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Cristoforo Alfano
8 anni fa
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21 Università/ A Milano settimana dedicata a ricerca della Bicocca Fondazione Ateneo ha attivato 10 Spin off, depositati 40 brevetti Milano, 26 mag. (Apcom) - Si è aperta a Milano la settimana di incontri dedicata alla ricerca, organizzata dall'università degli Studi di Milano-Bicocca. Il Rettore Marcello Fontanesi ha ricordato alcuni numeri delle otto facoltà: 21 dipartimenti nei quali lavorano 935 fra docenti e ricercatori oltre a più di 1500 giovani laureati in formazione (dottorandi, specializzandi e assegnisti). Nel Campus Bicocca di Milano e nel Polo Medico di Monza sono oltre 140 i laboratori dove si svolgono attività di ricerca scientifica. Sono 3 i Centri di eccellenza e 39 i Centri di ricerca che hanno sede in Università. Dalla fondazione dell'ateneo sono stati attivati 10 Spin Off e depositati 40 brevetti. Nel 2008 i finanziamenti ricevuti dall'unione Europea per progetti di ricerca sono stati euro e da uno studio condotto nel maggio dello stesso anno dalla Rappresentanza italiana presso la Commissione Europea, l'università di Milano-Bicocca risulta settima a livello nazionale per numero di progetti che hanno avuto successo. "La nostra Università - ha detto il Rettore - si è guadagnata un giudizio complessivamente positivo nelle classifiche nazionali, in alcuni casi i nostri gruppi di ricerca sono nelle prime tre posizioni delle graduatorie d'interesse. Tuttavia, penso che la ricerca debba puntare a un proficuo e persistente rapporto con le realtà locali e le imprese". E' intervenuta anche la professoressa Helga Nowotny, vicepresidente del Consiglio Europeo per la Ricerca (ERC), nell'ambito del VII Programma quadro dell'unione europea, per sostenere la ricerca di base sulla base di programmi presentati da singoli ricercatori. "Per la prima volta - ha spiegato - l'unico criterio che guida le 'frontiere della ricerca' finanziate dalle Comunità Europea non è più una priorità tematica, ma il principio dell'eccellenza scientifica. Questa scelta rappresenta un cambiamento radicale: sono previsti finanziamenti fino a 1,5 milioni di euro per Starting Grant e borse fino a 2,5 milioni di euro (o in casi eccezionali, fino a 3,5 milioni) per Advanced Grant concessi solo sulla base della qualità delle proposte dei ricercatori, indipendentemente dalla nazionalità. L'unico requisito è che il lavoro dei ricercatori deve essere effettuato presso un istituto situato in uno Stato membro dell'ue o in un paese associato". L'europarlamentare Pia Locatelli, relatrice per conto del Parlamento Europeo del VII Programma Quadro, ha ricordato i ritardi dell'impegno italiano nel sostenere la ricerca, sia dal punto di vista delle risorse finanziarie impegnate (erano l'1,49% del Pil negli anni Novanta e oggi sono l'1,15%), sia dal punto di vista del numero dei ricercatori attivi: circa contro il doppio e più di Francia e Gran Bretagna, che hanno quasi la stessa popolazione. "Il VII Programma Quadro - ha detto - è entrato in vigore da più di due anni e da un'analisi delle prime verifiche si registra una diminuzione della partecipazione italiana rispetto al Programma precedente: tasso di successo, cioè percentuale dei progetti finanziati sul totale dei presentati, pari al 14,4%, inferiore a Francia, Germania, Regno Unito e superiore a Spagna, Portogallo e comunque al di sotto della media europea (19,17%)". Red-Mon 26-MAG-09 15:20 NNNN

22 Cronaca Università/ A Milano settimana dedicata a ricerca della Bicocca Fondazione Ateneo ha attivato 10 Spin off, depositati 40 brevetti postato da APCOM Si è aperta a Milano la settimana di incontri dedicata alla ricerca, organizzata dall'università degli Studi di Milano-Bicocca. Il Rettore Marcello Fontanesi ha ricordato alcuni numeri delle otto facoltà: 21 dipartimenti nei quali lavorano 935 fra docenti e ricercatori oltre a più di 1500 giovani laureati in formazione (dottorandi, specializzandi e assegnisti). Nel Campus Bicocca di Milano e nel Polo Medico di Monza sono oltre 140 i laboratori dove si svolgono attività di ricerca scientifica. Sono 3 i Centri di eccellenza e 39 i Centri di ricerca che hanno sede in Università. Dalla fondazione dell'ateneo sono stati attivati 10 Spin Off e depositati 40 brevetti. Nel 2008 i finanziamenti ricevuti dall'unione Europea per progetti di ricerca sono stati euro e da uno studio condotto nel maggio dello stesso anno dalla Rappresentanza italiana presso la Commissione Europea, l'università di Milano-Bicocca risulta settima a livello nazionale per numero di progetti che hanno avuto successo. "La nostra Università - ha detto il Rettore - si è guadagnata un giudizio complessivamente positivo nelle classifiche nazionali, in alcuni casi i nostri gruppi di ricerca sono nelle prime tre posizioni delle graduatorie d'interesse. Tuttavia, penso che la ricerca debba puntare a un proficuo e persistente rapporto con le realtà locali e le imprese". E' intervenuta anche la professoressa Helga Nowotny, vicepresidente del Consiglio Europeo per la Ricerca (ERC), nell'ambito del VII Programma quadro dell'unione europea, per sostenere la ricerca di base sulla base di programmi presentati da singoli ricercatori. "Per la prima volta - ha spiegato - l'unico criterio che guida le 'frontiere della ricerca' finanziate dalle Comunità Europea non è più una priorità tematica, ma il principio dell'eccellenza scientifica. Questa scelta rappresenta un cambiamento radicale: sono previsti finanziamenti fino a 1,5 milioni di euro per Starting Grant e borse fino a 2,5 milioni di euro (o in casi eccezionali, fino a 3,5 milioni) per Advanced Grant concessi solo sulla base della qualità delle proposte dei ricercatori, indipendentemente dalla nazionalità. L'unico requisito è che il lavoro dei ricercatori deve essere effettuato presso un istituto situato in uno Stato membro dell'ue o in un paese associato". L'europarlamentare Pia Locatelli, relatrice per conto del Parlamento Europeo del VII Programma Quadro, ha ricordato i ritardi dell'impegno italiano nel sostenere la ricerca, sia dal punto di vista delle risorse finanziarie impegnate (erano l'1,49% del Pil negli anni Novanta e oggi sono l'1,15%), sia dal punto di vista del numero dei ricercatori attivi: circa contro il doppio e più di Francia e Gran Bretagna, che hanno quasi la stessa popolazione. "Il VII Programma Quadro - ha detto - è entrato in vigore da più di due anni e da un'analisi delle prime verifiche si registra una diminuzione della partecipazione italiana rispetto al Programma precedente: tasso di successo, cioè percentuale dei progetti finanziati sul totale dei presentati, pari al 14,4%, inferiore a Francia, Germania, Regno Unito e superiore a Spagna, Portogallo e comunque al di sotto della media europea (19,17%)".

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