PIANO GENERALE DI SVILUPPO
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- Costanzo Carletti
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1 PIANO GENERALE DI SVILUPPO Nel sistema di governo degli Enti Locali i principi di programmazione, valutazione, controllo e rendicontazione sono oggi l inevitabile percorso di buona amministrazione nella gestione di: Serve alla politica BILANCIO per realizzare le sue promesse elettorali, per comunicarle e PERSONALE per promuovere il consenso SERVIZI RAPPORTI CON I CITTADINI Controllo strategico La programmazione trova poi nel Bilancio il momento in cui il politico declina le sue scelte e decisioni in azioni concrete, compatibili con l assetto, i limiti e le disponibilità economico-finanziarie dell Ente. ADEGUATE Deve essere una rappresentazione veritiera e corretta perché è un impegno nei confronti dei cittadini 1
2 PROGRAMMA GENERALE DI SVILUPPO Si parte dal MANDATO per arrivare alle AZIONI CONCRETE visione futura della realtà territoriale che si amministrerà valori di riferimento finalità ed obiettivi di gestione risultati attesi ECONOMICO - FINANZIARI SOCIALI AMBIENTALI CULTURALI definizione dei tempi di realizzazione dei programmi e dei progetti individuazione delle fonti di finanziamento: l Ente Locale è oggi chiamato a reperire sempre più spesso mezzi propri e sempre meno trasferimenti statali o indebitamento, con la conseguente necessità di perseguire una programmazione pluriennale che riesca a CALIBRARE, PER LA DURATA DEL MANDATO, gli impegni e gli obiettivi politici Evitare che i tempi lunghi di realizzazione spingano l attuazione 2 dei progetti di mandato oltre il termine dello stesso
3 PROGRAMMAZIONE DI MANDATO... un processo normativo frammentario da ricomporre Art. 13 del D.Lgs. 170/2006 Linee programmatiche di governo (art. 46, c. 3 T.U.E.L.) PGS Sono presentate al Consiglio Comunale Nell attuale assetto normativo non c è alcun collegamento (normativo) con il programma elettorale Art. 3, c.5 L. 81/93 PGS documento obbligatorio ex art. 165 c. 7 del TUEL e dell art. 13 del D. Lgs. 170/2006 3
4 IL CONFRONTO CON LA PLATEA Come tradurre il programma di mandato in Piano Generale di Sviluppo? Quali vantaggi per l amministrazione? Quali per la struttura burocratica? Quali per i soggetti terzi portatori di interesse (cittadini - imprese - associazioni?
5 Il PGS si può schematicamente rappresentare come uno sviluppo dei processi su tre livelli PGS Strategia aziendale Consiglio DIREZIONE GENERALE RPP + Bilancio di previsione PEG Strategia funzionale Strategia dei servizi L organo tecnico fornisce le informazioni proponendo strategie: Organizzative Finanziarie Partecipative Consiglio e Giunta Giunta ed Organi Tecnici CONTROLLO STRATEGICO CONTROLLO DELLA VALIDITA DELLE SCELTE OPERATE RIFORMULAZIONE DELLE DECISIONI SE NON PIU ORIENTATE ALLA PIANIFICAZIONE IN ATTO COSTANTE VERIFICA DELLE RISORSE A DISPOSIZIONE 5
6 Quali vantaggi per l amministrazione? Questo sistema di trasparente pianificazione degli obiettivi strategici, rimodulati nel tempo per adattarli alle reali necessità ed ai vincoli normativi ed economico-finanziari, se VERITIERA e costruita in un sistema CREDIBILE, può creare ampio consenso, perché rivela: COSA QUANDO COME CHI (soggetto politico o funzionario) Spiega agli elettori perché le cose non si fanno o quando si faranno
7 Quali vantaggi per la struttura burocratica? Passaggio da una responsabilità del procedimento (approccio burocratico) ad una responsabilità di risultato (approccio gestionale), finalizzato a garantire all ente un equilibrio economico, finanziario e sociale di lungo periodo Affidare alle unità organizzative degli obiettivi gestionali che discendono direttamente dal PGS e quindi direttamente ricollegabili ai desideri dell Amministrazione Possibilità di verifica degli stessi, sviluppati in programmi e progetti, nella delibera di approvazione della Salvaguardia degli Equilibri di Bilancio Coinvolgimento di tutti gli attori del sistema Enti Locali
8 QUALI VANTAGGI PER I CITTADINI? Individuazione di momenti e strumenti della pianificazione negoziata e della partecipazione di soggetti esterni Creazione di sinergie positive: evita sforzi separati finalizzati ad obiettivi diversi sullo stesso territorio, comportando così una riduzione dei tempi di attuazione dei programmi Lettura trasparente dell attività politica e burocratica a partire dai programmi fino alla loro concreta attuazione
9 SVILUPPI PER IL PGS In ossequio al principio di sussidiarietà orizzontale, sempre più le politiche dell ente ente sono attuate con il coinvolgimento diretto dei soggetti esterni all amministrazione amministrazione.. In tale logica è importante sviluppare un modello organizzativo a rete che favorisca la convergenza di obiettivi e la cooperazione sinergica tra soggetti i pubblici e privati che operano sul territorio. Si è ritenuto quindi utile evidenziare per ciascun progetto strategico tutti gli strumenti di partecipazione e di pianificazione negoziata attivati dal Comune, per una migliore rappresentazione della governance interistituzionale. n relazione L obiettivo al principio è quello di di definire sussidiarietà un PGS in grado orizzontale, di rappresentare sempre il più le politiche dell ente piano sono strategico attuate del con territorio il coinvolgimento in cui si definiscono obiettivi condivisi da raggiungere ed ogni partecipante si assume diretto l impegno dei di realizzare soggetti determinate esterni azioni all amministrazione. dirette al raggiungimento In degli tale obiettivi. logica è importante sviluppare un modello organizzativo a In questa logica di governance, il Comune rappresenta il rete, che favorisca la convergenza di obiettivi e la soggetto promotore e coordinatore del piano strategico, cooperazione sinergica tra soggetti pubblici e privati che attraverso la creazione di momenti di partecipazione, in cui tutti ti gli attori possano 9 esprimere proprie idee e condividere gli scenari di sviluppo.
