati alcuni aspetti del comportamento relativi alla partecipazione, all impegno, al metodo di studio, alla socializzazione. Gli alunni hanno un atteggiamento rispettoso ed educato sia nei confronti dei compagni che dell insegnante, e partecipano alle lezioni disponendosi volentieri all ascolto, con due allievi che si distinguono per l impegno assiduo. Per l area cognitiva i livelli di partenza sono stati individuati mediante discussioni in classe e indagini esplorative orali svoltesi nelle prime settimane di scuola, al fine di verificare l effettiva conoscenza degli argomenti svolti negli anni precedenti, per poter poi affrontare il nuovo programma. Ne è emerso un quadro che descrive una buona parte della classe partecipe e motivata allo studio, con un discreto grado di preparazione, anche se qualcuno si mostra ancora debole e poco assiduo nel lavoro domestico. - Per le competenze si rimanda alla programmazione di classe per assi disciplinari - Obiettivi specifici della disciplina La disciplina Sistemi e reti concorre a far conseguire allo studente al termine del percorso quinquennale i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale dello studente: cogliere l importanza dell orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell etica e della deontologia professionale; orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell ambiente e del territorio; intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo; riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa. In particolare, il corso si propone di: - configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti; - scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali; - descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di telecomunicazione;
3 Pag 3 di 7 - gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza; - utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; - analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell ambiente e del territorio. L insegnamento della disciplina inoltre concorre, in armonia con le altre discipline tecniche, alla preparazione specifica degli allievi in previsione del futuro avvio ai corsi universitari o dell inserimento nel mondo del lavoro, alla fine dell intero corso di studi. Obiettivi didattici Gli obiettivi didattici consistono nel raggiungimento di competenze tecniche, tecnologiche ed operative, come saper classificare una rete e i servizi offerti con riferimento agli standard tecnologici; saper progettare, realizzare, configurare e gestire una rete locale con accesso a Internet; saper scegliere, installare e configurare software e dispositivi di rete. La comprensione e l uso corretto del linguaggio tecnico costituiscono un obiettivo imprescindibile, come pure il raggiungimento di adeguate competenze comunicative in lingua inglese, in particolare per la comprensione della terminologia specifica di settore. Verranno dati suggerimenti agli allievi in modo da poter organizzare al meglio il proprio lavoro, invitandoli a prendere appunti utili per la rielaborazione personale; saranno anche controllati puntualmente i compiti assegnati per casa. Sono ritenuti obiettivi minimi di conoscenza disciplinare e di prestazione l acquisizione, in misura almeno sufficiente, degli obiettivi prefissati. - Altri obiettivi saranno concordati in sede di Consiglio di classe. Per la programmazione e la valutazione degli allievi che si avvalgono del sostegno si fa riferimento al PEI
4 Pag 4 di 7 Moduli disciplinari (esplicitare per ciascuno di essi, i contenuti e le abilità che si intendono raggiungere ) Titolo modulo Contenuti Abilità Tempi di ( Unità Didattiche ) realizzazione Mod. 1 MODELLI STANDARD DI RIFERIMENTO PER LE RETI Mod. 2 LE RETI LOCALI E METROPOLITANE Mod. 3 I LIVELLI INFERIORI DELL ARCHITETTU RA TCP/IP Mod. 4 INSTRADAMENTO E INTERCONNESSIONE DI RETI GEOGRAFICHE - Modello a strati per l architettura di rete - Protocolli e PDU; servizi e primitive - Il modello ISO/OSI - L architettura TCP/IP - Le reti locali (LAN) - La trasmissione nelle LAN - STP: il protocollo di comunicazione tra gli switch - Le reti locali virtuali (VLAN) - Scenari di reti locali - La rete Ethernet; rete Token Ring; rete wireless - Il livello Network e il suo fondamentale protocollo: IP - Struttura degli indirizzi IP - Pianificazione di reti IP: il subnetting - Nomi di dominio e DNS - Indirizzi fisici e indirizzi IP: il protocollo ARP - Algoritmi e protocolli di routing - Routing gerarchico - I gateway - Saper distinguere i servizi offerti da ogni livello del modello di riferimento - Essere in grado di definire se un servizio di rete è affidabile o meno - Saper reperire le informazioni sugli standard delle comunicazioni - Saper identificare i diversi tipi di apparati e mezzi trasmissivi utilizzabili in una rete locale - Saper segmentare una rete locale - Saper configurare una rete locale virtuale - Saper calcolare i tempi di attesa in caso di collisione tra pacchetti su canali condivisi - Saper monitorare il traffico di rete e diagnosticare eventuali problemi di connettività - Saper scegliere i protocolli che individuano il percorso migliore - Essere in grado di verificare se la funzione di routing è correttamente configurata - Saper usare semplici strumenti di diagnostica della rete Settembre/ Ottobre Novembre Dicembre/ Gennaio Febbraio
