e pattern di interazione madre- bambino in pazienti con ipoacusia neurosensoriale congenita A. CORTILE
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- Carolina Manfredi
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1 Lo screening uditivo neonatale: : risultati, criticità,, prospettive di una diagnosi e riabilitazione precoce Napoli Novembre 2008 Indici comunicativi pre-linguistici e pattern di interazione madre- bambino in pazienti con ipoacusia neurosensoriale congenita A. CORTILE S.S.D. di Audiologia e Foniatria A.O.R.N.Santobono-Pausilipon
2 OBIETTIVI Analizzare le caratteristiche dello sviluppo sociale ed inter soggettivo del bambino ipoacusico sia dal punto di vista della emergenza di alcune competenze dello sviluppo tipico, sia dal punto di vista dello stile di interazione madre-bambino, indagando gli effetti della riafferentazione uditiva tramite protesizzazione
3 CAMPIONE 20 bambini ( 12 F/ 8M ) Età,, al tempo T0, tra 10 e 32 mesi ( età media 17,9 mesi ) Ipoacusia neurosensoriale profonda bilaterale Età media della diagnosi 8,4 mesi
4 Valutazione delle abilità sociali inter-soggettive e simboliche Intervista strutturata (non libera) utilizzata nella pratica clinica per b/ni con disturbi della relazione e della comunicazione Composta da 17 domande (competenze sociali di base, indici di inter soggettività, simbolizzazione) Applicata ai primi 18 mesi di vita del b/no attraverso una indagine retrospettiva rivolta ai genitori Codificata in base alla presenza/assenza del comportamento esplorato
5 Aree Valutazione delle abilità sociali intersoggettive e simboliche Comportamento da osservare 1) Area sociale 1) Guardare a: il bambino guarda negli occhi le persone in modo relazionale 2) Sintonia posturale: il bambino adatta la sua postura al modo in cui viene preso in braccio 3) Ricerca del contatto fisico: il bambino ricerca spontaneamente il contatto fisico con gli i adulti ed i bambini 4) Sorridere a: il bambino sorride alle persone in modo relazionale 5) Divertirsi ridendo con: in situazione divertente il bambino ride e partecipa al divertimenti con gli altri 6) Sincronizzazione del proprio comportamento a quello dell altro: il bambino si comporta in un modo adeguato rispetto alla situazione in cui si trova ed al comportamento degli altri 7) Vocalizzare a: il bambino emette dei vocalizzi diretti alle persone con scopo relazionale 8) Attenzione condivisa: il bambino focalizza la sua attenzione su oggetti o situazioni proposte dall adulto adulto Indici di intersoggettività 9) Pointing dichiarativo: il bambino indica qualcosa per condividere con qualcuno la stessa cosa 10) Pointing di comprensione: il bambino si orienta verso ciò che gli viene indicato 11) Imitazione: il bambino imita semplici gesti o suoni 12) Anticipazione dello scopo dell azione dell altro: il bambino comprende lo scopo dell azione dell altro e lo anticipa con propri gesti 13) Indici di intersoggettività: il bambino è in grado di cogliere le intenzioni e le emozioni dell altro
6 Valutazione delle abilità sociali intersoggettive e simboliche Aree 14) Simbolizzazione Comportamento da osservare 14) Attività esplorativa con l oggetto: l il bambino esplora gli oggetti con l uso l integrato dei sensi 15) Gioco simbolico: il bambino usa gli oggetti per far finta che 16) Gesti referenziali: il bambino utilizza gesti sociali 17) Vocalizzazioni con significato: il banbino produce suoni che hanno un significato che viene compreso dalle persone dell ambiente
7 VALUTAZIONE DELLO STILE INTERATTIVO MADRE-BAMBINO MIIG (Mother Infant Interaction Grid IRCCS Stella Maris- Pisa) utilizzata nella valutazione dei comportamenti madre- b/no nella prima infanzia Composta da 17 items (rapporti spaziali, comunicazione extra verbale, comunicazione verbale, gioco) Applicata ad una osservazione videoregistrata della interazione madre-b/no Codificata in base alla frequenza dei comportamenti osservati
8 Mother Infant Interaction Grid Aree Rapporti spaziali Item 1) Modulazione distanza vicinanza 2) Contatto corporeo sintonico Glossario Fluidità o rigidità di come viene usato lo spazio Si toccano in modo sintonico Comunicazione extraverbale 3) Comunicazione mimica 4) Incontro dello sguardo 5) Comunicazione gestuale 6) Attenzione della madre al comportamento del bambino 7) Attenzione del b.no al comportamento della madre 8) Sequenze di attenzione condivisa Sorrisi, espressioni facciali comunicative Sguardi reciproci Dare, mostrare, indicare, battere le mani Lo osserva mentre gioca Il bambino la osserva mentre parla con l esaminatorel Prestano contemporaneamente attenzione alla stessa cosa Comunicazione verbale Gioco 9) Attenzione reciproca alla comunicazione verbale 10) Contenuti verbali di guida al comportamento del bambino 11) Commenti di rinforzo al gioco 12) Espansione alla produzione linguistica del b.no 13) La madre mostra ed anima un oggetto al b.no 14) Il b.no mostra o porta un oggetto alla madre 15) Esplorazione condivisa 16) Il b.no collega il gioco a quanto comunica la madre 17) La madre è capace di dare un significato al gioco del b,no Prestano contemporaneamente attenzione a quanto viene detto Di tipo pedagogico, richiestivo,, limitante, di divieto Di incoraggiamento alla esplorazione ed al gioco Decodifica, fa da eco, integra La madre presenta e commenta le qualità di un gioco Il bambino porta alla madre un oggetto che sceglie nel contenitore ore Guardano insieme un libricino, un gioco La madre parla ad esempio del cibo ed il b.no prende le pentoline Il b,no prende il telefono e la madre lo sollecita a telefonare al papà
