INDAGINE CONGIUNTURALE CONSUNTIVO SECONDO SEMESTRE 2015 PREVISIONI PRIMO SEMESTRE 2016

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1 INDAGINE CONGIUNTURALE CONSUNTIVO SECONDO SEMESTRE 2015 PREVISIONI PRIMO SEMESTRE 2016

2 Indagine congiunturale API Torino Pag. 2 di 24 Campione per: addetti, fatturato, attività, presenza all estero ADDETTI FATTURATO ATTIVITÀ EXPORT

3 Indagine congiunturale API Torino Pag. 3 di 24 PREVISIONI I O SEMESTRE 2016

4 Indagine congiunturale API Torino Pag. 4 di 24 PREVISIONI I O SEMESTRE ,3% Imprese che, alla luce dell'andamento degli ultimi sei mesi, ritengono di aver superato la fase più difficile della congiuntura economica. In aumento rispetto al 24,5% di sei mesi fa. 15,6% Con riferimento al 1 semestre 2016 tra gli imprenditori torinesi prevale «cauto» ottimismo (40,2% del campione). Il saldo Ottimisti Pessimisti è positivo, pari a +15,6%. -5,7% Pur prevalendo l ottimismo, solo il 15,6% degli imprenditori si dice più ottimista rispetto a sei mesi fa; il 21,3% si dichiara più pessimista. Saldo negativo, pari a -5,7%

5 Indagine congiunturale API Torino Pag. 5 di 24 PREVISIONI I O SEMESTRE 2016 Per il secondo semestre consecutivo, il grado di fiducia degli imprenditori torinesi si mantiene su livelli positivi, tornando a segnare valori vicini a quelli di inizio 2008 (saldo ottimisti-pessimisti pari a 15,6%). Ampia forbice tra il livello di fiducia delle imprese esportatrici (saldo 26,3%) e quelle non esportatrici (saldo 6,1%); tra queste ultime prevale l idea che nei prossimi mesi non ci saranno significativi cambiamenti

6 Indagine congiunturale API Torino Pag. 6 di 24 PREVISIONI I O SEMESTRE 2016 produzione ordini fatturato +5,6% +0,9% -7,1% IMPRESE EXPORT +22,0% +16,1% +16,1% IMPRESE NO EXPORT -16,7% -14,5% -29,8% Per il primo semestre 2016 gli imprenditori torinesi prevedono un calo degli ordini e dei livelli fatturato, segnando saldi rispettivamente pari a +0,9% e -7,1%. Al contrario, sono incoraggianti le previsioni del comparto manifatturiero (che esprime il 61,4% del campione), secondo cui il 2016 inizierà con saldo della produzione positivo pari a +5,6%. Balzo in avanti per le imprese operanti sui mercati esteri (prevalentemente europei), che sono il 46,2% del campione; mentre sul fronte interno è attesa una nuova flessione degli indicatori, in particolare da parte delle imprese che si rivolgono unicamente al mercato locale/nazionale.

7 Indagine congiunturale API Torino Pag. 7 di 24 PREVISIONI I O SEMESTRE 2016 FATTURATO, PER AREE GEOGRAFICHE Secondo le indicazioni raccolte, nella prima parte del 2016 i mercati esteri, in particolare quello europeo, si confermeranno determinanti per l economia torinese. Il 30% degli imprenditori prevede di incrementare i livelli di fatturato sul mercato europeo. I saldi previsionali sono positivi, pari a +19,3% sul mercato UE e +4,7% sui mercati Extra-UE (quest ultimo in sensibile ridimensionamento rispetto alle previsioni di sei mesi fa: +16,7%) Saldo UE +19,3% Saldo IT -11,3% Saldo Extra UE +4,7% OCCUPAZIONE In seguito agli incentivi alle assunzioni introdotti dal Governo a valere per tutto il 2015, e alla prospettiva di un loro deciso ridimensionamento per il 2016 (come previsto dalla Legge di Stabilità invia di approvazione), nei prossimi mesi è atteso un rallentamento del mercato del lavoro: solo il 5,3% degli imprenditori prevede nuove assunzioni, mentre per il 12,4% i livelli occupazionali saranno in calo. Il saldo previsionale è negativo pari a -7,1. IL RICORSO AGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI L utilizzo degli ammortizzatori sociali è in una fase di generale rallentamento, in tutta Italia. Anche l area torinese ha seguito tale trend, in particolare nella seconda parte del Con riferimento ai primi mesi del 2016 la percentuale di imprese che prevede di impiegare gli ammortizzatori sociali sale al 22,6% (contro il 18,5% del secondo semestre 2015). Nella maggior parte dei casi (13,7%) si tratta di imprese che ne hanno già usufruito nel primo semestre.