5 Pag 5 di 7 Mod. 5 LIVELLI TRANSPORT E APPLICATION DELL ARCHITETTU RA TCP/IP Mod. 6 LE RETI SENZA FILI: WI-FI E MOBILE Mod. 7 SIMULAZIONE DI RETI - Servizi e indirizzamento del livello Transport - Protocolli di trasporto UDP e TCP - Livello Application e i suoi protocolli - Telnet, FTP, http, SMTP, POP3, IMAP4, DNS - Normativa e sicurezza nelle reti wireless - Mobile IP architecture WAN - Telefonia cellulare e accesso ad Internet - Configurazione di una rete wireless domestica - Lavorare con Packet Tracer - Capire il funzionamento dei livelli alti dello stack TCP/IP - Saper scegliere il protocollo di trasporto in base all affidabilità, la velocità, la sicurezza del servizio che si vuole offrire - Saper scegliere il tipo di protocollo in base all applicazione che si vuole utilizzare - Conoscere le tecnologie e i componenti necessari alla realizzazione di reti wireless - Saper configurare una LAN wireless - Comprendere le problematiche relative alla sicurezza wireless - Saper utilizzare uno strumento di simulazione di rete - Saper configurare i dispositivi e creare una connessione in diverse configurazioni LAN - Saper segmentare una rete locale Marzo/Aprile Maggio Gennaio/ Giugno CONTENUTI MINIMI Titolo modulo 1: Modelli standard di riferimento per le reti Contenuti minimi Conoscere il concetto di servizio; conoscere l architettura dei modelli ISO/OSI e TCP/IP 2: Le reti locali e metropolitane Saper identificare i diversi tipi di apparati e mezzi trasmissivi utilizzabili in una rete locale; saper configurare una semplice rete locale 3: I livelli inferiori dell architettura TCP/IP 4: Instradamento e interconnessione di reti geografiche Conoscere la differenza tra indirizzo MAC e IP; conoscere a grandi linee la struttura dell indirizzo IP; conoscere il significato del DNS Conoscere il concetto di routing; sapere cos è un gateway.
6 Pag 6 di 7 5: Livelli Transport e Application Sapere cos è un protocollo di trasporto; conoscere le caratteristiche dell architettura TCP/IP di base dei protocolli più utilizzati 6: Le reti senza fili: wi-fi e mobile Conoscere le tecnologie di base e i componenti necessari alla realizzazione di reti wireless; saper simulare la configurazione di una semplice LAN wireless; comprendere l esistenza di problematiche relative alla sicurezza wireless 7: Simulazione di reti Saper configurare semplici dispositivi e connessioni attraverso il software Packet Tracer - Metodi e strategie d insegnamento e strumenti didattici Nell esposizione degli argomenti si cercherà in un primo tempo di utilizzare un linguaggio più semplificato possibile, fatto di termini a limite anche poco rigorosi, al fine di comprendere immediatamente il vero senso delle cose, per passare successivamente a definizioni più rigorose e complete, che diano un significato più profondo al problema e forniscano allo studente la terminologia tecnica corretta. Il metodo di lavoro, al fine di favorire e migliorare i processi di apprendimento e conseguire gli obiettivi prefissati, può essere così schematizzato: a) Rilevare la situazione di partenza degli alunni; b) Illustrare gli obiettivi prefissati; c) Verificare se i prerequisiti necessari per affrontare le varie unità didattiche da sviluppare sono stati assimilati da tutti gli allievi ed eventualmente richiamare tali prerequisiti; d) Sviluppare l unità didattica attraverso la lezione frontale o l applicazione al PC cercando di stimolare gli alunni affinché intervengano con domande o riflessioni; e) Supportare la lezione con esercizi applicativi; f) Assegnare del lavoro di gruppo in classe ed individuale a casa per poter consolidare quanto appreso; g) Riprendere gli argomenti non pienamente assimilati per colmare le carenze collettive e singole individuate nell ultima fase attraverso gli opportuni metodi di recupero; h) Verifica sommativa. Nello sviluppare tale metodologia si tiene conto dei tempi e delle modalità di apprendimento degli allievi e della loro psicologia. Si farà uso dei metodi, delle strategie e degli strumenti di seguito elencati: lezione frontale lavoro di gruppo lavoro individuale ricerca lezione dialogata lavoro in coppia d aiuto problem solving Metodi e Strategie
7 libri di testo testi di supporto fotocopie stampa specialistica computer strumenti tecnologici presentazioni multimediali laboratori Strumenti Pag 7 di 7 Tipologia delle verifiche scritte quesiti esercizi vero/falso scelta multipla completamento produzione testi abbinamento traduzioni Tipologia delle verifiche orali interrogazioni intervento dialogo discussione ascolto relazioni tecniche Strategie per il supporto per il recupero di alunni in difficoltà e /o riesame degli obiettivi programmati: Lavori Differenziati per fasce di livello Attività etracurriculari Corsi di recupero disciplinari Pausa didattica Sportello didattico Intervento dell insegnante di appoggio Intervento individualizzato al termine dell unità didattica Intervento di un insegnante con ore a disposizione Se sarà necessario verranno fatti degli aggiustamenti, sia sui contenuti che sui tempi, per quei ragazzi che non riusciranno a superare le loro difficoltà nonostante le strategie utilizzate. Giulianova, lì 27/11/2014 Gli insegnanti Prof.ssa MIRELLA MASTRANGELO Prof. ENIO MARRANCONE
MANUALE DELLA QUALITA SCHEDA DI PROGETTAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE EDUCATIVE PER DISCIPLINA AL. 2.1.2
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