10 Partecipazione e pianificazione negoziata Il processo di inclusione e di formazione delle partnership è finalizzato a: --> creare un consenso ampio sulle politiche di sviluppo adottate; --> disporre di nuove risorse finanziarie, tecnologiche e informative per l attuazione dei programmi; --> evitare sforzi separati e creare delle sinergie tra attori; --> ridurre i tempi di realizzazione dei programmi; --> ricevere contributi dall Unione Europea che considera sempre più l inclusione un requisito fondamentale per il finanziamento dei progetti. 10
11 GLI STRUMENTI A DISPOSIZIONE Strumenti di pianificazione negoziata e di partecipazione Accordo di programma ex art. 34 D.Lgs 267/2000 = il contratto con il quale più enti pubblici, tra i quali un soggetto promotore, stabiliscono di regolare la realizzazione di un programma d interventi di interesse comune. A tali accordi possono partecipare anche soggetti privati qualora la loro partecipazione corrisponda all interesse pubblico sotteso all intervento del soggetto pubblico promotore. Accordo amministrativo ex art. 14 legge 241/1990 = accordo sotto forma di contratto fra publiche amministrazioni per lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune. Accordo ex art. 11 legge 241/1990= contratto col quale nel ambito del procedimento l amministrazione può concludere con i soggetti interessati sempre nel perseguimento dell interesse pubblico, accordi al fine di determinare il contenuto discrezionale del provvedimento ovvero in sostituzione di questo. Convenzione ex art. 30 D.Lgs 267/2000= convenzione fra enti locali per disciplinare lo svolgimento in modo coordinato di servizi e funzioni Contratto di servizio ex art. 113 T.Lgs 267/2000= contratto fra ente locale e soggetto gestore di un servizio atto a regolare le modalità di svolgimento del servizio. Convenzione per affidamento attività = contratto fra ente locale e soggetto affidatario atto a regolare le modalità di espletamento di determinate attività per conto dell ente locale o per fornire all ente locale servizi aggiuntivi; Accordo di collaborazione ex art. 119 t.u. 267/2000 = accordo fra ente locale ed altri soggetti (in particolare privato sociale) col quale questi si impegnano a svolgere attività di collaborazione in via di sussidiarietà (connubio fra interesse pubblico ed interesse di soggetti o gruppi di soggetti privati) Contratto di sponsorizzazione = accordo col quale un soggetto privato si impegna a realizzare un opera o a compiere un servizio per conto dell ente locale ricavandone un vantaggio in termini di immagine. Accordo quadro = intesa di natura programmatica fra enti pubblici anche con l intervento di soggetti privati atto a delineare un quadro di riferimento (cornice) entro il quale saranno in futuro sviluppati accordi attuativi di carattere attuativo ed esecutivo. Protocollo d intesa = atto di impegno politico programmatico fra enti pubblici e soggetti privati (di solito organismi rappresentativi di categorie sociali) coi quali si delineano principi generali che devono informare l attività dei medesimi relativamente ad una certa materia o per un certo periodo di tempo. Contratti di associazione ex art. 12 cc = atti coi quali si costituisce una associazione fra soggetti pubblici e privati per il conseguimento di finalità di comune interesse. Sono regolate da statuti. Tavolo negoziale o partecipato = sede di confronto fra un gruppo predeterminato di organismi rappresentativi (che accettano le regole di funzionamento) per la definizione attuativa di scelte già pianificate. Consulta di partecipazione = organismo rappresentativo di gruppi sociali settoriali (giovani sport,cultura,ecc.) per la formulazione di proposte all amministrazione o di indirizzi generali per gli organismi rappresentati con la finalità di rendere ottimale l uso delle risorse pubbliche e private. 11
12 CONCLUSIONI Strumento cardine del nuovo sistema orientato al risultato Responsabilità direttamente collegata al conseguimento degli obiettivi Rispetto delle risorse disponibili Sviluppo di lungo periodo Coglie lo spirito della c.d. riforma Brunetta (D.Lgs. 150/2009) 12
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