8 Indagine congiunturale API Torino Pag. 8 di 24 PREVISIONI I O SEMESTRE 2016 INVESTIMENTI Migliorano le intenzioni di nuovi investimenti: rispetto a sei mesi fa la percentuale di imprese aumenta di quasi 10 punti (dal 26,7% al 36,3%) Il 63,7% degli imprenditori intervistati dichiara che non investirà: - il 27,8% degli imprenditori ritiene ancora elevato il grado di incertezza dei mercati per ipotizzare l'avvio di nuovi investimenti; - il 29,1% considera sufficienti gli investimenti già in atto. RICORSO AL CREDITO In aumento la percentuale di imprese che prevede per i primi sei mesi del 2016 di ricorrere maggiormente al debito bancario di medio-lungo periodo. Il 31,2% prevede di ricorrere al debito a medio-lungo (contro il 28,4% di inizio 2015). Il 40,8% del campione prevede di soddisfare il proprio fabbisogno finanziario con debito a breve termine (contro il precedente 45,5%).

9 Indagine congiunturale API Torino Pag. 9 di 24 RISULTATI DEL II O SEMESTRE 2015

10 Indagine congiunturale API Torino Pag. 10 di 24 Nuova flessione per le PMI torinesi nel secondo semestre 2015, con Ordini, Fatturato e Produzione che tornano a scendere.

11 Indagine congiunturale API Torino Pag. 11 di 24 RISULTATI DEL II O SEMESTRE 2015 L economia torinese rappresentata dalle piccole e medie imprese prosegue con un andamento a intermittenza, dove momenti congiunturali favorevoli si alternano a quelli sfavorevoli. Tuttavia, si ritengono superati i livelli di allarme. Dopo una prima parte dell anno di recupero, per le piccole e medie imprese torinesi il 2015 si è chiuso con un nuovo rallentamento, in linea con le stime che gli imprenditori hanno formulato durante l ultima rilevazione (settembre 2015). Nel periodo luglio-dicembre quasi il 30% delle PMI intervistate ha incrementato la raccolta degli ordini e il fatturato, segando un calo di circa dieci punti rispetto alla prima parte del I saldi (ossia la differenza tra le dichiarazioni di aumento e diminuzione) relativi a ordini e fatturato sono rispettivamente pari a -3,4% e 1,7% (contro 7,1% e 7,6% di inizio 2015). Il 63,7% delle imprese prevede di chiudere il bilancio d esercizio 2015 in utile (contro il 51,5% di un anno fa), il 20,2% in pareggio, il 16,1% in perdita.

12 Indagine congiunturale API Torino Pag. 12 di 24 CALANO GLI ORDINI DELLE IMPRESE ESPORTATRICI. Nel secondo semestre 2015 si riduce sensibilmente la raccolta ordini dall estero, in particolare dai mercati extra-ue, a cui si rivolge il 32% del campione. Il saldo Ordini resta comunque positivo pari a +5,5%. Contrariamente a quanto diffuso da fonti ufficiali (Istat) in merito alla ripresa dei consumi interni nel corso del 2015, per le PMI torinesi il mercato domestico permane ancora in una condizione di stagnazione (saldo negativo pari a -12,1%).

13 Indagine congiunturale API Torino Pag. 13 di 24 IN LEGGERO PEGGIORAMENTO LA COMPOSIZIONE ORDINI 55,7 51,4 Rispetto alle precedenti rilevazioni si osserva un incremento degli ordini di breve durata «fino a 30 giorni»: salgono al 55,7% le imprese con ordini solo fino a 30 giorni (contro il 51,4% del primo semestre 2015) Inoltre, prosegue l aumento degli ordini da esaurirsi entro appena 15 giorni (da 17,4% di inizio 2014 al 22,4% di fine 2015)

14 Indagine congiunturale API Torino Pag. 14 di 24 Complessivamente i livelli di fatturato si contraggono, portando il saldo a +1,7% dal 7,6% di giugno 2015 (linea blu). La distribuzione per aree geografiche mostra il miglior andamento delle imprese sui mercati europei, pur segnando una flessione (dal 25,4% di giugno 2015 all attuale 10,3%). Anche il «saldo fatturato IT» è positivo. Questo risultato è determinato solo dalle imprese esportatrici, che operano anche sul mercato domestico. Al contrario, le imprese che si rivolgono unicamente al mercato italiano non sembrano in grado di cogliere i pochi e recenti segnali favorevoli della domanda interna. Saldo UE +10,3% Saldo IT +4,1% Saldo Extra UE -4,7%

15 Indagine congiunturale API Torino Pag. 15 di 24 Il settore manifatturiero (1/2) Come annunciato dagli imprenditori torinesi in occasione dell ultima rilevazione di settembre, i livelli di produzione industriale si ridimensionano, in seguito al sensibile aumento registrato a nella prima parte del 2015: il 27,6% delle imprese manifatturiere dichiara di aver incrementato la produzione. Per il 18,4%, invece, è diminuita. Il saldo è positivo, pari a +9,2% (contro il precedente +21,7%)

16 Indagine congiunturale API Torino Pag. 16 di 24 Il settore manifatturiero (2/2) La capacità di saturazione degli impianti si attesta al 70,2%, rimanendo pressoché invariata rispetto alla rilevazione di metà anno. In termini previsionali gli imprenditori torinesi si attendono un calo al 68,6%.