9 PROCEDURA Campione valutato prima degli interventi di protesizzazione (T0) e dopo circa 6 mesi (T1) Nell intervallo tutti hanno praticato terapia logopedica Per tutti i pz è stata effettuata una osservazione video registrata della relazione madre-b/no e l intervista l retrospettiva sia al tempo T0 che a T1 È stata effettuata una analisi longitudinale (osservazione dei cambiamenti nello stesso gruppo per un periodo di 6 mesi) ed una analisi trasversale (confronto tra i risultati emersi dallo studio del campione rispetto ai dati normativi ricavati da un gruppo di b/ni normoacusici)
10 ABILITA SOCIALI INTERSOGGETTIVE E SIMBOLICHE ED EVOLUZIONE DELLE COMPETENZE COMUNICATIVE EXTRA VERBALI Comportamenti meno presenti a T0 Vocalizzazioni semplici e con significato Pointing passivo e dichiarativo Attività esplorativa dell oggetto Gioco Competenze più compromesse a T0 Intersoggettività Simbolizzazione
11 Confronto tra le medie delle percentuali dei comportamenti osservati nelle tre aree a T0 e T % area sociale area intersoggettività area simbolizzazione T0 T1
12 STILE INTERATTIVO MADRE-BAMBINO A T0 i bambini ipoacusici mostrano un deficit Nella comunicazione extraverbale Nella comunicazione verbale A T1 i bambini continuano a mostrare deficit Nella comunicazione extraverbale Nella comunicazione verbale Nel gioco
13 Confronto della frequenza dei comportamenti delle 4 aree della MIIG tra T0 e T1 T0 T1 rapporti spaziali comunicazione extraverbale comunicazione verbale gioco
14 CONFRONTO CON I DATI NORMATIVI A T0 sono presenti differenze statisticamente significative per i comportamenti dell area della comunicazione extraverbale e tendenti alla significatività per l area l della comunicazione verbale A T1 i risultati sono analoghi al tempo T0
15 Confronto a T0 delle aree della MIIG tra campione clinico e dati normativi 1 rapporti spaziali comunicazione extraverbale comunicazione verbale gioco campione dati normativi
16 Confronto a T1 delle aree della MIIG tra campione clinico e dati normativi rapporti spaziali comunicazione extraverbale comunicazione verbale gioco campione dati normativi
17 CONCLUSIONI A T0 tutti i b/ni mostrano un deficit precoce delle abilità che rientrano nell area della intersoggettività (pointing,, imitazione, anticipazione) e non delle competenze sociali (guardare, sorridere, sintonia posturale,, ecc.) A T1 una percentuale statisticamente significativa mostra una ripresa sostanziale in molte abilità proprie dell area intersoggettiva (anticipazione dello scopo dell altro, pointing dichiarativo e di comprensione, capacità di empatizzare con gli stati emotivi dell altro, attenzione condivisa) a dimostrazione che la riafferentazione uditiva incanala il b/no in una traiettoria evolutiva più vicina allo sviluppo tipico
18 CONCLUSIONI A T0 l area l più deficitaria è risultata quella della simbolizzazione ovvero della capacità del b/no di esplorare, dare un significato, giocare con gli oggetti. Questo dato si può comprendere alla luce del ruolo che ha la parola nel denotare e,quindi, dare un significato agli oggetti della realtà esterna e dell impossibilità per il b/no non udente di esercitarsi nei primi mesi di vita ad estrapolare dalla realtà dei suoni quelli con significato linguistico e, pertanto, di maggiore valore sociale
19 CONCLUSIONI Per quanto concerne l interazione madre- bambino l intervento protesico non sembra modificare significativamente lo stile interattivo né dal punto di vista quantitativo che qualitativo, fatta eccezione per l area l del gioco. Inoltre sia a T0 che a T1 le interazioni tra le coppie madre- bambino ipoacusico mantengono una differenza sostanziale con quelle con sviluppo tipico, in quanto sono caratterizzate da minore quantità di scambi sia a distanza che di vicinanza, come se queste madri avessero scarsa fiducia nell uso del linguaggio come organizzatore fondamentale della comunicazione
20 CONCLUSIONI Nel nostro studio si è evidenziato che negli scambi durante il gioco libero, i genitori di b/ni ipoacusici utilizzano per comunicare quasi esclusivamente il canale vocale. Anche dopo la protesizzazione non vengono presi in considerazione gli altri aspetti della comunicazione extra verbale che possono aumentare l attenzione l condivisa e il rinforzo nel gioco.
21 CONCLUSIONI Possiamo quindi ipotizzare che la riafferentazione uditiva e il trattamento logopedico pur avendo effetti diretti sullo sviluppo delle competenze intersoggettive e comunicative, non cambiano significativamente gli scambi madre-bambino come se questa relazione avesse un suo imprinting iniziale difficilmente modificabile. Per questo motivo è necessario integrare gli interventi logopedici con un sostegno alla coppia madre-bambino per favorire una sollecitazione del b/no soprattutto nelle aree del gioco e della simbolizzazione
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