17 Indagine congiunturale API Torino Pag. 17 di 24 L occupazione Le piccole e medie imprese hanno risposto positivamente agli stimoli introdotti per il 2015 dal Governo sul mercato del lavoro. In particolare nell ultima parte dell anno, in cui il 21,7% ha incrementato i livelli occupazionali (dopo il già rilevante 18,6% di metà anno). Il saldo è positivo pari a +8,7%.

18 Indagine congiunturale API Torino Pag. 18 di 24 L occupazione (procedure di assunzione - Fonte SILP) A Torino, nel periodo gennaio-settembre 2015, le procedure di assunzione sono aumentate complessivamente del 10,7%, rispetto allo stesso periodo del In particolare, le assunzioni con contratti a Tempo Indeterminato sono cresciute del 45,3% ( nuovi contratti a TI, contro i di genn-sett 2014).

19 Indagine congiunturale API Torino Pag. 19 di 24 Il ricorso agli ammortizzatori sociali Nel secondo semestre 2015 si riduce ulteriormente la quota di imprese che ha impiegato ammortizzatori sociali, giungendo al 18,5%. Amm. Sociali II/15 I/15 CIG Ordinaria 12,9% 13,7% CIG Straord. 0,8% 0,7% CIG Deroga - 4,1% Solidarietà 4,0% 2,1% Totale 18,5% 19,9% In termini di ore autorizzate, i dati INPS di gennaio-ottobre 2015 confermano su Torino il significativo calo del ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, in linea con il trend nazionale e regionale (tabella accanto). Gen-Ott 15/ Gen-Ott 14 (var. %) Torino -35,2 Piemonte -32,1 Italia -33,7

20 Indagine congiunturale API Torino Pag. 20 di 24 Dal 2011 è in costante calo il numero di ore complessive di CIG, fino a segnare nel 2014 una riduzione del 39,7% rispetto al picco massimo del 2010 (121 milioni di ore). Nel corso del 2015 il ricorso ad ammortizzatori sociali si è ridotto del 35,2% nell area torinese. Nonostante tale trend, i livelli del 2007 restano ancora molto lontani. 42,5 mln di ore a ott milioni di ore nel milioni di ore nel 2007

21 Indagine congiunturale API Torino Pag. 21 di 24 Investimenti nel II o semestre 2015 IN RIPRESA GLI INVESTIMENTI Dopo la battuta di arresto di inizio 2015, la quota di imprese che ha avviato nuovi investimenti nel corso del secondo semestre sale al 58,1%. In aumento gli investimenti materiali, (da 37,7% a 46,8%). Prevale la necessità di sostituire impianti e attrezzature obsoleti, rispetto a finalità di ampiamento. Aumentano anche gli investimenti immateriali (dal 19,2% al 23,4%), concentrati in formazione, R&S e tecnologie informatiche.

22 Indagine congiunturale API Torino Pag. 22 di 24 Ritardi di pagamento Il 62,6% delle imprese dichiara crediti scaduti da oltre 60 giorni, con un ritardo medio di 197 giorni (circa 6 mesi e mezzo). Il dato è in peggioramento rispetto ai 184 giorni osservati nella precedente rilevazione. Tipologia debitori % imprese Ritardo medio (mesi) Pubblica Amministrazione 8,1% 9,1 Grande Impresa 26,0% 4,5 Altro (prevalentemente PMI) 43,9% 7,3

23 Indagine congiunturale API Torino Pag. 23 di 24 Accesso al credito 38,5 40,3 RICHIESTE NUOVI FINANZIAMENTI In lieve aumento il ricorso al sistema bancario per l ottenimento di credito. La quota di imprese passa dal 38,5% al 40,3%. In merito alle richieste di credito (avanzate dal 40,3% delle imprese), il 34,7% ha avuto esito positivo: il 26,6% con accoglimento integrale; l 8,1% con accoglimento parziale. In leggero aumento (dal 4,7% al 5,6%) la percentuale di imprese la cui richiesta di credito non è andata a buon fine. Tra le motivazioni prevale la «valutazione negativa da parte della banca» e la rinuncia da parte dell impresa per la «richiesta di eccessive garanzie». RICHIESTE DI RINNOVO Si riducono i casi di diniego di rinnovo di crediti in precedenza già concessi, dall 8,1% di inizio 2015 all attuale 6,5%. Il 36,3% delle imprese dichiara di non averne fatto richiesta.

24 INDAGINE CONGIUNTURALE CONSUNTIVO SECONDO SEMESTRE 2015 PREVISIONI PRIMO SEMESTRE 2016